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sabato 25 agosto 2018
Perchè gettare giochi che potrebbero essere donati. Ci scrive il signor Vivacqua
Ci scrive Luciano Vivacqua:
Caro direttore,
che si butti ormai di tutto non mi stupisce più ma che si buttino giochi per bambini, che nello stato in cui sono potrebbero essere donati, decisamente si.
Questi sono stati buttati stamane in via Palmeto a Pianoconte.
Un pò di buon senso, specie quando si tratta di un anziano è possibile ? Ci scrive Carmelo Bertè.
Riceviamo da Carmelo Bertè e pubblichiamo:
Direttore ma è possibile che in quest' isola non c'è buon senso ....?
Succede questo a un mio cliente, un signore di 80 e passa anni che veniva accompagnato da un suo collaboratore nel mio negozio da barba.
Arrivando con l'auto, in via Roma, una vigilessa ferma la macchina e dice che non si può scendere a Marina Corta.
Il collaboratore spiega che il signore non cammina bene e quindi ha necessità di muoversi con un mezzo. Spiega anche che lo accompagnerà al negozio ed uscirà subito con la macchina: niente da fare. ..Ma, scusatemi, un po' di buon senso non esiste, specie per un signore ultra 80enne? Considerando che poi, dopo il no del vigile, visto che io lavoro in piazza, ho visto scendere, perlomeno,oltre 30 autoveicoli.
Preciso che in via Roma il divieto è a traffico illimitato, ma come funziona? .
Il divieto vale per tutti oppure no?
I fatti sono avvenuti il 23 Agosto, verso le 11.
Carmelo Bertè.
NDD - Mettiamo a disposizione analogo spazio per ventuale replica.
Direttore ma è possibile che in quest' isola non c'è buon senso ....?
Succede questo a un mio cliente, un signore di 80 e passa anni che veniva accompagnato da un suo collaboratore nel mio negozio da barba.
Arrivando con l'auto, in via Roma, una vigilessa ferma la macchina e dice che non si può scendere a Marina Corta.
Il collaboratore spiega che il signore non cammina bene e quindi ha necessità di muoversi con un mezzo. Spiega anche che lo accompagnerà al negozio ed uscirà subito con la macchina: niente da fare. ..Ma, scusatemi, un po' di buon senso non esiste, specie per un signore ultra 80enne? Considerando che poi, dopo il no del vigile, visto che io lavoro in piazza, ho visto scendere, perlomeno,oltre 30 autoveicoli.
Preciso che in via Roma il divieto è a traffico illimitato, ma come funziona? .
Il divieto vale per tutti oppure no?
I fatti sono avvenuti il 23 Agosto, verso le 11.
Carmelo Bertè.
NDD - Mettiamo a disposizione analogo spazio per ventuale replica.
Venite a conoscere il Karate! - Variazione programma
Cambio di programma per questioni organizzative. Oggi a Canneto, piazzetta "Miramare" e il 1/9 a Marina Corta - ore 19.00
Buon Compleanno a....Gli auguri ai nostri lettori
Buon Compleanno a Francesca Broccio, Recita Hasounia, Daniel Arcano, Bartolo Aprilino, Ester Quadara, Tindaro Lo Schiavo, Dana Petrut, Giorgia Puglisi, Angelo Merenda, Gioacchino Andaloro
La quiete dopo la tempesta ma ieri la situazione era alquanto critica. (Articolo e primo gruppo di foto)
Stamane Lipari si è svegliata con il sole, ma ieri le insistenti piogge hanno creato tutta una serie di criticità.
Da elogiare la tempestività con cui si è messa la macchina dei "soccorsi"
Prezioso, come sempre, il lavoro dei Vigili del Fuoco (per l'occasione c'è stato il raddoppio delle squadre in servizio) intervenuti a destra e manca da Canneto a Serra, da Schiccione a Raviola, a Marina Lunga ecc. per affrontare e risolvere importanti criticità.
Da non dimenticare, infine, il supporto fornito dal Gruppo comunale di volontari di Protezione civile e da privati e mezzi comunali.
