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venerdì 20 aprile 2012

Bilancio Regione. Domani il responso del commissarrio dello stato

Entro sabato l'asfittico bilancio e la finanziaria della Regione per l'anno in corso dovranno essere sottoposti al vaglio del commissario dello Stato che, nel caso in cui rilevasse norme di dubbia costituzionalità dovrebbe impugnarle davanti la Corte costituzionale. Da oltre trent'anni, da quando, cioè, per la prima volta, s'è verificato un caso di impugnativa di un documento contabile, però, onde evitare di bloccare il funzionamento dell'intera amministrazione regionale, solitamente l'Ars, alla prima seduta utile, abroga gli articoli e i commi impugnati e il presidente della Regione procede regolarmente alla promulgazione e pubblicazione delle parti non contestate. Di fatto, pertanto, una impugnativa finirebbe col comportare solo nuovi tagli che andrebbero ad aggiungersi a quelli operati in commissione Finanze e in aula quando è stato chiaro che non si sarebbe potuto contare su diversi fondi di provenienza statale ed europea. "Con l'approvazione della manovra finanziaria e del bilancio - ha commentato, in proposito, l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao - abbiamo portato a termine una drastica azione di risanamento dei conti e abbiamo gettato le basi per la crescita. Ora dobbiamo puntare alla stabilità finanziaria". Ed ha ricordato che "negli ultimi tre anni la spesa corrente è diminuita del 30%, tornando ai livelli del 2000".
Aver ridotto la spesa non è sufficiente. "La Sicilia – ha detto Armao – deve recuperare risorse per ridurre il proprio debito. Siamo già riusciti a portare l'indebitamento da 900 a 500 milioni di euro. È quasi dimezzato". La situazione finanziaria, comunque, migliorerebbe decisamente nel caso in cui alla Regione fossero attribuite le entrate spettanti nel rispetto dello Statuto speciale. Il che dovrebbe avvenire in tempi brevi. "Il ministro per gli Affari regionali, Piero Gnudi - ha reso noto Armao - mi ha appena comunicato che i primi giorni di maggio sarà convocato il tavolo tra Regione e governo nazionale per il recepimento degli articoli 36, 37 e 38 dello Statuto regionale che garantirebbero alla Sicilia entrate fiscali ben maggiori di quelle che attualmente le vengono trasferite dallo Stato". "Il tavolo sull'attuazione dell'autonomia finanziaria e perequazione infrastrutturale – ha, quindi, ricordato l'assessore all'Economia – lo avevamo richiesto da un anno e mezzo. Oltre che la nostra insistenza anche le due sentenze della Corte costituzionale in favore della Sicilia hanno sicuramente pesato sulla decisone dell'esecutivo nazionale". La trattativa , a giudizio dell'assessore Armao, che vanta un rapporto diretto e proficuo di collaborazione con il presidente del Consiglio Monti e con alcuni ministri, dovrebbe concludersi positivamente.. "Ci siamo costantemente confrontati con l'esecutivo nazionale e il commissario dello Stato durante l'iter parlamentare che ha portato all'approvazione del bilancio e della manovra finanziaria. Quindi non credo che il commissario farà rilievi particolari. Penso che potrebbero essere modificate soltanto alcune nome relative ad alcune categorie del personale regionale, inserite nel corso del dibattito parlamentare". Tra gli interventi positivi Armao indica la moratoria per mutui e finanziamenti e la costituzione del fondo per il finanziamento dei progetti di micro-fotovoltaico.
Intanto l'attenzione è sul piano politico e in particolare su cosa deciderà il presidente della Regione circa un eventuale ricorso alle urne anticipate. «Se il governo nazionale va avanti fino alla prossima primavera-estate non c'è dubbio che noi dobbiamo attrezzarci per votare prima, cioè in autunno, e metteremo in essere le condizioni perchè ciò avvenga». Lo scrive nel suo blog Lombardo, ribadendo quanto affermato il giorno prima.
E chiarisce che si tratta di «una scelta tutta politica che non ha niente a che fare con la mia vicenda giudiziaria, sulla quale renderò conto, in maniera il più possibile obiettiva, all'Ars il 26 aprile». Poi cercherà di dedicarsi pienamente alla mia difesa perchè, come si dice, «ognuno è il miglior avvocato di se stesso perchè nessuno come noi stessi sa quanto è capitato attorno a noi e quello che abbiamo fatto nella nostra vita».
«Non possiamo rischiare di bruciare l'esperienza autonomista che abbiamo avviato – afferma Lombardo – Non possiamo bruciarla sull'altare delle logiche nazionali che uccidono la Sicilia perchè sono coincidenti con interessi e poteri forti che hanno testa e cuore a nord di Roma, e mi auguro che su questo i siciliani non abbiano dubbi. Una politica autonoma e autonomista deve imporre le regole e le conseguenze di uno Statuto che è rimasto solo sulla carta. Se vogliamo portare avanti il cammino intrapreso dobbiamo sganciarci dalle logiche perverse che la politica nazionale e antisiciliana metterà in essere con le prossime elezioni politiche, inventando nuovi partiti e schieramenti, reclutando personalità che serviranno come specchietto per le allodole per i cittadini».

giovedì 19 aprile 2012

Isole minori: via libera a tassa sbarco Imposta fino a 1,50 euro per turisti 'mordi e fuggi'. Tra i sindaci (Bruno compreso) un coro di si

E' un coro di si' quello dei sindaci delle piccole isole alla tassa da sbarco per i turisti ''mordi e fuggi'', quelli che sbarcano la mattina e ripartono la sera, e nessuno ipotizza un loro calo. ''Stiamo preparando il regolamento attuativo per poter applicare insieme ad Anacapri, la tassa il piu' presto possibile - afferma il sindaco di Capri, Ciro Lembo - che noi abbiamo quantificato in 1 euro, una piccola partecipazione alla ricchezza dell'isola azzurra. Stimiamo per l'estate 2012 di incassare dalla nuova tassa intorno ai tre milioni di euro, perché Capri non conosce crisi", aggiunge.
L'imposta, che potra' essere al massimo di 1,50 euro, servirà a finanziare interventi in materia di turismo, beni ambientali e culturali, e servizi pubblici locali e sarà riscossa dalle compagnie di navigazione al momento dell'acquisto del biglietto del traghetto o aliscafo. Ad essere esentati dall'imposta i residenti del comune, i lavoratori e gli studenti pendolari. ''Sono certo - continua Lembo - che questa piccola imposta non diminuira' l'afflusso turistico sull'isola, a Capri abbiamo gia' sperimentato piccole tasse di questo tipo, lo scorso anno per visitare i giardini di Augusto abbiamo imposto il pagamento di 1 euro in piu' e i visitatori non sono affatto calati''.
''Ottima notizia'' anche per il sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto, che fa sapere che l'imposta sarà applicata ''immediatamente'' e sarà quantificata 'al minimo consentito'' ''E' un risultato molto positivo, raggiunto anche grazie all'impegno profuso dall'Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori)", sottolinea il sindaco di Favignana (che comprende anche le altre isole dell'arcipelago delle Egadi Marettimo e Levanzo) Lucio Antinoro: "un contributo che utilizzeremo esclusivamente per rendere le isole più accoglienti: pulizia delle spiagge, manutenzione delle strade perimetrali, tutela dei beni culturali".
"Finalmente una buona notizia; - ha commentato il sindaco di Lampedusa e Linosa, Bernardino De Rubeis - da tempo stavamo studiando su una ipotesi di tassa di sbarco proprio perché le isole minori, a differenza di altri comuni, hanno delle esigenze diverse e soprattutto dei costi maggiori di gestione dei vari servizi. Non temo una flessione delle presenze dovuta a questa nuova tassa, ma io dico invece che a chi decide di venire a villeggiare sulle nostre isole poco interessa spendere una cifra così irrisoria in più. Non può essere una manciata di euro (per una famiglia equivarrebbe al costo di una birra e una pizzetta) che ferma il turismo verso le nostre meravigliose isole".
"Nelle Eolie - spiega Mariano Bruno, sindaco di Lipari - abbiamo già in vigore il ticket di un euro per tutti i turisti che nel periodo estivo sbarcano nell'Arcipelago (3 euro per scalare i crateri di Stromboli e Vulcano). E' evidente che questo euro e cinquanta, sarà una aggiunta". Il Comune di Lipari, ogni estate incassa circa 450 mila euro. Il ticket invece non è stato mai istituito nell'isola di Salina che comprende tre Comuni.
"Finalmente una nostra richiesta è stata accolta - sottolinea il sindaco di Santa Marina Massimo Lo Schiavo che è anche coordinatore dell'Ancim Sicilia - l'abbiamo sempre richiesto sia al governo nazionale che regionale''.

Calcio a 5. Semifinale. Ludica vittoriosa in trasferta

(Manori Wijayaratne)   Vittoria della Ludica Lipari per 8-4 contro la Decima Mas di Messina per la prima Semifinale di andata del calcio a 5.
Nonostante il campo ostile, anche questa volta i nostri ragazzi hanno superato tutte le nostre migliori aspettative. Grandissimi!!!

Ciak si gira. Una scena "rubata" da Edda Ciano e il comunista


Inquinamento. La Regione interviene sul milazzese

Su proposta di ISPRA e ARPA Sicilia, il Ministero dell'Ambiente ha diffidato la raffineria di Milazzo ad adempiere ad una serie di prescrizioni riguardanti l'abbattimento di sostanze maleodoranti e moleste (idrocarburi non metanici, mercaptani e disolfuri).

Dovra' inoltre essere sviluppato, entro trenta giorni, uno studio di tutte le sorgenti emissive, causa di odori molesti e si dovra' produrre una relazione tecnica sugli interventi da attuare.

Sono questi alcuni dei risultati dell'attivita' svolta dall'Agenzia regionale protezione dell'Ambiente nella zona di Milazzo e intensificata negli ultimi mesi.

L'Agenzia ha poi indicato la necessita' di un protocollo di misure in continuo dei composti solforati nelle zone perimetrali, in particolare a quelle sensibili ai venti di Sud e est, mentre le due centraline di monitoraggio gestite dalla Raffineria dovranno essere integrate con due sistemi di analisi per le caratterizzazione di C2 - C12, in continuo. Dovra' infine essere definito con ARPA un protocollo che stabilisca soglie di attenzione e procedure da attivare in presenza di particolari sostanze odorigene.

La diffida del Ministero fa seguito alle iniziative di ARPA Sicilia, intensificatesi negli ultimi mesi, sotto la guida del commissario straordinario Salvo Cocina, su indirizzo dell'assessore regionale all'Ambiente Sebastiano Di Betta e in contatto con il comune di Milazzo, come la campagna di monitoraggio svolta da ARPA Messina con cui sono state accertate le emissioni maleodoranti, la richiesta di ulteriori ispezioni e il riesame dell'autorizzazione ministeriale, il coinvolgimento della azienda sanitaria fino alla denuncia sporta dalla stessa ARPA alla autorita' giudiziaria.

" Guardiamo da tempo con preoccupazione -ha detto Di Betta - l'inquinamento atmosferico che si registra nell'area della Valle del Mela poiche' puo' mettere a rischio la salute dei cittadini di quel territorio. Siamo soddisfatti che il ministero abbia accolto le nostre prescrizioni".

