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sabato 3 febbraio 2024
Turismo, Regione da domani alla Bit con stand di mille metri quadrati. Lunedì conferenza stampa di Schifani e Amata
A sottolineare l’importanza che riveste l’appuntamento fieristico milanese nell’ambito delle politiche di promozione turistica della Regione, saranno presenti allo stand il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e l’assessore al Turismo, Elvira Amata, impegnati lunedì 5 febbraio alle ore 12 in una conferenza stampa (padiglione 3, stand A15) che vedrà coinvolti media nazionali e internazionali ai quali saranno ufficialmente presentati gli importanti risultati, in termini di arrivi e pernottamenti, raggiunti nel corso del 2023, ma, anche, i nuovi obiettivi che si pone la Regione Siciliana: dalla competitività e valorizzazione delle imprese turistiche alla fruizione integrata e sostenibile delle risorse e dei beni culturali e naturali, dal turismo esperienziale e di prossimità alla diversificazione dell'offerta, ma soprattutto la destagionalizzazione dei flussi.
Una Regione che si presenta quest’anno alla Borsa internazionale del turismo con tutta la forza e la bellezza di un prodotto che è mare e terra, piccoli borghi e grandi città, che è set cinematografico (The White Loturs, I Florio, Taormina Film Festival) ma anche cultura ancestrale, terra a cui fare ritorno. Il turismo delle radici per la Sicilia riveste, infatti, un ruolo cruciale e ha un potenziale enorme. Le potenzialità di questo segmento turistico sono straordinarie: basti pensare al suo bacino di riferimento, che ammonta a circa 60 milioni di persone e alla previsione di una spesa annua che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.
Altro strumento fondamentale, per il processo di allungamento della stagionalità che la Regione ha abbracciato ormai da qualche anno, resta la cultura: la Sicilia accoglie nel suo territorio sette siti Patrimonio Unesco: la Valle dei Templi, il Barocco della Val di Noto, l’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo Monreale e Cefalù e le Isole Eolie. A questi non si possono non aggiungere: il patrimonio artistico e culturale che porta la rete dei Teatri e delle Fondazioni lirico-sinfoniche della Regione, i grandi eventi quali il TaoBuk di Taormina, giunto alla sua quattordicesima edizione, il Sicilia Jazz Festival, il Taormina Film Festival. Ma anche "Le vie tesori", il più importante circuito di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia, che supporta tutto l’anno attività di racconto e di valorizzazione, con l’apertura al pubblico dei tesori dell’Isola, con un forte coinvolgimento delle comunità e la rappresentazione drammaturgica dell’Inferno di Dante che si tiene da anni in estate nella cornice senza eguali delle Gole di Alcantara.
Allo stand della Regione, per la prima volta saranno presenti sia l’Associazione dei Borghi più belli d'Italia in Sicilia, realtà che si occupa di tutelare, conservare, proteggere e promuovere il patrimonio artistico e culturale di 24 borghi appartenenti alle 9 province dell’Isola, che la Strada regionale delle ceramiche siciliane, ovvero le principali città della ceramica regionali, unite per divulgare e, al contempo, tutelare una delle arti locali più antiche, che si tramanda da generazione in generazione.
Tribunale: Minoranza replica al sindaco Gullo
Oggi il Sindaco si precipita invece con un comunicato dell’ANCIM, sollecitato evidentemente dallo stesso, a sottolineare l’importanza del suddetto disegno di legge. Ci fa piacere che il Sindaco riconosca oggi il gran lavoro svolto da chi lo ha preceduto. A dire il vero…….l’ennesimo!!! Meglio tardi che mai!
Ci dispiace però constatare come lo stesso continui a giustificare l’attuale situazione di malfunzionamento del nostro Tribunale adducendo come motivazione il pericolo d’invasione di campo all’autonomia della nostra magistratura. E questo nonostante il governo abbia concesso una nuova proroga in attesa della definitiva stabilizzazione.
E così gli eoliani, per una testimonianza, sono costretti ad affrontare un doppio viaggio, fino a Milazzo e da Milazzo a Barcellona. Con elevati costi e per i cittadini delle isole di Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli con il rischio di dover anche pernottare a Milazzo.
Cosa c’entra l’autonomia della magistratura? Lo spostamento dei procedimenti penali e civili è solo un fatto logistico e non di merito. Se un processo monocratico con lo stesso giudice può celebrarsi a Lipari invece che a Barcellona PG perchè non deve essere fatto. Questo comprometterebbe l’autonomia della magistratura????
