E' Carnevale ! Immagini carnascialesche dalle Eolie. Abbiamo dato il via ad una rubrica aperta al contributo dei nostri lettori e con alcune foto pescate sul web.
Chiunque volesse vedere pubblicate su Eolienews delle foto (personali, dei propri piccoli, scolastiche, carri, gruppi ect) , in un numero massimo di 3, può inviarcele entro e non oltre il 10 Febbraio alla mail del direttore s.sarpi@libero.it
BUON CARNEVALE A TUTTI!!!!!!!
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martedì 9 febbraio 2016
Eoliani che non ci sono più : Lina Profilio ( 27° Anniversario)
Lina Profilio
Prosegue, sul nostro giornale on line, la rubrica "Eoliani che non ci sono più".
Chi vuole ricordare un proprio caro, un amico in occasione dell'anniversario della dipartita può già farlo inviandoci una mail a s.sarpi@libero.it o un messaggio privato sul profilo fb del direttore Sarpi (almeno 5 giorni prima della pubblicazione)
La mail dovrà contenere una foto, la data dell'anniversario e, se si vuole, anche un breve messaggio (max 20 parole).
In Australia diffuso stamani un documentario con Roberto Rossello. Ce lo invia Alessandro Pittari
Ho il piacere di condividere con gli isolani ed specie con gli amici ed i familiari di Roberto Rossello questo splendido documentario che proprio poco fa hanno fatto vedere in un canale Australiano.
Penso sia inedito per voi amici delle Eolie.
E' un omaggio al caro Roberto, ricordato anche nell'ottava isola delle Eolie!
Alessandro Pittari
Penso sia inedito per voi amici delle Eolie.
E' un omaggio al caro Roberto, ricordato anche nell'ottava isola delle Eolie!
Alessandro Pittari
Carnevale eoliano. Per la serata finale, collegamento Lipari-Vulcano alle 23 e 30 con la NGI
COMUNE DI LIPARI
CIRCOSCRIZIONE DI VULCANO
Si comunica che in occasione della serata finale del Carnevale eoliano 2016 martedì 9 febbraio
su richiesta dell' Amministrazione Comunale per dare la possibilità di rientro a Vulcano la nave
N.G.I. effettuerà la tratta Lipari - Vulcano con partenza alle ore 23:30.
Si ringraziano: l' Amministrazione Comunale e il Dott. Sergio La Cava.
CIRCOSCRIZIONE DI VULCANO
Si comunica che in occasione della serata finale del Carnevale eoliano 2016 martedì 9 febbraio
su richiesta dell' Amministrazione Comunale per dare la possibilità di rientro a Vulcano la nave
N.G.I. effettuerà la tratta Lipari - Vulcano con partenza alle ore 23:30.
Si ringraziano: l' Amministrazione Comunale e il Dott. Sergio La Cava.
Pronti...via! E' Carnevale ! Immagini carnascialesche dalle Eolie. Rubrica aperta al contributo dei lettori (VI° parte)
E' Carnevale ! Immagini carnascialesche dalle Eolie. Abbiamo dato il via ad una rubrica aperta al contributo dei nostri lettori e con alcune foto pescate sul web.
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BUON CARNEVALE A TUTTI!!!!!!!
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lunedì 8 febbraio 2016
Emergenza idrica a Pianoconte da 20 giorni. Il consigliere Biviano richiede intervento urgente
Al Sindaco di Lipari
All’Assessore ai servizi idrici
Al Dirigente del III Settore
Al Capo area del servizio Idrico
Al Responsabile dell’Ufficio Idrico
OGGETTO: EMERGENZA IDRICA NELLA FRAZIONE DI
PIANOCONTE
Da circa 20 giorni nella Frazione di Pianoconte non viene più erogata acqua a causa di un
guasto nella pompa di sollevamento in località Annunziata.
La situazione ha creato enormi disagi a tutti i cittadini residenti e
rischia di degenerare in un vera e propria emergenza igienico-sanitaria.
L’esasperazione della popolazione di Pianoconte impone di trovare una
soluzione immediata al fine di garantire un servizio indispensabile e vitale. I
rifornimenti per mezzo di autobotte, infatti, nonostante siano anche
maggiormente dispendiosi, non possono comunque sostenere l’intera utenza.
Alla luce di quanto sopra, si chiede un intervento urgente
dell’Amministrazione Comunale al fine di
risolvere la sopra descritta emergenza e un incontro immediato tra il
sottoscritto, il Sindaco, L’assessore al Ramo, il responsabile dell’ ufficio
idrico e la ditta incaricata della gestione e manutenzione degli impianti.
Cordiali saluti.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
La Processione di San Bartolo a Sdney. Altre foto e un video a cura di Alessandro Pittari
Basket Eolie. Fine settimana intenso tra "Minibasket in maschera" e gare del torneo Under 16
Fine settimana carnascialesco denso di impegni quello appena concluso per i giovani cestisti della Basket Eolie. Giovedì grasso è stata la volta dei più piccini che in compagnia dei propri istruttori hanno giocato, ballato ed animato la manifestazione "Minibasket in Maschera 2016", evento che la società eoliana è solito organizzare ogni anno per i propri mini-cestisti.
