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mercoledì 30 giugno 2010

I fatti del Luglio 1960 (di Erminia Borzì)

I FATTI DEL LUGLIO 1960
Vergogne Italiane
-PERIODO STORICO-
Il 1960 fu un anno importante per l’Italia imprenditoriale (boom economico), ma anche l’inizio della crisi politica e sociale del nostro paese. Agli operai, infatti, non era consentito rivendicare i propri diritti attraverso uno Statuto dei Lavoratori. Dal 1955 al 1960 si susseguirono cinque governi, che destabilizzano l’Italia anziché darle equilibrio e forza. Alla disfatta del secondo governo Segni, il Presidente della Repubblica Gronchi nominò Ferdinando Tambroni, come Presidente del Consiglio. Tambroni, classe 1901, avvocato sulla sessanta, democristiano, fu un uomo di secondo piano della DC e fermo sostenitore dell’ordine pubblico. La nomina di Tambroni rallentò le trattative centriste tra i comunisti di Enrico Berlinguer, i socialisti di Pietro Nenni e i democristiani di sinistra di Aldo Moro. Fu, infatti, Moro, alla fine degli anni ‘50, a creare un dialogo tra sinistra e democristiani, per dare all’Italia un’immagine “popolare” e antifascista della Dc. Tambroni, grazie all’appoggio del MSI di Arturo Michelini (insieme ad Almirante fondatore del partito neofascista), ottenne una risicata fiducia alle Camere. Gronchi intervenne, invitando Tambroni, quale Presidente del Consiglio, a defenestrare i ministri che l’avevano sfiduciato. L’appoggio del MSI si rivelò letale per il governo Tambroni, tanto che, a marzo (due mesi dopo la nomina del nuovo governo), il partito neofascista di Michelini annunciò il suo Congresso Nazionale a Genova, città notoriamente partigiana e medaglia d’oro al valore civile nell’ultima guerra. A presiedere il congresso missino fu l’ex prefetto repubblichino, Emanuele Basile.
Il 30 giugno 1960, Genova divenne il primo scenario dell’azione squadrista del governo Tambroni. I giovani operai e gli studenti organizzarono dei sit-in di protesta contro lo svolgimento del congresso. Operai e studenti si mobilitarono al di fuori delle strutture partitiche e sindacali, generando forti timori di una rivoluzione civile all’interno del governo. Per tutta risposta, il Presidente del Consiglio ordinò al prefetto e al questore di Genova la “linea dura”: aprire il fuoco ad altezza d’uomo contro i manifestanti. Nei giorni successivi, il fermento popolare, scatenato dall’indignazione per la “linea dura” delle forze dell’ordine, fu soffocato nel sangue, provocando 11 morti e centinaia di feriti.
-GENOVA È SOLO L’INIZIO-
Dopo i “fatti di Genova” seguono quelli di Licata, in provincia di Agrigento. Il 5 luglio 1960, durante una manifestazione di braccianti ed operai, la polizia ferì quattro persone e uccise Vincenzo Napoli, 24 anni, che rivendicava solo pane e terra.
Il giorno successivo, a Porta San Paolo, Roma, le forze dell’ordine ferirono alcuni deputati comunisti e socialisti, durante un corteo in solidarietà dei compagni genovesi.
Questo è solo l’inizio. In Italia, sono avvenute delle stragi rimaste impunite. Delitti, con la D maiuscola, che, come la maggior parte nel nostro paese, sono finiti nel dimenticatoio della nostra memoria. Pochi ricordano queste stragi, perché per molti in Italia dimenticare è il modo migliore per guardare al futuro.
Il giorno dopo i “fatti di Licata”, la CGIL di Reggio Emilia organizzò uno sciopero generale e una manifestazione cittadina. La prefettura, però, vietò ai sindacati di far partire il corteo e ai manifestanti di poter stazionare in piazza della Libertà. L’unico spazio che fu concesso fu la Sala Verdi, che non poteva contenere i 20.000 lavoratori, accorsi alla manifestazione. Un gruppo di circa 300 operai dell’ OMR (Officine Meccaniche Reggiane) decise quindi di raccogliersi davanti al monumento ai Caduti, cantando canzoni di protesta. Alle 16.45 del pomeriggio, ricorda un testimone, Antonio Zambonelli, 350 poliziotti, comandati dal vice-questore Giulio Cafari Panico, e alcuni carabinieri, comandati dal tenente colonnello Giudici, caricarono i manifestanti inermi. Giuliano Rovacchi, protagonista della strage, raccontò che i manifestanti respinti dalle camionette, dagli idranti e dai lacrimogeni, si rifugiarono dentro un cantiere nel quartiere San Rocco, barricandosi con seggiole, assi di legno, tavoli del bar e rispondendo alle cariche con lanci di sassi e sampietrini. In risposta alla reazione disperata dei manifestanti, il vice-questore Cafari Panico e il tenente colonnello Giudici ordinarono ai loro uomini di sparare contro la folla. "Teng-teng… , si sentiva questo rumore… teng-teng”, dice il Rovacchi e aggiunse: “Vidi un poliziotto scendere dall'autobotte, inginocchiarsi e sparare, verso i giardini, ad altezza d'uomo".
La strage di Reggio Emilia divenne il simbolo della lotta operaia del 1960. Quel maledetto 7 luglio, cinque operai reggiani, Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri, Afro Tondelli, tutti iscritti al PCI, furono uccisi dalle forze dell’ordine.
- Lauro Farioli, classe 1938, operaio di 22 anni, orfano di padre, sposato e padre di un bambino.
Lauro era soprannominato "Modugno" per la vaga somiglianza con il cantante. Era uscito di casa con pantaloni corti, una camicetta rossa, le ciabatte ai piedi; ai primi spari andò incontro ai poliziotti, come per fermarli. Gli agenti, a cento metri da lui, gli risposero fucilandolo in pieno petto. Un ragazzo testimone della strage affermò che il Farioli fece un passo o due, non di più e subito partì una raffica di mitra. Io mi trovavo proprio alle sue spalle; l'ho visto voltarsi e girarsi su se stesso con tutto il sangue che gli usciva dalla bocca. Mi è caduto addosso con tutto il sangue.
- Ovidio Franchi, classe 1941, nativo della frazione di Gavassa; operaio di 19 anni, il più giovane dei caduti. Figlio di un operaio delle Officine Meccaniche Reggiane, dopo aver frequentato l’ITI, si impiegò come apprendista in una piccola officina della zona. Dopo il lavoro, frequentava il biennio serale per conseguire l'attestato di disegnatore meccanico.
Il Franchi fu colpito da un proiettile all'addome ma cercò di rimanere in piedi, aggrappandosi a una serranda. Un testimone, ferito lievemente, che assistette alla morte di Ovidio, racconta che un altro lo voleva aiutare ma un militare, giunto sul posto, sparò a tutti e due. Il Franchi morì poco dopo a causa delle ferite riportate.
- Emilio Reverberi, classe 1921, operaio di 39 anni, . nativo di Cavriago, abitava a Reggio nelle case operaie oltre Crostolo con la moglie e i due figli. Partigiano nella 144a Brigata Garibaldi, era commissario politico nel distaccamento "G. Amendola", zona Val d’Enza. Nel 1951, era stato licenziato dalle Officine Meccaniche Reggiane (dove era entrato all'età di 14 anni), perché iscritto al PCI Il Reverberi venne brutalmente ucciso a 39 anni con una raffica di mitra, sotto i portici del quartiere San Rocco, in piazza Cavour. Emilio non morì subito, spirerà in sala operatoria.
La reazione squadrista delle forze dell’ordine non fece disperdere i manifestanti. I più giovani, tra i quali il Rovacchi, continuarono con sprezzo del pericolo anche se, ricorda lo stesso Rovacchi, la macchina del sindacato girava tra i tumulti e l'altoparlante ci invitava a lasciare la piazza, dicendo che la manifestazione era finita. Noi non avevamo alcuna intenzione di ritirarci, qualcuno incitava addirittura alle barricate. Non avremmo sgomberato la piazza almeno fino a quando la polizia non spariva. E così fu. Mentre correvo inciampai su un corpo senza vita. Era il corpo di Reverberi, ma lo capii soltanto dopo.
- Marino Serri, classe 1919, pastore analfabeta di 41 anni, partigiano della 76a, primo di sei fratelli. Originario di Casina, proveniente da una famiglia di montanari. Lavorava sin da bambino come pastore. Marino fu chiamato alle armi a 20 anni e prestò servizio in Jugoslavia. A Rondinara di Scandiano lascia la moglie Clotilde e i figli.
Il Serri si era sporto oltre l'angolo della strada, piangendo di rabbia e gridando "Assassini!". Fu subito colpito da una mitragliata, morì sul colpo.
- Afro Tondelli, 1924, operaio di 36 anni, sposato senza figli, partigiano della 76a SAP(nome di battaglia Bobi) è il quinto di otto fratelli, famiglia contadina di Gavasseto.
Il Tondelli si trovò solo al centro di Piazza della Libertà. L'agente di PS Orlando Celani estraendo la pistola, s'inginocchiò, prese la mira e gli sparò. Prima di spirare, il Tondelli dirà al suo soccorritore: "Mi hanno voluto ammazzare, mi sparavano addosso come alla caccia".
I feriti di Reggio Emilia furono a centinaia. Per quasi un’ora, polizia e carabinieri sparano contro la folla oltre 500 proiettili. Il maestro Zambonelli e il Rovacchi sono due dei feriti. Entrambi testimoniarono che, entrati all'ospedale, videro i feriti ammucchiati ai morti, corpi squartati, irriconoscibili, ammassati uno sull'altro. Anche la testimonianza del chirurgo Riccardo Motta fu drammatica: "In sala operatoria c'eravamo io, il professor Pampari e il collega Parisoli. Ricordo nitidamente quelle terribili ore, ne passammo dodici di fila in sala operatoria, arrivava gente in condizioni disperate. Sembrava una situazione di guerra! I parenti ci chiedevano insistentemente dei loro cari ma non c'era tempo per parlare. Cercavamo di fare quanto più possibile per salvare i feriti e avvertivamo l'apprensione e il dolore dei parenti".
E’ grottesco che le forze dell’ordine, coloro i quali avrebbero dovuto garantire che nessuno si facesse male e che la manifestazione si svolgesse serenamente, siano stati la causa di una tragedia così grande per cinque famiglie, che, dopo quella manifestazione (un diritto in un paese democratico), non riabbracciarono più i loro cari1. Queste morti prive di senso ricordano quelle della strage di Portella della Ginestra, dove, il 1 maggio 1947, morirono 11 persone (9 adulti e 2 bambini) e 27 feriti, molti dei quali, in seguito, spirarono per le ferite riportate. Ufficialmente non siamo ancora negli anni della “strategia della tensione” sia per Portella sia per i fatti del luglio 1960, ma, come ha affermato lo storico Giuseppe Casarrubea, da Portella in poi, l’Italia si assuefa a ciò che dal 1969 sino agli attentati del 1993-’94 avrebbe sporcato di sangue il nostro paese2.
Nel 1964, il Vice-Questore Cafari Panico e l’agente Celani. furono processati ed assolti dalla Corte d’Assise di Milano con formula piena. Il Presidente della Corte Curatolo non ritenne responsabile il Cafari Panico dell’ordine di usare violenza di alcun tipo verso i manifestanti. Il Celani fu assolto per insufficienza di prove, anche se molti testimoni in aula lo indicarono come l’agente che sparò ad Afro Tondelli. Il tenente colonnello Giudici non fu neanche inquisito.
Nei giorni successivi ai “fatti di Reggio Emilia”, vi furono scontri anche a Modena, Parma, Napoli, Palermo e Catania. In parlamento vi fu una interrogazione parlamentare, dove il Ministro degli Interni Spataro affermò che la sinistra voleva destabilizzare il potere democratico (democristiano, filo americano) con accordi internazionali (URSS). Il Presidente del Senato, Cesare Merzagora invitò i sindacati a sospendere gli scioperi per non lasciare libera una moltitudine di gente che può provocare incidenti e, inutilmente, propose di tenere le forze dell’ordine in caserma. A Palermo la polizia continuò a caricare con le camionette i manifestanti e, quando i dimostranti risposero a sassate, gli agenti spararono sulla folla con mitra e pistole. I caduti a Palermo furono 4 e 40 i feriti:
- Francesco Vella, 42 anni, mastro muratore e organizzatore delle leghe edili, morto mentre stava soccorrendo Andrea Gangitano, giovane manovale disoccupato di 18 anni, colpito da un colpo di pistola al petto.
- Giuseppe Malleo, ferito e trasportato in ospedale, dove morirà, dopo una lunga agonia.
- Rosa La Barbera, 53 anni, morì perché raggiunta in casa da una pallottola vacante, mentre chiudeva le imposte di una delle finestre della sua abitazione di fronte il Teatro Massimo.
Anche a Catania, in piazza Stesicoro, la polizia non risparmiò raffiche di mitra e manganellate contro i manifestanti. Salvatore Novembre, 19 anni, disoccupato, fu massacrato a manganellate. Un testimone ricorda che mentre Salvatore si accasciava a terra sanguinante e perdeva i sensi, un poliziotto gli sparò addosso ripetutamente. Uno, due, tre colpi… il quarto lo colpì al volto, rendendolo irriconoscibile. Il corpo martoriato e sanguinante di Salvatore venne trascinato da alcuni poliziotti, lasciando una scia di sangue, fino al centro di piazza Stesicoro, affinché fosse di ammonimento per i manifestanti. La polizia, mitra in mano, impedì a chiunque di portare soccorso al Novembre, che morì dissanguato sul selciato della piazza, dopo una lunga agonia. Successivamente il governo Tambroni dispose una perizia necroscopica al fine di accertare che il proiettile fosse esploso dai manifestanti e non dalla polizia. I colpevoli non furono mai puniti.
Nella città siciliana vi fu un morto e 7 feriti.
- I DEPISTAGGI DEL GOVERNO TAMBRONI –
Il “Popolo d’Italia”, dopo le stragi, scrisse un articolo di solidarietà in favore del governo, affermando che i ministri hanno constatato l’alto senso di responsabilità delle forze dell’ordine e della legge, le quali hanno impedito manifestazioni irresponsabili e conseguenze luttuose in tutto il paese, come avvenuto nella città di Reggio Emilia.
Tambroni, in una nota ufficiale dichiarò che l’ordine e la legalità sono stati ristabiliti in tutto il paese. Il Pci è stato battuto, e se riprovasse avrebbe la peggio.
Le manifestazioni però continuarono e il governo costruì ad arte altri depistaggi. Il depistaggio più clamoroso fu il collegare le manifestazioni suddette al viaggio di Palmiro Togliatti, avvenuto in quel periodo, a Mosca. Tambroni affermò che questi incidenti furono frutto di un piano prestabilito dentro i palazzi del Cremlino.
Il 16 luglio 1960, Confindustria e CGIL firmarono l’accordo di parità salariale tra uomini e donne (primo passo verso lo Statuto dei Lavoratori del ‘70). Due giorni dopo fu pubblicato un documento sottoscritto da 61 intellettuali cattolici che intimava ai dirigenti democristiani di non allearsi più con i neofascisti. Il 19 luglio 1960, Tambroni si recò dal Presidente Gronchi per le dimissioni e, il 22 luglio, Amintore Fanfani fu incaricato di formare il nuovo governo, appoggiato dai repubblicani e dai socialdemocratici. Ferdinando Tambroni, privato di qualsiasi potere istituzionale, morì nel 1963, isolato dalla scena politica.
Nilde Iotti e Palmiro Togliatti adottarono Marisa Malagoli, figlia di un compagno ucciso durante gli scontri. Oggi la Malagoli Togliatti è un ottimo medico della Capitale.
E. B.
1 I fatti di Reggio Emilia furono cantati in una famosa canzone di Fausto Amodei dal titolo Per i morti di Reggio Emilia. In seguito, reinterpretata dagli Stormy Six nel loro album "Guarda giù dalla pianura" e nel romanzo di Paolo Nori Noi la farem vendetta (2006).
2 http://casarrubea.wordpress.com/

