Purtroppo a Lipari non sono molte le occasioni di iniziative di alto livello culturale e morale ma è un vero peccato che quando queste pure si realizzano non riescono ad avere quell’ascolto e la partecipazione che pure meriterebbero soprattutto per insufficienze organizzative. Parlo dell’iniziativa promossa dall’Assessorato Attività Culturali del nostro Comune ieri pomeriggio nella Sala delle Lettere per celebrare la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della Discriminazione Razziale” e per l’integrazione degli emigranti con il coinvolgimento attivo e diretto di tutta la comunità nell’assenza della Amministrazione – salvo l’Assessore Centurrino e la dotto.ssa Paino - e del Consiglio Comunale. Eppure l’iniziativa era partita bene con l’istallazione artistica della barca, la rete-vela e i fenicotteri migranti alla fine del Torrente S. Lucia nello spazio dell’ex- Esso. L’installazione fa parte del progetto di arte virale Fenicotteri Migranti il cui scopo è quello di porre l’attenzione sul tema della accoglienza. Chi desidera partecipare al progetto può adottare gratuitamente un origami di fenicottero compilando il form sul sito www.fenicotterimigranti.it .
Con il termine origami si intende l'arte di piegare la carta (o-ri-gami, termine derivato dal giapponese, ori piegare e kami carta) e, sostantivato, l'oggetto che ne deriva.
Gli origami dei fenicotteri-migranti sono una invenzione geniale di Ambra Mirabito che da anni gira per il mondo collocandoli in tutti le piazze. A Lipari ha trovato la collaborazione di Mia Caleca e dell’assessore Fabiola Centurrino che caparbiamente, nel disinteresse di una Amministrazione sempre più sorda al linguaggio dei valori, ha voluto questa iniziativa.
I fenicotteri-migranti rappresentano simbolicamente i viaggi della speranza verso l’Europa da parte di centinai di migliaia di persone - donne, uomini, bambini, vecchi – che scappano dalla fame, dalla guerra, dalla carestia nell’indifferenza dei più. “Migrare – sottolineano gli organizzatori - dovrebbe significare “spostarsi in cerca di un luogo più favorevole dove dare inizio ad una nuova vita”, in realtà oggi significa andare alla deriva e finire spesso nella rete dei trafficanti di esseri umani.
Oltre all’illustrazione di Ambra e Fabiola di decine di slides delle piazze col fenicottero dalla Cina all’Africa, all’Europa, agli Usa, ecc. la manifestazione ha visto l’intervento del dott. Samuele Amendola, educatore, che illustrando la sua ricerca “Lo straniero che è in me” ha parlato dell’educazione all’accoglienza. Tema su cui si sono soffermati poi il preside Renato Candia e lo scrittore Fabio Famularo dando vita ad una sorta di tavola rotonda diretta dalla dott.ssa Tilde Paino responsabile del settore Cultura dell’Amministrazione.
Quindi Ambra ha distribuito ai rappresentanti delle scuole di Lipari gli origami di fenicotteri, uno per ogni edificio scolastico con l’impegno di collocarli in modo che tutti possano vederli e riflettere sul dramma dell’immigrazione e del razzismo.
La manifestazione si è conclusa con l’intervento del diacono Santino Tornesi direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes della nostra Diocesi l’organismo pastorale che si occupa di tutte le persone coinvolte dal fenomeno della mobilità umana, che ha presentato il Coro interetnico promosso dal suo ufficio. Un coro, vuole testimoniare come sia possibile stare insieme e arricchirsi reciprocamente nella diversità, anche attraverso la musica. Il coro ha eseguito dei brani che appartengono alla tradizione dei diversi Paesi di provenienza mentre Santino negli intervalli mostrava quanti pregiudizi oggi vi siano intorno alle migrazioni e come su di esse speculino le correnti ed i partiti xenofili.
I fenicotteri-migranti rappresentano simbolicamente i viaggi della speranza verso l’Europa da parte di centinai di migliaia di persone - donne, uomini, bambini, vecchi – che scappano dalla fame, dalla guerra, dalla carestia nell’indifferenza dei più. “Migrare – sottolineano gli organizzatori - dovrebbe significare “spostarsi in cerca di un luogo più favorevole dove dare inizio ad una nuova vita”, in realtà oggi significa andare alla deriva e finire spesso nella rete dei trafficanti di esseri umani.
Oltre all’illustrazione di Ambra e Fabiola di decine di slides delle piazze col fenicottero dalla Cina all’Africa, all’Europa, agli Usa, ecc. la manifestazione ha visto l’intervento del dott. Samuele Amendola, educatore, che illustrando la sua ricerca “Lo straniero che è in me” ha parlato dell’educazione all’accoglienza. Tema su cui si sono soffermati poi il preside Renato Candia e lo scrittore Fabio Famularo dando vita ad una sorta di tavola rotonda diretta dalla dott.ssa Tilde Paino responsabile del settore Cultura dell’Amministrazione.
Quindi Ambra ha distribuito ai rappresentanti delle scuole di Lipari gli origami di fenicotteri, uno per ogni edificio scolastico con l’impegno di collocarli in modo che tutti possano vederli e riflettere sul dramma dell’immigrazione e del razzismo.
La manifestazione si è conclusa con l’intervento del diacono Santino Tornesi direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes della nostra Diocesi l’organismo pastorale che si occupa di tutte le persone coinvolte dal fenomeno della mobilità umana, che ha presentato il Coro interetnico promosso dal suo ufficio. Un coro, vuole testimoniare come sia possibile stare insieme e arricchirsi reciprocamente nella diversità, anche attraverso la musica. Il coro ha eseguito dei brani che appartengono alla tradizione dei diversi Paesi di provenienza mentre Santino negli intervalli mostrava quanti pregiudizi oggi vi siano intorno alle migrazioni e come su di esse speculino le correnti ed i partiti xenofili.
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