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venerdì 2 agosto 2024

Torna fruibile la sezione distaccata del Museo a Filicudi

Ha riaperto i battenti ieri la sezione distaccata del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea di Lipari a Filicudi Porto. L’ingresso è gratuito e il museo sarà aperto tutti i giorni dalle 10:30 alle 13:30.

Il Museo di Filicudi, inaugurato nel 2004, è ospitato in una tipica casa eoliana a due piani e suddiviso in due sezioni: etno-antropologica al piano terra e archeologica al primo piano.

Eolie: Esemplari di lucertola eoliana, nata in cattività, introdotta in isolotto

Comunicato 

Da oggi la lucertola Podarcis raffonei, endemica delle Isole Eolie e considerata gravemente minacciata, ha una nuova popolazione. Nell’isolotto Pietra Quaglietto, poco distante dalla costa occidentale di Vulcano, sono stati infatti rilasciati i primi individui nati in cattività grazie al progetto SAVE THE AEOLIAN LIZARD, ideato e gestito dall’associazione Nesos di Lipari.

“Siamo davvero soddisfatti”, dichiara Pietro Lo Cascio, biologo della conservazione e coordinatore del progetto, “perché dopo tre anni, con questa prima reintroduzione, il progetto entra finalmente nella fase “viva”, ossia incrementare i siti che ospitano popolazioni della lucertola eoliana”.

SAVE THE AEOLIAN LIZARD è stato avviato nel 2022, grazie al sostegno delle ONG Initiative PIM e SMILO, delle fondazioni MAVA, Prince Albert II de Monaco e Blue Marine e delle aziende INEF e Nutrinovel, ed è un progetto a basso budget, basato prevalentemente sul volontariato, che non prevede interventi invasivi come traslocazioni o eradicazioni e che una volta sperimentato potrà essere facilmente replicato in altri contesti e con altre specie.

“Abbiamo lavorato molto per raggiungere questo obiettivo, e adesso proseguiremo con il programma di captive breeding”, aggiunge Francesco Allegrino, “per ottenere altri individui da rilasciare su nuovi isolotti”.

“La lucertola eoliana vive oggi in pochissime aree dell’arcipelago, soprattutto piccoli isolotti”, conclude Pietro Lo Cascio, “la sua importanza in termini di conservazione è tale da farla considerare non soltanto un’emergenza locale, ma una vera e propria icona della biodiversità a livello mediterraneo”.

Una curiosità riguarda il toponimo dell’isolotto scelto per ospitare la nuova popolazione, Pietra Quaglietto, che i locali chiamano invece “Petra i quajetri”: la “quajetra” è infatti il nome dialettale della berta maggiore, un uccello marino dai costumi pelagici che torna ogni estate a nidificare sull’isolotto; le coppie che si riproducono sull’isolotto sono monitorate negli anni passati proprio dall’associazione Nesos, la cui mission è coniugare ricerca e conservazione a forme di turismo sostenibile nelle Eolie e in altri ambienti insulari.

Al castello di Lipari per la rassegna "Le maschere di Dioniso" il 2 agosto la commedia "Difetti perfetti"

Comunicato - Terzo appuntamento della Rassegna Teatrale LE MASCHERE DI DIONISO organizzata dalla Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico di Lipari. Ospite La pluripremiata compagnia teatrale Codex 8&9 di Rossano Corigliano che porterà in scena una divertentissima commedia di Gianpiero Garofalo “ Difetti Perfetti ".

Buon Compleanno

...a Sergio La Cava, Lorenza Rando, Domenica D'Angelo, Fabrizio Famularo, Concetta Villanti, Antonino Gugliotta, Margherita Muzzioli, Valentina Giardina, Angelo Ferlazzo, Nadia Falanga, Roberta Saglimbeni, Angela Falanga, Tindaro Merlo  

Ricordando...Anna Favaloro


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Oggi, 2 agosto: Santa Maria degli Angeli

 Il 2 agosto si ricorda Santa Maria degli angeli e del perdono, Madonna alla quale è dedicata una Basilica in Assisi, e dove Ella apparve a San Francesco, il quale svolse parte della sua opera nella cosiddetta Porziuncola, una chiesetta ottenuta in dono dai monaci Benedettini del monte Subasio nella quale fondò l'Ordine dei Frati Minori, da lui stesso rimodernata e sistemata e presso cui si ritirava in preghiera e meditazione.


Proprio qui si narra che un giorno di luglio del 1216 San Francesco si trovasse a pregare quando gli apparve in tutto il suo fulgore la Madonna seduta alla destra di Gesù Cristo e circondata da angeli la quale gli chiese in che modo poter esaudire il suo desiderio di mandare tutti in paradiso.


