Una Finanziaria emergenziale, snella e di soli 26 articoli, per attivare misure di contrasto agli effetti economici negativi del Coronavirus in Sicilia. Il governo Musumeci ha riscritto la manovra per il 2020 e l'ha già inviata all'Assemblea regionale siciliana, per l'avvio dell'iter di approvazione. Le risorse provengono da una rimodulazione dei Fondi extraregionali (Fesr e Fse) e del Poc 2014/2020.
L'obiettivo di Palazzo Orleans è affrontare la cosiddetta “Fase 1” (quella dell'emergenza attuale) e la successiva “Fase 2” (Piano per la ricostruzione economica) incidendo, sostanzialmente, in quattro settori: enti locali, famiglie povere, operatori economici, scuole e povertà educative.
Comuni
Viene istituito un Fondo perequativo degli enti locali. Ai Comuni, per far fronte alle minori entrate, a causa della sospensione o per i mancati versamenti da parte dei contribuenti, andranno duecento milioni di euro.
Scuola e povertà educative
Al mondo della scuola vengono destinate centoventi milioni di euro. Serviranno per evitare un ulteriore incremento della dispersione scolastica e per garantire i livelli occupazionali dei lavoratori dei comparti dell’istruzione e della formazione professionale. Ma anche per favorire l’adozione di strategie finalizzate al potenziamento della scuola digitale e al corretto e più ampio esercizio del diritto allo studio.
Fasce deboli della popolazione
Il governo regionale ha previsto di incrementare il budget, da destinare ai Comuni, per l'assistenza alimentare delle famiglie più disagiate, portando le risorse a duecento milioni di euro. A queste si aggiungono altri cento milioni di euro che serviranno a istituire, presso l'Irfis, uno speciale Fondo per il finanziamento al consumo per le famiglie. Verranno concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino a cinquemila euro, a interessi zero.
Sistema economico-produttivo
Per quanto concerne il sostegno alle imprese sono previsti due tipi di interventi: sovvenzioni e finanziamenti per il credito d'esercizio, che assicurino liquidità alle aziende. Anche per questo settore verrà creato presso l'Irfis un Fondo di centosettanta milioni di euro per far fronte alle esigenze finanziarie degli operatori economici. Verranno concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino a quindicimila euro, a interessi zero. Dieci milioni, in particolare, sono destinati a sostenere l'editoria siciliana e le agenzie di stampa, anche online. Altri cento milioni di euro serviranno a creare, presso la Crias, uno speciale “Fondo per la ripresa artigiani”. Anche per loro prestiti fino a quindicimila euro senza interessi. Identica possibilità per le cooperative: cinquanta milioni di euro a disposizione, attraverso l'Ircac, per finanziamenti fino a cinquantamila euro. Interventi anche per il settore del turismo e il comparto della pesca.
Sospensione versamenti
Verranno sospese tutte le tasse di concessione governativa di competenza regionale, i tributi per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, i canoni per le concessioni demaniali marittime e i ruoli istituzionali e irrigui dei Consorzi di bonifica dell'ultimo triennio.
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giovedì 16 aprile 2020
Da Assobalneari appello all'assessore regionale Cordaro per le operazioni di installazione e di manutenzione delle strutture e delle attrezzature balneari.
Egr. Assessore
Territorio ed Ambiente
Regione Sicilia
On. Avv. Totò Cordaro
Egregio assessore come Assobalneari Italia intendiamo , prima di ogni altra cosa , esprimerLe la nostra approvazione per la attenzione che Lei, ancora una volta, ha dimostrato nei confronti delle imprese balneari siciliane.
Riferendoci in particolare all’annuncio di esenzione del canone demaniale marittimo riferito alla annualità corrente, provvedimento che dimostra attenzione e lungimiranza Regione.
Ci urge richiamare la Sua attenzione su una tematica che investe le nostre imprese rendendo vano il Suo apprezzabile impegno; ci riferiamo all'impossibilità, stante l'attuale quadro normativo, di eseguire le operazioni di installazione e di manutenzione delle strutture e delle attrezzature balneari. Un ulteriore procrastinarsi della data di inizio delle suddette opere rischierebbe, concretamente, di annullare la possibilità di operare per i lidi balneari nella stagione balneare ormai prossima , con il conseguente azzeramento di ogni reddito degli imprenditori e degli addetti, aggravata dalla possibilità reale di non potere adempiere ad impegni finanziari precedentemente assunti, ai costi fiscali e burocratici.
Questo rischio appare maggiore nella zona orientale nella quale la morfologia della costa, con scogliere laviche ed i dislivelli, impone agli operatori la realizzazione di piattaforme precarie a ridosso della linea costiera, sulle quali poi realmente si svolgono le attività di un lido.
Siamo già in forte ritardo sui loro tempi di allestimento, ed anche se dette attività fossero consentite senza indugio ulteriore ad iniziare i lavori, la stagione sarebbe già mutilata per il periodo di Giugno.
La regione Liguria che si è preoccupata di affrontare immediatamente il problema ha già emanato il decreto 18/2020 del presidente Toti nella sua qualità di soggetto attuatore del Dipartimento della Protezione Civile per l’emergenza Covid-19, rispondendo immediatamente alle esigenze delle imprese.
Analoghi atti dispositivi ci risultano già attivi anche in altre regioni, tra cui Veneto ed Abruzzo. Abbiamo ritenuto sottoporre alla Sua attenzione questo problema come immediato e non più rinviabile perché in un momento emergenziale come questo non importano solo le azioni che vengono intraprese, ma sono fondamentali anche le tempistiche.
Ci sarebbero tante altre questioni da affrontare ma questo rappresenta l'emergenza da affrontare per consentirci di vedere ancora un futuro per le nostre imprese.
Cordiali saluti
Il presidente nazionale Fabrizio Licordari
Il presidente regionale Luca Maimone
Il coordinatore della Sicilia Orientale Antonio Leonardi
Il coordinatore delle Isole Eolie Dario Famularo
Egregio assessore come Assobalneari Italia intendiamo , prima di ogni altra cosa , esprimerLe la nostra approvazione per la attenzione che Lei, ancora una volta, ha dimostrato nei confronti delle imprese balneari siciliane.
Riferendoci in particolare all’annuncio di esenzione del canone demaniale marittimo riferito alla annualità corrente, provvedimento che dimostra attenzione e lungimiranza Regione.
Ci urge richiamare la Sua attenzione su una tematica che investe le nostre imprese rendendo vano il Suo apprezzabile impegno; ci riferiamo all'impossibilità, stante l'attuale quadro normativo, di eseguire le operazioni di installazione e di manutenzione delle strutture e delle attrezzature balneari. Un ulteriore procrastinarsi della data di inizio delle suddette opere rischierebbe, concretamente, di annullare la possibilità di operare per i lidi balneari nella stagione balneare ormai prossima , con il conseguente azzeramento di ogni reddito degli imprenditori e degli addetti, aggravata dalla possibilità reale di non potere adempiere ad impegni finanziari precedentemente assunti, ai costi fiscali e burocratici.
Questo rischio appare maggiore nella zona orientale nella quale la morfologia della costa, con scogliere laviche ed i dislivelli, impone agli operatori la realizzazione di piattaforme precarie a ridosso della linea costiera, sulle quali poi realmente si svolgono le attività di un lido.
Siamo già in forte ritardo sui loro tempi di allestimento, ed anche se dette attività fossero consentite senza indugio ulteriore ad iniziare i lavori, la stagione sarebbe già mutilata per il periodo di Giugno.
La regione Liguria che si è preoccupata di affrontare immediatamente il problema ha già emanato il decreto 18/2020 del presidente Toti nella sua qualità di soggetto attuatore del Dipartimento della Protezione Civile per l’emergenza Covid-19, rispondendo immediatamente alle esigenze delle imprese.
Analoghi atti dispositivi ci risultano già attivi anche in altre regioni, tra cui Veneto ed Abruzzo. Abbiamo ritenuto sottoporre alla Sua attenzione questo problema come immediato e non più rinviabile perché in un momento emergenziale come questo non importano solo le azioni che vengono intraprese, ma sono fondamentali anche le tempistiche.
Ci sarebbero tante altre questioni da affrontare ma questo rappresenta l'emergenza da affrontare per consentirci di vedere ancora un futuro per le nostre imprese.
Cordiali saluti
Il presidente nazionale Fabrizio Licordari
Il presidente regionale Luca Maimone
Il coordinatore della Sicilia Orientale Antonio Leonardi
Il coordinatore delle Isole Eolie Dario Famularo
Lipari, al via la deposizione dei fiori offerti da LN Garden dei fratelli Giorgianni. Il video della preghiera di Mons. Sardella
COMUNICATO STAMPA
L’Amministrazione Comunale ringrazia sentitamente la ditta LN Garden dei fratelli Giorgianni di Lipari che in un momento così cupo e drammatico per tutto il nostro Paese, ha voluto donare un fiore per ciascuno dei nostri cari defunti, da posizionare in ogni loculo di tutti i cimiteri di Lipari: un gesto di profondo valore e grande sensibilità.
Nei prossimi giorni verrà offerto un segno floreale anche nei cimiteri delle isole minori.
Si ringrazia Mons. Gaetano Sardella per la benedizione profusa questa mattina al Cimitero di Lipari.
L’Amministrazione Comunale
IL VIDEO DELL'INTERVENTO E DELLA PREGHIERA DI MONS. GAETANO SARDELLA
L’Amministrazione Comunale ringrazia sentitamente la ditta LN Garden dei fratelli Giorgianni di Lipari che in un momento così cupo e drammatico per tutto il nostro Paese, ha voluto donare un fiore per ciascuno dei nostri cari defunti, da posizionare in ogni loculo di tutti i cimiteri di Lipari: un gesto di profondo valore e grande sensibilità.
Nei prossimi giorni verrà offerto un segno floreale anche nei cimiteri delle isole minori.
Si ringrazia Mons. Gaetano Sardella per la benedizione profusa questa mattina al Cimitero di Lipari.
L’Amministrazione Comunale
IL VIDEO DELL'INTERVENTO E DELLA PREGHIERA DI MONS. GAETANO SARDELLA
Stromboli, rientro alla normale attività.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 10:21 (08:21 UTC), il rientro dei parametri alla normale attività.
Come eravamo, spulciando nel nostro archivio: Quando facevamo il bagno "Sutta 'u palu".
Chiunque voglia contribuire a questa rubrica, che da oggi diventa giornaliera, può inviare le foto a ssarpi59.ss@gmail.com o su messenger del nostro direttore, possibilmente specificando cosa è immortalato e a quando risale.Bagnanti nella frequentatissima (allora) scogliera liparese di "Sutta 'u palu" (Sotto il palo) e il traghetto "La Valletta" . Erano gli anni '70
Borse di stoffa grandi per la spesa. Prima risposta all'appello della Caritas. Signore/sarte, mettetevi all'opera
Prima risposta da una signora di Canneto, che intende mantenere l'anonimato, alla richiesta della Caritas di Lipari per la realizzazione di borse grandi di stoffa per la spesa. Questa nella foto è la prima. La pubblichiamo per invitare altre signore a fare altrettanto.
Questo l'appello di ieri:
La Caritas di Lipari ha bisogno di borse grandi per la spesa.
Si chiede a tutte le persone abili nel cucito di creare con stoffa di recupero delle capienti e solide borse e di donarle con amore.
Contattare il 343643980
Questo l'appello di ieri:
La Caritas di Lipari ha bisogno di borse grandi per la spesa.
Si chiede a tutte le persone abili nel cucito di creare con stoffa di recupero delle capienti e solide borse e di donarle con amore.
Contattare il 343643980
Consigliere Lorizio ringrazia presidente Biviano ma resta perplessa.
Con la presente intendo in primis ringraziare il presidente del consiglio Giacomo Biviano per l’attenta e sempre puntuale risposta alla mia PEC.
In riferimento a ciò s’intende precisare che, così come da PEC inoltrata ieri, concorda e condivide la necessità dello svolgimento del Consiglio comunale per le esigenze da lei citate e programmate in sede di conferenza dei sindaci,lungi da me “paralizzare i lavori del consiglio” o “esimersi dallo svolgere il proprio mandato”, tutt’altro visto che evidenzia e propone senza prendere posizioni e/o dinieghi, ma ciò non toglie che la stessa ritiene che nel frattempo si sarebbero potute attivare tutte quelle azioni necessarie a svolgere la seduta consiliare in un ambiente idoneo, e/o trovare una modalità in videoconferenza che potesse essere adatta all’uopo.
Bene rimarca che in passato si siano svolti consigli comunali nell’aula consigliare, con un nutrito numero di partecipanti, ma appunto “in passato” dove esigenze gravi di natura sanitaria non prevedevano le restrizioni indicate nel DPCM recante disposizioni per prevenire il contagio da Covid-19.
Non credo sia necessario essere un tecnico per comprendere che la distanza di un metro fra i partecipanti non possa essere garantita nei locali consueti di svolgimento del Consiglio.
Per quanto concerne la sanificazione confido nel buon senso ed immagino che dopo l’esecuzione della stessa i locali non siano stati più resi fruibili. Ringrazio ancora per l’attivazione dei presidi e degli ausili idonei ad affrontare la seduta.