Sabato s'è disputata in casa invece la gara valevole per il Campionato Under 16 maschile tra la Basket Eolie e Il Minibasket Milazzo. Gli eoliani si sono imposti per 72-50 giocando un bel basket, convincendo e divertendo il pubblico presente. Ben quattro infatti finivano in doppia cifra per quanto riguarda i punti segnati, regalando una grande soddisfazione a coach Ciccio Megna.
Domenica infine è stato il turno dell'Under 16 femminile opposta alla Stella Basket Palermo. La gara ha visto prevalere le palermitane per 23 a 39, ma le cestiste eoliane hanno vinto il terzo quarto e dimostrando di essere cresciute tatticamente rispetto al periodo di inizio campionato quando l'impatto è stato decisamente meno felice. Tutto sommato un risultato che fa ben sperare per i programmi futuri.
Adesso per le squadre giovanili inizia il rush finale prima della seconda fase regionale, mentre con la selezione maschile e femminile 2002 la Basket Eolie parteciperà il prossimo 21 febbraio a Messina alla fase provinciale del "Join the Game", il torneo 3vs3 organizzato direttamente dalla FIP.
Per il minibasket invece pronti a partire i concentramenti Esordienti, Aquilotti e Scoiattoli dove gli eoliani giocheranno sia in trasferta che in casa con squadre provenienti da tutta la provincia.
Buon basket a tutti.
Annalisa Piazza
Dirigente Responsabile
A.S.D. Basket Eolie
Pronti...via! E' Carnevale ! Immagini carnascialesche dalle Eolie. Rubrica aperta al contributo dei lettori (V° parte)
E' Carnevale ! Immagini carnascialesche dalle Eolie. Abbiamo dato il via ad una rubrica aperta al contributo dei nostri lettori e con alcune foto pescate sul web.
Chiunque volesse vedere pubblicate su Eolienews delle foto (personali, dei propri piccoli, scolastiche, carri, gruppi ect) , in un numero massimo di 3, può inviarcele entro e non oltre il 10 Febbraio alla mail del direttore s.sarpi@libero.it
BUON CARNEVALE A TUTTI!!!!!!!
Chiunque volesse vedere pubblicate su Eolienews delle foto (personali, dei propri piccoli, scolastiche, carri, gruppi ect) , in un numero massimo di 3, può inviarcele entro e non oltre il 10 Febbraio alla mail del direttore s.sarpi@libero.it
BUON CARNEVALE A TUTTI!!!!!!!
Chiesa di Ginostra. Si susseguono i crolli, nell'indifferenza totale. Isolani lanciano appello a Papa Francesco (di Gianluca Giuffrè)
Stromboli:- Continua a crollare nell’indifferenza generale la chiesa di “San Vincenzo Ferreri”, di Ginostra, minuscolo borgo ai piedi dello Stromboli.
Nei giorni scorsi, un altro piccolo crollo di alcuni pezzi del cornicione esterno ha interessato il luogo di culto e la piazza sottostante. Crolli che ormai sono divenuti quasi giornalieri rendendo la splendida chiesetta, risalente agli inizi dell’Ottocento, un triste e desolato rudere.
Fortunatamente durante l’ultimo crollo di calcinacci e pezzi d’intonaco non vi erano persone che transitavano lungo la stradina ai bordi della chiesa e nella piazza altrimenti sarebbe potuta accadere una tragedia.
Più volte in passato la chiesa è stata chiusa ed interdetto il transito nella stradina adiacente ma poi grazie a dei piccoli interventi tampone di messa in sicurezza si è proceduto alla riapertura.
La facciata sembra bombardata, i cornicioni rappresentano un potenziale pericolo e all’interno i crolli dei preziosi stucchi decorati con oro zecchino sono incautamente nascosti da un telone che potrebbe sganciarsi da un momento all’altro.
Gli affreschi e le statue dei Santi necessitano di restauri e la campana, da quando il campanile è stato demolito, giace sul tetto sorretta da tubi innocenti.
Una situazione scandalosa considerato anche che per il restauro dell’edificio esiste un progetto , da oltre un decennio, che si è arenato nei meandri della burocrazia.
I soldi per il restauro? Più volte si è parlato di ingenti finanziamenti pubblici e di cospicue donazioni private ma non si sa poi dove siano finiti.
Della questione si occupò pure l’ex Presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro che nel 2006 dichiarò, con una nota inviata alla stampa, tutto il suo impegno per finanziare, in tempi brevissimi, i lavori di ristrutturazione del complesso parrocchiale di Ginostra.
“Il ripristino della chiesa di Ginostra – aveva detto Cuffaro – avverrà in tempi brevi. A questo fine ho già attivato la procedura necessaria per il finanziamento delle opere di ristrutturazione”.
Sono passati dieci lunghi anni da quella dichiarazione ma la chiesa di San Vincenzo Ferreri di Ginostra resta ancora lì perdendo pezzi un giorno dopo l’altro nel silenzio e nell’indifferenza della politica locale e regionale ma anche dei vertici ecclesiastici.
