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domenica 12 maggio 2024

Il cordoglio delle comunità parrocchiali per la dipartita della mamma di Don Giuseppe Mirabito

A Patti il Festival del Cinema italiano con le 'Stelle d'argento'. Serata di gala al teatro di Tindari. Eolie coinvolte con il «Malvasia Food & Wine Festival»

Il Festival del Cinema Italiano, con le sue «Stelle d’argento», torna dal 2 al 6 luglio prossimo a Patti, in provincia di Messina, con il maestoso Teatro Greco di Tindari, in cui si terrà la premiazione e la serata di Gala. Sei giornate di proiezioni, incontri, dibattiti e masterclass. Protagonisti saranno attori e registi, critici e giornalisti di settore e non mancheranno produttori, sceneggiatori e addetti ai lavori per discutere sul futuro del settore. 
Per l'occasione, negli storici Palazzi Galvagno e San Francesco, o con il progetto «Arte & Cinema - La grande bellezza», sarà allestita una mostra collettiva di opere di pittori provenienti da tutto il mondo. In lizza per le Stelle d’Argento opere cinematografiche, lungometraggi e corti, documentari di produzioni indipendenti e majors del cinema mondiale, senza dimenticare le tradizioni e i valori della Sicilia. Il cinema sarà, inoltre, lo strumento di sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ecosistema. Tra i progetti presentati vi è «Preferisco il rumore del mare": una collaborazione tra il cinema italiano e i Paesi che condividono "lo stesso mare» mediante documentari realizzati da registi marocchini. Non mancheranno campagne che affrontano la crisi climatica, come 'Only One', campagna internazionale lanciata da Marevivo, Marina Militare e Fondazione Dohrn sulla transizione ecologica a bordo delle navi scuola Palinuro e Vespucci, sotto l'alto patrocinio del Parlamento Europeo, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare. 
La maratona proseguirà nelle Isole Eolie con il «Malvasia Food & Wine Festival», con partenza , domenica 7 luglio. Una nave, fino al 10 luglio, condurrà ospiti, attori, produttori, sceneggiatori e giornalisti alle Eolie per far conoscere loro il territorio.

Il cordoglio della Basilica Cattedrale di Lipari per la signora Concetta Barbaraci


 

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Festa della mamma

“I Bastardi di Scoglio”, svelati i nomi degli ex calciatori presenti a Lipari per la manifestazione in memoria del tecnico eoliano

 COMUNICATO STAMPA

 “I Bastardi di Scoglio”, svelati i nomi degli ex calciatori presenti a Lipari

La manifestazione si terrà a Lipari dal 6 al 9 giugno 2024, prevista una mostra fotografica, una tavola rotonda con ospiti d’eccezione e la “partita dei ricordi” con vecchie glorie e attuali calciatori dell’ACR Messina. 

Fervono i preparativi per l’organizzazione del primo evento celebrativo in memoria dell’indimenticato allenatore Franco Scoglio. Infatti, per la prima volta si celebra un evento a quasi 19 anni dalla sua scomparsa, nella terra che ha dato i natali all’allenatore andava orgoglioso delle sue origini eoliane. Tutto questo lo si deve a Raffaele China e al figlio Michele, operatori culturali di Lipari, ma soprattutto grazie alla spinta di Gaetano Orto, ex calciatore e storico portiere del Lipari prima di emigrare in altre compagini della provincia.

L’evento si terrà grazie all’impegno dell’associazione socio-ricreativa “Gli amici del presepe”, ma soprattutto grazie a sponsor privati e istituzionali come la “Federalberghi” locale, rappresentata da Christian Del Bono, e il patrocinio del Comune di Lipari, guidato dal sindaco Riccardo Gullo. Il Gruppo editoriale “Gazzetta del Sud” sarà media-partner della manifestazione. 

Oggi, l’organizzazione rende noti i nomi dei “bastardi” di Franco Scoglio che hanno garantito la propria presenza a Lipari per l’evento celebrativo. Si tratta dell’ex storico capitano Antonio Bellopede, dei difensori Romolo Rossi e Carmelo Mancuso, dei centrocampisti Enrico Vendittelli, Peppe Catalano e Luciano Orati, dell’attaccante Alberto Diodicibus, e infine del portiere Vincenzo Di Palma. L’elenco dei “bastardi” potrebbe arricchirsi nei prossimi giorni con un nome rilevante.

 Gli ex calciatori di Franco Scoglio, integrati per l’occasione dai quelli attuali dell’Acr Messina, Mimmo Franco, Damiano Lia, e Vincenzo Plescia e dal ds Domenico Roma, e guidati dal tecnico Giacomo Modica, disputeranno la partita dei ricordi, al “Franchino Monteleone”, contro una locale selezione che annovera anche ex compagni dell’indimenticato professore.

L’evento sarà arricchito da una mostra fotografica curata da Francesco Saya, e da una tavola rotonda avente come oggetto le “Frasi storiche del professore Scoglio”, con la partecipazione di importanti giornalisti.

