Grazie a Giuseppe Cincotta vi proponiamo alcune foto del rito della lavanda dei piedi nella Messa in Coena Domini tenutasi ieri nella Cattedrale di Lipari.
Cerca nel blog
venerdì 25 marzo 2016
Rito della lavanda dei piedi nella Messa in Coena Domini nella Cattedrale di Lipari (foto Giuseppe Cincotta)
Grazie a Giuseppe Cincotta vi proponiamo alcune foto del rito della lavanda dei piedi nella Messa in Coena Domini tenutasi ieri nella Cattedrale di Lipari.
giovedì 24 marzo 2016
Il liparese Gianluca Corrado sarà il candidato a sindaco di Milano del MoVimento 5 Stelle. Ha ottenuto il 72% delle preferenze
E' il liparese Gianluca Corrado, avvocato, 39 anni, il candidato del M5S a sindaco di Milano. E' stato eletto oggi nelle primarie 'confermative' online con 634 voti (72%)
A lui un grande in bocca al lupo da Eolienews
A lui un grande in bocca al lupo da Eolienews
Siremar a Ustica Lines e Caronte. Morace: "manca solo la firma"
Fa lo scaramantico il comandante Ettore Morace, ad di Ustica Lines, "preferisco non sbilanciarmi con date", ma manca solo la firma e poi il gruppo Siremar, controllato dalla Compagnia delle Isole, cambierà 'padrone".
Un'operazione, spiega all'Ansa Morace, da 55,1 milioni di euro, "la stessa cifra che mettemmo sul piatto quattro anni fa ma che fu superata in modo direi irregolare".
Il Cda di Compagnia delle Isole dovrebbe riunirsi a breve per deliberare la cessione degli asset al commissario che gesti il bando Siremar, il 30 marzo è già in programma la riunione del Comitato al Mise poi la società che collega la Sicilia con le isole minori, passerà al gruppo Ustica Lines-Caronte. Sarà l'epilogo di una vicenda che si trascina da tre anni: prima il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno sentenziato l'illegittimità della procedura con la quale Siremar venne ceduta alla Compagnia delle Isole, annullando di fatto la gara.
La società, presieduta dall'armatore Salvatore Lauro e di cui è azionista la Mediterranea holding il cui capitale di maggioranza è nelle mani della Regione siciliana, rilevò Siremar grazie a una fideiussione della Regione, all'epoca guidata da Raffaele Lombardo, di circa 30 milioni. Secondo i giudici amministrativi la fideiussione della Regione è da ritenere alla stregua di un aiuto di Stato e dunque lesivo della libertà concorrenza tra privati. "Dopo tanti anni si sta per chiudere una vicenda che ci ha danneggiati - dice Morace - Rileviamo un'azienda più vecchia di quattro anni, con una flotta da ristrutturare".
Ustica Lines controllerà il 50% di Siremar e si occuperà dei collegamenti tramite gli aliscafi, l'altra metà sarà in mano a Caronte&Tourist, che gestirà il segmento traghetti. Due gli ad, già individuati della nuova Siremar: Ettore Morace e Luigi Genchi. Il piano industriale prevede l'immissione immediata in servizio di 4 aliscafi, il rinnovo della flotta, l'ottimizzazione degli orari. Il ruolo della Regione? "Non so, noi stiamo dialogando con la Compagnia delle Isole e con i commissari del gruppo Tirrenia", risponde Morace.
Il Cda di Compagnia delle Isole dovrebbe riunirsi a breve per deliberare la cessione degli asset al commissario che gesti il bando Siremar, il 30 marzo è già in programma la riunione del Comitato al Mise poi la società che collega la Sicilia con le isole minori, passerà al gruppo Ustica Lines-Caronte. Sarà l'epilogo di una vicenda che si trascina da tre anni: prima il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno sentenziato l'illegittimità della procedura con la quale Siremar venne ceduta alla Compagnia delle Isole, annullando di fatto la gara.
La società, presieduta dall'armatore Salvatore Lauro e di cui è azionista la Mediterranea holding il cui capitale di maggioranza è nelle mani della Regione siciliana, rilevò Siremar grazie a una fideiussione della Regione, all'epoca guidata da Raffaele Lombardo, di circa 30 milioni. Secondo i giudici amministrativi la fideiussione della Regione è da ritenere alla stregua di un aiuto di Stato e dunque lesivo della libertà concorrenza tra privati. "Dopo tanti anni si sta per chiudere una vicenda che ci ha danneggiati - dice Morace - Rileviamo un'azienda più vecchia di quattro anni, con una flotta da ristrutturare".
Ustica Lines controllerà il 50% di Siremar e si occuperà dei collegamenti tramite gli aliscafi, l'altra metà sarà in mano a Caronte&Tourist, che gestirà il segmento traghetti. Due gli ad, già individuati della nuova Siremar: Ettore Morace e Luigi Genchi. Il piano industriale prevede l'immissione immediata in servizio di 4 aliscafi, il rinnovo della flotta, l'ottimizzazione degli orari. Il ruolo della Regione? "Non so, noi stiamo dialogando con la Compagnia delle Isole e con i commissari del gruppo Tirrenia", risponde Morace.
Franza (Caronte&Tourist) : A breve la consegna di Siremar. L'ad dell'azienda 'Ustica Lines curerà il trasporto veloce, noi i traghetti"
Verso la conclusione l'iter sull'acquisizione della Siremar, compagnia di navigazione regionale siciliana controllata dalla Tirrenia, che a breve si concluderà con il passaggio di proprietà alla nuova società mista formata da Ustica Lines e Caronte & Tourist. A giorni verrà, infatti, resa esecutiva la sentenza pronunciata dal tribunale amministrativo. "Caronte&Tourist con Ustica Lines finalmente dopo quasi quattro anni di ricorsi e cause tutte vinte dovrebbe avere, a breve, consegnata l'azienda Siremar", dice all'Adnkronos l'amministratore delegato di Caronte&Tourist Vincenzo Franza, a margine del varo dell'aliscafo più grande del mondo, 'Gianni M,' di Ustica Lines, a Trapani. "Ci sarà una divisione dei compiti - dice Franza - Ustica Lines è specializzata nei mezzi veloci e noi con i traghetti, quindi cureremo la parte delle navi".
Non appena le parti saranno convocate per apporre le firme sui contratti, potrà concludersi definitivamente questo processo di privatizzazione avviato più di quattro anni fa e passato nel frattempo attraverso diversi ricorsi legali. La flotta, attualmente composta da 9 aliscafi e 9 traghetti, avrà bisogno di un profondo restyling nel corso dei prossimi mesi. "Inizialmente cercheremo di migliorare ciò che troveremo - dice ancora Franza - perché l'azienda non ha beneficiato di questo periodo di incertezze. Poi miglioreremo e ottimizzeremo la flotta"
Non appena le parti saranno convocate per apporre le firme sui contratti, potrà concludersi definitivamente questo processo di privatizzazione avviato più di quattro anni fa e passato nel frattempo attraverso diversi ricorsi legali. La flotta, attualmente composta da 9 aliscafi e 9 traghetti, avrà bisogno di un profondo restyling nel corso dei prossimi mesi. "Inizialmente cercheremo di migliorare ciò che troveremo - dice ancora Franza - perché l'azienda non ha beneficiato di questo periodo di incertezze. Poi miglioreremo e ottimizzeremo la flotta"
Canneto x noi: Pulizia straordinaria domani della spiaggia di Canneto
L'associazione" Canneto x noi", in collaborazione con l'associazione "Marevivo "e il "comune di Lipari ", ha organizzato per domani 25/03/2016 alle ore 09:45 una pulizia straordinaria della spiaggia di Canneto. Punto di ritrovo di fronte alla piazza di S.Cristoforo. Vi aspettiamo numerosi possibilmente con un paio di guanti e qualche sacchetto nero .