martedì 29 giugno 2010

"Non dimentichiamoci di Portinenti". L'appello di Natoli che chiede controlli e annuncia esposto e petizione

Riceviamo da Bartolo Natoli e pubblichiamo:
Torno a scrivere solo per comunicare a tutti i cittadini quanto e' accaduto, quanto sta accadendo e, soprattutto, quanto accadera' a PORTINENTI se non ci svegliamo.
Oggi, tornando a casa, trovo una serie di cittadini, tra l'altro miei vicini di casa e/o fruitori della spiaggia di Portinenti, delusi, amareggiati ed indignati per quanto accaduto.
Intorno alle 17,00 un ondata di benzene, mista a nafta, invadeva il litorale e lo specchio d'acqua dove centinaia di fruitori della spiaggia di Portinenti facevano tranquillamente il bagno.
Loro, ritenendomi uno dei pochi che ha a cuore la spiaggetta suddetta, mi mettono al corrente di quanto accaduto pensando che io possa aiutarli.
Sbaglio o l'avevo preannunciato?
Memore dell'ultima volta dove sono stato additato di essere persona "forviante ed isinuante" non posso che tornare a scrivere per svegliare il senso di civilta e di eolianità che ci dovrebbe contraddistinguere "TUTTI".
Siccome non ho nulla da nascondere e non ho interessi particolari invito il comandante dei vigili urbani ed il comandante della capitaneria di porto a fare un sopralluogo urgente in loco per verificare:
- Legalita' delle boe esistenti;
- Legalita' delle attivita' in essere esistenti;
- Parcheggio selvaggio di natanti nella stradella a sud della suddetta spiaggetta;
- Responsabilita' precise su eventuali inquinamenti dello specchio acqueo che deve essere vigilato di momento in momento;
- Vigilanza e controllo di quanto accade e sta accadendo a PORTINENTI;
- Materiali e mezzi utilizzati a servizio delle attivita' esistenti.
Non voglio risposte ma solo ed esclusivamente sopralluoghi continui e mirati, partendo dal presupposto che di tutto, visto l'ampia documentazione in possesso, sarà immeditamente informata la procura della repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto per far si che la spiaggetta di PORTINENTI sia ridonata alla pubblica balneazione e non alla merce' di questo o quell'altro operatore turistico senza scrupoli e senza rispetto, dopo che il comune di Lipari ha investito ingenti somme per lo spostamento della rete fognaria preesistente.
Ricordate che vi parla un concittadino che faceva il bagno a Marina Lunga: zona, oggi, vietata alla balneazione.
Voi tutti, oggi, vi volete far complici di un eventuale futuro divieto di balneazione a Portinenti? Comunico sin da adesso che tutta la documentazione in mio possesso sara' immediatamente inviata per i controlli e le verifiche di rito a:
- Comune di Lipari;- Capitaneria di Porto di Lipari;- Capitaneria di porto di Milazzo;- Assessorato ai beni culturali di Palermo;- Assessorato Territorio ed Ambiente di Palermo;- Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto di Messina.
Il tutto per, eventualmente, ritirare le concessioni esistenti in zona ma, soprattutto, per non aumentare in modo esponenziale le attivita' esistenti, in modo da non sottrarre nuove aree alla pubblica balneazione.
Vi comunico sin da adesso che seguira' petizione popolare per la salvaguardia della balneazione della spiaggia di PORTINENTI che tutti, loro malgrado, dovranno tenerne conto.
Distinti Saluti
Bartolo Natoli

Finale intercomunale di calcetto al Freeland. Le foto:

Album fotografico della Finale intercomunale di calcetto disputata, fra formazioni messinesi e liparesi, il 26 giugno al campetto del Freeland club di Lipari.
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE






Ricordiamo che la pubblicazione di foto (eccedenti il numero di 2) e/o filmati riferite a manifestazioni ed iniziative private, a sfondo commerciale e /o pubblicitario (se non di iniziativa di questa redazione) è a pagamento.
Per informazioni tel. 339.57.98235 o
ssarpi@libero.it

Brevi

Comunicazione del Difensore Civico del Comune di Lipari- Si comunica, per l'opportuna diffusione, che in data 30 giugno c.m. si terrà il ricevimento alla cittadinanza del Difensore Civico Avv. Francesco Rizzo dalle ore 11 alle ore 13.30, presso la stanza del Presidente del Consiglio

Palermo: Domani presentazione Guida Blu. Presente il sindaco Lo Schiavo- Domani 30 giugno, alle ore 11, a Palermo a Villa Igiea, nella sede del Servizio turistico regionale dell'assessorato, verra' presentata la Guida Blu di Legambiente che, quest'anno, ha premiato con le "5 Vele" tre localita' siciliane: San Vito Lo Capo, Noto e Salina. Interverranno: l'assessore regionale al Turismo, Nino Strano; il presidente di Legambiente Sicilia, Mimmo Fontana; il dirigente generale del Dipartimento turismo dell'assessorato, Marco Salerno; il sindaco di San Vito lo Capo, Matteo Rizzo; il sindaco di Noto, Corrado Valvo ed il sindaco di Salina, Massimo Lo Schiavo.

Perdita d'acqua a Lipari- Bagnamare: Problema risolto. Almeno così sembra - Ieri avevamo segnalato con un video una notevole perdita di acqua dal punto di adduzzione di Bagnamare. Una perdita che, come ci hanno segnalato i lettori, andava avanti, con quel ritmo da diversi giorni.
Oggi tutto sembra essere stato ricondotto in quella che dovrebbe essere la normalità...Almeno lo speriamo!
Il nuovo video:

Come si ricorderà il nostro filmato di ieri relativo allo spreco d'acqua (circa due litri al minuto) è stato ripreso anche da TgSky24




Intervento di pulizia del litorale di Canneto- Un intervento di pulizia del litorale di Canneto (nel tratto che va dal ritrovo Miramare a Calandra) ha preso il via stamane. Presente ed "operativo" l'assessore Corrado Giannò l'operazione ha visto coinvolti l'ATO, operai e mezzi comunali e gli ex Pumex.

Non è stato possibile rimuovere le imbarcazioni poichè era necessaria la presenza di uomini del Circomare che, da quanto abbiamo appreso, non hanno potuto essere presenti poichè impegnati altrove.




Pontile ex Italpomice: Lo demolirà Biviano - La ditta di Angelino Biviano eseguirà i lavori di smantellamento del pontile ex Italpomice, nella frazione liparese di Acquacalda. La ditta si è aggiudicata il lavoro con un ribasso del 21,32%. rispetto ad una base d'asta di euro 109.369.46.



Presentazione "Un mare di Cinema" - Si svolgerà lunedì 5 luglio, alle ore 11, nella Sala delle Conferenze (ex Sala Giunta) di Palazzo dei Leoni, alla presenza del presidente della Provincia regionale, on. Nanni Ricevuto, dell’assessore alla Cultura, Mario D’Agostino, del sindaco di Lipari, Mariano Bruno e del direttore artistico, Giuseppe Ministeri, la conferenza stampa di presentazione della XXVII edizione del Festival cinematografico “Un Mare di Cinema”.
Nel corso dell’incontro verrà illustrata la programmazione della manifestazione, promossa ed organizzata dal “Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani Onlus”, presieduto da Nino Saltalamacchia, anch’egli presente alla conferenza e che si svolgerà alle Isole Eolie dal 8 al 18 luglio 2010.

