Lipari, le Eolie, festeggiano oggi il Patrono San Bartolomeo.
Nell'augurare Buon Bartolo a tutti vi proponiamo "La leggenda di San Bartolomeo" di Vartuluzzu Ruggiero eseguita dal vivo da Francesco Megna e Giovanni Lo Ricco
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mercoledì 24 agosto 2016
Ricordato Sandro Casali. Targa alla famiglia
E' stato ricordato ieri sera a Marina Corta, prima dell'inizio del Concerto degli Zero Assoluto, il compianto Sandro Casali, deceduto nel febbraio scorso.
La sua semplice autorevolezza, la generosità e il suo essere un vero liparoto sono state le qualità evidenziate dal vicesindaco Gaetano Orto che ha poi consegnato una targa al figlio Livio e alla nipotina Sofia.
La sua semplice autorevolezza, la generosità e il suo essere un vero liparoto sono state le qualità evidenziate dal vicesindaco Gaetano Orto che ha poi consegnato una targa al figlio Livio e alla nipotina Sofia.
La cinque giorni di San Bartolomeo proseguirà stasera con il concerto di Michele Zarrillo e i giochi d'artificio.
Alle 19 e 30, invece, si snoderà per le vie del centro la Processione del Santo Patrono.
martedì 23 agosto 2016
Editoriale! Bancarellopoli...invadente ma "invisibile". Povera Lipari!
E' questa la parte che immette sul C.so Vittorio Emanuele, area di transito di residenti e turisti. In particolare dei diportisti che dalle barche si spostano verso il centro.
Un'area dove le attività commerciali esistenti sono costrette a "convivere", forse anche a soccombere, con questa bancarellopoli invadente ma, stranamente, invisibile a chi dovrebbe vedere.
Premesso ciò evidenziamo che non abbiamo nulla contro gli extracomunitari ma non si possono tollerare tali invasioni.
D'altronde, però, dobbiamo evidenziare che, in un paese senza regole, anche loro si sono adeguati.
Ma sul resto del Corso non va certo meglio. Povera Lipari!
Le foto l'abbiamo "rubate" a Francesco Mandarano e Sonja Raffaele su fb
Salina e Stromboli, gemelle diverse tra maestrale e lava (da Repubblica.it)
Salina è fresca come il vento di maestrale. Stromboli è lava che si è fatta isola. Due perle delle Eolie, così simili eppure diverse. Hanno in comune il mare cristallino, profumi d'estate, il bianco dei muri, il rosa delle bouganville e lo sfondo azzurro del cielo. E non è poco. Ma una è come un grande salotto dove ogni dettaglio è curato, l'altra è più selvaggia, quasi arcaica. Una è da vivere in barca, l'altra assolutamente a terra, stretti in un rapporto ancestrale tra il mare e il vulcano.
Salina, tra bouganville e ceramiche...sognando Troisi
L’isola di Salina è elegante, ma senza sfarzi. Verde e rigogliosa come nessun’altra. Il suo nome deriva dal laghetto salato in località Lingua dal quale si estraeva il sale per la conservazione del cibo. I greci la chiamavano Didyme, “gemelle”, per via delle sue due montagne. Un attrezzato porto turistico, a Santa Marina, accoglie yacht di varie dimensioni, mentre ad un centinaio di metri il molo degli aliscafi garantisce i collegamenti turistici. Raggiungere l’isola è abbastanza semplice. Vi consigliamo di partire con l’aliscafo da Palermo o Reggio Calabria (città facilmente raggiungibili con l’aereo), oppure da Milazzo e Messina. Se decidete di alloggiare a Malfa o a Santa Marina, scegliete hotel o bed & breakfast nella parte più alta. La fatica delle salite a piedi sarà certamente ripagata da una vista unica su Lipari, Panarea e Stromboli, tra filari di malvasia e coltivazioni di capperi
Sulle orme del Postino. Quando si esce dall’aliscafo, refrigerato con l’aria condizionata, si viene subito avvolti dal vento fresco che stempera i raggi del sole sulla pelle. Santa Marina è un paese semplice dove si percepisce la sua anima marinara. Eppure non mancano eleganti e costosi negozi dove acquistare le ceramiche artistiche, drappi orientali e oggetti fatti a mano da artigiani locali. Via Risorgimento non è un vero e proprio corso, ma è qui che si trovano i negozi e buona parte dei servizi, compreso l’ufficio postale, aperto solo tre giorni a settimana. Non è lo stesso in cui fu girato il Postino, ultima commuovente pellicola di Massimo Troisi, che ha avuto Salina come principale set. In un angolo del porto una bicicletta d’epoca, incastonata in una parete di cartongesso che riproduce la locandina del film, ce lo ricorda. Un piccolo memoriale istallato per i 20 anni dalla scomparsa dell’attore. In località Pollara sono state girate le scene nella casa di Neruda, edificio privato che «si può visitare solo se il cancello è aperto», come spiegano nel bar vicino. Poco più in là c’è la costiera con la famosa spiaggia, oggi soprannominata “Cala Troisi”, raggiungibile solo via mare. Nel piazzale della chiesa di Pollara ci sono Massimo Troisi e Neruda – alias Philippe Noiret – intenti a guardarsi, seduti su una panchina di pietra, quasi a rappresentare due mondi lontani che solo davanti a questo mare potevano incontrarsi. Per raggiungere Pollara da Santa Marina e Malfa è necessario affittare un’auto, un motorino o strani tricicli con due ruote davanti e una dietro. Si sale da Malfa fin dentro i parco naturale, lungo il fianco del Monte dei Porri, poi si ridiscende verso Pollara. Qui fermatevi un attimo a respirare il vento e a godere di un magnifico paesaggio (soprattutto al tramonto) sul faraglione dalla cima dell’anfiteatro di quella che fu una bocca vulcanica, collassata nel mare.
Dal mare blu. Per vivere il mare a Salina ed evitare piccole spiagge di scomodi ciottoli, vi consigliamo di trasformarvi in provetti marinai e affittare un piccolo motoscafo. I prezzi vanno dagli 80 euro in su per una giornata (carburante escluso, e qui la benzina costa). Ma se timonare non fa per voi, potrete comunque salire sulle varie imbarcazioni che ogni giorno organizzano tour dell’isola della durata di circa tre ore, con tanto di soste per un bagno nelle calette più belle, compresa quella di Pollara. Il costo è di 25 euro a persona. Nella gita mattutina è possibile – sulla maggior parte delle barche – anche pranzare con l’aggiunta di 10 euro. Un piatto di pasta all’ “eoliana” (pesce azzurro, capperi e profumi) e un caffè. Non dimenticate maschera e boccaglio.
A spasso tra montagne e musei. Anche gli appassionati di trekking saranno accontentati. Vari itinerari escursionistici permettono di addentrarsi, senza non poche difficoltà, all’interno dell’isola. Il percorso più affascinante è certamente quello che sale da Santa Marina al Monte Fossa delle Felci. Non perdetevi, infine, un giro nei tre musei dell’isola. Il più importante è quello di Lingua, dove è possibile scoprire la storia dell’isola, gli elementi vulcanici del territorio e i resti preistorici rinvenuti. A Santa Marina, invece, è possibile ammirare, nell’edificio del Municipio, il piccolo museo del vino, dove scoprire i segreti della produzione della Malvasia. A Malfa, invece, c’è il Museo dell’Emigrazione, con testimonianze cartacee e visive del processo migratorio dalle Eolie verso le Americhe e l’Australia.
Metti una sera a cena… Mangiare male a Salina è praticamente impossibile. A pranzo non può mancare il pane “cunzato”, la tipica focaccia farcita. Si può condire con qualsiasi cosa, l’importante è che non manchi il pomodoro schiacciato. Ottima se farcita con alici, capperi e un goccio d’olio d’oliva. La migliore è quella preparata dalla bottega senza insegne a ridosso della chiesa all’inizio del lungomare. La sera, invece, sono vari i ristoranti dove gustare i piatti della tradizione eoliana, talvolta rivisitati. Il miglior ristorante è certamente “Mamma Santina”. Dalla terrazza si possono godere i colori del tramonto mentre si gustano i piatti a base di pesce. Specialità della casa, però, sono gli spaghetti alle 14 erbe, un pesto che racchiude tutti i sapori dell’isola e del Mediterraneo. Prezzi un po’ alti. Altro ristorante degno di nota è il “Tinkitè”, sempre a Santa Marina. Il ristorante – il cui nome evoca l’abbondanza – si snoda tra gli spazi aperti di un hotel. Se prenotate qui e viaggiate in coppia, chiedete di poter mangiare sulla terrazza. Niente luci e solo lume di candela. La vista su Lipari è mozzafiato. Il ristorante propone i piatti della cucina eoliana, rivisitati abilmente dallo chef. Imperdibile, come dolce, il semifreddo ai capperi. Una prelibatezza. Il servizio, però, non è risultato sempre all’altezza.
