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lunedì 19 gennaio 2009

Pontile Ex Italpomice: Le foto del degrado e dell'usura

In uno dei passaggi della lettera inviata dal presidente Enzo Mottola del C.A.S.T.A. (Comitato apartitico salvaguardia territorio Acquacalda) con riferimento al pontile ex Italpomice veniva evidenziato:" ...... alleghiamo documentazione fotografica dalla quale si può evincere il grave stato di usura di alcuni sostegni del manufatto prospiciente l’unica strada, già tanto disastrata, che ci collega al resto dell’isola".
Nelle foto tre immagini più che significative

UDC, Eolie nel cuore, Nuovo Giorno, solidarietà agli strombolani

Comunicato stampa
Desideriamo manifestare la nostra adesione ideale all’iniziativa organizzata dal comitato di abitanti di Stromboli domani a Roma davanti alla sede del Ministero dei Trasporti, alla quale non possiamo partecipare fisicamente solo per problemi logistici e di tempi ristretti, avendone appreso la notizia soltanto nel pomeriggio e a mezzo stampa. Abbiamo tuttavia contattato alcuni parlamentari di opposizione, che hanno garantito la loro presenza in segno di solidarietà alla manifestazione.
Questa manifestazione testimonia, ancora una volta, la necessità di un pieno coinvolgimento delle comunità delle isole minori dell’arcipelago nelle decisioni e nella scelta delle iniziative per la difesa dei trasporti marittimi e dei diritti di tutti gli eoliani; coinvolgimento che è stato richiesto con una lettera inviata il 10 gennaio dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio, di concerto con gli altri colleghi della minoranza, al “Comitato per la difesa dei trasporti marittimi” e alla quale – purtroppo – ancora oggi non ha fatto seguito alcun riscontro.
Siamo certi che gli strombolani sapranno rappresentare democraticamente e con efficacia le istanze e le aspettative di tutti gli eoliani, che oggi vedono gravemente minacciati i loro diritti per colpa della superficialità del governo nazionale, di quello regionale e dell’amministrazione comunale, che hanno omesso di intervenire quando la situazione dei trasporti marittimi era ancora un problema risolvibile e non un’emergenza dichiarata.
I consiglieri comunali di Eolie nel Cuore, Nuovo Giorno e U.D.C.

Stromboli: isolani isolati. Domani manifestano a Roma

(da avvisatore.it) Arriveranno da Stromboli in massa, per manifestare a partire dalle 12 contro la cessazione dei servizi Siremar e della nave che collega l’isola delle Eolie con la città di Napoli. Uomini, donne e persino i bambini dell’isola del fuoco aspetteranno, riuniti davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture (Piazza della Croce Rossa 2), che Matteoli decida il futuro delle rotte marittime di trasporto che consentono loro di rifornirsi, spostarsi e ricevere i turisti. Una rappresentanza di cittadini, ciascuno a titolo personale ma non per questo meno rappresentativi delle istanze di tutti, ha deciso infatti di partecipare così all'incontro che il Ministro ha indetto con la rappresentanza dei sindaci delle comunità toccate dalla cessazione dei servizi Siremar, al fine di chiedere :
1) la continuità del trasporto marittimo sulla rotta Stromboli - Napoli, garantita 2 volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o più volte durante il periodo estivo, assicurata e garantita su base di sovvenzionamento statale e/o comunitario, con mezzi e navigli idonei, collaudati e certificati secondo legge;
2) la continuità ed il potenziamento dei collegamenti tra le isole facenti capo a Stromboli e Ginostra, che garantiscano di potersi recare a Lipari e/o Milazzo e tornare nella stessa giornata per potere accedere al diritto allo studio, alla salute, la continuità territoriale nonchè a tutti servizi pubblici essenziali assenti sull'isola ma fruibili nel nostro comune e nella nostra provincia;
3) la responsabilizzazione dell'amministrazione comunali, provinciali, regionali, nazionali e comunitarie nell'assicurare i bisogni della popolazione in termini di servizi essenziali.
4) la certezza che vengano mantenuti od integrati tutti gli attuali collegamenti ed orari in termini di navi ed aliscafi con le tariffe agevolate per i cittadini residenti.
“Ministro, sindaci e funzionari decidono del nostro futuro”, ha commentato presidente di Circoscrizione Stromboli Carlo Lanza, “loro dentro siederanno al Tavolo Tecnico previsto dal Governo per discutere, noi fuori aspetteremo ad un Tavolino Etnico con capperi, malvasia, sale e pomice per riassaggiare il passato nella speranza che non torni d’attualità anche l'i-solitudine. A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili, diciamo: non dimenticate quei momenti, non dimenticate questo momento. Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se diventa un luogo disabitato in cui si potrà arrivare solo se in possesso di una barca?”

