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mercoledì 18 aprile 2012

Trasporti. Quei "tagli" della Finanziaria che penalizzano le isole

La Legge Finanziaria approvata stamani dalla Regione infligge un nuovo pesante colpo alle isole minori, al turismo e lo fa attraverso il taglio di fondi in quello che è il delicatissimo settore dei trasporti marittimi. Contrariamente a quanto garantito ai sindaci isolani i tagli hanno riguardato anche quello che per le isole è un settore vitale. Un “taglio” che arriva,tra l’altro, nel momento in cui la questione Siremar sembra sempre più sospesa in aria e che ha già, come conseguenza, incertezza nei collegamenti per la vetustà dei mezzi che spesso, anche per mancanza di costante manutenzione, si fermano, non garantendo il diritto alla mobilità per i residenti e anche per quei pochi turisti che in questi momenti affollano leisole.  I “tagli” operati dalla Regione, se non si farà il possibile, per farli rientrare toccheranno, come anticipato, duramente il settore e non solo quello eoliano. Per restare alle Eolie è fuor di dubbio che salteranno una buona parte, se non tutte, le corse estive “integrative” del traghetto NGI.  Se così dovesse essere non è un’assenza di poco conto se si tiene presente cosa ha rappresentato per l’arcipelago negli anni scorsi questo più che prezioso traghetto. Scontato, dall’altra parte, appare  il taglio di almeno un aliscafo da parte dell’Ustica Lines. Un “taglio” che presumiamo, per logico collegamento, toccherà anche il settore occupazionale. Meno corse, meno personale da impiegare: l’equazione dovrebbe essere scontata. Insomma piove sul bagnato se si considera che già in partenza questi sono considerati collegamenti marittimi “integrativi” che vanno a coprire, tanto per intenderci, le “lacune” lasciate negli itinerari orari dalla società di Stato

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