VOGLIAMO DARE UN CHIARO SEGNO ALLA NOSTRA COMUNITÀ .
GRAZIE A TUTTI
Marco Lo Schiavo
VOGLIAMO DARE UN CHIARO SEGNO ALLA NOSTRA COMUNITÀ .
GRAZIE A TUTTI
Marco Lo Schiavo
Federalberghi si congratula con assessore Pajno.
Facciamo i nostri migliori auguri ad Ersilia Pajno, IV Assessore al turismo della giunta Giorgianni, girando alla sua attenzione i nostri auspici, già pubblicati qualche giorno fa.
In attesa di poterla incontrare nelle nuove vesti di Assessore, rimaniamo come sempre fiduciosi e speranzosi che la Dott.ssa Pajno sappia dare il giusto impulso all’attività dell’amministrazione in un settore tanto impegnativo quanto importante nello sviluppo dell’arcipelago.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie
In attesa di poterla incontrare nelle nuove vesti di Assessore, rimaniamo come sempre fiduciosi e speranzosi che la Dott.ssa Pajno sappia dare il giusto impulso all’attività dell’amministrazione in un settore tanto impegnativo quanto importante nello sviluppo dell’arcipelago.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie
Ecco il “Gianni M” della Ustica Lines. Varato l'aliscafo più grande al mondo, un vanto per la Sicilia
COMUNICATO
Una bella giornata per la marineria italiana che con il varo del Gianni M. dell’Ustica Lines diventa punto di riferimento per i mezzi veloci. Uno straordinario evento per la Sicilia che ha il primato della intera progettazione e realizzazione dell’aliscafo più grande del Mondo. Basterebbe questo a dirsi orgogliosi di quanto avvenuto questa mattina a Trapani, all’interno dei cantieri HSC-Shipyard alla presenza del Sottosegretario di Stato alle infrastrutture e trasporti, Senatrice Simona Vicari, madrina del varo, del Presidente della Regione Crocetta, dell’assessore regionale alle infrastrutture Pistorio ed alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose provenienti da tutta la Sicilia.Ma il Gianni M. non è solo il più grande. Grazie alla sinergia con l’Università di Palermo e con i più importanti istituti di ricerca idrodinamici, è anche più silenzioso, più leggero, più veloce, più sicuro ed affidabile, con minori consumi e offrirà ai passeggeri maggiore confort rispetto ai tradizionali mezzi veloci.
Un concept moderno, realizzato grazie all’opera di 100 maestranze dei cantieri HSC, di proprietà Ustica lines. L’amministratore delegato della Ustica lines, Comandante Ettore Morace, ha chiaramente espresso, come questo momento rappresenta per l’azienda un punto di partenza, che segue venti anni di impegno assoluto nel raggiungere obiettivi importanti, rappresentati oggi dalla più grande flotta di mezzi veloci d’Europa e dagli oltre due milioni di passeggeri ospitati ogni anno. Il Gianni M., che verrà utilizzato sulle rotte siciliane servite dall’Azienda di navigazione, ha una capacità di 350 posti a sedere suddivisi in quattro saloni dislocati su due piani e raggiungerà una velocità di 35 nodi.
Il Presidente della Regione Rosario Crocetta complimentandosi con la Ustica Lines per il grande lavoro svolto ha voluto sottolineare come ci sia bisogno di questa Sicilia per rilanciare la Regione. Maggiore competitività e maggiore occupazione. Due aspetti fondamentali per uscire dalla crisi e far ripartire il motore dell’economia.
IL VIDEO
Don Giuseppe Mirabito : Il vero significato dell'altare della Reposizione
Grazie alla provvidenziale intuizione del Vescovo Mons. Miccichè, la piccola chiesetta del Pozzo posta al centro di Lipari, è adibita dal 1992 quale "Altare della reposizione" per le Parrocchie cadenti nel centro urbano.
Qui, processionalmente anche stasera, dopo la S. Messa in Coena Domini celebrata alle 19 in Cattedrale, vengono portate le Specie Eucaristiche che rimangono, sino all'ora nona di domani, Venerdì Santo, all'adorazione dei fedeli.
Sappiamo che non è il "sepolcro" anche se tanti popolarmente ed impropriamente lo appellano ancora così.
Perché nel passato si era diffuso questo modo di definirlo? Motivazione va ricercata nel fatto che il Santissimo Sacramento non è osteso, ma celato all'interno di un apposito contenitore, mentre il tabernacolo, vuoto, rimane aperto, proprio a testimoniare l'assenza fisica di Gesù (lo sposo, infatti, secondo l'immagine evangelica, ci è stato tolto e il popolo è in lutto), quell'assenza che solo la fede nella risurrezione può riuscire a colmare.
Non senza ragione, dunque, la pietà popolare ha accostato nei secoli all'Altare della reposizione l'idea del sepolcro, cogliendo in esso una metafora della morte e sepoltura di Gesù.
Giustamente e saggiamente, la Congregazione del Culto divino, in una dichiarazione del 1988 ha ben evidenziato che "la Cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare la sepoltura del Signore, ma per custodire il Pane Eucaristico per la Comunione che verrà distribuita il venerdì della passione di Gesù"
Qui, processionalmente anche stasera, dopo la S. Messa in Coena Domini celebrata alle 19 in Cattedrale, vengono portate le Specie Eucaristiche che rimangono, sino all'ora nona di domani, Venerdì Santo, all'adorazione dei fedeli.
Sappiamo che non è il "sepolcro" anche se tanti popolarmente ed impropriamente lo appellano ancora così.
Perché nel passato si era diffuso questo modo di definirlo? Motivazione va ricercata nel fatto che il Santissimo Sacramento non è osteso, ma celato all'interno di un apposito contenitore, mentre il tabernacolo, vuoto, rimane aperto, proprio a testimoniare l'assenza fisica di Gesù (lo sposo, infatti, secondo l'immagine evangelica, ci è stato tolto e il popolo è in lutto), quell'assenza che solo la fede nella risurrezione può riuscire a colmare.
Non senza ragione, dunque, la pietà popolare ha accostato nei secoli all'Altare della reposizione l'idea del sepolcro, cogliendo in esso una metafora della morte e sepoltura di Gesù.
Giustamente e saggiamente, la Congregazione del Culto divino, in una dichiarazione del 1988 ha ben evidenziato che "la Cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare la sepoltura del Signore, ma per custodire il Pane Eucaristico per la Comunione che verrà distribuita il venerdì della passione di Gesù"
Ritroviamoci numerosi, sostando in Adorazione dinanzi la SS. Eucaristia e, dal profondo del nostro cuore, rendiamo grazie in questa notte del Giovedì Santo per i Doni che oggi la liturgia esalta: l'Istituzione dell'Eucaristia, il Sacerdozio, l'Amore fraterno.