Stromboli, tra il mare e il vulcano
Arrivare a Stromboli è un po’ come immergersi in un’altra dimensione. L’impatto può essere violento per chi non conosce l’isola. Stretta tra il vulcano e il mare in un rapporto ancestrale, la cittadina non ha strade dove corrono le auto, ma piccoli e stretti vicoli dove possono camminare solo le Ape della Piaggio, i motorini, le bici e i veicoli elettrici normalmente utilizzati sui campi da golf del continente (anche i carabinieri ne hanno uno). Rispetto a Salina, a Stromboli tutto è molto più spartano. Ad angoli ben curati, si alternano zone trascurate (soprattutto sul lungomare nei pressi del molo). E poi ovunque cartelli che avvisano popolazione e turisti dei pericoli del maremoto. Qui, nel 2002 un’onda di più di 10 metri, provocata dalla frana in mare della sciara del vulcano, si è abbattuta sul lungomare di Stromboli. Nessuna vittima, fortunatamente, ma molti danni. Dopo quasi 14 anni da quell’evento segni non ne sono rimasti, se non la tendenziale diffidenza a costruire abitazioni davanti alle spiagge e quei cartelli che indicano, in caso di terremoto o suono delle sirene, di fuggire lungo appositi percorsi verso i centri di raccolta. Ma se non fosse per i cartelli e per la cima fumante del vulcano, segni della viva terra in questo periodo non sono percettibili.
Le nere spiagge dell’isola. A Stromboli non mancano le spiagge, nere come la pece. Alcune sono attrezzate ma senza pretese. Più raffinati i locali intorno alla spiaggia di Ficogrande. Qui c’è anche un piccolo circolo velico dove è possibile affittare derive di varie dimensioni, per navigare senza il rumore del motore nelle acque turchesi, fino a raggiungere le rocce di Strombolicchio. Se cercate, invece, più riservatezza, potete camminare verso nord-ovest lungo via Regina Elena. Qui, sulla destra, troverete – un po’ nascoste – varie piccole calette. Alla fine dell’abitato c’è, invece, la Spiaggia Lunga, poco frequentata.
Il vulcano, dal mare. Per capire Stromboli è necessario concedersi un giro in barca accompagnati da marinai del posto. Su piccoli gozzi in cinque o dieci persone si possono scoprire i segreti di un’isola unica. Ad iniziare da Punta del Monaco, zona relativamente pianeggiante un tempo regno della Malvasia. «Oggi la vedete così, brulla e con sterpaglie. Prima del 1930 era ricca di ulivi e vigneti», spiega un pescatore del posto. «Qui si faceva la migliore Malvasia, poi il vulcano e i parassiti hanno distrutto tutto e molti sono andati via». In barca è possibile raggiungere Ginostra, il piccolo borgo marinaro di 30 anime. Ci sono solo case bianche, drappi candidi e bouganville. E, immancabile una leggera brezza che spezza il silenzio. Un piccolo spaccio vende quello che serve per mangiare e beni di prima necessità. Tutto il resto è superfluo. Sempre in banca, si raggiunge la sciara attiva che scivola lentamente in mare verso nord-ovest. Qui l’acqua turchese e il paesaggio lunare valgono l’intera vacanza. Dall’acqua si possono ammirare le varie esplosioni che avvengono in cima o sui fianchi. In genere sabbia, soffiata in cielo. E le rocce che precipitano dall’alto fino in mare, con grandi spruzzi. Non rimane che tuffarsi in acqua nei pressi delle rocce di Strombolicchio, dopo aver ammirato il “guardiano” dello scoglio, il profilo di un uomo disegnato dal vento e dal mare sulla roccia, quasi a voler indicare che lì non si può salire. Tornando verso l’isola da Strombolichio si percepisce meglio la forma dell’isola, quasi circolare. E proprio dalla sua forma che deriva il suo nome. I greci lo chiamavano Strongyl, cioè “rotondo”.
Salire sul vulcano. Dall’aliscafo scendono giovani in costume da bagno, ma anche moltissimi stranieri che sembrano catapultati direttamente dalle Alpi: scarpe da trekking, zaino in spalla e i bastoncini da camminata. Loro non vanno a Stromboli per il mare. Loro vogliono raggiungere la cima fumante. E lo fanno in molti, nel tardo pomeriggio. Appuntamento in piazza San Vincenzo intorno alle 17. Poi, con bastoni e torce il gruppo inizia la salita. L’escursione dura circa cinque ore. Non presenta particolari criticità, non richiede particolare allenamento o esperienza, ma solo una buona condizione fisica e la giusta attrezzatura (che comunque si può affittare). La cima del vulcano, a circa 900 metri di altitudine, può essere raggiunta solo se accompagnati da guide autorizzate. Da soli si può raggiunge al massimo quota 400, sufficiente per ammirare da una buona posizione la sciara. Dopo il tramonto, dalla spiaggia di Ficogrande alzando la testa si vedono le luci delle torce di coloro che ridiscendono la montagna, come un lungo luminoso serpente nelle tenebre.
Stromboli e le tenebre. Di sera Stromboli è avvolta dalla tenebre. L’illuminazione pubblica non esiste e il buio è interrotto solo dalle luci delle verande delle case private o dei locali. «L’elettricità, qui, è arrivata solo 15 anni fa», spiega una commerciante. «Abbiamo una centrale elettrica e siamo autonomi. Ma quando l’Enel ha iniziato a realizzare l’impianto di illuminazione pubblica, ci sono state molte proteste. Gli abitanti vogliono conservare l’aspetto autentico dell’isola». Così si gira con le torce anche nel paese. Oppure si cammina nel buio sotto un tetto di stelle incredibilmente luminose. Anche senza la luna, forniscono quel poco di chiarore che basta per orientarsi. È sufficiente far abituare un po’ gli occhi.
Mangiare, all’insegna della tradizione. Anche a Stromboli la cucina non delude. Molti ristoranti sono curati e presentano piatti gustosi. I menu sono più semplici rispetto a Salina, più legati alla tradizione marinara. Vi consigliamo il Ristorante Punta Lena, non lontano dalla spiaggia di Ficogrande, su una terrazza in riva al mare, che guarda verso lo Strombolicchio. I piatti sono quelli della tradizione eoliana e siciliana. Ottimi gli spaghetti alla Strombolana con capperi, acciughe e tonno, ricoperti da una favolosa “mollica”. Il servizio è impeccabile e un’atmosfera decisamente rilassata, anche quando non rimangono tavoli vuoti.
L’isola di Salina è elegante, ma senza sfarzi. Verde e rigogliosa come nessun’altra. Il suo nome deriva dal laghetto salato in località Lingua dal quale si estraeva il sale per la conservazione del cibo. I greci la chiamavano Didyme, “gemelle”, per via delle sue due montagne. Un attrezzato porto turistico, a Santa Marina, accoglie yacht di varie dimensioni, mentre ad un centinaio di metri il molo degli aliscafi garantisce i collegamenti turistici. Raggiungere l’isola è abbastanza semplice. Vi consigliamo di partire con l’aliscafo da Palermo o Reggio Calabria (città facilmente raggiungibili con l’aereo), oppure da Milazzo e Messina. Se decidete di alloggiare a Malfa o a Santa Marina, scegliete hotel o bed & breakfast nella parte più alta. La fatica delle salite a piedi sarà certamente ripagata da una vista unica su Lipari, Panarea e Stromboli, tra filari di malvasia e coltivazioni di capperi
Sulle orme del Postino. Quando si esce dall’aliscafo, refrigerato con l’aria condizionata, si viene subito avvolti dal vento fresco che stempera i raggi del sole sulla pelle. Santa Marina è un paese semplice dove si percepisce la sua anima marinara. Eppure non mancano eleganti e costosi negozi dove acquistare le ceramiche artistiche, drappi orientali e oggetti fatti a mano da artigiani locali. Via Risorgimento non è un vero e proprio corso, ma è qui che si trovano i negozi e buona parte dei servizi, compreso l’ufficio postale, aperto solo tre giorni a settimana. Non è lo stesso in cui fu girato il Postino, ultima commuovente pellicola di Massimo Troisi, che ha avuto Salina come principale set. In un angolo del porto una bicicletta d’epoca, incastonata in una parete di cartongesso che riproduce la locandina del film, ce lo ricorda. Un piccolo memoriale istallato per i 20 anni dalla scomparsa dell’attore. In località Pollara sono state girate le scene nella casa di Neruda, edificio privato che «si può visitare solo se il cancello è aperto», come spiegano nel bar vicino. Poco più in là c’è la costiera con la famosa spiaggia, oggi soprannominata “Cala Troisi”, raggiungibile solo via mare. Nel piazzale della chiesa di Pollara ci sono Massimo Troisi e Neruda – alias Philippe Noiret – intenti a guardarsi, seduti su una panchina di pietra, quasi a rappresentare due mondi lontani che solo davanti a questo mare potevano incontrarsi. Per raggiungere Pollara da Santa Marina e Malfa è necessario affittare un’auto, un motorino o strani tricicli con due ruote davanti e una dietro. Si sale da Malfa fin dentro i parco naturale, lungo il fianco del Monte dei Porri, poi si ridiscende verso Pollara. Qui fermatevi un attimo a respirare il vento e a godere di un magnifico paesaggio (soprattutto al tramonto) sul faraglione dalla cima dell’anfiteatro di quella che fu una bocca vulcanica, collassata nel mare.
Dal mare blu. Per vivere il mare a Salina ed evitare piccole spiagge di scomodi ciottoli, vi consigliamo di trasformarvi in provetti marinai e affittare un piccolo motoscafo. I prezzi vanno dagli 80 euro in su per una giornata (carburante escluso, e qui la benzina costa). Ma se timonare non fa per voi, potrete comunque salire sulle varie imbarcazioni che ogni giorno organizzano tour dell’isola della durata di circa tre ore, con tanto di soste per un bagno nelle calette più belle, compresa quella di Pollara. Il costo è di 25 euro a persona. Nella gita mattutina è possibile – sulla maggior parte delle barche – anche pranzare con l’aggiunta di 10 euro. Un piatto di pasta all’ “eoliana” (pesce azzurro, capperi e profumi) e un caffè. Non dimenticate maschera e boccaglio.