Abbiamo l’impressione che il Sindaco Gullo ancora una volta confonda “Ciauli cù Opi” oppure tenti, maldestramente, di giustificare la sua mancata presa di posizione di fronte all’ennesimo impoverimento dei servizi essenziali.
Inoltre, vorremmo ricordare allo stesso Sindaco che grazie proprio alle attuali e precedenti proroghe siamo riusciti a mantenere in vita il nostro Tribunale e a far inserire nel 2021, al predetto articolo 15 del ddl isole minori, la definitiva stabilizzazione. Diversamente staremmo a parlare di un qualcosa di “morto e sepolto” così come avvenuto per il nostro punto nascita.
Ci dispiace, inoltre, che molti consiglieri comunali, assenti allo scorso consiglio comunale, non abbiano ancora capito il ruolo fondamentale del Civico Consesso, espressione e massimo organo della volontà popolare, nonche organo di controllo e di indirizzo politico amministrativo, e non certamente succursale dell’attuale Amministrazione.
I consiglieri comunali con la loro assenza hanno dimostrato anche loro di non voler prendere una chiara e decisa posizione sulla questione, e questo a discapito dei propri cittadini e in barba al loro programma elettorale.
I Consiglieri Comunali di Minoranza
Auguri di...
Ricordando... Carmela Barile
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Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto
Oggi, 3 febbraio: San Biagio
Geloso della sua purezza ed amantissimo della vita religiosa, pensava di entrare in un monastero, quando, morto il vescovo di Sebaste, venne eletto a succedergli. Da quell'istante la sua vita fu tutta spesa pel bene dei suoi fedeli.
In quel tempo la persecuzione scatenata da Diocleziano e continuata da Licinio infuriava nell'Armenia per opera dei presidi Lisia ed Agricola°. Quest'ultimo, appena prese possesso della sua sede, Sebaste, si pose con febbrile attività in cerca di Biagio, il vescovo di cui sentiva continuamente magnificare lo zelo. Ma il sagace pastore, per non lasciare i fedeli senza guida. ai primordi della procella, si era eclissato in una caverna del monte Argeo.
Per moltissimo tempo rimase celato in quella solitudine, vivendo in continua preghiera e continuando sempre il governo della Chiesa con messaggi segreti. Un giorno però un drappello di soldati mandati alla caccia delle belve per i giochi dell'anfiteatro, seguendo le orme delle fiere, giunsero alla sua grotta. Saputo che egli era precisamente il vescovo Biagio, lo arrestarono subito e lo condussero al preside.
Il tragitto dal monte alla città fu un vero trionfo, perchè il popolo, nonostante il pericolo che correva, venne in folla a salutare colui che aveva in somma venerazione. Fra tanta gente corse anche una povera donna che, tenendo il suo povero bambino moribondo sulle sue braccia, scongiurava con molte lacrime il Santo a chiedere a Dio la guarigione del figlio. Una spina di pesce gli si era fermata in gola e pareva lo volesse soffocare da un momento all'altro. Biagio, mosso a compassione di quel bambino, sollevò gli occhi al cielo e fece sul sofferente il segno della croce.
- Mamma, sono guarito,
- gridò tosto il bambino
- sono guarito!...
Giunto a Sebaste, il prigioniero venne condotto dal giudice Agricola°, che voleva convincerlo a sacrificare agli idoli; ma il Santo con gran calma gli dimostrò che quello era un atto indegno di una creatura ragionevole, perché la ragione dice all'uomo che vi è un Dio solo, eterno, e creatore di ogni cosa, e non molti &i. Per tutta risposta il giudice lo fece battere con verghe e poi gettare in carcere.
Dopo qualche tempo lo volle di nuovo al tribunale, per interrogarlo nuovamente, ma trovò sempre in lui la più grande fermezza. Gli furono allora lacerate le carni con pettini di ferro e così lacero com'era fu sospeso ad un tronco d'albero. Sperimentati ancora contro l'invitto martire tutti i supplizi più inumani, fu condannato ad essere sommerso in un lago. I carnefici condottolo sulla sponda lo lanciarono nell'acqua, e mentre tutti si aspettavano di vederlo annegare. Biagio tranquillamente si pose a camminare sull'acqua finché raggiunse la sponda opposta. Il giudice. fuori di sè, vedendo di non poter spegnere altrimenti quella vita prodigiosa, lo fece decapitare.