Lipari 12 maggio 2024

E' deceduta Concetta Barbaraci ved. Mirabito

Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
ALFA&OMEGA di Lipari
A Don Giuseppe, a Mariacaterina e ai familiari tutti le sentite condoglianze 
della famiglia Sarpi e di Eolienews 

Oggi, 12 maggio: Ascensione di Gesù

 

Gesù dopo la risurrezione, nei 40 giorni che rimase ancora in terra, confortò gli Apostoli e con diverse prove li convinse di essere veramente risuscitato. Li istruì intorno al regno di Dio, sul modo di governare la Chiesa, d'amministrare i Sacramenti, di salvare le anime. Avvicinandosi il giorno dell'addio: « Bisogna che me ne vada, disse, perchè se io non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore ». Ordinò quindi agli Apostoli che dalla Galilea si recassero a Gerusalemme. 
Il momento solenne era vicino. 
Fece con essi il banchetto d'addio, durante il quale apri loro maggiormente le menti, mostrando ad essi come la Sacra Scrittura parla di Cristo, della sua passione, morte e risurrezione. Comandò di predicare il Vangelo, diede loro il potere di rimettere i peccati e li mandò ad annunziare il regno di Dio a tutte le genti. 
Finita la sua istruzione si incamminò, seguito dagli Apostoli e Discepoli, al monte dell'ascensione. Giunto alla vetta, diede l'addio alla Madre, alle pie donne, a tutti i presenti, e alzando il braccio li benedisse.
Mentre li benediceva, per propria virtù si alzò verso la maestà dei cieli davanti a quegli occhi che meravigliati lo guardavano, finchè mia nube lo nascose. 
Quei Giudei stavano ancora inginocchiati a braccia aperte e con gli occhi rivolti al cielo meravigliati e commossi, quando comparve un Angelo giulivo in volto e dall'aspetto maestoso dicendo: « O uomini di Galilea, che state a guardar in cielo? Quello stesso Gesù che fu tolto a voi, ritornerà nella stessa gloria con cui salì ».
Gli Apostoli a quell'avviso ritornarono a Gerusalemme comprendendo le parole che Gesù aveva detto: « Vado a preparare un luogo per voi. Vi manderò il Consolatore ». 
Oggi la Chiesa celebra una delle sue feste più belle facendo riflettere ai Cristiani quale sia la loro patria. Gesù non salì al cielo solo per ricevere la corona della virtù, ma anche per preparare un posto per noi. Cristiani, il cielo è la nostra patria, non questa misera terra! 
Alziamo gli occhi, contempliamo come è meraviglioso quel cielo! Lassù Gesù sale per prepararci un posto. Egli ci attende: non badiamo alle difficoltà, ma ricordiamo che non i pigri ma i violenti lo rapiscono, cioè quelli che lottando vincono se stessi. 
Il cielo s'acquista combattendo le nostre passioni, la nostra carne, la malvagia inclinazione al male. 
Nei momenti in cui ci sembrerà di esser sopraffatti dal male, quando intorno a noi sarà buio, alziamo gli occhi e le mani al Cielo, chiedendo aiuto a Colui che è la luce che rischiara le tenebre, a Colui che è nostro Re, nostro Salvatore, nostro Avvocato e nostro Mediatore; egli ci libererà.
PRATICA. Pensiamo sovente alla nostra vera, eterna patria, il paradiso. 
PREGHIERA. Deh! concedi, Dio onnipotente, che come crediamo che il tuo Unigenito, nostro Redentore, è asceso al cielo, così anche noi con la mente abitiamo in cielo. 

Festeggiano il compleanno...

... Rosaria Corda, Alex Lo Schiavo, Francesco Ziino, Filippa Laganà, Saragenny Gugliotta, Rita Scianna    

Distribuite a Lipari le azalee della ricerca per la lotta al cancro e nel ricordo della signora Rosanna Lorizio Spadaro


Per le foto, grazie a Bartolo Giunta

Vulcani, nuove tecniche per prevedere un'eruzione

- Archivio - 
Uno studio condotto dell'Imperial College di Londra e dell'Università di Bristol rivela come i fenomeni che si verificano in profondità siano strettamente collegati alle eruzioni. In particolare, frequenza, composizione e portata delle eruzioni sono correlate al tempo che il magma impiega per formarsi e risalire


AGI - L'analisi dei serbatoi del magma profondi potrebbe rivelare informazioni importanti sulle eruzioni vulcaniche, anticipando con più precisione il rischio di un evento eruttivo. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista 'Science Advances', condotto dagli scienziati dell'Imperial College di Londra e dell'Università di Bristol. Il team, guidato da Catherine Booth, ha esaminato il magma a 20 chilometri in profondità sotto la superficie terrestre, dove le rocce vengono fuse prima di salire nelle camere più alte.

Attualmente, spiegano gli esperti, non esistono tecnologie in grado di prevedere il rischio di eruzioni vulcaniche, che possono provocare impatti devastanti sulle persone, sull'ambiente e sulle infrastrutture. I ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti da 60 eruzioni vulcaniche altamente esplosive, verificatesi in Stati Uniti, Nuova Zelanda, Giappone, Russia, Argentina, Cile, Nicaragua, El Salvador e Indonesia.

Stando a quanto emerge dall'indagine, i fenomeni che si verificano in profondità sono strettamente collegati alle eruzioni. In particolare, frequenza composizione e portata delle eruzioni sono correlate al tempo che il magma impiega per formarsi e risalire dai serbatoi profondi al di sotto della crosta terrestre. Queste nuove informazioni, sostengono gli esperti, potrebbero rappresentare la base per lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di prevedere con più accuratezza il rischio di un'eruzione. "Ci siamo concentrati sulla comprensione dei serbatoi di sorgenti di magma nelle profondità - afferma Booth - dove la roccia fusa viene immagazzinata prima di un'eruzione. Combinando i dati raccolti con modelli computerizzati avanzati, siamo stati in grado di esaminare la composizione, la struttura e la storia delle rocce nella profondità della crosta terrestre. Abbiamo scoperto che le eruzioni vengono guidate principalmente dalla galleggiabilità del magma, anche se altri fattori giocano un ruolo importante, come la dimensione dei serbatoi".