Gli isolani, dopo l’ennesimo crollo, hanno lanciato un appello a Papa Francesco per chiedere il suo sensibile ed autorevole intervento al fine di evitare la perdita dell’unico simbolo di aggregazione e fede di Ginostra.
Gianluca Giuffrè
Consiglio comunale di Lipari da il via libera all'odg sulla "Sanità alle Eolie", ivi compresa riapertura "Punto Nascita"
Via libera dal consiglio comunale di Lipari all'ordine del giorno sulla "Sanità alle Eolie" che evidenzia tutta una serie di priorità "spettanti" al territorio, non ultimo il "Punto nascita". Ai lavori erano presenti 15 consiglieri. Assente il sindaco Marco Giorgianni, in trasferta a Palermo, l'amministrazione era rappresentata dall'assessore Fabiola Centurrino.
Il documento sarà inoltrato al Ministero della Salute, alla Presidenza della Regione Sicilia, all’Assessorato Regionale alla Sanità, e per conoscenza alla Presidenza della XII Commissione Affari Sociali, Igiene e Sanità del Senato e della Camera dei Deputati, alla Presidenza della IV Commissione Regionale Servizi Sociali e Sanitari, al Prefetto di Messina e alla Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 di Messina
Il documento sarà inoltrato al Ministero della Salute, alla Presidenza della Regione Sicilia, all’Assessorato Regionale alla Sanità, e per conoscenza alla Presidenza della XII Commissione Affari Sociali, Igiene e Sanità del Senato e della Camera dei Deputati, alla Presidenza della IV Commissione Regionale Servizi Sociali e Sanitari, al Prefetto di Messina e alla Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 di Messina
L' ORDINE DEL GIORNO APPROVATO
Il Consiglio Comunale di Lipari
premesso che
l’Ospedale di Lipari costituisce il principale riferimento sanitario per un arcipelago di sette isole dove si registrano una popolazione residente di circa 15.000 abitanti e, sulla base dei dati disponibili per l’ultimo decennio, una media annuale di 120-130 nascite;
lo stesso comprensorio è interessato da oltre 500.000 presenze turistiche annuali, dato che lo qualifica tra le principali destinazioni turistiche tra le isole minori italiane e su scala regionale;
l’arcipelago ospita tre vulcani attivi (Vulcano, Stromboli e Panarea), che fino a un recente passato hanno motivato la definizione di uno “stato di emergenza” per l’intero comprensorio, e risulta caratterizzato da un’elevata densità di fenomeni di natura sismica;
il tempo richiesto per coprire la distanza tra le isole e la terraferma con un mezzo veloce (aliscafo o monocarena) varia da un minimo di 60 a un massimo di 180 minuti;
le isole sono servite esclusivamente da collegamenti marittimi che, nell’assetto attuale, risultano soggetti a interruzioni quotidiane di 12 ore nella fascia notturna, ma che vengono spesso sospesi in presenza di condizioni meteo-marine avverse, anche per più giorni consecutivi e con una frequenza di casi particolarmente elevata in alcuni periodi dell’anno;
anche il servizio di elisoccorso può divenire particolarmente complesso o essere del tutto impedito da condizioni meteorologiche avverse, e in ogni caso le operazioni con mezzi elicotteristici si espletano spesso con tempi superiori ai 60 minuti;
considerato che
il mantenimento del punto nascita dell’Ospedale di Lipari era stato previsto nel Decreto dell’Assessore alla Sanità del 14/1/2015 “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia”, pubblicato sulla GURS il 23/1/2015, ma lo stesso Assessorato non ha predisposto alcun progetto per garantire una prosecuzione dell’attività relativa a gravidanze fisiologiche e non a rischio, e il punto nascita non ha pertanto ottenuto la deroga dal Ministero della Salute;
nel caso dell’isola di Pantelleria, le particolari caratteristiche “oro-geografiche” sono state tuttavia ritenute motivazioni valide a supporto di soluzioni idonee per il mantenimento del locale punto nascita;
nel più ampio panorama delle isole minori italiane, assume particolare rilievo il “Progetto sanità insulare Isola d’Elba”, approvato dal Consiglio comunale di Rio Marina con delibera n. 12 del 9/4/2015 e successivamente recepito dal Consiglio Regionale della Toscana, dove l’Ospedale di Portoferraio viene classificato come “ospedale di base” e tra le sue funzioni operative viene previsto il punto nascita;
nel corso delle ultime settimane sono state raccolte oltre 4.000 firme su supporto cartaceo e oltre 1.500 on-line a sostegno di una petizione per la riapertura del punto nascita dell’Ospedale di Lipari;
ritenuto che
il diverso trattamento riservato all’Ospedale di Lipari e al suo punto nascita appare fortemente discriminatorio e contraddittorio, soprattutto alla luce delle caratteristiche geografiche e demografiche dell’arcipelago;
il trasferimento sulla terraferma, a fronte delle richiamate difficoltà derivanti dagli orari dei collegamenti marittimi o dalle loro frequenti interruzioni, comporti – oltre a comprensibili e gravi disagi di natura psicologica, affettiva e logistica – la necessità di affrontare costi elevati per il viaggio e il soggiorno, tanto in attesa del parto quanto in seguito all’evento, e l’inevitabile perdita di giornate di lavoro per congiunti e familiari;