San Francesco rispose prontamente: "Signore, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”. Quale altruistica richiesta! Che tutti quelli che nel corso degli anni si fossero recati a pregare nella Porziuncola, avessero ottenuto la completa remissione delle loro colpe, quello che viene conosciuto come il Perdono di Assisi.

Gli fu infatti risposto di recarsi dal Papa in carica, ovvero il Pontefice Onorio III il quale dopo averlo ascoltato e concessa l'indulgenza gli chiese se volesse un documento, ma il frate rispose sicuro: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.


Così il 2 agosto di quell'anno San Francesco promulgò il Grande Perdono per ogni anno in quella data a coloro che fossero andati nella chiesetta della Porziuncola, oggi all'interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

IL PERDONO DI ASSISI
COME OTTENERE L’INDULGENZA PLENARIA DEL PERDONO DI ASSISI


(Si può applicare per sé o per i defunti)
Dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del giorno seguente (2 agosto) si può lucrare una volta sola l’indulgenza plenaria.

CONDIZIONI RICHIESTE:
  1. Visita, entro il tempo prescritto, a una chiesa francescana, cattedrale o Parrocchiale o ad altra che ne abbia l’indulto e recita del “Padre Nostro” (per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo) e del “Credo” (con cui si rinnova la propria professione di fede).
  2. Confessione Sacramentale per essere in Grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti).
  3. Partecipazione alla Santa Messa e Comunione Eucaristica (negli otto giorni precedenti o seguenti).
  4. Una preghiera secondo le intenzioni del Papa (almeno un “Padre Nostro” e un’Ave Maria” o altre preghiere a scelta), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.
  5. Disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato, anche veniale.

Buongiorno...così!


 

giovedì 1 agosto 2024

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Agosto non ti conosco, arrivederci a settembre

Per i Pomeriggi culturali eoliani domani presentazione del libro "L'Isola che mi amava"



"Il Museo della Pomice a Porticello". Dalla Gazzetta del sud del 1° agosto 2024

 



Ventuno ordigni bellici ritrovati sul fondale. Dalla Gazzetta del sud del 1° agosto 2024

Pomeriggio culturali eoliani: Il 3 agosto presentazione del libro San Berlinguer di Marcello Sorgi


 

Dal 26 al 30 agosto il "Multisport Camp 24" della Ludica Lipari. Le modalità e il programma




 

Ricordando... Anna Di Pietro ved. Furnari


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

STROMBOLI: OPERATIVO IL PUNTO DI RACCOLTA RIFIUTI AL PORTO. CHI VI PUO' CONFERIRE

COMUNICATO - E’ operativo da oggi il Punto di Raccolta Rifiuti differenziati in ambito portuale. L’area, opportunamente recintata, sarà aperta al pubblico tutti i giorni
- dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 20:00
Potranno conferire le imbarcazioni da diporto e gli ospiti delle case-vacanza o i proprietari di casa, in partenza da Stromboli, che hanno necessità di smaltire i rifiuti residui del loro soggiorno opportunamente differenziati.

Alicudi: Capre morte impigliate in reti da pesca "trappole". La denuncia delle associazioni animaliste

Messina, 1 agosto 2024 – Immagini agghiaccianti quelle che documentano la tremenda morte alla quale sono andate incontro in questi giorni numerose capre selvatiche di Alicudi, rimaste impigliate in reti da pesca posizionate, a quanto pare, non dalla ditta incaricata a catturare le stesse per decisione del Comune di Lipari, ma da privati cittadini con l’intenzione di risolvere il “problema” senza attendere l’intervento degli organi preposti.

LNDC Animal Protection, LAV e Vitadacani per la Rete dei Santuari Animali Liberi appena appreso il fatto si sono immediatamente attivate, chiedendo con un’istanza alle autorità preposte di intervenire urgentemente per rimuovere subito questa ed eventuali altre reti sull’isola, piazzate con questa crudele finalità. Sono numerose, infatti, le capre rimaste impigliate, lasciate lì intrappolate e agonizzanti fino alla morte, mentre ora i primi cadaveri – come documentato da foto e video delle associazioni – stanno imputridendo al sole. Il macabro rinvenimento è stato fatto nella zona di Pianicello, un’ampia area di cui non si conosce la proprietà.