Maria SS.MA di Porto Salvo. Il comitato rende noti i premi del sorteggio

Si avvicinano a grandi passi i festeggiamenti in onore di Maria SS.MA di Porto Salvo che si terranno a Lipari i prossimi 15/16/17/18 luglio.
In attesa della definizione delle iniziative a supporto dei festeggiamenti religiosi il Comitato, attraverso il suo presidente Franco Giunta, rende noto l'elenco dei premi per il sorteggio che si terrà il 18 luglio e che serve a finanziare la Festa.
I biglietti, oltre che tra gli esponenti del Comitato, sono in vendita presso il Supermercato D'Anieri Bartolo sul C.so Vitt. Emanuele.
I PREMI:
1° Premio: Mini moto cross 2 tempi offerta da "Ricambi ed accessori CRD " in Lipari/Milazzo
Una maglietta da personalizzare offerta da "Eli shop"
2° Premio: Televisore LG LCD 19 pollici (47 cr) con digitale terrestre incorporato offerto dal Comitato.
Kg. 5 di salsiccia offera dalla "Macelleria Iacono Gaetano"
3° Premio: Orologio Breil offerto da "Dario Subba"
Ventilatore offerto dal Comitato
4° Premio: Lettore DVD-DVX Philips DV mp3 offerto dal Comitato
Un taglio e piega offerto da "Lei e Lui"
5° Premio: Telefono cellulare Samsung Beatiful Balace GT - E 1150 offerto dal Comitato.
Un set bagno offerto da "Las Newas"
6° Premio: Piatto ovale da portata grande offerto da "U Segretu"
Macchina fotografica subacquea Usa e getta offerta da "Ottica Sottile"
7° Premio: Cordless digitale Panasonic offerto dal Comitato
Macchina fotografica Usa e getta offerta da "Ottica Sottile"
8° Premio: Un bermuda e una T-shirt offerta da "Fashion Project"
9° Premio: Un casco offerto da Maurizio Mondello -Ricambi auto-moto-scooter
10° Premio: Un paio di scarpe e una borsa offerta "Dall'Argentino"

Lipari: C'è qualcosa che non va. Intervista a Maurizio Turcarelli

Maurizio Turcarelli interviene su protocollo e privacy al comune di Lipari, autorizzazioni in area portuale, chiusura vicoli.
L'INTERVISTA:


Eolienews mette a disposizione analogo spazio a chiunque volesse replicare alle affermazioni di Turcarelli.

Piano triennale/elenco annuale dei Lavori Pubblici e Bilancio di Previsione annuale e pluriennale - anno 2010 . Biviano interroga

Una interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale di Lipari, Giacomo Biviano e ha per oggetto: "Piano triennale/elenco annuale dei Lavori Pubblici e Bilancio di Previsione annuale e pluriennale - anno 2010"Egregio signor Sindaco
Considerato
Che la Giunta Comunale ha approvato con delibera n. 99 del 05 novembre 2009 lo schema Triennale dei lavori Pubblici 2010/2012 ed elenco annuale dei lavori anno 2010e che lo stesso è stato affisso, così come previsto per legge, all’albo pretorio del nostro comune per almeno 60 giorni consecutivi;
Che non è stata ad oggi predisposta alcuna delibera per la definitiva approvazione dello stesso in Consiglio Comunale;
Che il succitato strumento programmatico è un atto propedeutico all’approvazione del Bilancio di Previsione del nostro Comune, in quanto ne costituisce allegato fondamentale;
L’imminente scadenza del 30 giugno 2010 per l’approvazione in Consiglio comunale del Bilancio di previsione annuale e pluriennale – anno 2010 , non ancora deliberato, tra l’altro, dalla stessa Giunta Municipale;
Alla luce di quanto sopra, la interrogo per sapere
Come mai non è stata ancora predisposta e inserita nell’elenco degli affari da trattare in Consiglio Comunale la delibera di approvazione dello schema triennale dei lavori Pubblici 2010/2012 ed elenco annuale dei lavori anno 2010, nonostante siano passati quasi 6 mesi dalla data ultima di pubblicazione all’albo pretorio (09 gennaio 2010) e nonostante questo costituisca allegato fondamentale alla Delibera di approvazione del Bilancio di Previsione annuale e pluriennale – anno 2010;
Come mai non è stata ancora predisposta e approvata dalla Giunta Municipale la proposta di Delibera del Bilancio di Previsione annuale e pluriennale - anno 2010.
Con la presente chiedo, inoltre, alla Presidenza del Consiglio, che legge per conoscenza,
Di voler predisporre tutti gli atti necessari per l’approvazione in Consiglio Comunale del Piano triennale dei lavori Pubblici 2010/2012 ed elenco annuale dei lavori anno 2010, visto che lo stesso è già stato approvato dalla Giunta Municipale in data 5 novembre 2009 e pubblicato all’albo pretorio dal 10/11/2009 al 09/01/2010 (60 gg.), così come previsto per legge.
Di sollecitare l’Amministrazione Comunale e gli uffici competenti affinchè venga predisposta al più presto e approvata dalla Giunta Municipale la Delibera del Bilancio di previsione annuale e pluriennale - anno 2010 - e affinchè il succitato strumento finanziario, dopo l’approvazione in Giunta e la verifica del Colleggio dei Revisori, venga inserito nell’elenco degli affari da trattare in Consiglio Comunale per la sua definitiva approvazione.
Si richiede risposta scritta
Distinti saluti
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (50° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Tutte le foto odierne raccontano del vecchio Carnevale eoliano.
Per le prime cinque foto (argomento trasporti, già da allora) un grazie ad Andrea Cordaro.
Tra i personaggi che siamo riusciti a riconoscere ci sono:
Salvatore Giardina e Bartolo Ziino (foto 1)
Matteo Cordaro alla guida dell'auto e Giovannino Milano (mascherato da donna) (foto 2)
Massimo Castrogiovanni e Mario Orto (foto 3 e 4).
Nella quarta foto è visibile l'insegna di quello che allora era il Cine Eolo di Lipari

NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE

La voce eoliana a Roux: "Errare è umano, perseverare è diabolico. Nè lei, nè Lo Cascio siete tra i firmatari della petizione"

Riceviamo e pubblichiamo:
Errare è umano, perseverare è diabolico! (così recitava un vecchio detto)
Abbiamo avuto modo di leggere la lettera del sig. Piero Roux e come al solito non poteva mancare l'attacco per delegittimare il pensiero di 4055 liberi cittadini che hanno firmato la petizione popolare contro l'istituzione / imposizione del Parco Nazionale delle Isole Eolie e l'operato dell'associazione “La Voce Eoliana”.
Il Roux infatti scrive: “Infine mi rode, da come mi si racconta, ritrovarmi tra i firmatari della petizione che, se fosse vero dimostrerebbe con quanta serietà è stata svolta l’operazione della raccolta firme”.
Caro sig. Piero Roux, la Voce Eoliana ha condotto la petizione popolare con la massima serietà, i firmatari sono stati ampiamente informati di ciò che hanno firmato e soprattutto ognuno ha firmato personalmente.
Per puro scrupolo, ma non avevamo alcun dubbio a tal proposito, abbiamo controllato tutte e 4055 firme e non abbiamo trovato nessuna firma a nome di Piero Roux e se le può interessare non c'è neppure quella del consigliere Lo Cascio, come qualcuno ha sostenuto durante gli incontri sul parco tenutisi al Comune, è veramente strano che si mettano in giro simili dicerie, ma noi sappiamo già il perchè.
In ogni caso sig. Roux, restiamo a sua completa disposizione per farle visionare personalmente tutte le 4055 firme, senza alcun problema, anche perchè l'associazione La Voce Eoliana non ha bisogno di ricorrere a simili giochetti e non ha nulla da nascondere, ma sarebbe anche l'ora di assumersi le proprie responsabilità per ciò che si scrive.
Infine sig. Roux, i firmatari della petizione hanno pensato positivamente alla istituzione del parco, infatti, nessuno lo vuole e poi figuriamoci a cosa serve un convegno a cui parteciperanno gli autorevoli rappresentanti del Governo che ci vuole calare il parco, è come andare dal commerciante, non ci dirà mai che il suo prodotto è qualitativamente scadente ma ne vanterà sempre l'alta qualità, invogliando gli ignari consumatori ad acquistarlo.
La Voce Eoliana

DISTURBO ALLA QUIETE PUBBLICA - IL COMUNE DI LIPARI NON OTTEMPERA ALLE PROPRIE ORDINANZE (di Simone Favaloro)