La galleggiabilità del magma è un parametro legato alla composizione chimica e alla densità della roccia fusa rispetto a quella solida circostante. "Quando il magma può restare in sospensione - osserva ancora l'esperta - si solleva e crea fratture nella solida roccia sovrastante, scorrendo attraverso le fratture molto rapidamente, provocando un'eruzione". "Migliorare la nostra comprensione dei processi alla base dell'attività vulcanica - continua Matt Jackson, collega e coautore di Booth - è fondamentale per far luce sui fattori che guidano le eruzioni. Il nostro lavoro rappresenta un passo cruciale verso un migliore monitoraggio e una previsione più accurata di questi eventi geologici. Nei prossimi step, cercheremo di perfezionare i modelli, incorporando il flusso tridimensionale e tenendo conto delle diverse composizioni dei fluidi, dato che in questa indagine abbiamo considerato solo alcuni parametri. In ultima analisi, queste conoscenze ci aiuteranno a essere più preparati in caso di eventi estremi".

LA PAROLA. Commento al Vangelo di domenica 12 MAGGIO 2024

Buongiorno... così!. Auguri a tutte le mamme!

 

sabato 11 maggio 2024

PIANO REGOLATORE PORTUALE: INCONTRI A GINOSTRA, STROMBOLI, PANAREA

 COMUNICATO

Continua il tour tra le isole per ascoltare la popolazione


Dopo gli incontri a Lipari e Vulcano della scorsa settimana, oggi è stata la volta di Ginostra, Stromboli e Panarea.

Un’ intensa giornata dedicata all’ascolto dei cittadini sulle necessità legate alla programmazione dei porti locali.

Insieme al Sindaco Riccardo Gullo e al Vicesindaco Saverio Merlino, il team era composto da Mirko Ficarra (Dirigente del III Settore), Salvatore Spartà (Responsabile Unico del Procedimento per il PRP), Domenico Russo (Responsabile del Servizio di Protezione Civile) e dal progettista Nino Sutera della Società Dinamica di Messina incaricata dal Comune di redigere il Piano. 

Tanti gli spunti di riflessione e gli interventi dei cittadini che, a partire dallo stato delle strutture esistenti, hanno offerto il loro contributo in termini di conoscenza, necessità e bisogni del loro territorio.


Continuità territoriale, alaggio delle barche da pesca, diportismo, approdi alternativi: questi, tra gli altri, gli argomenti più accesi del dibattito. 

“La redazione del Piano regolatore dei Porti - ha detto il Sindaco - “prevede un iter lungo e complesso, che coinvolge almeno 200 specialisti, professionisti e tecnici; oltre a parecchi pareri di Enti specifici. Questa prima fase di ascolto della popolazione è fondamentale perché abbiamo la possibilità di scegliere insieme; una scelta ragionata e condivisa oggi, ha maggiore possibilità di facilitare il complesso percorso che ci aspetta.”

"Eoliani che non ci sono più" ( 16° video - durata 4 minuti circa)

Copertina: Pino Alessi; 1) Bartolo Saltalamacchia; 2) Bartolo Profilio; 3) Francesca Russo; 4) Olimpia Marraffa; 5) Giovanni Sarpi; 6) Vincenzo Fonti; 7) ?; 8)Giuseppe Ottanà; 9) Antonino Saltalamacchia; 10) Anna Maria Giuffrè; 11) Stefano Cincotta; 12) Gino Favorito; 13) Concetta Coluccio; 14) ?; 15) Felice Sidoti; 16) Giovanna Longo; 17) Rosina Spanò; 18) ?; 19) Nunziata Lo Ricco; 20) ?, Sandro Casali, Tano Russo, Filippo Virgona, ?; 21) ? Coppola, Domenico Iacono e Antonino Natoli; 22) Stefano Cincotta; 23) Jolanda Villani; 24) Andrea Merlino; 25) Giuseppa Vadalà; 26) Giuseppina Trimboli; 27) Gina Trimboli; 28) Margherita Virgona; 29) ? Coniugi Mangano; 30) Nino Sindoni; 31) Valentino Abbate; 32) Ernesto Acquaro; 33) Pietro Agrip; 34) Alessandro; 35) Pino Alessi; 36) Antonino Allegrino; 37) Valentino Amato; 38) Antonio Fulgione; 39) Aurora Antonucci; 40) Lucia Basile; 41) Pino Basile; 42) Antonino Bianchi; 43) Antonino Biviano; 44) Caterina Aliberti; 45) Caterina Biviano               

Il 12 maggio, in occasione della Festa della mamma, torna l'Azalea della ricerca


Torna l'appuntamento con l'Azalea della Ricerca dell'AIRC. A Lipari l'appuntamento è per domenica 12 maggio, nella piazzetta antistante il Seminario delle lettere, alle ore 08:00 alle ore 14:00

L'azalea della ricerca sarà presente anche nelle isole di Vulcano, Panare e Stromboli

Per EDITORIALE DELFINO è uscito il volume "Il corpo come reato" di Giuseppe La Greca

Nell'opera di La Greca si tratta anche di episodio verificatosi a Vulcano e Lipari e che, ai tempi, fecero molto discutere.

L' Aurora boreale immortalata alle Eolie da Emanuel Raffaele (due foto)

Nella notte tra ieri e oggi è stato possibile osservare in gran parte del mondo delle aurore boreali, cioè quelle luci colorate che appaiono nel cielo notturno a causa dell’incontro tra protoni ed elettroni emessi dal Sole e atomi di azoto e ossigeno nell’alta atmosfera terrestre. 
E' accaduto anche alle Eolie e l'evento è stato immortalato da Emanuel Raffaele dal cui profilo, ringraziandolo, riprendiamo queste due foto. 
Emanuel nell'accompagnare la pubblicazione della prima foto sul suo profilo fb scrive "La prima AURORA BOREALE fotografata da Lipari (Isole Eolie) un emozione incredibile"

L'aurora boreale e un fenomeno solitamente visibile nelle zone polari (quando succede in Antartide si parla di aurora australe) e nelle regioni più prossime ai Poli, ma che negli ultimi anni si è manifestato anche ad altre latitudini a causa di una maggiore attività del solito.