“Dalle foto e dai video che abbiamo a disposizione si vedono unicamente due corpi di animali senza vita, ma ogni giorno nuove capre rischiano di rimanere impigliate e di rimetterci la vita”, hanno affermato le associazioni: “Chiediamo non solo che venga subito rimossa questa rete, ma anche chi si verifichi l’eventuale presenza di altre trappole simili in tutta l’isola e che siano individuati e perseguiti penalmente i responsabili di tale condotta, che possono integrare i reati di maltrattamento di animali, uccisione e bracconaggio. Come più volte dichiarato, ribadiamo che siamo disponibili al confronto e alla collaborazione con le autorità preposte, a partire dal Comune di Lipari che fino a oggi ha ignorato le nostre richieste, al fine di individuare insieme una strada comune e condivisibile, sia per il bene degli animali sia per la percezione dell’isola stessa nel mondo. Confidiamo nell’attivazione concreta e veloce di un provvedimento”.

Buon Compleanno

...a Clara Cipriano, Ludovica Capodanno Curatolo, Paolo Romeo, Marcella Di Benedetto, Danya Daoura, Giuseppe Strozzi, Giulia Maniscalco, Sabina Costa, Lidia Coppolina, Antonella Di Giorgio, Domenico Parisi, Sara Bartolone

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Cambiare per cambiare le cose

Oggi è il 1° agosto: Sant'Alfonso Maria de' Liguori

Nacque il 27 settembre del 1696 a Napoli dalla nobile famiglia De' Liguori. Ricevette dai suoi buoni genitori un'educazione santa ed energica, a cui il piccolo Alfonso non mancò di corrispondere, conservando per tutta la vita una predilezione speciale ed un vivo sentimento di riconoscenza verso sua madre.

Con uno studio accurato ed indefesso ottenne la laurea di avvocato a soli sedici anni. Dopo avere esercitato con brillante successo la sua professione per parecchi anni, per un errore commesso involontariamente nel trattare mia causa in tribunale rimase talmente scosso, che decise di abbandonare il mondo per seguire la voce di Dio che lo chiamava al sacerdozio. Tale cambiamento non era facile; numerose difficoltà gli si paravano innanzi: era nobile, di ottime qualità, abile nella professione, amava con grande affetto la sua famiglia ed era da loro riamato; ma egli rimase immobile nel suo proposito.

Divenuto sacerdote, si esercitò nella predicazione popolare e nell'insegnamento del catechismo. A tutti rivolgeva la sua parola semplice, caritatevole, senza ricercatezza, e per predicare il Vangelo ai poveri, fondò la congregazione religiosa dei Redentoristi.

Fu autore di molteplici opere letterarie, teologiche e di celebri melodie natalizie, tra cui la famosissima "Tu scendi dalle stelle", derivato come versione in italiano dall'originale "Quanno nascette Ninno"

Nel 1762, a 66 anni, fu eletto vescovo di S. Agata dei Goti. Esercitò l'episcopato con grande zelo, facendo di tutto per estirpare il male e salvare le anime. Dopo tredici anni, colpito da gravi malattie, domandò ed ottenne di essere esonerato dall'episcopato e ritornare nel suo istituto. Ebbe a sopportare terribili prove anche nella vecchiaia. Morì il 1 agosto del 1787 alla veneranda età di 91 anni.

Illustre per virtù e miracoli, il Sommo Pontefice Gregorio XVI lo annoverò nel catalogo dei Santi; e Pio IX lo dichiarò Dottore della Chiesa universale.

Fra le continue occupazioni della sua vita sacerdotale ed episcopale, trovò modo di scrivere numerosissime ed importanti opere, fra le quali è celebre la Teologia Morale in diversi volumi. Altre opere meno importanti sono: Verità della fede, Vittoria dei Martiri, Trionfi della Chiesa. In quasi tutti gli scritti si prefisse lo scopo di difendere l'infallibilità pontificia e la Verginità di Maria, onde ebbe il merito d'aver preparato la definizione e la propagazione di questi due dogmi, che avvenne circa un secolo dopo per opera di Pio IX. Molto popolari e utili alle anime sono: Il gran mezzo della preghiera, Le visite al SS. Sacramento, Le glorie di Maria, L'apparecchio alla morte, La via della salute.

PRATICA. Crediamo all'onnipotente intercessione di Maria; chi è devoto di Maria, si salva; chi è molto devoto di Maria, si fa santo
PREGHIERA. O Dio, che per mezzo del tuo beato confessore e vescovo Alfonso Maria, acceso dello zelo delle anime, dotasti la tua Chiesa di una nuova famiglia religiosa, ti preghiamo che ammaestrati dai suoi salutari insegnamenti e corroborati dai suoi esempi possiamo giungere felicemente a te.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa, che rifulse per la sua premura per le anime, i suoi scritti, la sua parola e il suo esempio. Al fine di promuovere la vita cristiana nel popolo, si impegnò nella predicazione e scrisse libri, specialmente di morale, disciplina in cui è ritenuto un maestro, e, sia pure tra molti ostacoli, istituì la Congregazione del Santissimo Redentore per l’evangelizzazione dei semplici. Eletto vescovo di Sant’Agata dei Goti, si impegnò oltremodo in questo ministero, che dovette lasciare quindici anni più tardi per il sopraggiungere di gravi malattie. Passò, quindi, il resto della sua vita a Nocera dei Pagani in Campania, tra grandi sacrifici e difficoltà.

