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martedì 14 gennaio 2025

Lipari, la minoranza replica a Gullo: "Interesse di tutti si realizza con atti concreti, trasparenti e inclusivi e non con proclami e accuse"

COMUNICATO

Abbiamo letto con interesse, misto a incredulità, l’ultimo comunicato del Sindaco Gullo, ad opera del Partito di Governo, che, come di consueto, si distingue per l’arte di spostare le responsabilità su chiunque tranne che su sé stesso. A forza di cercare capri espiatori, il Sindaco rischia di esaurire il bestiame disponibile, comprese le capre itineranti di Ginostra ed Alicudi.

Il Sindaco parla di “proseguire sulla strada dell’interesse collettivo”. Forse intende dire l’interesse di pochi intimi, visto che ormai rappresenta una minoranza persino tra i suoi stessi sostenitori. Non dimentichiamo che è stato eletto con il minor numero di voti della storia recente, e non per meriti propri, ma per la frammentazione elettorale. Aggiungiamo poi il suo stile “illuminato” di amministrazione, dove tutto è deciso dall’alto e guai a dissentire: davvero un esempio lampante di democrazia partecipativa.

Parlare di “immotivate bocciature” e “insensato ostruzionismo” è ormai il ritornello preferito del Sindaco. È quasi commovente come riesca sempre a trovare nell’opposizione la causa di tutti i mali. Che la bocciatura della Casa di Comunità sia avvenuta perché rappresenta un progetto scellerato, che avrebbe depauperato il nostro ospedale, poco importa: per il Sindaco, alcuni medici del nostro Ospedale che hanno evidenziato le criticità sono solo un intralcio alla sua onniscienza. Forse avrebbero dovuto consultare lui, che evidentemente si considera un’autorità anche in medicina.

Sulla mancata approvazione del bilancio, il Sindaco insiste nell’incolpare l’opposizione. Peccato che il Bilancio 2024 doveva essere approvato oltre un anno fa e che la sua maggioranza, ormai dissolta, non sia più in grado di sostenere nemmeno sé stessa, figuriamoci i suoi piani finanziari fuori dal mondo. La gestione rifiuti è un disastro conclamato: 1.800.000 euro della tassa di sbarco usati per coprire buchi di bilancio, un record che il Sindaco batte senza batter ciglio. Ironico, considerando che in passato criticava chi utilizzava somme ben inferiori per gli stessi scopi. Oggi, però, pretende che venga approvato un PEF rifiuti che distrae una somma derivante dalla tassa di sbarco di gran lunga maggiore a discapito dei nostri cittadini.

Il Sindaco critica le modifiche ai regolamenti edilizi e COSAP approvate dal Consiglio Comunale come se fossero la causa di tutti i problemi del Comune. La verità è che le sue “regole”, prese a convenienza, che spesso vengono adottate tra lacune e ambiguità, sono spesso strumenti per complicare la vita a commercianti e cittadini. Migliorare i regolamenti è stato un dovere, non un atto di sabotaggio. E se il caso bisognerà ritornarci qualora si evidenzino ulteriori criticità. Ma per il Sindaco è più facile accusare l’opposizione che fare i conti con la propria incapacità. Parlare poi di malamovida e caos è ridicolo: basta applicare le regole, ma se un’amministrazione è incapace persino di questo, la colpa non è certo di chi cerca di migliorare la situazione in un paese ridotto oramai alla più totale desolazione e tristezza. Anche il Carnevale, divenuto negli anni un evento unico nel suo genere sta per essere avviato al pensionamento. Le ultime due edizioni ne sono state la prova lampante. La terza non sappiamo addirittura se si farà e a quali condizioni.

Gullo accusa altri di cercare “potere” e di essere “nostalgici”. È curioso, perché se c’è qualcuno che vive di “potere” e ne ha fatto una ragione di vita, è proprio lui. Senza la poltrona, il Sindaco Gullo sembra non riuscire a vivere: lo vediamo impegnato più a organizzare incontri con “fan” e “obbligati fan”, piuttosto che a risolvere i problemi reali del territorio.

Invece di unire la comunità, il Sindaco ha fatto dell’arte della divisione la sua bandiera: buoni contro cattivi, amici contro nemici, chi lo sostiene contro chi lo critica. Un’amministrazione che dovrebbe essere “di tutti” è diventata la casa di pochi eletti, con gli uffici comunali che sembrerebbero quasi temere ripercussioni per il semplice fatto di svolgere il proprio lavoro, soprattutto se si tratta di pratiche riconducibili agli oppositori e contestatori del Sindaco. Ma questa è sicuramente una nostra impressione che speriamo rimanga tale.

Sindaco Gullo, basta con i proclami e le accuse. I cittadini sono stanchi di sentirsi presi in giro. L’interesse di tutti non si proclama: si realizza con atti concreti, trasparenti e inclusivi. Continui pure con le sue accuse, se vuole, ma non si sorprenda se sempre più persone vedono la sua amministrazione per quello che è: un esperimento fallito, fondato sulla divisione e sul potere personale.

I Consiglieri Comunali

Gaetano Orto, Adolfo Sabatini, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria

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