A spasso tra montagne e musei. Anche gli appassionati di trekking saranno accontentati. Vari itinerari escursionistici permettono di addentrarsi, senza non poche difficoltà, all’interno dell’isola. Il percorso più affascinante è certamente quello che sale da Santa Marina al Monte Fossa delle Felci. Non perdetevi, infine, un giro nei tre musei dell’isola. Il più importante è quello di Lingua, dove è possibile scoprire la storia dell’isola, gli elementi vulcanici del territorio e i resti preistorici rinvenuti. A Santa Marina, invece, è possibile ammirare, nell’edificio del Municipio, il piccolo museo del vino, dove scoprire i segreti della produzione della Malvasia. A Malfa, invece, c’è il Museo dell’Emigrazione, con testimonianze cartacee e visive del processo migratorio dalle Eolie verso le Americhe e l’Australia.
Metti una sera a cena… Mangiare male a Salina è praticamente impossibile. A pranzo non può mancare il pane “cunzato”, la tipica focaccia farcita. Si può condire con qualsiasi cosa, l’importante è che non manchi il pomodoro schiacciato. Ottima se farcita con alici, capperi e un goccio d’olio d’oliva. La migliore è quella preparata dalla bottega senza insegne a ridosso della chiesa all’inizio del lungomare. La sera, invece, sono vari i ristoranti dove gustare i piatti della tradizione eoliana, talvolta rivisitati. Il miglior ristorante è certamente “Mamma Santina”. Dalla terrazza si possono godere i colori del tramonto mentre si gustano i piatti a base di pesce. Specialità della casa, però, sono gli spaghetti alle 14 erbe, un pesto che racchiude tutti i sapori dell’isola e del Mediterraneo. Prezzi un po’ alti. Altro ristorante degno di nota è il “Tinkitè”, sempre a Santa Marina. Il ristorante – il cui nome evoca l’abbondanza – si snoda tra gli spazi aperti di un hotel. Se prenotate qui e viaggiate in coppia, chiedete di poter mangiare sulla terrazza. Niente luci e solo lume di candela. La vista su Lipari è mozzafiato. Il ristorante propone i piatti della cucina eoliana, rivisitati abilmente dallo chef. Imperdibile, come dolce, il semifreddo ai capperi. Una prelibatezza. Il servizio, però, non è risultato sempre all’altezza.
Stromboli, il vulcano e la sua Sciara
Arrivare a Stromboli è un po’ come immergersi in un’altra dimensione. L’impatto può essere violento per chi non conosce l’isola. Stretta tra il vulcano e il mare in un rapporto ancestrale, la cittadina non ha strade dove corrono le auto, ma piccoli e stretti vicoli dove possono camminare solo le Ape della Piaggio, i motorini, le bici e i veicoli elettrici normalmente utilizzati sui campi da golf del continente (anche i carabinieri ne hanno uno). Rispetto a Salina, a Stromboli tutto è molto più spartano. Ad angoli ben curati, si alternano zone trascurate (soprattutto sul lungomare nei pressi del molo). E poi ovunque cartelli che avvisano popolazione e turisti dei pericoli del maremoto. Qui, nel 2002 un’onda di più di 10 metri, provocata dalla frana in mare della sciara del vulcano, si è abbattuta sul lungomare di Stromboli. Nessuna vittima, fortunatamente, ma molti danni. Dopo quasi 14 anni da quell’evento segni non ne sono rimasti, se non la tendenziale diffidenza a costruire abitazioni davanti alle spiagge e quei cartelli che indicano, in caso di terremoto o suono delle sirene, di fuggire lungo appositi percorsi verso i centri di raccolta. Ma se non fosse per i cartelli e per la cima fumante del vulcano, segni della viva terra in questo periodo non sono percettibili.
Le nere spiagge dell’isola. A Stromboli non mancano le spiagge, nere come la pece. Alcune sono attrezzate ma senza pretese. Più raffinati i locali intorno alla spiaggia di Ficogrande. Qui c’è anche un piccolo circolo velico dove è possibile affittare derive di varie dimensioni, per navigare senza il rumore del motore nelle acque turchesi, fino a raggiungere le rocce di Strombolicchio. Se cercate, invece, più riservatezza, potete camminare verso nord-ovest lungo via Regina Elena. Qui, sulla destra, troverete – un po’ nascoste – varie piccole calette. Alla fine dell’abitato c’è, invece, la Spiaggia Lunga, poco frequentata.
Il vulcano, dal mare. Per capire Stromboli è necessario concedersi un giro in barca accompagnati da marinai del posto. Su piccoli gozzi in cinque o dieci persone si possono scoprire i segreti di un’isola unica. Ad iniziare da Punta del Monaco, zona relativamente pianeggiante un tempo regno della Malvasia. «Oggi la vedete così, brulla e con sterpaglie. Prima del 1930 era ricca di ulivi e vigneti», spiega un pescatore del posto. «Qui si faceva la migliore Malvasia, poi il vulcano e i parassiti hanno distrutto tutto e molti sono andati via». In barca è possibile raggiungere Ginostra, il piccolo borgo marinaro di 30 anime. Ci sono solo case bianche, drappi candidi e bouganville. E, immancabile una leggera brezza che spezza il silenzio. Un piccolo spaccio vende quello che serve per mangiare e beni di prima necessità. Tutto il resto è superfluo. Sempre in banca, si raggiunge la sciara attiva che scivola lentamente in mare verso nord-ovest. Qui l’acqua turchese e il paesaggio lunare valgono l’intera vacanza. Dall’acqua si possono ammirare le varie esplosioni che avvengono in cima o sui fianchi. In genere sabbia, soffiata in cielo. E le rocce che precipitano dall’alto fino in mare, con grandi spruzzi. Non rimane che tuffarsi in acqua nei pressi delle rocce di Strombolicchio, dopo aver ammirato il “guardiano” dello scoglio, il profilo di un uomo disegnato dal vento e dal mare sulla roccia, quasi a voler indicare che lì non si può salire. Tornando verso l’isola da Strombolichio si percepisce meglio la forma dell’isola, quasi circolare. E proprio dalla sua forma che deriva il suo nome. I greci lo chiamavano Strongyl, cioè “rotondo”.
Strombolicchio
Stromboli e le tenebre. Di sera Stromboli è avvolta dalla tenebre. L’illuminazione pubblica non esiste e il buio è interrotto solo dalle luci delle verande delle case private o dei locali. «L’elettricità, qui, è arrivata solo 15 anni fa», spiega una commerciante. «Abbiamo una centrale elettrica e siamo autonomi. Ma quando l’Enel ha iniziato a realizzare l’impianto di illuminazione pubblica, ci sono state molte proteste. Gli abitanti vogliono conservare l’aspetto autentico dell’isola». Così si gira con le torce anche nel paese. Oppure si cammina nel buio sotto un tetto di stelle incredibilmente luminose. Anche senza la luna, forniscono quel poco di chiarore che basta per orientarsi. È sufficiente far abituare un po’ gli occhi.
Mangiare, all’insegna della tradizione. Anche a Stromboli la cucina non delude. Molti ristoranti sono curati e presentano piatti gustosi. I menu sono più semplici rispetto a Salina, più legati alla tradizione marinara. Vi consigliamo il Ristorante Punta Lena, non lontano dalla spiaggia di Ficogrande, su una terrazza in riva al mare, che guarda verso lo Strombolicchio. I piatti sono quelli della tradizione eoliana e siciliana. Ottimi gli spaghetti alla Strombolana con capperi, acciughe e tonno, ricoperti da una favolosa “mollica”. Il servizio è impeccabile e un’atmosfera decisamente rilassata, anche quando non rimangono tavoli vuoti.
Però...sono posteggiate bene!
A Lipari accade anche questo.
Piccola mareggiata in corso a Canneto e le barche finiscono sulla sede stradale. Certo sono messe in sicurezza...ma c'è un piccolo dettaglio...non dovrebbero stare lì e tolgono "posti auto" che a Canneto.. in questo periodo... certo non abbondano!
Come scrive l'amico Gianfranco Guarino pubblicando questa foto "Sono posteggiate bene".
Piccola mareggiata in corso a Canneto e le barche finiscono sulla sede stradale. Certo sono messe in sicurezza...ma c'è un piccolo dettaglio...non dovrebbero stare lì e tolgono "posti auto" che a Canneto.. in questo periodo... certo non abbondano!
Come scrive l'amico Gianfranco Guarino pubblicando questa foto "Sono posteggiate bene".
Giuseppe Sinopoli e le isole della bellezza colta (di Michele Giacomantonio)
Lunedì 23 agosto nell’accogliente scenario del terrazzo
del Gardino di Lipari è stato presentato il libretto de “I racconti dell’isola”
di Giuseppe Sinopoli edito dalla Marsilio. Sono ormai più di quindici anni che
il Maestro Sinopoli è scomparso stroncato da un infarto la sera del 20 aprile
2001 al terzo atto dell’Aida che dirigeva all’Opera di Berlino, eppure la
memoria e l’affetto per il grande musicista è più vivo che mai anche a Lipari
come ha dimostrato questa serata intensa e partecipata.