Pontile ex Italpomice: Il C.A.S.T.A. torna a lanciare l'allarme e chiede interventi risolutori

Dopo il crollo il pontile di Acquacalda continua a resta li con i suoi rottami, con il suo stato di grande pericolosità. Il presidente del comitato cittadino CASTA(Comitato Apartitico Salvaguardia Territorio Acquacalda , Enzo Mottola ha scritto all'Assessorato Territorio ed Ambiente, all'Assessorato ai Beni Culturali e alla pubblica istruzione, all'ARPA, alla Provincia, alla Capitaneria di Porto e all'Ufficio Circondariale marittimo.
IL TESTO:
Oggetto: Crollo pontile “Italpomice”
Con ordinanza N°34/2008 del 24/11/2008 il locale Ufficio Circondariale Marittimo ha segnalato la pericolosità della zona interessata dal crollo del pontile di proprietà della ditta “Italpomice S.p.A.” , vietandone l’accesso.
Non un accenno alla rimozione della macerie!
E siamo alle solite: le Autorità competenti transennano, vietano, impongono limitazioni, ma nulla fanno per risolvere, in via definitiva, ciò che ha causato il disastro.
Disastro, anche nel caso in esame, ampiamente annunciato dalle tante lamentele e dalle visibili, anche ad occhi poco esperti, corrosioni che nel tempo hanno minato la stabilità dell’opera, lasciata, nel totale abbandono dal 2004, anno del luttuoso incidente, alle intemperie ed alla furia del nostro mare.
E allorché il mare ha dato il colpo di grazia a questa traballante struttura, gettandone in acqua una buona parte, non ci risulta, ad oggi, che alcuna istituzione civile o marittima abbia richiesto, all’ Italpomice S.p.A., la rimozione del relitto.
Un semplice divieto, peraltro non recepito, non risolve il problema e non ci fornisce alcuna tutela o sicurezza.
A salvaguardia di tutti gli abitanti di Acquacalda richiediamo, dunque, la rimozione della parte del pontile, ora sommersa, la messa in sicurezza dell’intera struttura e la bonifica di tutta la zona interessata, ivi compresa la parte insistente sulla spiaggia e sulla strada.
A tal riguardo alleghiamo documentazione fotografica dalla quale si può evincere il grave stato di usura di alcuni sostegni del manufatto prospiciente l’unica strada, già tanto disastrata, che ci collega al resto dell’isola.
Anche in questo caso si attende il disastro per poi dar vita all’inqualificabile teatrino del “a chi tocca”?
Desideriamo infine sottolineare la reale urgenza per un intervento complessivo e definitivo poiché solo un’opera di bonifica immediata e totale consentirà ai cittadini, agli operatori turistici, a coloro che ancora vorranno spendere il loro tempo ed il loro denaro ad Acquacalda, di poter usufruire pienamente, senza alcuna limitazione causata dall’umana insipienza, delle bellezze del litorale e del mare che la nostra borgata può offrire, peraltro come unica vera alternativa alla spiaggia di Canneto.
La stagione turistica è già in avanzato stato di programmazione e promozione e la mancanza di seri interventi risolutori causerebbe un grave danno per tutta la borgata, del ché riterremo pienamente responsabili gli Enti competenti.
Distinti saluti.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A