l’elevata frequenza di tali casi produca rilevanti danni sia al principio delle pari opportunità, sia all’economia locale, e che il perdurare di tale situazione determini discriminazioni di natura economica e sociale a svantaggio delle fasce più deboli, di fatto costrette a severe limitazioni nell’esercizio del diritto di accesso alla salute e all’assistenza sanitaria;
il servizio sanitario in un comprensorio micro-insulare non possa essere limitato a un servizio in rete o ridimensionato a presidio di prossimità, ma debba essere idoneo a fronteggiare emergenze sanitarie semplici, quali gravidanze fisiologiche, interventi chirurgici a bassa complessità e piccola chirurgia ambulatoriale, eventi traumatici – che possono risultare particolarmente frequenti durante la stagione turistica a seguito del massiccio afflusso di visitatori – e a garantire terapie di medio-lungo periodo che, se effettuate in terraferma, causerebbero gravi disagi soprattutto alle fasce più deboli;
DELIBERA
di inoltrare presso il Ministero della Salute, la Presidenza della Regione Sicilia, l’Assessorato Regionale alla Sanità, e per conoscenza alla Presidenza della XII Commissione Affari Sociali, Igiene e Sanità del Senato e della Camera dei Deputati, alla Presidenza della IV Commissione Regionale Servizi Sociali e Sanitari, al Prefetto di Messina e alla Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 di Messina, le seguenti richieste:
1. Pieno ed effettivo riconoscimento del Comune di Lipari, e in generale di tutto il comprensorio insulare delle Eolie, quale area territoriale caratterizzata da particolari difficoltà di accesso ai servizi sanitari.
2. Applicazione del Piano Sanitario della Regione Siciliana 2011/2013 “Piano della Salute”, con particolare riferimento al capitolo 8 “Assistenza sanitaria nelle isole minori”, dove si afferma che il presidio ospedaliero micro-insulare deve essere inteso “nell’ottica di offrire un’assistenza di base alle popolazioni di riferimento; dovrà essere attivato il percorso nascita e il percorso chirurgico secondo la logica del ‘doppio binario’ che prevede il trasferimento in presidi a maggiore complessità delle gravidanze a rischio e dei pazienti che devono sottoporsi a interventi chirurgici di maggiore impegno, limitando quindi le attività ostetriche e chirurgiche in loco ai casi di minore complessità”.
3. Adozione delle linee di indirizzo del “Progetto pilota per l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle isole minori e nelle località caratterizzate da difficoltà di accesso” approvato dalla conferenza Stato-Regioni il 30/07/2015, dove si stabilisce che “le Regioni possono mantenere punti nascita con parti inferiori a 500 l’anno, garantendo la presenza dei requisiti e degli standard di sicurezza previsti dall’accordo Stato-Regioni del 16/12/2010”.
4. Applicazione delle indicazioni fornite nel Decreto Ministeriale n. 70 del 2/4/2015, pubblicato su G.U. del 4/6/2015, in merito alla regolamentazione degli standard strutturali, tecnologici e quantitativi nell’assistenza ospedaliera sul territorio nazionale, con particolare riferimento al punto 9.2.2 “Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate”.
5. Nell’ottica di una opportuna integrazione delle indicazioni che derivano dai dispositivi di legge e dai documenti sopra richiamati, l’Ospedale di Lipari deve pertanto essere considerato come “OSPEDALE DI BASE”, anche se con bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti, e come tale dotato di: PRONTO SOCCORSO, MEDICINA GENERALE, CHIRURGIA, ORTOPEDIA, OSTETRICIA E GINECOLOGIA, ANESTESIA E CAMERA IPERBARICA, DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (con TAC e RM), PATOLOGIA CLINICA, EMOTECA.
6. Puntuale verifica dell’effettiva funzionalità dei servizi già esistenti tra quelli sopra richiamati e della loro conformità a quanto previsto dalla pianta organica dell’Ospedale di Lipari.
7. Rispetto delle indicazioni fornite dalla legge sui “Privilege” in merito alla valutazione dei requisiti professionali e della casistica nella selezione del personale medico-sanitario destinato alla turnazione presso l’Ospedale di Lipari.
8. Strutturazione di una rete in sinergia con i centri specialistici di riferimento per l’aggiornamento permanente del personale in forza all’Ospedale di Lipari, al fine di garantire la condivisione di percorsi, protocolli e linee guida e di evitare fenomeni quali isolamento e emarginazione professionale.
DELIBERA
altresì di impegnare il Sindaco e la Giunta ad attivare tutti i percorsi istituzionali finalizzati a conseguire positivi riscontri in merito alle istanze sopra formulate, e in particolare a richiedere entro tempi brevi la convocazione di un tavolo tecnico – di concerto con gli organi competenti della Regione Sicilia – per i necessari approfondimenti relativi alle stesse.