Visitando questo luogo, preparato con cura e competenza, riappropriamoci anche di un piccolo segno che trae le sue origini nel passato e che noi, abbiamo il compito di consegnare alle generazioni future, "u seminatu". Piccoli tondi preparati il sabato che precede la IV Domenica di Quaresima, sui quali si poggia uno strato di stoppa o canapa imbevuto d'acqua che viene ricoperto da chicchi di grano o di altri legumi. Questi "piatti" vengono posti in un luogo buio per consentire alle piantine di metter su rapidamente i germogli.
Il significato di questo segno lo troviamo nelle parole di Gesù: "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto" (Gv 12, 24)
Don Giuseppe Mirabito
Visitando questo luogo, preparato con cura e competenza, riappropriamoci anche di un piccolo segno che trae le sue origini nel passato e che noi, abbiamo il compito di consegnare alle generazioni future, "u seminatu". Piccoli tondi preparati il sabato che precede la IV Domenica di Quaresima, sui quali si poggia uno strato di stoppa o canapa imbevuto d'acqua che viene ricoperto da chicchi di grano o di altri legumi. Questi "piatti" vengono posti in un luogo buio per consentire alle piantine di metter su rapidamente i germogli.
Il significato di questo segno lo troviamo nelle parole di Gesù: "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto" (Gv 12, 24)
Don Giuseppe Mirabito
Pavone ( Confintesa Scuola): forte iniziativa giudiziale per fare pressing sul Governo
Dopo 7 anni di blocco contrattuale, dopo una sentenza della Consulta sulla sua illegittimità costituzionale, dopo le prime condanne arrivate da alcuni Tribunali, ancora si attende l’avvio delle procedure e i sondi stanziati sono veramente ridicoli (€ 8 a testa).
Non vogliamo avviare alcune iniziative che stanno circolando in questo periodo perché le riteniamo inefficaci o, peggio, ingannevoli.
La class action prevista dall’art.140 bis del codice del consumo (D. Lgs. 206/2005) limitata ai consumatori e tali non possono essere certamente considerati i lavoratori che, invece, sono legati al datore di lavoro dal particolare contratto d’opera di lavoro subordinato.
Il ricorso alla CEDU, per essere accolto deve avere prioritariamente il “previo esaurimento delle vie di ricorso interne”. Ovvero può essere presentato solo dopo che siano esauriti tutti i possibili rimedi giurisdizionali davanti ai giudici nazionali, ovvero fino alla sentenza definitiva in Cassazione.
Pertanto tutti i colleghi che NON hanno una sentenza definitiva della Cassazione NON sono legittimati a ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Per questo motivo offriamo a tutti il personale contrattualizzato delle aree e dei comparti di contrattazione (dirigenti e personale dei livelli), di aderire gratuitamente al ricorso proposto nei confronti del Governo per ottenere l’apertura delle trattative come già statuito dai Tribunali di Reggio Emilia (Sent. 51/2016) e di Parma (Sent.114/2016) che, pur avendo rigettato la domanda di risarcimento danni proposta dal Sindacato, hanno dichiarato illegittima la sospensione del CCNL ed il diritto dei ricorrenti al rinnovo contrattuale.
Non vogliamo avviare alcune iniziative che stanno circolando in questo periodo perché le riteniamo inefficaci o, peggio, ingannevoli.
La class action prevista dall’art.140 bis del codice del consumo (D. Lgs. 206/2005) limitata ai consumatori e tali non possono essere certamente considerati i lavoratori che, invece, sono legati al datore di lavoro dal particolare contratto d’opera di lavoro subordinato.
Il ricorso alla CEDU, per essere accolto deve avere prioritariamente il “previo esaurimento delle vie di ricorso interne”. Ovvero può essere presentato solo dopo che siano esauriti tutti i possibili rimedi giurisdizionali davanti ai giudici nazionali, ovvero fino alla sentenza definitiva in Cassazione.
Pertanto tutti i colleghi che NON hanno una sentenza definitiva della Cassazione NON sono legittimati a ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Per questo motivo offriamo a tutti il personale contrattualizzato delle aree e dei comparti di contrattazione (dirigenti e personale dei livelli), di aderire gratuitamente al ricorso proposto nei confronti del Governo per ottenere l’apertura delle trattative come già statuito dai Tribunali di Reggio Emilia (Sent. 51/2016) e di Parma (Sent.114/2016) che, pur avendo rigettato la domanda di risarcimento danni proposta dal Sindacato, hanno dichiarato illegittima la sospensione del CCNL ed il diritto dei ricorrenti al rinnovo contrattuale.
Giunta Giorgianni. Si è insediata oggi pomeriggio la dottoressa Pajno
Come da noi già anticipato il sindaco Marco Giorgianni ha individuato nella dottoressa Ersilia Pajno, dopo le dimissioni di Davide Starvaggi, il nuovo assessore.
La dottoressa Pajno si è insediata oggi pomeriggio, dopo aver giurato.
Presente una consistente delegazione del gruppo "Il Faro"
Si occuperà di turismo, spettacolo e sport - programmazione - sviluppo Economico - annona e commercio - rapporti con la stampa.
Ad Ersilia il nostro più caloroso augurio, con la certezza che saprà mettere al servizio della collettività eoliana tutto il suo impegno, competenza e professionalità
Nella Chiesetta del Pozzo l’altare della Reposizione con il SS. Sacramento
(di Don Gaetano Sardella)
Questa sera , dalle 21,00 alle 23,00 , la Chiesetta del Pozzo custodirà con l’altare della Reposizione il SS. Sacramento e i fedeli potranno sostare con Gesù.
Salta collegamento in nave Milazzo-Eolie-Napoli. Il mezzo si trasferirà domani a Napoli senza passeggeri e mezzi
La nave PAOLO VERONESE - così come informa Compagnia delle isole - in data odierna ometterà, a causa delle avverse condimeteo, la partenza schedulata da Milazzo alle ore 13.50 per Isole Eolie e Napoli.
A miglioramento delle condizioni, la nave PAOLO VERONESE con partenza da Milazzo alle ore 06.00 di domani venerdì 25 marzo 2016, partirà in viaggio di trasferimento senza passeggeri e mezzi per Napoli da dove in pari data l’unità riprenderà la linea assicurando la partenza schedulata alle ore 20.00 per le Isole Eolie.
A miglioramento delle condizioni, la nave PAOLO VERONESE con partenza da Milazzo alle ore 06.00 di domani venerdì 25 marzo 2016, partirà in viaggio di trasferimento senza passeggeri e mezzi per Napoli da dove in pari data l’unità riprenderà la linea assicurando la partenza schedulata alle ore 20.00 per le Isole Eolie.
Eoliani che non ci sono più : Giovanna Alacqua (19° Anniversario)
I familiari la ricordano
Chi vuole ricordare un proprio caro, un amico in occasione dell'anniversario della dipartita o del compleanno può già farlo inviandoci una mail a s.sarpi@libero.it o un messaggio privato sul profilo fb del direttore Sarpi (almeno 5 giorni prima della pubblicazione)
La mail dovrà contenere una foto, la data dell'anniversario e, se si vuole, anche un breve messaggio (max 20 parole).
Il post sarà pubblicato, oltre che su questo giornale, anche sulla pagina FB "Eoliani che non ci sono più..."