Il libretto, con una bellissima prefazione del
figlio Giovanni ed una postfazione di Quirino Principe, contiene tre racconti:
I corvi di Apollo, L’albero di Ippolito e La nave di Ulisse. I primi due,
conosciuti dai liparesi che avevano potuto leggerli pubblicati da “Arcipelago
in”, il terzo, inedito, trovato da Giovanni nella biblioteca della casa di
Lipari.
Il contenuto di questo libretto è illuminante per
chi volesse scoprire che cosa Giuseppe Sinopoli intendesse quando parlava delle
Eolie come le isole della bellezza colta. Infatti in ogni riga di questa
quarantina di pagine traspare lo sguardo trasfigurante con cui l’artista guarda
i paesaggi a cominciare dalla sua casa del Cappero che volle intestare ad Aristaios
il re-pastore del mito greco, nato mortale e poi divinizzato, curatore degli ulivi e delle viti, delle api e
delle pecore da cui ricava il formaggio ed il miele.
“Una notte di
primavera, - scrive ne “l’albero di Ippolito”-, in cui il firmamento era trapunto da una
vibratile rete di stelle e lattescenti galassie venavano di bianco il nero
morto del cielo, mi aggiravo con passo lentissimo tra pini, ulivi, mimose ed
un’infinità di piccole piante che, come muti serpentelli dai mille colorati
occhi minuti, strisciavano sulla terra calda ancora del prolungato bacio di
Apollo. Era l’equinozio di primavera, l’artemisio dei Dori, il giorno sacro ad
Artemide. Apollo s’era calato d’un tratto nel mare di ponente infuocando
l’orizzonte quasi a volerne incendiare gli abissi. Artemide […], si levava ad
oriente, leggermente spostata verso sud, come a trovare una complicità
nell’antico dio Vulcano”.
Nel primo racconto, quello de “I corvi di Apollo”
Sinopoli ci dice che per lui tornare a Lipari ogni volta significa ritrovare il
luogo privilegiato, “il centro da cui si irradiano,
indietro nel tempo, innumerevoli fili, per millenni”. Ed il centro del
centro era la “Casa Aristaios”, la sua abitazione nell’isola. Da lì poteva
osservare “il mare muto e greve , da cui
ilo sole non riusciva a liberarsi per salire alto nel cielo e superare Vulcano,
gli ulivi. Aristaios, Artemide, i corvi che volavano bassi, lasciando solo di
rado diffondere quel loro roco rantolo, Apollo, Dionisio, tutto,[…]nell’arcano
arcipelago del vento, sembrava rispondere ad un antico richiamo”.
Lipari , le Eolie sono le isole della bellezza colta
su cui vale vivere ma anche tornare per morirvi. Ne “La nave di Ulisse”
Sinopoli immagina l’ultimo ritorno all’isola, quello della morte che per lui è
il ricongiungersi al tutto non più divisibile.
Una notte d’estate un uomo sbarcò sull’isola. Vi
giungeva dal canale di ponente, quello tra Lipari e Salina. Il suo viaggio era
iniziato lontano, estremamente lontano e scese su una piccola spiaggia di
fronte a Vulcano e da lì, dopo un sonno vuoto di sogni, si avviò lentamente per l’erto sentiero che
schiacciato tra le rocce conduceva fra rovi e ginestre su fino al pianoro del
Cappero, alle mura di cinta di “Casa Aristaios”.
“Aveva
raggiunto l’isola perché sapeva che era giunto il momento di congedarsi dalla
vita, dialettica eterna di essere e coscienza, di luce ed oscurità. […] Ed il
tempo diventa “non tempo” e lo spazio diventa “non spazio” e la coscienza si
dilegua, vanità ultima dell’essere. La morte è questo non tempo, questo non
spazio, dove l’essere spogliato della coscienza perde ogni identità particolare
per divenire il ‘tutto’, l’unità non più divisibile”.
Frasi
«Preoccupati più del tuo carattere che della tua reputazione. Perché il carattere è ciò che tu sei, la reputazione ciò che gli altri pensano tu sia.» John Wooden
PREVISIONI METEO FESTIVITA' DI SAN BARTOLOMEO (a cura di Giuseppe La Cava)
Dagli aggiornamenti dei modelli di previsione numerica si evince che nel pomeriggio-sera di oggi saranno possibili rovesci moderati di pioggia e occasionali temporali che, isolatamente, potranno far registrare precipitazioni cumulate giornaliere degne di nota.
Le precipitazioni saranno presenti anche nella mattinata di Mercoledi 24 sotto forma di occasionali piovaschi e tenderanno ad esaurirsi nel pomeriggio-sera, anche se l'indice di probalità di formazioni temporalesche sarà alto nel basso tirreno tra le Eolie e la costa tirrenica calabra.
Si prevede un temporaneo rinforzo del moto ondoso fino a molto mosso nel pomeriggio di Martedi al largo del settore occidentale dell'arcipelago, ma con tendenza ad attenuazione fino a mosso nella giornata del 24.
Calo termico causato dalla moderata ventilazione settentrionale con colonnina di mercurio che registrerà 25 C.Pertanto il clima sarà mite nelle ore centrali della giornata e fresco gradevole in serata
AGGIORNAMENTI METEO SULLA PAGINA FACEBOOKwww.facebook.com/meteoeolie
Calo termico causato dalla moderata ventilazione settentrionale con colonnina di mercurio che registrerà 25 C.Pertanto il clima sarà mite nelle ore centrali della giornata e fresco gradevole in serata
AGGIORNAMENTI METEO SULLA PAGINA FACEBOOKwww.facebook.com/meteoeolie
Gli auguri ai festeggiati di oggi, 23 Agosto
Eolienews augura Buon Compleanno a Federico Megna, Tommaso Ziino, Marina Acquaro, Giorgia Ventrice, Ingrid Zorici, Agostino Patti e Daniele Cannistrà
E' deceduto Giovanni Spada. Il ricordo di Gianni Iacolino
Non credo che la morte rappresenti l'inizio del secondo tempo.
Il primo tempo, Giovanni Spada lo ha vissuto da genio delle arti figurative ,della musica, della tecnica e della matematica.
Persona garbata e gentile ci ha lasciati senza clamore, così come ha serenamente vissuto.
Gianni Iacolino
Il primo tempo, Giovanni Spada lo ha vissuto da genio delle arti figurative ,della musica, della tecnica e della matematica.
Persona garbata e gentile ci ha lasciati senza clamore, così come ha serenamente vissuto.
Gianni Iacolino
NDD - Giovanni, insieme al fratello Paolino, è stato uno dei precursori del Carnevale Eoliano. A loro si deve "l'ingresso" delle maschere nei carri carnascialeschi eoliani
Ex Pumex in assemblea permanente da oggi
Comunicato stampa
Lavoratori ex Pumex. Proclamazione stato di agitazione. Attivazione preventiva procedure di raffreddamento ex art.7
Ieri presso il Comune di Lipari si è tenuta una partecipata ed animata assemblea dei lavoratori ex Pumex per affrontare la grave situazione venutasi a creare per la mancata emanazione del Decreto Regionale di rideterminazione del finanziamento necessario al regolare pagamento degli stipendi.
I lavoratori, dichiarano Clara Crocè e Francesco Fucile, rispettivamente Segretario Generale e Segretario AA.LL. della FP CGIL di Messina, ritengono non più sostenibile tale situazione per l’incapacità totale della Regione Sicilia a risolvere definitivamente la vertenza e per lo stillicidio mensile cui sono sottoposti per il rischio pagamento degli stipendi.
I lavoratori e il Segretario AA.LL., Francesco Fucile, nella tarda mattinata sono stati ricevuti dal Sindaco, Marco Giorgianni, che ha dato ampie rassicurazioni sulle notizie assunte da Palermo circa la prossima emanazione del Decreto di rideterminazione del finanziamento e che si sarebbe mantenuto costantemente in contatto con il Direttore Generale, arch. Morale, per far in modo da garantire la massima celerità.
Alla fine della riunione i lavoratori, dichiarano Clara Crocè e Francesco Fucile, nell’auspicare che le dichiarazioni del Sindaco si concretizzino al più presto ritengono opportuno a sostegno della vertenza riunirsi da oggi, 23.08.2016, in assemblea permanente sino alla definizione dell’intera vicenda nell’auspicio che l’Assessorato alle AA.LL., nonostante il periodo feriale, valuti attentamente l’emergenza della questione.
Il Segretario Provinciale AA.LL. Il Segretario Generale FP CGIL (Francesco Fucile) (Clara Crocè)
Lavoratori ex Pumex. Proclamazione stato di agitazione. Attivazione preventiva procedure di raffreddamento ex art.7
Ieri presso il Comune di Lipari si è tenuta una partecipata ed animata assemblea dei lavoratori ex Pumex per affrontare la grave situazione venutasi a creare per la mancata emanazione del Decreto Regionale di rideterminazione del finanziamento necessario al regolare pagamento degli stipendi.
I lavoratori, dichiarano Clara Crocè e Francesco Fucile, rispettivamente Segretario Generale e Segretario AA.LL. della FP CGIL di Messina, ritengono non più sostenibile tale situazione per l’incapacità totale della Regione Sicilia a risolvere definitivamente la vertenza e per lo stillicidio mensile cui sono sottoposti per il rischio pagamento degli stipendi.
I lavoratori e il Segretario AA.LL., Francesco Fucile, nella tarda mattinata sono stati ricevuti dal Sindaco, Marco Giorgianni, che ha dato ampie rassicurazioni sulle notizie assunte da Palermo circa la prossima emanazione del Decreto di rideterminazione del finanziamento e che si sarebbe mantenuto costantemente in contatto con il Direttore Generale, arch. Morale, per far in modo da garantire la massima celerità.