Riceviamo da Simone Favaloro e pubblichiamo:
DISTURBO ALLA QUIETE PUBBLICA - IL COMUNE DI LIPARI NON OTTEMPERA ALLE PROPRIE ORDINANZE.-
Tutto quanto riguarda il disturbo alla quiete pubblica, nel comune di Lipari, riveste una caratteristica particolare, di assoluta intoccabilità, e con poche, se non addirittura nulle, iniziative intraprese, verso i trasgressori.
L' art. 659 del c.p., prevede due commi, il primo ove direttamente interessata è la sfera penale, il secondo ove risulta interessata la pubblica amministrazione; infatti il primo comma tende a sanzionare gli effetti negativi della rumorosità in funzione della tutela e della tranquillità pubblica, mentre il secondo comma, è diretto unicamente a stabilire i limiti di rumorosità delle sorgenti sonore, oltre i quali deve ritenersi sussista l' inquinamento acustico.
Comunque bisogna, anche far notare, che il disturbo delle occupazioni e del riposo della persona < è reato di pericolo e non di danno > infatti non è necessaria la prova che il disturbo investa un numero indeterminato di persone, ma che la condotta posta in essere sia tale da poter disturbare un numero indeterminato di persone e pur tuttavia una sola di queste si sia in concreto lamentata.
L' art. 659 del c.p., tra l' altro, fa riferimento a sole attività rumorose e che implichino l' attuazione della rumorosità, ma non fa alcuna menzione relativamente ad altre attività (vedi bar, pub, pizzerie ) che se risultanti coinvolte sono sanzionate sia a livello penale che amministrativo, anzi prevede, pure, che per il disturbo arrecato dagli avventori sia seduti ai tavoli che in attesa, sia responsabile il gestore dell' attività stessa.
A prescindere da questa breve divagazione e disamina giuridica, riscontrabile nella semplice lettura del codice penale, constatiamo che la materia è regolata dalla legge sull' inquinamento acustico la n. 447/95 e dal decreto del presidente del consiglio dei ministri n. 215/99, ove si prevedono tutte le norme relative alla problematica.
Per quanto concerne il comune di Lipari, tutto quanto non solo non viene posto in essere, ma nemmeno preso in considerazione, in barba a leggi amministrative e reati penali configurabili in molteplici comportamenti in tal senso, anzi le stesse ordinanze sindacali non vengono rispettate e non vengono fatte rispettare.
Andiamo adesso ad esaminare alcuni casi nello specifico; da alcuni giorni abbiamo notato che qualche attività ha cambiato gestione, conduzione, ma abbiamo anche notato e sentito che il risultato è sempre lo stesso e, pertanto, ricordiamo un vecchio adagio che recita < ... cambiano i musicanti ma la musica è sempre la stessa ... >, si è vero musica dal vivo, non prevista in nessuna norma, ad alto volume, infrangendo i limiti della 447/95, in barba a tutto ed a tutti.
Ma c'è di più, l' ordinanza n. 38/2009 del 01.07.2009, a firma del sindaco, nella parte motiva recita < ... in concomitanza di attività di trattenimenti musicali e danzanti vengono di frequente segnalati episodi di disturbo alla quiete pubblica che impongono una valutazione circa l' opportunità di intraprendere idonee iniziative dirette ad incidere significativamente su tali aspetti, ripristinando condizioni di ottimale vivibilità a tutela anche delle esigenze di mobilità della collettività ... > ancora < ... considerato che i titolari di pubblici esercizi continuano a non ottemperare a quanto disposto dal DPCM 215/99 ... > ancora < ... visto l' art. 9 comma 1 L. 447/95 che consente al sindaco l' emissione di ordinanze contingibili e urgenti per il temporaneo contenimento o abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l' inibizione parziale o totale di dterminate attività ... > ancora < ... ricordato che, secondo la normativa vigente, l' intrattenimento deve intendersi come attività semplicemente accessoria, che mai deve sostituirsi a quella principale per la quale si è ottenuta regolare licenza (bar,ristoranti ecc.) ORDINA in via contingibile e urgente di < ... consentire intrattenimenti musicali, presso le attività di pubblici esercizi secondo gli orari : dalle ore 19,oo alle ore 24,oo valido per tutto il mese di luglio ad eccezione del venerdì e sabato con chiusura alle ore 00,30 - dalle ore 19,oo alle ore 1,30 dal 1° al 23 agosto - dalle ore 19,oo alle ore 00,30 dal 24 agosto al 31 agosto - dalle ore 19,oo alle ore 24,oo dal 1° settembre ... >, ancora < ... ad obbligare i titolari degli esercizi, oltre l'orario specificato, ad inibire totalmente la diffusione di musica in tutta le sue forme, nonchè redarguire ed eventualmente allontanare i clienti che arrecano disturbo presso il proprio locale, facendo intervenire, se il caso lo richiede, le forze dell' ordine ... >, ancora < ... la violazione della presente ordinanza comporterà l' applicazione della sanzione amministrativa nei confronti del trasgressore da €, 1.032,oo a €. 10.329,oo ... >, ancora < ... in caso di accertamento di tre infrazioni il dirigente del IV° settore di questo ente ordinerà obbligatoriamente la chiusura fino al massimo di sette giorni del pubblico esercizio ... >.
Siccome non abbiamo riscontri anche consultando il sito del comune di Lipari, di intervenute ordinanze a modifica, riteniamo che quella poco sopra descritta sia ancora in vigore, sia valida ed operante, ed entrando nel merito della motiva ci accorgiamo che non vi possono essere intrattenimenti, se non a partire dal mese di luglio e fino al mese di settembre, ma abbiamo afferrato e sentito, musica ad altissimo volume per il ponte del 1° maggio, in due serate della scorsa settimana, oltre all' indecoroso ed ignobile frastuono che proviene dalle giostre del parco giochi ubicato al megaparcheggio di Lipari.
Domande, cosa ha fatto l' aministrazione comunale e per essa tutte quelle forze dell' ordine per arginare a queste violazioni ? hanno elevato contravvenzioni di carattere amministrativo ? hanno denunciato i trasgressori alla procura della Repubblica ? hanno inibito con prevvedimenti di chiusura i gestori dei locali che si sono resi colpevoli in tal senso ? Se lo hanno fatto che chiariscano alla cittadinanza che tipo di iniziative hanno intrapreso, se non lo hanno fatto, hanno omesso un atto del loro ufficio a danno della collettività ed favore di qualche intimo amico.
E' troppo semplicistico e pilatiano, emettere ordinanze di smonto di insegne, vetrine e quant' altro solo perchè sollecitati in tal senso, nei confronti di bar, pizzerie, alberghi ed attività commerciali varie, bisogna intervenire su coloro che arrecano danno agli altri e non contro coloro che pubblicizzano i propri prodotti o quelli locali, denunciandoli per' altro alla procura della Repubblica; è la classica incapacità di governare, due pesi e due misure, dettata da favoritismi inutili e pretenziosi i cui risultati ricadono sulla collettività.
Vogliamo credere che l' istituita figura del Difensore Civico, nella persona dell' Avv. Francesco Rizzo, possa mettere in atto tutte quelle combinazioni e regolamentazioni che possano dare respiro e sollievo a quanti, e sono tanti, la notte non possono dormire ed alle prime luci dell' alba debbono rimettersi in moto per lavorare.
A questa amministrazione, ancora una volta, lasciate il governo di questo comune, avete prodotto solo guasti non vi hanno beatificato ed avete cercato di santificarvi, mettetevi da parte, avete già fatto tanto male a questo paese, avete fatto il vostro tempo e lo avete speso molto male per la collettività, bene per alcuni amici, ma comunque abbiamo una grande speranza ispirandoci ad un detto napoletano, che riportiamo tradotto < ... deve pur passare la nottata ...> a buon intenditor poche parole.-
Favaloro Simone

lunedì 28 giugno 2010

TIRRENIA/SIREMAR: MEDITERRANEA HOLDING UNICA OFFERENTE NELLA GARA DI PRIVATIZZAZIONE. LOMBARDO: "PASSO DECISIVO RIPORTARE A PALERMO LA COMPAGNIA"

La Mediterranea Holding di Navigazione s.p.a., di cui la Regione siciliana e' socia, ha presentato l'unica offerta nella gara di privatizzazione di Tirrenia e Siremar.
L'offerta e' corredata da un completo piano industriale, costruito con la consulenza dell'advisor Ernst & Young, per la gestione a regime delle linee attualmente esercitate e per uno sviluppo dei collegamenti sia nazionali, sia internazionali.
La Mediterranea Holding, considerato anche l'alto livello della sua compagine sociale, confida in un esito positivo della sua offerta, che ha un contenuto organizzativo ed imprenditoriale di ragguardevole profilo, che consentira' di raggiungere un equilibrio economico-finanziario nel periodo di validita' del piano, mantenendo gli attuali livelli occupazionali. La partecipazione della Regione ha la finalita' di promuovere la Sicilia come hub portuale, centrale nel bacino del Mediterraneo, con il sostegno di una importante societa' di navigazione con base armatoriale nel suo territorio.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE LOMBARDO
Nell'apprendere, in chiusura del termine per la presentazione dell'offerta vincolante volta all'acquisizione di Tirrenia, che l'unico soggetto rimasto in gara risulta essere Mediterranea Holding - nella cui cordata e' anche presente la Regione Siciliana- il presidente Raffaele Lombardo ha espresso la propria soddisfazione: "Non puo' essere certamente sottaciuto - ha affermato il presidente della Regione Siciliana - qualora venisse ulteriormente confermato dal prosieguo della gara che ormai consiste fondamentalmente nella valutazione dell'offerta da parte di Fintecna, che ci si trova di fronte ad un evento straordinario perche', dopo piu' di cento anni potrebbe tornare in Sicilia, nella sua storica e naturale sede di Palermo, la prestigiosa e antica compagnia di navigazione fondata dalla famiglia Florio". "Non si tratta, come molti hanno immaginato, di salvare un rottame- ha detto il presidente Lombardo - ma al contrario, di dare nuovo impulso con una mission ad un soggetto che potra' contribuire allo sviluppo della Sicilia confermandole quel naturale ruolo che le appartiene di epicentro dei traffici marittimi sul Mediterraneo, in grado di guardare oltre che verso il Continente europeo, anche verso quello Africano.
"In questo contesto - ha aggiunto il presidente Lombardo - e' di fondamentale importanza utilizzare bene tutte le risorse che si hanno a disposizione a partire dal personale. "Desidero preannunciare - chiarisce Lombardo - che al piu' presto possibile gli amministratori della holding e la regione, nella qualita' di socio pubblico incontreranno le organizzazioni sindacali dei lavoratori allo scopo di fornire loro le garanzie circa il mantenimento dell'attuale livello dei servizi, di quelli occupazionali e salariali dei lavoratori, nonche' della stabilizzazione del personale precario e per avviare un preventivo confronto sul piano industriale". "Tutto questo - conclude il presidente della Regione Siciliana - perche' solo un soggetto perfettamente coeso puo' essere in grado di affrontare questa grande sfida sul Mediterraneo che sara' la sfida non della Sicilia o del Meridione d'Italia, ma dell'intero nostro Paese".
" Un successo della Sicilia - conclude Lombardo - ottenuto grazie al lavoro di quanti ai vari livelli dell'amministrazione si sono impegnati per riportare in Sicilia la storica compagnia di navigazione".

Il Parco e le "strade nel bosco". Pensierino di Lino Natoli

(Lino Natoli) “Vieni, c’è una strada nel bosco, il suo nome conosco. Vuoi conoscerlo tu?” Così recitava una canzone d’altri tempi, credo cantata da Claudio Villa. L’invito alludeva ad altro che ad una semplice passeggiata. Tra i due amanti s'intrecciava la sfida della seduzione: lui la blandiva con tenera audacia, lei si schermiva con pudica timidezza, indugiava. Allora lui insisteva: “E’ la strada del cuore, dove nasce l’amore che non muore mai più”. A questo punto la proposta diventava irresistibile, anche una statua si sarebbe sciolta per inoltrarsi finalmente nel bosco.
Questi romantici versi mi sono venuti in mente leggendo le vicende che contrappongono i sostenitori e gli oppositori all’istituendo parco delle Eolie. Altro che frasi d'amore, volano parole grosse, minacce di querele, petizioni, raccolte di firme. Da una parte quelli che vogliono andare nel parco, dall’altra quelli che nel parco proprio non ci vogliono entrare, anche se lì “nasce l’amore che non muore mai più”. Lo scontro appare così duro che sarà difficile trovare una mediazione, un punto d'incontro (tanto per rimanere in tema). Ma anche se lo si trovasse non credo che ormai rimarrebbe un grande margine di trattativa tra l’applicazione della legge d’istituzione del parco e le richieste dei residenti. Forse in sede di regolamento si potrebbe tentare qualcosa, ma temo che anche questa volta siamo arrivati fuori tempo massimo.
In ogni caso, visto che non costa niente e serve pure a meno, anch’io vorrei fare la mia proposta. Una proposta definitiva, nel senso che renderebbe persino inutile l’istituzione del parco e placherebbe tutte le polemiche riportando serenità e amicizia. Il problema della tutela del territorio infatti, come dice la canzone, sta proprio nella strada nel bosco. Negli anni si sono costruite troppe strade inutili, cementificati sentieri, rese accessibili aree che sarebbero dovute rimanere boschive. Dove c’erano solo ruzzolaserpi sono spuntate strade cementate, ed intorno ad esse capannoni, case, ricoveri per barche, insomma frutti non proprio di bosco. Provate ad immaginare come sarebbe Lipari senza le strade che portano ad Alta Pecora, a Lami alta, a Tivoli, a Monte S.Angelo, a Monte Rosa, a Fontanelle, sotto San Calogero, al Monte, al Semaforo, alle strade che squarciano Vallone Bianco e lascio a voi altri esempi da citare. Se queste strade non esistessero il parco ci sarebbe già di fatto, nessuno si sognerebbe di vietare la caccia, soprattutto ai conigli (a quelli che hanno mangiato tutti i miei cocomeri), nessuno penserebbe di tutelare un territorio già ampiamente tutelato dai residenti, nessuno metterebbe in dubbio la possibilità di potare gli alberi o raccogliere le olive, di pulire un terreno, di piantare la vigna, di ripare un muro a secco, di diserbare un viottolo. Quindi evitiamo di costruire e cementificare nuove strade. Non solo, demoliamo quelle che già esistono. Riduciamole a ciò che erano, cioè sentieri, strade agricole, mulattiere. A strade nel bosco dove una passeggiata fa rinascere l’amore, anche quello abusivo.
Lo so, è una proposta molto romantica, molto irreale, effimera, bucolica, forse banale. Come quei versi che - chissà perché - mi hanno fatto venire in mente l’Ente Parco che, proprio come l'amore della canzone, se nasce non muore mai più.