Buongiorno...così!


 

mercoledì 31 luglio 2024

Individuato un parcheggio per decongestionare Canneto. Dalla Gazzetta del sud del 31 luglio 2024


 

INFORMAZIONE SPAZZATURA SU STROMBOLI. COMUNICATO

COMUNICATO - INFORMAZIONE SPAZZATURA SU STROMBOLI

Oggi gli operatori non hanno potuto completare il giro di raccolta della tipologia del giorno (indifferenziato) a causa del mancato arrivo dei compattatori che avrebbero dovuto sostituire quelli pieni. Domani è previsto l’arrivo della nave con i compattatori di ricambio, e la spazzatura non prelevata oggi sarà ritirata.

Ricordando...Anna De Maria


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

De Luca (M5S): "Contributo straordinario di quasi 800 mila euro in favore del Comune di Lipari grazie ad un mio emendamento"

COMUNICATO

 Il provvedimento è stato approvato dall’Ars nel corso dell’ultima seduta per l’approvazione delle variazioni di bilancio. “Queste somme sono fondamentali per evitare il dissesto finanziario” spiega il deputato messinese.

 

31 luglio - Arrivano buone notizie per il Comune di Lipari dopo l’ultima seduta all’Ars per l’approvazione delle variazioni di bilancio. Infatti, con un emendamento a prima firma del deputato messinese Antonio De Luca (M5S), è stato approvato uno stanziamento di quasi 800 mila euro in favore dell’amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Gullo, allo scopo sostenerla nella sua opera di risanamento dei conti.

 

“Questo contributo straordinario - spiega l’on. Antonio De Luca -  consentirà di rifondere in parte il Comune di Lipari dei maggiori oneri sostenuti per la manutenzione e la gestione della vecchia rete idrica sinora mantenuta in esercizio a causa della mancata consegna di quella nuova. Queste somme rappresentano, quindi, una boccata d’ossigeno fondamentale per le casse del Comune, al fine di cercare di evitare la dichiarazione di dissesto finanziario, con il conseguente innalzamento di tutte le tariffe comunali e il blocco di tante spese fondamentali per il rilancio economico delle isole minori”.