"L'ARPA Sicilia - ha spiegato Cocina - sta attualmente continuando la sua attivita' di controllo sull'area di Milazzo, ma denunciamo la grave carenza di personale e il recente taglio dei fondi, auspicando il potenziamento delle strutture a salvaguardia dell'ambiente e della salute".

SANITA': TICKET; RUSSO, "TROVATE LE RISORSE PER I PIU' BISOGNOSI"

"E' stato mantenuto l'impegno preso con i cittadini siciliani di reperire le risorse economiche con le quali potremo sgravare dal pagamento del ticket sanitario alcune categorie particolarmente svantaggiate. Pur in una situazione di oggettiva difficolta', grazie alla sensibilita' dell'Aula, il documento contabile prevede che 6 milioni di euro per il 2012,10 milioni per il 2013 e altrettanti per il 2014 siano destinati a chi, con la nuova normativa introdotta ad inizio di anno, non aveva piu' il diritto all'esenzione del ticket per determinate prestazioni erogate dal servizio sanitario regionale. Convochero' in tempi brevi un tavolo tecnico che, insieme ai sindacati, stabilisca i criteri con i quali ripartire le somme inserite in Finanziaria. Nel frattempo, in sede di Conferenza Stato Regioni mi battero' affinche' venga adottato in tutta Italia un sistema piu' equo che possa meglio tutelare le famiglie bisognose".
Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, a commento della Finanziaria approvata dall'Ars ieri mattina.

Il comune di Santa Marina Salina compra bio-trituratore


COMUNICATO STAMPA
 Con propria Deliberazione n. 53/2012 la Giunta Municipale di Santa Marina Salina ha impegnato le risorse per l’acquisto di un bio-trituratore per lo smaltimento dei residui di potatura e di sfalci presenti nel territorio.
Il provvedimento nasce dall’impossibilità di potere smaltire mediante bruciatura in loco ei suddetti materiali, così come previsto dalle direttive comunitarie e dalle leggi nazionali in materia.
Nonostante gli sforzi attuati a livello regionale e nazionale per poter attuare una deroga per le isole minori a tali leggi, a tutt’oggi la situazione non è cambiata. Da qui l’esigenza per permettere ai cittadini di Santa Marina Salina e Lingua interessati dalla problematica di poter smaltire i residui vegetali prodotti nei propri fondi, così come per il verde pubblico, in piena legalità tramite la triturazione e lo spargimento nei fondi come fertilizzante di detto materiale vegetale.
 “ Pur rimanendo della ferma convinzione che la nuova nomenclatura dei rifiuti, che equipara i residui vegetali a rifiuti veri e propri, piuttosto che sottoprodotti, sia del tutto errata” commenta il Sindaco Lo Schiavo “soprattutto per le isole minori che, a causa di vincoli, parchi, riserve e formazioni orografiche particolari, non permettono la creazione di siti di compostaggio o di centrali a bio massa per la produzione di energia elettrica, stiamo agendo nella consapevolezza che i cittadini non possono più non poter smaltire in modo legale gli enormi quantitativi di residui vegetali presenti sul territorio. Tali accumuli, talvolta indiscriminati, costituiscono un grande pericolo sia in caso di pioggia, sia in caso di incendio, il cui rischio aumenta con l’avvicinarsi della stagione estiva. Il bio trituratore, i cui tempi di entrata in funzione sono in poco più di un mese, sarà utilizzato in una prima fase di emergenza per l’eliminazione dei quantitativi di materiale presenti sul territorio, e successivamente sarà messo a disposizione della cittadinanza”.
Nonostante l’acquisto dl bio trituratore, non si fermerà l’azione dell’Amministrazione Lo Schiavo volta alla modifica della legge attuale, che permetta di poter smaltire in loco mediante bruciatura le sterpaglie, così come si è sempre fatto in agricoltura e come si continua a fare nel resto d’Italia.

Dubbi Ue sulla nuova cordata Tirrenia

(FONTE IL SOLE 24 ORE) Con l'uscita di Grimaldi e Aponte dalla Compagnia Italiana Navigazione (Cin), la privatizzazione di Tirrenia sguscia via dalle mani dell'Antitrust europeo che l'aveva bloccata a gennaio scorso. Questo però non spiana la strada all'acquisizione da parte della "nuova" Cin, nella quale dei vecchi soci è rimasto solo Onorato (si veda Il Sole 24 Ore di ieri).
A Bruxelles, dove non hanno voluto commentare la notizia, resta apertissimo tutto il fronte "aiuti di Stato" che, secondo le stime della Commissione, vale più di 550 milioni di euro. Senza interessi. La nuova formazione (oltre a Onorato, due fondi di investimento e un plotoncino di operatori dello shipping) spariglia le carte ma non fino al punto da permettere al Governo italiano e agli acquirenti di smontare le contestazioni della Ue sugli aiuti pubblici. Aiuti che sono stati elencati in modo dettagliato nel "non paper" riservato inviato a marzo scorso al ministero dello Sviluppo.
Alcuni di questi sono emersi dopo l'apertura delle indagini che la Commissione si prepara formalmente ad estendere nelle prossime settimane. È il caso dei 60 milioni (stima preliminare) di "sconto" ottenuto da Cin sul prezzo stimato dai valutatori, derivante «in particolare» dal fatto che il pagamento è dilazionato «in 10 anni senza interessi». Resta in piedi anche la contestazione della procedura di privatizzazione definita «non abbastanza trasparente e incondizionata» perché «include i contratti di servizio pubblico e impone condizioni sui livelli occupazionali». Su questo punto Bruxelles ha incaricato un esperto indipendente di tradurre in milioni di euro l'entità dell'aiuto di Stato.
Ma le richieste della Ue non si fermano qui. Al gruppo Tirrenia (e ai suoi acquirenti) è stato chiesto di restituire anche altri 496 milioni di euro di aiuti considerati illegali e derivanti in gran parte dal prolungamento della Convenzione di servizio pubblico per le compagnie del gruppo nel biennio 2009-2011: secondo la Ue fino a settembre 2010 le compensazioni in alcuni casi erano «ingiustificate» perché concesse su tratte già effettuate da operatori privati e, in altri, sovradimensionate. Da settembre 2010 in avanti, poi, questi aiuti non potevano essere concessi perché Tirrenia era ormai in difficoltà. In tutto 444 milioni. Il resto riguarda investimenti per la flotta (12 milioni) e aiuti autorizzati ma per i quali non sono state rispettate le procedure (40).
Per evitare che Bruxelles chieda ai nuovi componenti della cordata Cin la restituzione di questa montagna di soldi, occorrerà provare che c'è «discontinuità economica» con il passato. Per farlo, afferma la Ue, l'ideale sarebbe «una nuova gara, aperta, trasparente, non discriminatoria e incondizionata» con la vendita delle tratte «problematiche a più operatori, nuovi entranti». Inoltre, non dovrebbe esserci trasferimento né del personale né dei contratti con i fornitori», così come viene chiesta «una sostanziale riduzione di capacità». Un precedente? La privatizzazione di Alitalia per la quale poche settimane fa la Commissione ha vinto la causa davanti al Tribunale Ue.

Comunicato stampa: Le isole minori della Sicilia ancora depredate sui collegamenti marittimi.

“Il taglio ai collegamenti marittimi, deliberato all’ARS, nell’ambito della finanziaria regionale, sancisce il disinteresse o quantomeno la mancanza di percezione da parte della politica siciliana rispetto alle problematiche delle piccole isole siciliane”. Questa la dichiarazione di Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole Eolie e isole minori della Sicilia.
Adesso, continua Del Bono, potremo a buon diritto definirle minori non solo per le dimensioni geografiche ma anche e soprattutto per il minor interesse che la Regione siciliana a deciso di riservargli.
Dopo lo smantellamento degli ospedali di Lipari e Pantelleria e dopo la confusione e le incertezze con le quali sia lo Stato che la Regione hanno preparato e gestito l’infinito iter che ha accompagnato la cessione della SIREMAR, è il turno dei collegamenti marittimi integrativi.
Un taglio che va a incidere negativamente su quei collegamenti che attualmente non riescono nemmeno a garantire agli studenti di alcune delle isole periferiche di giungere a scuola in orario per l’inizio delle lezioni. Un atto di miopia finanziaria che porterà a una riduzione dei posti di lavoro e a una nuova perdita di competitività delle nostre isole sui mercati turistici. L’ennesima batosta sulle speranze di ripresa di un’economia turistica asfittica che da troppo tempo attraversa una fase di stagnazione.  
Il capitolo in bilancio riservato ai collegamenti marittimi con le isole faceva già acqua da tutte le parti, anche perché non era stato adeguato agli indici ISTAT. Con questo taglio le isole si vedono depredate di altri 20 milioni di euro su quella che dovrebbe, per definizione, essere considerata una spesa incomprimibile.
Federalberghi 

Riunione sulla pesca a Palermo vi era il rag. Spinella non il sindaco di Lipari

In relazione al comunicato Ansa sulla riunione tenutasi a Palermo in merito alle problematiche pesca ed alle marinerie in agitazione, al vertice con il perfetto Umberto Postiglione, oltre ai sindaci di Isola delle Femmine, Ustica, Termini Imerese, Santa Flavia e le marinerie di Porticello, per la marineria di Lipari precisiamo che era presente il Rag. Pinuccio Spinella e non il Sindaco di Lipari.
Il Prefetto Postiglione ha dato incarico al rag. Spinella di predisporre una relazione sullo stato di crisi e sulle possibili soluzioni che, nei prossimi giorni, dovranno essere sottoposte al Presidente del Consiglio Mario Monti 
 Angelo Pittari
Presidente Cooperativa Pescatori L'Aurora
 

Auguri a.....

