Caro Lino,
ho letto con grande interesse ed attenzione la tua lettera, il tuo appello alla sinistra e come uomo di sinistra non posso non raccoglierlo.
Le occasioni per discutere, per confrontarci tra di noi sono sempre troppo poche e per mia abitudine non ritengo che scriversi a distanza sia sufficiente, occorre il confronto fisico, guardarsi in faccia; inoltre, come tu sai, ho sempre militato nei partiti (P.C.I., PDS, DS, PD) per poter creare le occasioni di discussione e di confronto.
La discussione tra di noi, PD e SEL, dopo la fase di opposizione a questa amministrazione (che tu hai elencato brevemente), si è avviata per poter comprendere qual è la migliore strategia da seguire per cercare di tornare ad amministrare questo Paese, per arrestare il declino, per puntare ad un diverso modello di sviluppo.
L’esperienza degli ultimi anni e delle ultime tornate elettorali (2001 / 2007), la nuova legge elettorale a turno unico, ci possono aiutare a comprendere meglio quali scelte intraprendere; naturalmente non vogliamo stare al traino di nessuno, riteniamo che qualsiasi accordo con altri partiti (con chi ha condiviso con noi gli ultimi cinque anni di opposizione), debba partire dalla pari dignità, dalle scelte condivise, da programmi chiari e concreti. La sinistra a Lipari ha uomini e idee in grado di realizzarle, ma non possiamo pensare ad amministrazioni “monocolore” anche quando abbiamo governato (e noi abbiamo condiviso quell’esperienza) lo si è fatto coinvolgendo la società civile in una fase storica non più ripetibile.
Ci siamo detti, preliminarmente, che qualsiasi accordo, qualsiasi programma, qualsiasi squadra di governo, dovrà necessariamente essere sottoposta, preventivamente, alla nostra gente attraverso una serie di incontri e dibattiti, e sottolineo incontri e dibattiti reali e non virtuali, nei quali tutti potranno tranquillamente esprimere la propria opinione e assumere una decisione che sia la più ampia e condivisa possibile.
Nessuno nella sinistra eoliana vuole, come scrivi tu, “limitarsi a svolgere un ruolo di testimonianza, non può ridursi a club di eletti che discutono, giudicano, non agiscono e si auto-assolvono.”, ma quale persona pragmatica ritengo che da qualche parte si deve iniziare, qualcuno, principalmente i partiti, deve assumere l’iniziativa; l’unione, l’aggregazione fa la differenza.
Aiutaci a fare la differenza, partecipa alle discussioni interne alla sinistra, contatta i segretari dei due partiti che hanno rappresentanza in consiglio, nessuno di loro rifiuterà un tuo contributo, una tua partecipazione attiva, lo stesso potranno fare tutti gli altri amici che ritengo di volersi impegnare insieme ai partiti, ai consiglieri comunali, che in questi anni hanno proseguito in una azione politica seria e determinata.
Con la stima di sempre
Pino La Greca