Il fenomeno è stato causato da una delle più intense tempeste geomagnetiche che hanno interessato la Terra negli ultimi vent’anni. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa di monitorare le condizioni dell’atmosfera e degli oceani, ha detto  che è stata una tempesta geomagnetica di grado G5, ossia estrema: è la prima a raggiungere questa intensità dal 2003.


Incendi, la Regione consegna 70 pick-up ai volontari della Protezione civile

Settanta pick-up pronti per il contrasto degli incendi boschivi sono stati consegnati questa mattina dalla Protezione civile regionale ad altrettante organizzazioni di volontariato nelle nove province siciliane. La cerimonia si è svolta al Foro Italico di Palermo alla presenza del presidente della Regione, che ha consegnato simbolicamente le chiavi di un mezzo, del dirigente generale del dipartimento di Protezione civile siciliana e di alcuni sindaci dei Comuni interessati.

I pick-up saranno un importante supporto allo spegnimento degli incendi soprattutto nelle aree più remote e montuose dell'Isola, dove gli interventi sono più difficili, ma saranno utilizzati anche nel pattugliamento e quindi per la prevenzione, specialmente nei giorni di allerta rossa quando è maggiore il rischio di roghi.

Le associazioni beneficiarie dei nuovi automezzi sono state selezionate secondo criteri oggettivi che ne hanno misurato l’operatività, numero di volontari formati e pronti all'azione, idonei spazi di ricovero dei mezzi, partecipazione a esercitazioni di protezione civile e ai percorsi di formazione, rischio incendi nel raggio di 10 chilometri dalla sede. Le organizzazioni opereranno, come sempre, a supporto del Corpo forestale della Regione e dei vigili del fuoco. Grazie alla nuova dotazione di automezzi, alle 236 squadre già operative nel 2023 se ne aggiungeranno altre 70 con 750 nuovi volontari che nel frattempo sono stati formati dalla Protezione civile regionale. Fra l'altro, la campagna antincendio quest’anno è stata anticipata dalla Regione al 15 maggio, estendendo a cinque mesi e mezzo il periodo in cui è operativa la macchina di contrasto ai roghi boschivi.

Festeggiano il compleanno...

... Simona Saltalamacchia, Cettina Naso, Fabio La Torre, Vincenzo Simeone, Andrea Gallo, Laura Gulotta, Andrea Pavone, Sonia Palamara



Ricordando... Lucio e Antonio Giovenco


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Costruisci ogni giorno

Oggi, 11 maggio: Sant'Ignazio da Laconi



Ignazio nacque a Laconi, nel cuore della Sardegna, nel 1701. Nel piccolo paese vicino alle montagne del Gennargentu, crebbe timorato di Dio e ancora adolescente già praticava digiuni e mortificazioni; non frequento scuole e non imparò mai a scrivere, ma andava ogni giorno a messa e faceva ii chierichetto; di poche parole, parlava appena ii dialetto sardo. Ventenne, desideroso di mutar vita, scese a Cagliari, non per cercarvi posizioni economiche più agiate, ma per chiedere ai cappuccini di San Benedetto di essere accolto nel loro convento per consacrarsi a Dio.

I cappuccini, che conducevano una vita molto rigida, chiusero un occhio sulla sua malferma salute e nel 1721 gli permisero - con la mediazione del marchese di Laconi Gabriele Aymerich - di pronunziare la professione religiosa come fratello laico. Venne poi trasferito nel convento di Iglesias, destinato ai servizi pii umili nel convento e alla questua nella zona del Sulcis.

Come questuante Ignazio divenne una delle figure tipiche del capoluogo sardo. Lo si vedeva ogni giorno, bisaccia in spalla, per le vie della città, al porto, nelle bettole. Riceveva ii dono dal buon cuore della gente che lo amava e lo stimava, e dava in cambio ii calore della sua amicizia, di una buona parola, l'esempio evangelico di una vita umile, vissuta a fianco dei poveri, ai quali distribuiva parte di ciò che riceveva.

La sua morte nel 1781 fu pianta come la scomparsa di un amico, di una persona cara di cui si pensava impossibile un giorno la dipartita.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Càgliari, in Sardégna, sant'Ignazio da Làconi, Confessore, dell'Ordine dei Minori Cappuccini, glorioso per umiltà, carità e miracoli, che il Papa Pio dodicesimo adornò degli onori dei Santi

Buongiorno... così!

venerdì 10 maggio 2024

"Eoliani che non ci sono più" ( 15° video - durata 4 minuti circa)

Continuiamo con le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato. Sono slide realizzate da tempo e non è possibile aggiungere foto

1) Bartola Schibeci; 2) Giuseppe Maiorana, 3) Concettina Pantò in Zaia; 4) Alfonsino Aiello; 5) Pino Mandarano; 6) Dario Subba; 7) Pietro Caprara; 8) Antonio Barbera; 9) Arturo "Bartolino" Turcarelli; 10) Pippo Guerrera e Caterina Capone; 11) Mario Natoli; 12) Tindara Costanzo; 13) Franco Zaia; 14) ? La Rosa; 15) Giuseppina Natoli; 16) Caterina Biviano; 17) Elena Virgona; 18) Gaetanina Raffaele, 19) Gaetano Saltalamacchia, 20) Angelino Sardella; 21) Iole Denaro; 22) Margherita Virgona; 23) Marisa Natoli; 24) Olimpia Marraffa; 25) Mina De Salvo; 26) Massimo Mezzapica; 27) Michele La Torre; 28) Natale Famà; 29) ? Lo Surdo; 30) Domenico Quinti; 31) Rosa Caruso; 32) Rosa Palino; 33) Francesco Bonfante; 34) Sandra Casali, 35) Santoro Biviano; 36) Sarino Pergolizzi; 37) Sandro Casali; 38) Simone Giardina; 39) Stefana Mazza, 40) Stefano Oliva; 41) Tisbe Franzoglio; 42) Salvatore (Turi) Profilio; 43) Valentino Amato; 44) Salvatore (Totò) D'Alia; 45) ?;      