Filicudi al Carnevale eoliano 2016 con Spongebob (foto e video)
Tra i partecipanti al Carnevale Eoliano 2016 anche l'allegra brigata di Filicudi con il mini-carro Spongebob che ieri sera ha sfilato per le vie del centro di Lipari.
Vi proponiamo un video che abbiamo realizzato
La bocciatura è un assurdo pedagogico! (di Samuele Amendola
Riceviamo e pubblichiamo:
Rimango sempre più allibito ed amareggiato nel constatare che a pagare il prezzo di riforme sbagliate e dell'incapacità di un sistema scolastico debbano essere sempre e solo i più deboli, i più piccoli, coloro che non hanno voce in capitolo. Che fine hanno fatto, mi domando rivolgendomi agli insegnanti e ai genitori, gli insegnamenti di grandi pedagogisti del passato, come Maria Montessori e Don Milani, ma anche le più recenti esperienze di Lorenzoni e Zavalloni? Cari insegnanti, bocciare, soprattutto nelle scuole primarie, è un assurdo pedagogico. È l'ammissione di un fallimento della scuola e di chi la dirige, che dovrebbe sempre e comunque scoraggiare e limitare solo a casi eccezionali e rari, come dice la legge, il ricorso alla ripetenza.
L'insegnante che boccia, farebbe bene a cambiare mestiere; perché dovrebbe prima di tutto interrogarsi sulla capacità della scuola di saper dare le giuste risposte alla diversità dei ritmi e dei profili di apprendimento di ciascun alunno. Una scuola che boccia chi resta indietro, chi ha difficoltà, chi non riesce a stare al passo con "programmi" che in realtà non esistono più... è "come un ospedale che si prende cura dei sani e rinuncia a curare i malati". Ma sono i singoli bambini che devono "innalzarsi" per stare ai ritmi della programmazione o dovrebbe essere la programmazione ad "abbassarsi" al livello di ciascun bambino? Questo modello di scuola che in nome del “merito” funziona sempre e più come un’azienda che deve sfornare ragazzi tutti allo stesso livello, “misurati” attraverso procedure standardizzate è profondamente sbagliato: un simile messaggio potrebbe arrivare anche ai vertici del Ministero se i docenti vivessero con meno ansia le prove Invalsi che non hanno come finalità la valutazione della competenza dei docenti, tanto meno servono alla valutazione dei bambini, ma semplicemente a dare una visione globale del sistema scolastico così da poter intervenire con strumenti adeguati laddove ce n’è il bisogno.
La bocciatura è una selezione classista, inutile negarlo: ad essere bocciati, infatti, sono quasi sempre i bambini più svantaggiati dal punto di vista socio-economico e culturale. Sono i figli di quelle famiglie più in difficoltà, che non hanno le risorse economiche per garantire il doposcuola e gli aiuti necessari ai propri figli, sono le famiglie che non hanno le forze per rappresentare un aiuto e un valido sostegno alle difficoltà che ogni giorno i propri figli incontrano nel loro percorso.
Sono le famiglie che attraversano momenti di crisi o che hanno vissuti difficili. Talvolta, infatti, ad essere bocciata è la famiglia, quella che per questioni culturali non ha saputo instaurare un rapporto di collaborazione o non è riuscita a dare la giusta importanza alle segnalazioni dei docenti. Ma è giusto per questo penalizzare i bambini? Oppure la scuola, oltre ad essere strumento di istruzione, è prima di tutto “agenzia educativa” che deve farsi carico di quelle situazioni difficili, in cui ad un bambino mancano i diritti di base e/o l'ambiente familiare non è in grado di garantirli?! E non mascheriamoci, come in una sfilata di carnevale, dietro l'alibi della bocciatura come "regalo" ed opportunità per il bambino di ripetere e di ripercorrere le tappe di un percorso che ha già sperimentato come fallimentare e per cui ripetere l'anno successivo nel medesimo modo, senza un cambio di metodologie e di strumenti didattici, non serve proprio a nulla. Diventa solo un modo per mascherare le proprie difficoltà nel mettere in atto quelle iniziative didattiche innovative che tutte le più recenti normative prevedono senza purtroppo, questo bisogna pur dirlo, supportare la loro applicazione con le adeguate risorse economiche. Quindi, ancora una volta, pagano i bambini per delle mancanze di noi adulti.