Distinti saluti
Giusi Lorizio (consigliere comunale)
In riferimento a ciò s’intende precisare che, così come da PEC inoltrata ieri, concorda e condivide la necessità dello svolgimento del Consiglio comunale per le esigenze da lei citate e programmate in sede di conferenza dei sindaci,lungi da me “paralizzare i lavori del consiglio” o “esimersi dallo svolgere il proprio mandato”, tutt’altro visto che evidenzia e propone senza prendere posizioni e/o dinieghi, ma ciò non toglie che la stessa ritiene che nel frattempo si sarebbero potute attivare tutte quelle azioni necessarie a svolgere la seduta consiliare in un ambiente idoneo, e/o trovare una modalità in videoconferenza che potesse essere adatta all’uopo.
Bene rimarca che in passato si siano svolti consigli comunali nell’aula consigliare, con un nutrito numero di partecipanti, ma appunto “in passato” dove esigenze gravi di natura sanitaria non prevedevano le restrizioni indicate nel DPCM recante disposizioni per prevenire il contagio da Covid-19.
Non credo sia necessario essere un tecnico per comprendere che la distanza di un metro fra i partecipanti non possa essere garantita nei locali consueti di svolgimento del Consiglio.
Per quanto concerne la sanificazione confido nel buon senso ed immagino che dopo l’esecuzione della stessa i locali non siano stati più resi fruibili. Ringrazio ancora per l’attivazione dei presidi e degli ausili idonei ad affrontare la seduta.
Distinti saluti
Giusi Lorizio (consigliere comunale)
Modalità erogazione buoni spesa nel Comune di Lipari : Interrogazione dei consiglieri Fonti e Mollica
Interrogazione dei consiglieri comunali Gesuele Fonti ed Eliana Mollica al Sindaco di Lipari Marco Giorgianni, all’Assessore Servizi Sociali, Tiziana De Luca e.p.c. al Presidente del Consiglio Comunale, Giacomo Biviano
Riferimento: Erogazione buoni spesa nel territorio del Comune di Lipari.
PREMESSO CHE:
con l’Ordinanza di Protezione Civile n. 658 recante “Ulteriori interventi di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” si assegna ai Comuni italiani un contributo pari a 400 milioni di euro per interventi di solidarietà alimentare;
gli enti locali, in esercizio provvisorio, in base all’articolo 1 comma 3 della citata Ordinanza possono procedere ad una variazione di bilancio con delibera di Giunta;
il Comune di Lipari ha ricevuto la propria quota di finanziamento (pari a 108.000,00 euro circa) e ha provveduto con una delibera di giunta all’approvazione delle necessarie variazioni di bilancio in deroga alle ordinarie procedure;
in data 01 aprile 2020 l’Amministrazione comunale con avviso pubblico – Emergenza Covid 19 buoni spesa “Solidarietà alimentare” alle famiglie in difficoltà – indica i requisiti richiesti per accedere all’erogazione dei buoni spesa e le modalità di presentazione delle istanze, allegando il relativo modello di domanda;
raccogliamo il malessere e le giuste rimostranze di tanti cittadini, in evidente e dichiarato stato di disagio, che denunciano di essere stati esclusi dai benefici previsti dall’Ordinanza della Protezione Civile a favore del sostegno alimentare;
abbiamo verificato che tali lamentele provengono da persone in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso pubblicato dall’Amministrazione comunale;
l’ordine cronologico a cui l’Amministrazione dichiara di essersi attenuto per l’erogazione dei buoni spesa, e da noi non condiviso per ragioni già espresse, ha escluso tante famiglie in difficoltà dal beneficio;
la procedura adottata per la selezione delle istanze non ha dato la necessaria priorità alle situazioni più problematiche;
l’erogazione dei buoni spesa, non nominativi, non ha avuto luogo presso gli uffici comunali nel rispetto della privacy bensì in luoghi pubblici (piazze, vie comunali, sedi associative ecc.) o direttamente presso le abitazioni dei richiedenti attraverso soggetti terzi all’ente;
è urgentissimo un intervento a favore delle persone singole e delle famiglie prive di risorse di sostentamento, ad oggi escluse dagli aiuti previsti dal decreto “Solidarietà alimentare”;
E, PREMESSO CHE:
la Deliberazione di Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020 e s.m.i., ha disposto misure urgenti per sostenere i nuclei familiari che versano in condizioni disagiate e che non possono fare fronte con risorse proprie ad esigenze primarie, destinando complessivi € 100 mln, di cui € 30 mln a valere sul PO FSE obiettivo specifico 9.1, di cui il Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali è Centro di Responsabilità;
si ripartisce tra i Comuni le risorse disponibili in quota FSE 2014/2020, complessivamente pari a € 29.999.346,00, in misura pari al 30% della quota di riparto per Comune prevista nella Tabella allegata alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020;
il D.D.G. n. 304 del 04 aprile 2020 – Allegato n. 1,
Schema di riparto tra i Comuni delle risorse disponibili in quota FSE 2014/2020 per le “Misure di sostegno all’emergenza socio- assistenziale da COVID-19” ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020, assegna al Comune di Lipari l’importo di 76.926,00 euro.
Interroga, per sapere
- quanti buoni spesa sono stati acquistati con il contributo di circa 108.000,00 euro, erogato a favore del Comune di Lipari attraverso l’Ordinanza di Protezione Civile n. 658 (Risorse da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare);
- il numero esatto delle istanze pervenute presso gli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Lipari;
- se tutte le autocertificazioni presentate risultano munite di documento d’identità;
- le modalità con le quali si è proceduto all’accertamento dei redditi dei soggetti richiedenti;
- il numero di istanze che non hanno trovato accoglimento e le relative motivazioni;
- il numero di buoni spesa assegnati e le modalità stabilite per la divisione e distribuzione degli stessi;
- se è stato accreditato al Comune di Lipari l’importo di 76.926,00 euro, riportato nella Tabella allegata alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020, e si è provveduto di conseguenza alle necessarie variazioni di bilancio in deroga alle ordinarie procedure;
- se è intenzione dell’Amministrazione rivedere le modalità individuate per l’assegnazione e la distribuzione dei buoni spesa, al fine di evitare ulteriori disattenzioni, per rispondere rapidamente ai bisogni delle famiglie che versano in condizioni disagiate e che non possono fare fronte con risorse proprie ad esigenze primarie;
- se l’Amministrazione ha individuato condotte non corrette e dichiarazioni non attendibili, considerato che la Guardia di Finanza potrebbe avviare delle verifiche come dichiarato dal Sindaco di Lipari ai quotidiani locali.
La presente riveste carattere di urgenza per la quale si chiede risposta nei termini di cui all’art.27 della L.R. 26/8/1992 n. 7.
Consiglieri Comunali del gruppo Moderati per Calderone
Gesuele Fonti
Eliana Mollica
Riferimento: Erogazione buoni spesa nel territorio del Comune di Lipari.
PREMESSO CHE:
con l’Ordinanza di Protezione Civile n. 658 recante “Ulteriori interventi di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” si assegna ai Comuni italiani un contributo pari a 400 milioni di euro per interventi di solidarietà alimentare;
gli enti locali, in esercizio provvisorio, in base all’articolo 1 comma 3 della citata Ordinanza possono procedere ad una variazione di bilancio con delibera di Giunta;
il Comune di Lipari ha ricevuto la propria quota di finanziamento (pari a 108.000,00 euro circa) e ha provveduto con una delibera di giunta all’approvazione delle necessarie variazioni di bilancio in deroga alle ordinarie procedure;
in data 01 aprile 2020 l’Amministrazione comunale con avviso pubblico – Emergenza Covid 19 buoni spesa “Solidarietà alimentare” alle famiglie in difficoltà – indica i requisiti richiesti per accedere all’erogazione dei buoni spesa e le modalità di presentazione delle istanze, allegando il relativo modello di domanda;
raccogliamo il malessere e le giuste rimostranze di tanti cittadini, in evidente e dichiarato stato di disagio, che denunciano di essere stati esclusi dai benefici previsti dall’Ordinanza della Protezione Civile a favore del sostegno alimentare;
abbiamo verificato che tali lamentele provengono da persone in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso pubblicato dall’Amministrazione comunale;
l’ordine cronologico a cui l’Amministrazione dichiara di essersi attenuto per l’erogazione dei buoni spesa, e da noi non condiviso per ragioni già espresse, ha escluso tante famiglie in difficoltà dal beneficio;
la procedura adottata per la selezione delle istanze non ha dato la necessaria priorità alle situazioni più problematiche;
l’erogazione dei buoni spesa, non nominativi, non ha avuto luogo presso gli uffici comunali nel rispetto della privacy bensì in luoghi pubblici (piazze, vie comunali, sedi associative ecc.) o direttamente presso le abitazioni dei richiedenti attraverso soggetti terzi all’ente;
è urgentissimo un intervento a favore delle persone singole e delle famiglie prive di risorse di sostentamento, ad oggi escluse dagli aiuti previsti dal decreto “Solidarietà alimentare”;
E, PREMESSO CHE:
la Deliberazione di Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020 e s.m.i., ha disposto misure urgenti per sostenere i nuclei familiari che versano in condizioni disagiate e che non possono fare fronte con risorse proprie ad esigenze primarie, destinando complessivi € 100 mln, di cui € 30 mln a valere sul PO FSE obiettivo specifico 9.1, di cui il Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali è Centro di Responsabilità;
si ripartisce tra i Comuni le risorse disponibili in quota FSE 2014/2020, complessivamente pari a € 29.999.346,00, in misura pari al 30% della quota di riparto per Comune prevista nella Tabella allegata alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020;
il D.D.G. n. 304 del 04 aprile 2020 – Allegato n. 1,
Schema di riparto tra i Comuni delle risorse disponibili in quota FSE 2014/2020 per le “Misure di sostegno all’emergenza socio- assistenziale da COVID-19” ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020, assegna al Comune di Lipari l’importo di 76.926,00 euro.
Interroga, per sapere
- quanti buoni spesa sono stati acquistati con il contributo di circa 108.000,00 euro, erogato a favore del Comune di Lipari attraverso l’Ordinanza di Protezione Civile n. 658 (Risorse da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare);
- il numero esatto delle istanze pervenute presso gli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Lipari;
- se tutte le autocertificazioni presentate risultano munite di documento d’identità;
- le modalità con le quali si è proceduto all’accertamento dei redditi dei soggetti richiedenti;
- il numero di istanze che non hanno trovato accoglimento e le relative motivazioni;
- il numero di buoni spesa assegnati e le modalità stabilite per la divisione e distribuzione degli stessi;
- se è stato accreditato al Comune di Lipari l’importo di 76.926,00 euro, riportato nella Tabella allegata alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020, e si è provveduto di conseguenza alle necessarie variazioni di bilancio in deroga alle ordinarie procedure;
- se è intenzione dell’Amministrazione rivedere le modalità individuate per l’assegnazione e la distribuzione dei buoni spesa, al fine di evitare ulteriori disattenzioni, per rispondere rapidamente ai bisogni delle famiglie che versano in condizioni disagiate e che non possono fare fronte con risorse proprie ad esigenze primarie;
- se l’Amministrazione ha individuato condotte non corrette e dichiarazioni non attendibili, considerato che la Guardia di Finanza potrebbe avviare delle verifiche come dichiarato dal Sindaco di Lipari ai quotidiani locali.
La presente riveste carattere di urgenza per la quale si chiede risposta nei termini di cui all’art.27 della L.R. 26/8/1992 n. 7.
Consiglieri Comunali del gruppo Moderati per Calderone
Gesuele Fonti
Eliana Mollica
Il presidente Biviano alla consigliera Lorizio "Ecco perché ho convocato il consiglio nell'aula consiliare"
Egregio Consigliere Comunale Giuseppina Lo Rizio,
In riscontro alla sua nota trasmessa tramite P.E.C. in data odierna, si evidenzia quanto segue:
– la convocazione del Consiglio Comunale è stata preceduta da una riunione dei Capigruppo nella quale si è posta l’esigenza di dover procedere alla convocazione del Consiglio Comunale al fine di provvedere al sorteggio dei membri del Collegio dei Revisori, così come intimato dalla Corte Conti;
– durante la riunione, è stata prospettata dal sottoscritto la possibilità di svolgere il Consiglio in modalità videoconferenza. Possibilità respinta dalla maggioranza dei presenti. Lo stesso Segretario Generale ha mostrato diverse perplessità riguardo alla eventualità di affrontare il suddetto sorteggio in modalità remota, per via della delicatezza delle operazioni di sorteggio. Tali operazioni prevedono infatti che l’estrazione dei nominativi venga svolta dai Consiglieri-scrutatori (nominati dal Presidente) e difficilmente controllabili via internet. Ed ancora, un eventuale votazione potrebbe essere compromessa da problemi tecnici imprevedibili che impedirebbero al Consigliere di esprime il proprio voto o non darebbero la certezza di espressione dello stesso, con il rischio di paralizzare l’intera seduta o di rendere la delibera passibile di ricorso al TAR. Queste sono state le osservazioni del Segretario Generale che il sottoscritto ha ritenuto di tenere in debita considerazione, insieme a quelle della maggior parte dei Capigruppo.