Brevi

Ciao Giovanni...amico delle Eolie!
Oggi si è spento il carissimo amico Giovanni Alducci volto noto a Lipari per gli eventi riguardanti la Twenty Century Fox , sarebbe dovuto arrivare a giorni ma purtroppo non ha potuto salutare i suoi amici eoliani e le sue amate Eolie . Ciao Giovanni
Simone Favaloro


Costernato dalla notizia mi unisco, unitamente a tutta Eolnet, al saluto di Simone a Giovanni Alducci, davvero un amico delle Eolie e degli eoliani.Giovanni, braccio destro di Osvaldo De Santis della Twenty Century Fox, l'ho incontrato circa un mese fa a Lipari al megaparcheggio dove, per l'appunto, era venuto a ritirare la macchina di Osvaldo. In quell'occasione aveva scherzato con me rispetto al mio look rispetto all'anno precedente: baffi o non baffi. Dopo una vera e propria peripezia per fare ripartire la macchina e nella ricerca della tessera d'abbonamento ci siamo rivisti un paio di giorni dopo (penso di essere stato uno degli ultimi liparesi ad averlo visto) quando riportò l'auto, appena prima di partire e ci siamo dati appuntamento a Luglio.
Un appuntamento che Giovanni non potrà rispettare!
Ciao Giovanni. Ti sia lieve la terra!
Salvatore Sarpi


"Documenti della maggioranza firmati a livello personale e non per conto degli ex AN". La precisazione del consigliere Guarino -
Riceviamo dal consigliere Guarino e pubblichiamo:
In riferimento ai documenti di questi ultimi giorni a firma di Forza Italia Mpa Pdl Eolie e AN, pubblicati sui siti internet ,si precisa che la firma apposta dal sottoscritto è a titolo personale e non rappresenta il pensiero politico di Alleanza Nazionale o per chiarezza degli “ex AN”.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino



ARCHEOLOGIA: CONFERENZA STAMPA ARMAO E TUSA SU RELITTI MARE EOLIE- L'assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, Gaetano Armao ed il soprintendente del Mare, Sebastiano Tusa mercoledi' 30 giugno, alle ore 9,30, presso la sede della soprintendenza del Mare (via Lungarini 9 a Palermo), presenteranno alla stampa l'importante scoperta archeologica avvenuta nel mare delle Eolie: sono stati rinvenuti due relitti ad oltre cento metri di profondita' e, grazie ad innovativi strumenti tecnologici, e' stato visualizzato per intero il carico di uno di questi.


Incendio ad Acquacalda domato dai vigili del fuoco- Stamattina intorno alle 05,30 si è sviluppato, per cause da accertare ma probabilmente dolose, un incendio di arbusti e macchia mediterranea, in località Rocche di Acquacalda. Il rogo, ha divorato circa 1 ettaro di vegetazione, minacciando al contempo alcune abitazioni. La squadra dei Vigili del Fuoco del Distaccamento locale al comando del CSE Coglitore, intervenuta prontamente sul posto, ha domato l'incendio con circa 1 ora di lavoro in un costone impervio.

Lipari si "rifà" il look - Lipari si rifà il look in vista della stagione estiva. Una operazione, portata avanti congiuntamente dagli assessori Spinella, Finocchiaro e Giannò, sta portando all'effettuazione di una serie d'interventi anche grazie all'impegno dei vigili urbani, del Circomare e degli ex Pumex. Questi ultimi stamani hanno sistemato nel centro storico alcune "basole " traballanti. Sottomonastero invece la ditta incaricata sta sostituendo una parte del vetusto e pericolante grigliato del molo aliscafi e tamponerà il dissestato manto portuale. Di concerto con il Circomare sono previsti interventi sul lungomare di Canneto e a porto Pignataro.

Pm chiedono condanna 10 anni per Cuffaro- I pm hanno chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per l'ex presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, senatore dell'Udc.L'ex governatore e' accusato di concorso in associazione mafiosa nel processo che si svolge con il rito abbreviato davanti al gup di Palermo, Vittorio Anania. La pena richiesta tiene conto della riduzione di un terzo previsto dal rito abbreviato.


Judo- Tante medaglie per i judoka eoliani a Cosenza: Il comunicato stampa- A chiusura anno sportivo 2009/2010 la trasferta a Cosenza per il 37° Torneo Kodokan Judo Cosenza ha portato non solo tante medaglie ai nostri giovani judoka ma tanta voglia di continuare nella pratica del judo.
Le nuove speranze del judo eoliano crescono e speriamo che, continuando con lo stesso impegno e volontà dimostrata finora, possano raggiungere livelli importanti.
I risultati del 37° Torneo Kodokan Judo Cosenza
GRECO LUCA CLASSE BAMBINI 1° - NATOLI ALICE CLASSE FANCIULLI 3° - DE SALVO ANDREA CLASSE FANCIULLI 1° - GRECO GIACOMO CLASSE FANCIULLI 2° - GRECO CHIARA CLASSE FANCIULLI 1° - ZIINO LEONARDO CLASSE RAGAZZI 3°- GRECO FABRIZIO CLASSE RAGAZZI 1°- FORMICA ALESSANDRO CLASSE RAGAZZI 2°- TOWLER VALERIO LEONARD CLASSE RAGAZZI 5° - TOWLER ARIANNA ALICE CLASSE ESORDIENTI A 1°
La nostra associazione sportiva riaprirà a settembre per gli agonisti e ottobre per i pre agonisti. (Adalgisa Ferlazzo)

Spreco d'acqua a Bagnamare (Lipari): Non è questione di un solo giorno - A seguito della pubblicazione del filmato sullo spreco d'acqua e di denaro pubblico a Bagnamare, , ripreso anche da Skytg24, abbiamo ricevuto alcune mail che ci evidenziano come tale perdita d'acqua (con minore consistenza avveniva anche prima) va avanti da giovedì scorso almeno. Un cittadino è anche in possesso di una foto che riporta tale data.
Se tanto mi da tanto, considerato che dal nostro calcolo si perdono 2.160 litri d'acqua al giorno siamo arrivati quasi a 12.000 litri . Tanto quanto basta per soddisfare l'esigenza "emergenza" di qualche famiglia!
Il link di You reporter SkyTg24 dove viene proposto il nostro video sull'acqua che si perde a Lipari- Bagnamare
http://www.youtube.com/user/IoReporterSkyTg#p/a/f/0/ZmwHmESGRgY

Gli ex Pumex incontrano Italia Lavoro - Incontro stamani nella sala congressi del comune di Lipari tra gli ex Pumex e Patrizia Caudullo di Italia Lavoro. L'incontro è stato preliminare a quella che dovrà essere la predisposizione del comune di Lipari dei famosi "Progetti Obiettivo" finanziati dalla Regione.
Vi proponiamo un breve video dell'incontro:


Il sindaco di Santa Marina Salina cambia sede e, per protesta, si sposta sul porto

Comunicato
Il Sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, si è ufficialmente insediato, così come annunciato alle varie istituzioni Nazionali e Regionali a mezzo telegramma, presso i locali della stazione marittima sul porto commerciale. Insieme ai Vigili Urbani, numerosissimi i cittadini che lo hanno affiancato durante il trasferimento.
Il Sindaco ha ricevuto la visita del Parroco Sac. Alessandro Lo Nardo, del Comandante dei Carabinieri M.llo Gimmi Stefani e del Comandante di Delemare Salina, M.llo Antonino Brancato. Sventolano quindi da oggi le bandiere istituzionali sulla facciata della stazione marittima. Il Sindaco ha ricevuto anche il sostegno dei comandanti delle navi e degli aliscafi in uscita dal porto, che hanno suonato al posizionamento del tricolore.
Adesso già al lavoro, dalla nuova sede il Sindaco aspetta l’intervento del Presidente Lombardo sulle problematiche evidenziate con la protesta.
Il Sindaco
F.to Massimo Lo Schiavo

UN VIDEO FOTOGRAFICO CON LE FOTO DEL "TRASLOCO" E DEL NUOVO INSEDIAMENTO

Turismo. "Chi auspica un salto di qualità "batta un colpo", altrimenti rassegniamoci tutti ad un futuro da "precari"..." (di Luca Chiofalo)

(Luca Chiofalo) Tra disservizi, caos e orde di selvaggi travestiti da turisti, stiamo per entrare nel pieno di un'altra stagione da precari del turismo.
Sempre sospesi tra una volontà (solo verbale) di qualificare l'offerta ed un'accettazione passiva (nei fatti) di un turismo di bassa qualità, ci barcameniamo anno dopo anno tra mille difficoltà, continuando per fortuna a spuntarla, ma perdendo terreno prezioso rispetto alle mete più prestigiose.
Come ho fatto più volte, ribadisco che non ci mancano gli strumenti per essere efficienti e competitivi; il nostro "tallone d'achille" è piuttosto la gestione farraginosa e dissennata delle infinite risorse e potenzialità che il nostro territorio possiede. Rasenta l'incredibile la totale assenza, in un arcipelago come il nostro, meta di primo piano dei flussi siciliani, di un piano strategico in materia turistica; strumento, quest'ultimo, irrinunciabile per una pianificazione ragionata che in tempi medi garantisca stabilità alla nostra industria turistica e che consenta, evitando loro di "tirare a campare", agli imprenditori locali di investire conoscendo il "mercato", cioè il tipo di turismo a cui dovranno rivolgere l'offerta. "Qualificare" dovrebbe essere la parola d'ordine e il primo punto dell'agenda politica, ma una cronica mancanza di programmazione mette a rischio perfino i livelli minimi di qualità della nostra offerta, condizionando in negativo la domanda. Il disastro dei trasporti è una zavorra pesantissima, ma tra i "temerari" che riescono ad arrivare alle Eolie, pochi appartengono a quel turismo di fascia medio-alta che, negli anni passati, ha fatto la fortuna dell'arcipelago. Ad indicare impietosamente che la qualità dei nostri ospiti si abbassa, basta notare il proliferare per le vie del centro di fast-food, rosticcerie ed attività low-cost, uniche categorie commerciali in espansione. Non marginali, nella negatività del quadro, l'assoluto disprezzo dell'ordine e del buonsenso a cui ci siamo abituati. Esemplari, a tal proposito, l'incivile "caccia al turista" tollerata ai porti e la politica dissennata in merito alla "concessione" degli spazi pubblici e alle relative autorizzazioni alla diffusione di musica amplificata, che ha trasformato le nostre vie del centro in chiassosi "bivacchi" per aspiranti alcolisti, scoraggiando le serene passeggiate di isolani e turisti che apprezzano "altro". Piccoli esempi, tra tanti possibili, di un tracollo annunciato, che ci concede tempi stretti per risalire la china. La crisi (non tutti i mali vengono per nuocere) ci impone di scegliere "cosa vogliamo fare da grandi", di decidere quale tipo di turismo "corteggiare". Non è possibile continuare con l'approssimazione e accettare tutto ciò che viene, è necessario dare un indirizzo alla nostra politica turistica, al fine di rendere ancora sostenibili l'iniziativa imprenditoriale di qualità ed un buon tenore di vita nell'arcipelago. La sola strada percorribile è quella di un confronto serrato tra istituzioni e privati per l'individuazione dei provvedimenti necessari a "tirarci fuori dalle secche" e, conseguentemente, ad incrementare, destagionalizzando e qualificando, i flussi turistici verso le nostre isole. Chi auspica un salto di qualità "batta un colpo", altrimenti rassegniamoci tutti ad un futuro da "precari"...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

Spreco d'acqua a Lipari. Ne parlerà SkyTg24, utilizzando le nostre immagini

Lo spreco d'acqua a Lipari, da noi documentato con il video che troverete in questa pagina "sbarca" su SkyTg24.
Abbiamo infatti ricevuto questa mail ed accordato la richiesta autorizzazione:
Salve, sono Martina Chichi, ti contatto dalla redazione di SkyTg24 dopo aver visto il video che hai caricato sullo spreco d'acqua a Lipari. Vorremmo trasmetterne un estratto all'interno del nostro tg, se sei interessato puoi mandarci il nominativo da scrivere in sovrimpressione.
Chissà se dopo questa "apparizione" mediatica si risolverà il problema!