Il Venerdì Santo a Lipari (con varie foto degli anni scorsi)
"Le processioni pasquali in Sicilia - scriveva Leonardo Sciascia -sono molto più che manifestazioni religiose. Sono innanzi tutto riti fondanti dell'essere siciliano, sono rigenerazione dei legami di appartenenza, di famiglia e di sangue, sono atavica contemplazione della morte".
In questo contesto si inserisce la processione del Venerdì Santo a Lipari.
Processione che rappresenta un momento intenso sia dal punto di vista religioso che della tradizione popolare. La processione delle “Barette”(tre delle quali risalenti al 700) si snoda (accadrà anche stasera) al calare della notte lungo le vie principali del centro vi proponiamo alcune foto della "fase preparativa" e della caratteristica processione. Tutte risalenti ad anni precedenti
Pasqua e Pasquetta clima mite. Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava
Dalle mappe dei modelli matematici ad oggi disponibili, si evince che la Domenica di Pasqua sarà caratterizzata da clima fresco e asciutto con cielo generalmente poco nuvoloso, venti a tratti moderati di maestrale al mattino, tendenti ad indebolirsi nel pomeriggio e mare poco mosso.
Durante la giornata di Pasquetta il cielo tenderà ad annuvolarsi per nubi medio alte con possibili deboli piogge pomeridiane-serali, venti deboli ma con tendenza a rinforzi moderati di provenienza occidentale in serata e moto ondoso in aumento tra mosso e il molto mosso a largo.
QUESTA E' SOLO UNA TENDENZA A MEDIO-TERMINE CHE SARA' SOGGETTA A CONFERME CON L'EMISSIONE DELLE DELLE PREVISIONI A BREVE TERMINE NELLA GIORNATA DI SABATO
Si è fermato nella notte il dissalatore
Stop nella notte al dissalatore di Canneto Dentro. E per l'ennesima volta a Lipari è emergenza idrica. Le condotte, al momento, sono, infatti, vuote.
mercoledì 23 marzo 2016
Consigliere Biviano scrive a Sirna (Asp Me) sui trasferimenti in elicottero e relativi disagi psicofisici delle gestanti.
Al Direttore Generale dell'Asp ME 5
Dott. Gaetano Sirna
OGGETTO: Trasferimento in elicottero e relativi disagi psicofisici delle gestanti.
Nella nottata di ieri una gestante è stata trasferita d'urgenza nell'ospedale di Milazzo dopo essersi recata nel presidio ospedaliero di Lipari e dopo che i sanitari hanno escluso qualsiasi intervento in loco vista la chiusura momentanea del punto nascita.
Nulla di strano se non per il fatto che alla paziente è stato imposto il trasferimento nell'ospedale di Milazzo invece che in quello di Patti, così come la stessa aveva richiesto, in quanto presidio più vicino.
La gestante, infatti, era stata seguita e monitorata per tutto il periodo della gravidanza nel reparto di ostetricia e ginecologia di Patti, dove tra l'altro aveva già effettuato alcuni esami pre parto. Un luogo per Lei rassicurante e di estrema fiducia.
La stessa, giunta a Milazzo, ha poi deciso volontariamente di dimettersi e con propri mezzi si è recata presso l'ospedale Barone Romeo di Patti dove fortunatamente ha partorito senza problemi.
A parte i forti dubbi sulla maggiore vicinanza in linea d'aria tra i due ospedali, Patti e Milazzo, e a parte la paura e la condizione psicofisica di un trasferimento in pieno travaglio, legata e in pochi metri quadri, trovo vergognoso che oltre a non poter partorire in loco neanche nei casi di estrema emergenza, a causa della totale mancanza di sicurezza e del progressivo smantellamento del servizio di ostetricia e ginecologia di Lipari, non si riesca almeno a far scegliere il punto nascita più vicino alle gestanti e/o agli stessi familiari, nonostante la disponibilità di posti letto e la distanza minima tra le varie strutture della fascia tirrenica.
E' giusto o no che una donna massacrata fisicamente e psicologicamente durante la gravidanza per i continui trasferimenti nella terraferma abbia almeno il diritto di poter scegliere il luogo per lei migliore dove affrontare il proprio parto?
D'altronde il punto nascita di Patti è di gran lunga superiore a quello di Milazzo in quanto vi è anche la presenza dell'UTIN.
Qualcuno potrebbe addirittura pensare che volutamente si cerca di incrementare il numero di parti nella struttura ospedaliera di Milazzo per decisioni e voleri superiori a discapito della volontà delle stesse gestanti. Quasi a cercare di potenziare una determinata struttura in vista di leggi maggiormente restrittive sul numero minimo di parti da effettuare per la sopravvivenza dello stesso punto nascita.
Io non penso che sia questo il motivo e pertanto La invito a voler modificare eventuali protocolli o disciplinari particolarmente mortificanti per tutti gli eoliani e privi di ogni senso logico.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
Dott. Gaetano Sirna
OGGETTO: Trasferimento in elicottero e relativi disagi psicofisici delle gestanti.
Nella nottata di ieri una gestante è stata trasferita d'urgenza nell'ospedale di Milazzo dopo essersi recata nel presidio ospedaliero di Lipari e dopo che i sanitari hanno escluso qualsiasi intervento in loco vista la chiusura momentanea del punto nascita.
Nulla di strano se non per il fatto che alla paziente è stato imposto il trasferimento nell'ospedale di Milazzo invece che in quello di Patti, così come la stessa aveva richiesto, in quanto presidio più vicino.
La gestante, infatti, era stata seguita e monitorata per tutto il periodo della gravidanza nel reparto di ostetricia e ginecologia di Patti, dove tra l'altro aveva già effettuato alcuni esami pre parto. Un luogo per Lei rassicurante e di estrema fiducia.
La stessa, giunta a Milazzo, ha poi deciso volontariamente di dimettersi e con propri mezzi si è recata presso l'ospedale Barone Romeo di Patti dove fortunatamente ha partorito senza problemi.
A parte i forti dubbi sulla maggiore vicinanza in linea d'aria tra i due ospedali, Patti e Milazzo, e a parte la paura e la condizione psicofisica di un trasferimento in pieno travaglio, legata e in pochi metri quadri, trovo vergognoso che oltre a non poter partorire in loco neanche nei casi di estrema emergenza, a causa della totale mancanza di sicurezza e del progressivo smantellamento del servizio di ostetricia e ginecologia di Lipari, non si riesca almeno a far scegliere il punto nascita più vicino alle gestanti e/o agli stessi familiari, nonostante la disponibilità di posti letto e la distanza minima tra le varie strutture della fascia tirrenica.
E' giusto o no che una donna massacrata fisicamente e psicologicamente durante la gravidanza per i continui trasferimenti nella terraferma abbia almeno il diritto di poter scegliere il luogo per lei migliore dove affrontare il proprio parto?
D'altronde il punto nascita di Patti è di gran lunga superiore a quello di Milazzo in quanto vi è anche la presenza dell'UTIN.
Qualcuno potrebbe addirittura pensare che volutamente si cerca di incrementare il numero di parti nella struttura ospedaliera di Milazzo per decisioni e voleri superiori a discapito della volontà delle stesse gestanti. Quasi a cercare di potenziare una determinata struttura in vista di leggi maggiormente restrittive sul numero minimo di parti da effettuare per la sopravvivenza dello stesso punto nascita.