"Pescando" nel nostro archivio video: Mareggiata da paura a Canneto (22.02.12)

Autonomie locali, bando per contributi ai Comuni per servizi di vigilanza e salvataggio nelle spiagge libere: domande entro il 15 giugno

 Aperto il bando regionale che assegna contributi per la vigilanza e il salvataggio nelle spiagge libere. La spesa complessiva per il 2024 è di un milione di euro.

L'avviso dell'assessorato regionale delle Autonomie locali è rivolto ai Comuni siciliani, che hanno l'obbligo di dotarsi del servizio, come previsto dalla legge regionale 17 del 1998, assicurando assistenza balneare con cadenza quotidiana, senza interruzioni, dalle 9 alle 19 per un periodo non inferiore a sessanta giorni e non superiore a centoventi, tra il 1 maggio e il 30 settembre di ogni anno.


La prevenzione e la tutela della incolumità dei bagnanti nella stagione estiva deve essere garantita dalla presenza di bagnini di salvataggio, dotando le spiagge delle attrezzature e dei servizi necessari nel rispetto delle disposizioni emanate dalle competenti Capitanerie di porto. L’istanza per l’ammissione al contributo dovrà essere trasmessa al dipartimento regionale delle Autonomie locali – Servizio 4 "Trasferimenti agli Enti locali per il finanziamento delle funzioni" esclusivamente, mediante apposito servizio di posta elettronica certificata, entro e non oltre il 15 giugno 2024 a dipartimento.autonomie.locali@certmail.regione.sicilia.it.

Info e dettagli al link  https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/decreti-e-direttive/assegnazione-contributo-reg-destinato-ai-comuni-siciliani-l-anno-2024-ai-sensi-art-2-comma-10-legge-regionale-16-gennaio-2024-n-1-finalizzato-all

Presentato agli studenti del "Conti" il libro di Marina Centorrino "Semi di pomice"


Presentato, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari, nel corso di un incontro con gli studenti del IV e V anno, il libro di Marina Centorrino "SEMI DI POMICE".
Grazie alla generosa ospitalità della Preside, Prof. Tommasa Basile, il libro è stato presentato nell'ambito del progetto "Donne di mare, Donne d'amare" promosso dalla professoressa Domenica Leo. La presentazione, oltre all'autrice, ha visto la preziosa e fattiva partecipazione delle professoresse Carmelita Merlino e Elvira Casaceli.


Per visualizzare alcuni passaggi dell'evento cliccare su questo link

https://www.facebook.com/share/p/ArYvYnhd18uTp73g/

Fondazione AIRC e Caronte & Tourist di nuovo insieme per l’Azalea della Ricerca. A Messina appuntamento con i banchetti di AIRC domenica 12 maggio a Piazza Duomo

 COMUNICATO STAMPA


Olga Mondello Franza: “Più di 6.000 ricercatori impegnati ogni giorno nella battaglia contro i tumori femminili. Regalare o regalarsi l’Azalea è un modo concreto per supportare la ricerca”.

Messina - 10/5/2024 - Ogni anno in Italia si registrano 55.900 nuovi casi di carcinoma al seno; 12.700 nuovi casi di tumore all’utero; 6.000 nuovi casi di tumore all’ovaio.

Restano numeri allarmanti, ma la ricerca scientifica ha compiuto passi da gigante e oggi - infatti - se uno di questi tumori è diagnosticato in fase iniziale le possibilità di guarire superano il 90%.

 Diagnosi sempre più precoci, terapie più efficaci e meglio tollerate, approcci chirurgici sempre meno invasivi.

Per questo lavorano, ogni giorno, i 6.000 ricercatori impegnati - con il sostegno di AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro - nella battaglia contro i tumori femminili.

 Nel 2015 AIRC ha tagliato il traguardo del mezzo secolo di attività: cinquant’anni di sostegno alla ricerca oncologica con l’obiettivo di portare, nel minor tempo possibile, i risultati dai laboratori alle persone.

L’Azalea della Ricerca - che quest’anno compie quarant’anni (la prima edizione risale infatti al 1984) - è il fiore simbolo della Festa della Mamma ma in tutti questi anni è diventata soprattutto l’alleata più popolare della ricerca sui tumori femminili. Quella ricerca grazie alla quale oggi due donne su tre sono in vita dopo cinque anni da una diagnosi di cancro. E fino a qualche anno fa non era affatto così.

 Domenica 12 maggio, Festa della Mamma, circa 20 mila volontari animeranno le piazze in tutta Italia per l’appuntamento con L’Azalea della Ricerca, per celebrare quarant’anni di impegno e per ricordare che il futuro della ricerca è nelle mani di ognuno.

L’appuntamento a Messina è a Piazza Duomo, dove dalle prime ore del giorno fino al tramonto con un contributo di 18 euro è possibile regalare (o regalarsi) non solo e non semplicemente una pianta a fioritura stagionale ma un simbolo di lotta, di condivisione, di speranza, poiché grazie all’acquisto di una Azalea della Ricerca, ognuno avrà aiutato il mondo scientifico, contribuendo alla difficile ma non impossibile lotta contro il cancro.

