Cerca nel blog

mercoledì 13 marzo 2013

Festa della donna ai Tre Delfini. Foto di Piero Bertè

IL PREFETTO SALVA LE PROVINCE E LA FACCIA DEI PARTITI

Bastano le forti perplessità del Prefetto Aronica, commissario dello Stato della Regione siciliana, per fermare l’abolizione delle Province e la nascita dei liberi consorzi di comuni, come detta lo Statuto speciale? A quanto pare le cose stanno così, perché una analisi preventiva del Commissario sconsiglierebbe di portare in Aula ed esaminare il testo del governo, perché conterrebbe profili di costituzionalità e/o contrasto con la legge nazionale.
Assemblea e governo, organo legislativo ed esecutivo, dunque s’incartano perché un Prefetto della Repubblica – la figura istituzionale che sarebbe dovuta sparire già nel 1947, avverte  un fumus di costituzionalità. Ma non bisogna affatto prendersela con il funzionario dello Stato, il dottor Aronica, che è stato sollecitato ad esprimere il suo punto di vista e lo fa sull’altare di una collaborazione che gli è stata richiesta dall’Assemblea regionale. Insomma,  suggerisce come aggiustare le cose  per tempo in modo da evitare le bocciature.
Il paradosso, non l’unico, sta proprio in questo episodio: Aronica si comporta “da amico” e svolge la sua funzione come i suoi predecessori, con spirito collaborativo. Che la sovranità dell’Assemblea venga preclusa con atti informali ma  pregnanti non sembra provocare alcuna reazione in alcuno dei gruppi parlamentari. Ed una ragione c’è: ancora una volta il Prefetto salva la faccia di vaste aree del parlamento che non intendono abolire le province e non vogliono sfidare l’impopolarità di questa scelta.
Non sono in  gioco né le competenze né le funzioni ed i servizi degli enti intermedi – che verrebbero salvaguardati comunque – ma la elezione diretta dei consiglieri e provinciali e del presidente dell’amministrazione provinciale, 350 persone attorno alle quale gravitano almeno duemila addetti ai lavori con uffici, segreterie, auto blu e tutto l’armamentario che gli apparati si portano appresso.
Mentre in passato la permanenza delle province è stata apertamente sostenuta, stavolta con una opinioone pubblica furibonda per i costi della politica, si preferisce lavorare sotto traccia o affidarsi al Commissario dello Stato, un metodo collaudatissimo che toglie le castagne dal fuoco alla politicaquando si trova a giocare la partita fra l’incudine e il martello.
Le province sono diventate il nostro muro di Berlino: nel 1986, cambiarono solo il nome lasciando le cose come stanno, pochi anni fa l’Assemblea bocciò l’abolizione a scrutinio segreto, e stavolta si ricorre al Commissario dello Stato. Ma stavolta, tuttavia, la matassa è più ingarbugliata, perché c’è una legge nazionale che accorpa e abolisce le province: si tratta di scegliere di che morte morire, magari confidando negli impedimenti romani. O proseguire assumendo le responsabilità politiche che ogni decisione comporta.
Il Prefetto Aronica è solo il paravento. Il governo aveva esitato già un testo, che è stato costretto a modificare per il dissenso di una delle componenti della maggioranza, l’Udc. Poi sono arrivai i “no” di varie parti politiche e non, a cominciare dal centrodestra, segnatamente il Pdl, che ha espresso la sua contrarietà in modo esplicito dopo una campagna elettorale nella quale il leader, Berlusconi, aveva assunto posizione nettamente diversa.
Resta il fronte del Movimento 5 Stelle, che non ha manifestato tentennamento. Non avendo propri rappresentanti nelle amministrazioni provinciali e confidando nella volontà dei siciliani, che non amano gli apparati, mantengono le loro posizioni, guadagnandosi a pieno titolo, una utile riconoscibilità.
Abbiamo previsto che sarebbe stata una battaglia campale, del resto. Chi vince in Assemblea, però, potrebbe lasciarci le penne alle urne. Non è la legge del contrappasso, ma l’aria che tira a suggerire la previsione.
CERCO LAUREATO/A DISOCCUPATO/A  PER PREPARARE ESAME DA PRIVATISTA 4° LICEO SCIENTIFICO.  Necessario risiedere sull'isola. tel 3341513758

Foto del carnevale 2000-2001. Carro "Cercando un accordo chi fussi a vota bona" (foto di Antonino Giorgianni)

N.B. LE FOTO SI INGRANDISCONO CLICCANDOCI SOPRA

Festeggiamenti per il 400° anniversario della fondazione della Confraternita maschile di Maria Santissima Addolorata di Lipari