– durante la Conferenza, si era anche proposto di svolgere il Consiglio Comunale al Palazzetto dei Congressi al fine di garantire una maggiore sicurezza, data l’ampiezza degli spazi. Il Segretario Generale ha però sottolineato la necessità di garantire la diretta streaming attraverso canali ufficiali esclusivamente gestiti dagli uffici comunali, nel caso lo stesso venisse svolto a porte chiuse. Interpellati gli uffici, gli stessi hanno escluso tale possibilità in quanto la sede non è attualmente fornita di attrezzature idonee a poter garantire con affidabilità la diretta streaming dal PalaCongressi.
A parere mio e dello stesso Segretario Generale le dimensioni dell’attuale Aula Consiliare consentono di svolgere il Consiglio Comunale,nel rispetto del distanziamento minimo previsto dal DPCM, seppur a porte chiuse.
L’attuale aula consiliare è la stessa che conteneva in passato 30 consiglieri comunali, il sindaco, dodici assessori, 6-7 funzionari pubblici e tutto il pubblico allora particolarmente presente.
I numeri oggi sono più che dimezzati ed escludendo l’eventuale presenza del pubblico, qualora fosse necessario, le distanze minime sarebbero molto più ampie di quelle previste dalle attuali norme anti-contagio.
In altri Comuni, i Consigli vengono convocati con regolarità, di presenza e nel rispetto delle attuali normative, con la presenza o meno del pubblico, a seconda dei casi, e con la consapevolezza che tale organo non può e non deve rimane paralizzato.
Centinaia di persone in questo momento, con le dovute accortezze, pur di garantire dei servizi essenziali prestano di presenza la loro attività lavorativa. Personalmente, non penso che i Consiglieri Comunali debbano esimersi dal farlo, anche se questo comporta la propria presenza fisica nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
Per quel che riguarda la sanificazione dei locali, è stata già effettuata, così come da precedente comunicazione del Sindaco.
In relazione alla dotazione di DPI e dispenser con detergente disinfettante provvederò a girare la sua richiesta agli uffici comunali competenti.
Distinti saluti.
Il Presidente del consiglio comunale
Giacomo Biviano
In riscontro alla sua nota trasmessa tramite P.E.C. in data odierna, si evidenzia quanto segue:
– la convocazione del Consiglio Comunale è stata preceduta da una riunione dei Capigruppo nella quale si è posta l’esigenza di dover procedere alla convocazione del Consiglio Comunale al fine di provvedere al sorteggio dei membri del Collegio dei Revisori, così come intimato dalla Corte Conti;
– durante la riunione, è stata prospettata dal sottoscritto la possibilità di svolgere il Consiglio in modalità videoconferenza. Possibilità respinta dalla maggioranza dei presenti. Lo stesso Segretario Generale ha mostrato diverse perplessità riguardo alla eventualità di affrontare il suddetto sorteggio in modalità remota, per via della delicatezza delle operazioni di sorteggio. Tali operazioni prevedono infatti che l’estrazione dei nominativi venga svolta dai Consiglieri-scrutatori (nominati dal Presidente) e difficilmente controllabili via internet. Ed ancora, un eventuale votazione potrebbe essere compromessa da problemi tecnici imprevedibili che impedirebbero al Consigliere di esprime il proprio voto o non darebbero la certezza di espressione dello stesso, con il rischio di paralizzare l’intera seduta o di rendere la delibera passibile di ricorso al TAR. Queste sono state le osservazioni del Segretario Generale che il sottoscritto ha ritenuto di tenere in debita considerazione, insieme a quelle della maggior parte dei Capigruppo.
– durante la Conferenza, si era anche proposto di svolgere il Consiglio Comunale al Palazzetto dei Congressi al fine di garantire una maggiore sicurezza, data l’ampiezza degli spazi. Il Segretario Generale ha però sottolineato la necessità di garantire la diretta streaming attraverso canali ufficiali esclusivamente gestiti dagli uffici comunali, nel caso lo stesso venisse svolto a porte chiuse. Interpellati gli uffici, gli stessi hanno escluso tale possibilità in quanto la sede non è attualmente fornita di attrezzature idonee a poter garantire con affidabilità la diretta streaming dal PalaCongressi.
A parere mio e dello stesso Segretario Generale le dimensioni dell’attuale Aula Consiliare consentono di svolgere il Consiglio Comunale,nel rispetto del distanziamento minimo previsto dal DPCM, seppur a porte chiuse.
L’attuale aula consiliare è la stessa che conteneva in passato 30 consiglieri comunali, il sindaco, dodici assessori, 6-7 funzionari pubblici e tutto il pubblico allora particolarmente presente.
I numeri oggi sono più che dimezzati ed escludendo l’eventuale presenza del pubblico, qualora fosse necessario, le distanze minime sarebbero molto più ampie di quelle previste dalle attuali norme anti-contagio.
In altri Comuni, i Consigli vengono convocati con regolarità, di presenza e nel rispetto delle attuali normative, con la presenza o meno del pubblico, a seconda dei casi, e con la consapevolezza che tale organo non può e non deve rimane paralizzato.
Centinaia di persone in questo momento, con le dovute accortezze, pur di garantire dei servizi essenziali prestano di presenza la loro attività lavorativa. Personalmente, non penso che i Consiglieri Comunali debbano esimersi dal farlo, anche se questo comporta la propria presenza fisica nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
Per quel che riguarda la sanificazione dei locali, è stata già effettuata, così come da precedente comunicazione del Sindaco.
In relazione alla dotazione di DPI e dispenser con detergente disinfettante provvederò a girare la sua richiesta agli uffici comunali competenti.
Distinti saluti.
Il Presidente del consiglio comunale
Giacomo Biviano
mercoledì 15 aprile 2020
Buon Compleanno!
Auguri a Gaetano Bisazza, Christopher Profilio, Giuseppe Russo, Laura Compagno, Gianluca Fonti, Paco Costanzo, Angelina Reitano, Federico Banzi
Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia, 2.081 positivi, 273 guariti e 181 deceduti
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (mercoledì 15 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 39.867 (+1.990 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.535 (+34), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.081 persone (+10), 273 sono guarite (+18) e 181 decedute (+6).
Degli attuali 2.081 positivi, 590 pazienti (-15) sono ricoverati - di cui 49 in terapia intensiva (-4) - mentre 1.491 (+25) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 128 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (17, 11, 10); Catania, 595 (124, 65, 65); Enna, 294 (176, 24, 22); Messina, 366 (132, 46, 37); Palermo, 325 (71, 44, 24); Ragusa, 59 (6, 4, 5); Siracusa, 86 (56, 60, 12); Trapani, 112 (8, 17, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 39.867 (+1.990 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.535 (+34), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.081 persone (+10), 273 sono guarite (+18) e 181 decedute (+6).
Degli attuali 2.081 positivi, 590 pazienti (-15) sono ricoverati - di cui 49 in terapia intensiva (-4) - mentre 1.491 (+25) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 128 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (17, 11, 10); Catania, 595 (124, 65, 65); Enna, 294 (176, 24, 22); Messina, 366 (132, 46, 37); Palermo, 325 (71, 44, 24); Ragusa, 59 (6, 4, 5); Siracusa, 86 (56, 60, 12); Trapani, 112 (8, 17, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Come eravamo, spulciando nel nostro archivio: Piazza Mazzini a Lipari (Primi anni 60)
Chiunque voglia contribuire a questa rubrica, che da oggi diventa giornaliera, può inviare le foto a ssarpi59.ss@gmail.com o su messenger del nostro direttore, possibilmente specificando cosa è immortalato e a quando risale.
Coronavirus: Regione avvia screening epidemiologico con test sierologici
Uno screening epidemiologico attraverso i test sierologici per contrastare il contagio da Coronavirus. E’ quanto verrà messo in campo in Sicilia attraverso un’azione mirata sulla base del parere reso, nei giorni scorsi, dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 nell’Isola. L’obiettivo del governo Musumeci è quello di monitorare l’andamento del contagio come avvenuto per altre epidemie.
«Pur ribadendo l’importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia – sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un’azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia».
I test sierologici, ritenuti complementari al tampone, così come indicato dal Comitato tecnico scientifico siciliano, verranno condotti su precise categorie: sul personale sanitario si effettueranno i test sierologici quantitativi, mentre per le persone che popolano le Rsa, le Cta, le Case di riposo, ad esempio, si procederà con i test sierologici qualitativi cioè con le card.
Nello screening epidemiologico, che la Regione condurrà attraverso la supervisione del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell'assessorato alla Salute, sono previsti, infatti, test per le Forze dell’ordine, per gli uffici pubblici, la popolazione carceraria e comunque su una porzione significativa della cittadinanza siciliana.
«L’avvio di operazioni di screening a partire dalle Rsa, dalle Cta, dalle Case di riposo e più in generale dalle comunità che ospitano pazienti fragili - commenta l’assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone - assieme a un elevato controllo sanitario va allargato anche al personale delle strutture, ma non può limitarsi ad esso. Infatti bisogna puntare anche ad altre categorie».
«Pur ribadendo l’importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia – sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un’azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia».
I test sierologici, ritenuti complementari al tampone, così come indicato dal Comitato tecnico scientifico siciliano, verranno condotti su precise categorie: sul personale sanitario si effettueranno i test sierologici quantitativi, mentre per le persone che popolano le Rsa, le Cta, le Case di riposo, ad esempio, si procederà con i test sierologici qualitativi cioè con le card.
Nello screening epidemiologico, che la Regione condurrà attraverso la supervisione del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell'assessorato alla Salute, sono previsti, infatti, test per le Forze dell’ordine, per gli uffici pubblici, la popolazione carceraria e comunque su una porzione significativa della cittadinanza siciliana.
«L’avvio di operazioni di screening a partire dalle Rsa, dalle Cta, dalle Case di riposo e più in generale dalle comunità che ospitano pazienti fragili - commenta l’assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone - assieme a un elevato controllo sanitario va allargato anche al personale delle strutture, ma non può limitarsi ad esso. Infatti bisogna puntare anche ad altre categorie».
Centri storici: dalla Regione 75 milioni per la riqualificazione. C'è anche Malfa.
Per settanta piccoli e medi Comuni della Sicilia arrivano dalla Regione Siciliana 75 milioni di euro da spendere nel recupero dei centri storici. L’assessorato regionale alle Infrastrutture ha dato il via libera definitivo alle amministrazioni locali per le gare d’appalto connesse al bando “Centri storici”, messo a punto dal governo Musumeci.
«Gli investimenti sulla riqualificazione del tessuto urbano siciliano - ha commentato il presidente della Regione Nello Musumeci - rappresentano uno dei pilastri del mio programma di governo. Siamo convinti che tutelando il patrimonio storico specie dei piccoli centri creiamo le condizioni per uno slancio alla riscoperta del nostro territorio e occasioni di lavoro e sviluppo».
«Dopo aver elaborato due linee di finanziamento e stilato le graduatorie dei settanta progetti - spiega l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - adesso acceleriamo decisamente sulle procedure. I Comuni possono già compiere le gare d’appalto, nelle more dei singoli decreti. In tal modo - sottolinea Falcone - puntiamo a far partire i primi interventi di questo vasto Piano di risanamento dei centri storici, messa in sicurezza e tutela di ambiente e beni culturali entro l’estate. Lavoriamo così al post-emergenza: gli investimenti infrastrutturali, abbattendo i tempi della burocrazia - conclude Falcone - devono essere la prima leva per risollevare la Sicilia dalla crisi economica scatenata dal coronavirus».
Graduatoria Comuni Linea A.
Aragona, Bivona, Cammarata, Montevago e Santa Elisabetta, nell'Agrigentino.
Mussomeli, Riesi e Sommatino, in provincia di Caltanissetta.
Castel di Judica, Grammichele, Maletto, Milo, Mineo, Pedara, Trecastagni e Vizzini, nel Catanese.
Assoro, Centuripe, Regalbuto e Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna.
Capri Leone, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Ficarra, Francavilla di Sicilia, Frazzanò, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Limina, Malfa, Mazzarrà Sant’Andrea, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Naso, Novara di Sicilia, Patti, Roccafiorita, Roccavaldina, Rodi Milici, Sant’Angelo di Brolo, Santa Lucia del Mela e Taormina, nel Messinese.
Collesano, Giuliana, Marineo, Prizzi e San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo.
Vita, nel Trapanese
Graduatoria Comuni Linea B:
Ravanusa e San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento.
Raddusa e Valverde, nel Catanese.
Agira, Aidone e Troina, nell'Ennese.
Alcara Li Fusi, Cesarò, Longi, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Scaletta Zanclea e Sinagra, in provincia di Messina.
Caltavuturo, Castellana Sicula, Geraci Siculo, Lercara Friddi e Vicari, in provincia di Palermo.
Salemi, nel Trapanese.
«Gli investimenti sulla riqualificazione del tessuto urbano siciliano - ha commentato il presidente della Regione Nello Musumeci - rappresentano uno dei pilastri del mio programma di governo. Siamo convinti che tutelando il patrimonio storico specie dei piccoli centri creiamo le condizioni per uno slancio alla riscoperta del nostro territorio e occasioni di lavoro e sviluppo».
