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domenica 15 settembre 2024

Oggi, 15 settembre: Beata Vergine Maria Addolorata


Ogni sguardo dato a Lei da Gesù, ogni accento di quel labbro soave, mentre sollevava Maria sulle ali dell'amore materno, la precipitava nell'investigabile abisso del più acerbo dolore. Se la Vergine si compiaceva nel contemplare quel volto leggiadro, tosto la conturbava il desolante pensiero che un giorno quel volto sarebbe stato sformato dalle percosse e ricoperto dal gelido sudore della morte; se ne mirava la fronte divina, su cui si divideva la bionda capigliatura, Maria soffriva pensando all'orribile serto da cui sarebbe stata un giorno incoronata.
Questi sentimenti dolorosi si tramutarono in realtà, quando giunse per Maria il momento solenne di assistere alla divina passione. Tutto quello che Ella sofferse sin qui, altro non fu che la preparazione del martirio che l'attendeva sull'erta fatale del Golgota. Quando Gesù morì, la terra tremò, si spaccarono le pietre, cominciarono ad addensarsi le tenebre sul creato; a queste manifestazioni della natura indignata, la folla dei curiosi, colta da panico, si diradò. L'invitta Madre allora si accostò ancor più alla croce per unire il proprio martirio a quello del Salvatore.
L'addoloratissima Madre accolse più tardi sulle sue ginocchia le spoglie dell'adorato Figliuolo.
Questo fu il prezzo che la Madonna dovette pagare per la rigenerazione dell'umanità e meritarsi la sublime dignità di Madre universale. Tale infatti fu proclamata Maria nel modo più solenne al cospetto del cielo e della terra dalla voce di un Dio agonizzante

PRATICA. Consideriamo quanto siamo costati a Maria SS., e non rinnoviamole i dolori con nuovi peccati. 
PREGHIERA O Dio, nella cui passione, secondo la profezia di Simeone, la spada del dolore trapassò l'anima dolcissima della gloriosa Vergine Maria, concedi benigno, che come ne celebriamo i dolori, così otteniamo i frutti abbondanti della tua passione.

I sette dolori di Maria

PRIMO DOLORE: La rivelazione di Simeone
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».

SECONDO DOLORE: La fuga in Egitto
Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto.

TERZO DOLORE: Lo smarrimento di Gesù nel Tempio
Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».

QUARTO DOLORE: L'incontro con Gesù sulla via del Calvario
Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore. (Lm 1, 12). «Gesù vide sua Madre lì presente»

QUINTO DOLORE: La crocifissione e la morte di Gesù.
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero Lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla Croce; vi era scritto "Gesù il Nazareno, il re del Giudei" (Lc 23,33; Gv 19,19). E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!" E, chinato il capo, spirò.

SESTO DOLORE: La deposizione di Gesù tra le braccia di Maria
Giuseppe d'Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.

SETTIMO DOLORE: La sepoltura di Gesù e la solitudine di Maria
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Magdàla. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Balneari, tavolo tecnico della Regione con associazioni. Savarino: «Avviato dialogo positivo e costruttivo»

Imprenditori e istituzioni regionali a confronto per affrontare i temi legati alle concessioni demaniali marittime. Si è tenuta a prima riunione del tavolo tecnico fortemente voluto dall’assessore regionale al Territorio e all'ambiente Giusi Savarino e dal presidente della Regione Renato Schifani. Presenti, oltre all’assessore, i dirigenti del dipartimento Ambiente e del Demanio e i rappresentanti regionali di Anci Sicilia, Sib Confcommercio, Fiba Balneari, Confartigianato Imprese demaniali, Assobalneari Confindustria, Federalberghi, Lega navale italiana, Cna Balneari Sicilia.

«Dopo un lungo periodo di incertezza giuridica – afferma l'assessore Savarino – è importante avviare un percorso che possa dare certezze a un comparto prezioso per il nostro territorio, sempre nell'ambito di una cornice normativa nazionale. Si tratta soprattutto di imprese a carattere familiare che danno lavoro a migliaia di persone. È stato un dialogo positivo e costruttivo».

Nel corso della riunione sono intervenuti i rappresentanti regionali delle associazioni e delle sigle sindacali, che hanno avanzato alcune proposte: la possibilità, in sede di applicazione della norma nazionale, di fare prevalere il principio di insularità ed evidenziare che la Sicilia non presenta “scarsità della risorsa”, ossia di spiagge libere; una revisione delle linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo del demanio marittimo; la possibilità di disciplinare in maniera specifica la condizione delle strutture ricettive alberghiere ubicate a ridosso del mare.

L'assessore Savarino, la prossima settimana, chiederà una convocazione della Conferenza Stato-Regioni per avviare un confronto con il governo nazionale e gli altri enti territoriali sui margini di applicazione del decreto legge e su eventuali modifiche in sede di conversione in legge.

Buongiorno e buona domenica, così!