PRATICA. S. Biagio è invocato per il male di gola: un bellissimo ossequio in suo onore sarebbe il non contaminare mai la nostra bocca con bestemmie o con parole disoneste.
PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l'annua solennità del tuo beato martire e vescovo Biagio, concedi propizio, che come ne celebriamo la festa, così ci rallegriamo ancora della sua protezione.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Sebàste, in Arménia, la passione di san Biàgio, Vescovo e Martire, il quale, operatore di molti miracoli, sotto il Preside Agricolào, dopo essere stato lungamente battuto e sospeso ad un legno, ove con pettini di ferro gli furono lacerate le carni, dopo aver sofferto un'orrida prigione ed essere stato sommerso in un lago, dal quale uscì salvo, finalmente, per ordine del medesimo giudice, insieme con due fanciulli, fu decapitato. Prima di lui sette donne, le quali raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso Martire, mentre era tormentato, furono arrestate come Cristiane, e tutte dopo atroci tormenti percosse con la spada.
IL PANETTONE DI SAN BIAGIO
Una antica leggenda popolare narra che una donna, poco prima di Natale, si recò da un Frate di nome Desiderio per fare benedire il panettone che aveva preparato per la sua famiglia. Il frate, avendo poco tempo a disposizione, le chiese di lasciargli il dolce e tornare prenderlo dopo qualche giorno, così lo avrebbe benedetto appena ne avrebbe potuto.
Solo dopo Natale, però, il prelato si accorse di avere ancora suddetto il panettone, del quale si era completamente dimenticato. Così il frate pensò che la donna se ne fosse dimenticata ed inizio a mangiarlo pian piano, per non buttarlo.
Il 3 febbraio la donna però si presentò dal frate per avere indietro il suo panettone benedetto. Frate Desiderio, dispiaciuto per averlo già mangiato, si recò comunque a prendere il recipiente vuoto da restituire alla donna. E qui la sorprendente scoperta: c'era un panettone grande per due volte quello che gli era stato lasciato a Natale. Un miracolo avvenuto proprio nel giorno di San Biagio, protettore della gola. Da allora l'usanza è quella di consumare un panettone, definito appunto di San Biagio, proprio in questo giorno.
venerdì 2 febbraio 2024
Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (80°) puntata, deceduti da gennaio a dicembre 2023
Nel video le foto degli eoliani (di coloro che abbiamo le foto) e di alcuni amici delle Eolie, deceduti nel primo semestre dell'anno 2023: Antonino Li Donni, Antonio Mandarano, Antonio Stramandino, Assunta Barbuto, Assunta Paino ved. Biviano, Bartolomeo Taranto, Bruno Costa, Don Gino Profilio, Filippo Picone, Francesco Merlino, Franco Aliberti, Giacomo Foti detto Beniamino, Giuseppa Magistri ved. Portelli, Giuseppe Falconieri, Lee - Ann Tomasello, Maria Concetta Cannistrà, Maria Manfrè ved. La Greca, Maria Teresa Galletta, Pasquale Monte, Peppino Raffaele, Rosa La Greca ved. Crivelli, Rosa Quadara, Rosina Lo Schiavo in Giuffrè, Rosina Zaia ved. Cincotta, Santa La Greca ved. Lazzaro, Tindara Scaffidi in Inguì, Totò Baiamonte, Umberto Giuffrè, Antonino Costa detto Nino, Bartolo Belletti, Caterina Monte ved. Puglisi, Concettina Favaloro ved. Cipicchia, Dino Costa, Fernando Tomarchio, Francesco Pittari (Ciccio), Giovanni Iacono, Giovanni Lo Piccolo, Giovanni Mollica, Giovanni Profilio, Giuliana Caruso ved. Saccà, Giuseppe Tripi, Guy Giuffrè, Marisa Faranda in Materazzi, Nicoletta Colosi, Nino Manfrè, Pina Cesario in Cincotta, Pino Ziino, Roberta Cacace, Rosa Martinucci, Sabino Losinno, Sergio Costa, Valentina Denaro, Maria Grazia Rizzo in Martinucci; Andrea Magazzù; Agnese Tiralongo in Mollica; Antonia Lo Ricco in Portelli; Antonino (Tonino) Criscillo; Enrico Costa; Gaspare Vadalà detto Bartolino; Katia Aiello; Laura Iacono ved. Pintus; Luigi Blandino; Maria