«Dopo aver elaborato due linee di finanziamento e stilato le graduatorie dei settanta progetti - spiega l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - adesso acceleriamo decisamente sulle procedure. I Comuni possono già compiere le gare d’appalto, nelle more dei singoli decreti. In tal modo - sottolinea Falcone - puntiamo a far partire i primi interventi di questo vasto Piano di risanamento dei centri storici, messa in sicurezza e tutela di ambiente e beni culturali entro l’estate. Lavoriamo così al post-emergenza: gli investimenti infrastrutturali, abbattendo i tempi della burocrazia - conclude Falcone - devono essere la prima leva per risollevare la Sicilia dalla crisi economica scatenata dal coronavirus».
Graduatoria Comuni Linea A.
Aragona, Bivona, Cammarata, Montevago e Santa Elisabetta, nell'Agrigentino.
Mussomeli, Riesi e Sommatino, in provincia di Caltanissetta.
Castel di Judica, Grammichele, Maletto, Milo, Mineo, Pedara, Trecastagni e Vizzini, nel Catanese.
Assoro, Centuripe, Regalbuto e Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna.
Capri Leone, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Ficarra, Francavilla di Sicilia, Frazzanò, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Limina, Malfa, Mazzarrà Sant’Andrea, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Naso, Novara di Sicilia, Patti, Roccafiorita, Roccavaldina, Rodi Milici, Sant’Angelo di Brolo, Santa Lucia del Mela e Taormina, nel Messinese.
Collesano, Giuliana, Marineo, Prizzi e San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo.
Vita, nel Trapanese
Graduatoria Comuni Linea B:
Ravanusa e San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento.
Raddusa e Valverde, nel Catanese.
Agira, Aidone e Troina, nell'Ennese.
Alcara Li Fusi, Cesarò, Longi, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Scaletta Zanclea e Sinagra, in provincia di Messina.
Caltavuturo, Castellana Sicula, Geraci Siculo, Lercara Friddi e Vicari, in provincia di Palermo.
Salemi, nel Trapanese.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia lancia l’allarme e chiede soluzioni mirate
Federalberghi Isole Minori della Sicilia lancia l’allarme. A forte rischio imprese e occupazione del turismo. Adesso serve un cambio di passo da parte del Governo e della Regione per confezionare soluzioni mirate in previsione di una stagione turistica che assume sempre di più i contorni del disastro annunciato.
Il Cura Italia e il DL Liquidità rappresentano un importante impegno da parte del governo per tentare di porre un argine all’emorragia del nostro sistema produttivo. Attraverso il primo si spostano i tempi dei pagamenti e si attivano gli ammortizzatori sociali. Con il secondo si punta - permangono i dubbi su tempistica e reale possibilità di accedervi da parte di molte aziende – a garantire liquidità alle imprese. Parimenti, la Regione Siciliana, attraverso l’IRFIS e Fondo di garanzia Sicilia contribuisce a favorire l’accesso al credito da parte delle PMI e annuncia misure per incentivare la domanda turistica.
La sensazione che però prevale nella nostra base associativa – dichiara Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia - è che lo Stato stia dando il tempo alle imprese per indebitarsi e contribuire in modo sostanzioso a pagare i costi di questa crisi. Questa soluzione si rivelerà insostenibile per molte aziende del sud, già molto indebitate e alle prese con rateizzazioni e rottamazioni di tasse, tributi e cartelle.
In attesa che si aprano le maglie dell’Europa, ci ritroviamo con la coperta troppo corta del bilancio di uno Stato fortemente indebitato. A maggior ragione, occorrono soluzioni mirate da mettere in campo in tempi brevissimi. Queste non possono non tenere conto di alcuni fattori.
In primis, non tutti i settori economici subiranno lo stesso calo. Mentre la stima di calo per l’intera economia italiana nel 2020 è stimata al 17,8% secondo uno degli scenari del Cerved (marzo 2020), per il settore il calo è stimato al 41,9%, quello per il comparto alberghiero addirittura del 73,3%.
In secondo luogo, il nord, il centro e il sud dell’Italia al momento dello scoppio di questa crisi non si trovavano certo sulla stessa linea di partenza. I dati Svimez ci dicono chiaramente che il Mezzogiorno di Italia deve ancora recuperare i livelli precrisi del 2008 e, come dichiarato a Repubblica anche da Pietro Busetta (Università di Palermo), “considerata la maggiore fragilità delle imprese meridionali, la loro probabilità di uscire dal mercato è di 4 volte superiore rispetto a quelle del Centro-Nord". A questo, occorre sommare il divario infrastrutturale, sociale ed economico ben fotografato da ISTAT e Banca di Italia (2019) in cui quest’ultime saranno, comunque, chiamate ad operare.
L’87% dei flussi turistici in Sicilia si concentra nel periodo che va da aprile a ottobre e circa l’80% degli occupati sono stagionali. Nelle isole minori il dato supera il 90%. Qui le aziende sopportano costi di gestione più elevati e indubbi svantaggi strutturali e di accessibilità. Far saltare la stagione turistica significa stare fermi un giro e non vedere incassi per ben 18 mesi.
Dopo i primi decreti in prevalenza “generalisti”, adesso bisogna procedere con interventi specifici per settori e aree del paese del tutto eterogenee.
Occorre mettere immediatamente in sicurezza i lavoratori stagionali aumentando ad € 800 ed estendendola ai mesi di aprile, maggio e giugno l’indennità € 600 in atto prevista nel Cura Italia per il solo mese di marzo. Bisogna prendere atto che in funzione di un calo (50-73%) e di una minore capacità di spesa (basti solo pensare alla perdita del mercato estero che da solo incide per il 50% delle presenze) della domanda turistica, molte strutture ricettive non saranno nelle condizioni di riaprire e quindi di assumere trasformando in occupati quanti al momento sono assistiti dagli ammortizzatori sociali. Questo trend si protrarrà almeno fino alla prima metà del 2021.
“In assenza di interventi volti a sgravare le imprese del turismo, per almeno il 2020, del carico fiscale (prioritariamente IMU/TASI e TARI), non sarà possibile gettare le basi per una ripresa duratura del settore. Solo investendo a breve-medio termine sulle imprese si potrà garantire una ripresa sostenibile dell’economia e del mercato del lavoro sul medio-lungo periodo.
Infine, conclude Del Bono, una cosa sembra certa, con questo virus per un po di tempo ci dovremo convivere e questo andrà fatto attraverso un piano ben preciso di graduale fuoriuscita dal lockdown che fornisca al più presto indicazioni ben precise. In settori economici come il turismo, che ripartiranno tra gli ultimi nel paese, i rischi, le prescrizioni e i costi potrebbero superare abbondantemente i ricavi di una stagione turistica all’insegna degli impatti negativi da Covid-19.
Il Cura Italia e il DL Liquidità rappresentano un importante impegno da parte del governo per tentare di porre un argine all’emorragia del nostro sistema produttivo. Attraverso il primo si spostano i tempi dei pagamenti e si attivano gli ammortizzatori sociali. Con il secondo si punta - permangono i dubbi su tempistica e reale possibilità di accedervi da parte di molte aziende – a garantire liquidità alle imprese. Parimenti, la Regione Siciliana, attraverso l’IRFIS e Fondo di garanzia Sicilia contribuisce a favorire l’accesso al credito da parte delle PMI e annuncia misure per incentivare la domanda turistica.
La sensazione che però prevale nella nostra base associativa – dichiara Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia - è che lo Stato stia dando il tempo alle imprese per indebitarsi e contribuire in modo sostanzioso a pagare i costi di questa crisi. Questa soluzione si rivelerà insostenibile per molte aziende del sud, già molto indebitate e alle prese con rateizzazioni e rottamazioni di tasse, tributi e cartelle.
In attesa che si aprano le maglie dell’Europa, ci ritroviamo con la coperta troppo corta del bilancio di uno Stato fortemente indebitato. A maggior ragione, occorrono soluzioni mirate da mettere in campo in tempi brevissimi. Queste non possono non tenere conto di alcuni fattori.
In primis, non tutti i settori economici subiranno lo stesso calo. Mentre la stima di calo per l’intera economia italiana nel 2020 è stimata al 17,8% secondo uno degli scenari del Cerved (marzo 2020), per il settore il calo è stimato al 41,9%, quello per il comparto alberghiero addirittura del 73,3%.
In secondo luogo, il nord, il centro e il sud dell’Italia al momento dello scoppio di questa crisi non si trovavano certo sulla stessa linea di partenza. I dati Svimez ci dicono chiaramente che il Mezzogiorno di Italia deve ancora recuperare i livelli precrisi del 2008 e, come dichiarato a Repubblica anche da Pietro Busetta (Università di Palermo), “considerata la maggiore fragilità delle imprese meridionali, la loro probabilità di uscire dal mercato è di 4 volte superiore rispetto a quelle del Centro-Nord". A questo, occorre sommare il divario infrastrutturale, sociale ed economico ben fotografato da ISTAT e Banca di Italia (2019) in cui quest’ultime saranno, comunque, chiamate ad operare.
L’87% dei flussi turistici in Sicilia si concentra nel periodo che va da aprile a ottobre e circa l’80% degli occupati sono stagionali. Nelle isole minori il dato supera il 90%. Qui le aziende sopportano costi di gestione più elevati e indubbi svantaggi strutturali e di accessibilità. Far saltare la stagione turistica significa stare fermi un giro e non vedere incassi per ben 18 mesi.
Dopo i primi decreti in prevalenza “generalisti”, adesso bisogna procedere con interventi specifici per settori e aree del paese del tutto eterogenee.
Occorre mettere immediatamente in sicurezza i lavoratori stagionali aumentando ad € 800 ed estendendola ai mesi di aprile, maggio e giugno l’indennità € 600 in atto prevista nel Cura Italia per il solo mese di marzo. Bisogna prendere atto che in funzione di un calo (50-73%) e di una minore capacità di spesa (basti solo pensare alla perdita del mercato estero che da solo incide per il 50% delle presenze) della domanda turistica, molte strutture ricettive non saranno nelle condizioni di riaprire e quindi di assumere trasformando in occupati quanti al momento sono assistiti dagli ammortizzatori sociali. Questo trend si protrarrà almeno fino alla prima metà del 2021.
“In assenza di interventi volti a sgravare le imprese del turismo, per almeno il 2020, del carico fiscale (prioritariamente IMU/TASI e TARI), non sarà possibile gettare le basi per una ripresa duratura del settore. Solo investendo a breve-medio termine sulle imprese si potrà garantire una ripresa sostenibile dell’economia e del mercato del lavoro sul medio-lungo periodo.
Infine, conclude Del Bono, una cosa sembra certa, con questo virus per un po di tempo ci dovremo convivere e questo andrà fatto attraverso un piano ben preciso di graduale fuoriuscita dal lockdown che fornisca al più presto indicazioni ben precise. In settori economici come il turismo, che ripartiranno tra gli ultimi nel paese, i rischi, le prescrizioni e i costi potrebbero superare abbondantemente i ricavi di una stagione turistica all’insegna degli impatti negativi da Covid-19.
"In attesa di risposta...". Lettera aperta di Turcarelli al sindaco di Lipari.
EGREGIO Sig. Sindaco,
in attesa dal 02/04/2020, giorno della mia protesta, per sapere quali provvedimenti Voi come amministratori state portando avanti per garantirci la sopravvivenza nell'inverno prossimo, le segnalo questo articolo da LINKLAV. IT
Da Taormina alle Isole Eolie, lavoratori stagionali ridotti in miseria”
Si fà ancora più disperata la situazione dei lavoratori stagionali dei settori Commercio, Turismo e Servizi che da mesi hanno terminato l’indennità di disoccupazione Naspi e adesso sono senza reddito.
Il Coronavirus difficilmente consentirà nei prossimi mesi, la riapertura delle attività turistica - alberghiera.
Ne fanno le spese sopratutto quei lavoratori cosiddetti stagionali che ogni anno, con la loro professionalità garantivano l'efficienza degli alberghi sopratutto nel periodo di maggiore afflusso tra il mese di marzo/aprile - ottobre/novembre.
La Fisascat Cisl ha contestato più volte ai precedenti governi «l’iniqua riforma scellerata che ha ridotto il periodo e quindi l’indennità penalizzando i lavoratori».
Ma adesso gli stagionali, che erano in attesa di iniziare a lavorare, con le chiusure a causa dell’emergenza Coronavirus, sono rimasti senza contratto.
«Stagionali disoccupati, senza lavoro e senza indennità», è la denuncia del sindacato per un "Decreto Cura Italia" che rappresenta «l'ennesimo schiaffo ai lavoratori del commercio turismo e servizi».
«Inoltre, mentre agli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali è stata riconosciuta un indennità per il mese di marzo pari a 600 euro – spiegano Salvatore D’Agostino e Pancrazio di Leo della Fisascat Cisl Messina - i lavoratori stagionali del commercio non sono stati considerati nel decreto “Cura Italia”».
Drammatica la situazione in provincia di Messina, dove ci sono importanti realtà turistiche come Taormina e le Isole Eolie. «In queste località, a fronte di un periodo medio di lavoro di circa 3 mesi, i lavoratori hanno percepito solo un mese e mezzo di Naspi e gli Stagionali del Turismo Commercio e Servizi sono stati esclusi dagli ammortizzatori-sociali ordinari o in deroga».
in attesa dal 02/04/2020, giorno della mia protesta, per sapere quali provvedimenti Voi come amministratori state portando avanti per garantirci la sopravvivenza nell'inverno prossimo, le segnalo questo articolo da LINKLAV. IT
Da Taormina alle Isole Eolie, lavoratori stagionali ridotti in miseria”
Si fà ancora più disperata la situazione dei lavoratori stagionali dei settori Commercio, Turismo e Servizi che da mesi hanno terminato l’indennità di disoccupazione Naspi e adesso sono senza reddito.