Gli auguri oggi sono per Marco Cafarella
 Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
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Lombardo: Legislatura agli sgoccioli

erso le elezioni anticipate. «L'approvazione del bilancio – ha dichiarato il presidente della Regione Raffaele Lombardo nell'incontrare i giornalisti per commentare la portata delle norme finanziarie approvate all'alba di ieri – è l'ultimo atto importante di questa esperienza, su questo non ci sono dubbi».
Confermando, con queste parole, quanto anticipato nei giorni scorsi circa la sua intenzione di dimettersi «prima che un giudice emetta una sentenza di rinvio a giudizio o di assoluzione». E l'udienza, nel corso della quale dovrebbe essere decisa dalla magistratura catanese l'archiviazione dell'inchiesta a suo carico in merito a possibili contiguità con la mafia o il rinvio a giudizio, è fissata per il 9 maggio.
«Il Presidente della Regione– ha ribadito a questo punto Lombardo – non sarà sfiorato da un verdetto».
«Valuteremo - ha aggiunto - con i nostri alleati e le posizioni sono simili. Insieme definiremo la nostra linea. Prevarrà una scelta politica che non sarà influenzata da una vicenda giudiziaria che non mi riguarda».
La decisione, se le dimissioni del presidente della Regione arriveranno a giorni, dopo la seduta dell'Ars voluta da Lombardo per chiarire la sua posizione circa l'inchiesta giudiziaria a suo carico, già programmata per il 26 aprile, in modo che si possa votare entro giugno, o se saranno presentate più avanti, in modo che si vada a votare ad ottobre, sarà assunta a breve, a conclusione dell'incontro di vertice con i rappresentanti dei partiti che sostengono il governo.È certo, comunque, che le elezioni per il rinnovo dell'Ars e per il nuove presidente della Regione, a prescindere dalla vicenda personale di Lombardo. saranno anticipate per almeno due motivi. Il primo lo ha indicato lo stesso Lombardo quando, nel corso della conferenza stampa, ha affermato: «Discutendo con gli alleati ci siamo resi conto di come la contemporaneità tra elezioni politiche e regionali finirebbe col creare una interferenza. Le logiche romane dei partiti, insomma, potrebbero ricadere sugli equilibri siciliani, non consentendo alleanze basate su ragionamenti indipendenti». «Nel caso in cui, ad esempio, dovessero essere le elezioni nazionali ad arrivare prima della scadenza naturale – ha aggiunto – allora si dovrebbe ragionare al contrario, e spostare più in là possibile quelle regionali».
Il che è abbondantemente dimostrato. Ogni volta, infatti, che (per la prima volta nel 76) le elezioni dell'Ars e per il Parlamento centrale sono state abbinate, sono sempre prevalsi temi e ideologie nazionali. «L'influenza operata dalle politiche nazionali – ha detto ancora Lombardo – va letta nel senso di un possibile ricompattamento di certe forze che, al momento, non sono convinte di riproporre i vecchi schemi del centrodestra o quelli della cosiddetta foto di Vasto».
Il secondo motivo, meno confessabile da parte degli interessati, che premono perché si vada a votare subito, è da cercarsi nella riforma costituzionale dello Statuto all'esame del Senato, per cui, fra un anno, alla scadenza naturale della legislatura i deputati da eleggersi dovrebbero essere 70, mentre ora sono ancora 90 e almeno 20 degli attuali inquilini di Sala d'Ercole potrebbero non essere confermati. Non è, infatti, un caso che Antonello Cracolici. capogruppo del Pd, il maggior partito della coalizione che sostiene il governo Lombardo, subito dopo l'approvazione del bilancio e della finanziaria, abbia dichiarato: «Col voto di stanotte si è consumato l'ultimo atto di questa legislatura. Andare avanti così per un anno è impensabile, sarebbe un logoramento per tutti. A questo punto con le forze che sostengono questo governo e con quelle – con chiaro riferimento a Udc e Sel – che stanno dentro e fuori il Parlamento e che hanno voglia di portare avanti il processo riformista, dobbiamo discutere e concordare insieme come e quando andare al voto ed ottenere una legittimazione popolare della nostra gente».
Ma chi, più di altri, e magari con qualche successo all'interno del Pd ha attaccato questo partito per il sostegno a Lombardo è stato, finora il portavoce nazionale di Italia dei Valori Leoluca Orlando che, appena ieri, ha definito vergognosa tale alleanza. E contro di lui il presidente della Regione ha puntato il dito accusatore affermando: «Orlando si conferma per quello che è: uno sciacallo che non ha mai mosso un dito contro la mafia o un mafioso, ma che ha usato argomenti di antimafia strumentalmente per attaccare i suoi avversari politici».
Non gli ho mai sentito esprimere– ha ricordato – una parola negativa contro Riina o Lo Piccolo, ma sui vari Andreotti o Lima coi quali ha convissuto e attraverso i quali si è costruita una buona parte della sua fortuna politica. E di alcuni passaggi ero testimone. Mi auguro che i palermitani non eleggano loro sindaco».

Vertice sulla pesca a Palermo

Si e' svolto ieri il vertice con il perfetto Umberto Postiglione, e i sindaci di Isola delle Femmine, Ustica, Termini Imerese, Santa Flavia, Lipari e le marinerie di Porticello per l'emergenza Pesca in Sicilia. ''E' stato rappresentato - ha detto Salvino Caputo, parlamentare regionale del Pdl e presidente della commissione Attivita' produttive dell'Ars, che ha partecipato alla riunione - lo stato di gravissima crisi del comparto e il pericolo per l'ordine pubblico a causa dello stato di disperazione delle famiglie e delle imprese ittiche''. ''Siamo di fronte ad una vera emergenza - ha detto Caputo - e temo per disordini e tensioni di ordine pubblico per il grave stato di disperazione sia degli imprenditori sia delle loro famiglie. Servono iniziative a sostegno del settore soprattutto per superare le limitazioni che oggi impediscono ai pescherecci di vincere la concorrenza delle marinerie africane e asiatiche e per il recupero delle quote tonno''. Caputo, nei prossimi giorni, incontrera' i parlamentari eletti in Sicilia per un incontro con una delegazione delle marinerie siciliane e il commissario europeo per la pesca. (ANSA).

Vela. Alla"Roma per due" vince "Vismara 62"

l Vismara 62’ “B2” di Michele Galli con a bordo Pietro D’Alì vince la Roma per 2 tagliando il traguardo di Riva di Traiano, dopo oltre 535 miglia di navigazione fin alle isole Eolie e ritorno.
“La regata è stata molto dura – spiega D’Alì. Abbiamo avuto condizioni difficili e di conseguenza diverse rotture a bordo: abbiamo rotto una drizza e il gennaker al momento di una straorza.”
“Siamo molto felici del nostro risultato. Abbiamo dovuto sempre tenere a bada gli austriaci dell’Akilaria 40 – spiega l’armatore – che hanno sicuramente una barca più leggera e competitiva della nostra, anche se più corta. Abbiamo vinto per le nostre scelte tattiche, mantenendo una rotta sottocosta, mentre loro hanno optato per una rotta più al largo”.
Nella Roma per Tutti manca poco all’arrivo di Ars Una, il Felci Yacht 49 di Vittorio Biscarini che ha condotto una regata esemplare ed è riuscito anche a superare l’Akilaria 40 nelle ultime miglia. La Roma per 2 costituisce la prima prova del circuito Lombardini Cup 2012 che conta 8 regate e si concluderà ad ottobre.
Alle Eolie l’imbarcazione, Pogo 40 di Francesco ‘Ghego’ Da Rios e Mario Girelli è transitata terza allo scoring di Lipari, con un distacco di circa 20 miglia dalla seconda e un vantaggio di 25 miglia sulla quarta.
Nonostante le difficoltà venutesi a creare, dapprima per uno strappo alle vele all’altezza di Ventotene e in seguito per una forte perturbazione a largo di Salina che l’ha costretta ad una lunga deviazione, ITA86-LUISS è sempre stato in corsa per le prime posizioni.

mercoledì 18 aprile 2012

Lipari: Intitolazione strade a Vitale, Carnevale e Restuccia

COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: Cerimonie di Intitolazione strade comunali al nome di: Comm. Francesco VITALE (1908 -1983); Prof. Tommaso CARNEVALE (1928 - 1998); Sig. Giuseppe Mariano Orazio RESTUCCIA (1880 - 1942)
Lipari, 20 Aprile 2012
La Civica Amministrazione, in esecuzione alla volontà manifestata unanimemente con propri atti deliberativi nn. 61 del 12/05/2011, 10 del 24/02/2012 e 21 del 15/03/2012, che hanno ottenuto riscontri autorizzativi governativi, darà concretizzazione ai progetti di intitolazione delle strade comunali, nell’isola di Lipari, al nome degli stimati concittadini menzionati in oggetto, per i particolari meriti che ne hanno caratterizzato la vita e l’opera, sia sul piano umano che su quello sociale e politico.
Il giorno 20 aprile p.v., alle ore 09,30 e ss., in presenza dei familiari, dei cittadini e delle autorità religiose, civili e militari che interverranno, sarà onorata la loro memoria, secondo il seguente ordine celebrativo e per le motivazioni succintamente di seguito riportate e poste a sostegno dei rispettivi provvedimenti :
ore 09,30 - intitolazione strada comunale (in atto denominata “Gelso” e designata “Passo Cessa” in località Quattropani) a Giuseppe Mariano Orazio RESTUCCIA (1880 - 1942). (“per espressa volontà degli abitanti della stessa via, memori dell’atteggiamento benevolo e del lodevole contributo offerto dalla di lui famiglia, anche ai fini dell’allargamento della strada, sopra menzionata, arrecando alla stessa miglioria in termini di viabilità e sicurezza, ricordandolo come persona disponibile, schietta ed attenta ai problemi della comunità. Annoverato tra i promotori della nascita a Lipari della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, presso cui lavorò, seppe contribuire a segnare il raggiungimento di un traguardo significativo per la crescita sociale ed economica del paese negli anni del dopoguerra”);
ore 11,00 e ss - intitolazione strada comunale (priva di denominazione, identificata come “Torrente Valle”) al nome del Prof. Tommaso CARNEVALE (1928 - 1998) (“nella Civica Amministrazione considerava il suo impegno come un campo di apostolato che esige esempio di fedeltà, spirito di servizio, onestà assoluta, integrità, dimenticando di sé e dei propri vantaggi personali, grandissima carità per i piccoli e gli umili .
Durante l’espletamento dei suoi mandati, ha continuato a rendere testimonianza dei valori che hanno contraddistinto la sua persona, a presidio dei quali si pone la sua indole di uomo generoso, sensibile e rispettoso del prossimo, nonchè delle sue capacità intellettive, professionali e del suo elevato impegno morale e civile che hanno consentito il raggiungimento di obiettivi primari tesi a favorire lo sviluppo del territorio ed a migliorare le condizioni socio-economiche della comunità liparese, con chiari riflessi sull’intero arcipelago eoliano”);
intitolazione strada comunale al nome del Comm. Francesco VITALE (1908 -1983) (“tra altri prestigiosi incarichi rivestiti, risulta avere assunto un ruolo di spicco nell’attività politica e sociale, rivelandosi sagace amministratore (eletto Sindaco del Comune di Lipari nel 1952, vi rimase in carica per ben 25 anni, ininterrottamente) attento ai bisogni della collettività: non lesinò mai, dall’alto della sua saggezza ed oculatezza, di profondere capacità ed impegno civile per il raggiungimento di obiettivi primari tesi a migliorare le condizioni socio-economiche del territorio comunale”).
Gli eventi commemorativi, officiati dal Capo dell’Amministrazione, si svolgeranno nei luoghi pubblici oggetto di intitolazione, significando che le cerimonie delle ore 11,00 e ss. saranno precedute da una celebrazione religiosa, presieduta da Mons. Alfredo Adornato, che avrà luogo nella Chiesetta del “Pozzo”.
E’ particolarmente gradito rivolgere, alla cittadinanza tutta, invito a partecipare alle predette
commemorazioni.
F.TO IL SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)

SANITA': RUSSO, "PUNTI NASCITA, DAL MINISTRO AUTOREVOLI CONFERME"

"L'autorevole intervento del ministro della Salute Balduzzi, che ha confermato l'appropriatezza dei provvedimenti assunti dalla Sicilia sul tema dei punti nascita, serve a fare definitivamente chiarezza, riportando serenita' nel dibattito politico e mettendo al bando le strumentalizzazioni. Il Ministro ha infatti sottolineato come i provvedimenti siano stati adottati sulla base di parametri internazionali per elevare i livelli di sicurezza. Oggi e' arrivata anche l'importante conferma dell'attenzione con cui il Ministero, insieme alla Regione siciliana, sta affrontando il tema delle isole minori e delle localita' svantaggiate che portera' in tempi brevi alla adozione di provvedimenti per l'ottimizzazione dell'assistenza sanitaria a favore delle comunita' interessate".
Lo ha detto l'assessore per la Salute della Regione siciliana, Massimo Russo, dopo l'intervento alla Camera dei Deputati del Ministro della Salute Renato Balduzzi che ha risposto a una interrogazione sul tema dei punti nascita.