 

sabato 14 settembre 2024

Recuperata poiana ferita e consegnata alla Forestale (foto e video)

 Una poiana ferita e non in grado di volare è stata recuperata in Vico Montebello a Lipari da Bartolo Lo Nardo e, grazie alle indicazioni della dottoressa Laura Gulotta, consegnata alla Forestale di Lipari



Nuove colate di fango nelle strade di Stromboli. Dalla Gazzetta del sud del 14 settembre 2024


 

Raffiche di vento a 40 km orari. Ennesimo isolamento per le Eolie. Dalla Gazzetta del sud del 14 settembre 2024


Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Affidarsi a qualcuno

Piano regolatore portuale leva di sviluppo per le Eolie. Dalla Gazzetta del sud del 13 settembre 2024


 

Tragico incidente sulla Messina-Catania: perde la vita Alessandro Bisazza, fratello del nostro caro amico Gaetano.

La notte scorsa, poco prima delle 2, un drammatico incidente si è verificato al chilometro 42 dell’autostrada A18, nel tratto che attraversa il territorio di Trappitello.

La vittima, il 52enne Alessandro Bisazza, residente a Spadafora, fratello del caro maestro Gaetano, era alla guida di un SUV, un Fiat Freemont. Per un malore, da quanto apprendiamo fulminante, ha perso il controllo dell’auto che, praticamente senza guida, ha invaso anche la carreggiata opposta prima di schiantarsi violentemente contro il guard-rail

Nonostante l’intervento tempestivo del 118, ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato vano. 

La compagna, che si trovava con lui in auto, è stata trasportata all’ospedale di Taormina ma è già stata dimessa. 
I funerali di Alessandro Bisazza saranno celebrati lunedì alle 16 nella Chiesa del Sacro Cuore di Spadafora

Al caro Gaetano e a tutta la famiglia le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

Il ripristino dell'energia elettrica a Ginostra e Alicudi e le altre due Ansa in partenza da Lipari ogg

Ginostra e Alicudi: Ripristinata erogazione energia elettrica

A male beni di prima necessità. Residenti chiedono tecnico fisso

LIPARI, 14 settembre ANSA - Ripristinata, rispettivamente, dopo oltre 36 e 32 ore, l'erogazione di energia elettrica nel piccolo borgo di Ginostra (Stromboli) e nell'isola di Alicudi. Per il ripristino della normale erogazione, i tecnici dell'Enel sono arrivati Ginostra con un elicottero privato, mentre ad Alicudi con una corsa straordinaria della nave traghetto Nerea di Caronte & Tourist isole minori. 

Il ritorno alla normalità non placa certo la rabbia delle due piccole comunità che, oltre a lamentare considerevoli danni dovuti alla perdita delle derrate alimentari, necessarie di refrigerazione, temono che il disservizio (come d'altronde già accaduto) possa ripetersi durante la stagione invernale e, per questo, chiedono un presidio minimo di tecnici Enel, in quel periodo.  


Anche Alicudi senza luce oltre a Ginostra

In attesa di tecnici Enel e si perdono derrate e farmaci

E' deceduta Bettina La Greca ved. Enguirda. Messa in suffragio domani a Canneto

Non solo Ginostra, Alicudi senza luce da oltre 30 ore.

Nelle Eolie, sferzate dal maltempo, c'è un'altra comunità, oltre a quella di Ginostra, in sofferenza per la mancanza di energia elettrica: quella della piccola e remota Alicudi. 
Con uno dei pochi telefonini ancora attivi, viene comunicato che l'isola è, totalmente, priva di energia elettrica da oltre 30 ore e si attende, già da ieri, l'arrivo di un tecnico Enel che ripristini la normale erogazione. 
Il blackout ha già comportato la chiusura di un bar e la perdita delle derrate alimentari che necessitano di refrigerazione, con danni, di conseguenza, di una certa rilevanza. In difficoltà per questo anche la bottega dell'isola e la guardia medica
Mentre scriviamo apprendiamo che una squadra di tecnici Enel dovrebbe giungere in nave sull'isola: sperando che questa possa approdare. 

Buon Compleanno a...

 

...Francesca Basile, Emilia Gallo, Janet Quadara, Simonetta Medda, Marzia Ficarra 


Ginostra ancora senza energia elettrica, mentre lo Stromboli intensifica la sua attività