Il Coronavirus difficilmente consentirà nei prossimi mesi, la riapertura delle attività turistica - alberghiera.
Ne fanno le spese sopratutto quei lavoratori cosiddetti stagionali che ogni anno, con la loro professionalità garantivano l'efficienza degli alberghi sopratutto nel periodo di maggiore afflusso tra il mese di marzo/aprile - ottobre/novembre.
La Fisascat Cisl ha contestato più volte ai precedenti governi «l’iniqua riforma scellerata che ha ridotto il periodo e quindi l’indennità penalizzando i lavoratori».
Ma adesso gli stagionali, che erano in attesa di iniziare a lavorare, con le chiusure a causa dell’emergenza Coronavirus, sono rimasti senza contratto.
«Stagionali disoccupati, senza lavoro e senza indennità», è la denuncia del sindacato per un "Decreto Cura Italia" che rappresenta «l'ennesimo schiaffo ai lavoratori del commercio turismo e servizi».
«Inoltre, mentre agli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali è stata riconosciuta un indennità per il mese di marzo pari a 600 euro – spiegano Salvatore D’Agostino e Pancrazio di Leo della Fisascat Cisl Messina - i lavoratori stagionali del commercio non sono stati considerati nel decreto “Cura Italia”».
Drammatica la situazione in provincia di Messina, dove ci sono importanti realtà turistiche come Taormina e le Isole Eolie. «In queste località, a fronte di un periodo medio di lavoro di circa 3 mesi, i lavoratori hanno percepito solo un mese e mezzo di Naspi e gli Stagionali del Turismo Commercio e Servizi sono stati esclusi dagli ammortizzatori-sociali ordinari o in deroga».
Vulcano: Imprenditori settore turistico - ricettivo sollecitano e propongono iniziative per ripartenza.
Riceviamo e pubblichiamo:
Superata, si spera, la fase critica emergenziale legata alla circolazione del Covid-19, si pensa alla fase 2 e alle prospettive di riapertura delle attività imprenditorali.
Tanti già gli occhi rivolti alle Isole Eolie, la cui attività si basa prevalentemente sul turismo stagionale che, a seguito dell'attuazione delle misure di prevenzione del virus, ha subito non solo un ritardo nell’avvio della stagione turistica ma chiaramente anche una drastica riduzione delle presenze e quindi delle prenotazioni presso le strutture ricettive presenti sulle isole anche per i mesi estivi.
Infatti, dopo l'intervento dell'ex sindaco di Lipari Mariano Bruno, del sostegno di Maria Fernanda Gervasi, dell'interpellanza a sostegno delle isole minori da parte del deputato regionale On. Luigi Genovese e delle richieste presentate da Federalberghi Sicilia, anche un gruppo spontaneo di gestori e proprietari di attività ricettive dell'Isola di Vulcano si è unito per far sentire la propria voce in merito.
"Abbiamo inviato questa mattina al Comune di Lipari, alla Regione Sicilia e ai rispettivi assessori competenti al Turismo e al Bilancio una nota affinchè si adottino a sostegno delle strutture ricettive delle Isole Eolie misure economiche straordinarie e ulteriori a quelle previste dal Governo, a nostro avviso insufficienti per la peculiarità del settore di nostra competenza che vive di un’economia stagionale. Ci auguriamo intanto che l’iniziativa dell’assessore al Turismo, Manlio Messina, di finanziare due notti su cinque a chi decide di soggiornare in Sicilia vada a buon fine" - così i proprietari/gestori di 10 strutture ricettive dell'isola di Vulcano, Davide Cotroneo – Hotel Eros; Davide Ferlazzo – Hotel Rojas; Francesco De Pasquale – Vulcano Blu e I Pagghiari; Gilberto Iacono – La Locanda Maria Tindara, Giulio Bruno – Hotel Faraglione; Manfredi De Rossi – Pensione La Giara; Marco Milazzo – Holiday Eolie Village; Pierpaolo Tiretti – Therasia Resort; Rodolfo Lazzaro – Hotel Orsa Maggiore; Umberto Trani – Therasia Resort;Vincenzo Restuccia – Hotel Les Sables Noir.
In particolare, gli stessi hanno richiesto la riduzione e/o contributi per l’acquisto dei biglietti per le Isole Eolie per residenti in Sicilia con contestuale riduzione della tassa di sbarco e l'esenzione per le strutture ricettive regolarmente iscritte alla CCIIAA dal pagamento delle imposte locali (IMU, TARI, TASI) per l'anno 2020.
Considerata infatti la notevole diminuzione dei flussi turistici provenienti sia dal resto dell’Italia ma anche dall’estero, si cercherebbe quanto meno di incentivare il turismo di prossimità da parte di coloro che risiedono nella nostra regione e si agevolerebbe la situazione di queste strutture ricettive che, in questa fase, si trovano già a dovere affrontare le problematiche connesse ad una notevole riduzione del proprio fatturato.
Tanti già gli occhi rivolti alle Isole Eolie, la cui attività si basa prevalentemente sul turismo stagionale che, a seguito dell'attuazione delle misure di prevenzione del virus, ha subito non solo un ritardo nell’avvio della stagione turistica ma chiaramente anche una drastica riduzione delle presenze e quindi delle prenotazioni presso le strutture ricettive presenti sulle isole anche per i mesi estivi.
Infatti, dopo l'intervento dell'ex sindaco di Lipari Mariano Bruno, del sostegno di Maria Fernanda Gervasi, dell'interpellanza a sostegno delle isole minori da parte del deputato regionale On. Luigi Genovese e delle richieste presentate da Federalberghi Sicilia, anche un gruppo spontaneo di gestori e proprietari di attività ricettive dell'Isola di Vulcano si è unito per far sentire la propria voce in merito.
"Abbiamo inviato questa mattina al Comune di Lipari, alla Regione Sicilia e ai rispettivi assessori competenti al Turismo e al Bilancio una nota affinchè si adottino a sostegno delle strutture ricettive delle Isole Eolie misure economiche straordinarie e ulteriori a quelle previste dal Governo, a nostro avviso insufficienti per la peculiarità del settore di nostra competenza che vive di un’economia stagionale. Ci auguriamo intanto che l’iniziativa dell’assessore al Turismo, Manlio Messina, di finanziare due notti su cinque a chi decide di soggiornare in Sicilia vada a buon fine" - così i proprietari/gestori di 10 strutture ricettive dell'isola di Vulcano, Davide Cotroneo – Hotel Eros; Davide Ferlazzo – Hotel Rojas; Francesco De Pasquale – Vulcano Blu e I Pagghiari; Gilberto Iacono – La Locanda Maria Tindara, Giulio Bruno – Hotel Faraglione; Manfredi De Rossi – Pensione La Giara; Marco Milazzo – Holiday Eolie Village; Pierpaolo Tiretti – Therasia Resort; Rodolfo Lazzaro – Hotel Orsa Maggiore; Umberto Trani – Therasia Resort;Vincenzo Restuccia – Hotel Les Sables Noir.
In particolare, gli stessi hanno richiesto la riduzione e/o contributi per l’acquisto dei biglietti per le Isole Eolie per residenti in Sicilia con contestuale riduzione della tassa di sbarco e l'esenzione per le strutture ricettive regolarmente iscritte alla CCIIAA dal pagamento delle imposte locali (IMU, TARI, TASI) per l'anno 2020.
Considerata infatti la notevole diminuzione dei flussi turistici provenienti sia dal resto dell’Italia ma anche dall’estero, si cercherebbe quanto meno di incentivare il turismo di prossimità da parte di coloro che risiedono nella nostra regione e si agevolerebbe la situazione di queste strutture ricettive che, in questa fase, si trovano già a dovere affrontare le problematiche connesse ad una notevole riduzione del proprio fatturato.
Convocato per il 20 aprile il consiglio comunale di Lipari. Le perplessità della consigliera Lorizio.
La scrivente Consigliere Comunale,
condividendo l’esigenza d’espletamento dei lavori del Consiglio Comunale, esprime perplessità nello svolgimento dello stesso in modalità: “in presenza”, vista la disponibilità in termini di spazio dei locali abitualmente individuati, vista le misure restrittive del periodo e vista la ormai annoverata possibilità di riunione in streaming, cosa tra l’altro già consolidata da buonissima parte dei Comuni italiani, nonché dalle varie Istituzioni Regionali e Nazionali.
Ciò si evidenzia in riferimento alle disposizioni del DPCM 11/03/2020 e relative modifiche ed integrazioni dove si chiariscono le misure di sicurezza da adottare per la prevenzione da COVID-19, che prevedono nello specifico: il distanziamento di almeno un metro, l’adozione di DPI idonei e la significazione dei locali.
A tal fine si CHIEDE, a questa Presidenza:
1)di individuare un altro locale dove svolgere la seduta di Consiglio Comunale prevista per il 20/04/2020 che permetterebbe il distanziamento sociale suddetto tenuto conto che, i locali della Sala Consiglio, non risponderebbero, se tutti i convenuti saranno presenti, ai nuovi requisiti di sicurezza e prevenzione,
2) di dotare i consiglieri di DPI idonei e di prevedere il posizionamento di dispenser con detergente disinfettante per le mani, all’entrata dei locali individuati,
3) di provvedere alla sanificazione preventiva dei locali eventualmente individuati.
Cordialità
Lipari 15/04/2020
Il Consigliere Comunale
Giuseppina Lorizio
L’Azienda Ospedaliera Papardo riceve visiere dalla Federazione Cisal-CSA Messina
L’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina ha ricevuto in donazione dalla CISAL (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) e dal CSA a cui essa afferisce, le visiere per il personale sanitario.
"la CISAL-CSA ha inteso con questo gesto - ha commentato il Segretario Generale CISAL Messina Santino Paladino - concretizzare la vicinanza e il supporto a tutti i lavoratori che, lontano dai riflettori, sono al fianco dei malati, non solo di COVID, incuranti delle possibili conseguenze per loro e le loro famiglie. Cogliamo l'occasione per sottolineare la meritoria attività di una realtà produttiva locale che sta facendo valere la propria professionalità in campo nazionale: i dispositivi sono infatti prodotti con tecnologia di stampa 3D dalla "LeanProject" di Capo D’Orlando."
“Ringraziamo la Cisal-CSA per questa importante donazione - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino - che sostiene i nostri medici e il nostro personale. Una sinergia fatta da lavoratori che aiutano altri lavoratori in un momento di difficoltà che ci sta facendo ritrovare il valore del senso di comunità.”
"la CISAL-CSA ha inteso con questo gesto - ha commentato il Segretario Generale CISAL Messina Santino Paladino - concretizzare la vicinanza e il supporto a tutti i lavoratori che, lontano dai riflettori, sono al fianco dei malati, non solo di COVID, incuranti delle possibili conseguenze per loro e le loro famiglie. Cogliamo l'occasione per sottolineare la meritoria attività di una realtà produttiva locale che sta facendo valere la propria professionalità in campo nazionale: i dispositivi sono infatti prodotti con tecnologia di stampa 3D dalla "LeanProject" di Capo D’Orlando."
“Ringraziamo la Cisal-CSA per questa importante donazione - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino - che sostiene i nostri medici e il nostro personale. Una sinergia fatta da lavoratori che aiutano altri lavoratori in un momento di difficoltà che ci sta facendo ritrovare il valore del senso di comunità.”
Stromboli, nuovo trabocco lavico e blocchi incandescenti sulla Sciara.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le reti
di monitoraggio hanno registrato alle ore 09:46 (07:46 UTC), un trabocco lavico dalla
terrazza craterica.
a partire dalle 07.23 UTC circa, dalle telecamere di sorveglianza si osserva un trabocco
lavico dall'area nord della terrazza craterica dello Stromboli. Dal fronte del trabocco si
staccano blocchi incandescenti che rotolano lungo la Sciara del Fuoco.
CP 322 di Circomare Lipari soccorre e porta in salvo tre persone, nel mare in tempesta, al largo di Linosa.
Come ogni giorno, anche oggi i "nostri ragazzi" hanno onorato il nome della Guardia Costiera, di Circomare Lipari e della "GLORIOSA" CP322.
Dopo un impegnativo pattugliamento, iniziato alle 16 di ieri, sono stati dirottati alle 22 circa, a SE di Linosa, per un Medevac su una nave.
Con non poche difficoltà, a causa del mare forte e dei 35 nodi di vento, sono state trasbordate 3 persone: un bambino, il padre e la madre incinta di 6 mesi.
Miglia percorse 136
"Perché è soprattutto nei momenti più difficili che bisogna essere pronti a tendere la mano a chi è in difficoltà. #ANCHEOGGISIDORMEDOMANI ".
Ricordiamo che da fine marzo la CP322 è dislocata a Lampedusa dove resterà per due mesi, impegnata in attività di pattugliamento e controllo dei flussi migratori.