Alla fine della riunione i lavoratori, dichiarano Clara Crocè e Francesco Fucile, nell’auspicare che le dichiarazioni del Sindaco si concretizzino al più presto ritengono opportuno a sostegno della vertenza riunirsi da oggi, 23.08.2016, in assemblea permanente sino alla definizione dell’intera vicenda nell’auspicio che l’Assessorato alle AA.LL., nonostante il periodo feriale, valuti attentamente l’emergenza della questione.
Il Segretario Provinciale AA.LL. Il Segretario Generale FP CGIL (Francesco Fucile) (Clara Crocè)
Sei sempre nei nostri cuori! (8° Anniversario dalla prematura scomparsa)
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo. (S. Agostino)
Sono trascorsi otto anni da quella tragica alba ma sei sempre nei nostri cuori...sentiamo la tua presenza!
Il tuo ricordo, il tuo modo di essere e di donare, il grande amore che ci hai dato non ci lascerà mai. (Salvo e Silvia)
lunedì 22 agosto 2016
Ciccio Rizzo...l'isola che non c'è...e l'ospitalità smarrita
AUTUNNO DI FUOCO PER LA VERTENZA POSTE ITALIANE. SLP CISL: «DA FEBBRAIO DENUNCIAMO LE CARENZE DEL PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE
Un allarme, quello sul progetto di riorganizzazione di Poste Italiane, lanciato sin dal 22 febbraio scorso. Tagli eccessivi, zone di recapito insufficienti, carenze evidenti dovute all’ipotesi dell’azienda di arrivare a una privatizzazione. La Cisl Poste di Messina ha sempre denunciato la situazione di grave difficoltà del settore e, adesso, è pronta a continuare la mobilitazione per sottolineare le carenze dovute alla nuova riorganizzazione nel settore recapito e alla paventata privatizzazione.
«Siamo contrari alla privatizzazione – spiega Gisella Schillaci, segretaria provinciale Slp Cisl Messina – perché siamo convinti servirà solo ed esclusivamente a fare cassa sulla pelle dei lavoratori di Poste Italiane. È già stata avviata un’azione di sciopero congiunta in tutta la regione ma è solo l’inizio che porterà ad un autunno bollente di lotta contro una decisione governativa che non ha logiche di produttività né per l’Azienda né per la comunità intera». Arriveremo anche allo sciopero generale di categoria se necessario per contestare fortemente questa scelta.
Le problematiche che si registrano nel settore recapito, denunciate dal SLP CISL sin dalla partenza del nuovo progetto di riorganizzazione avvenuta lo scorso 22 febbraio, risultano essere eccessive nei tagli e soprattutto disattese nella sostanza da Poste Italiane. «L’assenza di interventi da parte della Dirigenza di Poste Italiane sta comportando gravi difficoltà per i lavoratori e per l’utenza che subiscono entrambi c le ricadute di tali inadempienze. Abbiamo evidenziato per primi con i nostri sit in e continueremo anche nella provincia laddove sono state avviati ulteriori tagli», sottolinea Gisella Schillaci. La federazione dei lavoratori postali della Cisl ha, infatti, già seguito la riorganizzazione dei centri provinciali partendo da Santo Stefano di Camastra, S. Agata di Militello e Capo d’Orlando avvenute l’11 luglio e Patti, Furnari e Spadafora avvenute il 1 agosto. Il prossimo appuntamento sarà quello che coinvolgerà i territori di Taormina, S. Teresa di Riva, Barcellona e Milazzo il prossimo 12 settembre.
«Noi non dimentichiamo che è tutta la provincia ad essere coinvolta e piuttosto che sparare nel mucchio o peggio sui lavoratori abbiamo segnalato pedissequamente tutto ciò che non risultava conforme al progetto e che ovviamente crea non poche difficoltà anche alla cittadinanza. Su Messina, ovviamente, i problemi risultano essere più gravosi proprio per l’eccessivo taglio effettuato ma i lavoratori sono solo vittime e non carnefici».
Le criticità, sottolinea la Cisl, sono destinate ad aumentare da settembre per il pensionamento di alcuni portalettere. «La battaglia deve essere collettiva cittadinanza e lavoratori insieme – attacca la Schillaci - lo chiediamo per il bene comune, per far funzionare un servizio che è universale e che deve essere assicurato da Poste Italiane».
«Sciopereremo e manifesteremo con forza, come da sempre fatto, a sostegno della vertenza dei lavoratori di Poste Italiane senza dimenticare alcuno – ha aggiunto il segretario regionale del Slp Cisl, Giuseppe Lanzafame – . Poste Italiane deve intervenire per modificare un progetto che ha creato e crearicadute dannose nei territori.
«I problemi sussistono in ogni ambito – conclude Gisella Schillaci - i lavoratori degli uffici postali hanno livelli di stress e pressioni sempre crescenti e molti degli operatori allo sportello del territorio messinese sono ragazzi e ragazze che lavorano part time e che pur di vedere sanata la loro posizione, dopo più di 5 anni di attività, si sono dovuti spostare anche di centinaia di chilometri. Poste Italiane non può pensare solo in una logica di conto economico, ma deve considerare anche le persone, siano esse lavoratori o cittadini di una comunità a cui bisogna garantire un servizio essenziale».
Palazzo dei Leoni, avviato l’iter per l’affidamento del servizio trasporto studenti disabili delle scuole superiori
Palazzo dei Leoni ha avviato l’iter per l’assegnazione del servizio dedicato agli studenti disabili delle scuole superiori, in ottemperanza alle attuali disposizioni di legge che limitano le proprie funzioni al solo trasporto dei ragazzi.
L’Ente ha bandito la gara per l’affidamento del servizio di trasporto utilizzando fondi del proprio bilancio nonostante la grave situazione finanziaria ed in assenza di ulteriori specifici finanziamenti regionali.
Nella nota inviata alle organizzazioni sindacali CGIL e CISL, in risposta alla richiesta formulata dalle stesse lo scorso 17 agosto, il sindaco metropolitano ribadisce che:
“L’A.R.S. non ha votato l’abrogazione dell’art. 10 della l. r. n. 8/2016 ma, in Assemblea è stata proposta l’abrogazione il cui voto definitivo è stato rinviato a settembre.
Alla luce di quanto sopra non si ha la certezza che il 13 settembre 2016 la manovra sia comunque approvata; pertanto, allo stato, la Città Metropolitana non può assumere alcuna iniziativa non conforme alle attuali norme vigenti ed in assenza di copertura finanziaria”.
La Città Metropolitana è da tempo impegnata, congiuntamente alle organizzazioni sindacali, nella delicatissima vertenza del trasporto ed assistenza agli studenti disabili; già nello scorso mese di luglio Palazzo dei Leoni si era fatto promotore della riunione congiunta delle Commissioni regionali competenti nella quale si auspicava l’intervento abrogativo dell’art.10 della l. r. 8/2016 entro il 31 luglio.
La mancata cancellazione della norma di fatto impedisce all’Ente di avviare il servizio di assistenza igienico-personale che, allo stato attuale, la legge riserva esclusivamente agli istituti scolastici.
L’Ente ha bandito la gara per l’affidamento del servizio di trasporto utilizzando fondi del proprio bilancio nonostante la grave situazione finanziaria ed in assenza di ulteriori specifici finanziamenti regionali.
Nella nota inviata alle organizzazioni sindacali CGIL e CISL, in risposta alla richiesta formulata dalle stesse lo scorso 17 agosto, il sindaco metropolitano ribadisce che:
“L’A.R.S. non ha votato l’abrogazione dell’art. 10 della l. r. n. 8/2016 ma, in Assemblea è stata proposta l’abrogazione il cui voto definitivo è stato rinviato a settembre.
Alla luce di quanto sopra non si ha la certezza che il 13 settembre 2016 la manovra sia comunque approvata; pertanto, allo stato, la Città Metropolitana non può assumere alcuna iniziativa non conforme alle attuali norme vigenti ed in assenza di copertura finanziaria”.
La Città Metropolitana è da tempo impegnata, congiuntamente alle organizzazioni sindacali, nella delicatissima vertenza del trasporto ed assistenza agli studenti disabili; già nello scorso mese di luglio Palazzo dei Leoni si era fatto promotore della riunione congiunta delle Commissioni regionali competenti nella quale si auspicava l’intervento abrogativo dell’art.10 della l. r. 8/2016 entro il 31 luglio.
La mancata cancellazione della norma di fatto impedisce all’Ente di avviare il servizio di assistenza igienico-personale che, allo stato attuale, la legge riserva esclusivamente agli istituti scolastici.
Invito alla "riflessione" : Formentera si ribella agli italiani rumorosi, arroganti e maleducati
Crediamo che dopo questo articolo pubblicato da libero.it (ma ne ha parlato anche il giornale) una "riflessione" bisognerebbe pur farla. O no?
(libero.it) La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un razzo lanciato da uno yachtnell’area naturale protetta d’Espalmador che ha bruciato una preziosa fetta di macchia mediterranea. Ma in realtà a Formentera, splendida isola delle Baleari, degli italiani, soprannominati ‘macarones’ o ‘motorinos’, ne avevano già piene le scatole.
Come ogni estate anche quest’anno c’è stata una massiccia invasione di italiani che si sono aggiunti ai già numerosi connazionali che vivono sull’isola e che operano soprattutto nel settore turistico (da cui il soprannome ‘motorinos’, perché una delle prime attività aperte sull’isola dagli italiani è stato proprio il noleggio di motorini).