Estella Favaloro ved. Costa; Nunziata Mandile (Titina) ved. Biviano; Onofrio Cappadona; Roberto Coluccio; Ruwan Manoch Kumar; Sergio Giani; Valentino Raffaele ; Ada Di Lorenzo ved. Cincotta, Angela Casamento in Manfrè, Angelo Cincotta, Anna Sari in Lo Schiavo, Antonino Biviano, Bartolomeo Peluso, Benita Gugliotta ved. Profilio (Zà Benita), Catena Paino in Casella. Caterina Famularo in Casamento, Domenico Merlino detto Mimì, El Arbi Qadchaoui, Filippo Greco, Francesco Monte, Giovanna Pittari, Giovanni Di Pietro, Giovanni Mandarano, Giovanni Paino, Giuseppe D'Ambra, Giuseppe Lamouchi, Giuseppe Natoli, Giuseppe Sciacchitano detto Pino, Giuseppina Rando ved. Zavone, Giuseppina Vasquez, Marco Del Bono, Maria Aurora Raffaele ved. Saltalamacchia, Maria Rosa Esposito in Paino, Maria Stella Zaia in Cannistrà, Nadia D'Amore, Nunziata Bongiorno ved. Ruggiero, Pina cecchini ved. Barile, Rosanna Lorizio ved. Spadaro, Routine Khadour, Saverio Corrado, Silvano Saltalamacchia, Ugo Tricomi, Vito Chiofalo, Vittorio Cullotta, Angela Cincotta, ved. Baratta; Angela Virgona ved. Divola; Anna Reitano ved. Beninati; Antonino Mandarano detto Giovanni il milanista; Attilio Peluso; Bartolo Cincotta; Bartolo Famularo; Catena Lo Piccolo ved. Scaffidi; Franco Luca; Giordano Gagianesi; Giuseppe Cipicchia; Giuseppe Natoli; Giuseppina Paino ved. Barca; Irene Cacace in Biviano; Maria Concetta Bonino in Cortese; Nello Raffaele; Onofrio D'Ambra detto Nino il nostromo; Rosa Lauricella ved. Merlino.
Sicilia, turismo: DMO a confronto, rivendicano proprio ruolo
Nel corso della riunione, che precede di pochi giorni la partecipazione alla BIT di Milano, le DMO hanno riaffermato il proprio ruolo nella politica turistica regionale. È, inoltre, emersa con chiarezza la volontà di consolidare la collaborazione sin qui avviata al fine di definire una strategia che porti all’adozione sistematica di strumenti di marketing condivisi e allo scambio di best practices nell’interesse dello sviluppo turistico del territorio. Accolti con grande interesse dal Sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, dalla vicesindaca Giammusso e dagli Assessori Caracausi e Nicoletti, le cinque DMO Siciliane sono state rappresentate da: Rosalia D’Alì (West of Sicily), Fabrizio La Gaipa (Valle dei Templi), Christian Del Bono (Islands of Sicily), Giovanni Nicolosi (Madonie e Targa Florio) e Claudio Gambino (Sicilia Centrale).
Cogliendo il significato e l’ispirazione del progetto del “Parco dello Stile di Vita Mediterraneo” la cui idea parte proprio da Caltanissetta, nell’incontro sono state affrontate diverse tematiche e delineate le azioni comuni da intraprendere.
Stilate le prime linee guida: istituire un confronto costante con le istituzioni al fine di essere portavoce delle esigenze dei territori e braccio operativo per le azioni di promozione del territorio; avviare politiche di promozione coordinate nella consapevolezza di far parte di un unico grande brand, la Sicilia; confrontarsi sul modello di business da adottare e sulle modalità di coinvolgimento dei diversi stakeholder pubblici e privati.
Sono stati, quindi, fissati alcuni punti chiave da portare all’attenzione delle proprie strutture di governance. Tra questi, anche, l’opportunità di sviluppare dei progetti che abbiano un format comune da sottoporre all’Assessore Regionale al Turismo, Elvira Amata, per dare seguito alle indicazioni condivise in occasione dell’ultimo incontro tenutosi in Assessorato.
Auguri di...
Ricordando... Ninni Megna e Giovanni Ziino
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Oggi 2 febbraio: Presentazione del Signore (Festa della Candelora)
Questa festa è chiamata con svariati nomi, ciascuno dei quali ricorda un fatto avvenuto in questa giornata in cui la Sacra Famiglia ci diede l'esempio della più perfetta ubbidienza.