Dopo un impegnativo pattugliamento, iniziato alle 16 di ieri, sono stati dirottati alle 22 circa, a SE di Linosa, per un Medevac su una nave.
Con non poche difficoltà, a causa del mare forte e dei 35 nodi di vento, sono state trasbordate 3 persone: un bambino, il padre e la madre incinta di 6 mesi.
Miglia percorse 136
"Perché è soprattutto nei momenti più difficili che bisogna essere pronti a tendere la mano a chi è in difficoltà. #ANCHEOGGISIDORMEDOMANI ".
martedì 14 aprile 2020
Coronavirus: l’aggiornamento del 14 aprile in Sicilia, 2.071 positivi, 255 guariti e 175 deceduti.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (martedì 14 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 37.877 (+566 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.501 (+43), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.071 persone (+21), 255 sono guarite (+18) e 175 decedute (+4).
Degli attuali 2.071 positivi, 605 pazienti (0) sono ricoverati - di cui 53 in terapia intensiva (+2) - mentre 1.466 (+21) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 127 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 117 (22, 8, 10); Catania, 593 (128, 59, 63); Enna, 293 (177, 21, 21); Messina, 358 (133, 45, 36); Palermo, 327 (71, 41, 23); Ragusa, 58 (6, 4, 5); Siracusa, 87 (55, 58, 11); Trapani, 111 (13, 17, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Coronavirus: Musumeci al Comitato scientifico, quando e da dove ripartire?
«Quali strategie adottare per il graduale ritorno ad una più normale vita quotidiana». Lo chiede il presidente della Regione Nello Musumeci, in una lettera inviata al Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, sollecitando un parere in ordine agli scenari progressivi di fine lockdown nell'Isola.
Nel documento, il governatore richiama la “Cabina di regia” varata dal governo nazionale di cui lui lo stesso fa parte. Musumeci sottolinea quanto «sia indispensabile accompagnare scelte e proposte con una preventiva valutazione di ordine tecnico-scientifico» proprio per avere «una interlocuzione consapevole con lo Stato».
Il presidente della Regione riconosce che la scelta, da dove ripartire e in quali tempi, non è facile, per questo è «necessario, direi forse indispensabile, che essa sia accompagnata da una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individui una gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascun cittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario».
Secondo l'assessore alla Salute Ruggero Razza «è necessario avere già uno sguardo proiettato al futuro che sia supportato da evidenze scientifiche. In questo momento, per usare una metafora automobilistica, è come se fosse entrata in pista una safety-car. Siamo tutti desiderosi di ripartire, o meglio ricominciare, ma dobbiamo capire come e quando, ma soprattutto farci trovare preparati. Tuttavia, oggi più che mai, ricordo che è fondamentale continuare a rispettare le regole».
Nel documento, il governatore richiama la “Cabina di regia” varata dal governo nazionale di cui lui lo stesso fa parte. Musumeci sottolinea quanto «sia indispensabile accompagnare scelte e proposte con una preventiva valutazione di ordine tecnico-scientifico» proprio per avere «una interlocuzione consapevole con lo Stato».
Il presidente della Regione riconosce che la scelta, da dove ripartire e in quali tempi, non è facile, per questo è «necessario, direi forse indispensabile, che essa sia accompagnata da una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individui una gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascun cittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario».
Secondo l'assessore alla Salute Ruggero Razza «è necessario avere già uno sguardo proiettato al futuro che sia supportato da evidenze scientifiche. In questo momento, per usare una metafora automobilistica, è come se fosse entrata in pista una safety-car. Siamo tutti desiderosi di ripartire, o meglio ricominciare, ma dobbiamo capire come e quando, ma soprattutto farci trovare preparati. Tuttavia, oggi più che mai, ricordo che è fondamentale continuare a rispettare le regole».
ASP Messina, stipulata convenzione con laboratorio privato per l'esame di 300 tamponi Covid-19 al giorno
L'ASP di Messina ha stipulato un apposito contratto con un Laboratorio privato di Viagrande per processare l'analisi dei tamponi rinofaringei prelevati da soggetti a rischio contagio Covid-19.
Il laboratorio privato, preselezionato dall'Assessorato Regionale della Salute tramite il D.A. 280 del 3/4/2020, riuscirà immediatamente ad analizzare circa 300 tamponi giornalieri per cinque giorni la settimana, ed affiancherà il laboratorio di biologia molecolare dell'Ospedale di Barcellona PG.
Sarà cosi possibile aumentare le potenzialità di screening sulla popolazione riducendo i tempi di attesa per i risultati.
Il laboratorio privato, preselezionato dall'Assessorato Regionale della Salute tramite il D.A. 280 del 3/4/2020, riuscirà immediatamente ad analizzare circa 300 tamponi giornalieri per cinque giorni la settimana, ed affiancherà il laboratorio di biologia molecolare dell'Ospedale di Barcellona PG.
Sarà cosi possibile aumentare le potenzialità di screening sulla popolazione riducendo i tempi di attesa per i risultati.
In ricordo di Gilberto (di Mimmo Ziino e Antonio Iacullo)
Se ne è andato Gilberto, il nostro amico Gilberto. Un pezzo della nostra gioventù, un pezzo della storia di un luogo, il microcosmo di Marinacorta.
La notizia ci è arrivata quasi all’improvviso. Sapevamo che c’era nell’aria qualcosa che non andava, perché Gilberto, pur mimetizzando alquanto le sue disgrazie, non era pimpante, euforico, con la battuta sempre pronta e pertinente, ma soprattutto si fermava di meno con gli amici al bar, l’università del marciapiede, come l’hanno battezzata alcuni amici “forestieri”. Purtroppo invece le cause dei suoi disturbi avevano radici ben più serie e profonde, tant’è che praticamente in breve tempo è arrivato all’epilogo della sua intraprendente e laboriosa esistenza.
Come spesso accadeva, quando tra un caffè, una granita e una brioche ci disponevamo a cerchio tutti gli amici. Si partiva con l’affrontare e discutere sulle notizie del giorno per continuare spesso nei ricordi del passato, quel passato che costituiva la storia di ognuno di noi e praticamente del luogo nel quale tutto si svolgeva.
Diverse volte a Gilberto è capitato ricordare a tutti noi quando, bambino, i suoi genitori, ‘u zu Anciulinu e ‘a za Razia, avevano aperto la loro attività in un vecchio piccolo magazzino e alla quale hanno dato il nome di “Cafè du port”. Scherzosamente ci spiegava che il nome derivava dal fatto che quel piccolo locale ad angolo aveva due porte e che in dialetto faceva “cafè du’ porti”. Erano gli anni ’50, la piazza era frequentata quasi esclusivamente da abitanti del luogo, quindi pescatori, il turismo era ancora impensabile. Eppure a Marinacorta le attività del genere erano sostanzialmente due che si “contendevano” la clientela composta dalla marineria locale. C’era pure “il Gabbiano” d’u zu Minicu Ziino con la sua numerosa famiglia, dove si poteva già guardare una delle prime televisioni in bianco e nero.
Già allora i locali erano punti di incontro nei quali gli amici si ritrovavano più che altro per il gioco delle carte, ma già si poteva assaggiare qualche granita, qualche bibita, qualche gelato o i “magnuli”. Ogni tanto qualcuno si inventava una novità che potesse rappresentare un’attrattiva. Gilberto, nel frattempo cresciuto, per esempio si invento le granite alle “erbe” o al “sangue” (granite limone con aggiunta di sciroppi alla menta o all’amarena).
La svolta determinante per il nostro amico si è verificata quando, ceduta l’attività del bar, rilevò il vecchio generi alimentari della ”Buttà”, che di fatti era quasi un emporio. Nel tempo ha avuto l’intuizione di trasformarla in una panineria alla quale accedevano molti lavoratori dell’edilizia per la loro colazione, tant’è che uno degli ormai famosi panini di Gilberto è ancora denominato “panino del muratore”.
Man mano che si incrementava la presenza turistica Gilberto adattava la propria attività, cercando di intercettare la richiesta che proveniva sempre più copiosamente dai frequentatori delle isole, mettendo a loro disposizione sapori e produzioni locali che nel tempo si rilevarono vincenti per la sua attività.
Partendo dal malvasia e alcuni altri vini locali, impiantò gradatamente una fornitissima enoteca di vini siciliani e non solo. Associando a questi anche i sapori locali, la sua attività è diventata una tappa d’obbligo e un luogo importante nel quale si svolgevano le degustazioni tanto richieste ed apprezzate dai turisti provenienti da tutto il mondo.
A far crescere l’interesse e la curiosità dei visitatori non era soltanto la bontà dei prodotti, che venivano offerti agli avventori, ma la simpatia attenta, divertente e coinvolgente con la quale Gilberto usava intrattenere i clienti, in effetti Gilberto era divenuto il “personaggio” tra i più conosciuti dell’isola.
Una vita di lavoro dedicata amorosamente ad una attività, che sicuramente rappresenta un patrimonio importante che il nostro amico Gilberto lascia alla famiglia ed alla comunità, e che sicuramente verrà curata e tramandata nel tempo in sua memoria.
Così vogliamo ricordare il nostro amico Gilberto, orgoglioso di ciò che faceva, sempre con il sorriso sulle labbra, ma con determinazione e intensa passione.
Ciao Gilberto, siamo sicuri che insieme a Nicola, Santo ed Attilio, proseguirete i vostri viaggi e le avventure di sempre per le vie dell’universo.
Alla famiglia tutta i sentimenti del più profondo cordoglio.
Mimmo Ziino e Antonio Iacullo
La notizia ci è arrivata quasi all’improvviso. Sapevamo che c’era nell’aria qualcosa che non andava, perché Gilberto, pur mimetizzando alquanto le sue disgrazie, non era pimpante, euforico, con la battuta sempre pronta e pertinente, ma soprattutto si fermava di meno con gli amici al bar, l’università del marciapiede, come l’hanno battezzata alcuni amici “forestieri”. Purtroppo invece le cause dei suoi disturbi avevano radici ben più serie e profonde, tant’è che praticamente in breve tempo è arrivato all’epilogo della sua intraprendente e laboriosa esistenza.
Come spesso accadeva, quando tra un caffè, una granita e una brioche ci disponevamo a cerchio tutti gli amici. Si partiva con l’affrontare e discutere sulle notizie del giorno per continuare spesso nei ricordi del passato, quel passato che costituiva la storia di ognuno di noi e praticamente del luogo nel quale tutto si svolgeva.
Diverse volte a Gilberto è capitato ricordare a tutti noi quando, bambino, i suoi genitori, ‘u zu Anciulinu e ‘a za Razia, avevano aperto la loro attività in un vecchio piccolo magazzino e alla quale hanno dato il nome di “Cafè du port”. Scherzosamente ci spiegava che il nome derivava dal fatto che quel piccolo locale ad angolo aveva due porte e che in dialetto faceva “cafè du’ porti”. Erano gli anni ’50, la piazza era frequentata quasi esclusivamente da abitanti del luogo, quindi pescatori, il turismo era ancora impensabile. Eppure a Marinacorta le attività del genere erano sostanzialmente due che si “contendevano” la clientela composta dalla marineria locale. C’era pure “il Gabbiano” d’u zu Minicu Ziino con la sua numerosa famiglia, dove si poteva già guardare una delle prime televisioni in bianco e nero.
Già allora i locali erano punti di incontro nei quali gli amici si ritrovavano più che altro per il gioco delle carte, ma già si poteva assaggiare qualche granita, qualche bibita, qualche gelato o i “magnuli”. Ogni tanto qualcuno si inventava una novità che potesse rappresentare un’attrattiva. Gilberto, nel frattempo cresciuto, per esempio si invento le granite alle “erbe” o al “sangue” (granite limone con aggiunta di sciroppi alla menta o all’amarena).
La svolta determinante per il nostro amico si è verificata quando, ceduta l’attività del bar, rilevò il vecchio generi alimentari della ”Buttà”, che di fatti era quasi un emporio. Nel tempo ha avuto l’intuizione di trasformarla in una panineria alla quale accedevano molti lavoratori dell’edilizia per la loro colazione, tant’è che uno degli ormai famosi panini di Gilberto è ancora denominato “panino del muratore”.
Man mano che si incrementava la presenza turistica Gilberto adattava la propria attività, cercando di intercettare la richiesta che proveniva sempre più copiosamente dai frequentatori delle isole, mettendo a loro disposizione sapori e produzioni locali che nel tempo si rilevarono vincenti per la sua attività.
Partendo dal malvasia e alcuni altri vini locali, impiantò gradatamente una fornitissima enoteca di vini siciliani e non solo. Associando a questi anche i sapori locali, la sua attività è diventata una tappa d’obbligo e un luogo importante nel quale si svolgevano le degustazioni tanto richieste ed apprezzate dai turisti provenienti da tutto il mondo.
A far crescere l’interesse e la curiosità dei visitatori non era soltanto la bontà dei prodotti, che venivano offerti agli avventori, ma la simpatia attenta, divertente e coinvolgente con la quale Gilberto usava intrattenere i clienti, in effetti Gilberto era divenuto il “personaggio” tra i più conosciuti dell’isola.
Una vita di lavoro dedicata amorosamente ad una attività, che sicuramente rappresenta un patrimonio importante che il nostro amico Gilberto lascia alla famiglia ed alla comunità, e che sicuramente verrà curata e tramandata nel tempo in sua memoria.