Il malcontento sull’isola è presente da oltre un decennio e d’estate raggiunge il culmine tra i 12mila abitanti di Formentera. Già qualche anno fa su un muro di Es Pujols, il più importante centro turistico dell’isola, era comparsa la scritta ‘Fuera los Italianos de la isla’ (‘Via gli italiani dall’isola’). Un avvertimento che però non è stato colto dai nostri concittadini che hanno continuato a organizzare le vacanze a Formentera. “Gli italiani girano ubriachi già alle otto di sera sugli scooter, con i loro aperitivi occupano e sporcano le dune di sabbia. Sono rumorosi, arroganti e maleducati. Non li vogliamo”, lamentano gli abitanti.
D’estate la presenza degli italiani tocca il 56 per cento del totale. La maggior parte sono turisti low cost che arrivano con voli pagati meno di 50 euro, girano le discoteche, bevono molto, fanno uso di droghe e, a dire degli abitanti, “urlano, schiamazzano e sono maleducati”. Questo genere di turismo mordi e fuggi, fatto di giovani che spesso non dormono neppure in hotel ma sulla spiaggia, non porta alcuna ricchezza all’isola, alimentando la speculazione degli alloggi senza permesso e con affitto in nero.
Fino a qualche anno fa il turismo di Formentera era diverso. Era meta di villeggiatura di ricche famiglie provenienti dal Nord Europa e, soprattutto, di vip italiani e stranieri che spendevano parecchio. Ora, come succede dagli Anni ’90 anche nella vicina Ibiza, il turismo di Formentera si è sporcato di questo nuovo genere di turisti, cafoni e chiassosi, molto mal visti dai residenti.
Ai turisti stagionali si aggiungono gli italiani residenti che controllano oltre il 60 per cento delle attività turisticheisolane. Sono persone arrivate negli Anni ‘80 e che hanno avuto molto successo economico e, proprio per questo, sono invidiate e infastidite dalla burocrazia locale. All’inizio affittavano motorini, ora sono i padroni dell’isola.
Come ogni estate anche quest’anno c’è stata una massiccia invasione di italiani che si sono aggiunti ai già numerosi connazionali che vivono sull’isola e che operano soprattutto nel settore turistico (da cui il soprannome ‘motorinos’, perché una delle prime attività aperte sull’isola dagli italiani è stato proprio il noleggio di motorini).
Il malcontento sull’isola è presente da oltre un decennio e d’estate raggiunge il culmine tra i 12mila abitanti di Formentera. Già qualche anno fa su un muro di Es Pujols, il più importante centro turistico dell’isola, era comparsa la scritta ‘Fuera los Italianos de la isla’ (‘Via gli italiani dall’isola’). Un avvertimento che però non è stato colto dai nostri concittadini che hanno continuato a organizzare le vacanze a Formentera. “Gli italiani girano ubriachi già alle otto di sera sugli scooter, con i loro aperitivi occupano e sporcano le dune di sabbia. Sono rumorosi, arroganti e maleducati. Non li vogliamo”, lamentano gli abitanti.
D’estate la presenza degli italiani tocca il 56 per cento del totale. La maggior parte sono turisti low cost che arrivano con voli pagati meno di 50 euro, girano le discoteche, bevono molto, fanno uso di droghe e, a dire degli abitanti, “urlano, schiamazzano e sono maleducati”. Questo genere di turismo mordi e fuggi, fatto di giovani che spesso non dormono neppure in hotel ma sulla spiaggia, non porta alcuna ricchezza all’isola, alimentando la speculazione degli alloggi senza permesso e con affitto in nero.
Fino a qualche anno fa il turismo di Formentera era diverso. Era meta di villeggiatura di ricche famiglie provenienti dal Nord Europa e, soprattutto, di vip italiani e stranieri che spendevano parecchio. Ora, come succede dagli Anni ’90 anche nella vicina Ibiza, il turismo di Formentera si è sporcato di questo nuovo genere di turisti, cafoni e chiassosi, molto mal visti dai residenti.
Ai turisti stagionali si aggiungono gli italiani residenti che controllano oltre il 60 per cento delle attività turisticheisolane. Sono persone arrivate negli Anni ‘80 e che hanno avuto molto successo economico e, proprio per questo, sono invidiate e infastidite dalla burocrazia locale. All’inizio affittavano motorini, ora sono i padroni dell’isola.
Festeggiamenti S. Bartolomeo. Stop da stasera al 24 agli intrattenimenti musicali e all'occupazione del suolo pubblico nelle vie del centro di Lipari
Per la festa del Patrono San Bartolomeo da oggi al 24 Agosto il Corso V.E. di Lipari e le vie limitrofe dovranno essere liberate da tavoli e sedie, suppellettili e ostacoli di qualsiasi genere. Lo ha disposto con l'ordinanza 51/2016 il sindaco Marco Giorgianni
Nella giornata del 22 dovranno ottemperare all'ordinanza le attività di Via Maurolico e Via Garibaldi (ore 22,00 - ore 02,00 del 23 Agosto)
Nella giornata del 23 le attività di Via Maurolico, Via Garibaldi e C.so Vittorio Emanuele (ore 22,00 - ore 02,00 del 24 Agosto)
Nella giornata del 24 le attività di Via Maurolico, Via Garibaldi, C.so Vittorio Emanuele (ore 18,00 - ore 02,00 del 25 Agosto)
Inoltre con Ord. Sin. 52/2016 viene ordinata, in via contingibile ed urgente, la sospensione nei giorni 22, 23 e 24 agosto 2016 degli intrattenimenti musicali, quale attività accessoria a tutti i pubblici esercizi ubicati sul territorio del centro urbano di Lipari.
Nella giornata del 22 dovranno ottemperare all'ordinanza le attività di Via Maurolico e Via Garibaldi (ore 22,00 - ore 02,00 del 23 Agosto)
Nella giornata del 23 le attività di Via Maurolico, Via Garibaldi e C.so Vittorio Emanuele (ore 22,00 - ore 02,00 del 24 Agosto)
Nella giornata del 24 le attività di Via Maurolico, Via Garibaldi, C.so Vittorio Emanuele (ore 18,00 - ore 02,00 del 25 Agosto)
Inoltre con Ord. Sin. 52/2016 viene ordinata, in via contingibile ed urgente, la sospensione nei giorni 22, 23 e 24 agosto 2016 degli intrattenimenti musicali, quale attività accessoria a tutti i pubblici esercizi ubicati sul territorio del centro urbano di Lipari.
Sarà proiettato domani Mystery Project il video promozionale dell'isola di Vulcano prodotto dal comitato "Vulcaniamo"
COMUNICATO
MYSTERY PROJECT UN VIDEO PROMOZIONALE DELL’ISOLA DI VULCANO PRODOTTO DAL COMITATO VULCANIAMO
PROIEZIONE MARTEDI 23 AGOSTO AL CASTELLO DI VULCANO
Mistery project nasce dalla volontà dei ragazzi del comitato Vulcaniamo di far scoprire al mondo l’isola di Vulcano vista con i loro occhi. L’idea era di promuovere questo territorio proponendone una visone giovane e dinamica. Non si tratta certo di un documentario, ma di un video di 4 minuti con un montaggio veloce e attuale destinato al web e in particolare ai social come Instagram e Facebook. Questo video è un concentrato di esperienze eoliane e verrà proiettato in anteprima al Castello di Vulcano Martedì 23 Agosto alle 23 :30. Abbiamo scelto una video maker della nuova generazione Eva Lacroix per il suo linguaggio internazionale proprio per toccare un certo tipo di pubblico. Per questo progetto è stata affiancata dall’artista Bruno Muzzolini che l’ha accompagnata in questo viaggio «al centro della terra».
La musica originale è stata composta ad hoc dalla pianista e sound designer Alessia Canonico. Questo video vuole essere un richiamo per un tipo di turismo che sa fermarsi ad ascoltare perchè l’isola non è un territorio semplice.
Per le riprese, il contributo dei ragazzi del comitato Vulcaniamo ha fatto la differenza.
Come hanno detto loro stessi: “Non volevamo accompagnare Eva e Bruno nei soliti punti panoramici da Tour Operator". Gli abbiamo cosi preparato un Programma di Esperienze Quotidiane con le proposte di tutti. Una “AEOLIAN TO DO LIST” basata sulle previsioni del vento, le zone d’ombra e di sole, le correnti e la luna, le albe ed i tramonti. Volevamo dargli le chiavi di un‘isola senza cancelli, fargli assaggiare quella libertà di chi sull’isola ci ha trascorso i primi anni della vita, di chi ha sfidato la natura per gioco, si cala negli abissi marini, di chi va a piedi scalzi e sente la terra che fuma…” Questo video è ciò che resta di un’ esperienza collettiva di questi 8 giorni di Giugno. Da allora non c’è stato un momento in cui non si è lavorato alla musica o al montaggio con Eva da Milano e Alessia da New-York.
Questo progetto è stato interamente autoprodotto dal Comitato Vulcaniamo e i suoi sostenitori. Bruno ed Eva hanno dormito nelle nostre case, mangiato ai nostri tavoli, Alessia ha lavorato gratuitamente per la causa ed ogni volontario ha messo a disposizione le proprie risorse per sostenere questo progetto. La generosità degli isolani è stata commovente. Vorremmo che il Mistery project fosse un imput per gli operatori turistici locali per sviluppare una nuova forma di comunicazione e promozione web. Speriamo in una coesione futura delle strutture ricettive ed in una vera campagna publicitaria di sviluppo e promozione del territorio per il 2017. Investire in un territorio patrimonio dell’Unesco è una scommessa vincente "Perché tutto quello che dai all’Isola, puoi stare certo ca idda ti lu torna".