Iddio nell'Antico Testamento aveva prescritto che ogni figlio primogenito fosse consacrato a Lui in memoria del beneficio fatto al suo popolo quando tutti i primogeniti degli Egiziani perirono sotto la spada dell'Angelo sterminatore risparmiando invece gli Ebrei.
Un'altra legge poi ordinava che ogni donna ebrea si presentasse al Tempio per purificarsi, quaranta giorni dopo la nascita del bambino, oppure dopo ottanta, se era una figlia, portando alcune vittime da sacrificarsi in ringraziamento ed espiazione.
Siccome le due cerimonie potevano compiersi tutte due assieme, Giuseppe e Maria portarono Gesù alla città santa, quaranta giorni dopo il Natale.
Benché Maria non fosse obbligata alla legge della purificazione, poiché Ella fu sempre vergine e pura, tuttavia per umiltà ed ubbidienza volle andare come le altre.
Ubbidì poi al secondo precetto di presentare ed offrire il Figlio all'Eterno Padre; ma l'offrì in modo diverso dal come le altre madri offrivano i loro figliuoli. Mentre per le altre madri questa era una semplice cerimonia. senza timore di dover offrire i figli alla morte, Maria offrì realmente Gesù in sacrificio alla morte, poiché Ella era certa che l'offerta che allora faceva doveva un giorno consumarsi sull'altare della croce.
Giunti nel recinto del tempio venne loro incontro un vecchio venerando di nome Simeone, uomo giusto e pio, a cui lo Spirito Santo aveva promesso che non sarebbe morto prima d'aver mirato il Salvatore del mondo. Illuminato dal cielo aveva riconosciuto che il figlio di Maria era appunto l'aspettato delle genti. Presolo fra le braccia nell'entusiasmo della riconoscenza esclamò: « Or lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace... »: poi benedisse i genitori del Bambino dicendo a Maria: « Ecco Egli è posto a rovina e resurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; ed anche a te una spada trapasserà l'anima ».
Maria istruita nella Sacra Scrittura aveva già intravvisto tutte le pene che doveva patire il suo Figlio. e nelle parole di Simeone ne ebbe la dolorosa conferma.
Maria a tutto acconsente. e con mirabile fortezza, offre Gesù all'Eterno Padre, ma la sua anima fu in quel momento attraversata da una spada.
Fatta l'offerta come prescritto dalla legge del Signore, Maria e Giuseppe ritornarono nella Galilea, alla loro città di Nazaret. E il Bambino cresceva e si fortificava pieno di sapienza, e la .grazia di Dio era con Lui.
PRATICA Maria per ubbidienza volle adempiere quanto prescriveva la legge, quantunque non vi fosse obbligata. Impariamo anche noi ad ubbidire a tutte le leggi, perchè, come dice la Sacra Scrittura, l'uomo ubbidiente riporterà vittoria.
PREGHIERA Dio onnipotente ed eterno, supplichiamo umilmente la tua maestà, che come l'Unigenito Figlio tuo quest'oggi fu presentato al Tempio nella sostanza di nostra carne, così tu faccia che noi siamo presentati a te con animo purificato.
MARTIROLOGIO ROMANO. Purificazione della beata Vergine Maria, che dai Greci viene chiamata Hypapànte (cioè l'incontro) del Signore.
FILASTROCCA - Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora; ma se l'è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno
giovedì 1 febbraio 2024
Sportello d'ascolto a Lingua (Salina). Nuova iniziativa della locale sezione ANCR
COMUNICATO
L'ANCR , sezione di Lingua presenta un' altra iniziativa per i cittadini di tutta la nostra isola.
Calcio, Terza categoria: Malfa vittorioso
Vittoria casalinga per tre a zero del Malfa opposto al Pompei. Marcatori: M.Abdenbaoui, G. Re, Kevin j.
Il Malfa sale a quota 15 in classifica ed è in piena zona playoff e con tre gare da recuperare
Udienza straordinaria ed esclusiva di Papa Francesco con gli operatori C.I.R.S.
Auguri di...
Ricordando... Carmela Fonti
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Oggi 1 febbraio: Santa Brigida d'Irlanda
Brigida dIrlanda è una Badessa, vissuta tra il 400 e il 500, patrona d'Irlanda, dei fabbri, dei figli non riconosciuti, dei pollai.