Commemorazione nell'81° dall'affondamento del Santamarina: foto e video

 Comunicato 

A Vulcano, per commemorare una delle pagine più tristi della storia delle isole. 

Ieri, il Sindaco Riccardo Gullo e il Vicesindaco Saverio Merlino hanno partecipato alla celebrazione annuale in occasione dell’anniversario del disastro che, ottantuno anni fa, causò la morte di molti eoliani. 

Una pagina di guerra e di morte: il 9 maggio 1943, a largo di Vulcano, un sommergibile inglese affondò il piroscafo Santamarina, una nave moderna che assicurava i collegamenti fra le isole dal 1928, voluta dalla Società Eolia fondata a Salina nel 1926 (poi diventata Siremar). 

In tre lustri di servizio la nave era carica di storie; per gli Eoliani una vista familiare e rassicurante

Il boato, provocato dall’impatto dei siluri inglesi sul piroscafo, sconvolse le Eolie. La nave, colpita al centro, si spezzò in due tronconi e colò a picco in circa 5/10 minuti.

“La guerra” – ha detto il Sindaco – “come ha ricordato Padre Lio citando Papa Giovanni Paolo II, è un’avventura senza ritorno. Tutti noi, che siamo nati dopo le grandi guerra, abbiamo creduto e sperato di non assistere mai a conflitti armati nella nostra Europa Unita. Lentamente, invece, stiamo scivolando nell’orrore. L’Europa che abbiamo voluto costruire è un’Europa che ripudia la guerra.”

“La guerra è questo” – ha concluso il Sindaco indicando il mare dove aveva appena deposto la corona di fiori commemorativa – “un siluro che distrugge decine e decine di vite, di storie mutilate. Noi non vogliamo la guerra.”

Festeggiano il compleanno...

... Antonio Beninati, Salvatore Salupo, Lorenza Sciacchitano, Bartolo Mondello, Angelo Delia, Mariella Barone, Roby Puglisi.  





Ricordando... Gasparino Monteleone, Pino Raffaele , Francesco Broccio , Umberto Mirabito

 Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Mettere un punto

Oggi, 10 maggio: San Cataldo


Non comune, ma diffuso un po' dappertutto in Italia, il nome di Cataldo è frequente particolarmente in Puglia, e soprattutto nella città di Taranto, di cui è Patrono, da tempi remoti, l'unico Santo di nome Cataldo.

Eppure Cataldo non è un Santo locale, ma un Santo irlandese, venerato a Taranto, dove si trova la sua tomba, in una ricchissima e bella cappella del Duomo, detta il « Capellone ». Sarebbe approdato sulla piana terra pugliese nella rada che si apre, sul lido adriatico, presso la città di Lecce, e che da allora s'intitola perciò a San Cataldo, ed è oggi celebre località balneare.

I Tarantini, orgogliosi sia del loro Cappellone, sia del loro San Cataldo, avrebbero desiderato considerarlo secondo Vescovo della loro città, se a questo desiderio non si fosse opposta una croce d'oro ritrovata nella tomba del Santo nell'anno 1094, durante la ricostruzione della chiesa distrutta dai Saraceni.

Si tratta di una di quelle croci, dette benedizionali, che venivano infisse a un bastoncino e impugnate anticamente dai Vescovi con la sinistra, mentre con la mano destra benedicevano i fedeli.
Sulla croce ritrovata nella tomba di Taranto era scritto: Cataldus Rachau, cioè Cataldo Vescovo di Rachau. Da un attento esame dell'incisione, gli studiosi hanno potuto stabilire che la scritta risale al VII secolo.
E’ stato così possibile ricostruire la personalità di questo Santo, nato al principio del secolo in Irlanda. Allievo e poi maestro nel celebre monastero di Lismore, fondato da San Cartago, egli sarebbe poi giunto all'episcopato in modo insolito, cioè con la morte del Duca dei Desii, il quale lo aveva accusato di stregoneria, a causa dei suoi miracoli.
Dopo aver retto santamente il vescovado, Cataldo si sarebbe imbarcato, verso il 666, per un viaggio in Terrasanta. All'andata o al ritorno, approdato o naufragato sulla costa salentina, si sarebbe recato a Taranto, dove i cittadini lo vollero porre sulla cattedra vescovile vacante. Morto nel 685, venne sepolto sotto l'impiantito della cattedrale dove il suo corpo fu rinvenuto e chiaramente identificato, come abbiamo detto, nel 1094. Della sua santità fecero fede innumerevoli miracoli, che diffusero prima in Puglia, poi in tutta Italia, la devozione per il Vescovo irlandese, al cui nome s'intitolarono cappelle e chiese, località e paesi, dalla costa del mare al crinale dei monti. Insieme alla sua fama, al suo culto e al suo nome, si diffusero anche i proverbi sul suo conto. Uno di questi, legato alla sua festa celebrata in maggio, dice: « Quando è il giorno di San Cataldo, passa il freddo e viene il caldo ».

Il 18 maggio a Lipari convegno Le isole e i loro territori "Eredi di bellezza pre - vediamo l'utopia del futuro"


 

Buongiorno... così!


 

giovedì 9 maggio 2024

Politiche sociali, dalla Regione 17 milioni di euro per i disabili gravissimi

Diciassette milioni di euro dalla Regione Siciliana per il pagamento dei contributi economici in favore dei disabili gravissimi per il mese di aprile 2024. Le risorse, a valere sul Fondo per la disabilità e la non autosufficienza, saranno destinate a tutte le Asp dell’Isola sulla base della comunicazione del numero delle persone che hanno diritto al beneficio economico. I soggetti censiti al mese di aprile risultano 14.358.