Acqua a fiumi.... Che spreco del prezioso liquido e di denaro pubblico!

Al punto di adduzione dell'acqua potabile di Bagnamare aumenta la dispersione del più che prezioso liquido. Da qualche giorno l'acqua che si perde è sensibilmente aumentata. E' evidente che c'è un problema, chi deve intervenire ? Si può permettere un così notevole spreco di acqua e di denaro pubblico?
Vi mostriamo le immagini girate stamani su segnalazione di un nostro lettore e un piccolo calcolo che abbiamo effettuato.



Per la cronaca la bottiglia riempita con l'acqua l'abbiamo svuotata nello scarico limitrofo. Meglio chiarire.... tra tanta acqua che si perde... non si sa mai qualcuno potrebbe "contestarci " l'appropriazione indebita!!!!!
NB. Il litro e mezzo è stato riempito in meno di un minuto perchè il vento spostavo il getto d'acqua. Se così non era probabilmente avremmo impiegato di meno e il quantitativo d'acqua che si perde decisamente di più!

"Cento anni di scatti". Successo a Lipari per l'esposizione della FIDAPA. Un nostro video fotografico

Si è chiusa ieri sera la mostra fotografica “ Cento anni di scatti. Identità, appartenenze, presenze nelle Eolie del Novecento ” ospitata nella Galleria dell’Ascensore del Museo Archeologico Eoliano “Luigi Bernabò Brea” di Lipari.
L’esposizione, ideata e curata dalla sezione F.I.D.A.P.A. delle Isole Eolie “ Le Sette Sorelle” raccoglieva oltre 100 foto scattate tra la fine dell’Ottocento e la seconda metà del Novecento.
Le foto esposte erano suddivise per capitoli ( I curatori di anime, Riti nuziali e promesse d'amore, Fabrilità e saperi, Di terra e di mare - Il volto degli uomini , Il senso dei luoghi ). Notevole il riscontro di pubblico.
Buona parte delle foto esposte appartengono alla collezione di Claudio Merlino.
Vi proponiamo un video fotografico con alcune delle foto esposte.


Vi troverete dal giovanissimo Spartaco Persiani al piccolo Nicola Biviano; da Mons. Re a Padre Agostino; da Franco Scoglio ad Umberto Mirabito "Croscheta"; dal sindaco Vitale a foto del periodo fascista; dal barbiere Bertè ai matrimoni di Bernardi, Natoli e Merlino; dalla preside Conti ai professori De Vita, Megna, De Pasquale, Mammana; da Don Ciccio Restuccia a Giovannino "U scarparu"; dal fotografo Costa allo staff della Pasticceria Subba; da una "stravagante" casa che sorgeva a Canneto al "Mistral" di Sottomonastero e ad altre foto di quella zona... e tante altre foto di luoghi e personaggi

Per Ricordare i cavatori della pomice, 3° Anniversario

Anche quest’anno, nella suggestiva cornice di Vallone Castagna a Lami, al calar del sole, con la celebrazione della Santa messa da parte del Reverendo Don Gino Profilio, l’Associazione Borgata Lami ha voluto ricordare ed onorare la memoria di Ficarra Francesco, La Greca Girolamo, Marino Onofrio, Mirabito Gaetano, Natoli Francesco, Paino Bartolo, Portelli Giovanni, Ziino Girolamo, operai cavatori della pomice, morti nelle grotte scavate sul Monte Chirica, nel Vallone Castagna e a Monte Pelato.
Il pensiero delle 120 persone presenti alla commovente commemorazione è andato anche a tutti gli altri operai lavoratori della pomice deceduti e a tutte le vittime del lavoro e del bisogno.
Per altre foto dell'iniziativa e/o informazioni sull'Associazione cliccare su questo link
http://borgatalami.blogspot.com/2010/06/commemorazione-caduti-sul-lavoro-lami.html

TIRRENIA: CARONIA, RISCHIO NESSUNA OFFERTA VINCOLANTE

Forti preoccupazioni della Uil sul futuro della Tirrenia: il Segretario Generale della UilTrasporti, Giuseppe Caronia, teme che i due concorrenti per la compagnia di navigazione pubblica si ritirino dalla gara per la privatizzazione non presentando le offerte vincolanti che devono arrivare entro oggi. E la responsabilita’, secondo il dirigente della Uil, e’ del Governo.
“Mancano ormai poche ore alle 12 del giorno 28 giugno, data ultima per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisizione di Tirrenia e Siremar ed i dubbi che la gara possa andare deserta diventano - sono parole di Caronia - quasi certezze. Infatti dopo l’abbandono, anche se ancora non ufficialmente comunicato, del fondo Cinven Limited, sembrerebbe che anche la Mediterranea Holding non voglia o non possa presentare l’offerta. A dire il vero non saremmo affatto meravigliati di questo epilogo in quanto facilmente prevedibile a fronte di una gara del tutto sbagliata sotto ogni profilo”.
“Avevamo messo ripetutamente, inascoltati, in guardia il Governo ed il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli in particolare, sui rischi di un possibile fallimento, ma la voglia, non solo sua, di togliersi dalle mani la ‘patata bollente’ di questa privatizzazione che, a differenza di Alitalia, non sembra interessare il Paese, e’ stata cosi forte che ha avuto il sopravvento su ogni seppur minimo buon senso”.
“Quanti invece fortemente interessati sono le migliaia di Lavoratori e le loro famiglie che vivono con angoscia una prospettiva che cinicamente si lascia loro intravedere e cioe’ quella della messa in liquidazione delle Aziende e della conseguente vendita linea per linea e nave per nave, il cosiddetto ’spezzatino’”. Una soluzione, per Caronia, che “equivarrebbe ad una vera e propria ‘macelleria sociale’ la cui responsabilita’ si vorrebbe strumentalmente e perfidamente attribuire al sindacato per aver avuto il solo torto di aver con forza denunciato le tante anomalie di questo processo ed aver in maniera straordinariamente unitaria rivendicato la garanzia dei posti di lavoro e delle condizioni contrattuali in essere” che “avrebbero costretto i potenziali compratori ad una precipitosa fuga”.
“Per questo motivo ed a questo punto, pur non rinunciando in alcun modo a rivendicare quanto sinora sostenuto ed a rinnovare le nostra insistente domanda alla Regione Sicilia circa le motivazioni che l’hanno indotta prima a rinunciare alla acquisizione gratuita di Siremar ed al proposito poi di acquistarla onerosamente in blocco con Tirrenia, ci auguriamo sinceramente che Mediterranea Holding presenti l’offerta vincolante e che, come si accingeva a fare grazie all’iniziativa assunta del Sottosegretario, Giuseppe Maria Reina, prontamente bloccata”, vemga avviato un confronto”.
“Ma se nonostante i nostri buoni auspici nessuna offerta, compresa quella di Mediterranea Holding, dovesse malauguratamente arrivare, chiediamo al Governo di predisporre, coinvolgendo questa volta opportunamente le organizzazioni sindacali, una nuova gara con bandi separati per ognuna delle cinque societa’ del Gruppo Tirrenia, di coordinarne il loro contestuale svolgimento anche allo scopo di assicurare ai lavoratori omogeneita’ di soluzioni”.
“Diffidiamo invece a porre in essere propositi di liquidazioni o ’spezzatino’ preannunciando, in caso contrario - conclude il sindacalista - una reazione durissima e che non potrebbe tenere in nessun modo conto dei vincoli posti dalla regolamentazione del diritto di sciopero”.

domenica 27 giugno 2010

Sviluppo sostenibile? Sviluppo ecocompatibile? Lipari comunità civile? (di Gianni Iacolino)

Riceviamo dal dott. Gianni Iacolino e pubblichiamo:
Sviluppo sostenibile? Sviluppo ecocompatibile? Lipari comunità civile?
Per limitarci all'inquinamento acustico, quello sopportato sino ad oggi aveva bisogno di una nuova carica d'energia?
E voila ecco un'opportunità unica che ci fa sentire più simili alle grandi città o meglio alle periferie delle stesse , orgogliosi sempre , però, della nostra sbandierata " eolianità ".
Quale opportunità migliore di un luna park che ogni sera, sino a notte, fa entrare nelle case di tutto il centro abitato di Lipari e delle colline sovrastanti la dolcezza di musica (?) e di urla di uno spiker a 100.000 wat di potenza.
E tutta questa grande e gratificante opportunità con l'approvazione e con relativo regolare permesso, si suppone, delle autorità competenti !!
E' compatibile tale tipo di attività ludica, con tutto quello che comporta, in un microcosmo come quello tipico di una piccola isola?
Certamente no e non c'è bisogno di letture o di convegni perchè noi isolani non lo si possa comprendere.
Se, invece, preferiamo non rendercene conto, allora, su questa impostazione culturale, mentale, politica accettiamo tutto, in silenzio, senza lamentarci.
Avanti tutta con zozzure e casino a tutto spiano!
Come andrà a finire?
E chi se ne frega,mica siamo fessi ed autolesionisti. Noi siamo eoliani!
Gianni Iacolino

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (49° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto:1) Giacomo e Sarino Centorrino
2) Venditori d'acqua a Vulcano (1938)
3) Ritrovamenti archeologici. Accosciati: Eolo Giuffrè (Tom) e Vaiarelli; In piedi: Madeleine Cavalier e Bernabò Brea
4) Francesco Vitale (sindaco di Lipari)
5) Il barbiere Stefano Bertè

"Agli amici Mandarano e Fonti". Lettera aperta di Piero Roux

Riceviamo e pubblichiamo:
Qualcuno pochi mesi orsono mi ha – giustamente- accusato di essere affetto da “priapismo politico-ambientale”; anche in ambito familiare -spesso - mi si accusa di radicalismo ed integralismo….
Mea Culpa, probabilmente è vero ed urge ch’io adduca delle attenuanti al mio comportamento.
Ho passato quasi 40 anni lontano da quest’isola che - come tutti i Liparesi che vivono altrove- ho sognato quasi tutte le notti come il paradiso al quale ricongiungermi. (tale erano- a livello ambientale- le Eolie al momento della mia partenza).
Oggi scopro che il mio paradiso è stato ceduto ( a livello decisionale) ad una classe politica non eoliana ; è stato svenduto a mega società che dovrebbero sfruttarne le ricchezze; è stato insultato, insozzato, degradato. Scopro di vivere in un paese ove mancano le regole , ove vige la propensione di tutti a prediligere l’interesse personale a quello collettivo; un paese fatto da individui che tendono a barattare il proprio consenso al fine di garantirsi favori o distrazioni sul proprio piccolo o grande illecito privato da parte degli organi preposti al controllo. Un paese divenuto invivibile a causa dell’ illegalità diffusa avallata dalla volontà o inedia di una amministrazione assente o incapace. Insomma…..-per chi ha voglia di vedere- un paese allo sfascio.
Se a tutto ciò, ancoriamo la consapevolezza che tutte le rimostranze sono inutili perché rimbalzano sul muro di silenzio posto ad arte da questa amministrazione, ecco che il mio “priapismo” incomincia a farmi male rendendomi ancora più inca….volato.
Chiedo scusa all’amico Claudio Mandarano e all’assessore Natale Famà per averli punzecchiati. Agli stessi riconosco – oltre che la difesa di un interesse privato ( la libera caccia), la coerenza di pensiero, essendo stati “contro l’istituzione del parco” fin dall’inizio. Lo stesso dicasi per il consigliere Megna e l’ottimista consigliere Fonti (che beato lui crede sia ancora possibile l’autodeterminazione). Fin qua le posizioni- anche se divergenti dalle mie- sono chiare e quindi da rispettare.
Altre sono le cose che- a livello personale- mi fanno imbufalire e tra queste:
- la gestione della menzogna fatta circolare ad arte.
Ricordo il periodo pre-elettorale in cui un candidato a sindaco batteva le campagne inducendo la cittadinanza a diffidare del candidato avversario in quando era un “ambientalista” ed in quanto tale - oltre a non permettere l’uso dei pollai che avrebbe fatto smontare- si sarebbe adoperato per l’istituzione del “parco” che avrebbe vincolato le proprietà ed impedito qualsiasi attività rurale, impedendo persino la raccolta delle olive.
- la mancanza di chiarezza di chi -al fine di opportunità politico-elettorale-non sa da che parte stare.
Le parole più usate-in questo momento- sono: “opportunità politica” – “strategia elettorale”- “visibilità”….
Non si discute sull’opportunità o fattibilità del parco; sulle regole da porre; su chi sarà il gestore; sulle somme che verranno messe a disposizione; sulle eventuali limitazioni, sui possibili vantaggi, oppure sulle perimetrazioni .
Assistiamo – ancora una volta- ad un arroccamento di posizioni tra Consiglio Comunale ed Esecutivo locale su chi deve gestire i rapporti con il Ministero dell’Ambiente – una sorta di Capuleti e Montecchi…. insomma: Pino Longo contro Mariano Bruno–
(Oppure, più semplicemente e pensando male, assistiamo alla solita lotta di pre-ripartizione di cariche)