Figlia di un capo pagano e di una schiava cristiana, portava il nome della dea del fuoco. A sei anni aveva deciso, in cuor suo, di diventare monaca dopo aver sentito predicare San Patrizio. La sua carità faceva arrabbiare suo padre quando donava ai poveri latte, burro e farina. Ma quando regalò la sua spada regale a un lebbroso, la lasciò entrare in convento. Brigida divenne Badessa e fondò l'abbazia di Kildare.
La Croce di Santa Brigida è una croce che si ottiene legando insieme mazzetti di paglia, per questo i quattro i bracci non sono in corrispondenza ma su livelli diversi. La leggenda narra che il capo pagano, suo padre, era morente e i parenti la chiamarono. Brigida gli si sedette accanto e cominciò a consolarlo, prese quindi dal pavimento della paglia e incominciò a intrecciarla a croce. I cattolici irlandesi mettono ogni primo febbraio una croce di Santa Brigida sotto i tetti delle case.
mercoledì 31 gennaio 2024
Governo Schifani designa i direttori generali di Asp, ospedali e policlinici. Cucci all'ASP MESSINA
Il governo Schifani, nel corso della seduta di giunta di questa sera, ha designato, su proposta dell'assessore alla Salute Giovanna Volo, i nuovi manager della sanità siciliana. I nominativi dei direttori generali delle 15 strutture sanitarie regionali e dei 3 policlinici universitari, così come previsto dalla normativa vigente, sono stati scelti dalla rosa dei 49 idonei stilata sulla base delle valutazioni della Commissione di selezione. In attesa del completamento dell'iter con il parere della commissione Affari istituzionali dell'Ars, i designati guideranno già da domani le stesse aziende in qualità di commissari straordinari, ad eccezione di Gaetano Sirna confermato direttore generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025. Per quanto riguarda, invece, gli ospedali universitari di Palermo e Messina, i vertici sono stati individuati all'interno di una terna di nomi proposta dai rispettivi rettori.
Questi i manager designati a Palermo, Catania e Messina per aziende ospedaliere, Arnas e Irccs e dei Policlinici
Azienda ospedaliera "Villa Sofia-Cervello" Palermo: Roberto Colletti
Tasse auto, sconti della Regione al via dal 5 febbraio, "straccia bollo" sino al primo luglio. Falcone: «Lavoriamo per fisco che agevola cittadini»
È in vigore da ieri il decreto dell'assessore regionale all'Economia Marco Falcone, che disciplina le modalità di accesso allo sconto del 10 per cento sul Bollo auto per gli automobilisti siciliani in regola con i pagamenti. L'agevolazione sarà attiva da lunedì 5 febbraio. Il decreto formalizza anche la proroga dei pagamenti delle tasse automobilistiche in scadenza oggi, 31 gennaio: coloro che hanno già versato il bollo, e non hanno annualità pregresse pendenti, potranno ottenere agli sportelli Aci il rimborso dello sconto del 10 per cento a loro destinato. Chi invece non ha effettuato il pagamento al 31 gennaio, potrà comunque fruire dell'agevolazione e pagare senza sanzioni e interessi entro il 29 febbraio 2024.
Presentato il primo calendario dell'A.N.C.R. di Lingua e dopo un 2023 ricco d'iniziative si guarda al futuro
Auguri di...
Ricordando... Carmela Natoli
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Oggi 31 gennaio: San Giovanni Bosco
Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 ai Becchi, frazione di Murialdo presso Castelnuovo d'Asti, da una povera famiglia di agricoltori. Sua mamma, Margherita, era una santa donna tutta dedita al lavoro ed ai suoi doveri di cristiana: infondere nei suoi figliuoli il santo timore di Dio. Del babbo non potè gustare il sorriso e la carezza, perchè se ne volò al cielo quando Giovanni era ancora in tenerissima età.
Fin da fanciullo ebbe il dono di attirare a sè le anime dei fanciulli con i suoi giochi di prestigio e con la sua pietà, che gli cattivava l'animo di tutti.
A prezzo di privazioni di ogni genere, in mezzo alle contrarietà degli stessi familiari, riuscì a compiere gli studi ecclesiastici e nel 1 841 fu ordinato sacerdote. Da questo punto comincia la sua missione speciale: « l'educazione dei giovani ».
Lo aveva difatti profondamente colpito il fatto di vedere per le vie di Torino tanti giovanetti malvestiti, male educati, abbandonati, esposti ad ogni pericolo per l'anima e per il corpo, molti già precocemente viziosi e destinati alla galera... Il cuore del giovane sacerdote sanguina: prega e pensa: e la Vergine Benedetta, che lo aveva scelto, gli ispira l'istituzione degli Oratori.
