COMUNICATO
STAMPA
Con
propria Deliberazione n. 53/2012 la Giunta Municipale
di Santa Marina Salina ha impegnato le risorse per l’acquisto di un
bio-trituratore per lo smaltimento dei residui di potatura e di sfalci presenti
nel territorio.
Il
provvedimento nasce dall’impossibilità di potere smaltire mediante bruciatura
in loco ei suddetti materiali, così come previsto dalle direttive comunitarie e
dalle leggi nazionali in materia.
Nonostante
gli sforzi attuati a livello regionale e nazionale per poter attuare una deroga
per le isole minori a tali leggi, a tutt’oggi la situazione non è cambiata. Da
qui l’esigenza per permettere ai cittadini di Santa Marina Salina e Lingua
interessati dalla problematica di poter smaltire i residui vegetali prodotti
nei propri fondi, così come per il verde pubblico, in piena legalità tramite la
triturazione e lo spargimento nei fondi come fertilizzante di detto materiale
vegetale.
“ Pur
rimanendo della ferma convinzione che la nuova nomenclatura dei rifiuti, che
equipara i residui vegetali a rifiuti veri e propri, piuttosto che
sottoprodotti, sia del tutto errata” commenta il Sindaco Lo Schiavo
“soprattutto per le isole minori che, a causa di vincoli, parchi, riserve e
formazioni orografiche particolari, non permettono la creazione di siti di
compostaggio o di centrali a bio massa per la produzione di energia elettrica,
stiamo agendo nella consapevolezza che i cittadini non possono più non poter
smaltire in modo legale gli enormi quantitativi di residui vegetali presenti
sul territorio. Tali accumuli, talvolta indiscriminati, costituiscono un grande
pericolo sia in caso di pioggia, sia in caso di incendio, il cui rischio
aumenta con l’avvicinarsi della stagione estiva. Il bio trituratore, i cui
tempi di entrata in funzione sono in poco più di un mese, sarà utilizzato in
una prima fase di emergenza per l’eliminazione dei quantitativi di materiale
presenti sul territorio, e successivamente sarà messo a disposizione della
cittadinanza”.
Nonostante
l’acquisto dl bio trituratore, non si fermerà l’azione dell’Amministrazione Lo
Schiavo volta alla modifica della legge attuale, che permetta di poter smaltire
in loco mediante bruciatura le sterpaglie, così come si è sempre fatto in
agricoltura e come si continua a fare nel resto d’Italia.
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