Riordino dei punti nascita in Sicilia. Balduzzi: Il problema è all'attenzione del Governo

Rispondendo ad un interrogazione del deputato del Pdl, Vincenzo Garofalo, che gli chiedeva di “iniziative per garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza del servizio sanitario nei territori svantaggiati sotto il profilo infrastrutturale, con particolare riferimento alle isole minori della Sicilia” il ministro nel corso del question time alla Camera ha riferito che “la questione posta dall'onorevole interrogante per una parte riguarda le competenze della regione Sicilia, per l'altra anche le competenze statali e nazionali”.
 
Per la parte riguardante la Sicilia, Balduzzi ha precisato “che la riorganizzazione regionale dei punti nascita in Sicilia risponde ad un obiettivo importante e validato dalle norme nazionali e dalle intese nazionali, che è quello di mettere in sicurezza i punti nascita sulla base anche di parametri non solo nazionali, ma internazionali, dando anche un'attenzione alle caratteristiche evidentemente dell'isola stessa. Su questa base il Tar ha giudicato il decreto dell'assessore non in assoluto contrastante, ma con riferimento ad un contrasto interno fra norme regionali, tra il decreto come riorganizzazione dei punti nascita ed il piano sanitario regionale, in particolare nella parte in cui il piano sanitario rinviava al piano nazionale”.

 
Il Ministro ha poi aggiunto “qui, allora, viene in campo, evidentemente, anche l'attenzione nazionale; in proposito non posso non ricordare all'interrogante che l'intesa Stato-regioni del 20 luglio scorso ha portato ad una definizione di questo problema andando a formalizzare una proposta di deliberazione del CIPE - proposta che abbiamo recentemente portato avanti proprio in sede CIPE - inserendo nel progetto isole minori, e quindi in un obiettivo del Piano sanitario nazionale, proprio un accantonamento di risorse economiche per realizzare un progetto interregionale in materia di ottimizzazione dell'assistenza sanitaria nelle piccole isole e in altre località caratterizzate da eccezionale difficoltà di accesso e un progetto interregionale, di dimensione economica più piccola, in materia di comunicazione ai cittadini per l'accesso a questi servizi”.
 
Balduzzi ha poi concluso affermando che “il problema dei punti nascita, ricondotto dentro il problema delle isole minori e delle località particolarmente svantaggiate, è all'attenzione, non soltanto della regione Sicilia, ma anche del Governo nazionale e siamo già andati avanti in questa direzione”.

Trasporti. Quei "tagli" della Finanziaria che penalizzano le isole

La Legge Finanziaria approvata stamani dalla Regione infligge un nuovo pesante colpo alle isole minori, al turismo e lo fa attraverso il taglio di fondi in quello che è il delicatissimo settore dei trasporti marittimi. Contrariamente a quanto garantito ai sindaci isolani i tagli hanno riguardato anche quello che per le isole è un settore vitale. Un “taglio” che arriva,tra l’altro, nel momento in cui la questione Siremar sembra sempre più sospesa in aria e che ha già, come conseguenza, incertezza nei collegamenti per la vetustà dei mezzi che spesso, anche per mancanza di costante manutenzione, si fermano, non garantendo il diritto alla mobilità per i residenti e anche per quei pochi turisti che in questi momenti affollano leisole.  I “tagli” operati dalla Regione, se non si farà il possibile, per farli rientrare toccheranno, come anticipato, duramente il settore e non solo quello eoliano. Per restare alle Eolie è fuor di dubbio che salteranno una buona parte, se non tutte, le corse estive “integrative” del traghetto NGI.  Se così dovesse essere non è un’assenza di poco conto se si tiene presente cosa ha rappresentato per l’arcipelago negli anni scorsi questo più che prezioso traghetto. Scontato, dall’altra parte, appare  il taglio di almeno un aliscafo da parte dell’Ustica Lines. Un “taglio” che presumiamo, per logico collegamento, toccherà anche il settore occupazionale. Meno corse, meno personale da impiegare: l’equazione dovrebbe essere scontata. Insomma piove sul bagnato se si considera che già in partenza questi sono considerati collegamenti marittimi “integrativi” che vanno a coprire, tanto per intenderci, le “lacune” lasciate negli itinerari orari dalla società di Stato

Regione: approvata la Finanziaria

La manovra finanziaria e' stata approvata dall'Assemblea regionale siciliana alle ore sei di questa mattina, dopo una maratona notturna e un serrato confronto parlamentare, caratterizzato tra l'altro da diverse sospensioni e da una riunione della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, presieduta dal Presidente Francesco Cascio e con la partecipazione del Presidente della Regione Raffaele Lombardo. Numerosi ordini del giorno sono stati accolti come raccomandazione dal Governo.

Nel corso dei lavori d'Aula, presieduti dal Presidente Francesco Cascio e dal Vice presidente vicario Santi Formica e dal vice presidente Camillo Oddo, si sono susseguiti gli interventi di deputati di tutti i gruppi parlamentari e di esponenti della Giunta di governo.

Il disegno di legge ''Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2012. Legge di stabilita' regionale'' e' stato approvato con 39 voti favorevoli, 15 contrari e un astenuto; mentre il disegno di legge ''Bilancio di previsione della Regione siciliana per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per il triennio 2012-2014'' e' stato approvato con 40 voti favorevoli, 18 contrari e nessun astenuto.

Tra i provvedimenti piu' importanti contenuti nella finanziaria vi sono una serie di interventi riguardanti soppressioni di enti, la riduzione del 10% alle indennita' degli assessori tecnici, il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali, tagli ai trasporti locali (ndd. anche nel settore dei trasporti marittimi) e misure per la crescita, molti delle quali riguardano gli interventi richiesti dal movimento dei Forconi.

L'aula tornera' a riunirsi giovedi' 26 aprile 2012 alle ore 10 con all'ordine del giorno le comunicazioni del Presidente della Regione.

Lettere alla redazione. Quei turisti sotto la pioggia e il turismo

Riceviamo e pubblichiamo:
Ho fotografato stamattina un gruppo di turisti che aspettavano di imbarcarsi per Milazzo con un barcone da Marina Corta.
Poverini ,sotto la pioggia e al vento senza avere un posto dove potersi riparare loro e i loro bagagli .E poi ancora un altro gruppetto che ha trovato riparo presso la struttura esterna del ristorante Al Pescatore poiche' tutti i locali della piazza non potevano tenere gli ombrelloni aperti a causa del vento. Mi chiedo cosi vogliamo fare turismo Noi?????
Lettera firmata


Disparità nel rilascio delle autorizzazioni per il suolo pubblico. Sardella torna ad interrogare


INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI

A seguito di un esposto dell’Avv.to Saro Venuto che lamentava una disparità di trattamento nel rilascio delle autorizzazioni e/o concessioni di suolo pubblico il sottoscritto ha presentato alla S.S., nella qualità di Consigliere Comunale,  l’interrogazione prot. n° 24243 del 05.07.2011, per conoscere:
1) se vengono correttamente applicate le norme sanitarie previste dalla Circolare dell’Assessorato alla Sanità n° 907/97 ( art. 2-5-6) nel rilascio delle concessioni e/o autorizzazioni di suolo pubblico;
2) se è stato posto in essere quanto sancito dagli artt. 9 e 24 del Regolamento Comunale per l’occupazione di suolo pubblico (Delibera C.C. n° 30/2001).
3) se l’Assessore all’Annona e Suolo Pubblico con proprio atto di indirizzo, o il Dirigente con Determina, possono apportare modifiche alle norme (addirittura consentendo quanto viene vietato) al citato Regolamento Comunale, la cui emanazione è di esclusiva competenza del Consiglio Comunale.
Alla data odierna lo scrivente può soltanto rilevare che è stata posta in essere dalla S.S.  la ben nota  catena di S.Antonio (il Sindaco chiama in causa il Dirigente ed il Segretario Comunale, il Dirigente a sua volta il Funzionario, e così via, ma nessuno risponde con un “si” o con un “no”).
Addirittura è stata disposta dalla S.S. un’inchiesta amministrativa che, stranamente, non è stata mai posta in essere.
Il risultato quindi è ovvio: alla data odierna nessuna risposta esaustiva su quanto richiesto è pervenuta al sottoscritto.
Da precisare che il Segretario Generale dell’Ente, con nota scritta, ha ribadito che alle interrogazioni dei Consiglieri deve rispondere in prima persona il Sindaco.
Quindi il Consigliere Comunale non è stato messo nelle condizioni di svolgere il suo compito di controllo e di sapere se il Regolamento Comunale viene applicato nella stesura deliberata dal Consiglio Comunale; se viene applicata la normativa sanitaria; se tale norma viene applicata in modo univoco per tutti i possessori o richiedenti di suolo pubblico.
        Soltanto oggi ricevo dalla S.S. una comunicazione, limitata alla terza domanda posta nell’interrogazione, con la quale comunica, facendo propria una nota del Dirigente del IV Settore, che gli atti di indirizzo formulati dall’Assessore all’Annona e la Determina che li recepisce il Dirigente, poiché non sono stati impugnati in via giurisdizionale, sono pienamente validi.
        Quindi vengono adottati atti da ritenersi “illegittimi” perché non deliberati  dal Consiglio Comunale che ne ha esclusiva competenza, ed il Consigliere Comunale, o il cittadino, che chiede contezza per gli effetti prodotti deve rivolgersi al TAR.
        Ma è questa la legalità e la trasparenza che la S.S. ha inteso dare al Comune durante la Sua gestione?
Lo scrivente, alla luce di quanto ricevuto, domanda alla S.S.:
- a che serve il Regolamento Comunale deliberato dal Consiglio Comunale, se l’Assessore e il Dirigente lo possono modificare o annullare?
- non ritiene che ai cittadini bisogna dare “parità di trattamento?
- a che serve fare il Consigliere Comunale se per far valere le  competenze conferite dalla Legge deve rivolgersi al TAR?
Egregio Signor Sindaco, se gli atti dell’Assessore e la Determina del Dirigente sono “illegittimi” perché non di loro competenza, e su questo il sottoscritto ha chiesto e sollecitato l’autorevole parere del Segretario Generale con nota separata, significa che in atto l’Ente opera, nella gestione del suolo pubblico, in violazione del Regolamento Comunale.
In questo caso il Consigliere Comunale, o il cittadino, non deve rivolgersi al TAR ma all’A.G.
Nella speranza che la S.S. voglia, almeno alla fine del mandato,  rispettare il ruolo del Consigliere Comunale nel fornire una puntuale, esaustiva ed urgente risposta a tutte le domande poste che attengono alla corretta applicazione del Regolamento Comunale, della legge e della “certezza di diritto” che bisogna dare ai cittadini.
In attesa  Le porgo distinti saluti.
Lipari 18.04.2012