Stop ai traghetti Napoli-Eolie, protesta a Roma di abitanti di Stromboli

(Il mattino.it) Una delegazione di abitanti di Stromboli, della quale faranno parte anche donne e bambini, manifesterà domani a Roma contro la cessazione dei servizi Siremar e della nave che collega l'isola delle Eolie con Napoli. I manifestanti si raduneranno a mezzogiorno davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture, in concomitanza con l'incontro che il ministro Altero Matteoli ha indetto con i sindaci delle isole minori siciliane colpite dalla cessazione dei servizi Siremar. «Ministro, sindaci e funzionari decidono del nostro futuro - ha commentato presidente di circoscrizione Stromboli Carlo Lanza - loro dentro siederanno al tavolo tecnico previsto dal Governo per discutere, noi fuori aspetteremo ad un tavolino etnico con capperi, malvasia, sale e pomice per riassaggiare il passato nella speranza che non torni d'attualità anche l'i-solitudine. A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili - conclude Lanza - diciamo: non dimenticate quei momenti, non dimenticate questo momento. Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se diventa un luogo disabitato in cui si potrà arrivare solo se in possesso di una barca?».

"Il Faro" sostiene l'iniziativa dei cittadini di Stromboli. Fonti domani con loro a Roma

COMUNICATO STAMPA
Così come ufficialmente rappresentato all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, i consiglieri comunali del gruppo “IL FARO” non hanno potuto prendere parte all’odierna riunione del Consiglio Comunale, tuttavia, sentito l’appello del Comitato cittadino dell’isola di Stromboli, ed il pressante invito rivolto alla cittadinanza per una pacifica protesta contro i tagli nei trasporti marittimi nelle isole Eolie,
si comunica
la piena adesione ed il massimo sostegno del gruppo consiliare “IL FARO” alla mobilitazione che i cittadini di Stromboli intendono attuare domani, 20 Gennaio 2008, davanti al Ministero delle Infrastrutture,
Il gruppo IL FARO, pertanto sarà domani a Roma, rappresentato dal CONSIGLIERE GESUELE FONTI, insieme ai cittadini di Stromboli, ai quali va riconosciuto il grande merito, di aver promosso un’iniziativa che va ben oltre i confini geografici dell’isola da cui muove, a difesa degli inalienabili diritti dell’intera comunità eoliana e di tutte le isole minori siciliane.
LIPARI 19 GENNAIO 2009

La protesta degli ex Pumex

Lettere anonime, critiche, accuse di fare poco e male. Tutto a "carico" degli ex lavoratori della Pumex di Lipari che, ovviamente e giustamente, non ci stanno.
Non ci stanno e rimandano al mittente ogni accusa e, anzi, pongono in evidenza, attraverso un cartello affisso(vedi foto) prima dell'ingresso dell'aula consiliare, le condizioni in cui si trovano ad operare.
Per loro, però, a nostro avviso parlano gli interventi effettuati nel recente passato(San Calogero, stradelle varie, area archeologica, ecc.) e qualcosa del presente. Basta vedere come hanno tirato a lucido, dopo la recente mareggiata, la piazza di San Cristoforo a Canneto....nonostante gli attrezzi "casalinghi"

La nostra notizia della protesta degli strombolani a Roma ripresa dalle agenzie

Roma, 19 gen. - (Adnkronos) - Il comitato cittadino spontaneo di Stromboli manifestera' domani a Roma di fronte al Ministero dell'Infrastrutture, per scongiurare la dismissione del servizio della Siramar, che collega le isole Eolie fra loro, oltre che con Napoli e Milazzo. Domani mattina alle 12, in concomitanza con il tavolo tecnico fra Ministro e sindaci dei quattro comuni eolici, convocato per affrontare la questione, il comitato allestira' al di fuori del Ministero, un tavolo etnico: i cittadini di Stromboli imbandiranno dei banchetti con i prodotti della loro terra, come capperi, malvasia e e pomice. "Sono i prodotti che ci permettevano di sopravvivere nell'800 quando vivevamo dell'esportazione di capperi. Sono le cose di cui ci nutriremo, se e' questo il futuro che ci viene proposto: quello di tornare a un' economia chiusa e insulare e di essere privati del diritto di cittadinanza oltre che essere esclusi dal processo di sviluppo umano". Lo ha affermato Davide Liuni, esponente del comitato.