“L’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate. Al contrario, la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno." Questo è quanto affermato nelle “Indicazioni Nazionali per il Curriculo” che oggi hanno sostituito i vecchi “programmi ministeriali”, le stesse Indicazioni oggi prevedono per i bambini dei tempi “dilatati”, rallentati in base ai ritmi di sviluppo di ciascuno. Quindi un bambino non dovrà necessariamente saper leggere entro il primo anno di scuola primaria e chi non è al passo NON può essere bocciato! Infatti le Indicazioni Nazionali danno tempo fino a tutto il primo biennio per raggiungere tale obiettivo e se per caso fosse necessario si può attendere anche ai primi mesi del terzo anno. Così se un bambino in terza classe non ha ancora appreso le tabelline, non può e NON deve essere bocciato perché ha tempo fino al quinto anno per consolidare queste conoscenze e competenze. Ciò non significa trascurare o non attenzionare le difficoltà degli alunni; la scuola, infatti, deve attivare tutte quelle iniziative, previste dalla legge, per fornire ai bambini gli aiuti di cui hanno bisogno: percorsi di recupero portati avanti da docenti diversi da quelli curriculari; iniziative di “classi aperte” e cioè momenti, adeguatamente programmati, in cui gli alunni di classi parallele o in verticale possano vivere esperienze in gruppi eterogenei, valorizzando anche le compresenze tra gli insegnanti. Attivare nel pomeriggio dei laboratori teatrali, musicali, sportivi, scientifici nei quali gli alunni più in difficoltà possano esprimersi attraverso modalità differenti. Ed allora ecco che il bimbo che fa tanti errori ortografici si potrebbe rivelare un bravissimo attore e potrebbe apprendere gli stessi contenuti di letteratura o di storia recitando piuttosto che imparando “a memoria” una o due paginette del sussidiario, facendone esperienza viva ed indelebile e non un mero esercizio mnemonico che lascia il tempo che trova con contenuti destinati a perdersi al momento della memorizzazione della lezione successiva. Meno compiti per casa e più lavoro di gruppo in classe, dove ciascun bambino ricopra un ruolo e a turno tutti possano cimentarsi nelle diverse attività; dove anche le modalità di verifica cambiano, con un insegnante che passa tra i gruppi e dialoga con i bambini riducendo al minimo le odiose interrogazioni individuali che servono solo a “competere” e non aiutano a “cooperare”. Allora si scoprirebbe che la bambina che fa fatica a concentrarsi durante l’esercizio di matematica è estremamente brava ad esprimersi con la musica o con i pastelli mentre realizza la scenografia di una recita. Ecco che le valutazioni cambierebbero, ecco che davanti agli occhi di un insegnante si aprirebbe un mondo, un mondo che invece oggi resta pressappoco intravisto, quando va bene, oppure completamente nascosto nel peggiore dei casi.
So che mi attirerò molte antipatie con questa presa di posizione, provocatoria e probabilmente rivoluzionaria; ma occorre che qualcuno dia voce a chi una voce non ce l’ha perché non viene “ascoltato”: anche quando chiede aiuto attraverso comportamenti che lasciano spiazzati docenti e genitori, subito si corre il rischio di “medicalizzare” queste espressioni, questo bisogno di aiuto, questa richiesta di attenzione, perdendo di vista la sfida pedagogica cui siamo chiamati come società. Esistono un’infinità di studi che dimostrano l’inutilità della bocciatura ai fini del recupero; ovviamente cosa ben diversa è per le scuole superiori dove i ragazzi, o i loro genitori, potrebbero avere fatto errori al momento della scelta dell’indirizzo e qualche bocciatura può essere considerata per permettere al ragazzo di riorientarsi e di seguire il percorso più adatto ai propri bisogni e ai propri interessi. Per questo motivo, chiedo e supplico gli insegnanti, soprattutto quelli delle scuole primarie, di riprendere in mano la responsabilità educativa ed accettare le sfide difficili, rallentando e “riprendendosi il tempo” di educare, quel tempo che una società sempre più frenetica e tecnologica ci sta rubando. “Perdere tempo per guadagnare tempo” dovrebbe essere il nuovo motto di una scuola che non boccia, ma PROMUOVE: la vita, la diversità, l’integrazione, l’espressione personale. Per questo mi piace concludere con le parole di un grande maestro, il quale prima di tutto è stato uno dei tanti bambini definiti lenti, svogliati, insomma da bocciare:
«Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini.» (Daniel Pennac).
Samuele Amendola
Rimango sempre più allibito ed amareggiato nel constatare che a pagare il prezzo di riforme sbagliate e dell'incapacità di un sistema scolastico debbano essere sempre e solo i più deboli, i più piccoli, coloro che non hanno voce in capitolo. Che fine hanno fatto, mi domando rivolgendomi agli insegnanti e ai genitori, gli insegnamenti di grandi pedagogisti del passato, come Maria Montessori e Don Milani, ma anche le più recenti esperienze di Lorenzoni e Zavalloni? Cari insegnanti, bocciare, soprattutto nelle scuole primarie, è un assurdo pedagogico. È l'ammissione di un fallimento della scuola e di chi la dirige, che dovrebbe sempre e comunque scoraggiare e limitare solo a casi eccezionali e rari, come dice la legge, il ricorso alla ripetenza.
L'insegnante che boccia, farebbe bene a cambiare mestiere; perché dovrebbe prima di tutto interrogarsi sulla capacità della scuola di saper dare le giuste risposte alla diversità dei ritmi e dei profili di apprendimento di ciascun alunno. Una scuola che boccia chi resta indietro, chi ha difficoltà, chi non riesce a stare al passo con "programmi" che in realtà non esistono più... è "come un ospedale che si prende cura dei sani e rinuncia a curare i malati". Ma sono i singoli bambini che devono "innalzarsi" per stare ai ritmi della programmazione o dovrebbe essere la programmazione ad "abbassarsi" al livello di ciascun bambino? Questo modello di scuola che in nome del “merito” funziona sempre e più come un’azienda che deve sfornare ragazzi tutti allo stesso livello, “misurati” attraverso procedure standardizzate è profondamente sbagliato: un simile messaggio potrebbe arrivare anche ai vertici del Ministero se i docenti vivessero con meno ansia le prove Invalsi che non hanno come finalità la valutazione della competenza dei docenti, tanto meno servono alla valutazione dei bambini, ma semplicemente a dare una visione globale del sistema scolastico così da poter intervenire con strumenti adeguati laddove ce n’è il bisogno.