Riceviamo da Gianluca Giuffrè e pubblichiamo:
Da oltre 32 ore buona parte del villaggio di Ginostra, nell’isola di Stromboli, è senza energia elettrica a causa di un guasto alla centrale Enel. Da ieri, abitanti e turisti attendono l’arrivo dei tecnici per ripristinare l’energia elettrica. 
Tra l'altro vi è anche la Guardia medica senza energia elettrica con difficoltà ad operare in caso di emergenza e farmaci che si stanno perdendo senza refrigerazione.
Il borgo si trova isolato a causa del mare in tempesta e l’unico modo per raggiungere Ginostra al momento è l’elicottero. 
Ieri, nella parte centrale del borgo è tornata l’elettricità dopo oltre 14 ore, troppo tardi per salvare le derrate alimentari in refrigerazione. Sempre più spesso, negli ultimi tempi, avvengono interruzioni dell’energia elettrica e la centrale, che inizialmente doveva essere fotovoltaica, va a gasolio ed è obsoleta. Doveva essere riconvertita in energia pulita con un progetto innovativo da svariati milioni di euro, annunciato in pompa magna, nel 2019, da Enel. Da allora si son perse le tracce sia dei finanziamenti che dei successivi lavori. Parrebbe che vi sia un rimpallo di responsabilità tra Comune di Lipari, che è proprietario dei terreni della centrale, ed Enel che impedisce la soluzione del problema. Nessuno però è abbastanza chiaro sul punto. Intanto la centrale di Ginostra continua ad andare a gasolio e spesso salta la corrente con enormi danni per gli utenti. Inoltre, proprio ieri sera, si è intensificata l’attività vulcanica dello Stromboli mentre a Ginostra si dovevano accendere le candele per illuminare le abitazioni.

Gianluca Giuffrè

IL COMUNICATO INGV
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 12:30 UTC* di ieri, l'attività stromboliana dalle bocche dell'area craterica Nord è diventata progressivamente più frequente ed energetica, come mostrato dalle telecamere di videosorveglianza. Nelle ultime ore si è osservato uno spattering quasi continuo che ha alimentato un trabocco lavico visibile a partire dalle ore 20:15 UTC di ieri, quando la copertura nuvolosa si è diradata. Il flusso lavico attualmente scorre sulla parte alta della Sciara del Fuoco, attestandosi ad una quota di circa 450 m. Questa attività si associa a franamenti di materiale caldo lungo il pendio e fino alla linea di costa. Dal punto di vista sismico, dalle 12:30 UTC circa di ieri, l'ampiezza media del tremore ha subito un rapido incremento fino a valori molto alti. Successivamente, dopo ampie oscillazioni, dalle 21:40 UTC circa l'ampiezza si è riportata su valori alti. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative

*All'orario UTC bisogna aggiungere 2 ore

Oggi, 14 settembre 2024: Esaltazione della Santa Croce

La festa dell'Esaltazione della S. Croce si celebrava in memoria delle parole profetiche del Divin Maestro: « Quando sarò innalzato da terra, trarrò tutto a me » e « quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo allora conoscerete chi sono io ». Questa festa, secondo molti autori, era già fissata il 14 settembre e celebrata con gran solennità, prima ancora che l'imperatore Eraclio riportasse il Santo Legno nel luogo da dove Cosroe, quattordici anni prima, lo aveva asportato.

Cosroe II, re dei Persiani, nel 614, approfittando della dissoluzione dell'impero, mosse guerra ai Romani, col futile pretesto di vendicare l'imperatore Maurizio ed i suoi figli, che Foca aveva barbaramente trucidati. La condotta però ch'egli tenne ben presto diede a conoscere che egli non bramava altro che di saziare la sua ambizione e sfogare il suo odio contro i cristiani. Depredò la Mesopotamia, occupò successivamente le città di Edessa, Cesarea, Damasco e Gerusalemme e dopo aver fatto il solito bottino, abbandonò la Città Santa al saccheggio. Tra i tesori rapiti si trovava quello della Croce del Redentore che S. Elena aveva lasciata come pegno prezioso nella basilica del S. Sepolcro.

Eraclio, successore di Foca, alla vista delle gravi calamità provocate dalla guerra, propose a Cosroe la pace che venne respinta. Eraclio allora con digiuni e preghiere implorò l'aiuto di Dio e radunato l'esercito ingaggiò battaglia campale contro i Persiani che rimasero definitivamente sconfitti presso le rovine di Ninive. Cosroe fuggì ed associò al trono il figliuolo Medarse. Ciò spiacque immensamente al figlio maggiore di Cosroe, Siro, a cui per diritto di primogenitura toccava il regno. Sdegnato dell'affronto, giurò vendetta, e al passaggio del Tigri barbaramente uccise il padre ed il fratello. Eraclio, che come condizione di pace aveva posto la restituzione della Croce, tornò a Gerusalemme, ringraziando la Provvidenza della vittoria riportata.

L'imperatore stesso con vesti imperiali volle portare a spalle la preziosa reliquia alla chiesa di S. Croce sul Calvario, ma una mano invisibile lo arrestò presso la porta che conduceva al colle. Preso da timore, Eraclio si volse al patriarca Zaccaria e questi gli disse: « Guarda, imperatore, che con questi ornamenti di trionfo non imiti la povertà e l'umiltà con cui Gesù Cristo portò il pesante legno nella sua passione ». L'imperatore comprese, e indossato un umile vestimento, riprese la Croce, proseguendo speditamente il cammino. Nella Chiesa, la santa reliquia fu esposta alla pubblica adorazione: la cerimonia fu accompagnata da strepitosi miracoli.

Questa solennità fu poi celebrata ogni anno, premettendo alla festa quattro giorni di preparazione, e numerose turbe accorrevano a Gerusalemme in tale circostanza. Un anno vi si recò anche Maria Egiziaca, che ebbe la grazia della conversione, principio della sua santità.