(AGI) - Oltre 300 abitanti dell’isola di Stromboli saranno domani a Roma per chiedere che siano garantiti navi e aliscafi, in coincidenza con l’incontro tra il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, e il vicepresidente della Regione, Titti Bufardeci, sul futuro della Siremar, compagnia del gruppo Tirrenia. Gli stessi abitanti di Stromboli hanno lanciato anche un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che frequenta da tempo l’isola surante le sue vacanze. “Chiediamo e chiederemo - ha detto il presidente della circoscrizione Carlo Lanza - che le nostre esigenze, vitali e irrinunciabili vengano riconosciute”. Gli isolani vogliono la continuita’ del trasporto sulla rotta Stromboli-Napoli due volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o piu volte in estate, il potenziamento delle rotte interisole facenti capo a Stromboli e Ginostra, per poter raggiungere Lipari o Milazzo e rientrare nella stessa giornata.

La mozione sui trasporti marittimi votata dal consiglio comunale di Lipari

MOZIONE SUI TRASPORTI MARITTIMI ESSENZIALI PER LE ISOLE EOLIE
Il Consiglio comunale di Lipari con il presente Ordine del Giorno, sentiti anche i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa, esprime forte preoccupazione per il futuro dei servizi marittimi della Siremar che collegano le Isole Eolie con il territorio nazionale.
PREMESSO
che la Tirrenia, con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar, esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni scadute il 31.12.2008;
che la Finanziaria 2007 (Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha previsto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
che per quanto sopra il Ministero delle Finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione Europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31/12/2009.
che con il decreto legge n° 185 del 29 novembre 2008 all’art. 26 il Governo, al fine di consentire l’attivazione delle procedure di privatizzazione delle Società Tirrenia e delle società controllate ha autorizzato la spesa di 65 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011
CONSIDERATO
che l'Unione Europea, che sollecita il processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam, la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche che all’art. 158 ha aggiunto un allegato (numero 30) chiamato "Dichiarazione sulle regioni insulari" nel quale la Conferenza riconosce che queste soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale;
che quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
che mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime;
che in ragione di ciò, la Commissione dell’Unione Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private;
che, in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato.
RITENUTO
che in virtù del vigente quadro normativo :
i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate,……” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
“ il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75);
che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75).
VISTO
che la natura dell’arcipelago eoliano che da qualche tempo ha avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile in atto caratterizzato da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva;
che non esistono le condizioni economiche per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica, tanto che anche gli operatori privati attualmente presenti sul territorio, nonostante operino su tratte commercialmente appetibili, riescono a garantire il servizio soltanto grazie ad un sostanzioso contributo pubblico erogato dalla Regione Siciliana;
che rimane necessario un sostegno pubblico a questo servizio essenziale sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo socio-economico dell’arcipelago eoliano;
che il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane, a garanzia del soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), è stabilito dall’art. 3 della Costituzione e dal trattato di Amsterdam;
che il collegamento Milazzo-Eolie-Napoli rappresenta, da quasi un secolo, il sostegno per lo sviluppo socio-economico delle popolazioni dell’intero arcipelago e di alcune comunità che sono cresciute ed hanno investito nella consapevolezza di tale collegamento;