La bocciatura è una selezione classista, inutile negarlo: ad essere bocciati, infatti, sono quasi sempre i bambini più svantaggiati dal punto di vista socio-economico e culturale. Sono i figli di quelle famiglie più in difficoltà, che non hanno le risorse economiche per garantire il doposcuola e gli aiuti necessari ai propri figli, sono le famiglie che non hanno le forze per rappresentare un aiuto e un valido sostegno alle difficoltà che ogni giorno i propri figli incontrano nel loro percorso.
Sono le famiglie che attraversano momenti di crisi o che hanno vissuti difficili. Talvolta, infatti, ad essere bocciata è la famiglia, quella che per questioni culturali non ha saputo instaurare un rapporto di collaborazione o non è riuscita a dare la giusta importanza alle segnalazioni dei docenti. Ma è giusto per questo penalizzare i bambini? Oppure la scuola, oltre ad essere strumento di istruzione, è prima di tutto “agenzia educativa” che deve farsi carico di quelle situazioni difficili, in cui ad un bambino mancano i diritti di base e/o l'ambiente familiare non è in grado di garantirli?! E non mascheriamoci, come in una sfilata di carnevale, dietro l'alibi della bocciatura come "regalo" ed opportunità per il bambino di ripetere e di ripercorrere le tappe di un percorso che ha già sperimentato come fallimentare e per cui ripetere l'anno successivo nel medesimo modo, senza un cambio di metodologie e di strumenti didattici, non serve proprio a nulla. Diventa solo un modo per mascherare le proprie difficoltà nel mettere in atto quelle iniziative didattiche innovative che tutte le più recenti normative prevedono senza purtroppo, questo bisogna pur dirlo, supportare la loro applicazione con le adeguate risorse economiche. Quindi, ancora una volta, pagano i bambini per delle mancanze di noi adulti.
“L’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate. Al contrario, la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno." Questo è quanto affermato nelle “Indicazioni Nazionali per il Curriculo” che oggi hanno sostituito i vecchi “programmi ministeriali”, le stesse Indicazioni oggi prevedono per i bambini dei tempi “dilatati”, rallentati in base ai ritmi di sviluppo di ciascuno. Quindi un bambino non dovrà necessariamente saper leggere entro il primo anno di scuola primaria e chi non è al passo NON può essere bocciato! Infatti le Indicazioni Nazionali danno tempo fino a tutto il primo biennio per raggiungere tale obiettivo e se per caso fosse necessario si può attendere anche ai primi mesi del terzo anno. Così se un bambino in terza classe non ha ancora appreso le tabelline, non può e NON deve essere bocciato perché ha tempo fino al quinto anno per consolidare queste conoscenze e competenze. Ciò non significa trascurare o non attenzionare le difficoltà degli alunni; la scuola, infatti, deve attivare tutte quelle iniziative, previste dalla legge, per fornire ai bambini gli aiuti di cui hanno bisogno: percorsi di recupero portati avanti da docenti diversi da quelli curriculari; iniziative di “classi aperte” e cioè momenti, adeguatamente programmati, in cui gli alunni di classi parallele o in verticale possano vivere esperienze in gruppi eterogenei, valorizzando anche le compresenze tra gli insegnanti. Attivare nel pomeriggio dei laboratori teatrali, musicali, sportivi, scientifici nei quali gli alunni più in difficoltà possano esprimersi attraverso modalità differenti. Ed allora ecco che il bimbo che fa tanti errori ortografici si potrebbe rivelare un bravissimo attore e potrebbe apprendere gli stessi contenuti di letteratura o di storia recitando piuttosto che imparando “a memoria” una o due paginette del sussidiario, facendone esperienza viva ed indelebile e non un mero esercizio mnemonico che lascia il tempo che trova con contenuti destinati a perdersi al momento della memorizzazione della lezione successiva. Meno compiti per casa e più lavoro di gruppo in classe, dove ciascun bambino ricopra un ruolo e a turno tutti possano cimentarsi nelle diverse attività; dove anche le modalità di verifica cambiano, con un insegnante che passa tra i gruppi e dialoga con i bambini riducendo al minimo le odiose interrogazioni individuali che servono solo a “competere” e non aiutano a “cooperare”. Allora si scoprirebbe che la bambina che fa fatica a concentrarsi durante l’esercizio di matematica è estremamente brava ad esprimersi con la musica o con i pastelli mentre realizza la scenografia di una recita. Ecco che le valutazioni cambierebbero, ecco che davanti agli occhi di un insegnante si aprirebbe un mondo, un mondo che invece oggi resta pressappoco intravisto, quando va bene, oppure completamente nascosto nel peggiore dei casi.