« Attesa l'importanza religiosa della santa città, scrive il card. Schuster, questa festa si diffuse presto nel mondo cristiano, soprattutto orientale, tanto più che delle particelle della vera Croce fin dal quarto secolo venivano trasportate da Gerusalemme in molte altre chiese di Oriente e d'Occidente; e ci si teneva a riprodurre nelle principali città le cerimonie solenni del culto gerosolimitano verso la S. Croce, il vessillo trionfale della salute cristiana ».

PRATICA. Fermiamoci un istante a considerare í dolori di Gesù sulla Croce, e per amor suo abbracciamo volentieri la nostra croce.

PREGHIERA. O Dio, che in questo giorno ci rallegri colla solennità dell'Esaltazione della S. Croce, fa, te ne preghiamo, che possiamo godere in cielo dei frutti di quella redenzione del cui mistero avemmo conoscenza in terra.

Isole minori, Regione chiederà finanziamento per nuovo traghetto

La Regione Siciliana è pronta a dotare di un nuovo traghetto la propria flotta al servizio dei collegamenti con le isole minori. La giunta Schifani ha dato mandato all'assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò, di richiedere al Ministero per gli Affari europei per il Sud, le Politiche di coesione e per il Pnrr un finanziamento di 140 milioni per la fornitura di una seconda unità navale RO-PAX Classe A da adibire al trasporto di passeggeri, auto, mezzi pesanti, merci, anche pericolose e autocisterne sulla tratta Trapani-Pantelleria.

Una possibilità già prevista nel contratto stipulato con Fincantieri, che si era aggiudicata la realizzazione della prima unità navale con un' opzione per la fornitura di un secondo traghetto. La prima nave è in costruzione negli stabilimenti di Palermo e verrà armata entro fine 2026, per essere destinata ai collegamenti con Lampedusa.

«L'elevato traffico di persone e merci verso le isole minori, soprattutto nella stagione estiva, rende necessario potenziare il numero di mezzi a disposizione – afferma l'assessore Aricò – con questo provvedimento confermiamo e proseguiamo l'impegno della Regione nel miglioramento dei collegamenti con il territorio, al servizio della popolazione isolana e dei turisti».

Buongiorno...così!


 

venerdì 13 settembre 2024

Acquacalda: Infuria il mare in tempesta, sarà una notte di grande apprensione


Anche se per poche ore torna ad illuminarsi la Croce di Monterosa. Fonti: "Primo passo per riattivare illuminazione per tutta la notte"


Scrive Gesuele Fonti su fb:
"Superando non pochi ostacoli, direi che alla fine ci siamo riusciti.
Anche se per qualche ora, da questa sera la croce di Monterosa torna ad essere illuminata.
Non appena le condzioni meteo lo permetteranno installeremo tutti i pannelli solari che consentiranno l'illuminazione per tutta la notte.
Ciò è stato possibile grazie alla disponibilità di Don Alex, al contributo di alcuni benefattori, a Don Lio e, soprattutto alla professionalità e disponibilità di Fabrizio Cannistrà".


 



Lipari: Vigili del fuoco al lavoro per scongiurare rischi dovuti a rami spezzati dal vento


Da stamattina ed ancora adesso, a causa del forte vento che imperversa su Lipari, numerose sono state le chiamate di cittadini al 112 per chiedere l'intervento dei VVF. 

I predetti hanno rimosso diversi rami penzolanti o caduti sulla strada in varie zone di Lipari a partire da Pianoconte, proseguendo per le vie Conti e Madre Florenzia Profilio.

Il vento non ha fatto altro che mettere in risalto le inadempienze a carico di privati e Comune: i primi non provvedendo alla potatura degli alberi e delle siepi aggettanti sulla pubblica via; il secondo non intimando tali interventi, come previsto dal Codice della strada. 

Da sottolineare, comunque, che, anche nel patrimonio arboreo, di competenza pubblica la situazione è similare. 


Muore a Palermo il 35 enne elettricista messinese Mario Angioletti. Da arbitro di calcio aveva diretto spesso nelle Eolie

Si è spento, all'ospedale Villa Sofia di Palermo dove era ricoverato dal 9 settembre, il 35enne messinese Mario Angioletti. 
 L'elettricista era rimasto gravemente ferito a causa di una rovinosa caduta per il cedimento di un ponteggio in un cantiere. L'uomo, originario di Messina e residente a Faro Superiore, sposato e padre di due figlie, era conosciuto anche nelle Eolie per aver diretto alcune gare del campionato di C2 di calcio a 5: l'ultima il derby di ritorno tra Ludica Lipari e Vulcano (nella foto in alto è di spalle a centrocampo, prima del calcio d'inizio).

Gli organi dello sfortunato, così come da sua precedente determinazione, sono stati donati.