Io non penso che sia questo il motivo e pertanto La invito a voler modificare eventuali protocolli o disciplinari particolarmente mortificanti per tutti gli eoliani e privi di ogni senso logico.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
"Trasloco in corso" al Conti...con partecipazione attiva degli studenti
Sono iniziate oggi le "operazioni di trasloco", dall'Istituto Conti all'ex asilo nido di contrada San Giorgio, di quanto necessario per l'attività scolastica che inizierà, presumibilmente, subito dopo le vacanze pasquali.
Al "trasloco" partecipano attivamente gli studenti.
Il "trasloco", nell'immobile concesso temporaneamente dall'amministrazione Giorgianni, si è reso necessario per evitare il doppio turno nel plesso del "Conti", dopo la chiusura per infiltrazioni d'acqua del piano superiore.
Per le foto, grazie a Bartolo Fonti
Al "trasloco" partecipano attivamente gli studenti.
Il "trasloco", nell'immobile concesso temporaneamente dall'amministrazione Giorgianni, si è reso necessario per evitare il doppio turno nel plesso del "Conti", dopo la chiusura per infiltrazioni d'acqua del piano superiore.
Per le foto, grazie a Bartolo Fonti
Evento sismico nel mare delle Eolie
Un evento sismico di magnitudo 2.2 è stato registrato, dalla sala sismica dell'Ingv di Roma, nel mare delle Eolie, per la precisione al lrgo di Vulcano. La scossa, verificatasi alle ore 00:43, con ipocentro d una profondità di 11 km., non è stata avvertita dalla popolazione
Il Visitatore Apostolico Mons. Raspanti incontra il clero eoliano (di Michele Giacomantonio)
Fra il popolo e il Pastore si è creato subito un flusso di simpatia fin dall’apparire di Mons. Antonino sulla soglia della porta principale della Cattedrale, la Porta Santa, con la sua figura slanciata, ascetica, stretta in un mantello nero che lo snelliva maggiormente. Ed infatti la gente spontaneamente l’ha applaudito ed ha ripetuto più volte l’applauso sottolineando così un calore umano che il Presule non ha potuto non cogliere e che ha voluto ricordare nel suo intervento di saluto. Il saluto della Chiesa di Lipari l’ha porto Mons. Alfredo Adornato, il sacerdote più anziano che ha voluto ricordare i legami storici di amicizia fra la Chiesa di Lipari e quella di Acireale della quale Mons. Raspanti è Vescovo.
L’omelia dopo le letture di Isaia, del Salmo 88, dell’Apocalisse e del Vangelo di Luca quello dove Gesù a Nazaret legge il passo del profeta Isaia e dinnanzi ad un uditorio sbigottito annunzia “oggi questa scrittura si è adempiuta” cioè, sottolinea Mons. Raspanti, Gesù si proclama il Messia che è venuto a proclamare un anno di grazia. Quindi Mons. Raspanti si sofferma sulla figura del sacerdote, sulla sua missione, sul compito di dover essere, malgrado le debolezze, un “alter Cristus”. Un compito immane che pretende dedizione e abnegazione.
Alla fine della cerimonia Mons. Gaetano Sardella a nome di tutto il clero, dei consacrati e del popolo di Dio fa dono al Vescovo di una Sacra Famiglia in vetro soffiato augurandosi che questa sia la prima ma non l’ultima visita di Mons. Raspanti alle Eolie.
Grazie "ragazzi". Da oggi Canneto è più bella per merito vostro. Arrivate e posizionate le palme su lungomare
Ieri sera, verso le 23:45,sono arrivate le nuove palme per la piazza di Canneto,abbiamo lavorato fino alle 2 per sistemarle nelle aiuole.
C'erano tanti ragazzi a lavorare e questa è stata la cosa più bella e come ha detto Marcolino: "Insieme si può"!
Un plauso - che è anche il nostro ma che deve essere dell'intera collettività di Canneto - arriva dal dirigente comunale Mirko Ficarra
"Ieri sera - ha scritto su fb - dopo tanto tempo, ho avuto la conferma che l'associazione spontanea senza fini di lucro vince sempre. Già da tempo un gruppo di ragazzi sta collaborando con l'amministrazione affinché con poche risorse economiche si possa abbellire un luogo. Che dire mi sono
commosso nel vederli all'opera per migliorare l'estetica del luogo dove vivono e per regalare a chi ci verrà a trovare un posto ordinato. Ringrazio tutti per la collaborazione agli uffici che rappresento"
Area ex Pumex. Giorgianni dà i "60 giorni" al curatore fallimentare. Sidoti sul recupero e riqualificazione aree pomicifere "Avanti con determinazione"
Il curatore fallimentare della Pumex, avvocato Massimo Galletti, entro 60 giorni da ieri, dovrà provveda alla messa in sicurezza del sito e dei fabbricati della ex azienda pomicifera. Dovrà, inoltre, procedere allo sgombero degli impianti abbandonati, rimuovere il pontile a mare e i rifiuti presenti. In caso contrario interverrà il Comune operando “ in danno ai soggetti responsabili “ ovvero “ recuperando le somme anticipate mediante iscrizione al ruolo e riscossione coatta delle stesse”.
Lo ha disposto con propria ordinanza il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni
Lo ha disposto con propria ordinanza il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni
Intanto sul "Progetto di Riqualificazione e Recupero sostenibile delle aree di cava dell’Isola di Lipari" interviene con questa nota il consulente dell'amministrazione, Angelo Sidoti“Le linee guida del Progetto di Riqualificazione e Recupero sostenibile delle aree di cava dell’Isola di Lipari sono state tracciate e condivise con l’Amministrazione fin dal momento dell’accettazione del mio incarico di Consulente Volontario del Comune di Lipari. L’ordinanza del Sindaco Marco Giorgianni n. 5 del 21.03.2016 emessa nei confronti della Pumex Spa (oggi fallita) nella persona del Curatore Fallimentare Prof. Massimo Galletti, conferma la determinazione con cui si sta conducendo questo progetto. La priorità assoluta è la tutela del patrimonio dell’Arcipelago Eoliano e la Riqualificazione di una vasta area dell’Isola di Lipari che risulta abbandona a se stessa da quasi 10 anni e che potrebbe rappresentare un veicolo importante per lo sviluppo dell’economia dell’Arcipelago.
Il prossimo atto che l’Amministrazione si accinge a notificare alla Curatela nella persona del Prof. Massimo Galletti è l’azione di rivendica e/o possessoria dei terreni e/o fabbricati di proprietà comunale siti in località Porticello. Le stesse attività verranno successivamente replicate anche nei confronti della Società Italpomice, società controllata dalla stessa Pumex, dopo attenta valutazione con i legali dell’Ente.
Il progetto di riqualificazione sarà condotto con la massima trasparenza nei confronti della cittadinanza in quanto il patrimonio naturalistico delle Isole Eolie rappresenta un bene mondiale visto che le Eolie sono inserite nella lista dei siti UNESCO fin dal 2000.
Nel prossimo mese di aprile verrà resa pubblica dal sottoscritto la seconda relazione sulle attività svolte nella quale verranno esplicitate nel dettaglio le azioni intraprese in totale sinergia con l’Amministrazione Giorgianni”.