che attraverso programmi di finanziamento e sviluppo comunitari (488, patti territoriali ecc.), gli imprenditori isolani hanno sostenuto notevoli investimenti per la realizzazione, l’ampliamento e l’ammodernamento di strutture turistico-ricettive e commerciali che presuppongono il miglioramento qualitativo e l’incremento quantitativo dei servizi di collegamento esistenti al momento in cui tali investimenti sono stati effettuati.
che la disastrosa gestione degli ultimi anni (soprattutto quella relativa agli anni 2007 e 2008) da parte della direzione della Siremar ha portato alla soppressione di diverse linee di aliscafi e navi procurando notevoli disagi sia ai residenti che ai turisti che hanno deciso di raggiungere le Isole Eolie, quali la soppressione parziale, da circa due mesi, delle linee C6 e C2 e ALC4 e ALC2bis alcune delle quali fondamentali per il trasporto degli studenti e altre previste addirittura dal piano della protezione civile per i casi di evacuazione degli abitanti delle isole in caso di rischio sismico legato all’attività vulcanica;
che i servizi appaltati dalla Regione Siciliana, con contratto quinquennale, ai vettori privati N.G.I. e Usticalines, sono da considerare come integrativi di quelli erogati dalla Siremar ed a supporto dello sviluppo socio-economico quello relativo ai mezzi veloci e per poter assicurare il trasporto di carburante e merci pericolose quello relativo al servizio ro-ro;
che i collegamenti erogati dai vettori privati hanno dimostrato, in diverse occasioni, di non essere sufficienti ed in grado di garantire i servizi nei termini previsti dai contratti.
Che la spesa prevista dal Governo, al comma 1 dell’art. 26 del decreto legge n° 185/2008 , di 65 milioni di euro è totalmente inadeguata a coprire i servizi gestiti in atto dalla Siremar, comportando di conseguenza notevoli tagli ai trasporti marittimi in atto espletati dalla stessa nelle Eolie
CONSIDERATO ALTRESI’
Che nell’incontro di Roma, con il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Sen. Altero Matteoli, tra i Sindaci delle isole minori Siciliane e l’Assessore ai trasporti della Regione Sicilia, ha prodotto nell’immediato, come riferito dal Sindaco di Lipari:
l’istituzione di un tavolo tecnico, il cui primo incontro è stato fissato per il 20.01.09, nell’ambito del quale affrontare con le rappresentanze regionali e comunali, le diverse problematiche sui trasporti marittimi nelle isole minori siciliane;
l’impegno da parte del Ministro Matteoli a stanziare una somma pari a euro 46 milioni necessaria, insieme ai 174 già stanziati per la TIRRENIA, a garantire i collegamenti effettuati dalla SIREMAR, nell’anno 2008;
che successivamente all’incontro tenuto dai Sindaci eoliani presso la terza e quarta commissione, l’Assemblea Regionale Siciliana ha votato un ordine del giorno a sostegno della problematica sui trasporti marittimi che investe le isole minori della Sicilia;
che a seguito degli incontri tra i funzionari governativi e i tecnici della UE, il Direttore Generale della d.g. Energia e Trasporti, con lettera del 19 dicembre 2008, ha ribadito che l’art. 998 della finanziaria 2007 (che fissava una proroga fino al 2012 delle convenzioni Tirrenia in scadenza il 31.12.2008) rappresenta una violazione del regolamento del consiglio 3577/92 Cee;
che in base a tali determinazioni si rende necessario l’immediato scorporo della Siremar dalla Tirrenia, considerato che la società regionale opera su tratte essenziali il cui libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello di servizi;
che attraverso il decreto legge del 30 dicembre 2008, n. 207, pubblicato sulla GU n. 304 del 31.12.2008, all’art. 26 (Proroghe convenzioni Tirrenia), si prevede che: al fine di pervenire alla completa liberalizzazione del settore del cabotaggio marittimo attraverso il completamento, entro il 31 dicembre 2009, del processo di privatizzazione delle societa' esercenti i servizi di collegamento ritenuti essenziali per le finalita' di cui all'articolo 8 della legge 20 dicembre 1974, n. 684, e agli articoli 1 e 8 della legge 19 maggio 1975, n. 169, e successive modificazioni, a condizioni che assicurino la migliore valorizzazione delle suddette societa', le convenzioni attualmente in vigore sono prorogate fino al 31 dicembre 2009, nei limiti degli stanziamenti di bilancio in essere. Conseguentemente al comma 999 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole: «le convenzioni», ovunque ricorrenti, sono sostituite dalle seguenti: «le nuove convenzioni».