LA NOTIZIA ITALPRESS SULLA MANOVRINA

PALERMO (ITALPRESS) – Sospensioni, trattative, ribaltoni, attese: dopo una giornata di passione, iniziata alle 15 e finita a mezzanotte dopo un stop di quasi 4 ore, all’Ars è stata approvata la manovra da 160 milioni di euro, destinati tra le altre cose al contrasto della siccità, alle infrastrutture e al sostegno degli enti locali.
Al centro della sospensione, avvenuta intorno alle 19, vi era il maxiemendamento sui contributi per ciascun territorio: una volta trovata una quadra, alle 23:30 circa, i lavori sono ripresi e il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha quasi subito annunciato l’approvazione della manovra. Il raggiungimento di tale risultato è in continuità con quanto aveva auspicato in mattinata lo stesso Galvagno, che durante la cerimonia del Ventaglio aveva raccontato come “dinanzi a una manovra che è stata assolutamente condivisa da tutte le forze politiche abbiamo stabilito che entro oggi si finisse con la variazione di bilancio”. Sono stati 38 i voti favorevoli, 21 quelli contrari: i lavori proseguiranno questa mattina con la discussione del decreto legge di riforma delle ex province, anche questo seguendo la scaletta annunciata ieri dal presidente dell’Ars. I lavori a Palazzo dei Normanni si fermeranno il 7 agosto per la pausa estiva.
Dall’Ars anche 23,5 milioni di euro ai comuni in difficoltà finanziaria. “L’Assemblea – ha spiegato il deputato regionale Marco Intravaia – ha dato un segnale concreto di vicinanza ai Comuni, in modo particolare a quelli in condizione di dissesto e pre-dissesto. Le amministrazioni locali sono gli enti in prima fila nell’affrontare i problemi dei cittadini e spesso si trovano impotenti proprio per la mancanza di fondi. Situazioni che diventano drammatiche per i comuni in dissesto, che hanno difficoltà a garantire anche i servizi essenziali. Il Parlamento regionale è accanto a loro”. Nel dettaglio la quota è così ripartita: un milione ad hoc sono destinati a Palermo, Catania e Messina; nove milioni vanno ai comuni che hanno già deliberato il piano di equilibrio pluriennale; due milioni ai comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti; sei milioni agli enti con i piani di riequilibrio sotto esame della Corte dei Conti; 5 milioni per i comuni in dissesto con una popolazione fino a 25 mila abitanti.
La manovra da 160 milioni varata dall’Ars include anche altre proposte. “Nonostante l’assenza di una strategia che guidi le iniziative di questo governo regionale, siamo comunque riusciti a portare a casa alcuni interventi importanti per il territorio e per il settore della Pesca”, ha detto il deputato regionale trapanese del Partito Democratico, Dario Safina. “L’Assemblea ha approvato le mie proposte – ha aggiunto – permettendo così di stanziare 100.000 euro per la ristrutturazione e l’ultimazione del teatro open di Santa Ninfa. Con questi fondi potrà finalmente tornare a essere un luogo di aggregazione e cultura per la comunità. Inoltre – ha continuato – sono stati destinati 200.000 euro per il completamento della via Tivoli nel Comune di Erice e altri 200.000 euro per la ristrutturazione della chiesa del cimitero di Paceco, costruita nel 1932, è chiusa da anni a causa delle precarie condizioni di staticità. Questi interventi sono fondamentali per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e preservare il nostro patrimonio storico e culturale”.
Un altro intervento riguarda il ristoro dei danni subiti dai pescatori nel 2022 a causa del doppio fermo biologico. “Dopo quasi due anni di battaglie – ha sottolineato Safina -, il parlamento ha finalmente riconosciuto la bontà della mia proposta, stanziando un primo milione di euro per risarcire i pescatori colpiti da provvedimenti illegittimi del dipartimento della Pesca. Si tratta di quasi 10.000 euro a peschereccio, un primo passo significativo verso il giusto risarcimento per questi lavoratori”.
All’Ars è passato anche un emendamento del M5S alla Finanziaria Ter, a firma della deputata Roberta Schillaci, che prevede gli ambulatori sociali di oculistica ed odontoiatria per le persone a basso reddito. La norma “mira a consolidare su tutto il territorio siciliano – si legge in una nota – la rete degli ambulatori sociali per questi tipi di prestazioni, realizzata tramite le associazioni di pubblica assistenza aderenti ad A.N.P.A.S. Sicilia. I dettagli dell’operazione saranno definiti in seguito tramite un provvedimento della Regione”.
“Un servizio del genere – ha affermato Schillaci – vuole essere una mano tesa verso chi oggi ha difficoltà a curarsi a causa di prestazioni costose o delle lunghe liste d’attesa”.
L’Aula ha anche dato il suo ok a un ordine del giorno a firma del capogruppo del M5S Antonio De Luca che impegna il governo a porre in essere ogni sforzo necessario a definire le procedure di stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali entro il 31 dicembre. “Le procedure di stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali, previste dall’articolo 10 della legge regionale del 16 gennaio scorso – ha detto Antonio De Luca – sono in enorme ritardo, e questo, oltre a causare scioperi e agitazioni che mettono a rischio la fruibilità del patrimonio culturale siciliano, e di conseguenza grossi incassi per la Regione, costringe questi lavoratori nella prigione di un precariato non più accettabile. Mi auguro che il governo dia seguito a questo nuovo impegno. Da parte mia posso assicurare che vigilerò in tal senso”.
De Luca, però, è critico sulla manovra. “La solita manovra tappabuchi, senza una minima visione d’insieme – ha affermato -, come ci ha abituati questo governo che ha dimostrato ancora una volta di non sapere guardare ai reali bisogni della regione: si poteva e doveva fare di più, anche perchè difficilmente nell’immediato futuro si avranno a disposizione le somme di cui ha disposto ora l’esecutivo grazie alle maggiori entrate registrate. In questo momento di grande emergenza per la siccità, la crisi idrica e l’emergenza rifiuti – ha continuato De Luca – questa legge si limita a qualche norma spot per i comparti agricolo e zootecnico. Niente di più o quasi, anche perchè manca da mesi l’assessore all’Agricoltura e perchè questo governo in due anni non ha avuto mai il coraggio di presentare riforme strutturali per questi settori. Si va avanti come al solito, piazzando pezze qua e là, non curandosi del fatto che, intanto – ha concluso -, il buco che si voleva coprire aumenta sempre di più”.