Prenderanno il via, venerdi' 22 marzo, presso la chiesa dell'Immacolata al castello di Lipari, i festeggiamenti per il 400° anniversario della fondazione della Confraternita maschile di Maria Santissima Addolorata di Lipari.. 
L'appuntamento è per le ore 17,30

ARS, M5S RINUNCIA AD ALTRI 76MILA EURO CANCELLERI: “UN MILIONE A FINE ANNO”

Anche lo stipendio di febbraio dei deputati del Movimento Cinque Stelle e’ tornato in gran parte nelle casse dell’Assemblea regionale siciliana. Ognuno dei quindici parlamentari M5S ha trattenuto soltanto 2500 euro, piu’ i rimborsi spese (documentati). Nelle casse di palazzo dei Normanni in questi giorni sono rientrati 76.673 euro. A questa somma vanno aggiunti circa 62.000 euro che sarebbero entrati a gennaio nelle tasche dei deputati se non vi avessero rinunciato a monte, e cioe’ le varie indennita’ di carica (totale 6.638 euro), il rimborso per il trasporto su gomma (7.000 euro circa) e quello per l’esercizio dell’attivita’ parlamentare (47.700 euro).
 Cresce pertanto il fondo destinato alle microimprese, che sfioraquota 280mila euro (276,173 euro per la precisione). I quasi 77 mila euro restituiti in questi giorni dai deputati sono infatti ”parcheggiati” nel conto corrente generale dell’Ars e confluiranno successivamente alla Regione, quando sara’ approvata la legge di stabilita’, per finanziare un progetto di microcredito destinato alle piccole imprese.
”A fine anno – commenta il capogruppo del Movimento, Giancarlo Cancelleri – si arrivera’ a sfiorare quota un milione di euro. E questa somma potrebbe anche essere maggiore, se a questo fondo confluiranno versamenti di altri politici, che finora, purtroppo, devo dirlo con grande amarezza, non sono arrivati”. I deputati dell’Ars, comunque, potrebbero essere costretti a rinunciare ”per legge” a parte dei loro emolumenti. Il Movimento Cinque Stelle, infatti, attende che approdi in Aula il disegno di legge 97, presentato il 31 dicembre scorso, per la riduzione dei costi della politica, che  prevede retribuzioni di 5.000 euro lorde a deputato, piu’ un budget per le spese da rendicontare.

Auguri a...Katia, Giovanni e Martha

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Katia Raffaele, Giovanni Todaro e Martha Cataliotti
A Martha vanno anche gli affettuosi auguri di papà Franco
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. 
Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it 
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)


13 marzo 1879
Lo stabilimento di San Calogero dato per la prima volta in gestione



Lo stabilimento di San Calogero, ristrutturato ed ultimato nel 1870, fu dapprima gestito dal Comune, poi ancora in ottime condizioni, completamente arredato, fu concesso, il 13 marzo 1879 al Dott. Francesco Genovesi di Messina, per 10 anni, con un canone di Lire 500 all'anno.
La deliberazione del Consiglio Comunale era del 7 novembre 1878, sindaco Filippo De Pasquale. (…) Il Sindaco presenta al consiglio una domanda del dott. Francesco Genovesi per ottenere l’esercizio dello stabilimento Bagni San Calogero per la durata di anni dieci mediante il pagamento di lire 500 all’anno.
Il consiglio considerando che per il  numero scarso di bagnanti che son venuti in questo ultimo anno il Comune poco ha ricavato, e che cedendola al detto Genovesi per anni dieci ne farebbe rialzare l’importanza ed il valore delle acque e quindi aumenterebbe il concorso dei bagnanti e grande vantaggio ne ricaverebbe il paese dall’affluenza dei forestieri, ad unanimità di voti ha deliberato cedersi lo stabilimento dei Bagni San Calogero di proprietà del Comune al Dottor Francesco Genovesi alle seguenti condizioni.