Alle "criticità" e agli interventi dedicheremo una serie di servizi fotografici.
venerdì 24 agosto 2018
Vigili del fuoco, Protezione civile e mezzi comunali in campo per fronteggiare l'emergenza (foto e video)
Annullate Processione, concerto di Masini e giochi pirotecnici.
Comunicato del 24.08.2018
Comune di Lipari
Si comunica alla cittadinanza che per cause meteo avverse è stata annullata la Processione in onore di San Bartolomeo.
Sospese anche le manifestazioni musicali in programma a Marina Corta, non sussistendo, a tutela della pubblica incolumità, le condizioni di sicurezza necessarie ad un regolare svolgimento degli eventi.
A breve si renderà nota la data di rinvio.
Il Comune di Lipari, con i propri uomini e mezzi, attraverso la Polizia municipale ed il gruppo della protezione civile, sta intervenendo in gran parte dell’Isola per far fronte alle emergenze causate dal maltempo.
In particolare in Via Roma, Torrente Calandra, ove si è reso necessario istituire il doppio senso di circolazione sulla Cesare Battisti, Balestrieri, Porticello, Annunziata e Pianoconte.
L’Amministrazione Comunale
Nota della redazione:
Nel distaccamento dei Vigili del fuoco per fare fronte all'emergenza sono state raddoppiate le squadre in servizio.
La Processione, così come gli eventi folcloristici sono rimandati al 31 Agosto, ottava della festa.
Comune di Lipari
Si comunica alla cittadinanza che per cause meteo avverse è stata annullata la Processione in onore di San Bartolomeo.
Sospese anche le manifestazioni musicali in programma a Marina Corta, non sussistendo, a tutela della pubblica incolumità, le condizioni di sicurezza necessarie ad un regolare svolgimento degli eventi.
A breve si renderà nota la data di rinvio.
Il Comune di Lipari, con i propri uomini e mezzi, attraverso la Polizia municipale ed il gruppo della protezione civile, sta intervenendo in gran parte dell’Isola per far fronte alle emergenze causate dal maltempo.
In particolare in Via Roma, Torrente Calandra, ove si è reso necessario istituire il doppio senso di circolazione sulla Cesare Battisti, Balestrieri, Porticello, Annunziata e Pianoconte.
L’Amministrazione Comunale
Nota della redazione:
Nel distaccamento dei Vigili del fuoco per fare fronte all'emergenza sono state raddoppiate le squadre in servizio.
La Processione, così come gli eventi folcloristici sono rimandati al 31 Agosto, ottava della festa.
Piove....emergono le criticità (III° parte) Video di Gabriele Costanzo, foto Gabriele Costanzo, Catena Cappadona, Massimo Natoli
Informiamo i lettori che la Processione è stata rinviata. Non ci sono comunicazioni ufficiali per il concerto di Masini ma è altamente probabile che salti, anche perchè continua a piovere.
Piove...emergono le criticità (II° parte)
Il Torrente Calandra in piena,travolge tutto. I due video sono di Luana Zaia e Anna Merlino
Piove a dirotto...emergono criticità (prima parte)
Foto: Gabriele Costanzo (Annunziata); Emilio Falconeri (Sottomonastero). Video: Alessio Pellegrino (Via Roma)
"Non c'è più niente da salvare. C'è tutto da cambiare. Ma cambiare significa anche rinunciare...(La riflessione di Lino Natoli)
(di Lino Natoli)Strati di cultura subumana che si ammassano esprimendo soltanto istanze fisiologiche, umanità sparsa, disorientata, seminuda. Errante tra proposte di cibo, spiagge immaginarie, souvenir di mondi lontani ed estranei. Quel luogo antico e fragile che ospitò il sorgere della civiltà oggi ne osserva il suo disfacimento partecipandovi complice con la sua offerta di tavolini che impongono non solo il percorso ma anche il tempo dell'incedere. Ospitalità mediocre che dal peggio trae il peggio mortificando il raro eroe che ancora si ostina a credere che il lavoro possa farsi con decoro.