Il prossimo atto che l’Amministrazione si accinge a notificare alla Curatela nella persona del Prof. Massimo Galletti è l’azione di rivendica e/o possessoria dei terreni e/o fabbricati di proprietà comunale siti in località Porticello. Le stesse attività verranno successivamente replicate anche nei confronti della Società Italpomice, società controllata dalla stessa Pumex, dopo attenta valutazione con i legali dell’Ente.
Il progetto di riqualificazione sarà condotto con la massima trasparenza nei confronti della cittadinanza in quanto il patrimonio naturalistico delle Isole Eolie rappresenta un bene mondiale visto che le Eolie sono inserite nella lista dei siti UNESCO fin dal 2000.
Nel prossimo mese di aprile verrà resa pubblica dal sottoscritto la seconda relazione sulle attività svolte nella quale verranno esplicitate nel dettaglio le azioni intraprese in totale sinergia con l’Amministrazione Giorgianni”.
ABIE organizza corso di bagnino
Per informazioni tel. 338.9374832.-
Il presidente
Dario Famularo
Venerdì Santo del 2015 a Lipari: La Processione delle "varette"
Si avvicina il Venerdì Santo vi proponiamo, "pescandolo" dal nostro archivio, il video della Processione notturna delle Barette dello scorso anno a Lipari. Il video è stato girato da Bartolo Ballato
martedì 22 marzo 2016
Adesso è ufficiale. La dottoressa Ersilia Pajno sarà il nuovo assessore della giunta Giorgianni.
Adesso è ufficiale. La dottoressa Ersilia Pajno, 54 anni, sarà il nuovo assessore della giunta Giorgianni. Prenderà il posto di Davide Starvaggi del quale, la scorsa settimana, sono state protocollate le dimissioni.
Il giuramento dell’assessore in pectore, nelle mani del sindaco di Lipari, dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, non appena saranno espletate le formalità burocratiche, presumibilmente prima di Pasqua.
La dottoressa Pajno, che ha già ricoperto l’incarico di presidente nel Gal Leader II Eolie, dovrebbe ricevere le deleghe al Turismo, Spettacolo e Sport - Programmazione - Sviluppo Economico - Annona e Commercio.
La dottoressa Pajno sarà il quarto assessore al Turismo nominato dal sindaco Marco Giorgianni in questa legislatura
Alla dottoressa Pajno le congratulazioni di Eolienews e l'augurio per un proficuo lavoro al servizio delle nostre isole.
Alla dottoressa Pajno le congratulazioni di Eolienews e l'augurio per un proficuo lavoro al servizio delle nostre isole.
NASCERE A SAN MARINO: 242 PARTI NEL 2015. Perchè da noi ci vogliono 500 parti per il Punto Nascite ? (articolo di Pantelleria news)
IL DOTTOR PINO LA GRECA CI SEGNALA QUESTO ARTICOLO TRATTO
DA PANTELLERIA NEWS DEL 22 MARZO 2016
Il reparto di ostetricia offre un servizio pubblico di
accompagnamento alla nascita
NASCERE A SAN MARINO: 242 PARTI NEL 2015 |
Il percorso
nascita, attivo a San Marino da ben 20 anni, ha come scopo
principale quello di accompagnare la donna, insieme al suo compagno, per
tutto il periodo della gravidanza e nei cambiamenti che l’arrivo del
figlio/figlia porterà nella coppia, nel rispetto dei loro bisogni.
Il reparto di Ostetricia dell’ISS offre a tutte le donne in gravidanza che afferiscono al servizio pubblico un servizio di accompagnamento alla nascita, garantendo alla donna e/o alla coppia, assistenza sanitaria, sostegno e ascolto psicosociale. I parti in reparto sono stati n. 242 nel 2015 ed è attivo inoltre un progetto di intervento per la rilevazione precoce e il relativo trattamento dell’ansia, della depressione in gravidanza e della depressione post partum, che vede coinvolti in un lavoro di equipe il reparto di Ostetricia, la Pediatria, il Centro Salute Donna e il servizio di Home Visiting del Servizio Minori. In Italia il percorso nascita così articolato non esiste nel servizio sanitario pubblico, molte attività sono svolte infatti in regime di libera professione. A San Marino invece i servizi offerti alla futura mamma sono gratuiti, tanto da poter garantire e offrire un vero “pacchetto all inclusive”. Perchè da noi ci vogliono 500 parti? |
Ieri a Lipari la splendida manifestazione contro le discriminazioni razziali (di Michele Giacomantonio)
Purtroppo a Lipari non sono molte le occasioni di iniziative di alto livello culturale e morale ma è un vero peccato che quando queste pure si realizzano non riescono ad avere quell’ascolto e la partecipazione che pure meriterebbero soprattutto per insufficienze organizzative. Parlo dell’iniziativa promossa dall’Assessorato Attività Culturali del nostro Comune ieri pomeriggio nella Sala delle Lettere per celebrare la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della Discriminazione Razziale” e per l’integrazione degli emigranti con il coinvolgimento attivo e diretto di tutta la comunità nell’assenza della Amministrazione – salvo l’Assessore Centurrino e la dotto.ssa Paino - e del Consiglio Comunale. Eppure l’iniziativa era partita bene con l’istallazione artistica della barca, la rete-vela e i fenicotteri migranti alla fine del Torrente S. Lucia nello spazio dell’ex- Esso. L’installazione fa parte del progetto di arte virale Fenicotteri Migranti il cui scopo è quello di porre l’attenzione sul tema della accoglienza. Chi desidera partecipare al progetto può adottare gratuitamente un origami di fenicottero compilando il form sul sito www.fenicotterimigranti.it .
Con il termine origami si intende l'arte di piegare la carta (o-ri-gami, termine derivato dal giapponese, ori piegare e kami carta) e, sostantivato, l'oggetto che ne deriva.
Gli origami dei fenicotteri-migranti sono una invenzione geniale di Ambra Mirabito che da anni gira per il mondo collocandoli in tutti le piazze. A Lipari ha trovato la collaborazione di Mia Caleca e dell’assessore Fabiola Centurrino che caparbiamente, nel disinteresse di una Amministrazione sempre più sorda al linguaggio dei valori, ha voluto questa iniziativa.
I fenicotteri-migranti rappresentano simbolicamente i viaggi della speranza verso l’Europa da parte di centinai di migliaia di persone - donne, uomini, bambini, vecchi – che scappano dalla fame, dalla guerra, dalla carestia nell’indifferenza dei più. “Migrare – sottolineano gli organizzatori - dovrebbe significare “spostarsi in cerca di un luogo più favorevole dove dare inizio ad una nuova vita”, in realtà oggi significa andare alla deriva e finire spesso nella rete dei trafficanti di esseri umani.
Oltre all’illustrazione di Ambra e Fabiola di decine di slides delle piazze col fenicottero dalla Cina all’Africa, all’Europa, agli Usa, ecc. la manifestazione ha visto l’intervento del dott. Samuele Amendola, educatore, che illustrando la sua ricerca “Lo straniero che è in me” ha parlato dell’educazione all’accoglienza. Tema su cui si sono soffermati poi il preside Renato Candia e lo scrittore Fabio Famularo dando vita ad una sorta di tavola rotonda diretta dalla dott.ssa Tilde Paino responsabile del settore Cultura dell’Amministrazione.