Giovanni Sardella
         Consigliere UDC 

I candidati delle liste Giorgianni a scuola di futuro


Giovedì 19 aprile alle ore 18.30 presso la sede del candidato Sindaco Marco Giorgianni, su corso Vittorio Emanuele avrà inizio un corso di approfondimento su alcuni temi nodali della realtà eoliana a partire dal programma di Giorgianni. Il corso, promosso dal Partito Democratico, è aperto a tutti i candidati consiglieri delle liste che appoggiano Giorgianni ( e quindi PD, UDC, FLI, Nuovo Giorno e Articolo 1) ma anche a quanti, cittadini e candidati, vogliono confrontarsi su problemi di grande interesse. La prima conversazione riguarderà il tema “Sviluppo, lavoro e modello eoliano” ed affronterà la realtà  dell’economia e della possibilità di promuovere lavoro e lavoro qualificato in tempi celeri. Sarà introdotta da Michele Giacomantonio ed avrà come riferimento la riconversione dell’area della pomice, il piano di gestione del sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, le occasioni fornite dall’area marina protetta e dal parco nazionale. Ci si interrogherà in particolare sulla possibilità di partire da uno sviluppo trainato dal turismo e dalla capacità di superare il modello monoculturale sviluppando la pesca, l’agricoltura, le industrie di trasformazione di questo settore, l’artigianato.
Gli altri incontri, che si terranno nella settimana successiva, riguarderanno altri punti qualificanti come : la portualità, i collegamenti marittimi e la possibilità di altri collegamenti; il ciclo dell’acqua ed il problema dei servizi in genere;  bilancio ed organizzazione del Comune.

Legambiente presenta ricorso contro il progetto della "Lipari porti"