Ritrovati ai Faraglioni

 


Contattare il +39 377 371 5644

Emozionante serata al Centro Studi per la proiezione del film "Il giudice e il boss". Consegnato al regista Scimeca l'Efesto


CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI

    COMUNICATO STAMPA 

Emozionante serata ieri al Centro Studi con la proiezione del film di Pasquale Scimeca “Il giudice e il boss”.

Come ha dichiarato il regista nel corso della presentazione il suo lavoro si colloca quale anello mancante nella narrazione dei fatti di Cosa Nostra tra gli anni ‘60 e l’ascesa violenta e criminale di Totò Riina e Binno Provenzano.

L’inizio del film ci porta in un mondo arcaico – la Sicilia tra gli anni ’60 e ’70 – in cui Cosa Nostra non è ancora ciò che sarebbe diventata da lì a poco, Totò Riina è ancora un “picciotto” che tenta di farsi strada tra i Corleonesi e gli altisonanti nomi di Falcone e Borsellino sono ancora lontani dagli eventi storici tristemente noti. Scimeca si fa carico di raccontare quel segmento storico che molti ignorano, tratteggiando il volto primitivo di una mafia fatta di banditismo, dall’uccisione del vecchio capomafia Michele Navarra (il 2 maggio 1958) e della successiva guerra di mafia che vede contrapposti gruppi di corleonesi per il controllo del territorio, citando fatti spesso dimenticati, come la strage di braccianti di Portella della Ginestra orchestrata da Salvatore Giuliano (“Ho capito che mafia, massoneria, servizi segreti sono la stessa cosa, sono serpenti velenosi che hanno dato vita al peccato originale, la strage di Portella delle Ginestre“, dice Terranova a Mancuso) e il modo in cui Cosa Nostra divenne un’organizzazione vera e propria, nonché il consolidarsi dei rapporti col mondo politico (in queste circostanze appare la figura di Vito Ciancimino).

Tutto questo si concretizza nella lotta intrapresa dal giudice Cesare Terranova e dal maresciallo di polizia Lenin Mancuso contro il boss mafioso Luciano Liggio e le istituzioni facilmente corruttibili (dai giudici, agli usceri, alla politica, alla borghesia palermitana). Dopo dieci anni di indagini e la denuncia di un centinaio di mafioso il primo maxi processo per mafia tenutosi a Bari nel 1969. Ma le istituzioni (Giudice e giurati popolari), come sappiamo e come il film ci mostra, cedettero dinnanzi alle minacce e Terranova rimase solo e umiliato, condannato a un destino che la pellicola non mostra ma che chiunque può facilmente dedurre.

La performance di Gaetano Bruno ci concede di toccare con mano il coraggio, l’audacia e il senso civico del giudice Terranova, in un’interpretazione magistrale. Lo stesso possiamo dire, in effetti, per tutto il cast, che gode di mostri sacri del cinema come Peppino Mazzotta e Claudio Castrogiovanni, ai quali si aggiungono anche Naike Anna Silipo, Marco Gambino, Rita Abela, Vincenzo Albanese, Marilù Pipitone, Rosario Minardi, Omar Noto, Sergio Vespertino, Antonio Curcio, Giovanni Arezzo ed Enrico Lo Verso.

Avviandoci alla conclusione, possiamo affermare che se l’obiettivo dell’autore era quello di piantare un seme nella nostra coscienza, di fare luce su fatti che la maggior parte ignora, possiamo dire che è riuscito nell’intento di stimolare curiosità e voglia di saperne di più, per scoprire ciò che Terranova per primo aveva in fondo intuito: la mafia c’è ed è implicata con la politica, col potere, con la gente comune. Nasconderci dietro a un dito non serve a estirparla ma solo ad alimentarla.

“Le posso fare una domanda? Lei nei miei occhi vede paura?”: con questa frase Terranova inchioda il suo sguardo fiero e deciso in quello di Liggio e questa espressione basta a delinearne la grandezza.

Nel corso della serata presentata da Tiziana De Luca al regista è stato consegnato il premio “EFESTO”.

Il film uscirà nelle sale il 25 settembre 2024.

Il Centro Studi ringrazia Pasquale Scimeca per aver presentato in anteprima mondiale la sua opera al festival delle isole Eolie “Un Mare di Cinema”

Lipari, 31 luglio 2024

                                    Ufficio Stampa Centro Studi

Ventuno ordigni nei fondali tra Vulcano e Patti. Emessa ordinanza interdittiva

Ventuno ordigni bellici sono stati rinvenuti, sui fondali, nel canale tra Vulcano e Patti, dalla Next Geosolutions Europe Spa e segnalati all'Autorità marittima.  
Con ordinanza del comandante del porto di Lipari, tenente di vascello Fabio Cicero, è stato interdetto qualsiasi pubblico uso di quella parte del fondale marino, incluso quello connesso alle attività di pesca.

