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sabato 10 febbraio 2024
I Cantori Popolari al Carnevale di Castrovillari
Ricordando... Nicola Asterite.
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento.
Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto
Oggi 10 febbraio: Santa Scolastica.
È la sorella del grande S. Benedetto, fondatore dell'Ordine Benedettino e del monachismo d'Occidente.
Fin dalla giovinezza si consacrò al Signore col voto di verginità, e più tardi, quando già il fratello aveva fondato l'abbazia di Montecassino, fece costruire un monastero alle falde di quel monte per sé e per quelle che l'avessero voluta seguire.
Molte giovani infatti le si unirono formando di quella casa una comunità religiosa, di cui ella fu abbadessa. Il fratello ne determinò le regole, e l'ordine si chiamò delle « Benedettine ».
Da principio S. Scolastica saliva una volta all'anno all'abbazia del fratello, per conferire con lui: ma egli trovò che non era conveniente ch'ella si recasse fin lassù, essendo il viaggio troppo disagevole; perciò si offerse di scendere a lei.
Quando scendeva; si intratteneva in discorsi spirituali; ed alle volte mangiavano anche assieme. Avvenne in una di queste volte, che doveva essere l'ultima, che i loro discorsi si protraessero più a lungo del solito onde, declinando ormai la giornata, S. Benedetto fece cenno ai suoi frati che l'avevano accompagnato ch'era ora di ripartire e che quindi si tenessero pronti. Scolastica però gli s'oppose pregandolo a rimanere fino alperchè "diceva" mi pare che questa debba essere l'ultima volta che ci intratteniamo assieme.
"Ma che dici, sorella mia, le rispose egli, non sai che non posso trascorrere la notte fuori della mia cella?" e s'alzò deciso a ripartire.
Scolastica, visto inutile ogni ulteriore tentativo, chinò la fronte fra le mani e pregò in segreto.
Intanto S. Benedetto e i suoi frati si avviarono, aprirono la porta per uscire sulla stradetta e videro... scrosciare un acquazzone che, chi vi fosse stato presente, avrebbe pensato ad un secondo diluvio. E a completare il quadro si aggiungevano tuoni e lampi che pareva volessero squassare il monte. È da notare che pochi minuti prima il cielo era tutto terso.
"Dio ti perdoni, sorella mia, ma che hai tu fatto?" la riprese il fratello costretto a rientrare in casa. Ed ella candidamente: "Ti pregai di rimanere fino a domani e non mi hai ascoltata; per questo mi sono rivolta al Signore ed Egli mi ha esaudita." E allora sia fatta la volontà di Dio!
Quella notte fu trascorsa in preghiere, in sante conversazioni, in pii esercizi di pietà e la mattina S. Benedetto si avviò all'abbazia.
Tre giorni dopo, mentre egli stava pregando, alzando lo sguardo, vide l'anima della sorella portata su ali d'Angeli salire al cielo e, anzichè piangere. ne lodò il Signore.
Benedetto mandò poi alcuni frati a prendere il corpo della Santa, lo fece portare all'abbazia, e seppellire nella propria tomba.
PRATICA. Il miracolo ottenuto da S. Scolastica ci insegna a pregare con semplicità che è pure umiltà, e con fede: due requisiti senza dei quali la preghiera non può essere esaudita.
PREGHIERA. O Signore, che hai fatto salire in cielo sotto forma di colomba l'anima della tua beata Scolastica per mostrare la via dell'innocenza, concedici, per sua intercessione e per i suoi meriti, di vivere nell'innocenza onde meritare di raggiungere i gaudii eterni.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria della deposizione di santa Scolastica, vergine, che, sorella di san Benedetto, consacrata a Dio fin dall’infanzia, ebbe insieme con il fratello una tale comunione in Dio, da trascorrere una volta all’anno a Montecassino nel Lazio un giorno intero nelle lodi di Dio e in sacra conversazione.
venerdì 9 febbraio 2024
Ceneri vulcaniche, la Regione emana linee guida per riuso. Di Mauro: «Da problema per i Comuni a risorsa per le imprese»
«Da problema per i Comuni, per la pulizia e lo smaltimento, le ceneri vulcaniche possono diventare una risorsa per le aziende che potranno utilizzarle nelle fasi di produzione – dice Di Mauro –. In base alla normativa nazionale, le ceneri vulcaniche sono escluse dalla disciplina dei rifiuti. Era necessario un disciplinare con le opportune precisazioni di carattere operativo per il corretto riutilizzo a fini produttivi che non danneggino l’ambiente o creino rischi per la salute umana. Faremo partire una campagna di comunicazione per sensibilizzare anche i privati cittadini a una raccolta delle ceneri vulcaniche che ne favorisca il riuso».
Le linee guida sono frutto del lavoro svolto dai tecnici dell’assessorato regionale con quelli dell’Arpa, della sezione catanese dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Catania, che ha curato un progetto di ricerca specifico. Il decreto sarà pubblicato nei prossimi giorni su sito istituzionale della Regione Siciliana.
Auguri di...