Il testo inviato a diversi organismi
Oggetto: Rifunzionalizzazione del sistema portuale con finalità commerciale, crocieristica ediportistica di Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga e Pignataro dell’isola di Lipari.
Convocazione conferenza di servizio ex art. 1 comma 4 L.R. 3/2009 approvazione del progetto definitivo dei soli porti turistici di Marina Corta – Marina Lunga – Bagnamare e Pignataro ai fini del rilascio in favore del Comune di Lipari della Concessione demaniale Marittima.
Ente locale richiedente: Comune di Lipari
Il sottoscritto, Dott. Giuseppe La Greca, quale presidente del circolo Legambiente delle
Isole Eolie:
vista: la delibera di G.M. n. 25 del 06.04.2012, con la quale l’amministrazione, pubblicata sull’albo pretorio on-line il 18 aprile 2012;
vista la richiesta di cui all’oggetto prot. 12803 del 06.04.2012;
visto ogni altro atto presupposto, conseguente o comunque connesso, quantunque non conosciuto.
Propone ricorso avverso i provvedimenti sopra indicati
per i seguenti motivi
L'arcipelago delle Eolie è formato da sette suggestive isole vulcaniche oltre a cinque più piccole che - pur riconducibili alla medesima storia geologica - sono emerse dall'acqua e si sono presto diversificate nei loro caratteri più significativi: selvagge e brulle alcune, rigogliose e accoglienti altre, ma tutte interessate ai flussi migratori dei popoli navigatori del Mediterraneo fin dal 4000 a. C.
L'arcipelago è un sistema di rilievi sottomarini di origine vulcanica, che si innalzano da fondali varianti da 1400 a più di 3000 metri, la cui origine risale a circa un milione di anni fa. L'Arcipelago Eoliano è caratterizzato dalle sue peculiari caratteristiche ecologiche terrestri e marine, dalla sua recente ed affascinante storia geologica, nonché dal suo rilevante valore naturalistico, essendo molte aree interessate da fenomeni di vulcanismo e di idrodinamismo unici nel Tirreno, oggetto di studio da parte di studiosi di tutto il mondo in particolare per le biocenosi delle zone caratterizzate da idrotermalismo.
Le Isole Eolie sono infatti uno straordinario esempio del fenomeno vulcanico ancora in corso. Studiate sin dal XVIII sec. le Isole hanno fornito alla vulcanologia due tipi di eruzione (vulcaniana e stromboliana) e hanno occupato, di conseguenza, un posto eminente nell'educazione di tutti i geologi per oltre 200 anni. Il sito continua fino ad oggi ad arricchire il campo degli studi vulcanologici: la morfologia delle isole vulcaniche rappresenta infatti un modello storico nell'evoluzione degli studi della vulcanologia mondiale.
L’isola di Lipari - la più grande dell’arcipelago - si presenta montuosa e frastagliata. Alle due cime principali si susseguono piccole zone pianeggianti e un area leggermente in discesa in cui si sorge il paese di Lipari. Il centro urbano principale si estende lungo le due pittoresche insenature di ‘Marina Lunga’ e di ‘Marina Corta’ e si raccoglie attorno al suo castello, una fortezza naturale costruita su una rocca circondata da cinquecenteschi bastioni spagnoli, mostrando numerose testimonianze del passato. L’isola – come del resto tutte le altre dell’arcipelago – ha natura vulcanica e la sua evoluzione geomorfologica si colloca a cavallo di un lungo intervallo di tempo di oltre un milione e cinquecento anni circa, durante il quale ben dodici vulcani sono intervenuti a modellare la sua particolarissima morfologia; ancora oggi, sull’isola sono presenti fenomeni termali tipici delle aree vulcaniche. Ricca di ossidiana e di leggera pietra pomice l’isola offre al visitatore una serie di splendide calette, lunghe distese di sabbia e anche alcune spiagge praticamente inaccessibili da terra. Come le altre isole dell’arcipelago, anche il patrimonio naturalistico di Lipari è messo oggi a serio rischio a  causa di alcune scelte tra le quali quella della realizzazione di un’avio superficie cassata dal Piano Regolatore Generale del Comune di Lipari per la sua incidenza fortemente negativa sull’ambiente. Importantissimo centro di traffici per il commercio della preziosa ossidiana fin da tempi remotissimi, l’isola rappresenta oggi uno dei maggiori punti di riferimento per lo studio della successione di civiltà nel bacino mediterraneo; in particolare, l’area su cui sorge l’imponente mole del Castello – edificato sul contrafforte naturale che si innalza sulla piana costiera di Diana – è sempre stata un rifugio naturale per gli isolani fin dall’età Neolitica. La zona si presenta, oggi, caratterizzata dalle fortificazioni erette dagli Spagnoli nella seconda metà del XVI secolo; in realtà, però, in essa sono inglobate importanti testimonianze del passato, che vanno dai resti di villaggi dell’Età del Bronzo fino a mura e torri di epoca medioevale e successiva. Di particolare rilievo, le collezioni custodite presso il Museo Eoliano.
La peculiare posizione geografica e il fatto che - nei secoli - abbiano conosciuto la visita di numerosi popoli (dai Siculi ai Greci, dai Romani ai Normanni e agli Aragonesi) hanno consentito di creare un vero e proprio Parco Archeologico che oggi ricomprende i siti eoliani più significativi, tutti caratterizzati dal fatto di ricostruire ciascuno con unsuo contributo, tassello per tassello, la storia omogenea del passaggio in quell'area di civiltà e conquistatori.
Le isole Eolie sono state incluse nel dicembre del 2000 nella World Heritage List, la lista dei Siti riconosciuti e dichiarati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, in ragione del loro valore universale eccezionale e della sussistenza delle condizioni e garanzie di integrità conferite dalle legislazioni e dagli strumenti di salvaguardia. Nel nostro Paese, ricchissimo di storia, cultura e monumenti, le Isole Eolie insieme al Parco del Cilento e le Cinque Terre sono gli unici esempi di patrimonio naturale dichiarato bene dell’Umanità. La deliberazione dell’UNESCO è avvenuta dopo sei anni di istruttoria. Integrità di flora, fauna, paesaggio, suolo, risorse idriche e aria nonché i caratteri salienti del territorio eoliano sono le ragioni che hanno determinato l’attribuzione di tale prestigioso riconoscimento. Ma, nello specifico, il fattore che, in special modo, ha assicurato all’arcipelago delle Eolie l’inclusione nella World Heritage List, è stata la valutazione effettuata dalla IUCN - International Union for the Conservation of Nature and Natural Resources:
"I peculiari aspetti vulcanici delle isole rappresentano in maniera esemplare l'oggetto degli studi della vulcanologia mondiale. Grazie alle ricerche avviate nel XVIII secolo, le isole hanno consentito l'approfondimento dei due tipi di eruzione (vulcaniana e stromboliana) e la trattazione dei temi più importanti della vulcanologia e geologia moderne contribuendo alla formazione di una classe di scienziati in oltre 200 anni di ricerche. Le isole continuano ancora oggi ad essere un ricco terreno di studi e continui processi che ancora stanno mutando l'aspetto del paesaggio e la composizione geologica dell'arcipelago".
Superfluo argomentare in merito a come le caratteristiche geomorfologiche delle Isole Eolie sono state e sono tutt’ora fortemente condizionate dall’intensa attività vulcanica.
Le Isole Eolie sono, infatti, la sommità degli apparati vulcanici emergenti, in parte attivi, di un arco magmatico sottomarino in evoluzione, che quindi rende dominante nell’immagine paesaggistica eoliana, il tematismo vulcanologico. La presenza di un arco magmatico anomalo e di vulcani in attività ha reso le Eolie un centro di primario interesse per la Scienza della Terra. La continuità quasi ininterrotta dell’insediamento umano e la centralità delle Eolie nel Mar Tirreno meridionale, hanno prodotto culture che hanno lasciato resti di straordinario interesse storico ed artistico.
Le Isole Eolie sono state nei secoli più recenti un regno lontano e sconosciuto, ma data la posizione geografica e le loro vicende storiche, sono state spesso considerate protagoniste di una cultura e una civiltà proprie, autonome e spesso diverse dalla regione a cui geograficamente appartengono. Ne sono espressione il mito incentrato sulla propria realtà geografica e sulla millenaria capacità umana di controllare un ambiente difficile e inospitale. Sono gli elementi naturali - acqua, fuoco, aria e terra - a costituire lo spazio eoliano, facendone un territorio singolare, unitario e unico. Eppure ogni isola é in grado di cambiare tra loro questi elementi, ricavandone un' immagine, una fisionomia, una propria organizzazione spaziale e temporale.
Fin dall' antichità queste isole, proprio per lo spettacolo delle coste alte e scoscese, degli scogli scolpiti dall'erosione del mare e del vento, per i vapori emanati dalle loro viscere, dovettero offrire ai primi viaggiatori in transito nel Tirreno meridionale, un terreno fertile per indagini scientifiche, per ricerche di elementi curiosi, per descrizioni liriche, per meditazioni interiori, una fucina di sensazioni, di uomini, di avvenimenti e di impressioni da riportare nei loro libri.
Secondo la mitologia classica le Isole Eolie erano la dimora di Eolo, Dio dei venti, che egli teneva racchiusi in una grotta. Per la mitologia romana, invece, il Dio del fuoco era Vulcano, la cui dimora si trovava nell’omonima isola dell’arcipelago eoliano. Proprio da Vulcano nascerà, alla fine del Medioevo, il nome delle montagne di fuoco che chiamiamo vulcani. L' Arcipelago di Eolo e di Vulcano non ha mai cessato di richiamare viaggiatori di ogni provenienza: nel `500 fu Tommaso Fazello a far tornare le Eolie alla ribalta, utilizzando numerose notizie di autori classici greci e latini: "....La Sicilia, essendo chiusa da tre lati, dalla parte del lato settentrionale ha vicine dieci isole, benché gli antichi ne abbiano poste solamente sette, comunemente dette Liparee, Vulcanie ed Eolie...... Ai nostri giorni, consumata ormai la materia, Lipari ha smesso di emettere fuoco da parecchi anni...".
Viaggiatori dei secoli successivi ci daranno ragguagli precisi, descrizioni o disegni di cose viste, di episodi vissuti. Uno dei più importanti stranieri approdati nelle nostre Isole é Déodat de Dolomieu, naturalista, geologo, pioniere della moderna vulcanologia, che visitò le Eolie nel luglio 1781. Da questa esperienza nacque un' opera di serio valore scientifico. Il suo racconto, incentrato sulla considerazione delle isole, delle rocce e dei fenomeni vulcanici, é interrotto soltanto da riferimenti mitologici e dalla rievocazione di leggende alto medievali. Per Jean Houel, pittore e incisore francese, le Eolie furono un crogiolo di sensazioni e di scoperte, che egli ricordò principalmente attraverso i colori e gli effetti cromatici dell' ossidiana, della lava e dello zolfo. Avvicinandosi a Lipari, rimase colpito dalle rive e dalle rocce rischiarate dagli ultimi raggi del sole, i cui colori "apparivano più belli e la certezza di veder sparire ogni cosa nell' oscurità della notte rendeva più vivo e prezioso l' incanto di quel momento".
Certamente lo scrittore più celebre che ebbe modo di visitare le Eolie è Alexandre Dumas. Il racconto della sua permanenza alle Isole é vivace e pittoresco, a volte esuberante. Dumas rimane affascinato dalla natura, dalle abitudini culinarie, dai vini locali, dai colori del mare che per un gioco di luci ricco di armonia, Curiosità, entusiasmo e nostalgia sono gli elementi fondamentali che hanno spinto il disegnatore francese Gaston Vuillier (1846-1915) alla volta delle Isole Eolie. Egli narra la sua esperienza in prima persona, rendendo il lettore più partecipe. Per Vuillier le Eolie costituiscono un' entità ambivalente: da una parte il loro sapore esotico, dall' altra l' esistenza di forti richiami a una realtà sociale ben precisa e dura, come quella dei minatori della pomice.
Chi però rimase più impressionato dagli aspetti paesaggistici dell' Arcipelago fu Arciduca Luigi Salvatore d'Austria tanto che, a partire dal 1875, i soggiorni alle Eolie si fecero più frequenti. La sua residenza abituale, a Lipari, era una casa di campagna in cima al promontorio che si affacciava su due insenature: "...Da questo punto si offre un meraviglioso panorama e una veduta di Lipari e uno scorcio di Stromboli. Ristoratrice é anche l' aria che qui si respira..."
Sicuramente l' Arciduca, anche quando diminuì i suoi soggiorni alle Isole, ebbe nel cuore e davanti agli occhi il ricordo delle sue amate isole che, così magnificamente, descrive: "Immerse nell' incantevole mare di Sicilia, queste piccole isole in modo singolare catturarono l'animo mio, sia che mi apparissero durante le raffiche tempestose, sia che le contemplassi disseminate di vigneti nell'estate, somiglianti a smeraldi in un mare di zaffiri".
Le bellezze naturali ed i vari aspetti geologici e vulcanologici, assieme ai settemila anni di storia testimoniati dalle citazioni di poeti e scrittori dell’antichità, impongono un coerente ed impegnato lavoro di salvaguardia e conservazione del patrimonio, ma anche e soprattutto l’individuazione di quegli indirizzi di governo dello sviluppo socio-economico e di quelle trasformazioni territoriali capaci di mantenere nel tempo l’integrità dei valori che hanno consentito il riconoscimento del sito come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta di riconoscere l'unità dei valori umanistici, archeologici, etno-antropologici e naturali presenti nell'arcipelago e progettare una loro gestione e valorizzazione, coerente e organica. Per questo è da rivedere l’idea di un grande porto privato, nel tratto che va da Marina Corta a Pignataro, per barche da diporto e navi da crociera, con centri commerciali che cancellerebbe la più importante, se non l’unica baia dell'isola di Lipari attraverso banchine e
muraglioni. L’Unesco si è espresso negativamente verso un progetto che prevede un impatto ambientale e paesaggistico di queste dimensioni da realizzare in assenza di un Piano Regolatore dei Porti. ( Undertake a thorough and comprehensive environmental impact assessment of the proposed enlargement of the port of Lipari, including an analysis of the impact on the World Heritage property by cruise ships. DECISIONS ADOPTED AT THE 31st SESSION OF THE WORLD HERITAGE COMMITTEE (CHRISTCHURCH, 2007) 24. Isole Eolie (Aeolian Islands) (Italy) (N 908) - Decision: 31 COM 7B.24.)