 Art. 1 – Il Comune cede lo stabilimento per anni dieci a cominciare dal 1 gennaio 1879 e finire al 31 dicembre 1889 con tutti i mobili ed arredi in esso contenuti mediante l’annuo pagamento di lire cinquecento anticipate.
Art. 2 – Il sindaco appena stipulato il contratto farà consegna al dottor Francesco Genovesi del fabbricato, vasche, mobili ed arredi di cucina, mediante apposito inventario, e coll’intervento di periti per stabilire la condizione in cui trovasi il fabbricato ed i mobili.
Il verbale di consegna si farà in doppio originale, uno dei quali si consegnerà al sig. Genovesi, e l’altro si conserverà all’archivio comunale.
Art. 3 – Il dottor Genovesi si obbliga di riconsegnare al Municipio terminati i dieci anni i fabbricati, mobili, arredi di cucina, di tavola e tutto che gli sarà consegnato nello stesso stato e condizioni che li avrà ricevuti. La riconsegna si farà anche mediante apposito verbale col Sindaco del tempo col relativo inventario ed anche coll’opera di periti.
Art. 4 – il dottor Francesco Genovesi rimane assoluto padrone dell’acqua per il detto periodo di dieci anni.
Art. 5 – I nativi del Comune di Lipari che vorranno prendere bagni nello stabilimento dovranno pagare lira una e centesimi cinquanta al giorno alloggiando nelle camere a primo piano dello stabilimento a lira una al giorno nelle stanze al piano terreno. Nel detto pagamento e compreso il bagno a stufa che si vuol prendere.
I detti liparesi che avranno bisogno di acqua nello stesso stabilimento del Bagno San Calogero, per uso interno e dietro ordinazione medica la pagheranno a metà prezzo di quello che il Genovesi la venderà in commercio.
Un certificato del Sindaco attesterà esser nativo del Comune per godere dei vantaggi stabiliti sul presente articolo.
Art. 6 – Tutte le spese di manutenzione, custodia, servizio ed altro dal 1 gennaio 1879 andranno a carico del dott. Genovesi.
Art. 7 – I poveri riconosciuti tali mediante certificato saranno allogiati gratis nelle stanze per loro destinate di rimpetto allo stabilimento ed avranno diritto anche al Bagno o stufa anche gratis.
Art. 8 – Appena sarà approvata la presente deliberazione si farà formale contratto fra il Sindaco ed il dott. Genovesi avanti pubblico notaio e tutte le spese di esso contratto e tassa di registro andranno a carico del dott. Genovesi.


Per l'epoca la concessione dello Stabilimento al Genovesi fu ritenuta un ottimo affare per il Comune, non tanto per il Canone che se ne otteneva, quanto per lo sviluppo e l'incremento che s'intendeva dare allo Stabilimento stesso.
Il Genovesi mantenne la gestione per 8 anni circa, le entrate non riuscivano a coprire le spese di gestione, costringendolo a rinunciare alla concessione.
Lo scioglimento del contratto di locazione viene deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 18 aprile 1887, dall’amministrazione del sindaco Ferdinando Pajno.
Questo il resoconto della seduta: “Il sindaco presenta una domanda del dottor Francesco Genovesi affittaiuolo dello stabilimento dei Bagni San Calogero per lo scioglimento del contratto d’affitto alle condizioni trascritte nella domanda stessa, della quale fa dare lettura dal segretario.
Il consiglio considerando che l’attuale stato di cose non può continuare perché lo stabilimento andrebbe a deperire e gli abitanti non avrebbero neanche il vantaggio dei bagni restando quasi chiuso.
Considerando che l’affittaiuolo ha infatti subito delle gravi perdite.

Ad unanimità di voti delibera autorizzare il Sindaco a sciogliere il contratto d’affitto in data 13 marzo 1879 rogato notar Mollica col dottor Francesco Genovesi alle seguenti condizioni:
1 – il dott. Genovesi deve pagare lire duemila in una sola volta infra quindici giorni dalla notifica della presente deliberazione per le annualità di fitto dovute al Comune dal 1880 al 1886.
2 – deve rinunziare a favore del Comune i mobili di sua proprietà esistenti nello stabilimento e ciò in compenso dei mobili mancanti e deteriorati di proprietà del Comune;
3 – deve rinunciare a qualsiasi compenso per migliorie fatte allo stabilimento, quali sarebbero vasche, doccie, ed altro.
Delibera anche che non volendo il Genovesi sciogliere il contratto di affitto a queste condizioni il Sindaco deve dare immediatamente esecuzione alla deliberazione consiliare dell’11 dicembre 1886, che autorizza il giudizio per lo scioglimento del contratto e pel pagamento delle intiere annualità di fitto scadute.
Sciogliendosi il contratto col Genovesi le lire duemila che pagherà si spenderanno dalla Giunta Municipale per acquisto di arredi per lo stabilimento e riparazioni al fabbricato dello stesso.
Dopo la rinuncia del concessionario, lo stabilimento ritorno alla gestione diretta del Comune, ma proseguì il contenzioso, per diversi anni.
Nella seduta del consiglio comunale del 23 giugno 1895 si concluse la vicenda con una transazione tra le parti. Alla seduta del consiglio partecipò il Genovesi.