Così vogliamo ricordare il nostro amico Gilberto, orgoglioso di ciò che faceva, sempre con il sorriso sulle labbra, ma con determinazione e intensa passione.
Ciao Gilberto, siamo sicuri che insieme a Nicola, Santo ed Attilio, proseguirete i vostri viaggi e le avventure di sempre per le vie dell’universo.
Alla famiglia tutta i sentimenti del più profondo cordoglio.
Mimmo Ziino e Antonio Iacullo
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI DENUNCIA MANCATA PIENA ATTUAZIONE PERCORSO NASCITA
All’Assessore Regionale alla Salute, Al Dirigente Generale del Dipartimento Prevenzione Strategica, Assessorato Regionale alla salute, Al Direttore Generale dell’ASP Messina, Al Direttore Sanitario dell’Asp Messina
OGGETTO: Denuncia sulla mancata piena attuazione delle disposizioni del Dirigente Generale del Dipartimento Prevenzione Strategica dell’Assessorato Regionale della Salute in merito all’avvio del percorso nascita, quale prestazione indifferibile, presso l’Ospedale di Lipari.
Con la presente si intende denunciare la mancata piena attuazione delle disposizioni del Dirigente Generale del Dipartimento Prevenzione Strategica dell’Assessorato Regionale della Salute in merito all’avvio del percorso nascita presso l’ospedale di Lipari, quale prestazione indifferibile, indipendentemente dalla classe di priorità, con sorveglianza sulla madre e sul feto.
Le responsabilità di tali inadempienze sono da ricercare tra coloro che hanno il compito di garantire tutte le prestazioni necessarie ed indifferibili per la piena attuazione del percorso nascita, tra i quali la possibilità di poter effettuare in loco l’esame ecografico morfologico del feto.
Purtroppo, non solo questo non è avvenuto, costringendo le puerpere eoliane a dover sostenere in questo particolare periodo emergenziale e di rischio contagio dei viaggi difficoltosi per recarsi sulla terraferma, ma è addirittura notizia di oggi che una di esse appena arrivata a Milazzo per sostenere l’esame ecografico morfologico del feto è stata rimandata indietro per l’ assenza del medico di turno.
Non potendo, infatti, effettuare il tanto agognato esame ecografico e non essendo stata preventivamente avvertita la stessa è stata costretta ad aspettare nei pressi della stazione marittima di Milazzo dalle 08.30 alle 13.00 prima di poter far ritorno a casa con il primo mezzo marittimo di linea utile.
Tutto questo in barba allo stato psico-fisico e a tutti rischi di contagio che la stessa è stata costretta a sopportare.
Non è tollerabile che per le inadempienze di chi non è riuscito ad attuare pienamente le disposizioni del Dirigente Generale dell’Assessorato alla Salute, le gravide eoliane siano costrette a vivere la propria gravidanza in assoluto disagio, oltre che di rischio per la propria salute e per quella del nascituro. E questo nonostante il percorso nascita sia stato considerato una “prestazione indifferibile”.
Si prenda esempio dall’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina, diretta dal Dott. Mario Paino, che nel periodo emergenziale è riuscita a garantire non solo un percorso nascita ad hoc, ma anche che lo stesso evento parto si possa svolgere in totale sicurezza per le donne eventualmente contagiate dal virus covid-19. Un eccellenza assoluta.
Alla luce di quanto sopra, Si chiede agli organi in indirizzo di voler attuare tutte le azioni necessarie ed emanare i provvedimenti di propria competenza, al fine di rendere il percorso nascita nell’Ospedale di Lipari pienamente funzionale in quanto “PRESTAZIONE INDIFFERIBILE”.
OGGETTO: Denuncia sulla mancata piena attuazione delle disposizioni del Dirigente Generale del Dipartimento Prevenzione Strategica dell’Assessorato Regionale della Salute in merito all’avvio del percorso nascita, quale prestazione indifferibile, presso l’Ospedale di Lipari.
Con la presente si intende denunciare la mancata piena attuazione delle disposizioni del Dirigente Generale del Dipartimento Prevenzione Strategica dell’Assessorato Regionale della Salute in merito all’avvio del percorso nascita presso l’ospedale di Lipari, quale prestazione indifferibile, indipendentemente dalla classe di priorità, con sorveglianza sulla madre e sul feto.
Le responsabilità di tali inadempienze sono da ricercare tra coloro che hanno il compito di garantire tutte le prestazioni necessarie ed indifferibili per la piena attuazione del percorso nascita, tra i quali la possibilità di poter effettuare in loco l’esame ecografico morfologico del feto.
Purtroppo, non solo questo non è avvenuto, costringendo le puerpere eoliane a dover sostenere in questo particolare periodo emergenziale e di rischio contagio dei viaggi difficoltosi per recarsi sulla terraferma, ma è addirittura notizia di oggi che una di esse appena arrivata a Milazzo per sostenere l’esame ecografico morfologico del feto è stata rimandata indietro per l’ assenza del medico di turno.
Non potendo, infatti, effettuare il tanto agognato esame ecografico e non essendo stata preventivamente avvertita la stessa è stata costretta ad aspettare nei pressi della stazione marittima di Milazzo dalle 08.30 alle 13.00 prima di poter far ritorno a casa con il primo mezzo marittimo di linea utile.
Tutto questo in barba allo stato psico-fisico e a tutti rischi di contagio che la stessa è stata costretta a sopportare.
Non è tollerabile che per le inadempienze di chi non è riuscito ad attuare pienamente le disposizioni del Dirigente Generale dell’Assessorato alla Salute, le gravide eoliane siano costrette a vivere la propria gravidanza in assoluto disagio, oltre che di rischio per la propria salute e per quella del nascituro. E questo nonostante il percorso nascita sia stato considerato una “prestazione indifferibile”.
Si prenda esempio dall’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina, diretta dal Dott. Mario Paino, che nel periodo emergenziale è riuscita a garantire non solo un percorso nascita ad hoc, ma anche che lo stesso evento parto si possa svolgere in totale sicurezza per le donne eventualmente contagiate dal virus covid-19. Un eccellenza assoluta.
Alla luce di quanto sopra, Si chiede agli organi in indirizzo di voler attuare tutte le azioni necessarie ed emanare i provvedimenti di propria competenza, al fine di rendere il percorso nascita nell’Ospedale di Lipari pienamente funzionale in quanto “PRESTAZIONE INDIFFERIBILE”.
Trabocco lavico intracraterico sullo Stromboli.
Alle ore 04:12 UTC (06:12 locali) la rete di monitoraggio geofisico del Laboratorio di Geofisica Sperimentale #LGS del Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze ha registrato una deflazione del suolo al tiltmetro OHO pari a 0.38 microradianti della durata di circa 30 minuti (vedi figura). La deformazione del suolo ha tutte le caratteristiche tipiche dei trabocchi lavici registrati sia in occasione del 31 marzo 2020 che nel corso del 2014.
Le telecamere termiche e visibili non mostrano effusioni associate a tale segnale lungo la Sciara del Fuoco, suggerendo che si sia molto probabilmente trattato di un trabocco intracraterico.
L’ampiezza e la durata del segnale di deformazione indicano che i volumi di magma coinvolti nel possibile trabocco siano piccoli.
Questo segnale non è associato a variazioni significative degli altri parametri monitorati. La profondità della sorgente sismica VLP è compatibile con una colonna magmatica che da settimane è ormai molto superficiale. L’attività esplosiva al cratere di NE, aumentata nell’ultima settimana, rimane su valori MOLTO ALTI.
Le telecamere termiche e visibili non mostrano effusioni associate a tale segnale lungo la Sciara del Fuoco, suggerendo che si sia molto probabilmente trattato di un trabocco intracraterico.
L’ampiezza e la durata del segnale di deformazione indicano che i volumi di magma coinvolti nel possibile trabocco siano piccoli.
Questo segnale non è associato a variazioni significative degli altri parametri monitorati. La profondità della sorgente sismica VLP è compatibile con una colonna magmatica che da settimane è ormai molto superficiale. L’attività esplosiva al cratere di NE, aumentata nell’ultima settimana, rimane su valori MOLTO ALTI.
Giornata di tamponi covid - 19 nelle isole minori. Domani tocca al metodo "drive"
Tre medici (Geraci, Compagno e Russo) da stamane, con il prezioso supporto della motovedetta della Guardia Costiera di Lipari, stanno effettuando tamponi nelle isole di Panarea, Stromboli e Vulcano a cittadini che si trovano in quarantena fiduciaria e ai sanitari di turno nelle guardie mediche. A fine giornata dovrebbero essere una ventina quelli effettuati.
A coordinare il tutto, in costante contatto con il sindaco Marco Giorgianni, è il dottor Enzo Geraci, incaricato dalla direzione generale dell'ASP Me di supervisionare il "sistema tamponi" nell'arcipelago.
Domani, invece, lo stesso dottor Geraci, unitamente ad infermieri dell'ospedale, da lui stesso formati, effettuerà tamponi con il cosiddetto metodo "Drive" a cittadini giunti a fine quarantena e che saranno convocati nominalmente.
A coordinare il tutto, in costante contatto con il sindaco Marco Giorgianni, è il dottor Enzo Geraci, incaricato dalla direzione generale dell'ASP Me di supervisionare il "sistema tamponi" nell'arcipelago.
Domani, invece, lo stesso dottor Geraci, unitamente ad infermieri dell'ospedale, da lui stesso formati, effettuerà tamponi con il cosiddetto metodo "Drive" a cittadini giunti a fine quarantena e che saranno convocati nominalmente.
Lettere al direttore. Ripristino strada ad Acquacalda, a quando l'inizio lavori?
Gentile direttore,
desidereremmo sapere se è prevista una data per l'inizio dei lavori di ripristino della strada ad Acquacalda. Si può fare portavoce presso chi di competenza? Grazie mille.
Marcella Di Fina
desidereremmo sapere se è prevista una data per l'inizio dei lavori di ripristino della strada ad Acquacalda. Si può fare portavoce presso chi di competenza? Grazie mille.
Marcella Di Fina
Provenzano : “quarantena momento per fare emergere l’inventiva umana”
Riceviamo dal messinese, Marco Provenzano, dottore di ricerca in Storia del cristianesimo antico presso l’Università di Strasburgo e pubblichiamo :
« Il vero creatore è la necessità, che è la madre della nostra invenzione »
Questa citazione è tratta dalla Repubblica di Platone (II. 369c) ed è la frase che ho inviato via email ai miei studenti universitari di Strasburgo, città in cui vivo e lavoro dal 2013, dopo le disposizioni volute da Macron il 13 di marzo.
L’affermazione di Platone mi è stata molto utile per spiegare loro che il non poter proseguire i corsi normalmente in sede universitaria, non avrebbe tolto nulla al valore del confronto cui eravamo da sempre abituati. Questo grazie soprattutto alla loro indubbia passione verso l’apprendimento ed a un’importante risorsa tecnologica: Google Meet. Un prezioso mélange che avrebbe reso ancora più forte la loro coesione come gruppo consentendo loro di realizzare un’ideale vicinanza fisica.
Davanti a un cambiamento repentino che costringe a rivedere radicalmente abitudini, stili di vita, modi di fare, è necessario usare dunque l’arma più potente di cui l’uomo dispone: l’ingegno, l’arte di arrangiarsi. Vince chi si adatta e chi ribalta in positivo quegli elementi che hanno alla base forti tinte negative.
Certo, non è possibile paragonare alcun contatto reale a qualsivoglia rapporto virtuale. Tuttavia quest’ultimo può e deve rappresentare un assaggio, una buona parvenza di quello che è stato e di quello che sarà certamente tra non molto. Magari con sfumature più interessanti: per dirla alla Lessing (1729 – 1781) «l’attesa del piacere è essa stessa il piacere» (Minna von Barnhelm IV, 6).
Io e i miei studenti, pertanto, grazie al supporto della “buona tecnologia”, abbiamo continuato a svolgere i nostri corsi rinforzando proficui legami d’amicizia.
La quarantena può e deve essere, dunque, un momento in cui fare emergere l’inventiva umana, esprimendo magari i lati più giocosi del nostro carattere: per esempio, con amici e parenti abbiamo festeggiato eventi importanti – ma anche condiviso momenti ordinari – via social utilizzando di quest’ultimi quelle potenzialità divertenti a cui forse saremmo più reticenti in tempi ordinari.
La quarantena può e deve essere un momento di profonda riflessione per valorizzare ogni bene che si pensava ovvio e di cui oggi siamo, per forza di cose, privi. È la valorizzazione del gesto ordinario, che scontato e banale sembra ma non è, che assumerà ben altro sapore quando tutto questo sarà una pagina di storia sfogliata.
« Il vero creatore è la necessità, che è la madre della nostra invenzione »
Questa citazione è tratta dalla Repubblica di Platone (II. 369c) ed è la frase che ho inviato via email ai miei studenti universitari di Strasburgo, città in cui vivo e lavoro dal 2013, dopo le disposizioni volute da Macron il 13 di marzo.