Buon Compleanno

...a Cristina Mazza, Lola Di Mauro, Bernhard Schmidt, Patrizia Maccioni, Maria Narduzzo, Giovanna Di Mauro, Lorenzo Cambria, Monica Lo Schiavo, Maria Luisa Tesoriero


Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Coscienza

Oggi, 31 luglio: Sant'Ignazio di Loyola

Prescelto alla difesa di Pamplona, da prode sostenne l'assedio con un pugno di uomini, ma nel furore della mischia ebbe una gamba spezzata.

Mentre era costretto a letto, chiese qualcuno di quei romanzi cavallereschi che allora erano in voga, ma non avendone a portata di mano gli furono dati la vita di Gesù Cristo e un libro di vita di santi. Portato più dalla necessità che dalla devozione, Ignazio incominciò a leggerli. Quei digiuni, quelle veglie, quelle mortificazioni di quegli uomini grandi davanti a Dio e davanti agli uomini, lo colpirono fino nell'intimo dell'anima. Era la grazia divina éhe entrata nel suo cuore cominciava ad operare. Tremenda fu la battaglia della natura colla grazia, ma finalmente questa prevalse e la sua vita mutò.

Non appena ebbe forze bastevoli per reggersi in piedi cominciò ad attuare i disegni che, illuminato dalla luce divina, aveva progettato nella malattia.

Si recò al santuario di Monserrat: quivi, ai piedi di Maria, depose spada e corazza, e, donato il ricco vestito cavalleresco ad un povero, si ritirò nella grotta di Manresa.

Il rigore e l'austerità della vita quivi trascorsa furono grandi. Duramente provato resistette; fedele a Dio nella mortificazione, nella preghiera e nel raccoglimento, Dio lo premiò, riversando su di lui un torrente di benedizioni, di dolcezze, di grazie e di gioie, di rivelazioni, di illustrazioni straordinarie e meravigliose. Qui compose l'aureo libro degli Esercizi Spirituali, che fu ed è una perenne scuola di perfezione cristiana.

Ignazio, fermo nel proposito di voler unicamente servire Dio, visitò la Terra Santa. Di ritorno si stabilì a Barcellona ed intraprese lo studio del latino. Passò quindi a Parigi ove trovò Saverio, Rodriguez ed altri coi quali stabilì di fondare una milizia di Cristo che chiamò « Compagnia di Gesù »; nella cappella di Montmartre emetteva i voti religiosi coi compagni. A Roma, esposta ogni cosa al S. Padre, tutto veniva approvato. Così nasceva la Compagnia di Gesù che, nel corso dei secoli, contrassegnata dalla caratteristica della persecuzione e del martirio, fiorì ovunque apportando bene immenso a tutta l'umanità.

Con la nuova Compagnia, Ignazio mandava missionari fra gl'infedeli, difendeva la verità cattolica contro l'eresia protestante e promuoveva il rinnovamento della pietà tra i fedeli.

Fondò anche il Collegio Germanico, e tante altre pie istituzioni che ci attestano il suo grande zelo. Più volte lo si sentì esclamare che se gli fosse stato dato di scegliere avrebbe preferito vivere incerto della beatitudine e intanto lavorare per il Signore e la salvezza del prossimo, piuttosto che morire subito colla sicurezza della gloria eterna. Esausto di forze, consumato dalla carità e pieno di meriti, il 31 luglio del 1556 passava nella patria beata a ricevere il premio dei giusti.

PRATICA. La lettura della vita di Gesù fu per Ignazio il principio della sua conversione: leggiamola anche noi.

PREGHIERA. Dio, che a propagare maggiormente la gloria del tuo nome, per mezzo del beato Ignazio provvedesti la Chiesa militante di nuovo sussidio, concedi che col suo aiuto e a sua imitazione noi combattendo in terra meritiamo di essere coronati con lui in cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ignazio di Loyola, sacerdote, che, nato nella Guascogna in Spagna, visse alla corte del re e nell’esercito, finché, gravemente ferito, si convertì a Dio; compiuti gli studi teologici a Parigi, unì a sé i primi compagni, che poi costituì nella Compagnia di Gesù a Roma, dove svolse un fruttuoso ministero, dedicandosi alla stesura di opere e alla formazione dei discepoli, a maggior gloria di Dio.
 

Stasera per un "Mare di cinema" presentazione del libro "Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere immortali" di Alessandro D'Avenia


 

Buongiorno...così!