Politiche sociali, si insedia il gruppo interistituzionale per il contrasto a pedofilia e pedopornografia

Si è insediato, nella sede dell'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali a Palermo, il gruppo interistituzionale per il contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia. Obiettivo, il coordinamento delle azioni a tutela dei minori vittime di sfruttamento sessuale e abuso. L'organismo, che resterà in carica per tre anni, è composto da un pool di esperti: il presidente dell'Osservatorio permanente sulle famiglie; il garante per l’Infanzia e l’adolescenza per la Regione Siciliana; il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale; il direttore del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie; i dirigenti dei centri operativi per la sicurezza cibernetica della Sicilia orientale e occidentale; il presidente del Corecom, tre componenti designati dalle associazioni regionali di volontariato che operano nel settore, il dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali.

Nel dettaglio, il gruppo si occuperà della progettazione triennale di un programma di attività, del monitoraggio per l’emersione di crimini sessuali e delle richieste di aiuto, sia da parte di minori vittime di abuso o sfruttamento sessuale o di potenziali "sex offender", attraverso strumenti di supporto e accompagnamento. Particolare attenzione sarà rivolta a bambini e ragazzi in situazione di maggiore fragilità e vulnerabilità, come minori con disabilità, stranieri non accompagnati, richiedenti asilo o coinvolti nella crisi dei rifugiati. Inoltre, sarà promossa una campagna di informazione e sensibilizzazione, anche attraverso la creazione di un apposito portale o mediante l’utilizzo di portali esistenti, su queste tematiche e sugli strumenti di contrasto messi in campo dalla Regione.

Prevista anche la stipula di protocolli d’intesa tra le istituzioni pubbliche e private, le realtà associative e di volontariato, le forze dell’ordine e le case-famiglia, volti a rafforzare la rete territoriale già esistente e a effettuare un’analisi dei bisogni formativi degli operatori che intervengono sul fenomeno della pedofilia e pedopornografia. Si procederà anche alla verifica dell'effettiva presenza e disponibilità sul territorio di strutture predisposte al soccorso e all’assistenza delle vittime con la predisposizione di un'apposita banca dati.

"Eoliani che non ci sono più" ( 14° video: durata 4 minuti circa)

Continuiamo con le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato. 

Copertina: Franco Giunta; 1) Francesco Lauricella; 2) Giovanna Longo; 3) ?; 4) Giovanna (Gina) Trimboli; 5) Margherita Virgona; 6) Bartolo Della Chiesa; 7) Umberto Saltalamacchia e Maria Miranda; 8) ? e Nunziata Gallo; 9) Domenico Faralla; 10) Domenico Russo; 11) ? ; 12) Eugenio Spanò; 13) Fabio Adornato; 14) Marina Casamento Biviano; 15) Franca Di Giovanni; 16) Giuseppina Mandile; 17) Franco Giunta; 18) Bartolo Profilio; 19) Paolo Roux; 20) Giovannino Medorini; 21) Anna Maria Giuffrè; 22) Stefano Cincotta; 23) Gioacchino Mannuccia; 24) Valentino Abbate; 25) Franco Trimboli; 26) Fulvio Natoli; 27) Gaetano D'Ambra; 28) Germana Franza; 29) Giacomo Greco; 30) Giovanni Deidda; 31) Giovanni Spada; 32) Giovanni Sarpi; 33) Giovanni Toni; 34) Giuseppe Cassarà; 35) Giuseppe Nocera; 36) Maria Sciacchitano; 37) Franco Scoglio; 38) Domenico Iacono; 39) Giuseppe Svezia; 40) Pino La Greca e Girolamo Crivelli; 41) Nino Natoli.             

Pescando nel nostro archivio - 5 Marzo '13:Video della processione di S. Bartolomeo sul Corso V.E.

Ricordando... Antonino Natoli


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Considerazioni sulla campagna antincendio 2024 (di Renato Cacciapuoti)

- Foto d'archivio - 
- Agli Organi di stampa locali -

(di Renato Cacciapuoti) Con il Decreto dell’assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana (D.A. 114/GAB del 15 marzo u.s.), è stato anticipato, rispetto agli anni passati, l’inizio della stagione antincendio boschivo dal 15 maggio sino al 31 ottobre 2024.

La suddetta decisione prende le mosse dall’analisi dei dati statistici relativi agli eventi verificatisi nell’ultimo quinquennio e nell’ultimo decennio, i quali evidenziano un significativo incremento del numero di incendi boschivi a partire dalla seconda metà del mese di maggio ed una attenuazione degli eventi in ottobre. Invero le statistiche raccontano che nei mesi prettamente invernali si sono verificati eventi anche rilevanti.

I cambiamenti climatici in atto, recanti maggiori temperature e prolungate siccità, hanno reso ancora più alto il rischio che possano verificarsi incendi boschivi e/o di interfaccia (linee, superfici o zone dove costruzioni o altre strutture create dall’uomo si incontrano o si compenetrano con aree naturali o vegetazione combustibile) difficilmente contenibili, con le risorse umane e strumentali disponibili. Senza una adeguata prevenzione dei rischi la sola lotta attiva contro gli incendi sembra non essere sufficiente.

Nelle zone a clima mediterraneo, a causa delle succitate sfavorevoli condizioni meteo, legate al cambiamento climatico globale, gli incendi non rappresentano più un pericolo riconducibile solamente al periodo estivo.