Buon Compleanno a Sara Garofalo Biviano, Francesco Basile, Giovanna Di Blasi, Merina Deidda, Silvio Spanò, Mariella Aloe, Lorenzo Lomazzi, Bartola Munafò, Valentina Granata, Bartolo De Gregorio
Ricordando... Bruno Carbone
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto
Oggi è il 9 febbraio: Sant'Apollonia
S. Apollonia subì il martirio per la fede durante la persecuzione di Decio. Così scriveva l'allora Vescovo di Antiochia: « I cristiani vengono arrestati, imprigionati, privati d'ogni alimento, tolti dalle proprie famiglie, e perciò i genitori divisi dai figli e i figli dai genitori. Alcuni sono esiliati, altri stritolati sotto le ruote e moltissimi precipitati nelle fornaci ardenti od esposti alle fiere. Se i denti delle belve o l'ardore delle fiamme qualche volta li risparmiarono, è sempre pronta la spada che taglia la loro testa. Affermare di essere cristiano basta per incontrare i più terribili tormenti ».
Apollonia fin dai più teneri anni venne educata nella religione cristiana. Accesa di ardente amore per Gesù, decise di darsi interamente a Lui, facendo voto di perpetua verginità.
Quando uscì il decreto di persecuzione, Apollonia prodigò tutti i suoi averi in favore dei cristiani e si adoperò con ogni mezzo nell'esortare i martiri alla fortezza e alla speranza del gran premio del cielo.
« Pensate, diceva, che è breve il patire, ma il gaudio sarà eterno! ». Ma non potè durare a lungo in questo pietoso ufficio, poichè venne subito scoperta. Accusata al prefetto della provincia come cristiana, si vide tosto arrestata e rinchiusa in una orrenda prigione, dove passò una notte.
Il giorno dopo, venne presentata al prefetto ed interrogata circa la sua fede. « Sono cristiana e adoro il vero Dio », rispose francamente Apollonia. Ma questa sincera confessione le costò la vita: le furono subito rotti tutti i denti e fu condannata ad essere bruciata viva. In breve venne preparata una grande catasta di legna, e tra una numerosa folla di pagani venne condotta al luogo del martirio. Una grande serenità traspariva dal volto di Apollonia : ciò spinse il prefetto a farle altre interrogazioni e a prometterle gli onori e beni del mondo. Ma essa invariabilmente rispondeva: « Sono cristiana; breve è il patire, ma eterno è il gaudio ».
Appiccato il fuoco al rogo, venne nuovamente interrogata. Apollonia non rispose e stette un istante in preghiera. Volto pertanto lo sguardo al cielo si ricordò che Gesù l'attendeva. E così, spinta da questo pensiero, si gettò da se stessa tra le fiamme. In breve il sacrificio fu consumato, e lo spirito suo, sciolto dal corpo, se ne volò al suo Celeste Sposo a ricevere la doppia corona della verginità e del martirio.
Venne poi eretta in Roma una chiesa in suo onore. Essa è invocata come protettrice contro il mal di denti.
giovedì 8 febbraio 2024
Cardioteam – una vela per il cuore sbarca dal 19 febbraio a Lipari
DAL 19 FEBBRAIO AL 3 MARZO
A partire dal 12 febbraio può prenotare una visita cardiologica gratuita sul sitohttps://cardioteamfoundation.org/.
LA PREVENZIONE, UN PORTO SICURO
Dopo il successo in Liguria, Toscana, Lazio e Campania, CARDIOTEAM – UNA VELA PER IL CUORE, la campagna di screening del cuore promossa da Cardioteam Foundation Onlus, in collaborazione con la Lega Navale Italiana, veleggerà verso la Sicilia, sbarcando a Lipari. Dopo i tantissimi screening effettuati sulla costa Tirrenica, Dulcinea navigherà fino a Lipari, dove si fermerà dal 19 febbraio al 3 marzo, proseguendo l’attività di prevenzione per ridurre il numero di decessi causati da attacchi cardiaci e ictus che rappresentano tutt’oggi in Italia le principali cause di mortalità e invalidità.
Dulcinea è la barca attrezzata di sonographer ed ecocardiogramma wireless che gira l’Italia e toccherà quasi 30 porti in 12 mesi effettuando oltre 3000 ecocardiogrammi gratuiti a soggetti da 50 a 75 anni.
Salire a bordo è facilissimo.Per chi ha tra i 50 e i 75 anni e vuole sottoporsi all’ecocardiogramma gratuito è necessario prenotarsi sul sito https://cardioteamfoundation.org/. L’agenda delle prenotazioni è disponibile nei giorni precedenti l’approdo in ogni porto. Per le Isole Eolie sarà possibile prenotarsi dal 12 febbraio in poi.
Tutti possono contribuire donando uno o più miglia nautiche sul sito della Rete del Dono, nella pagina dedicata al progetto https://www.retedeldono.it/it/cardioteam/una-vela-per-il-cuore. Un modo per essere vicini a Cardioteam – Una vela per il cuore e soffiare sulle vele della solidarietà.
Tutte le persone dai 50 ai 75 anni che saranno sottoposte ad ecocardiogramma riceveranno l’esito del test e una brochure sullo stile di vita da adottare per prevenire infarto e ictus. Nella tenda di Cardioteam Foundation Onlus, allestita per circa una settimana in ogni porto di approdo, si farà formazione su alimentazione, attività fisica, controllo della pressione arteriosa, del diabete e del colesterolo nel sangue.