Dopo mille difficoltà e persecuzioni, gli riuscì di comperare a Valdocco (allora fuori Torino) un po' di terreno con una casa ed una tettoia a cui aggiunse una cappella; ebbe così un luogo stabile e sicuro dove poter radunare i suoi « birichini ».
Non aveva un centesimo : unica sua risorsa una fede illimitata nella Divina Provvidenza.
In pochissimo tempo i poveri giovani ricoverati diventarono più numerosi; l'opera cresceva e bisognava pensare al futuro. La benedizione di Dio era visibile. E Don Bosco fonda una nuova congregazione religiosa, la Pia Società di S. Francesco di Sales, detta comunemente dei Salesiani, composta di sacerdoti e laici, che poco alla volta aprirono oratori festivi, collegi per studenti, ospizi per artigiani, scuole diurne e serali, missioni fra gli infedeli in tutte le parti del mondo.
Per le fanciulle delle stesse condizioni, D. Bosco istituì le Suore di Maria Ausiliatrice, le quali, come i Salesiani, sono sparse in tutto il mondo, ed affiancano l'opera dei sacerdoti.
Per il popolo D. Bosco scrisse libretti pieni di sapienza celeste, dal titolo « Letture cattoliche » in contrapposizione a quelle protestanti.
Fino all'ultimo la sua vita fu spesa a vantaggio del prossimo, con sacrificio continuo, eroico. Il Signore lo chiamò a sè il 31 gennaio 1888 e fu canonizzato da Pio XI nella Pasqua del 1934.
martedì 30 gennaio 2024
Il poeta eoliano Cortese a "Ritratti di poesia", uno dei più importanti festival di poesia d'Italia
Il poeta eoliano Davide Cortese ( Lipari, classe 1974. 50 anni il prossimo maggio) è stato invitato a "Ritratti di Poesia", uno dei più importanti festival di Poesia d'Italia, una prestigiosa manifestazione promossa dalla Fondazione Roma, che sarà trasmessa in diretta su Rai Cultura il prossimo 15 marzo.
Il cordoglio del commendator Zagami per la dipartita di Pino Lorizio
L’ho sempre ammirato come collaboratore e come uomo, per me è stato un caro fratello.
Fai buon viaggio Pino.
Bartolo Zagami
Auguri di...
Ricordando... Nino Giunta
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Oggi, 30 gennaio: Santa Martina
Rimasta orfana ancora in tenera età, si dedicò con tutto l'ardore della sua anima giovanile alle opere della cristiana pietà, distribuendo con la massima liberalità le ricchezze che i suoi le avevano lasciato in grande abbondanza. Non ci fu miseria che non soccorresse: nessuno mai bussò invano alla sua porta.
Nei poverelli ella vedeva Gesù stesso, il Maestro Divino che aveva detto: « Quello che avrete fatto al minimo dei vostri fratelli, l'avrete fatto a me ». Siccome la carità cristiana era sconosciuta nel mondo pagano, ben presto si sospettò che Martina fosse seguace di quel Nazareno che veniva a predicare, per mezzo dei suoi Apostoli, una fratellanza universale anche nella stessa Roma.
I nemici del nome cristiano le tennero gli occhi addosso. e accertatisi della cosa, non esitarono ad accusarla come cristiana. Temendo ella quanto le poteva accadere, e che difatti le accadde, d'essere arrestata ed uccisa, distribuì immediatamente tutto quello che ancora le rimaneva ai poveri ed alla Chiesa, per avere in cielo quel tesoro che «i ladri non rubano e la tignola non intacca ». Aveva appena realizzato questo suo disegno che fu accusata e condotta davanti al preside romano. Fu tentata in mille modi, le furono fatte promesse e minacce perché sacrificasse agli dèi dell'impero. Ma la Vergine, forte della fortezza di Cristo, rispose sempre con fermezza che « era cristiana » e che come tale si sarebbe sempre comportata.