Così come era sbagliata l'ipotesi di realizzare in un sito di interesse naturalistico l’aeroporto di Lipari. Troppi errori sono stati perpetrati in nome di un turismo di massa e da picchi stagionali che depredano il territorio, piuttosto dobbiamo tendere ad un turismo fatto di “viaggiatori”; cultori del bello e rispettosi della natura e per tutti i mesi dell’anno. Facendo leva sulla possibilità di presentare un’offerta articolata nel corso dell’anno di prodotti turistici, culturali, agricoli e artigianali, in grado di garantire lavoro agli eoliani ed alle future generazioni.
Previsioni del Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie
Il P.T.P., prevede due articoli in merito alla portualità l’art. 44, “Opere Marittimi costiere e portuali”, e l’art. 45 per la portualità dell’isola di Lipari.
L' Art. 44 richiede che “La progettazione di nuove opere marittime, l'adeguamento o la trasformazione di opere esistenti e delle strutture di servizio connesse, ai fini della possibilità di esame ed eventuale nulla osta della soprintendenza, devono essere sempre studiate, progettate e proposte in unica soluzione con il contesto delle aree e delle infrastrutture connesse.” Comunque tutti i progetti di opere marittime debbono essere accompagnati da studi approfonditi di valutazione di impatto ambientale, relative all'opera ed al contesto delle aree ed infrastrutture connesse, come previsto dalla normativa in materia e da studi sul paesaggio che assicurino un corretto inserimento
nel paesaggio visivo circostante. L'articolo 45, sul sistema portuale di Lipari, detta norme ancora più precise: Il problema, con particolare riferimento al sistema portuale di Lipari, non può essere affrontato a livello di semplici attrezzature portuali, di opere a mare e singole infrastrutture. Infatti l'indotto urbanistico della portualità è rilevantissimo in fatto di viabilità, servizi, parcheggi di scambio, parcheggi di sosta, rimessaggi, ricettività a rotazione d'uso, servizi di vendita specifici e generali, capitaneria di porto, rifornimento di carburanti a mare e a terra connessi agli attracchi, modificazione del tessuto urbano a monte ai fini della permeabilità verso il mare e delle destinazioni
d'uso e di nuove coerenti destinazioni d'uso.
Inoltre le zone di attracco, così come le parti esposte alla vista delle rotte interisole, richiedono speciali attenzioni paesistiche in relazione al livello mondiale del loro interesse culturale.
Il Piano territoriale paesistico prescrive ai fini dell'esame per nulla osta di compatibilità paesistica:
1) un piano esecutivo che includa e metta in sistema tra loro le attrezzature portuali a mare e quelle a terra relativamente a tutto il vasto entroterra implicato nell'organizzazione del nuovo sistema portuale e dei suoi sviluppi in corso di definizione;
2) un piano dei porti conforme a detto piano urbanistico esecutivo.
Interazione tra Piano dei Porti e Piano Regolatore Generale
Mentre i Piani regolatori dei porti precedenti alla Legge 84/94 consistevano semplicemente in un disegno, più o meno valido, delle opere marittime per l’ampliamento dei porti, le nuove metodologie di redazione del Piano regolatore dei Porti si propone di governare lo sviluppo del porto, inteso come spazio fisico e sistema infrastrutturale, ma anche centro dinamico di traffici e di attività economiche, snodo di sistemi complessi, parte vitale del territorio, dell’ambiente e della società, a maggior ragione nel caso delle nostre Isole e in special modo di Lipari. In questa direzione si inquadrano le indicazioni sommarie e sintetiche dettate nella relazione generale del Piano Regolatore Generale del Comune di Lipari.
Portualità e infrastrutture della mobilità e dell’energia.
(....) Molto ampia è la dimensione degli studi e delle proposte che si sono succeduti sulla questione portuale. Dallo «Studio delle rade di particolare interesse delle Isole del Comune di Lipari», condotto dallo Studio Volta nel 1979 per la Regione Siciliana, agli Studi e alle proposte degli Ing. Mallandrino e Napolitano, al più recente «Progetto di fattibilità tecnico economica per le opere portuali delle isole Eolie», condotto dall’Ing. Rodriquez con la collaborazione della Eolie Servizi Spa, il quadro appare completo e ricco di interessanti soluzioni.
Nel merito il Prg non può che individuare ambiti entro cui verranno allestiti i progetti finalizzati al miglioramento delle aree portuali esistenti e alla definizione degli attracchi e scali di nuovo impianto, sulla base degli studi in atto, in buona parte già compiuti. Gli interventi si attueranno con Pue o progetti unitari di iniziativa pubblica anche, se possibile, con la partecipazione dei privati. Essi dovranno essere definiti secondo principi ispirati al minore impatto ambientale e sono soggetti alla preventiva approvazione della Soprintendenza BB.CC.AA., oltre che degli Uffici competenti per le opere marittime.
Appare evidente, ancora una volta, che, nel predisporre il PRP, l'intera impostazione del waterfront urbano e l'uso degli specchi acquei protetti, ferme restando le esigenze di carattere operativo e gestionali, devono integrarsi armoniosamente con il PRG adottato dal Comune di Lipari.
Portualità e Piano di Gestione del sito Unesco
Il Piano di Gestione del sito Unisco delle isole Eolie si limita a dare dei consigli ed in effetti esplicitamente dice: “L'Unesco ha chiesto di valutare esaurientemente ed ampiamente l'impatto ambientale dell'allargamento del Porto di Lipari incluso la stima dell'impatto delle navi da crociera”.
L’approvazione del progetto de quo, a nostro parere, condurrà inevitabilmente alla esclusione del nostro comune dalla lista dei Siti Patrimonio dell'Umanità, un danno d’immagine incommensurabile per l’arcipelago delle Isole Eolie, per la Regione Siciliana e per l’Italia.
Piano regolatore dei Porti del Comune di Lipari
In merito al Piano regolatore dei porti, riteniamo doveroso ricordare in questa sede che il Sindaco Bruno con nota 40969 del 18 novembre 2004 ha scritto all'assessorato regionale al turismo comunicazioni e trasporti per chiedere un finanziamento specifico a copertura del incarico del Piano Regolatore dei Porti. Addirittura nel corpo delle lettere il sindaco scriveva : ”Tenuto conto che la definizione e l'acquisizione di detto piano rappresenta il raggiungimento di uno degli obiettivi prioritari dell'amministrazione, poiché finalizzato ad una espansione e qualificazione della portualità turistica che costituisce uno snodo determinante per la crescita sociale ed economica della comunità eoliana” (..) aggiungendo infine che il Piano Regolatore dei Porti “costituisce elemento importante del Piano Regolatore Generale del Comune di Lipari, come meglio espresso in narrativa” appare strano che il sindaco a distanza di qualche anno abbia sentito la necessità di individuare un “percorso diverso” il merito alla realizzazione delle nuove opere portuali.
Il consiglio comunale di Lipari con Deliberazione n. 22 del 06.02.2009, approvata all’unanimità dei presenti, ha deliberato di impegnare l’amministrazione comunale a porre in essere tutti gli atti consequenziali per l’approvazione da parte del consiglio comunale di Lipari, del Piano Regolatore Generale dei Porti del Comune di Lipari, entro il termine di giorni 30 dalla presente deliberazione. Deliberato del consiglio che è stato disatteso dall’amministrazione.
Riteniamo che non sia possibile programmare un intervento portuale su tutte le strutture portuali della rada di Lipari in assenza del Piano regolare dei Porti; strumento specificatamente richiesto dal Piano Territoriale Paesistico. Il progetto della “Lipari Porto S.p.A.” e molto complesso con la realizzazione “ex novo” di imponenti opere marittime e portuali ed infrastrutture connesse per la rifunzionalizzazione dell’intero sistema portuale dell’Isola di Lipari. Indubbiamente, un intervento del genere è da subordinare all’approvazione da parte del Consiglio Comunale e degli organi regionali al Piano Regolatore dei Porti. Tutti gli eoliani vogliono i porti, porti funzionali, utili alla nostra comunità, che scaturiscano da un Piano Regolatore dei Porti frutto di un dibattito ampio e trasparente, senza imposizioni verticistiche, porti che diventino risorsa economica di tutti gli operatori commerciali eoliani e non risorsa economica in mano di pochi. L’opera, inoltre, compromette qualsiasi programmazione di espansione per la portualità commerciale e passeggeri del Comune di Lipari. Se per un qualsiasi motivo il porto di Sottomonastero diventasse inagibile o inoperativo per prolungati periodi di tempo (a causa di danni per mareggiate o per danni dovuti ad ingrottamenti ecc.ecc.) nessun’altra previsione di nuova portualità commerciali e passeggeri è possibile all’interno della rada di Lipari che sarà totalmente occupata dalle strutture turistiche, inadatte, ad accogliere il traffico passeggeri e merci delle navi e degli aliscafi di Linea.
Analisi del Progetto
Le opere previste nel progetto della “Lipari Porti S.p.A.”, società a prevalente capitale privato costituita tra la “Società Italiana per Condotte d’Acqua” (70% del capitale sociale) ed il Comune di Lipari (30%) delineano delle precise scelte strategiche di assetto e di sviluppo complessivo spaziale e funzionale dell’area portuale dell’intera isola di Lipari, per i prossimi 40-50 anni, tali da esautorare il Piano Regolatore dei Porti, senza tuttavia presentare ne definire gli ambiti e le condizioni di sostenibilità ambientale nonché l’identità culturale dei luoghi.
Il progetto è, a nostro parere, assolutamente carente di relazioni e/o elaborati che definiscono: a) le fasi attuative relativi allo svolgimento ottimale delle attività portuali; b) la valorizzazione dei contesti urbani e ambientali, c) l’integrazione con le reti di comunicazione del territorio.
Tale carenza è ancor più evidente se consideriamo che Lipari vede le sue strutture portuali localizzate nell’affaccio del nucleo storico sul mare, basti pensare alla scoperta del Porto Romano di Sottomonastero.
Nel primo si dovrebbe comprendere, in particolare, le interconnessioni infrastrutturali con le reti di trasporto terrestre esistenti nel centro urbano di Lipari. In particolare occorre definire:
a) le infrastrutture viarie;
b) le aree destinate alla cantieristica e alla logistica;
c) le aree di interesse comune tra porto e città;
d) le aree riservate alla tutela dei beni e valori storico, archeologico, monumentale, paesaggistico e ambientale (il riferimento è ovviamente a Marina Corta).
Ambito di “interazione città-porto”. Tale ambito deve comprendere le attrezzature legate ai servizi portuali, ma anche, in alcuni casi, al commercio, alla direzionalità e alla cultura, attività propriamente urbane.
Nella definizione di - interazione città - porto, un ruolo di rilievo va riservato anche agli innesti urbani, direttrici di percorso che garantiscono il legame fisico e sociale fra la città e le aree portuali più permeabili e più compatibili con i flussi e le attività della città; nel caso delle strutture di Marina Lunga e Pignataro, al contrario, sembra di poter dichiarare che la città viene totalmente tagliata fuori da qualsiasi rapporto con le nuove strutture portuali proposte nel progetto.
Marina Corta - Attuale classificazione: commerciale e servizio passeggeri.
Il progetto de quo prevede come il precedente di “abbracciare dal mare” la piazza Ugo Sant’Onofrio, con due moli foranei, uno lato sud che si innesta agli attuali lavori di messa in sicurezza mentre viene realizzato un molo foraneo sul lato nord ex novo agganciato alla radice ad un ampio piazzare che finisce per mortificare la penisola del purgatorio, sommersa nel cemento. La diga inoltre elimina il panorama dal male di buona parte della rocca del castello di Lipari modificando irreversibilmente un paesaggio noto sin dall’epoca micenea e raffigurata in un affresco trovato nell’isola di Santorini e conservato presso il Museo Nazionale di Atene. Inoltre buona parte della costa lato sud di Marina corta viene cementificata per realizzazione opere a servizio della nautica senza tuttavia individuare una viabilità ex novo di accesso ma utilizzando la viabilità esistente già precaria e interessata dalla circolazione cittadina.
Trasformando, in ultima analisi, la Piazza Ugo di Sant’Onofrio, meglio nota come Marina corta, in un’area di retroporto destinati a parcheggio.
La riteniamo una previsione che stravolge totalmente le valenze storico-ambientali della Piazza e banalizza ed appesantisce la “penisola del Purgatorio”. L'art. 9 della Costituzione ha eretto la tutela del paesaggio a valore primario dell'ordinamento, impegnando cosi tutte le istituzioni a concorrere alla tutela e alla promozione dei valori estetico-ambientali, con la conseguenza che la tutela del paesaggio non richiede alcuna comparazione con l'interesse del privato e prevale su una eventuale vocazione urbanistica del territorio (T.A.R. Bolzano, II sez., 6 maggio 1996, n. 115).
Riteniamo, in sintesi, che le opere ad oggi effettuate siano sufficienti e che occorra soltanto meglio organizzare l’area complessiva, sia per il lato sud sia per il lato nord, anche con l’eventuale ausilio di pontili galleggianti.
Marina Lunga –- Attuale classificazione: Petrolifera e commerciale. è l'opera più controversa e che vede gran parte della nostro comunità contraria. L’intero lungomare di marina lunga, oggetto di un recente intervento pubblico con la realizzazione di una pregevole passeggiata vista mare, sarà coperto da una colata di cemento. Anche qui ci troviamo di fronte ad uno stravolgimento totale del lungomare; addio alla spiaggia, addio al panorama di Marina Lunga; addio alle foto storiche che ci ricordano di una spiaggia con i pescatori che riparano le reti. Addio alla tutela dei valori esteticoambientali del nostro lungomare. Addio alle prospettive di qualche operatore turistico che prevedeva di ripristinare una parte dell’arenile per scopi elioterapici.
Le case di marina lunga, al pianoterra, ed anche al primo piano, avranno come unico panorama un bel molo foraneo. I cittadini che passeggeranno sul lato mare, avranno accanto non la spiaggia o il mare che lambisce l’arenile ma un bel muraglione continuo.
Per non parlare dei danni provocati agli operatori commerciali di marina lunga che negli ultimi anni si sono prodigati in investimenti per offrire servizi alla nautica da diporto, pensiamo ai titolari dei pontili galleggianti e penso agli esercizi pubblici che si sono attrezzati per offrire delle comodo pedane dalle quali godere del panorama, della spiaggia e del mare. addio a tutto questo; al loro posto un ben centro nautico al centro di una piattaforma di cemento, con sopra una bella torre di controllo. L’esperienza positiva dei pontili galleggianti doveva suggerire ben altri interventi, limitando le opere a mare per la messa in sicurezza delle abitazioni, con interventi a basso impatto ambientale ed in grado di ripascere la spiaggia vero ammortizzatore naturale a protezione delle abitazioni. Consentire ai gestori dei pontili galleggianti di approntare una serie di opere per la messa in sicurezza dei pontili. Niente di tutto questo.