che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 16.01.09, in materia di federalismo fiscale, ha approvato un emendamento per il recupero dei costi aggiuntivi derivanti dai disagi collegati all’effetto insularità per le regioni Sicilia e Sardegna, riaffermando – anche per le isole maggiori - il principio del rispetto della continuità territoriale;
che il Comune di Lipari a seguito dell’incontro di Roma con il Ministro Matteoli dell’8 gennaio 2009, ha elaborato un piano di razionalizzazione dei collegamenti marittimi effettuati dalla Siremar nell’Arcipelago eoliano (che si allega e diventa parte integrante della presente delibera) nei limiti delle risorse rese disponibili nell’ambito del suddetto incontro che rispetto al 2008 consente di ottenere una riduzione dei costi, un incremento dei ricavi e un miglioramento dei servizi a sostegno dello sviluppo socioeconomico delle isole Eolie;
considerata la forte mobilitazione dei cittadini eoliani che nei giorni scorsi ha manifestato il proprio disagio contro decisioni in totale contrasto con il rispetto dei loro diritti e che mettono a repentaglio il futuro socio-economico di queste isole.
Tutto ciò premesso e considerato,
IL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI
CHIEDE
lo scorporo, immediato, della Siremar S.p.A. dalla capogruppo Tirrenia;
il blocco del processo di privatizzazione della Siremar S.p.A. in quanto questa garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea;
che per la Siremar S.p.A. si preveda nel medio e nel lungo termine una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni isolani interessati;
una radicale ristrutturazione aziendale della Siremar S.p.A. che consenta, ottimizzando le risorse disponibili, di garantire servizi più efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio;
la stipula di una nuova convenzione con la società Siremar S.p.A. sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell’art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regone Siciliana, servizi “adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane” (comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
l’approvazione immediata di un piano di razionalizzazione che tenga conto delle priorità individuate dai documenti giunti all'amministrazione e dalla stessa prodotte;
lo stanziamento per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 delle somme necessarie a garantire quantomeno le linee e le frequenze di cui al piano di razionalizzazione allegato;
il mantenimento del tavolo tecnico permanente di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali, locali, i rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati, che possa partecipare all’organizzazione dei servizi oggetto di convenzione e monitorarne l’efficienza;
il blocco della dismissione del naviglio ed il rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei ed in grado quindi anche di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione;
di considerare la tratta Milazzo-Eolie-Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia, in quanto il concetto di continuità territoriale non può essere considerato soltanto in termini geografici ma deve contemplare tutti gli aspetti commerciali e socio-economici del territorio dell’arcipelago eoliano;
che il presente deliberato sia recepito dall’A.R.S., ad integrazione dell’ordine del giorno approvato in data 13.01.09;
che la Regione Siciliana assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate in compartecipazione con lo Stato;
il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nell’ambito degli organici del personale marittimo imbarcato sulle unità della Siremar S.p.A., nonché del personale occupato dal relativo indotto, quali gli ormeggiatori e il personale delle agenzie marittime;
previsione di un piano di recupero dei servizi non erogati a qualunque titolo nel periodo invernale attraverso un calendario da stabilire con le amministrazioni locali;
creazione di un garante per la corretta applicazione della convenzione tutt'ora in vigore;
previsione di un ampliamento dello studio sui trasporti marittimi attraverso l'uso di collegamenti per via aerea (aerei ed elicotteri)
Il Consiglio Comunale rinnova il mandato al Sindaco affinché lo stesso rappresenti le summenzionate istanze, in tute le sedi istituzionali, nell’interesse della comunità eoliana.
Lipari, 19/01/2009