Infine mi rode, da come mi si racconta, ritrovarmi tra i firmatari della petizione che, se fosse vero dimostrerebbe con quanta serietà è stata svolta l’operazione della raccolta firme.
Infine , non mi preoccupa molto risultare simpatico o ritrovare affinità all’operato dell’amministrazione che avverso sia per differenti posizioni politiche sia per non condivisione di programmi di sviluppo ma, per essere coerente con il mio pensiero, debbo ammettere di aver visto “nell’operazione Pianoconte” ,solo speculazione e ricerca –per alcuni -di visibilità.
Tutti sapevano che il Consiglio a Pianoconte sarebbe saltato per mancanza del numero legale. Lo sapeva il comitato che aveva richiesto l’incontro ma lo sapeva - soprattutto- il Presidente Longo che non ha pensato di avvertire la gente, mostrando cosi di rispettarla - che poteva restare a casa ad annaffiare l’orto.
Invito i firmatari della petizione a pensare positivamente alla istituzione del parco ed elaborare delle proposte di regolamento e di gestione al fine di salvaguardare sia il territorio da futuri possibili attacchi esterni, sia proteggere i propri, legittimi privati interessi. Avranno cosi modo di confrontarsi durante il convegno che vedrà presenti -spero- autorevoli rappresentanti del Governo.
Piero Roux

sabato 26 giugno 2010

Vulcano: Operazione anti-abusivismo della polizia municipale

Vulcano: Operazione anti-abusivismo della polizia municipale- Una vasta operazione contro l'occupazione abusiva di suolo pubblico e l'ambulantato abusivo è stata posta in essere dalla polizia municipale di Lipari nell'isola di Vulcano.
Il bilancio dell'operazione, durata diverse ore, è abbastanza consistente. Sono stati effettuati sequestri, segnalazioni ed elevate sanzioni amministrative a carico di numerosi esercenti e ambulanti.
A portare a compimento la stessa operazione sono stati il comandante della polizia municipale Russo e gli ispettori Li Volsi, Natoli e Palazzotto.

Scossa tellurica in mare - Un terremoto di magnitudo 2.4 è stato registrato alle 16.42 nel distretto sismico “Isole Lipari”. L’epicentro è stato localizzato in mare a 128 km. di profondità. La scossa non è stata avvertita dalla popolazione

Giochetti e balletti....sul parco (di Luca Chiofalo)

(Luca Chiofalo) Anche i numeri non sono più quelli di una volta... Hanno cominciato, soprattutto quelli del consiglio comunale di Lipari, a soffrire di una "plasticità" preoccupante.
Parto da un fatto: la "Voce Eoliana" ringrazia per la presenza al consiglio comunale convocato a Pianoconte, sul tema dell'istituendo parco, 9 consiglieri; ringraziamenti forse quantitativamente troppo estesi, perchè se questo fosse stato il numero reale dei "convinti partecipanti", in seconda convocazione il consiglio si sarebbe potuto celebrare.
La "voce Eoliana" si riferiva probabilmente alla prima convocazione, quando erano necessari 11 consiglieri, ma, c'è da chiedersi, come mai il numero dei "paladini" (concedetemi l'ironia) cala in seconda convocazione? In quest'ultimo caso sarebbero bastati 8 consiglieri per deliberare sulla materia, ma, stranamente, non si è riusciti ad arrivare al numero legale. Qualcosa non "quadra"... Il sospetto di chi, malfidato, fiuta la fregatura è che qualcuno stia cavalcando le legittime rimostranze di una parte della popolazione sull' istituzione del parco, soltanto per un supposto ritorno elettorale ed in maniera per niente convinta. Credo, inoltre, che maggioranza e opposizione non abbiano, al loro interno, posizioni unanimi sulla questione; questo spiegherebbe i "balletti" degli ultimi giorni su un tema sul quale si ha, evidentemente, paura di "scottarsi".
Per ciò che mi riguarda, resto in attesa non soddisfatta di informazioni pubbliche ed esaustive sui pro e i contro del parco. Mi auguro poi, nel rispetto dell'intelligenza delle persone ed, in particolare, di coloro che difendono in "buona fede" un'idea, giusta o sbagliata che sia, si giunga presto a posizioni politiche chiare e definite.
Anche perchè, solitamente, certi "giochetti" diventano un "boomerang"...

La "Voce eoliana" ... chiarimenti e precisazioni

Riceviamo e pubblichiamo:
L'associazione la Voce Eoliana, reputa opportuno replicare ad alcune illazioni sollevate negli scorsi giorni tendenti a delegittimarne l'operato ed a metterne in cattiva luce le finalità che la stessa si prefigge di realizzare.
1) Le firme raccolte nella petizione popolare, lo si ribadisce ancora una volta, sono 4055 e non più di tremila, come riportato furbescamente da qualcuno che conosceva benissimo i numeri della petizione popolare.
Tutt'oggi riceviamo richieste di cittadini, anche dalla vicina isola di Salina, di voler firmare la petizione contro l'istituzione del Parco, pertanto avremmo potuto di gran lunga superare anche la soglia delle 5000 firme e suscitare ulteriore clamore intorno alla vicenda parco.
2) La Voce Eoliana diffonde i suoi comunicati con le modalità che ritiene più opportune, poiché l'associazione non ha mai rivolto inviti o letterine personali a nessuno, i comunicati sono sempre stati rivolti alla comunità eoliana e non ad personam.
3) La Voce Eoliana non è un associazione politica, è composta prevalentemente da giovani, alcuni di loro anche laureati e stimati professionisti e non da speculatori edilizi, portatori di interessi o opportunisti a caccia di consensi elettorali, nessuno ricopre attualmente cariche politiche, né aspira a ricoprire in futuro la carica di assessore o di sindaco, in nessuno schieramento politico, tutti siamo accomunati da un unica idea: NO AL PARCO ed a chi vuole cambiare il nostro modo di vivere, le nostre tradizioni e ci vuole imprigionare nelle nostre isole.
Impedire ad un gruppo di persone di manifestare, pacificamente e lealmente, un proprio pensiero, giusto o sbagliato che sia, accade solo nei regimi dittatoriali, forse a qualcuno sfugge che in Italia vige la democrazia e la libertà di manifestazione del pensiero.
4) Infine in merito al presunto successo ottenuto dall'amministrazione, disertando per la seconda volta il consiglio comunale di Pianoconte, c'è da dire che i consiglieri assenti ingiustificati non hanno fatto una bella figura al cospetto della cittadinanza anche perché, sicuramente, non c'erano una “trentina di persone ad assistere al consiglio”, basta visionare le foto sui notiziari e contare le sole persone sedute e poi quelle nel cortile antistante, per rendersi conto del numero dei presenti (oltre un centinaio), a questo punto ci chiediamo: ma le bugie hanno veramente le gambe corte? A chi può far paura il numero reale delle firme della petizione popolare o dei presenti al consiglio, tenutosi a Pianoconte, da cercare a tutti i costi di sminuirne l'importanza? A chi può dare fastidio se la Voce Eoliana dice la verità e fornisce una corretta informazione?
Si ringraziano, anche a nome di tutti i cittadini presenti di Pianoconte, Quattropani e delle isole di Panarea, Vulcano e Filicudi, il presidente ed i consiglieri che hanno partecipato al consiglio convocato nella frazione di Pianoconte (Longo, Biviano, Giuffrè, Megna, Fonti, Paino, D'Alia, Centurrino e Sabatini), nonché l'assessore Natale Famà. Reputiamo gravissimo per un consigliere disertare un consiglio comunale su di un argomento così importante per il futuro della comunità eoliana, senza addurre alcuna giustificazione, anche perchè i cittadini di Pianoconte non sono cittadini di seconda categoria, durante il periodo elettorale, questi consiglieri sono stati eletti anche con i voti di Pianoconte e Quattropani, se non sono in grado di tutelare l'interesse della collettività, si dedichino ad altro, continuino a fare le loro professioni. Persone che sono venute direttamente dalle isole di Panarea, Vulcano e Filicudi, tra di loro anche una signora invalida sulla sedia a rotelle, preoccupate per il loro futuro, hanno dovuto assistere a questa magra figura dei nostri politici.
Oggi sull'argomento Parco se ne sta facendo una questione di principio, si calpesta la volontà di oltre 4000 cittadini (ricordo a costoro che la volontà popolare è sovrana), imponendo qualcosa che nessuno vuole è lampante come l'interesse di pochi dovrà trovare come contropartita un sacrificio assurdo imposto all'intera comunità eoliana. Se alle Egadi ed a Pantelleria si lotta senza quartiere per non fare i parchi ed uniti riescono ad ottenere successi, alle Eolie si accetta incondizionatamente di tutto, riserve, parchi, sic e zps, piano paesistico ecc., siamo ormai la pattumiera del Mediterraneo in tema di vincoli, il tutto grazie ai nostri brillanti politici che non sono in grado di opporsi. Il Parco non sarà neppure l'ultimo vincolo calato dall'alto, perché per il futuro ce ne saranno pronti degli altri, è solo questione di tempo e si ricomincerà di nuovo ad emigrare come in passato.
Ci siamo mai chiesti perchè Pantelleria e soprattutto le Egadi che hanno già esperienze in materia di aree protette, sia terrestri che marine, oggi rifiutano il Parco? La risposta è molto semplice, loro, a differenza nostra, sono attaccati al proprio territorio, senza distinguo tra maggioranza ed opposizione, ed hanno deciso di vendere cara la pelle e di non consegnare le chiavi di casa ad un ente-carrozzone politico.
Con il Parco il futuro Sindaco di Lipari avrà poteri su una porzione di territorio corrispondente alle isole di Filicudi e Alicudi messe insieme, il suo prestigio non conterà quasi nulla, paradossalmente potrebbe essere sbeffeggiato dal Presidente del Parco, autorità superiore, si vedano le diatribe tra il sindaco Comiti ed il presidente Bonanno (Parco Nazionale della Maddalena).
A questo punto, visto che l'amministrazione non è in grado di tutelare gli interessi della maggioranza dei cittadini, pervenendo ad una posizione netta di dissenso per l'istituzione del Parco, come è avvenuto per le Egadi, ma si nasconde dietro una posizione ambigua, l'associazione La Voce Eoliana si impegna sin da ora a tutelare l'interesse della comunità eoliana, anche in sede giudiziaria, qualora ciò fosse necessario. Per concludere, ricordiamo uno slogan contro la costruzione del megaporto di Lipari, di qualche anno fa....NO AL MEGAPORTO, PERCHE' NON CONSEGNEREMO MAI LE CHIAVI D'INGRESSO DI CASA NOSTRA A GENTE DI FUORI...., orbene, cari signori consiglieri e non, con il Parco non consegneremo a gente di fuori solo le chiavi d'ingresso, ma addirittura TUTTE E SETTE LE ISOLE, COMPRESA LA GENTE CHE CI VIVE!!!