Passando il giudice dalle minacce ai fatti, fu battuta colle verghe, scarnificata con uncini di ferro, poi, intrisa di grasso bollente, fu gettata alle belve dell'anfiteatro. Ma le bestie la risparmiarono. Allora fu fatto un grandissimo rogo, e la Vergine vi venne legata sopra: quando il fumo e le fiamme furono esaurite, i carnefici e la folla immensa che assisteva al crudele spettacolo, videro la santa giovane perfettamente illesa in mezzo al braciere, in attitudine di preghiera: il suo Dio l'aveva scampata. Molti della folla e qualcheduno dei suoi stessi carnefici, alla vista di quel prodigio, si convertirono e si dichiararono cristiani. Ma il giudice, più che mai irritato, ordinò che fosse decapitata. La pia fanciulla chinò il capo sotto la spada del carnefice. Allo spettacolo del martirio altri pagani si convertirono alla vera fede, ed ebbero la grazia di udire distintamente una voce superna che chiamava la Vergine alle celesti dolcezze del cielo. Ma i prodigi non erano finiti: un terremoto scosse paurosamente tutta la città, e le statue degli dèi caddero a terra. La Vergine subì il martirio sotto l'imperatore Alessandro Severo, mentre era Sommo Pontefice Urbano I.
Fu sepolta nella chiesa del carcere Mamertino assieme ai martiri Concordio, Epifanio e compagni.
PRATICA. Impariamo da questa santa giovanetta ad essere forti nella fede e a non vergognarci del nome di Cristiani.
PREGHIERA. O Dio, che fra gli altri miracoli di tua potenza, anche al sesso debole hai accordata la vittoria del martirio, per la tua bontà, concedi a noi che celebriamo la festa della beata vergine e martire Martina, di salire a te per mezzo dei suoi esempi.
lunedì 29 gennaio 2024
Giornata della memoria al Centro Studi con lo storico La Greca e gli alunni di una V classe della Primaria
CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
COMUNICATO STAMPA
Perfettamente riuscita l’iniziativa organizzata con IC
Isole Eolie di Lipari per la commemorazione del Giorno della Memoria che ha
visto, il 27 gennaio 2024, la partecipazione nella sede del Centro Studi
Eoliano degli alunni della V^ classe insieme alle insegnanti: Esmeralda Foti,
Cettina Saltalamacchia e Katia Tindara Valenti.
Cogliamo l’occasione per ringraziare l’assessore Gianni
Iacolino che ha partecipato con grande passione all’evento. Nel suo intervento,
rivolgendosi agli alunni ed ai genitori partecipanti, ha rammentato i motivi
per i quali ricordiamo lo sterminio degli ebrei nel corso della seconda guerra
mondiale per mano dei regimi nazisti e fascisti. Ricordare serve per non dimenticare.
Il Dott. Iacolino, inoltre, ha parlato ai partecipanti dell’esperienza del
padre, il compianto storico Giuseppe Iacolino, internato in Germania, e quella
del perseguitato politico antifascista Giuseppe Persiani.
Lo storico Pino La Greca ha raccontato ai ragazzi
l’esperienza di Lipari; la nostra isola è stata individuata quale campo di
concentramento sin dallo scoppio del secondo conflitto mondiale. Nel corso
degli anni tra il 1941 ed il 1943 il campo di concentramento di Lipari vide
l’internamento di molti ebrei italiani e di tantissimi ebrei dalmati deportati
dalle loro città. Gli ebrei internati via via sono stati spostati verso i campi
collocati sul territorio Italiano e poi destinati ai campi di sterminio nazisti
all’interno del Reich.
Pino ha spiegato ai ragazzi che la partecipazione della
nostra comunità, alla Liberazione, è stata molto attiva, ed ha visto la
partecipazione di alcuni giovani Eoliani alla lotta partigiana di Liberazione
ed ha ricordato che alcuni giovani, 4 di Lipari e 2 di Malfa, sono morti nei
Lager nazisti.
Numerosi gli interventi dei ragazzi, attraverso la lettura di poesie, scritti e domande rivolte allo storico eoliano. I ragazzi hanno dimostrato grande curiosità e altrettanta consapevolezza di quanto si stava discutendo. Una dimostrazione di grande maturità che lascia ben sperare per il nostro futuro.
I ragazzi, infine, hanno realizzato dei disegni per
illustrare il loro punto di vista sulla Giornata della Memoria. Il Centro Studi
si è impegnato ad organizzare una mostra con tutti i disegni sia presso la sede
del Centro Studi sia presso la Chiesa dell’Immacolata.
Il centro studi si augura di poter trasformare l’evento in
una ricorrenza annuale e organizzare la collocazione di una targa all’interno
della città murata che ricordi il passaggio dei tanti Ebrei internati da Lipari
a perenne memoria per le future generazioni.
Lipari, 29 gennaio 2024
Ufficio
Stampa Centro Studi