La Ludica Lipari ed Eolienews partecipano al dolore dei suoi cari

Stromboli, Trasporti e Ginostra (Le quattro notizie Ansa in partenza oggi da Lipari)

Ginostra: torna energia elettrica, ma solo al centro del borgo

STROMBOLI, Settembre13 ANSA - Dopo oltre 15 ore è stata ripristinata l'erogazione di energia elettrica nel nucleo abitativo centrale del piccolo borgo di Ginostra, sull'isola di Stromboli,  dove sono presenti piccole, attività turistico - commerciali. Per le aree maggiormente decentrate si dovrà attendere domani quando dovrebbero arrivare, condizioni meteo permettendo, in elicottero i tecnici Enel. Il ripristino nel centro di Ginostra è stato reso possibile grazie all'intervento di un residente nel piccolo borgo, custode della centrale, che è stato guidato da remoto dai tecnici Enel.


Guasto a centrale Enel, borgo Ginostra senza luce da 12 ore

Attesa per invio tecnici in elicottero, anche cellulari out

"Trovarsi isolati e senza energia elettrica, sotto un vulcano attivo - affermano i ginostresi-  non è molto  piacevole, anche perché presto resteremo pure senza comunicazioni: le batterie dei telefonini sono quasi scariche."


 Trasporti marittimi, Federalberghi chiede confronto

A seguito delle numerose segnalazioni riguardanti i continui ritardi e cancellazioni, di servizi a mezzo navi, registrati durante la stagione turistica, Federalberghi aveva già avviato uno scambio di comunicazioni con Caronte & Tourist Isole Minori, ma senza ottenere soluzioni definitive. 

Con l'arrivo delle prime giornate di maltempo, la situazione si è ulteriormente complicata, generando malumori tra gli operatori turistici e i residenti delle isole. In particolare, viene chiesto a gran voce di predisporre “piani di emergenza”, da attivare in condizioni meteo avverse, per garantire almeno le corse del mattino e della sera, sia in entrata che in uscita dalle isole. 

Il recente caso di centinaia di turisti e abitanti costretti a lasciare le Eolie anticipatamente, a causa di un'informazione tardiva su una nave in partenza l’indomani, ha messo in evidenza l’ urgenza di migliorare la gestione dei collegamenti.

Tra le questioni più urgenti da affrontar, Federalberghi evidenzia l’insostenibilità degli aumenti tariffari sulle tratte ministeriali, che stanno gravando sulle comunità locali e disincentivando i turisti.

Dopo incendio pietre e fango in stradelle Stromboli

Intanto l'arcipelago, a causa del forte vento (con punte di 40 km/h), è, ad eccezione di Lipari, isolato. La maggiore isola delle Eolie stamane è stata raggiunta dall'unico mezzo in navigazione, il traghetto Nerea, che l'ha collegata, in una corsa andata e ritorno, con Milazzo, consentendo il rifornimento delle attività commerciali. 

Ginostra: Torna la luce ma solo nel centro del borgo

Dopo oltre 15 ore è stata ripristinata l'erogazione di energia elettrica nel nucleo abitativo centrale del piccolo borgo di Ginostra, dove insistono anche le uniche, piccole, attività turistico - commerciali. Per le aree più decentrate se ne parlerà domani quando dovrebbero arrivare, condizioni meteo permettendo, in elicottero i tecnici Enel. Il rispristino nel centro di Ginostra è stato reso possibile grazie all'intervento di un residente nel piccolo borgo, custode della centrale, che è stato "pilotato" a distanza dai tecnici Enel.

Istituto Comprensivo Lipari - S. Lucia: Inaugurati i nuovi campi sportivi nelle scuole di Canneto e Lipari

Bellissime cerimonie quelle che si sono svolte nei giorni 11 e 12 settembre scorsi nei plessi Santa Lucia e Canneto dell’I.C. “Lipari S. Lucia” di Lipari per l’inaugurazione dei nuovi campi sportivi.

I lavori che hanno permesso la messa a nuovo dei campetti multisport (pallavolo, basket, calcetto) sono stati possibili grazie al finanziamento Regionale “Intervento urgente per lavori di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa in sicurezza e all'adeguamento dell'area pertinenziale esterna adibita ad attività motoria “a valere sulla Circolare assessoriale n. 1/2024.

La Dirigente scolastica Anna Bonarrigo, orgogliosa di inaugurare l’anno scolastico restituendo agli alunni dell’Istituto il diritto di svolgere attività motoria in sicurezza, ha accolto con gioia i numerosi ospiti.

L'inaugurazione ha visto, infatti, la presenza del sindaco Riccardo Gullo, dell'assessore all'Istruzione Cristina Roccella, del vicesindaco Saverio Merlino, dell’Assessore Iacolino, della Presidente del Consiglio di Istituto Giardina Francesca, del Consigliere comunale Cristian Lampo.