Quindi Ambra ha distribuito ai rappresentanti delle scuole di Lipari gli origami di fenicotteri, uno per ogni edificio scolastico con l’impegno di collocarli in modo che tutti possano vederli e riflettere sul dramma dell’immigrazione e del razzismo.
La manifestazione si è conclusa con l’intervento del diacono Santino Tornesi direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes della nostra Diocesi l’organismo pastorale che si occupa di tutte le persone coinvolte dal fenomeno della mobilità umana, che ha presentato il Coro interetnico promosso dal suo ufficio. Un coro, vuole testimoniare come sia possibile stare insieme e arricchirsi reciprocamente nella diversità, anche attraverso la musica. Il coro ha eseguito dei brani che appartengono alla tradizione dei diversi Paesi di provenienza mentre Santino negli intervalli mostrava quanti pregiudizi oggi vi siano intorno alle migrazioni e come su di esse speculino le correnti ed i partiti xenofili.
I fenicotteri-migranti rappresentano simbolicamente i viaggi della speranza verso l’Europa da parte di centinai di migliaia di persone - donne, uomini, bambini, vecchi – che scappano dalla fame, dalla guerra, dalla carestia nell’indifferenza dei più. “Migrare – sottolineano gli organizzatori - dovrebbe significare “spostarsi in cerca di un luogo più favorevole dove dare inizio ad una nuova vita”, in realtà oggi significa andare alla deriva e finire spesso nella rete dei trafficanti di esseri umani.
Oltre all’illustrazione di Ambra e Fabiola di decine di slides delle piazze col fenicottero dalla Cina all’Africa, all’Europa, agli Usa, ecc. la manifestazione ha visto l’intervento del dott. Samuele Amendola, educatore, che illustrando la sua ricerca “Lo straniero che è in me” ha parlato dell’educazione all’accoglienza. Tema su cui si sono soffermati poi il preside Renato Candia e lo scrittore Fabio Famularo dando vita ad una sorta di tavola rotonda diretta dalla dott.ssa Tilde Paino responsabile del settore Cultura dell’Amministrazione.
Quindi Ambra ha distribuito ai rappresentanti delle scuole di Lipari gli origami di fenicotteri, uno per ogni edificio scolastico con l’impegno di collocarli in modo che tutti possano vederli e riflettere sul dramma dell’immigrazione e del razzismo.
La manifestazione si è conclusa con l’intervento del diacono Santino Tornesi direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes della nostra Diocesi l’organismo pastorale che si occupa di tutte le persone coinvolte dal fenomeno della mobilità umana, che ha presentato il Coro interetnico promosso dal suo ufficio. Un coro, vuole testimoniare come sia possibile stare insieme e arricchirsi reciprocamente nella diversità, anche attraverso la musica. Il coro ha eseguito dei brani che appartengono alla tradizione dei diversi Paesi di provenienza mentre Santino negli intervalli mostrava quanti pregiudizi oggi vi siano intorno alle migrazioni e come su di esse speculino le correnti ed i partiti xenofili.
Stroncato da un infarto e' morto Mino Licordari. Il suo nome indissolubilmente legato agli anni d’oro del Messina calcio con Massimino presidente e Franco Scoglio allenatore
Lucio D’Amico (Gazzetta del sud)
Immaginare la tv messinese senza Mino Licordari è impossibile. È stato lui, artefice di mille trasmissioni su Rtp e su altre emittenti locali, l’inventore di una televisione che qualcuno ha definito “nazionalpopolare”, ma che per decenni è entrata nelle case dei messinesi, come un’amica di famiglia. La città piange la scomparsa, a 73 anni, a causa di un infarto fulminante, di uno dei suoi personaggi più noti e più cari, avvocato di lungo corso, giornalista impegnato su tutti i fronti ma soprattutto sul versante sportivo. Il suo nome è indissolubilmente legato agli anni d’oro del Messina calcio, quel periodo sofferto e magico di Massimino presidente e Franco Scoglio allenatore. Le sue telecronache sono passate alla storia, il suo “urlo d’amore” (“Il Messina è in serie B”) ripetuto venti-trenta volte consecutive nel giorno della promozione dalla terza serie. E poi il periodo della serie A, il grande sogno, l’illusione durata poco ma rimasta impressa nei cuori e nelle menti di generazioni di tifosi giallorossi.
Mino Licordari era davvero l’amico della porta accanto, l’uomo che sapeva intercettare le istanze della comunità, soprattutto quelle dei quartieri che spesso non hanno voce in capitolo.
Cominciò la sua carriera giornalistica alla Tribuna del Mezzogiorno, all’inizio degli anni Settanta, occupandosi di basket. Poi, scelse la professione forense ma gli rimase sempre la passione per il giornalismo. Per oltre 40 anni è stato corrispondente del Corriere dello Sport. Nel 1976, poche settimane dopo la nascita di Rtp, cominciò le sue trasmissioni, che furono quelle di “punta” della Radiotelevisione peloritana, in particolare “Avanti un altro”. Uno spazio televisivo aperto a tutti, “rivoluzionario” nel suo genere, una sorta di “arena” nella quale qualsiasi cittadino poteva intervenire, raccontando le speranze, i problemi, le angosce dei nostri quartieri e villaggi. Cambiata la proprietà, lasciò Rtp ma continuò a condurre trasmissioni sportive e di impegno sociale, a Catania e nella nostra città. Poi, di recente, nel 2012-2013, il gran ritorno a Rtp con la sua “Messina c’è”, un ciclo di puntate andate in onda in diretta dall’auditorium della Gazzetta del Sud. La sua vita è stata segnata da un grande dolore, la morte dell’amata consorte, la giornalista pubblicista Mariella Ardizzone. E anche dal drammatico episodio del 20 giugno del 1987, quando il sicario di un boss gli sparò contro alcuni colpi di pistola, ferendolo alle gambe.
Immaginare la tv messinese senza Mino Licordari è impossibile. È stato lui, artefice di mille trasmissioni su Rtp e su altre emittenti locali, l’inventore di una televisione che qualcuno ha definito “nazionalpopolare”, ma che per decenni è entrata nelle case dei messinesi, come un’amica di famiglia. La città piange la scomparsa, a 73 anni, a causa di un infarto fulminante, di uno dei suoi personaggi più noti e più cari, avvocato di lungo corso, giornalista impegnato su tutti i fronti ma soprattutto sul versante sportivo. Il suo nome è indissolubilmente legato agli anni d’oro del Messina calcio, quel periodo sofferto e magico di Massimino presidente e Franco Scoglio allenatore. Le sue telecronache sono passate alla storia, il suo “urlo d’amore” (“Il Messina è in serie B”) ripetuto venti-trenta volte consecutive nel giorno della promozione dalla terza serie. E poi il periodo della serie A, il grande sogno, l’illusione durata poco ma rimasta impressa nei cuori e nelle menti di generazioni di tifosi giallorossi.
Mino Licordari era davvero l’amico della porta accanto, l’uomo che sapeva intercettare le istanze della comunità, soprattutto quelle dei quartieri che spesso non hanno voce in capitolo.