L’affermazione di Platone mi è stata molto utile per spiegare loro che il non poter proseguire i corsi normalmente in sede universitaria, non avrebbe tolto nulla al valore del confronto cui eravamo da sempre abituati. Questo grazie soprattutto alla loro indubbia passione verso l’apprendimento ed a un’importante risorsa tecnologica: Google Meet. Un prezioso mélange che avrebbe reso ancora più forte la loro coesione come gruppo consentendo loro di realizzare un’ideale vicinanza fisica.
Davanti a un cambiamento repentino che costringe a rivedere radicalmente abitudini, stili di vita, modi di fare, è necessario usare dunque l’arma più potente di cui l’uomo dispone: l’ingegno, l’arte di arrangiarsi. Vince chi si adatta e chi ribalta in positivo quegli elementi che hanno alla base forti tinte negative.
Certo, non è possibile paragonare alcun contatto reale a qualsivoglia rapporto virtuale. Tuttavia quest’ultimo può e deve rappresentare un assaggio, una buona parvenza di quello che è stato e di quello che sarà certamente tra non molto. Magari con sfumature più interessanti: per dirla alla Lessing (1729 – 1781) «l’attesa del piacere è essa stessa il piacere» (Minna von Barnhelm IV, 6).
Io e i miei studenti, pertanto, grazie al supporto della “buona tecnologia”, abbiamo continuato a svolgere i nostri corsi rinforzando proficui legami d’amicizia.
La quarantena può e deve essere, dunque, un momento in cui fare emergere l’inventiva umana, esprimendo magari i lati più giocosi del nostro carattere: per esempio, con amici e parenti abbiamo festeggiato eventi importanti – ma anche condiviso momenti ordinari – via social utilizzando di quest’ultimi quelle potenzialità divertenti a cui forse saremmo più reticenti in tempi ordinari.
La quarantena può e deve essere un momento di profonda riflessione per valorizzare ogni bene che si pensava ovvio e di cui oggi siamo, per forza di cose, privi. È la valorizzazione del gesto ordinario, che scontato e banale sembra ma non è, che assumerà ben altro sapore quando tutto questo sarà una pagina di storia sfogliata.
Buon Compleanno!
Auguri a Nancy Zaia, Giulia Mastroeni, Claudia Bonica, Alessandro Coluccio, Sandra Salluzzo, Anna Cappadona, Marika Merlino, Fabio Lo Presti, Sabrina Locatelli, Antonino Bonica
Video - omaggio a Lipari sulle note di Lipari, la megèra di Benito Merlino.
Proseguendo nella promozione della nostra terra quest'oggi ho realizzato questo filmato sulle note di Lipari, la megèra di Benito Merlino.
lunedì 13 aprile 2020
Uno screening di massa alle Eolie. La richiesta del consigliere D'Amico (Malfa)
GRUPPO CONSILIARE
DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA MALFA 2017
Capo Gruppo Consiliare D’Amico Lorenzo - Cell. 333.6139584 – e-mail
: lorenzo@eoliano.com
Al Sig. Sindaco
Rametta Clara
Al Presidente del Consiglio
Sig. Virgona Mario
Emergenza Covid-19 , Isole Eolie.
Lancio un
appello al Sindaco di Malfa , che si faccia promotrice insieme a tutti i
Sindaci delle eolie, nell’interesse di tutti i cittadini a intervenire per la
tutela della salute pubblica.
Non è più il tempo
di esitare, appare ormai inevitabile applicare quello che la logica suggerisce.
Infatti in un territorio come il nostro, che con delle specificità territoriali
ineludibili, risulta necessario oggi più che mai puntare sulla prevenzione del
contagio.
Bisogna
realizzare un piano di screening di massa , con tamponi a tappeto su tutta la
popolazione e sulle persone autorizzate ad entrare nelle nostre isole.
Questo modello
di indagine, ha già messo in evidenza due informazioni importantissime:
la percentuale
delle persone infette, anche se asintomatiche, nella popolazione è alta,
e l’isolamento
degli asintomatici è essenziale per riuscire a controllare la diffusione del
virus e la gravità della malattia.
A parere mio,
quello che adesso è cruciale per tutti noi,
nella battaglia contro il virus è “cercare di scovare le persone
asintomatiche ma comunque già infettate perché nessuno le teme o le isola.
Questo è
particolarmente vero per categorie come i medici che sviluppano frequentemente
un’infezione asintomatica continuando a veicolare l’infezione tra di loro e ai
loro pazienti.
Ma il dato che
deve fare riflettere tutti che l’individuazione e l’isolamento dei contagiati
(sintomatici e asintomatici) non solo risulta capace di proteggere dal contagio
altre persone, ma appare ancora più importante proteggere le persone più
fragili, che l’evoluzione della malattia porta a delle complicazione che
possono mettere a rischio la loro vita.
Invito il
Sindaco, con protocollo unico dei Sindaci, a richiedere al Presidente della
Regione Siciliana, un progetto sanitario speciale di screening di massa per il
territorio delle Isole Eolie, che per oggettive esigenze sanitarie dovute a un
isolamento territoriale non po’ e non deve uniformarsi a criteri che sfuggono
dalla logica di un luogo confinato e fragile come il nostro.
Malfa 13/04/2020
Conigliere
Comunale di Malfa
D’Amico
Lorenzo
Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia, 2.050 positivi, 237 guariti e 171 deceduti
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (lunedì 13 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 37.311 (+1.213 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.458 (+42), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.050 persone (+20), 237 sono guarite (+14) e 171 decedute (+8).
Degli attuali 2.050 positivi, 605 pazienti (0) sono ricoverati - di cui 51 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.445 (+20) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 125 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (22, 8, 10); Catania, 586 (130, 57, 61); Enna, 290 (179, 16, 21); Messina, 357 (134, 44, 35); Palermo, 321 (70, 41, 23); Ragusa, 58 (6, 4, 5); Siracusa, 90 (50, 48, 11); Trapani, 110 (14, 17, 4).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 37.311 (+1.213 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.458 (+42), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.050 persone (+20), 237 sono guarite (+14) e 171 decedute (+8).
Degli attuali 2.050 positivi, 605 pazienti (0) sono ricoverati - di cui 51 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.445 (+20) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 125 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (22, 8, 10); Catania, 586 (130, 57, 61); Enna, 290 (179, 16, 21); Messina, 357 (134, 44, 35); Palermo, 321 (70, 41, 23); Ragusa, 58 (6, 4, 5); Siracusa, 90 (50, 48, 11); Trapani, 110 (14, 17, 4).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Giorgianni su fb "Oggi niente diretta, non vi rubo tempo. Nessun caso positivo a Lipari"
Scrive il sindaco Marco Giorgianni su fb: "Anche oggi decido di non rubarvi tempo e lasciarvi tranquilli di vivere una difficile pasquetta, visto che la splendida giornata rende ancora più complicato stare in casa.
Vi confermo nuovamente nessun caso positivo nel Comune di Lipari.
Non ci sono novità di rilievo e vi do appuntamento a domani alle 16,00 per riprendere la comunicazione giornaliera interrotta solo per il giorno di Pasqua e Pasquetta.
Rinnovo i miei auguri, ricordando che i sacrifici di tutti non sono facili, ma necessari. #alleEoliesivincedacasa a domani.."
Pellegrino: "Medici e paramedici pendolari si fermino nelle Eolie".
Dopo i fatti dell'ospedale di Lipari e di Salina, che i medici e paramedici si fermino a Lipari e nelle altre isole.
Ricordo che a Lipari venerdì scorso due medici arrivati per fare visite presso il nostro ospedale. sette giorni prima avevano fatto tampone urgente, ma ancora non si conosceva l'esito. Risultato: visite bloccate.
Un soccorritore del 118, asintomatico risultato positivo, a distanza di poche ore che era stato a prestare servizio in quel di Salina.
Ricordo che a Lipari venerdì scorso due medici arrivati per fare visite presso il nostro ospedale. sette giorni prima avevano fatto tampone urgente, ma ancora non si conosceva l'esito. Risultato: visite bloccate.
Un soccorritore del 118, asintomatico risultato positivo, a distanza di poche ore che era stato a prestare servizio in quel di Salina.
Fulvio Pellegrino (consigliere comunale)
Agricoltura: 40 milioni dalla Regione per investimenti nelle aziende
Quaranta milioni di euro per investimenti nelle aziende agricole siciliane. Lo prevede il bando pubblicato dalla Regione Siciliana, attraverso l'assessorato dell'Agricoltura, a valere sulla Misura 4.1 del Programma di sviluppo rurale 2014/2020. Si tratta di una delle procedure più attese dal comparto agricolo, grazie alla quale sarà possibile acquistare macchine, attrezzi agricoli, per trasformazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti; realizzare e ristrutturare allevamenti (stalle, ricoveri, recinzioni) oltre che punti vendita aziendali e sale degustazioni; e ancora serre e tunnel per colture protette e florovivaismo; operare miglioramenti fondiari e sistemazioni idraulico-agrarie (recinzioni, terrazzamenti, recinzioni, viabilità aziendale ed elettrificazione).
Una quota dei finanziamenti sarà destinata all’agricoltura delle isole minori: Pantelleria, Eolie, Egadi, Ustica, Lampedusa e Linosa, che erano rimaste escluse dai bandi emessi dalla precedente programmazione.
In linea con la nuova Pac, verranno premiati gli interventi dei cosiddetti “genuine farmers”, ovvero dei “veri agricoltori”, la cui principale attività economica è quella agricola: così come le produzioni certificate di qualità (Bio, Dop, Igp e Qs-Qualità sicura garantita dalla Regione Siciliana, di neo introduzione) e ancora gli investimenti che puntano alle strategie di adattamento al cambiamento climatico, come la realizzazione di laghi collinari.
Tra le novità importanti del nuovo bando la sburocratizzazione e lo snellimento delle procedure amministrative. Determinante sarà infatti il ruolo dei tecnici progettisti: con le “perizie asseverate”, nelle quali saranno riportati la fattibilità degli interventi, i punteggi e l’attestazione di conformità in materia di edilizia ed urbanistica, eviteranno agli agricoltori di dover chiedere pareri e autorizzazioni, che in passato hanno causato aggravio di costi e una notevole dilatazione dei tempi di presentazione delle domande.
«Il Governo Musumeci ha mantenuto fede all’impegno preso - afferma l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera - rispondendo alle reali esigenze dell'agricoltura siciliana e semplificando le procedure. Si tratta di un bando molto atteso, grazie al quale le aziende agricole potranno ammodernare le loro strutture, migliorandone reddito e competitività ma soprattutto, a fronte del massimale di 5 milioni di euro previsto dal precedente bando, abbiamo previsto un tetto massimo di 300 mila euro a progetto, rispondente alle reali esigenze del tessuto produttivo siciliano, fatto per lo più da piccole e medie aziende. La percentuale di contributo a fondo perduto prevista è pari al 50 per cento, elevabile di un ulteriore 10 per cento, nel caso in cui i proponenti siano giovani con meno di 40 anni d'età. Anche la cantierabilità del progetto, che ha costi elevati, dovrà essere prodotta solo se e nel momento in cui il progetto verrà finanziato».
Una quota dei finanziamenti sarà destinata all’agricoltura delle isole minori: Pantelleria, Eolie, Egadi, Ustica, Lampedusa e Linosa, che erano rimaste escluse dai bandi emessi dalla precedente programmazione.
In linea con la nuova Pac, verranno premiati gli interventi dei cosiddetti “genuine farmers”, ovvero dei “veri agricoltori”, la cui principale attività economica è quella agricola: così come le produzioni certificate di qualità (Bio, Dop, Igp e Qs-Qualità sicura garantita dalla Regione Siciliana, di neo introduzione) e ancora gli investimenti che puntano alle strategie di adattamento al cambiamento climatico, come la realizzazione di laghi collinari.
Tra le novità importanti del nuovo bando la sburocratizzazione e lo snellimento delle procedure amministrative. Determinante sarà infatti il ruolo dei tecnici progettisti: con le “perizie asseverate”, nelle quali saranno riportati la fattibilità degli interventi, i punteggi e l’attestazione di conformità in materia di edilizia ed urbanistica, eviteranno agli agricoltori di dover chiedere pareri e autorizzazioni, che in passato hanno causato aggravio di costi e una notevole dilatazione dei tempi di presentazione delle domande.
«Il Governo Musumeci ha mantenuto fede all’impegno preso - afferma l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera - rispondendo alle reali esigenze dell'agricoltura siciliana e semplificando le procedure. Si tratta di un bando molto atteso, grazie al quale le aziende agricole potranno ammodernare le loro strutture, migliorandone reddito e competitività ma soprattutto, a fronte del massimale di 5 milioni di euro previsto dal precedente bando, abbiamo previsto un tetto massimo di 300 mila euro a progetto, rispondente alle reali esigenze del tessuto produttivo siciliano, fatto per lo più da piccole e medie aziende. La percentuale di contributo a fondo perduto prevista è pari al 50 per cento, elevabile di un ulteriore 10 per cento, nel caso in cui i proponenti siano giovani con meno di 40 anni d'età. Anche la cantierabilità del progetto, che ha costi elevati, dovrà essere prodotta solo se e nel momento in cui il progetto verrà finanziato».
Buon Compleanno!
Auguri a Annalise Donato, Lucia Quadara, Davide Liu, Giovanni Marzo, Vincenzo La Cava, Barbara Chiofalo.
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