Le ragazze del Meligunis per la campagna Avis "Insieme per la vita"




Trasporti: Bufardeci incontra Matteoli per la Siremar

Comunicato stampa
(Piero Messina) E' previsto per domattina, nella sede del Ministero dei Trasporti a Roma, l'incontro tra il vicepresidente della regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci e il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Il vertice è dedicato alla vicenda Siremar, la compagnia di proprietà dell'armatore statale Tirrenia, che gestisce i trasporti marittimi da e per le isole minori della Sicilia.
Il principale nodo da sciogliere è quello relativo alla programmazione dei servizi che Siremar potrà effettuare nel 1009 (ndr 2009). Ovviamente il 1009 del comunicato è un lapsus o un refuso. A meno che alla Regione invece che di trent'anni non ci vogliono riportare indietro di mille anni. )
Intanto si è concluso il consiglio comunale di Lipari che ha approvato all'unanimità una mozione che dovrà essere portata dal sindaco Mariano Bruno al tavolo tecnico a Roma. Sindaco che oggi pomeriggio sarà a Palermo per un incontro preliminare.
Allegata alla MOZIONE anche una proposta di razionalizzazione dei servizi marittimi e la proposta "Guarino"
Seguiranno i documenti

Strombolani verso Roma. Ed è già partita una petizione con oltre 350 firme

Petizione inviata dagli strombolani al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio dei Ministri, al Ministro Matteoli, al Commissario ai Trasporti della Comunità Europea, al Prefetto di Messina, al sindaco di Lipari, al presidente della Circoscrizione di Stromboli e al Comitato per i trasporti.
Noi, abitanti dell'isola di Stromboli, comune di Lipari (ME) riunitici in assemblea spontanea il 14 gennaio 2009, ci siamo trovati uniti e d'accordo sulle nostre esigenze e sui nostri bisogni, data la situazione che si prospetta e ci vedrà ingiustamente e illegalmente penalizzati dagli ultimi avvenimenti relativi alle rotte marittime di trasporto.
Le nostre esigenze vitali e irrunciabili, sono:
1) La continuità del trasporto marittimo sulla rotta Stromboli - Napoli, garantita due volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o più volte durante il periodo estivo, assicurata e garantita su base di sovvenzionamento pubblico con mezzi e navigli idonei, collaudati e certificati secondo legge;
2) la continuità ed il potenziamento delle rotte interisole facenti capo a Stromboli, che garantiscano di potersi recare a Lipari e/o Milazzo e tornare nella stessa giornata per potere accedere al diritto allo studio, alla salute, alla continuità territoriale nonchè a tutti servizi pubblici essenziali assenti sull'isola ma fruibili nel nostro comune e nella provincia;
3) la responsabilizzazione delle amministrazioni comunali, provinciali, regionali e nazionali nell'assicurare i bisogni della popolazione in termini di servizi essenziali.
Determinati dunque all'azione, ci uniamo a tutti gli eoliani e isolani in genere che vogliano vedere riconosciuti i loro bisogni ed esigenze, appoggiando la "mozione sui trasporti marittimi essenziali per le Isole Eolie"(promanata dalle amministrazioni comunali di Lipari, Santa Marina Salina, Malfa e Leni e altri interlocutori interessati) in tutte le parti e le azioni che siano volte a tutelare e vedere concretizzate le nostre proposte.
Attenti agli sviluppi e fiduciosi in un esito concreto e positivo dell'incontro al Tavolo di Concertazione del 20 gennaio 2009 indetto a Roma dal Ministro Matteoli, ci riserviamo il diritto di manifestare con tenacia e determinazione in difesa dei nostri diritti, insieme a tutte quelle comunità che condividono la nostra stessa situazione.
Noi strombolani, gente capace nell'arte di sopravvivere, di fronte alla prospettiva di ritrovarci prigionieri in casa nostra, sapremo dimostrare la volontà di vivere e prosperare in queste isole, rifiutandoci di sottometterci alla mancanza di attenzione e sensibilità per le comunità disagiate come le nostre, eppure tanto belle e celebri da essere Patrimonio dell'Umanità.
La petizione è corredata da oltre 350 firme
Durante la riunione del consiglio comunale di Lipari è stato annunciato che una rappresentanza di cittadini di Stromboli, "ciascuno a titolo personale, ma non per questo meno rappresentativi delle istanze di tutti, si recherà domani a Roma, davanti al Ministero delle Infrastutture, durante l'incontro che il Ministro Matteoli avrà con la rappresentanza dei sindaci delle comunità toccate dal disagio causato dal cessazione dei servizi Siremar.
"Dentro- è stato affermato in un comunicato- siederanno al Tavolo Tecnico previsto dal Governo per discutere. NOI fuori aspetteremo allestendo un tavolino "Etnico" con capperi, malvasia, sale e pomice (l'economia delle Eolie nell'800) per riassaggiare e riproporre un passato che corre il rischio di diventare attualità. Ovvero la prospettiva di tornare indietro di cent'anni, nell'i-solitudine.
A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili, diciamo: non dimenticate quei momenti. Venite anche voi il 20 gennaio alle 12 a fare una pro-festa con noi davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Piazza della Croce Rossa 2, ROMA
Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se poi per arrivarci bisogna possedere la barca per andare in un luogo disabitato?"