L’estate del 2023 ha visto bruciare, senza soluzione di continuità, il nostro meridione. I dati e le previsioni inducono a ritenere che anche il 2024 sarà un “annus horribilis” per quanto attiene gli incendi boschivi e di interfaccia.

 n un simile contesto, gli spazi di ottimismo sono davvero fievoli. Si rende necessario dunque apportare un cambiamento negli approcci finora usati per prevenire il fenomeno degli incendi.

Alcuni dei cambiamenti auspicati involgono le Ordinanze in materia di prevenzione dal rischio incendi, fondamentale strumento nelle mani dei Sindaci. Le misure di prevenzione si devono tradurre in interventi concreti da calibrare tenendo conto delle peculiari caratteristiche del territorio.

Ad esempio, la realizzazione di fasce parafuoco assume importanza strategica unitamente alla rimozione completa della vegetazione dai bordi stradali. È oggettivamente dimostrato che la maggior parte degli incendi si propaga agevolmente grazie alla presenza di materiale vegetale secco lungo i cigli stradali. Nonostante i bilanci sempre più magri degli Enti pubblici è opportuno che gli interventi di pulitura siano realizzati in anticipo (preferibilmente entro la data di apertura della stagione antincendio) e ripetuti almeno una volta durante il periodo estivo. 

Il controllo dell’attuazione degli obblighi statuiti rappresenta un aspetto di capitale rilevanza in quanto solo mediante l’irrogazione di sanzioni si potranno ottenere risultati tra gli inadempienti.

Le statistiche indicano che, nel nostro territorio, sempre più di frequente, gli incendi hanno inizio per “colpa” (negligenza, imperizia ed imprudenza). L’accensione di “fuochi controllati” in agricoltura nel periodo di divieto assoluto di accensione, corrispondente al periodo di massimo rischio, non può essere consentito in alcun modo.

Gli incendi verificatisi ad aprile, dapprima in Sicilia, poi in Calabria ed in Sardegna, indicano plasticamente i cambiamenti ai quali dovremmo in futuro sempre più abituarci.

 Numerosi Comuni siciliani, sulla scorta del precitato D.A. 114/GAB, hanno emanato, con congruo anticipo, le Ordinanze in materia di prevenzione degli incendi di interfaccia e boschivi.

Pertanto, a partire dal 15 maggio p.v., in questi Comuni, è fatto divieto assoluto di lasciare ammucchiati i rifiuti o residui vegetali vicino ai boschi o terreni incolti, bruciare stoppie, materiale erbaceo e residui di potature. Allo stesso tempo è stato ordinato ai proprietari, affittuari, conduttori o detentori a qualsiasi titolo di fondi incolti di provvedere alla pulizia dei terreni, specie quelli adiacenti le reti viarie di trasporto o zone urbanizzate (lasciando una fascia di rispetto non inferiore a 10 metri dai confini di proprietà e dai fabbricati).

È un vero peccato che, ad oggi, non sia ancora stato emanato il suddetto provvedimento da parte del Comune di Lipari.

Festeggiano il compleanno...

... Marco Torre, Giusy Giardina, Carlo Aguglia, Santino Belmuda, Andrea Cortese, Monica Blasi, India Bongiorno, Teresa Sarni

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"I Bastardi di...Scoglio". Meeting a Lipari con gli ex calciatori dell'ACR Messina dal 6 al 9 giugno

🏆 "𝗜 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗱𝗶... 𝗦𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼"
🏝️ Lipari si appresta a ricordare la figura dell’allenatore eoliano Franco Scoglio con un evento commemorativo.
📅 L' iniziativa in programma si terrà dal 6 al 9 Giugno 2024.
⚽ Saranno presenti alcuni ex calciatori del Messina, allenati da Franco Scoglio, i cosiddetti " Bastardi" che nel maggio del 1986 regalarono alla città il ritorno in serie B.
✨ Special guestes dell' evento saranno il mister Giacomo Modica, il Ds Domenico Roma con i calciatori: Vincenzo Plescia, Domenico Franco e Damiano Lia.

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: L'insegnamento della nebbia

Oggi, 9 maggio: Sant'Isaia

Isaia, profeta ebreo, nacque attorno all’anno 765 a.c dal padre Amoz e visse in un periodo di forti tensioni dal punto di vista sociale e politico, sotto minaccia di un’invasione assira in Israele.

Nel 740 a.C., anno in cui morì il re Ozio, Isaia ebbe nel tempio di Gerusalemme una visione nella quale il Signore lo inviava ad annunciare al popolo la rovina di Israele. Sacerdote della tribù di Levi, Isaia è uno dei cinque più importanti profeti di cui si parla nella Bibbia. Ciò che di importante si può dire circa la vita del profeta Isaia è che, differentemente da quanto accada per altri profeti, in Isaia prevale l’aspetto poetico, politico e visionario dell’essere un profeta.

Il suo peso politico, in maniera particolare, fece sì da renderlo un personaggio molto noto al suo tempo grazie soprattutto ai suoi continui e costanti tentativi di impedire alleanze militari, dietro il sostegno dell’unica strada possibile: la fiducia in Dio. La sua attività profetica, invece, fu quella di costante impegno nel denunziare il degrado morale diffuso tra il popolo a causa della prosperità del paese.

Del profeta Isaia si perde ogni traccia attorno al 700 a.C. e secondo quanto detto dalla tradizione ebraica fu molto probabilmente arrestato e successivamente condannato a morte sotto Manasse. I vangeli apocrifi, diversamente, ritengono che venne torturato e che il suo corpo venne squarciato in due parti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di sant’Isaia, profeta, che, nei giorni di Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia, re di Giuda, fu mandato a rivelare al popolo infedele e peccatore la fedeltà e la salvezza del Signore a compimento della promessa fatta da Dio a Davide. Presso i Giudei si tramanda che sia morto martire sotto il re Manasse.