Il Dott. Marco Diena, presidente Cardioteam Foundation Onlus, afferma:“La prevenzione salva più delle cure! Le malattie cardiovascolari hanno il triste primato di essere la prima causa di morte per infarto e di invalidità per ictus superando tutti i tumori messi assieme. Ma le malattie cardiache non sono una fatalità, possono essere individuate e curate. Nessuna fascia di popolazione è totalmente esente dal rischio, neppure quella giovanile. È importante però che tutti sappiano che ai fattori di rischio non modificabili, riconducibili all’età, al sesso e alla familiarità, si aggiungono quelli cosiddetti modificabili, che dipendono esclusivamente dallo stile di vita. L’obiettivo del tour di Cardioteam – Una Vela per il Cuore è quello di portare la cultura della prevenzione in mezzo alla gente per sensibilizzare quante più persone possibile. Durante ogni tappa distribuiamo a tutti materiale informativo, così da raggiungere migliaia di persone, i loro amici, i loro familiari. Siamo particolarmente felici di fare tappa alle Eolie e riuscire quindi a raggiunge anche la popolazione delle isole minori e geograficamente più lontane dai servizi principali. Lo abbiamo già fatto all’Isola d’Elba e a Ischia e prossimamente approderemo anche alle Isole Egadi”.
Sergio Ortelli, Presidente ANCIM – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, dichiara: “Un importante accordo tra Cardioteam Foundation e l’ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) permette di effettuare uno Screening cardiologico anche nelle isole minori. L’iniziativa, che si realizza per la prima volta, vuole dare una risposta ai bisogni di salute nelle piccole isole che, da sempre, sono carenti in termini sia di cure che di prevenzione. Già in occasione del COVID, in Accordo con il Generale Figliuolo, era stata fatta una iniziativa di vaccinazione di massa con la collaborazione dell’esercito, della marina e del volontariato. Anche questa iniziativa di screening cardiologico si inquadra in questa linea di attività di volontariato per fornire un servizio là dove esso è assente o carente. Ci auspichiamo che questo accordo rivesta un carattere di ricorrenza e non di episodicità perché stabili sono i bisogni sanitari degli isolani. Si evidenzia, anche, la possibilità per i turisti di fruire di questo importante servizio qualora si trovassero nell’isola nel periodo in cui stazionerà la barca di Cardioteam. Quindi venire nelle isole diventa più sicuro per questo fondamentale servizio di cui possono fruire”.
Carlo Lanza : pettorale e medaglia per Desirè Villani. Commozione e gioia per il gesto dell'atleta strombolano da parte della famiglia
“Sarà nostra cura- ha detto Stella commossa- realizzare un piccola teca nella cappella dove riposa la mia Desy, e dove posizioneremo quanto donatoci da Carlo affinchè rimanga indelebile anche questo ricordo. Siamo profondamente grati e commossi per questo gesto di Carlo , che seppur non ha conosciuto Desirè le ha dimostrato un grande e profondo affetto.
“Percepisco quella piacevole sensazione…ha scritto ancora Carlo nella lettera indirizzata a Desy- che tu possa rivivere nei miei passi. Grazie Desirè per la tua compagnia, questa medaglia è anche la tua- si legge infine- mostrala orgogliosa a chi verrà a trovarti. Ti accarezzo il viso …”
C'è un nuovo assessore al Comune di Leni
Nuovo assessore al Comune di Leni.
Il sindaco Giacomo Montecristo lo ha individuato in Carmelo Princiotta. Subentra al dimissionario Claudio Rugolo
Auguri di...
Ricordando... Carlo Di Paola
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
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Oggi 8 febbraio: San Girolamo Emiliani
Dalla nobile famiglia degli Emiliani, nasceva in Venezia nel 1582 S. Girolamo. L'infanzia e la giovinezza sua ci sono quasi totalmente ignote e solo nel 1511, quand'ormai ha trent'anni, lo troviamo capitano della repubblica di Venezia. alla difesa di Castelnuovo, importante fortezza trevisana. Quivi esplicO tutto ii suo valore e tutta la sua arte di avveduto capitano, ma assalito da forze francesi di gran lunga superiori dovette arrendersi. I vincitori, avuto Girolamo nelle mani, lo caricarono di catene e lo gettarono in prigione. Perduta ormai ogni speranza negli aiuti umani, ii poveretto si rivolse fiduciosamente a Maria, promettendole con voto di recarsi scalzo al suo santuario di Treviso per ivi deporre ai suoi piedi le catene e la spada qualora fosse stato liberato.
La Madonna l'ascoltò, e Girolamo riconoscente corse a soddisfare la promessa, tornando in patria totalmente mutato. All'ardor bellicoso di prima aveva sostituito una grande carità verso Dio ed amore verso i poveri.
Morto suo fratello Luca, egli si prese cura dei tre nipotini rimasti orfani e da qui gli venne l'idea di fondare i Chierici Regolari Somaschi per soccorrere gli orfani.