Vi proponiamo il trailer di Mystery Project
MYSTERY PROJECT UN VIDEO PROMOZIONALE DELL’ISOLA DI VULCANO PRODOTTO DAL COMITATO VULCANIAMO
PROIEZIONE MARTEDI 23 AGOSTO AL CASTELLO DI VULCANO
Mistery project nasce dalla volontà dei ragazzi del comitato Vulcaniamo di far scoprire al mondo l’isola di Vulcano vista con i loro occhi. L’idea era di promuovere questo territorio proponendone una visone giovane e dinamica. Non si tratta certo di un documentario, ma di un video di 4 minuti con un montaggio veloce e attuale destinato al web e in particolare ai social come Instagram e Facebook. Questo video è un concentrato di esperienze eoliane e verrà proiettato in anteprima al Castello di Vulcano Martedì 23 Agosto alle 23 :30. Abbiamo scelto una video maker della nuova generazione Eva Lacroix per il suo linguaggio internazionale proprio per toccare un certo tipo di pubblico. Per questo progetto è stata affiancata dall’artista Bruno Muzzolini che l’ha accompagnata in questo viaggio «al centro della terra».
La musica originale è stata composta ad hoc dalla pianista e sound designer Alessia Canonico. Questo video vuole essere un richiamo per un tipo di turismo che sa fermarsi ad ascoltare perchè l’isola non è un territorio semplice.
Per le riprese, il contributo dei ragazzi del comitato Vulcaniamo ha fatto la differenza.
Come hanno detto loro stessi: “Non volevamo accompagnare Eva e Bruno nei soliti punti panoramici da Tour Operator". Gli abbiamo cosi preparato un Programma di Esperienze Quotidiane con le proposte di tutti. Una “AEOLIAN TO DO LIST” basata sulle previsioni del vento, le zone d’ombra e di sole, le correnti e la luna, le albe ed i tramonti. Volevamo dargli le chiavi di un‘isola senza cancelli, fargli assaggiare quella libertà di chi sull’isola ci ha trascorso i primi anni della vita, di chi ha sfidato la natura per gioco, si cala negli abissi marini, di chi va a piedi scalzi e sente la terra che fuma…” Questo video è ciò che resta di un’ esperienza collettiva di questi 8 giorni di Giugno. Da allora non c’è stato un momento in cui non si è lavorato alla musica o al montaggio con Eva da Milano e Alessia da New-York.
Questo progetto è stato interamente autoprodotto dal Comitato Vulcaniamo e i suoi sostenitori. Bruno ed Eva hanno dormito nelle nostre case, mangiato ai nostri tavoli, Alessia ha lavorato gratuitamente per la causa ed ogni volontario ha messo a disposizione le proprie risorse per sostenere questo progetto. La generosità degli isolani è stata commovente. Vorremmo che il Mistery project fosse un imput per gli operatori turistici locali per sviluppare una nuova forma di comunicazione e promozione web. Speriamo in una coesione futura delle strutture ricettive ed in una vera campagna publicitaria di sviluppo e promozione del territorio per il 2017. Investire in un territorio patrimonio dell’Unesco è una scommessa vincente "Perché tutto quello che dai all’Isola, puoi stare certo ca idda ti lu torna".
Vi proponiamo il trailer di Mystery Project
Frasi
«Non bisogna giudicare il buon Dio da questo mondo perché è uno schizzo che gli è venuto male.» Van Gogh
Gli auguri ai festeggiati, 22 Agosto
Tanti auguri, Bartolo!
Auguri di buon compleanno ad un grandissimo musicista ma, soprattutto, ad un grandissimo papà e marito.
Ti auguriamo tutto il meglio che si possa desiderare perchè sei un uomo con un cuore d'oro.
Buon 60esimo compleanno.
Ti vogliamo bene
Carmela, Laura e Simona
Oggi si presenta a Lipari "I racconti dell'isola" di Giuseppe Sinopoli
Giuseppe Sinopoli I racconti dell'isola
isbn: 978-88-317-2440-1 € 12.00; pp. 80
Sinopoli rintracciava nella parte orientale della Sicilia la sua autentica "terra natale", in una porzione di territorio che ancora oggi misteriosi legami uniscono all'originaria cultura degli antichi Greci.
La fertilità e la tenacia di questi legami vengono ribaditi in questi Racconti dell'isola, le cui pagine esprimono l'intensità degli affetti e delle ragioni che riconducevano l'autore a questi orizzonti in cui il tempo pareva trasfigurare nell'eterno.
Sinopoli sottolinea l'importanza della passione e del disincanto, e ribadisce quanto sia importante ascoltare in modo consapevole il presente e accorgersi della sotterranea persistenza di un passato che legittima la nostra attualità.
Giuseppe Sinopoli nato a Venezia nel 1946, cominciò a interessarsi di musica all’età di 12 anni. Debuttò in qualità di direttore d’orchestra con la Deutsche Oper di Berlino, dirigendovi il Machbeth di Verdi nel 1980. Nel 1983 successe a Riccardo Muti nella direzione della New Philarmonia di Londra. Il suo debutto a La Scala risale al 1994, anno in cui vi diresse l’Elektra di Richard Strauss. Dal 1990 era il principale direttore della Deutsche Oper di Berlino e, dal 1992, della Staatskappelle di Dresda. È morto d’infarto dirigendo l’Aida alla Deutsche Oper di Berlino nel 2001.
Droga nel mare eoliano...quella di Vulcano non è la prima volta
Sabato abbiamo scritto del chilo di droga che i Finanzieri di Lipari hanno ritrovato in mare a Vulcano.
Non è la prima volta, comunque, che le Fiamme Gialle “pescano” droga in mare alle Eolie a conferma, che specie d’estate, vi è un “mercato” abbastanza fertile e che l’approvvigionamento avviene anche dal mare attraverso barche e gommoni.
I due precedenti più recenti sono del 30 giugno 2014 e del 12 Agosto 2010. Nel 2014, sempre i Finanzieri di Lipari, “pescarono” 30 chili di hashish davanti alla costa di Panarea. La droga contenuta in un sacco di iuta erano confezionata in pani da 500 grammi cadauno.
Non è la prima volta, comunque, che le Fiamme Gialle “pescano” droga in mare alle Eolie a conferma, che specie d’estate, vi è un “mercato” abbastanza fertile e che l’approvvigionamento avviene anche dal mare attraverso barche e gommoni.
I due precedenti più recenti sono del 30 giugno 2014 e del 12 Agosto 2010. Nel 2014, sempre i Finanzieri di Lipari, “pescarono” 30 chili di hashish davanti alla costa di Panarea. La droga contenuta in un sacco di iuta erano confezionata in pani da 500 grammi cadauno.
Nel 2010 le Fiamme gialle, nel canale tra Vulcano e Milazzo, ritrovarono un involucro contenente oltre 11 chili di hascisc. La sostanza stupefacente era divisa in 100 panetti
Erogazione idrica a Pianoconte
Lavoro di alta ingegneria sul Corso Vittorio Emanuele. Ma si può essere così....
Riceviamo da Vincenzo Giuffrè e pubblichiamo:
Sul corso principale di Lipari,a bordo marciapiede....palo segnaletico tagliato in modo selvaggio....un lavoro di alto ingegno!
Sul corso principale di Lipari,a bordo marciapiede....palo segnaletico tagliato in modo selvaggio....un lavoro di alto ingegno!
domenica 21 agosto 2016
Il grazie di Raffaella Bertolo a quanti hanno soccorso il padre
Caro direttore,
attraverso il suo giornale voglio ringraziare tutti coloro che si sono spesi per soccorrere mio papà. Il mio ringraziamento va al personale dell'ambulanza del 118, del pronto soccorso dell'ospedale, dell'elicottero e del pronto soccorso dell'ospedale di Milazzo. Tutti, dal primo all'ultimo, bravissimi e professionali.
Un grazie particolare all'equipaggio dell'elicottero che mi ha permesso di salire a bordo per restare accanto al mio papà.
Un grazie particolare all'equipaggio dell'elicottero che mi ha permesso di salire a bordo per restare accanto al mio papà.
Raffaella Bertolo
Unità da diporto navigava all'interno di zona vietata : intercettato da ATR42 del 2º Nucleo Guardia Costiera
Un velivolo ATR42 della Guardia Costiera, in dotazione al 2º Nucleo Aereo di Catania ed impegnato nelle consuete attività di vigilanza e pattugliamento, ha intercettato ieri pomeriggio - all’interno della zona “Alfa” (zona di massima protezione) dell’area marina protetta "Isole Egadi", ad ovest dell'Isola di Marettimo - una unità da diporto in navigazione. L’equipaggio dell’aereo ATR42 ha contattato la Capitaneria di porto di Trapani, che ha disposto l'immediato invio in zona di un battello veloce della Guardia Costiera di Marettimo. Quest'ultimo, una volta raggiunta l'unità, ha proceduto all'identificazione del responsabile che è stato deferito all’Autorita’ giudiziaria, ai sensi della Legge 394/91. L'attività in questione è stata resa possibile grazie al tempestivo intervento dell'equipaggio dell'Unita' Navale.