La gestione Genovesi si chiude in perdita. Abbiamo raccolto, comunque, alcune interessanti testimonianze, un articolo apparso sulla Gazzetta di Messina del 24 aprile 1879 n. 96, che sintetizza un volume pubblicato dallo stesso Genovesi con il titolo "Notizie sulle acque termo-minerali e sulla grotta di San Calogero in Lipari pel dott. Francesco Genovesi", il regolamento e le tariffe dei bagni.

Ecco cosa dice l'articolo sia del Dott. Genovesi sia dello Stabilimento termale di San Calogero.
…..Il Dr. Genovesi è ormai conosciuto nella nostra società. Egli è tra noi, per ordine cronologico, il più anziano dei dottori che diedero l'ostracismo al soprabitone, alla canna d'india ed alla tabaccheria. Egli è un adoratore, il più convinto adoratore, ed il più infocato apostolo delle chiare fresche e dolci acque. (…), egli crede più alla potenza terapeutica dell'acqua, che alle bobbe ed agli unguenti dei farmacisti, egli ammette il gran medicamento della mamma natura.
Allievo del Tommasi, cioè di uno dei più sommi clinici d'Europa, del valente riformatore della scuola medica in Italia, egli ha studiato e studia l'acqua: ha perseverato; ha combattuto; ed ha finito col vincere anche qui tra noi, ove sul principio trovò tutti i suoi colleghi increduli sogghignanti, sprezzanti.
Noi dobbiamo al Dr. Genovesi i progressi della idroterapia in Messina; gli dobbiamo uno stabilimento ormai reputato per cure importantissime, e che incomincia ad avere la sua storia in questo ramo di clinica medica: gli dobbiamo insomma uno dei precipui fattori del benessere e della salute.
Questo Dr. Genovesi che tutti sappiamo, oltre allo stabilimento idropatico tenuto qui nel Corso Cavour, e che pregredisce sempre, perché risponde alle esigenze del paese, della scienza e della crescente clientela, ora assume l'esercizio e la direzione della rinomata Stufa e delle acque termo-minerali di San Calogero, in quel di Lipari; ed ha voluto prima con un opuscolo di 51 pagine, renderne nota la utilità, fondandola su norme ed indicazioni razionali. (…)
Il Dr. Genovesi, a completare il suo lavoro, dà il rendiconto dei morbi che richieggono le acque di San Calogero; e siccome egli scrive per essere utile alla società e per far conoscere i bagni, e non per flogosi letteraria, riproduce in proposito il resoconto clinico scritto dal rimpianto e stimato dr. G. Cincotta.
Questa è certo una delle parti più importanti dell'opuscolo. Le importantissime secondo noi sono il Regolamento e le Tariffe degli alloggi, bagni e vitto, che tengono dietro alla dottissima ed accurata analisi qualitativa e quantitativa delle acque, fatta a suo tempo dall'insigne chimico Prof. G. Arrosto. I prezzi degli alloggi e del vitto, la regolarità del servizio, le comodità che offre lo stabilimento, il quale e pel sito e per la costruzione ora regge al paragone dei migliori d'Italia, fan sì che tutti, dalla più ricca alla più modesta famiglia, possano frequentar quelle acque e trovarvi salute e ristoro. La stagione balneare non è più sogno per i non milionarii. Ecco il Baden-Baden per chi ha qualche agiatezza soltanto. Ne approfitti grazie al dr. Genovesi che vuol rendere a tutti possibile una bella villeggiatura balneare, in cui si spenda molto meno di quel che si spende in una stagione di caccia, e se ne guadagni il doppio di salute.
Auguriamo ai coraggiosi intraprendenti un avvenire splendido - tale quale lo merita la rarità delle acque e la prodigalità della stufa.
E le acque e la Stufa in parola non possono vantare soltanto le loro qualità naturali, e le soprannaturali "che consistono tutte nell'alta protezione e nella grazia del glorioso S. Calogero"; ma vantano anche un servizio inappuntabile, ed una pulitezza impareggiabile. Basta solo si conosca che questo ramo è affidato alle cure del distinto Baronello Rodriquez. - Avanti dunque e facciamo bene alla salute, ed onore al coraggio di chi, giovando al simile, vuol giovare specialmente ad una città della nostra provincia, e renderla il ritrovo più amabile, più elegante, più giovevole che si possano concedere tutti coloro il cui stato discusso permette una spesa relativamente modicissima.