Vedendo infatti tanti piccoli abbandonati, perché privi di genitori e di aiuto, pensò di erigere un istituto per soccorrerli nei loro bisogni corporali e spirituali. Ben presto però l'edificio fu troppo angusto per ospitare tutti gli orfani che accorrevano, e Venezia, Verona, Bergamo, Brescia ed altre città dovettero alla carità del Santo se le loro vie furono sgombre di tanti bambini che prima imparavano il vizio.
Anime generose, attirate da si nobili virtù, vollero seguire S. Girolamo e così nel paesello di Somasca (Bergamo) egli iniziò la sua Congregazione di Chierici Regolari detti Somaschi. Poi si diede a visitare importanti città per fondare altri istituti e sollevare quanti più potesse: così fu a Milano, a Pavia ed altrove.
Prima di morire volle ancora una volta visitare i suoi istituti, e le popolazioni in massa accorsero per vederlo, per potergli baciare l'abito e ricevere la sua benedizione. Così, l'umile istitutore che aveva voluto fuggire la gloria del mondo, passava ammirato e benedetto da tutti. Si ritirò poi definitivamente in Somasca ove terminò la sua beata vita 1'8 febbraio del 1537 a 55 anni.
mercoledì 7 febbraio 2024
Sono rientrati a Salina dopo il Campo Scuola Soss nel Lazio gli aiuto istruttori partiti il 27 gennaio dalle Eolie.
Nel centro del Parco dei Castelli Romani si è concluso con un pieno successo l’impegnativo 15° Soss, il Campo Scuola Elettrosmog Free dove viene chiesto agli allievi di vivere per 5 giorni con spirito di collaborazione e comunità, ma senza telefonino, internet e social, disintossicandosi da tendenze e abitudini pericolose.
Dopo 3 campi scuola successivi, con classi del 3° e 4° anno
e più di 140 allievi “resettati” da cattive abitudini come l’uso eccessivo
dello smartphone e dei social, ma con buone/ottime medie scolastiche, l’ I.T.
Leonardo Da Vinci di Roma, la scuola dove ha studiato la famosissima Maria
Montessori ha inviato le due classi considerate più a rischio, di prima e
seconda, formate perlopiù da allievi con seri problemi sociali e
comportamentali, e di conseguenza a forte rischio scolastico.
“Le notizie riportate dai giornali sui problemi nelle scuole
non riguardano solo la capitale, ovviamente, l’aumento del più del doppio del
limite di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici esterni
decisa negli ultimi mesi dal governo (le antenne di telefonia mobile, si è
passati dai 6 ai 15 V/m per favorire il passaggio alle nuove tecnologie 5G),
portano il cervello dei nostri ragazzi ad assorbire valori di elettrosmog
altissimi, enormemente superiori al normale funzionamento del corpo umano,
soprattutto del cervello e delle cellule neurologiche, e l’abuso di smartphone,
con i nuovi modelli molto più potenti dei “vecchi” 4G completa l’azione” ci
spiega Silvia, una delle responsabili.
I 35 allievi e tre tutor dell’ISS Leonardo Da Vinci, con il
fondamentale supporto degli Aiuto Istruttori, tra cui i nostri tre ragazzi di
Salina, Emanuele Randazzo, Valeria Paino e Saba Ghebremeskel sono riusciti
nella difficile impresa di far realizzare il programma del campo, con
tantissime attività “reali” scelte insieme alla scuola, per favorire la sempre
più impegnativa fase di distacco dallo smartphone, compagno ormai obbligato
degli studenti delle superiori, anche per periodi, per i soggetti più a rischio
(come accertato al campo) superiori alle 16 ore giornaliere.
“Anche semplicemente applicare il Principio di Coeducazione,
che porta gli allievi più grandi ad interagire con i loro compagni del primo e
secondo anno è stato complicato, soprattutto il primo e secondo giorno, quando
gli allievi erano ancora in modalità “gita scolastica”, convinti che,
nonostante il programma divulgato, potevano fare esattamente quello che succede
in tutte le scuole, che sia un normalissimo campo o una gita all’estero.
Togliendo lo smartphone, non assumendo più le potenti onde elettromagnetiche dei nuovi modelli 5G, il cervello si riallinea ai ritmi naturali, consentendo a moltissimi ragazzi di passare la prima notte della loro vita senza cellulare sotto il cuscino, di alzarsi per la prima volta senza sveglie digitali, ma con la canzone tema di “Mulan” cantata dai loro compagni”.
L’Ass. Arco di Diana con
gli allievi e la sede della scuola Leonardo Da Vinci
Lo smartphone è l’ultima cosa che i ragazzi guardano prima
di chiudere gli occhi, e la prima che vedono appena svegli, vivere per 5 giorni
senza device all’inizio scuote parecchio, gli allievi cominciano a rendersi
conto di quanto siano dipendenti solo quando iniziano a collaborare tra loro ed
aiutarsi, anche nelle cose più semplici, come preparare la colazione, o fare
l’utilissimo risveglio muscolare la mattina.
Nei casi di dipendenza più grave (basta aver avuto una
litigata con il fidanzato, oppure essersi lasciati), come caratteristico dei
comportamenti del tossico-dipendente si vedono crisi d’ansia, mal di testa,
scatti di rabbia per la mancanza della “sostanza”, in questo caso i social e le
onde elettromagnetiche, soprattutto dei nuovi modelli di smartphone.
