Alle ore 04:12 UTC (06:12 locali) la rete di monitoraggio geofisico del Laboratorio di Geofisica Sperimentale #LGS del Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze ha registrato una deflazione del suolo al tiltmetro OHO pari a 0.38 microradianti della durata di circa 30 minuti (vedi figura). La deformazione del suolo ha tutte le caratteristiche tipiche dei trabocchi lavici registrati sia in occasione del 31 marzo 2020 che nel corso del 2014.
Le telecamere termiche e visibili non mostrano effusioni associate a tale segnale lungo la Sciara del Fuoco, suggerendo che si sia molto probabilmente trattato di un trabocco intracraterico.
L’ampiezza e la durata del segnale di deformazione indicano che i volumi di magma coinvolti nel possibile trabocco siano piccoli.
Questo segnale non è associato a variazioni significative degli altri parametri monitorati. La profondità della sorgente sismica VLP è compatibile con una colonna magmatica che da settimane è ormai molto superficiale. L’attività esplosiva al cratere di NE, aumentata nell’ultima settimana, rimane su valori MOLTO ALTI.
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