 

martedì 30 luglio 2024

E' deceduto Bartolo Reitano. Messa in suffragio domenica a Quattropani


 

Rifiuti,, punti di raccolta per diportisti. Dalla Gazzetta del sud del 30 luglio 2024

Il premio "Uomo di mare" allo scrittore liparese La Greca. La consegna a Spadafora nel corso della II edizione della Festa del Mare

Nel corso della "Serata di Gala Awards", oltre a La Greca, saranno premiati la scrittrice Nadia Terranova e l'artista e fotografo Giuseppe La Spada
 

ISOLE EOLIE: CONTROLLI STRAORDINARI DEI CARABINIERI. 9 DENUNCE E 6 GIOVANI SEGNALATI QUALI ASSUNTORI DI DROGHE.

I Carabinieri hanno predisposto straordinari servizi di controllo su tutto il territorio dell’arcipelago eoliano. Sono stati pertanto attuati pattugliamenti e posti di controllo, anche nelle ore notturne, volti alla prevenzione e contrasto dei reati, con riferimento ai delitti predatori, all’uso e allo spaccio di stupefacenti, alle violazioni al Codice della Strada e alle condotte illecite che possono pregiudicare la sicurezza dei cittadini, nonché alla vigilanza delle acque dell’arcipelago eoliano.

Durante le verifiche stradali, i militari dell’Arma hanno controllato più di 190 persone e circa 100 veicoli con la contestazione di numerose violazioni al Codice della Strada, anche per condotte che mettono in pericolo l’incolumità di automobilisti e pedoni. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale i Carabinieri di Santa Marina di Salina hanno denunciato una persona per rifiuto di sottoporsi all’accertamento sull’uso di alcool o stupefacenti, mentre i militari di Vulcano hanno proceduto, deferendolo all’Autorità Giudiziaria, nei confronti di un individuo per guisa sotto l’effetto di alcool e sanzionato tre individui per ubriachezza molesta, in quanto sorpresi mentre infastidivano cittadini e turisti sulla pubblica via.

Inoltre, durante il servizio, i Carabinieri delle Stazioni di Lipari e Stromboli hanno denunciato due individui per porto di coltello di genere vietato, mentre i militari di Vulcano hanno deferito un soggetto per furto aggravato di un cellulare, asportato ad un turista su pubblica via, infine, sempre i Carabinieri di Lipari hanno denunciato un uomo per omessa custodia delle armi regolarmente dichiarate.

Nell’ambito dei controlli ai locali pubblici, i Carabinieri di Vulcano hanno deferito la titolare di un ristorante per tentata frode nell’esercizio del commercio, ovvero per aver tentato di somministrare cibi congelati, attestandoli sui menù come freschi.
Nel corso dei predisposti servizi antidroga, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno denunciato due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di droghe in parte suddivise in dosi pronte per la cessione. Nel medesimo contesto, sei persone, di età compresa tra i 21 e 35 anni, sono state segnalate alla Prefettura di Messina poiché trovate in possesso di modiche dosi di droga per uso personale.

Il luogo adatto per il "Museo della pomice" è Porticello. Sidoti (Italia nostra) non demorde



 

Torneo under 15 al Freeland, se lo aggiudica il Noa team (Foto e video)

Primo posto nel torneo under 15, al Freeland di Bartolo Giunta, per il Noa team, secondo il Coccio team. premiati anche Andrea Giuffrè (miglior portiere del torneo) e Ivan Giardina (miglior calciatore del torneo)

 




A nuoto da Alicudi raggiunge Capo Calavà: nuova impresa del medico nutrizionista Giovanni Brancato


Lo “squalo delle Eolie” colpisce ancora e, bracciata dopo bracciata, da Alicudi raggiunge Capo Calavà.
La straordinaria impresa messa a segno da Giovanni Brancato si è conclusa prima del previsto, riuscendo in “sole” 48 ore ad attraversare il braccio di mare che separa la costa gioiosana dall’isola più lontana dell’arcipelago eoliano.
È lungo l’elenco dei record segnati dal fuoriclasse Giovanni Brancato, che di professione è medico nutrizionista. Nato a Messina, residente a Lipari ma da parecchi anni abitante del comune ligure di Alassio, fra le varie prodezze compiute a nuoto (Corsica-Alassio, Olbia-Ostia, Palermo-Patti), spicca il record mondiale per la traversata in mare aperto dalla Tunisia alla Sardegna. Il primatista assoluto, settantenne solo all’anagrafe, è tra i testimonial di “Mare Sicuro” della Guardia Costiera.

Stasera a Villa Santa Lucia (Lipari) presentazione del libro "Mercoledì delle ceneri"