“Le indicazioni date dalla preside del Leonardo Da Vinci
erano chiarissime” - spiega la prof. Fabbri, del Vailati, che, una volta
terminati gli impegni giornalieri, insieme ad altri ragazzi Soss del Liceo di
Genzano partecipava al campo per aiutare gli allievi di Roma – “non lasciare
nessuno indietro, facendo il massimo sforzo per far integrare anche i soggetti
più difficili”.
Che la maggior parte delle volte risultano, neanche a dirlo,
i migliori di tutti, i più attivi e capaci.
Venerdì il responsabile del campo, Riccardo, sarà a
Cerveteri, dove incontrerà cittadini, comitati e amministrazione della
splendida città dell’Etruria, dove purtroppo c’è stato, pochissimo tempo fa,
l’ennesimo suicidio di studente. “Le situazioni critiche emergono sempre troppo
tardi, ed anche se sembra corretto che le scuole non diano pubblicità alla cosa,
il prossimo campo Soss a Salina è un ottimo esempio di prevenzione, qui a Roma
le scuole ci segnalano sempre più spesso casi di utilizzo di droghe, di abuso
di alcool e di bande di minori che vessano i compagni, ma la capitale d’Italia
è un mondo a sé.
E’ stato sicuramente prezioso il contributo, la prima sera
di campo, di personaggi con responsabilità regionali e nazional, come le
responsabili dell’associazione “Utopia Reale” e del movimento “Vento di
Legalità, e la partecipazione di due socie di Libera contro le mafie,
Cristina e Caterina del presidio Castelli Romani, che hanno presentato le
attività dell’associazione di Don Ciotti, soffermandosi nell’importanza
della giornata del 21 marzo a Roma.
E determinante per alcuni soggetti è stata anche l’ultima
lezione, quella di A..., del Progetto di “Messa alla prova” del
tribunale dei Minori, che collabora con il Dojo da anni per la riabilitazione
di minorenni con reati. Aver passato 25 processi per avere finalmente ora
la fedina penale pulita (ed un ottimo lavoro, con grandi responsabilità) è
stato un lavoro impegnativo, sia per A… che per il Dojo Zen, con cui ha svolto
i lunghi mesi di servizio.
Anche gli allievi più attratti dai falsi miti del mondo
digitale, (che purtroppo per loro è realissimo, come l’idea veicolata da tutti
i media di guadagnare decine di migliaia di euro girando video you tube, “tanto
in galera non ci va nessuno, neanche se ammazzi qualcuno”, oppure fare foto e
filmati per Onlyfans anche da minorenni), hanno avuto modo di capire che esiste
un altro mondo, fatto di impegno vero e reale.
“Dopo il terzo giorno gli allievi cominciano ad aprirsi con
noi, complice lo stare in cucina magari a pulire la cicoria di campo, o a
preparare tortellini con le ricette tradizionali” spiega Silvia, responsabile
dell’alimentazione al campo. “La scelta di farci aiutare, a noi adulti, tutti logicamente
forniti delle dovute certificazioni, dagli allievi, addetti invece all’osservazione
e preparazione, (per loro un vero corso di cucina, alla MasterChef, con tanto
di spiegazione dell’HACCP, l’analisi dei rischi e dei
punti critici di controllo), ci permette di entrare facilmente in
confidenza.
Troppo spesso le cose che ci raccontano delle gite
scolastiche, soprattutto gli allievi dei Castelli Romani, superano
l’immaginabile, sembra che agli adulti, a casa, vengano raccontate sole le
parti “corrette”, e sembra i pochi genitori che hanno ancora un buon rapporto
con i figli abbiano paura di ritorsioni sui loro figli, se si venisse a
conoscenza di quello che veramente capita fuori scuola, complice spessissimo lo
smartphone che riprende inesorabile tutte le esagerazioni e illegalità tipiche
degli adolescenti, ma amplificate, volutamente, per avere sempre più
visualizzazioni e video forti e di impatto.
Film come “una notte da leoni” anche se ormai datati
spiegano bene gli effetti di pasticche chimiche date da bere per gioco con la
coca cola alle ragazzine, soprattutto quelle ingenue di buona famiglia, e
sicuramente non si può pretendere nelle gite scolastiche un controllo h 24
degli allievi, che seguono passivamente i capi.
“Negli ultimi campi noi tutor abbiamo visto scendere sempre
di più la soglia di rischio” - interviene Luca, del Da Vinci, “per questo
esperienze come l’arrampicata sugli alberi, con gli esperti di Trem Italia, o
il teatro, la musica e la pittura, o le tecniche si scoutismo, all’aria aperta,
senza le distrazioni del cellulare diventano essenziali, e con il Team Building,
applicato ogni giorno, le 50 ore di PCTO assegnate sono sudate veramente, ma le
migliori possibili, entrare nel mondo del lavoro.