Difesa della Biodiversità
La Baia di Marina Lunga ospita una importante prateria di Posidonia Oceanica. La Posidonia oceanica, è una pianta superiore, endemica del Mediterraneo, costituita da rizoma, foglie, fiori e frutti. II nome di questa fanerogama marina, deriva da Posidone, una delle più importanti divinità mediterranee, e appare particolarmente appropriato considerando le vaste praterie sottomarine, che si sviluppano lungo il litorale costiero fino a circa 50 m di profondità come nel caso della baia di Marina Lunga.
La Posidonia si trova per lo più sui fondali mobili (fangosi e sabbiosi), e i suoi rizomi che hanno la capacità di crescere sia in verticale che in orizzontale, si intrecciano strettamente fra loro, formando con il sedimento intrappolato dalle foglie, una sorta di terrazze sottomarine, chiamate "mattes", alte anche diversi decimetri. Le praterie hanno un ruolo fondamentale nell'ecosistema del bacino mediterraneo. In primo luogo è uno dei produttori primari di ossigeno (circa 14l/mq/anno) e di sostanze organiche (circa 20 t/ha/l'anno), inoltre è fondamentale per la sopravvivenza di numerose specie di pesci, molluschi, echinodermi e crostacei, costituendo il riparo ideale per questi organismi marini che trovano tra le sue fronde, condizioni ottimali per la riproduzione e l'alimentazione, parte della quale è costituita dalle foglie stesse della pianta e dagli "epifiti" che vivono adesi ad esse e ai rizomi.
La Posidonia inoltre attenua i fenomeni erosivi del mare sulle coste, infatti il movimento delle foglie rallenta il moto ondoso creando una vera e propria barriera. È possibile valutare questo effetto alla luce dei danni provocati dalle mareggiate a Canneto (assenza di posidonia) e Marina Lunga (presenza di posidonia). Nonostante tutte queste caratteristiche positive, nel bacino del Mediterraneo si sta assistendo ad una progressiva regressione delle praterie dovuta a fattori diversi.
La conferma di tale importante elemento è data dallo studio effettuato dalla Sogesid S.p.A. società del Ministero dell’Ambiente, nell’ambito della “classificazione dello studio ecologico e dello stato ambientale dei corpi idrici superficiali – acque marine costiere” redatto nell’ambito della prima definizione del Piano di Tutela delle acque marine costiere nella Regione Siciliana alle pagine 86, 87 e 88 “Isola di Lipari”.
Riteniamo, in sintesi, che gli attuali pontili siano più che sufficienti per garantire l’erogazione di servizi alla nautica da diporto; eventuali migliorie vanno concordare con gli imprenditori eoliani presenti che sono disposti ad investire per migliorare le strutture già collocate in mare (con la realizzazione di eventuali barriere galleggianti frangionde, ad esempio).
Porto Pignatario - Attuale classificazione: Turistica, commerciale, servizio passeggeri,
porto rifugio. Questa ipotesi progettuale è l’unica che raccoglie buona parte dei suggerimenti che negli anni sono stati proposti da tutta una serie di operatori del settore. L’unica opera per vede favorevole la gran parte della nostra comunità. Opera da realizzare con un braccio radicato facendola partire il braccio subito dopo il pontile di rifornimento carburante della Eolian Bunker, al punto di attracco delle navi per il rifornimento acqua. Poggiandosi su una batimetrica di max 15 m. per aumentare la capacità ricettiva delle imbarcazioni, suggerendo per i futuri progetti esecutivi la ricerca di soluzioni tecniche moderne in grado di superare le difficoltà Il porto dovrà essere dotato di tutte le attrezzature e strutture necessarie per soddisfare le necessità del rifugio, della pesca e del diporto compreso officine e scalo d'alaggio.
Tuttavia le previsione della Lipari Porti S.p.A. contrastano con le previsioni generali prevedendo la realizzazione di tutta una serie di opere edilizie nel tratto compreso tra l’attuale rifornimento “Agip” e il porto Pignataro. Una “calata” di cemento finalizzata alla realizzazione di tutta una serie di strutture che saranno in concorrenza con le attività presenti sia lungo la via Francesco Crispi e più in generale con tutte le attività presenti all’interno del centro cittadino tali da determinare un impoverimento degli imprenditori eoliana a favore di un unico soggetto privato.
Inoltre, nella parte terminale di Porto Pignataro, nell’area a nord-est dell’attuale (restaurata) capitaneria di Porto vengono collocati una serie di attività in contrasto con le previsioni del PRG che prevede in quell’area la realizzazione dell’impianto di depurazione.
Violazione della concorrenza
Nell’area di Marina Lunga insistono da oltre un decennio quattro pontili galleggianti e numerose attività dedite alla vendita ed alla prestazioni di servizi alla nautica di diporto, inoltre, esistente un consistente indotto rappresentato da vendita di prodotti e generi alimenti e servizi generali a favore dei dipartisti. Tutte queste attività garantiscono un sufficiente livello di concorrenza e di regolamentazione dei prezzi nei confronti delle unità da diporto che frequentano l’isola di Lipari, garantendo un reddito a decine e decine di famiglie.
Si condividono, inoltre, le perplessità formulate dall’Assessore regionale per le infrastrutture, in ordine alla segnalazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato, della potenziale alterazione della par condicio fra operatori economici, citate nella nota a firma dell’Assessore Missineo ed inviata all’On. Filippo Panarello siciliana, Sebastiano Missineo all’onorevole Filippo Panarello, del Partito Democratico, con nota prot. 1371 del 29 marzo 2012. Riportiamo per maggiore chiarezza la Segnalazione AS619 del 7.10.2009, promulgata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a firma del suo presidente Antonio Catricalà, oggi stimato Sottosegretario alla Presidenza del governo Monti, nella quale auspicava una modifica legislativa che facesse venir meno l’accesso privilegiato degli Enti Pubblici territoriali (e per esso dei soggetti privati individuati …) alle concessioni demaniali, secondo quanto dettato dalla Legge Regionale 3/2009.
Presidente della Regione Sicilia
Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana
Con la presente segnalazione l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato intende formulare, ai sensi dell’articolo 21 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, osservazioni in merito alla legge della Regione Sicilia 17 marzo 2009, n. 3, “Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto”.
Tale legge regionale stabilisce:“Il procedimento per il rilascio delle concessioni demaniali marittime di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 dicembre 1997, n. 509, come introdotto dall’articolo 75 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4, non si applica nel caso di istanze presentate dagli enti pubblici territoriali in relazione agli interventi finanziati nell’ambito della programmazione regionale ed alle modalità ivi previste di realizzazione delle opere” (articolo 1, comma 1).
“Per le istanze degli enti di cui al comma 1 volte alla realizzazione delle strutture dedicate alla nautica da diporto, di cui all’articolo 2 del D.P.R. n. 509/1997, l’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente comunica l’assenso preventivo al rilascio della concessione delle aree e degli specchi acquei interessati, entro il termine di sessanta giorni dalla ricezione dell’istanza corredata da un progetto almeno preliminare redatto ai sensi dell’articolo 16 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, come introdotto dall’articolo 10 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 e successive modifiche ed integrazioni (articolo 1, comma 2)”. Il successivo progetto definitivo è reso pubblico e chiunque vi abbia interesse può formulare osservazioni. Il progetto definitivo è approvato,“sulla base delle osservazioni avanzate”, da una conferenza di servizi composta dalla regione, dal comune, dall’autorità competente al rilascio della concessione demaniale marittima e da altre amministrazioni (art. 1, commi 3, 4 e 5).
Le nuove disposizioni si applicano “anche a tutti i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge” (articolo 1, comma 6). In base al D.P.R. 2 dicembre 1997, n. 509, che la legge regionale dichiara non applicabile alle istanze di concessione presentate da enti pubblici territoriali, chiunque intenda occupare zone del demanio marittimo o pertinenze demaniali marittime o apportavi innovazioni allo scopo di realizzare strutture dedicate alla nautica da diporto può presentare domanda al capo del compartimento marittimo competente per territorio, dandone comunicazione al comune ove è situato il bene richiesto.
Il procedimento delineato dal D.P.R. n. 509/97 è il seguente. La domanda viene pubblicata e tutti coloro che vi hanno interesse possono presentare osservazioni o domande concorrenti. Le domande, corredate dai rispettivi progetti preliminari, sono sottoposte all’esame di una conferenza di servizi promossa dal sindaco e composta dalla regione, dal comune, dall’autorità competente al rilascio della concessione demaniale marittima e da altre amministrazioni. La conferenza di servizi decide sulle istanze, rigettandole oppure individuando, con provvedimento motivato, l’istanza ammessa alle successive fasi della procedura, tenuto conto degli interessi pubblici alla valorizzazione turistica ed economica, alla tutela del paesaggio, all’ambiente ed alla sicurezza della navigazione. Qualora non ricorrano ragioni di preferenza, si procede a pubblica gara (articolo 5, comma 8, del D.P.R. n. 509/97). A seguito della valutazione di ammissibilità del progetto preliminare, il sindaco invita il richiedente alla presentazione del progetto definitivo. L’approvazione del progetto definitivo è effettuata:
- nel caso di conformità del progetto ai vigenti strumenti di pianificazione ed urbanistici, mediante conferenza di servizi;
- nel caso di difformità del progetto rispetto ai vigenti strumenti di pianificazione ed urbanistici, mediante accordo di programma.
A seguito dell’esito favorevole della conferenza di servizi o dell’accordo di programma, viene rilasciata al richiedente la concessione demaniale marittima.
Il D.P.R. n. 509/97 è stato attuato in Sicilia ad opera della legge regionale n. 4/03. Da quanto sopra emerge che, in presenza di una domanda di concessione presentata da un ente pubblico territoriale, non è previsto, a seguito della legge regionale n. 3/09, un confronto con le eventuali iniziative di soggetti privati concorrenti. Diversamente, il D.P.R. n. 509/97, come sopra ricordato, prevede che sia data pubblicità alla domanda di concessione - al fine di consentire la presentazione di domande concorrenti - e che sia svolta una gara in presenza di più domande ammissibili. La legge regionale n. 3/09, dunque, comporta un accesso privilegiato dell’ente pubblico territoriale alla concessione e gli spazi di concorrenza restano confinati nell’ambito del procedimento - di project financing o di altro tipo - in cui si inserisce o a cui è connessa la domanda di concessione dell’ente pubblico. Ad avviso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, un siffatto impedimento dell’accesso di soggetti privati alle concessioni di cui trattasi, in presenza di domande provenienti da enti pubblici territoriali, determina una significativa disparità di trattamento tra soggetti pubblici e privati, ingiustificatamente restrittiva della concorrenza. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato auspica, pertanto, una modifica legislativa in materia di concessioni di beni del demanio marittimo in Sicilia per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto, in modo che venga meno l’accesso privilegiato degli enti pubblici territoriali a tali concessioni, dettato alla legge regionale n. 3/09.
Il presidente, Antonio Catricalà
Alla luce di quanto sopra premesso e considerato
CHIEDIAMO
Il rigetto delle opere portuali di Marina Corta e Marina Lunga previste nel progetto de quo e la sua riformulazione per la sola opera di Porto Pignataro in quanto l’approvazione del progetto proposte, a nostro giudizio, metterebbe a repentaglio - con tutte le ovvie conseguenze - il mantenimento di Lipari nelle liste dell'UNESCO dei patrimoni dell'umanità (l'esclusione, che sarebbe deleteria in tutti i sensi, è stata già più volte minacciata per analoghe ipotesi di attentati ambientali), comportando importanti modifiche negative del profilo ambientale, dell'orografia e della stessa geografia, con rilevanti conseguenze sull'inquinamento e sul già precario tessuto occupazionale dell'isola; in particolare la prima e immediata conseguenza sarebbe la quasi automatica cancellazione di Lipari dall'elenco dell' UNESCO.
Lipari, 18 marzo 2012
Con Osservanza
Dott. Giuseppe La Greca
Presidente Circolo Legambiente Isole Eolie

Comunicato stampa: sopresa e preoccupazione per la convocazione della conferenza di servizi per l'approvazione dei progetti definitivi dei porti turistici di Lipari.

Federalberghi Isole Eolie scrive al sindaco di Lipari, Mariano Bruno, alla capitaneria di porto di Milazzo e agli assessorati Territorio e Ambiente, Beni Culturali e Turismo per ottenere chiarezza sui progetti di rifunzionalizzazione della rada di Lipari. Alla luce della conferenza di servizi convocata per il 23 aprile 2012 per l’approvazione del progetto definitivo dei porti turistici di Marina Corta, Marina Lunga, Bagnamare e Pignataro, risulta necessario comprendere quali siano i termini dei progetti definitivi presentati.
“Accogliamo, infatti, con una certa sorpresa e preoccupazione la convocazione della conferenza di servizi da parte del sindaco allo scadere del suo mandato”, dichiara il presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono. Speriamo che siano almeno state recepite le osservazioni emerse da più parti nel corso degli incontri pubblici tenutisi lo scorso anno nel periodo gennaio-marzo. Nella comunicazione, abbiamo anche chiesto di conoscere quali siano i tempi e le formalità previste per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza del porto commerciale di Sottomonastero.