La prima "vera" giornata d'estate a Lipari. Da Sottomonastero... ai piedi del castello.. alla spiaggia di Canneto

Splendida giornata di sole quella di oggi a Lipari. La prima "vera" giornata d'estate. Con il nostro video vi portiamo a fare un breve tour a Lipari: tra stupende imbarcazioni, la rocca del Castello, un mare cristallino e i bagnanti in riva al mare a Canneto.
IL VIDEO:

DEDICATO A………SPEEDY GONZALES.....! (Due note dei consiglieri comunali di maggioranza)

Riceviamo e pubblichiamo due note dei consiglieri comunali di maggioranza del comune di Lipari. Gli stessi "titoli" sono "forniti" da F. Italia, AN , MPA e PDL
DEDICATO A……………………..
Non si può non notare come una legittima raccolta di firme da parte di cittadini di Lipari contrari all’istituendo Parco Nazionale sia stata utilizzata dal Presidente del Consiglio e dai suoi adepti in modo speculare come strumento di propaganda elettorale, e non come legittimo e libero pensiero dei cittadini stessi tradendone la fiducia e le motivazioni.
Tale assunto è riconducibile al fatto che il Presidente del Consiglio ed i suoi adepti hanno voluto la celebrazione del Consiglio Comunale al di fuori del Palazzo Municipale, ribadiamo ai soli fini di una strumentalizzazione di carattere esclusivamente elettorale.
Resta fermo il convincimento che le borgate di Pianoconte e Quattropani hanno il giusto diritto, così come tutti quanti gli altri cittadini del nostro Comune, di conoscere la realtà dei fatti, ma per loro riteniamo sia indifferente conoscerla nelle borgate o a Lipari.
Differentemente, che significato avrebbe?
Noi abbiamo provato a cercare di capirci qualcosa, e siamo giunti ad una conclusione: che colui che rappresenta il Consiglio Comunale ha certamente l’Autorità per potere indire Consigli Comunali nel luogo e con le motivazioni che ritiene opportuno, ma non ha l’autorevolezza che è elemento indispensabile per far sì che i Consiglieri Comunali si sentano degnamente rappresentati.
La riprova delle nostre affermazioni si individua in modo secco e preciso nel tentativo che il Presidente del Consiglio persegue giornalmente di delegittimare ogni Consigliere Comunale, impedendo di fatto una tenuta di Consiglio Comunale dove chiunque possa esprimere le proprie idee.
Tanto da aver ridotto per la prima volta nella storia il Consiglio Comunale alla stessa stregua di un circo che si sposta di località in località, preceduto dalla pubblicità come si usa negli affollati spettacoli itineranti.
Aspettiamo da un momento all’altro che il Presidente faccia stampare biglietti omaggio e/o scontati o inviti ad personam.
Perché Sig. Presidente in tante occasioni ha atteso l’arrivo di Consiglieri a Lei graditi per un quarto d’ora e più prima di chiamare l’appello ed oggi, Consiglieri a Lei graditi opportunamente sono usciti dall’aula al momento dell’appello?
Lei vuole fare un Consiglio che porti avanti la sua tesi e quella dei suoi adepti, o vuole consentire a tutti e venti i Consiglieri di poter esprimere i propri convincimenti in maniera tranquilla e serena?
Noi optiamo per la seconda ipotesi che consentirebbe di comprendere meglio che il parco Nazionale delle Isole Eolie e di seguito le Aree Marine Protette, sono fatti importanti per l’economia di tutta la nostra comunità.
Noi chiediamo a tutti i Consiglieri Comunali, al Sindaco, all’Amministrazione Comunale un momento di serena riflessione che consenta al di là delle beghe politiche e della futura campagna elettorale, di dare avvio attraverso opportuni incontri, che chiunque potrà convocare, una serie di confronti che consentano una possibilità seria di dialogo.
Sig. Presidente questa maggioranza che lo ha eletto La invita al rispetto di quei principi di democrazia che si racchiudono in un solo concetto: “partecipazione di tutti”.
Altrimenti, leggendo il presente documento faccia le Sue valutazioni e tragga le proprie conlusioni……….
Forza Italia
Alleanza Nazionale
MPA
PDL


SPEEDY GONZALES..........................!
Mai un Consiglio Comunale è stato così veloce nell’aprirsi e chiudersi !
Si sono battuti tutti i records!
Alle 10 era convocato il Consiglio Comunale……. alle ore 10 era stato chiamato l’appello…….. alle 10 erano già tutti fuori dall’aula.
Evento unico nella storia del paese.
Ma non pensiate sia stato un caso.
Era stato tutto concordato, evidentemente!
Tra chi, c’è da chiedersi?
Per i Consiglieri è abbastanza chiaro, e non è necessario indicarli esplicitamente, ma sicuramente la cosa non era praticabile senza la collaborazione e la volontà del Presidente del Consiglio.
E perché mai, qualcuno si interrogherà?
Evidentemente perché qualcosa all’o.d.g. non era gradito alle stesse persone.
E qual’era la voce più importante all’o.d.g.?
Chiaramente era la discussione sull’istituendo (forse) Parco Nazionale delle Isole Eolie.
Sicuramente la motivazione dell’accaduto risiede nel “perché il Consiglio Comunale convocato il 23 u.s. dallo stesso Presidente Longo a Pianoconte, senza alcun accordo con i Capi Gruppo, in maniera anomala e urgente anche se lo stesso argomento era all’o.d.g. del Consiglio del 25 Giugno e quindi solo due giorni dopo”!
In ogni caso noi pensiamo che il Consiglio Comunale debba arrivare ad un pronunciamento sul Parco Nazionale, e che lo stesso debba avvenire anzitutto sulla base di cognizioni precise e non su argomentazioni pregiudizialmente accettate o con notizie di tipo terroristico (in un senso o nell’altro).
Quale cittadino, o Consigliere Comunale, o Amministratore può oggi sostenere onestamente che il Parco Nazionale, al di là delle affermazioni di principio, sia una cosa buona o cattiva e che abbia a disposizione tutte le conoscenze necessarie per dare un giudizio sereno?
L’importanza dell’argomento comporta un indispensabile approfondimento, che stiamo cercando di procurare e di procurarci con la convocazione per il 17 luglio p.v. di una conferenza alla presenza di esperti della materia che spieghino a tutti cos’è il Parco, cosa c’è di buono se c’è, cosa c’è di cattivo se c’è.
Per questi motivi siamo assolutamente contrari a discussioni aprioristiche in luoghi diversi da quella che è la sede Istituzionale.
Noi sin da adesso dichiariamo che, qualunque cosa decida autonomamente il Presidente del Consiglio, ci asterremo dal presenziare a convocazioni che possano soddisfare solo le motivazioni di alcuni Consiglieri evidentemente già impegnati in campagna elettorale.
Ribadiamo che occorre il tempo per sapere e maturare le proprie opinioni, in modo tranquillo e solo dopo, conseguentemente, si potrà arrivare ad una consapevole decisione del Consiglio Comunale.
Non vediamo altre soluzioni “razionali” a tale comportamento.
Forza Italia
Alleanza Nazionale
MPA
PDL

"Cerchi altrove i falsi ambientalisti". Lettera aperta dell'avv. Mandarano a Piero Roux di Legambiente

Caro Direttore,
approfitto del suo notiziario per una breve replica al sig. Piero Roux al fine di evitare spiacevoli disguidi per il futuro ed anche per tutelare la mia immagine nella comunità eoliana.
Cordiali Saluti.
Avv. Claudio Mandarano
Ill.mo Sig. Piero Roux
ho avuto modo, leggendo i notiziari on-line, di imbattermi in una sua vignetta satirica che ritraeva un gruppo di cacciatori con le foto di alcuni esponenti politici locali e tra questi vi era anche la mia foto, da premettere che il sottoscritto Avv. Claudio Mandarano non è un personaggio politico in quanto non milita in nessuno schieramento, né ha mai tenuto comizi elettorali o sponsorizzato alcun candidato.
Personalmente, Le ricordo che non sono un “falso ambientalista” e che non sto svendendo il futuro delle nostre isole né quello di nessuno, come da Lei ritenuto nel commento alla sua vignetta, facendo riferimento a quei volti e scrivendo addirittura a nome di Legambiente!!!.
A questo punto mi vedrò costretto a chiedere spiegazioni di un simile operato sia a Legambiente Italia che a Legambiente Sicilia per sentire anche la loro versione ufficiale.
Se da un lato può farmi sorridere una vignetta satirica, dall'altro, caro sig. Roux, dovrebbe sapere che nell'esercizio del diritto di satira bisogna rispettare alcuni limiti invalicabili e non uscire “fuori dal seminato”, utilizzando la mia immagine di cittadino, senza che abbia mai prestato alcun consenso, al solo fine di avallare le sue subdole affermazioni.
Le ricordo ancora sig. Roux che il sottoscritto non ha mai deturpato il territorio con discariche abusive, o squarciato montagne per costruirsi le ville, tutt'oggi non sono proprietario di alcuna abitazione sull'isola e vivo a casa dei miei genitori. Pertanto, La invito a rispettare il pensiero altrui, come io ho sempre rispettato il suo, e ad andare a cercare altrove i “falsi ambientalisti”, anche perchè sa benissimo dove trovarli.
Con la presente, La diffido a non utilizzare per il futuro mie foto per le sue caricature a sfondo politico, poiché in caso contrario, sarò costretto ad tutelare i miei diritti nelle sedi opportune.
Cordiali saluti.
Lipari, 26/06/2010
Avv. Claudio Mandarano

Risposta del consigliere Gesuele Fonti alla vignetta e al video di Piero Roux

Riceviamo dal consigliere comunale Gesuele Fonti e pubblichiamo:
Complimenti a Piero Roux e alla sezione Liparese dell’Associazione Legambiente per la serietà e correttezza dell’ informazione resa sul parco delle Eolie.
Con il filmato realizzato il signor Roux ha inteso chiarire alla cittadinanza quali sono gli effetti benefici del parco sul nostro territorio: le isole Eolie avranno finalmente un servizio di smaltimento rifiuti efficiente e ben organizzato, scompariranno le discariche abusive, verrà effettuato il ripascimento della spiaggia di Portinente e delle spiagge eoliane, saranno eliminate tutte le antenne e le fonti di inquinamento elettromagnetico…..
Adesso è chiaro a tutti chi sono i “falsi ambientalistii...capaci di svendere il futuro delle Eolie per “futuri -ipotetici –benefici”, anche personali.
Non sorprendono più di tanto, infatti, la ritrovata affinità politica tra il signor Roux ed il sindaco Bruno, il sostegno incondizionato all’attività dei consiglieri di maggioranza, di cui anche per questo mi onoro di non far parte, che, irrispettosi della gente e del mandato ricevuto, hanno preferito disertare il confronto con la cittadinanza riunita a Pianoconte.
Gesuele Fonti
Brevissima - E' saltato anche oggi per mancanza del numero legale il consiglio comunale di Lipari. Al momento dell'appello erano presenti in aula, oltre al presidente Longo, sei consiglieri (quattro di minoranza e due di maggioranza). Il consiglio dovrà essere riconvocato.