Dopo il taglio del nastro e la benedizione impartita da padre Giuseppe Mirabito e da Padre Alex De Gregorio, la Dirigente scolastica, ha rivolto i doverosi ringraziamenti all’Amministrazione Comunale per l’autorizzazione ai lavori e la predisposizione della documentazione amministrativa, e parole di gratitudine nei confronti del personale che ha contribuito, lavorando nel periodo estivo, alla realizzazione delle opere : la DSGA Armeli Cettina, le collaboratrici scolastiche, l’Ingegnere Rosanna Nastasi progettista e Direttore del Lavori. Non sono mancate parole di stima e apprezzamento verso i docenti e gli alunni per la pazienza e la capacità di resilienza che hanno dimostrato nell’attendere la realizzazione dell’impianto sportivo.

Ha quindi preso la parola il Sindaco Gullo il quale ha sottolineato come lo sport sia e vada considerato come momento di socializzazione e di diffusione di sani valori, quali sana competizione e lavoro di squadra.

E’ intervenuta anche la Presidente del Consiglio di Istituto, Francesca Giardina che ha rimarcato l'importanza dello sport come esercizio dei valori condivisi esprimendo soddisfazione per la realizzazione degli spazi sportivi.
Dopo gli interventi gli alunni ed alcuni docenti hanno giocato una partita di volleyball, circondati dagli alunni che festosi hanno fatto il tifo. Al termine agli alunni e agli ospiti è stato offerto un piccolo rinfresco.

Evviva lo sport a scuola! I campi realizzati offriranno opportunità formative non solo di competenze sportive ma anche di cittadinanza attiva. Sono state due giornate all’insegna dell’allegria e dell’ottimismo e la Dirigente ha dichiarato l’intenzione di continuare a reperire risorse per dare maggiori opportunità di crescita e formazione a tutti gli alunni dell’I.C. “Santa Lucia” .

L'INTERVENTO DELLA DIRIGENTE DURANTE L'INAUGURAZIONE DEL CAMPETTO NEL PLESSO DI SANTA LUCIA A LIPARI CENTRO

Buongiorno, dopo tanta attesa, siamo finalmente qui per inaugurare il campetto multisportivo dell’I.C. Santa Lucia, e nella mia veste di Dirigente sono felice e orgogliosa di celebrare questo momento.

Ringrazio le autorità civili e religiose presenti, il personale docente e il personale ATA che mi hanno supportata in questo progetto, la DSGA Armeli Cettina per quanto fatto e la DSGA Rando per quanto farà, l’ingegnere Nastasi e gli alunni presenti.

Un particolare ringraziamento è doveroso sia verso l’Amministrazione comunale che ci ha concesso l’autorizzazione ai lavori senza la quale non avremmo potuto accedere al finanziamento sia verso il Consiglio di Istituto qui rappresentato dalla Presidente, sig.ra Francesca Giardina per la collaborazione.

Forse per i non addetti ai lavori non è scontato, ma realizzare un’opera pubblica non è affatto semplice: c’è una normativa tecnicamente intricata da rispettare, sempre in evoluzione, e soprattutto è indispensabile reperire le risorse necessarie. E’ grazie alla collaborazione di tutti loro che siamo riusciti a dare ai nostri ragazzi un campo dove svolgere attività motoria in sicurezza.

Tutto ciò è stato possibile grazie al finanziamento regionale per “Intervento urgente per lavori di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa in sicurezza e all'adeguamento dell'area pertinenziale esterna adibita ad attività motoria del plesso Santa Lucia dell'l.C. Lipari S. Lucia “
a valere sulla Circolare 1/24 attuativa della Regione Sicilia che ci ha assegnato le risorse.

Ritengo doveroso in questa circostanza ringraziare pubblicamente il progettista e direttore dei lavori ing. Nastasi della quale ho avuto modo di apprezzare la professionalità e la competenza, il che non è sempre scontato, ma quello che voglio sottolineare è il grande senso di responsabilità dimostrato nei confronti della scuola.

Cari ragazzi, a voi, che siete il nostro futuro, e che presto comincerete a giocare su questo campetto auguro di divertirvi e di utilizzare al meglio le nuove attrezzature esercitando l’attività motoria, disciplina indispensabile per lo sviluppo armonico non solo del fisico ma anche dello spirito.

Grazie a tutti per la partecipazione.

Ginostra: Guasto a centrale Enel, borgo senza luce da 12 ore

Il piccolo borgo di Ginostra, nell'isola di Stromboli, da circa 12 ore è senza energia elettrica , per un guasto alla centrale Enel. Abitanti e turisti, che sono isolati da ieri, a causa delle avverse condizioni meteomarine, attendono, con trepidazione, l'arrivo dei tecnici dell' Enel che potrebbe avvenire solo a mezzo elicottero ma, al momento, non si ha alcuna certezza se e quando arriveranno.

" Trovarsi isolati e senza energia elettrica, sotto un vulcano attivo - affermano i ginostresi- non è molto piacevole, anche perché presto presto resteremo anche senza comunicazioni: le batterie dei telefonini sono quasi scariche."