“Dopo questo 15° Soss”, conclude Silvia, responsabile del
campo, “anche se abbiamo fatto molta fatica all’inizio soprattutto con gli
studenti con certificazioni sanitarie (si sentivano parolacce e anche peggio, i
primi giorni, e il posto per noi è sacro, e i campi, anche se logicamente
aperti a tutti, senza distinzioni religiose, sono comunque profondamente
spirituali, con continui riferimenti all’impegno delle Suore di Madre Teresa e
a Don Puglisi), abbiamo deciso di coinvolgere anche le scuole medie.
Saba, Valeria ed Emanuele sono stati instancabili, sono
arrivati due giorni prima e sono tornati due giorni dopo il campo, hanno
spiegato con pazienza agli amici romani tutte le tecniche apprese nei loro
numerosi workshop e seminari, raccogliendo alla fine della fatica gli applausi
sinceri di decine di genitori stupefatti.
Il Calendario 2024 Soss spiega le finalità del progetto Eolie, iniziato a Lipari anni addietro, ospiti della famiglia del fotografo Gabriele, che ha fornito alcuni dei suoi scatti per favorire la crescita del gruppo Scout.
Il Calendario 2024 Soss spiega le finalità del progetto
Eolie, iniziato a Lipari anni addietro, ospiti della famiglia del fotografo
Gabriele, che ha fornito alcuni dei suoi scatti per favorire la crescita del
gruppo Scout.
Per maggiori informazioni – Silvia – Progetto Soss -
345.6344217
Famiglia, costituito il gruppo interistituzionale per il contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia
«Negli ultimi anni il fenomeno della violenza, con particolare riferimento ai minori, ha subito un forte aumento, tale da creare uno stato di allarme sociale - dichiara l'assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano -. Il gruppo interistituzionale avrà l'importante compito di studiare le situazioni di disagio, di devianza e di violenza e analizzare i bisogni formativi degli operatori sia pubblici che privati chiamati a intervenire in questi casi. Anche attraverso il monitoraggio costante del problema possono essere orientati gli interventi e le proposte sul territorio per meglio affrontare questa piaga sociale. La presenza delle istituzioni deve essere costante a partire dalla prevenzione e dalla sensibilizzazione sul tema».
Il gruppo interistituzionale è composto dal presidente dell'Osservatorio permanente sulle famiglie, dal garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, dal dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, dal direttore del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie, dal dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) della Sicilia orientale e da quello della Sicilia occidentale, dal presidente del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), da tre componenti designati dalle associazioni regionali di volontariato che operano nel settore del contrasto a pedofilia e pedopornografia, con ampia diffusione territoriale, scelti dall'assessore, dal dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali.
Tra i compiti del nuovo organismo, la predisposizione della progettazione triennale, con stesura del programma di attività da svolgere nell’anno successivo, entro il mese di ottobre di ogni anno, il monitoraggio dell'emersione di crimini sessuali e delle richieste di aiuto sia da parte di minori vittime di abuso o sfruttamento sessuale, sia da parte di minori potenziali sex offenders, garantendo la partecipazione attiva di bambini e ragazzi nelle azioni di tutela e offrendo strumenti di supporto e accompagnamento, con particolare attenzione a minori in situazione di maggiore fragilità e vulnerabilità (persone con disabilità, minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo o coinvolti nella crisi dei rifugiati, minori stranieri accompagnati di fatto). Il nuovo organismo, inoltre, può promuovere iniziative di prevenzione e contrasto degli abusi, della violenza sui minori, grazie ad attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso campagne formativo-informative, e può stipulare protocolli d’intesa tra le istituzioni pubbliche e private, le realtà associative e di volontariato, le forze dell’ordine e le case famiglia, volti a rafforzare la rete territoriale già esistente.
Le DMO SICILIANE PROTAGONISTE ALLA BIT DI MILANO
Vulcano: Assolto l'imprenditore Carlo Chiofalo
Oggetto: Comunicato stampa/ Assoluzione per l’imprenditore Sig. Carlo
Chiofalo, titolare della “Ditta Individuale Carlo Chiofalo”, corrente in Lipari
In data 05.02.2024, il Giudice del Dibattimento, in sede monocratica, presso il Tribunale di Barcellona P.G., Dott. Mariacristina Polimeni, ha assolto l’imprenditore, titolare della “Ditta Individuale”, Sig. Carlo Chiofalo, difeso dagli Avv.ti Nello Cassata, del foro di Barcellona PG e Francesco Rizzo, del foro di Messina, con le formule disposte ex art. 530 c.p.p. e 131 bis c.p., rispettivamente, al capo A), per i reati previsti e puniti ex artt. 54 e 1161 Cod. Nav. e al capo B), per il reato previsto e punito ex art. 181 D. lgvo 42/2004, indicati in imputazione e specificati nel prosieguo della narrazione. Lo stesso Pubblico Ministero, Dott.ssa Silvana Messina, evinta la tenuità dei fatti occorsi così come ricostruiti dai militari operanti in loco all’epoca della vicenda, aveva richiesto l’assoluzione ex art. 131 bis.
Di seguito, per una più compiuta
disamina dei fatti, si narra quanto segue.