Cominciò la sua carriera giornalistica alla Tribuna del Mezzogiorno, all’inizio degli anni Settanta, occupandosi di basket. Poi, scelse la professione forense ma gli rimase sempre la passione per il giornalismo. Per oltre 40 anni è stato corrispondente del Corriere dello Sport. Nel 1976, poche settimane dopo la nascita di Rtp, cominciò le sue trasmissioni, che furono quelle di “punta” della Radiotelevisione peloritana, in particolare “Avanti un altro”. Uno spazio televisivo aperto a tutti, “rivoluzionario” nel suo genere, una sorta di “arena” nella quale qualsiasi cittadino poteva intervenire, raccontando le speranze, i problemi, le angosce dei nostri quartieri e villaggi. Cambiata la proprietà, lasciò Rtp ma continuò a condurre trasmissioni sportive e di impegno sociale, a Catania e nella nostra città. Poi, di recente, nel 2012-2013, il gran ritorno a Rtp con la sua “Messina c’è”, un ciclo di puntate andate in onda in diretta dall’auditorium della Gazzetta del Sud. La sua vita è stata segnata da un grande dolore, la morte dell’amata consorte, la giornalista pubblicista Mariella Ardizzone. E anche dal drammatico episodio del 20 giugno del 1987, quando il sicario di un boss gli sparò contro alcuni colpi di pistola, ferendolo alle gambe.
Marina Corta si rifà il look, sotto la direzione dell'assessore Sardella
Sotto la direzione dell'assessore Giovanni Sardella, collaborato dalla polizia municipale, dai tecnici comunali e attraverso l'intervento degli ex Pumex, si rifanno il look la piazza di Marina Corta e la via Roma. Il tutto in previsione delle processioni del Venerdì Santo e della Domenica di Pasqua, di cui quelle aree, insieme ad altre, saranno teatro.
Il prefetto Trotta va in pensione
Stefano Trotta lascia la Prefettura di Messina. La notizia è stata confermata dal diretto interessato: «Dopo più di 40 anni di servizio da funzionario dello Stato, vado in pensione».
Oggi il prefetto avrà una serie di incontri istituzionali per annunciare il suo congedo e per domani è previsto un suo messaggio alla cittadinanza messinese.
Adesso si attende una nuova nomina da parte del ministro Alfano
Via Crucis Vivente. Il resoconto dei Cantori Popolari con dedica alla signora Stefania Mazza ved. Bonfiglio
COMUNICATO
E’ stato un successo che desideriamo condividere con tutti quello avuto Domenica scorsa, in coincidenza con la Domenica delle Palme ed apertura dei Riti della Settimana Santa, in occasione della rappresentazione della Via Crucis Vivente a Lipari.
Per noi dell’Associazione dei “Cantori Popolari delle Isole Eolie” ancora tanti sacrifici, tanta pazienza, una grande ed insostituibile collaborazione da parte di un centinaio di figuranti esterni, un momento non di spettacolo ma di profonda, intensa e silenziosa preghiera.
La Via Crucis non è una devozione triste, ha insegnato spesso che la gioia cristiana ha le sue radici a forma di croce.
Se la Passione di Cristo è via dolorosa, è anche il cammino della speranza e della sicura vittoria.
Sono questi i sentimenti che il Direttore e Regista della rappresentazione, l’insostituibile Nino Alessandro, da ventisei anni a questa parte cerca di trasmettere non solo a chi diventa protagonista, ma anche al pubblico che numeroso ed in religioso silenzio segue le varie stazioni sino alla crocifissione.
La Via Crucis consiste nella considerazione dei 14 momenti della strada percorsa da Gesù verso il Calvario, per meditare le sofferenze di Gesù Cristo e unirsi interiormente a lui.
Noi amiamo la Croce, dobbiamo amarla, sinceramente, perché dove c’è la Croce c’è Cristo con il suo Amore, con la sua presenza che tutto avvolge.
Una Croce dalla quale non dobbiamo fuggire, da questa Croce Santa in cui si ritrova la pace, la gioia, la serenità, la forza.
La Croce è una realtà positiva, è il luogo da cui Dio volle donarci la vera vita.
Questi i sentimenti che i “Cantori Popolari delle Isole Eolie” sentono nel loro Io, avvertono intensamente durante le varie fasi della rappresentazione.
Ed oggi l’unanime consenso ricevuto dimostra che l’obiettivo di trasmettere queste forti emozioni, è giunto anche a chi ci ha seguito.
Ma desideriamo nel formulare indistintamente a tutti Autorità politiche, civili e religiose nonché alla cittadinanza intera gli Auguri di una serena e Santa Pasqua, dedicare quella che è stata la 26° edizione a chi l’Associazione l’ha vista nascere divenendone un pilastro insostituibile, la Cara ed Indimenticabile Sig.ra Stefania Mazza Ved. Bonfiglio, sicuri che anche da lassù continuerà a seguirci con l’Amore che sempre per noi ha portato nel suo grande ed immenso Cuore.
Per noi dell’Associazione dei “Cantori Popolari delle Isole Eolie” ancora tanti sacrifici, tanta pazienza, una grande ed insostituibile collaborazione da parte di un centinaio di figuranti esterni, un momento non di spettacolo ma di profonda, intensa e silenziosa preghiera.
La Via Crucis non è una devozione triste, ha insegnato spesso che la gioia cristiana ha le sue radici a forma di croce.
Se la Passione di Cristo è via dolorosa, è anche il cammino della speranza e della sicura vittoria.
Sono questi i sentimenti che il Direttore e Regista della rappresentazione, l’insostituibile Nino Alessandro, da ventisei anni a questa parte cerca di trasmettere non solo a chi diventa protagonista, ma anche al pubblico che numeroso ed in religioso silenzio segue le varie stazioni sino alla crocifissione.
La Via Crucis consiste nella considerazione dei 14 momenti della strada percorsa da Gesù verso il Calvario, per meditare le sofferenze di Gesù Cristo e unirsi interiormente a lui.
Noi amiamo la Croce, dobbiamo amarla, sinceramente, perché dove c’è la Croce c’è Cristo con il suo Amore, con la sua presenza che tutto avvolge.
Una Croce dalla quale non dobbiamo fuggire, da questa Croce Santa in cui si ritrova la pace, la gioia, la serenità, la forza.
La Croce è una realtà positiva, è il luogo da cui Dio volle donarci la vera vita.
Questi i sentimenti che i “Cantori Popolari delle Isole Eolie” sentono nel loro Io, avvertono intensamente durante le varie fasi della rappresentazione.
Ed oggi l’unanime consenso ricevuto dimostra che l’obiettivo di trasmettere queste forti emozioni, è giunto anche a chi ci ha seguito.
Ma desideriamo nel formulare indistintamente a tutti Autorità politiche, civili e religiose nonché alla cittadinanza intera gli Auguri di una serena e Santa Pasqua, dedicare quella che è stata la 26° edizione a chi l’Associazione l’ha vista nascere divenendone un pilastro insostituibile, la Cara ed Indimenticabile Sig.ra Stefania Mazza Ved. Bonfiglio, sicuri che anche da lassù continuerà a seguirci con l’Amore che sempre per noi ha portato nel suo grande ed immenso Cuore.
Il tuo entusiasmo e lo spirito vitale
che hai sprigionato continuerà a sostenerci...................... arrivederci dolcissima Sig.ra Stefania.
I Cantori Popolari delle Isole Eolie
Iscriviti a:
Post (Atom)