Ieri sera presso il Gattopardo Park Hotel si è tenuta la seconda edizione di “Pink Belt”, in occasione della giornata mondiale contro la violenza di genere. L’argomento è stato trattato sotto diversi aspetti: quello legale, quello socio-culturale e infine sono state dimostrate dal Maestro Bartolo Profilio delle tecniche di autodifesa. È di fondamentale importanza capire che la violenza può essere sia di tipo fisico che psicologico e che chi la subisce merita l’aiuto di tutti.
Dunque diventa imperativo, non solo sensibilizzare e crescere i nostri ragazzi affinché non diventino violenti, ma anche e soprattutto abbandonare gli atteggiamenti omertosi che contraddistinguono la nostra società e aiutare chi sappiamo essere in difficoltà. La violenza è un problema sociale estremamente diffuso e per questo è di vitale importanza portare alla luce e stroncare tutti gli atteggiamenti violenti che finora sono stati perpetrati nell’assoluta indifferenza e nel silenzio. Spesso la persona che subisce violenze non ha il coraggio di chiedere aiuto e dunque è nostro compito tendergli la mano e portarla in salvo.
Le vittime di violenza, con la recente legislazione, sono tutelate. Rimane però un problema di stampo sociale che vede la moltitudine delle persone non intervenire in caso di violenza. Questa rotta va invertita e possiamo farlo diffondendo, soprattutto tra i giovani, la cultura del rispetto e dell’amore verso chi ci sta vicino. Questo è uno dei pilastri fondanti del karate, e noi sul tatami cerchiamo di farne comprendere l’importanza a tutti i nostri allievi. Sono intervenuti l’avvocato Antonella Longo, la professoressa Renate Rodriguez e il Comandante Luciano Le Donne.