So che mi attirerò molte antipatie con questa presa di posizione, provocatoria e probabilmente rivoluzionaria; ma occorre che qualcuno dia voce a chi una voce non ce l’ha perché non viene “ascoltato”: anche quando chiede aiuto attraverso comportamenti che lasciano spiazzati docenti e genitori, subito si corre il rischio di “medicalizzare” queste espressioni, questo bisogno di aiuto, questa richiesta di attenzione, perdendo di vista la sfida pedagogica cui siamo chiamati come società. Esistono un’infinità di studi che dimostrano l’inutilità della bocciatura ai fini del recupero; ovviamente cosa ben diversa è per le scuole superiori dove i ragazzi, o i loro genitori, potrebbero avere fatto errori al momento della scelta dell’indirizzo e qualche bocciatura può essere considerata per permettere al ragazzo di riorientarsi e di seguire il percorso più adatto ai propri bisogni e ai propri interessi. Per questo motivo, chiedo e supplico gli insegnanti, soprattutto quelli delle scuole primarie, di riprendere in mano la responsabilità educativa ed accettare le sfide difficili, rallentando e “riprendendosi il tempo” di educare, quel tempo che una società sempre più frenetica e tecnologica ci sta rubando. “Perdere tempo per guadagnare tempo” dovrebbe essere il nuovo motto di una scuola che non boccia, ma PROMUOVE: la vita, la diversità, l’integrazione, l’espressione personale. Per questo mi piace concludere con le parole di un grande maestro, il quale prima di tutto è stato uno dei tanti bambini definiti lenti, svogliati, insomma da bocciare:
«Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini.» (Daniel Pennac).
Samuele Amendola
Calcio a 5 : Roboante vittoria casalinga per la Ludica Lipari femminile. Sconfitto il Filicudi
Roboante vittoria casalinga per la Ludica Lipari che ieri si è imposta per 13 a 1 all'ASD Gescal.
A segno: Portelli 6, Cristiano 3, Guarnuto 2, Wijayaratne , Cipriano
Nel campionato di D maschile il Filicudi è stato superato in casa per 8 a 1 dal Santa Lucia del Mela
A segno: Portelli 6, Cristiano 3, Guarnuto 2, Wijayaratne , Cipriano
Nel campionato di D maschile il Filicudi è stato superato in casa per 8 a 1 dal Santa Lucia del Mela
Centro di Lipari ripulito dai coriandoli. Una squadra di operatori ecologici al lavoro dalle tre
Centro dell'isola di Lipari già ripulito dai tantissimi coriandoli disseminati ieri sera dai carristi. Questo grazie al lavoro della squadra di operatori ecologici capitanata da Cappadona e composta, oltre che dallo stesso Cappadona, da Giunta, Bonsignore, Mandarano, Zanca e Sergi. La squadra ha iniziato il lavoro alle 3 di stamane.
A loro va sicuramente il nostro plauso. Ad altri, invece, vogliamo ricordare che questi operatori ecologici, così come altri, non percepiscono da mesi lo stipendio, oltre ad indennità varie
A loro va sicuramente il nostro plauso. Ad altri, invece, vogliamo ricordare che questi operatori ecologici, così come altri, non percepiscono da mesi lo stipendio, oltre ad indennità varie
Carnevale Eoliano. Entusiasmo ed allegria nella seconda serata
Seconda serata di Carnevale alla grande ieri sera a Lipari. Tanto entusiasmo ed allegria lungo il C.so Vittorio Emanuele con la sfilata dei carri: “Giostriamoci il mondo; Apri gli occhi sul paese dei balocchi; Mettete i fiori nei vostri cannoni. Ed ancora con Spongebob, il mini-carro realizzato in sinergia da giovani e meno giovani dell’isola di Filicudi e con il gruppo mascherato “La rivoluzione dei fiocchi” di Canneto.
E' stata una serata tranquilla e all'insegna del puro divertimento grazie alla correttezza dei carristi e al prezioso lavoro di Polizia Municipale, Carabinieri e squadra comunale di Protezione civile.
All'evento dedicheremo nelle ore a seguire foto e video
E' stata una serata tranquilla e all'insegna del puro divertimento grazie alla correttezza dei carristi e al prezioso lavoro di Polizia Municipale, Carabinieri e squadra comunale di Protezione civile.
All'evento dedicheremo nelle ore a seguire foto e video
domenica 7 febbraio 2016
Pronti...via! E' Carnevale ! Immagini carnascialesche dalle Eolie. Rubrica aperta al contributo dei lettori (IV° parte)
Pronti...via! E' Carnevale ! Immagini carnascialesche dalle Eolie. Abbiamo dato il via ad una rubrica aperta al contributo dei nostri lettori.
Chiunque volesse vedere pubblicate su Eolienews delle foto (personali, dei propri piccoli, scolastiche, carri, gruppi ect) , in un numero massimo di 3, può inviarcele entro e non oltre il 10 Febbraio alla mail del direttores.sarpi@libero.it
BUON CARNEVALE A TUTTI!!!!!!!
BUON CARNEVALE A TUTTI!!!!!!!
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