“Il
taglio ai collegamenti marittimi, deliberato all’ARS, nell’ambito della
finanziaria regionale, sancisce il disinteresse o quantomeno la
mancanza di percezione da parte della politica siciliana rispetto alle
problematiche delle piccole isole siciliane”. Questa la dichiarazione di
Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole Eolie e isole
minori della Sicilia.
Adesso,
continua Del Bono, potremo a buon diritto definirle minori non solo per
le dimensioni geografiche ma anche e soprattutto per il minor interesse
che la Regione siciliana a deciso di riservargli.
Dopo
lo smantellamento degli ospedali di Lipari e Pantelleria e dopo la
confusione e le incertezze con le quali sia lo Stato che la Regione
hanno preparato e gestito l’infinito iter che ha accompagnato la
cessione della SIREMAR, è il turno dei collegamenti marittimi
integrativi.
Un
taglio che va a incidere negativamente su quei collegamenti che
attualmente non riescono nemmeno a garantire agli studenti di alcune
delle isole periferiche di giungere a scuola in orario per l’inizio
delle lezioni. Un atto di miopia finanziaria che porterà a una riduzione
dei posti di lavoro e a una nuova perdita di competitività delle nostre
isole sui mercati turistici. L’ennesima batosta sulle speranze di
ripresa di un’economia turistica asfittica che da troppo tempo
attraversa una fase di stagnazione.
Il
capitolo in bilancio riservato ai collegamenti marittimi con le isole
faceva già acqua da tutte le parti, anche perché non era stato adeguato
agli indici ISTAT. Con questo taglio le isole si vedono depredate di
altri 20 milioni di euro su quella che dovrebbe, per definizione, essere
considerata una spesa incomprimibile.Federalberghi
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