Nel travolgente turbinio che proponendo miseria annuncia povertà, anche l'illusione della tassa di sbarco smaschera il suo inganno: raccogliamo il peggio offrendo il meglio ad altri più capaci. Non è il conflitto tra il più furbo e il più stupido a rappresentarsi, ma tra il colto e l'ignorante. Temo che a furia di collocarci di diritto tra i furbi siamo finiti ingloriosamente tra gli ignoranti.
Il nulla che vaga tra il caos e le macerie di monumenti antichi ed irripetibili si appaga del nulla. Se agli albori del nostro turismo ci lamentavamo di poter offrire solo qualcosa, oggi ci vantiamo orgogliosamente di non offrire niente. Non offrendo niente attraiamo il niente, lo blandiamo, lo proteggiamo, lo accudiamo con servile sollecitudine. Dunque tutto è improntato al nulla e quella vena di servilismo che scambiamo per abilità nell'arte del turismo ha finito per infettare anche attività che per manifesto intento ambirebbero a produrre conoscenza. Così il pessimo ed il patetico si confondono illudendo l'ingenuo che in fondo esista ancora un'identità da salvaguardare. Si chiederà allora il critico lettore se rimanga davvero ancora qualcosa da salvare. No, non c'è più niente da salvare. C'è tutto da cambiare. Ma cambiare significa anche rinunciare, e qui s'infrange l'ultima speranza, nella fine di una dimensione sociale che, nessuno ci crederebbe adesso, è stata forse la caratteristica fondamentale di quella che con enfasi definiamo la nostra cultura.
Rimaneva forse un'unica certezza, il santo protettore, la fede nell'apostolo dubbioso e pensieroso che si muove dall'ombra confortevole del fico per affrontare la sfida della verità. Un tempo se ne celebrava la ricorrenza nel rituale condiviso della festa, oggi che il feriale non consente più alcuna indulgenza al festivo, il festeggiato è diventato anch'egli un ospite dimesso di un qualsiasi festival.
Nel travolgente turbinio che proponendo miseria annuncia povertà, anche l'illusione della tassa di sbarco smaschera il suo inganno: raccogliamo il peggio offrendo il meglio ad altri più capaci. Non è il conflitto tra il più furbo e il più stupido a rappresentarsi, ma tra il colto e l'ignorante. Temo che a furia di collocarci di diritto tra i furbi siamo finiti ingloriosamente tra gli ignoranti.
Il nulla che vaga tra il caos e le macerie di monumenti antichi ed irripetibili si appaga del nulla. Se agli albori del nostro turismo ci lamentavamo di poter offrire solo qualcosa, oggi ci vantiamo orgogliosamente di non offrire niente. Non offrendo niente attraiamo il niente, lo blandiamo, lo proteggiamo, lo accudiamo con servile sollecitudine. Dunque tutto è improntato al nulla e quella vena di servilismo che scambiamo per abilità nell'arte del turismo ha finito per infettare anche attività che per manifesto intento ambirebbero a produrre conoscenza. Così il pessimo ed il patetico si confondono illudendo l'ingenuo che in fondo esista ancora un'identità da salvaguardare. Si chiederà allora il critico lettore se rimanga davvero ancora qualcosa da salvare. No, non c'è più niente da salvare. C'è tutto da cambiare. Ma cambiare significa anche rinunciare, e qui s'infrange l'ultima speranza, nella fine di una dimensione sociale che, nessuno ci crederebbe adesso, è stata forse la caratteristica fondamentale di quella che con enfasi definiamo la nostra cultura.
Rimaneva forse un'unica certezza, il santo protettore, la fede nell'apostolo dubbioso e pensieroso che si muove dall'ombra confortevole del fico per affrontare la sfida della verità. Un tempo se ne celebrava la ricorrenza nel rituale condiviso della festa, oggi che il feriale non consente più alcuna indulgenza al festivo, il festeggiato è diventato anch'egli un ospite dimesso di un qualsiasi festival.
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