Stromboli, ancora in ginocchio. Sui trasporti marittimi Federalberghi isole di Sicilia chiede confronto urgente

Le due foto sono di Rosaria Cincotta

Stromboli continua a pagare a caro prezzo la devastazione della sua montagna a seguito dell'incendio, nel maggio del 2022, sul set della fiction sulla Protezione civile. La pioggia, caduta oggi, seppur non abbondantemente, ha trasportato sulle caratteristiche stradelle, e nelle pertinenze delle abitazioni, pietre e fango. Cittadini, volontari di protezione civile e ditte incaricate dal Comune sono all'opera per ripristinare un minimo di agibilità nelle aree più colpite.

Intanto l'arcipelago, a causa del forte vento (con punte di 40 km/h), è, ad eccezione di Lipari, isolato. La maggiore isola delle Eolie stamane è stata raggiunta dall'unico mezzo in navigazione, il traghetto Nerea, che l'ha collegata, in una corsa andata e ritorno, con Milazzo, consentendo il rifornimento delle attività commerciali.

Intanto Federalberghi Isole di Sicilia ha inoltrato una nuova richiesta di confronto urgente sulle criticità dei trasporti marittimi

Federalberghi Isole di Sicilia ha inviato una nuova nota al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e all'Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Alessandro Aricò, coinvolgendo anche il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, l'Assessore al Turismo Elvira Amata, l' Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), l' Autorità Portuale dello Stretto, i Sindaci delle isole minori e le Compagnie di navigazione, per rinnovare la richiesta di convocazione urgente di un tavolo di confronto sulle gravi problematiche legate ai collegamenti marittimi con le Eolie.
A seguito delle numerose segnalazioni riguardanti i continui ritardi e cancellazioni, di servizi a mezzo navi, registrati durante la stagione turistica, Federalberghi aveva già avviato uno scambio di comunicazioni con Caronte & Tourist Isole Minori, ma senza ottenere soluzioni definitive. Con l'arrivo delle prime giornate di maltempo, la situazione si è ulteriormente complicata, generando malumori tra gli operatori turistici e i residenti delle isole. In particolare, viene chiesto a gran voce di predisporre “piani di emergenza”, da operare in condizioni meteo avverse, per garantire almeno le corse del mattino e della sera, sia in entrata che in uscita dalle isole. Il recente caso di centinaia di turisti e abitanti costretti a lasciare le Isole Eolie anticipatamente, a causa di un'informazione tardiva su una nave in partenza l’indomani, ha messo in evidenza l’ urgenza di migliorare la gestione dei collegamenti.
Tra le questioni più urgenti da affrontare, Federalberghi evidenzia l’insostenibilità degli aumenti tariffari sulle tratte ministeriali, che stanno gravando sulle comunità locali e disincentivando i turisti.
Inoltre, si sottolinea la necessità di rigenerare e integrare il parco navi, ripristinando i servizi sia statali che regionali, così come quelli dei mezzi veloci ministeriali, in modo da tornare agli assetti operativi precedenti al 2022. 
Un’altra questione cruciale riguarda la manutenzione dei porti delle isole. Così come è urgente completare la bretella di collegamento presso la stazione marittima di Acqueviole a Milazzo per migliorare l'efficienza delle operazioni e ridurre i disagi attualmente riscontrati. Parallelamente, si chiede di rendere finalmente accessibile il porto di Villa San Giovanni per attuare il collegamento con i mezzi veloci previsto dal capitolato di gara.
Infine, Federalberghi richiama l'importanza di attivare un sistema di monitoraggio che permetta di valutare in maniera trasparente la quantità e la qualità dei servizi erogati.
Con questa nuova nota, Federalberghi Isole di Sicilia ribadisce l’urgenza di un confronto costruttivo tra tutte le parti coinvolte per risolvere i problemi organizzativi e strutturali che da troppo tempo affliggono i collegamenti marittimi con l’arcipelago e che stanno danneggiando non solo la qualità della vita degli abitanti, ma anche l’immagine turistica e l’economia locale.

Buon compleanno a...

....Emanuele Carnevale, Maria Groppo, Linda Aiello, Mario Biviano, Bartolo Li Donni