Regolamento
n. 1 - A Lipari si può andare due volte la settimana col battello a vapore che da Messina direttamente muove ogni Martedì ed ogni Sabato alla mezzanotte; il nolo si è: 1^ classe L. 15. 60. - 2^ classe L. 9. 60. - 3^ classe L. 5. 60.
n. 2 - In Messina presso lo Stabilimento idropatico, Corso Cavour n. 57, vi è stabilita un'agenzia la quale s'incarica per l'imbarco di coloro che si vogliono portare ai bagni in quell'isola, e del rispettivo bagaglio, con aggiungere all'importo pel posto L. 2. 50.
Il servizio dell'agenzia in Lipari presso l'ufficio dell'Esattoria, all'arrivo del vapore, farà trovare apposita barchetta, la quale si distingue per una banderuola gialla portante l'iniziale B.S.C. (Bagni San Calogero n.d.a.).
I bagnanti, coi loro bagagli, saranno sbarcati e condotti allo stabilimento, pagando ciascuna persona L. 3, tutto compreso, cioè: sbarco, facchinaggio e vetture; pagheranno L. 5 coloro i quali dovranno fare uso della portantina. Tale servizio è stato stabilito per economia di spese, e per esentare i bagnanti da fastidi e difficoltà durante il viaggio. Le partenze del detto vapore coincidono cogli arrivi dei postali da Napoli, Palermo e Reggio-Calabria.
n. 3 - Lo Stabilimento, fabbricato in luogo salubre e romantico, si compone di due piani divisi in due classi, 1^ e 2^.
n. 4 - Giunto il bagnante allo Stabilimento, la Direzione, a secondo la richiesta, la persona e la specie della malattia, gli destinerà l'alloggio.
n. 5 - I due medici condotti del Comune sono addetti al servizio sanitario dello Stabilimento.
n. 6 - E' obbligatoria la visita medica ai signori bagnanti pria d'intraprendere la cura; tranne il caso che volendosene esentare, presentino certificato medico dal quale risulti la diagnosi della malattia, e la prescrizione della specie dei bagni.
n. 7 - La visita obbligatoria, come sopra, è tassata L. 5 - Chi dei bagnanti richiedesse pell'intero periodo di cura, non maggiore della durata di un mese e non minore di 15 giorni, l'assistenza particolare del dottore dello stabilimento, sarà tenuto al pagamento di L. 20, altrimenti pagherà, per ogni visita a richiesta L. 2.
n. 8 - Lo stabilimento fornisce tutto quanto può occorrere ai signori bagnanti, compreso il servizio postale, meno però la biancheria da letto.
n. 9 - I bagnanti potranno richiedere di essere serviti di pranzo e colazione nelle rispettive stanze, qualora non volessero profittare della tavola rotonda.
n. 10 - Nel salone di compagnia vi è un libro nel quale ciascun bagnante potrà scrivere i propri reclami.
n. 12 - Ciascun bagnante sarà tenuto allo adempimento della seguente tariffa:



Tariffa
Degli alloggi e Bagni

1° Stanza in 1^ classe                                                                                          L. 3.
2° Stanza in 2^ classe                                                                                         L. 2.

N.B.) Siccome ogni stanza ha la capacità di due letti, allorquando due persone trovano comodo di alloggiare nella medesima stanza, il prezzo per ciascuna persona verrà diminuito di cent. 50 al giorno. I bagnanti che costituiscono una famiglia, potranno, a loro richiesta, avere delle stanze in comunicazione; ma la diminuzione del prezzo non avverrà che sulla base precedente. Ogni bagno sarà preparato alla presenza del bagnante, e nei casi ordinari, non potrà protrarsi al di là di un'ora.

I prezzi sono:

Bagno in vasca                                                                                             L. 1. 50
Bagno in stufa                                                                                               L. 1. 60
Bagno a doccia di acqua fredda minerale o comune                                   L. 1. 50
Bagno a doccia alternata calda e fredda di acqua
Minerale e comune (Bagno scozzese)                                                           L. 2. ---
La Stufa seguita dalla doccia (Bagno russo)                                                L. 2. 50
Un Bagnosolo                                                                                               L. 2. ---
Bagno solfuro col balsamo-Vulcano                                                            L. 1. 50

Per tutte quelle persone che non vorranno o non potranno portarsi allo Stabilimento, facendone debita richiesta, potranno ottenere quella quantità d'acqua, uso bagno, che desiderano pagando per ogni 50                                                                      L. 1. ---



Dei Pranzi

1° Il pranzo a tavola rotonda di 1^ cl.                                                          L. 3. 50
    Il pranzo a tavola rotonda di 2^ cl.                                                           L. 2. 70
2^ arrosto di carne di vitella                                                                         L. 0. 60
           