In data 11.03.2022, il Sig. Carlo Chiofalo, con decreto
di citazione diretta a giudizio, diviene imputato per i seguenti reati:
1) P. e p. ex artt. 54 e
1161 Cod. Nav. poiché, “agendo nella veste di titolare dell’attività
commerciale “Ditta individuale” corrente in Lipari, località “Porto di Levante”
Isola di Vulcano, occupava abusivamente e arbitrariamente, mediante
collocazione di nr. 19 (diciannove) espositori in
metallo su ruote e in legno fissi, e nr. 2 (due) strutture ombreggianti in tela
e metallo con relativi plichi cementizi di supporto, zone del Demanio
Marittimo, segnatamente, senza essere in possesso del relativo titolo concessorio,
ex art. 36 Cod. Nav., relativa all’area Demaniale Marittima, allibrata al nuovo
catasto urbano di foglio di mappa nr. 03 particella nr. 1232, per estensione
pari a mq 57 circa.”
Accertato in Lipari-
Isola di Vulcano in data 23.05.2019
2) P. e p. ex art. 181
del D. lgvo nr. 42 /2004 poiché “in qualità di titolare della “Ditta
individuale” sita in Lipari- Isola di Vulcano […] in assenza del permesso di
costruire, realizzava le opere meglio descritte al capo a), in assenza del
necessario parere preventivo della soprintendenza BB.CC.AA di Messina in zona
sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico,
nonché dell’autorizzazione paesistica a norma del D. lgvo 42/2004.”
Accertato in Lipari-Isola di Vulcano in data 23.05.2019
I fatti si sono
svolti come segue:
-
In data23.05.2019 alle ore 10.00 circa, militari
dipendenti del Comando – Ufficio Circondariale Marittimo, nell’ambito di una
più ampia e articolata attività di Polizia Giudiziaria finalizzata
all’accertamento di eventuali abusi demaniali marittimi, si recavano in
località Levante dell’Isola di Vulcano del Comune di Lipari e nello specifico
su aree pubbliche/demaniali prossime alla limitrofa zona portuale, ove
constatavano la presenza di una serie di strutture di cui alcune fisse e altre
amovibili, poste a servizio della retrostante attività commerciale di vendita
di souvenir/oggettistica e abbigliamento, esercitata all’interno di nr. 1 (uno)
box costruito con materiale ligneo misto a compensato, quest’ultimo realizzato/mantenuto
sulla proprietà della Ditta Geoterme Vulcano S.r.l. e oggetto di discendente
locazione a favore della Ditta Individuale “Chiofalo Carlo”;
-
Da un’attenta disamina dello stato dei luoghi,
raffrontato con lo stralcio planimetrico estratto dal portale ad uso comune
denominato S.I.D. emergeva che le opere/strutture in questione, insistevano su
una porzione di area demaniale marittima, occupando la stessa per un’estensione
pari a mq. 57;
-
Il materiale e le opere ubicati all’interno della
siffatta area pubblica e serventi all’attività commerciale risultavano essere:
1)nr. 19 (diciannove) espositori in metallo su ruote e in legno fissi, e 2) nr.
2 (due) strutture ombreggianti in tela e metallo con relativi plichi cementizi
di supporto, ove erano depositati vari materiali del tipo souvenir,
oggettistica ecc.;
-
Durante l’espletamento del summenzionato accertamento,
mentre si procedeva a cristallizzare lo stato dei luoghi mediante
l’effettuazione di appositi rilievi fotografici, giungeva in loco il
titolare dell’attività commerciale sub indicata, identificato successivamente
nel Sig. Carlo Chiofalo, al quale si richiedeva l’esibizione della necessaria
documentazione autorizzativa per l’occupazione e il mantenimento delle opere de
quo, ex art. 36 Cod. Nav. nonché autorizzazione paesistica a norma del D.
lgvo 42/2004;
-
In riscontro alla richiesta di esibizione avanzata dai
militari operanti, il Sig. Chiofalo rappresentava di non avere ancora acquisito
alcun titolo concessorio per il posizionamento/mantenimento delle strutture
sopracitate, ma di aver avviato l’iter amministrativo presso il competente
Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, senza che lo stesso,
tuttavia, si fosse ancora definito/concluso;
-
Alla luce degli elementi penalmente rilevanti emersi
durante l’espletamento delle attività di P.G., consistenti nello specifico
nella mancanza di autorizzazione paesaggistica, del titolo concessorio
rilasciato ovvero di qualsivoglia Nulla-Osta/provvedimento che autorizzasse la
collocazione in forma stabile e continuativa dei beni in parola, si procedeva
alla redazione del “Verbale di identificazione, elezione domicilio e nomina
difensore di fiducia” a carico del Sig. Carlo Chiofalo, nella qualità di
titolare dell’attività commerciale e proprietario delle opere/strutture oggetto
di accertamento, in violazione degli artt. 54 e 1161 Cod. Nav. e dell’art. 181
comma 1 bis D. lvo nr. 42/2004.
-
Si precisa che non si è provveduto al sequestro
probatorio ai sensi dell’art. 354 c.p.p. dei beni rinvenuti abusivamente sul
Demanio Marittimo, nella considerazione che il Sig. Chiofalo provvedeva a
rimuovere nell’immediatezza le opere/strutture di cui supra, ripristinando,
di fatto, lo stato dei luoghi.