La tutela dell’ambiente marino e la protezione della fascia costiera, costituisce uno dei principali compiti d’istituto del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera che, per tali materie, opera su precise direttive del Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare, dove è operativo il “Reparto Ambientale Marino”. Quest'ultima attività, segue soltanto di pochi giorni quelle analoghe effettuate lungo le coste della Sardegna, della Calabria e della Puglia.
La tutela dell’ambiente marino e la protezione della fascia costiera, costituisce uno dei principali compiti d’istituto del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera che, per tali materie, opera su precise direttive del Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare, dove è operativo il “Reparto Ambientale Marino”. Quest'ultima attività, segue soltanto di pochi giorni quelle analoghe effettuate lungo le coste della Sardegna, della Calabria e della Puglia.
Al via stasera a Santa Marina Salina la VI edizione de "La notte della cultura"
COMUNICATO STAMPA
Prenderà
il via questa sera a Santa Marina Salina la VI edizione de “La Notte della
Cultura”, appuntamento fisso dell’agosto salinese che riesce a richiamare
centinaia di persone che potranno godere dei molti appuntamenti sparsi per il
capoluogo e la frazione di Lingua, e che in questa edizione saranno distribuiti
in due serate, il 21 e 22 agosto.
Il
programma ricco di eventi prevede tanti appuntamenti culturali tra Santa Marina
e Lingua: Musei Comunali aperti e con visite guidate, presenza di stand istituzionali
dei Carabinieri e della Guardia Costiera ( con Motovedetta per visite a bordo)
e della Città Metropolitana di Messina in Piazza S. Marina, ma anche
presentazioni di libri presso la Biblioteca Comunale e presso strutture
private, esibizione delle principali scuole di ballo dell’isola per le strade e
piazze, spettacoli teatrali, esibizioni musicali, animazione per i più piccoli,
mostre di artigianato locale con un occhio di riguardo alle tradizioni isolane
grazie a degustazioni di dolci tipici e presentazioni di ricette culinarie,
senza tralasciare l’arte degli antichi mestieri, come creare le “Nasse di
giunco” o intrecciare “cistedda” nonché la presenza dei Cantori Popolari delle
Isole Eolie che sfileranno per le vie del paese permettendo ai tanti ospiti di
poter apprezzare ancor di più la nostra fantastica isola. La manifestazione si
concluderà a Lingua con un classico dell’estate: cantare canzoni in riva al
mare al Faro di Punta Lingua a mezzanotte, come nei i classici falò estivi (ma
senza fuoco).
“Era
il 2011 quando pensammo di creare un evento culturale che potesse allietare la
presenza dei numerosi ospiti dell’isola utilizzando come scenario l’intero
paese ” commenta il Sindaco Lo Schiavo “e da allora non ci siamo fermati grazie anche
ai tantissimi feedback positivi ricevuti che ci hanno sempre spronato ad andare
avanti”. “Riteniamo che la Notte della Cultura sia entrata di diritto nel
panorama delle manifestazioni estive e siamo certi che nel corso degli anni
continuerà a crescere”.
Appuntamento
quindi questa sera e domani a Santa Marina Salina e Lingua per la Notte della
Cultura 2016….Salina chi ci viene sa perché….
Stromboli: Lanza si aggiudica la Maratona dei Vulcani
E' lo strombolano Carlo Lanza, presidente della locale Circoscrizione e bandiera della formazione calcistica dello Scirocco, il vincitore della diciannovesima "Maratona dei vulcani" disputatasi nell’isola di Stromboli. A questa edizione hanno preso parte, suddivisi nelle varie categorie, oltre 150 iscritti. Lanza si è aggiudicato il primo posto nella sezione "competitiva uomo". Secondo posto per Cristian Pomini atleta altoatesino e terzo per lo strombolano Salvatore Esposito .
Filicudi. C'è il Presidente Crocetta
Vacanze filicudare per il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. E' sbarcato stamane, intorno alle 11 e 10, nell'isola.
Da indiscrezioni abbiamo appreso che si fermerà per qualche giorno.
Da indiscrezioni abbiamo appreso che si fermerà per qualche giorno.
I ringraziamenti dei familiari di Nando Corrado
Le famiglie Corrado, Saltalamacchia e Iacono ringraziano sentitamente quanti si sono uniti al loro dolore per la perdita del carissimo
Nando
e per le dimostrazioni d'affetto ricevute
Lipari, ancora un incendio nei pressi del cimitero e del depuratore
Ancora un incendio stamane, intorno alle 10 e 30, in pieno centro storico a Lipari.
Il rogo, quasi certamente doloso, si è sviluppato in prossimità dell'ingresso secondario del cimitero, una decina di metri più in alto del depuratore e dell'area che già, qualche mese fa, era stata fatta oggetto delle attenzioni dei piromani. In quell'incendio, ricordiamolo, vennero praticamente carbonizzate una mezza dozzina di auto in disuso parcheggiate in un terreno privato.
Il "teatro" dell'incendio di oggi è praticamente una discarica a cielo aperto dove, incivili, a dispetto della vicinanza del luogo sacro, continuano a smaltire di tutto.
Anche questa volta si è rischiato grosso. Solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco (caposquadra Nunzio Peditto) ha impedito che le fiamme potessero propagarsi alla vegetazione, alle strutture limitrofe, cimitero compreso, e alle auto che vengono parcheggiate lungo la limitrofa salita
L'ennesimo incendio in quella zona impone certamente l'intensificarsi dei controlli in quanto sembra chiaro che sia finita nel mirino di qualcuno.
Inoltre è più urgente che mai procedere ad una bonifica dell'intera area
Il rogo, quasi certamente doloso, si è sviluppato in prossimità dell'ingresso secondario del cimitero, una decina di metri più in alto del depuratore e dell'area che già, qualche mese fa, era stata fatta oggetto delle attenzioni dei piromani. In quell'incendio, ricordiamolo, vennero praticamente carbonizzate una mezza dozzina di auto in disuso parcheggiate in un terreno privato.
Il "teatro" dell'incendio di oggi è praticamente una discarica a cielo aperto dove, incivili, a dispetto della vicinanza del luogo sacro, continuano a smaltire di tutto.
Anche questa volta si è rischiato grosso. Solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco (caposquadra Nunzio Peditto) ha impedito che le fiamme potessero propagarsi alla vegetazione, alle strutture limitrofe, cimitero compreso, e alle auto che vengono parcheggiate lungo la limitrofa salita
L'ennesimo incendio in quella zona impone certamente l'intensificarsi dei controlli in quanto sembra chiaro che sia finita nel mirino di qualcuno.
Inoltre è più urgente che mai procedere ad una bonifica dell'intera area
Abbiate rispetto per il nostro mare! A Calandra carburante in mare ed intenso odore di gasolio a terra
Ampie chiazze di carburante in mare e un intenso odore di gasolio sulla spiaggia e sin sulla strada.
E' accaduto stamattina a Calandra (Canneto) e questo ha praticamente costretto i bagnanti che frequentano quella zona a spostarsi altrove.
Ciò ha comportato un danno economico per un lido presente in quell'area, in quanto, stante la suddetta situazione, i bagnanti hanno rinunciato ad usufruire della struttura.
Un bagnante ha anche contattato la Guardia Costiera.
Invitiamo tutti turisti e non ad avere rispetto per il nostro mare e, di conseguenza, per chi con esso lavora.
Nello stesso tempo auspichiamo, specie in questi giorni, un intensificazione dei controlli.
E' accaduto stamattina a Calandra (Canneto) e questo ha praticamente costretto i bagnanti che frequentano quella zona a spostarsi altrove.
Ciò ha comportato un danno economico per un lido presente in quell'area, in quanto, stante la suddetta situazione, i bagnanti hanno rinunciato ad usufruire della struttura.
Un bagnante ha anche contattato la Guardia Costiera.
Invitiamo tutti turisti e non ad avere rispetto per il nostro mare e, di conseguenza, per chi con esso lavora.
Nello stesso tempo auspichiamo, specie in questi giorni, un intensificazione dei controlli.
Gli auguri ai festeggiati di oggi, 21 Agosto
Eolienews augura Buon Compleanno a Barbara Casamento, Bartolo Famularo, Liliana Di Stefano, Angelo Biviano, Massimo Marino, Paolo Masella, Carlos Alberto Fallatti e Carmelo Trimarchi
LA PAROLA. Video - commento al Vangelo di domenica 21 agosto 2016
Commento a cura di don Giovanni Imbonati, parroco di Tezze di Arzignano, Vicenza.
Registrato nella chiesa parrocchiale di Tezze.
Registrato nella chiesa parrocchiale di Tezze.
sabato 20 agosto 2016
Oltre 500 i migranti salvati oggi nel Canale di Sicilia
COMUNICATO
Sono circa 550 i migranti tratti in salvo nella giornata odierna nello Stretto di Sicilia nel corso di 6 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel corso della giornata è stato recuperato anche 1 corpo senza vita.
I migranti si trovavano a bordo di 4 gommoni e 2 piccole imbarcazioni. Sono intervenute nelle operazioni assetti della Marina Militare e del dispositivo EUNavforMedla insieme ad un'unità di Medici senza Frontiere e dell'ONG "Open Arms".
I migranti si trovavano a bordo di 4 gommoni e 2 piccole imbarcazioni. Sono intervenute nelle operazioni assetti della Marina Militare e del dispositivo EUNavforMedla insieme ad un'unità di Medici senza Frontiere e dell'ONG "Open Arms".
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