NB.) Nella presente categoria va compresa qualunque specie
Di arrosto di carne e di pesce di taglio, come triglie, spinole,
pauri, ecc.
3° bollito di carne                                                                                         L. 0. 50
4° bollito di pesce                                                                                         L. 0. 40
5° bollito di pollo                                                                                          L. 0. 60
6° Braciuole in umido                                                                                   L. 0. 60
7° Brodo di sostanza                                                                                     L. 0. 40
8° Brodo di brule                                                                                          L. 0. 50
9° Frittata semplice                                                                                      L. 0. 35
10° Frittata ripiena                                                                                       L. 0. 50
11° Frittata dolce                                                                                          L. 0. 60
12° Frittura di pesce, di petronciane, di carciofi, midolle,
crocchè, ecc.                                                                                                 L. 0. 50
13° Insalata semplice                                                                                    L. 0. 20
14° Minestra verde semplice                                                                         L. 0. 35
15° Minestra composta                                                                                 L. 0. 50
16° Minestra al brodo, al burro, al sugo                                                      L. 0. 50
17° Ragù di vaccina o lingua                                                                       L. 0. 50
18° Ragù di pollo                                                                                          L. 0. 60
19° Uovi bolliti o frutti, per ognuno                                                              L. 0. 12
20° Fritto al pomodoro ed al burro                                                              L. 0. 20
21° Fritto al preparati per ortata                                                                  L. 0. 50
22° Zuppa alla Santè semplice                                                                     L. 0. 50
23° Zuppa alla Santé forte                                                                            L. 0. 60
24° Zuppa alla Santè di pesce                                                                      L. 0. 40
25° Zuppa alla santè di pesce di taglio                                                         L. 0. 55
A richiesta si eseguiscono sartù, timpalli, pasticci, torte, e qualunque altra pietanza si desideri, nonché si forniscono vini di pasto, da desser, marsala, rosolio, limonate, granite, sorbetti ecc. ecc., tutto a prezzi discreti.
NB.) La direzione, costando di persone che si rispettano e che hanno a cuore l'incremento dello Stabilimento e la riputazione delle terme, promette di contentare in ogni maniera i signori avventori, e nei casi singoli condiscendere alle esigente dei signori bagnanti.

Per approfondimenti vedi:
Le Terme di San Calogero, Giuseppe La Greca, Gianni Iacolino Editore, Lipari, 2004
 












13 SETTEMBRE, CAMBIA LA GEOGRAFIA DEGLI UFFICI GIUDIZIARI

Fra sei mesi cambia la geografia degli uffici giudiziari italiani. Il 13 settembre, infatti, entrerà concretamente in vigore la legge 148 e i decreti 155 e 156, che hanno deciso la soppressione di 31 tribunali, 38 procure, 220 sedi distaccate e 674 uffici del giudice di pace. L’approssimarsi del 13 settembre ha sollecitato alcune iniziative intese a fermare la legge. La più rilevante è stata assunta in Piemonte, la regione che detiene il maggior numero di uffici giudiziari nel territorio. Il tribunale di Pinerolo ha fatto ricorso alla Corte costituzionale. Nel testo definitivo, il governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia).
La sorte dei 963 uffici giudiziari a rischio chiusura sarà decisa dunque dalla Consulta, che dovrà pronunciarsi sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria italiana. Il Coordinamento Nazionale degli Ordini Forensi Minori ha assunto analoga iniziativa, depositando l’atto di intervento contro la legge alla Corte.
Il governo Monti ha previsto un risparmio di cinquanta milioni in tre anni. La riforma provocherà la chiusura di quasi mille palazzi di giustizia e il trasferimento di circa diecimila addetti (giudici, pm, personale amministrativo, giudici onorari ecc.) . Vengono soppresi 37 tribunali (5 in Sicilia), 8 procure, 220 sezioni distaccate e 674 giudici di pace. Il totale del personale così recuperato ammonta a 7.603 unità, di cui 2.454 giudici, pm e magistrati ordinari.
Il Coordinamento giudica incostituzionale la legge perché ritiene che la motivazione contrasti con i principi della Carta, che salvaguarda il diritto dei cittadini a ottenere giustizia.
La versione definitiva del decreto prevede: la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di tribunale, confermando così l’iniziale previsione; la riduzione e l’accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure. Rispetto allo schema di decreto approvato il 6 luglio scorso, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari, cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino, cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord; la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo – rispetto alla previsione iniziale – un giudice di prossimità in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l’eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità dalla terraferma; la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti né esuberi, né messa in mobilità.