-
Con Udienza del 05.02.2024, gli Avv.ti Nello Cassata e
Francesco Rizzo, difensori di fiducia dell’imputato Sig. Carlo Chiofalo per i
fatti summenzionati, hanno esposto le rispettive discussioni richiedendo:
-
per il capo a)
l’applicazione di quanto disposto ex art. 530 c.p.p. perché il fatto non
sussiste/l’imputato non lo ha commesso;
- per il capo b) l’applicazione del dispositivo ex art. 131 bis c.p., evincendo la tenuità del fatto posto in essere dal Sig. Chiofalo in riferimento al danno cagionato al bene giuridicamente tutelato, poiché, e ciò si evidenzia in fatto da quanto riportato al termine della “Comunicazione notizia di reato nr. 10/2019 ai sensi dell’art. 347 c.p.p.” del 23.05.2019, provvedendo (il Chiofalo) alla immediata rimozione delle opere/strutture abusivamente apposte sul Demanio Marittimo ha ripristinato lo stato dei luoghi senza dunque recare alcun nocumento permanente agli stessi.
AVV. NELLO CASSATA
AVV. FRANCESCO RIZZO
Stromboli e Vulcano denunciati in 4 per reati ambientali
A
seguito di specifici controlli svolti a Stromboli, i militari dell’Arma hanno
scoperto una discarica abusiva, realizzata su un’area demaniale dell’Isola,
laddove erano stati accatastati rifiuti di vario genere, tra cui materiali di
risulta edilizia, quali calcinacci e cementizi, materie plastiche ed altro
ancora. Gli accertamenti svolti dai Carabinieri hanno permesso di risalire ai tre
indagati, quali presunti responsabili. In particolare è stato accertato che i
tre individui, utilizzando una pala meccanica, avevano scavato una fossa di
oltre due metri e mezzo di profondità, larga circa trenta mq, laddove avevano
interrato i rifiuti, motivo per il quale sono stati denunciati anche per danneggiamento.
L’area interessata è stata sequestrata dai Carabinieri, unitamente all’escavatore
e ad una motocarriola, verosimilmente utilizzata per il trasporto dei rifiuti.
A
Vulcano, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un uomo
del luogo, ritenuto presunto responsabile di aver abbandonato, in località Vulcanello,
quattro carcasse di autovetture, una di ciclomotore, vecchi
elettrodomestici, pannelli in plexiglass e altro ancora. Anche in questa
circostanza, l’area interessata, di oltre 100 mq, è stata delimitata e sequestrata
dai Carabinieri.
Il
controllo per la tutela dell’ambiente è una delle priorità delle attività
preventive e di contrasto poste in essere dai Carabinieri del Comando
Provinciale di Messina, tenuto conto delle gravi conseguenze che gli illeciti
nel settore possono provocare al territorio.
Auguri di...
Buon Compleanno a Francesco Misuraca, Rita Catalano, Bartolo Famularo, Dorino Salvatore Barresi, Francesco Scaffidi, Liviana Pagni, Vanessa Grasso, Massimo Cortese, Giovanna Lo Schiavo, Giulio Taranto, Sebastiano Puglisi, Angelino Cesario, Hilary Cincotta
Ricordando... Nicoletta Favaloro.
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento.
Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto
Oggi, 7 febbraio: San Riccardo re
La famiglia proveniva dal Wessex e si sa che il padre e i due figli maschi partirono nel 720 per un pellegrinaggio a Roma. Navigando sul fiume Hamble (vicino al Southampton), attraversarono la Manica e quindi risalirono la Senna, sbarcando infine a Rouen.
Dopo aver visitato numerosi santuari in Francia si diressero in Italia, ma il padre morì a Lucca prima di poter giungere a Roma.
Villibaldo si unì poi a S. Bonifacio (5 giu.) nell'opera di evangelizzazione della Germania, fondò il monastero doppio di Heidenheim e divenne il primo vescovo di Eichstätt.
Anche Vunibaldo fu missionario sotto la direzione di Bonifacio e resse il monastero di Heidenheim insieme a Valburga, anch'ella probabilmente inviata in aiuto di Bonifacio (che, al pari dei tre fratelli, proveniva dall'Inghilterra).
Quando Villibaldo fu sepolto a Eichstätt, si pensò di trasferire i resti di Riccardo deposti a Lucca e di tumularli insieme a quelli del figlio. La popolazione di Lucca però non volle privarsene e gli abitanti di Eichstätt dovettero «accontentarsi di un po' di polvere della sua tomba».
E da Heidenheim che deriva il documento noto come Hodoeporicon, scritto da una monaca di nome Hugeburc: esso tratta della vita di Villibaldo, e da qui deriva tutto quello che sappiamo su S. Riccardo.
In considerazione però dell'eccelsa santità della sua progenie e del fatto che si erano registrati miracoli sulla sua tomba a S. Frediano (Lucca), fu inventata su misura una storia di "S. Riccardo, re dell'Inghilterra".
MARTIROLOGIO ROMANO. A Lucca, deposizione di san Riccardo, padre dei santi Villibaldo e Valburgo, che in pellegrinaggio con i figli dall’Inghilterra verso Roma morì lungo il cammino.