martedì 12 marzo 2013

Soppressione province in Sicilia. Se ne riparla domani

blogsicilia.it
di Manlio Viola
Torna in Commissione il disegno di legge stralcio propedeutico all’abolizione delle province in Sicilia. La decisione è stata assunta dall’aula su richiesta del presidente della stessa commissione affari Istituzionali Marco Forzese, per un approfondimento del tema.
Si tratta, in pratica, di emendare la norma così come suggerito dal Commissario dello Stato durante l’incontro informale di oggi pomeriggio proprio con Forzese. Il prefetto Aronica aveva indicato i punti di possibile impugnativa da rappresentate del governo centrale. Visti i tempi estremamente ristretti si è scelto, dunque, di dare corso ai suggerimenti del Commissario dello Stato. La norma sarà emendata su proposta dello stesso presidente Forzese cassando i passaggi “a rischio”.
Per far ciò la Commissione tornerà a riunirsi e domani, nella tarda mattina o nelle prime ore del pomeriggio, libererà il disegno di legge così modificato e lo invierà all’aula per la trattazione ma congiuntamente all’altro disegno di legge di riforma che era stato accantonato la scorsa settimana. Lo stratagemma servirà proprio ad evitare profili di incostituzionalità. La norma tornerà ad essere trattata in aula, domani alle 16.
Resta in piedi, invece, la possibilità di ostruzionismo da parte delle opposizioni che, domani pomeriggio alla riapertura dei lavori d’aula, si presenteranno agguerrite. Trattandosi di una norma modificata rispetto alla prima stesura torneranno a chiedere una nuova analisi dei 70 emendamenti precedentemente presentati in Commissione e il rinvio di 48 ore per i nuovi emendamenti. Ne sarebbero pronti circa altri 200. Si punta sempre a far slittare l’approvazione fino oltre la data di martedì 19 marzo indicato come il punto di non ritorno ovvero il giorno oltre il quale anche l’eventuale approvazione della legge non permetterebbe più di pubblicarla in tempo per evitare il voto per il rinnovo delle province a fine maggio.
Prima del rinvio della legge sulle province l’Assemblea Regionale Siciliana aveva trattato mozioni e interpellanze sull’aeroporto di Comiso e sulla continuità territoriale respingendo quella tesa a impedirne la privatizzazione e approvando, invece, la mozione che impegna il governo a garantire opportuni collegamenti in continuità territoriale fra gli aeroporti siciliani e i principali scali italiani.

Il rimpasto e... (Di Angelo Sidoti)


Mi ero ripromesso di non scrivere su questioni politiche e su scelte di partito ma l'imminente rimpasto in Giunta mi stimola ad esprimere il mio pensiero.
A quanto pare in questi giorni/ore si riuniscono le forze di maggioranza per decidere come proseguire e con quali nuove forze amministrare.
Le segreterie dei partiti di maggioranza in questi mesi 10 mesi sono stati pressoché latitanti per non dire inconcludenti.
UDC-FLI-PD, infatti, hanno lasciato il primo cittadino da solo insieme agli amici di Nuovo Giorno.
In questi ultimi tempi però gli animi si risvegliano:
- UDC propone due uomini vicini al Partito UDC come candidati alla poltrona di consiglieri di amministrazione della Lipari Porto S.p.a. (compensi previsti nell'ordine di 18.000/24.000 annui a secondo la carica ricoperta).
- La natura del rapporto con la Mazziotta, sempra in quota UDC, passa da titolo gratuito, ad oneroso. Però tale ipotesi era riportata nella precedente nomina. Vi ricordate la frase che aveva evidenziato "eventuale" compenso che verrà determinato con successivo provvedimento. Ebbene il provvedimento è arrivato.
Spero almeno che il Sindaco abbia dei ritorni concreti sull'operato del suddetto consulente e che, come previsto nella stessa delibera, la stessa provveda ad inoltrare, alla Giunta ed al Consiglio Comunale, una relazione dettagliata sull'operato svolto in questi 10 mesi.
- Il Segretario del PD locale viene nominato componente dell'Organismo di valutazione del nostro Comune (compenso di Euro 4.000,00 annui).
Resta ancora qualcosa in ballo, tralasciando i liquidatori delle varie società partecipate/miste, ovvero il posto da AD nella nuova SRR.
E qui mi fermo....
Sulle scelte degli Assessori lascio al Sindaco decidere la sua squadra. Concordo che chi ricopre la carica di assessore dovrà rinunciare alla carica di consigliere. Però cortesemente Marco scegli un Vice-Sindaco non puoi continuare a fare tutto da solo
Angelo Sidoti

"Voglio il Laurana nel collegamento Milazzo-Eolie-Napoli e viceversa". Le osservazioni e la presa di posizione del sindaco di Lipari

In una lettera inviata a diversi indirizzi ma, in particolare, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze; al Dipartimento regionale ai Trasporti e a Compagnia delle isole, il sindaco di Lipari ha chiesto l'immediata reimmissione sulla Milazzo-Eolie- Napoli della motonave "Laurana" o, in alternativa, altra nave idonea.
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA


GAL e convocazione a Palermo. Giorgianni chiarisce

N.B. Il documento si ingrandisce cliccandoci sopra

"Cari studenti..." (di Daniele Corrieri)

Cari studenti dell’Istituto Isa Conti Lipari. Mi domando se qualche tempo fa eravate manovrati o ingenui! Mi domando il capo della battaglia che fine ha fatto? Mi domando quali lavori sono stati eseguiti? "Casualmente" la protesta è avvenuta in concomitanza di una elezione per la  “Consulta Giovanile”; purtroppo il Vento delle Eolie e gli Articoli 1- 2- 3 -  hanno fatto saltare il banco, considerando che da sei mesi vi è una delibera e servirebbe fare la Presidenza! 
Addirittura in pompa magna durante la vostra protesta, ricordo che venne il Sindaco e il Presidente del Consiglio a promettervi il "risotto mari e monti", oggi invece avete le caprette che vi fanno ciao! Nel frattempo qualcuno ha incassato qualche incarico!
Stampa locale e reportage fotografici che riempivano i media locali . . .
Ora mi domando, o meglio protesto io da Milano:
Vorrei che la protesta venisse riproposta essendo che di chiacchiere e inchiostri sprecati ne ho visti tanti.
I giovani studenti eoliani non meritano questo trattamento, i giovani eoliani devono lottare e mai mollare la presa, perché mollando la presa stranamente la scossa la prendete voi anziché dare una scossa all’amministrazione.
Visto il nulla di fatto, ricordo che allora il Presidente del Consiglio Adolfo Sabatini vi disse: se il caso vi do la sala consiliare. Bene . . . andatevela a prendervela . . . è vostra!
Mi raccomando, non facendolo . . . .state zitti per sempre!
D. Corrieri

Il comune di Lipari aderisce alla giornata mondiale contro il razzismo

ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI
Nel 1966 L’ONU ha proclamato il 21 marzo “Giornata contro il razzismo e la discriminazione”. voluta dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) . La data è stata scelta per ricordare la strage di Sharpeville in Sud Africa, dove il 21 marzo 1960 la polizia sparò sui manifestanti uccidendo 69 cittadini neri in protesta contro il regime dell’apartheid. 
L’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale) istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri propone, quest’anno, la IX edizione della manifestazione che prevede, in molte città italiane, eventi e “catene umane” per non dimenticare le innumerevoli vittime di ogni razzismo e riaccendere l’attenzione sui temi dell’emarginazione sociale, dell’isolamento culturale e della xenofobia che purtroppo coinvolge tutti i paesi nelle più svariate forme.
Anche il Comune di Lipari, riconosciuto recentemente “Punto informativo contro le discriminazioni” da parte della provincia Regionale di Messina, aderirà all’evento con iniziative di promozione ed informazione.
 Per maggiori informazioni :
 Dalla Residenza Municipale, 12 marzo 2013 

                                                        L’ASSESSORE
                                               (Dott. Giacomo Biviano)

Il movimento "Art.1 Autonomia e libertà" plaude alla convocazione della riunione della maggioranza indetta dal sindaco Giorgiani

Il movimento “Art.1 Autonomia e Libertà” esprime piena soddisfazione per l’iniziativa del Sindaco Giorgianni di convocare una riunione di maggioranza ponendo tra gli altri temi all’ordine del giorno, la questione sulla ambiguità del fastidioso doppio incarico consigliere/assessore da noi mai condiviso.
Riteniamo sia passata,anche brillantemente,la fase delle emergenze ed è tempestivo oggi dare un importante impulso al governo del paese attraverso una nuova fase,voluta fortemente anche dal Sindaco,che possa slanciare in termini seri e concreti le tante iniziative che sono in cantiere e che certamente avranno una ricaduta positiva in termini occupazionali e di  sviluppo economico per il nostro territorio.
Da apprezzare la proposta di pubblicizzare sabato l’enorme quantità di lavoro prodotta fino ad oggi da questa amministrazione per non alimentare ulteriormente la voce di coloro che sostengono il contrario e siamo pronti a dare un contributo anche diretto,qualora il Sindaco ce lo chiedesse, attraverso la disponibilità e la competenza di giovani e validi professionisti,radicati nel territorio e già inseriti in contesti istituzionali,per continuare a portare avanti, in maniera ancora più decisa e convinta, il programma elettorale sottoscritto.
 Lipari 12-03-2013
 Il coordinatore cittadino
Cons. Ugo Bertè
 Il Presidente
Alessandro La Cava