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Autodidatta o guida

Oggi, 13 settembre: San Giovanni Crisostomo

e Giovanni soprannominato Crisostomo, o bocca d'oro, per la sua meravigliosa eloquenza, nacque in Antiochia.
In giovanissima età fu privato del padre. Gli rimase la santa genitrice che ad altro non pensò se non ad adempiere fedelmente tutti gli obblighi di una madre cristiana verso i suoi figliuoli.
Il Crisostomo studiò retorica e filosofia sotto la scorta dei migliori maestri del suo tempo e fece progressi tali che lo stesso suo insegnante ne rimase meravigliato, e, interrogato una volta dai suoi amici quale dei suoi discepoli avrebbe preferito gli succedesse nella cattedra : — Io nominerei, rispose, a mio successore Giovanni; se i Cristiani non ce l'avessero già involato.
Il vescovo di Antiochia, Melezio, conoscendo le rare qualità del Crisostomo, lo ordinò lettore. Flaviano, successore di S. Melezio, lo innalzò al sacerdozio, con l'incarico di predicar la parola di Dio, ufficio che Giovanni compì con zelo infaticabile e con grandissimo frutto. Egli spiegava Ie Scritture con molta chiarezza e proprietà; le sue istruzioni erano sode, le esortazioni vive e penetranti. Riprendeva con forza, esortava con carità e sapeva adattarsi alla mentalità di ciascuno.
Dodici anni continuò nel suo ufficio, quando venne a morire il vescovo di Costantinopoli, Nettario. Nell'elezione il pensiero corse subito a Giovanni, che a voce di popolo fu eletto successore il 26 febbraio dell'anno 398. Lo zelo per riformare i costumi gli attirò molti nemici.
Avendo pubblicamente ripreso dal pulpito alcune colpe dell'imperatrice, questa se ne volle vendicare. Lo fece quindi arrestare, e radunò il consiglio per escogitare cosa fare al Crisostomo. Chi proponeva l'esilio, chi la morte, chi la prigione perpetua, e chi altro. Finalmente uno che conosceva l'animo del Santo disse: « Ouanto avete proposto, altro non serve che a rallegrare il Vescovo. Con una cosa sola voi potete fargli del male, cioè facendogli commettere anche un solo peccato; ma fare questo non è in vostro potere ».
Si decise di esiliarlo in Bitinia. La notte appresso vi fu in Costantinopoli un terribile terremoto che tutti riguardarono come un effetto della collera divina. L'imperatrice medesima si spaventò e scongiurò l'imperatore a richiamare il santo Vescovo.
Tornò Giovanni in mezzo al suo popolo plaudente, ma per poco tempo, perché i suoi nemici non desistettero, e tanto fecero che l'imperatore fu costretto a esiliarlo nuovamente. Giovanni, per l'avanzata età e per gli strapazzi del viaggio, a stento poté arrivare alla città destinata; il giorno dopo il Signore lo chiamò a sè: era il 14 settembre del 407. Varie e pregevolissime sono le opere scritte da lui, e la Chiesa lo dichiarò Dottore.

PRATICA Non temete i mali di coloro che vi vogliono spaventare, ma temete il peccato che vi può mandare eternamente all'inferno.

PREGHIERA. La grazia celeste, deh! Signore, amplifichi la tua Chiesa, la quale hai voluto illustrare con i meriti gloriosi e la dottrina del tuo beato Giovanni, vescovo e confessore

Buongiorno...così!


 

giovedì 12 settembre 2024

Gal Tirreno, via a 17 facilitatori digitali. Dalla Gazzetta del sud del 12 settembre 2024


 

Lipari, due preziosi ponti semichiusi da oltre 7 anni. Dalla Gazzetta del sud del 12 settembre 2024


 

E' uscita la raccolta poetica "Appunti eoliani" di Guglielmo Aprile

E' uscita, per Fara editore, l'ultima raccolta poetica di Guglielmo Aprile, "Appunti eoliani", premiata con la pubblicazione al concorso "Narrapoetando 2024" indetto dallo stesso editore.

Buon compleanno a...

... Consuelo Zaia, Dario Famularo, Maria Peluso, Lina Lunghi, Katia Caruselli

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Inizia la scuola

Oggi, 12 settembre: Santissimo Nome di Maria

 Dopo il nome di Gesù non v'è nome più dolce, più potente, più consolante che quello di Maria; nome dinanzi a cui s'inchinano riverenti gli Angeli, la terra si allieta, l'inferno trema.

Tre sono i principali significati di questo nome:

Mare: dall'ebraico Maryam, nome adatto ad esprimere la sovrabbondanza delle grazie sparse sopra di lei. Come invero tutti i fiumi sboccano nell'oceano, così tutti i tesori delle grazie celesti, tutte le eccelse prerogative e carismi furono versati sopra l'anima della Vergine, la quale è chiamata: « Madre di grazie ».

Amarezza: anche questo conviene moltissimo alla Vergine il cui cuore nuotò in un mare di angoscia, precisamente come aveva predetto il Profeta: « Immenso come il mare è il tuo cordoglio ». Come la Vergine era stata colmata più di tutti i Santi di grazia, così più di tutti loro doveva bere il calice amaro della passione del suo Figliuolo Gesù.

Stella: con questo appellativo la Chiesa invoca la Vergine nel bellissimo inno « Ave, Maris Stella ». S. Bernardo intreccia sapientemente a questo significato le più belle pagine di eloquenza e le più consolanti considerazioni: « Ella è la pura e gloriosa stella che sorge da Giacobbe ed illumina tutto il mondo; la sua luce brilla nei cieli e penetra negli abissi, percorre la terra, infiamma d'amor divino ogni cuore, suscita le virtù e distrugge il vizio. Ella è la candida e dolce stella dalla Provvidenza innalzata sopra il profondo mare dell'universo, per illuminarlo con lo splendore del suo esempio ». Maria è ancora giubilo al cuore, melodia soave all'orecchio, balsamo salutare ad ogni sorta di miserie; come l'arcobaleno indica la fine della tempesta ed annunzia il ritorno della calma, così il nome di Maria entrato in un'anima ne allontana il peccato e la dispone alla pace col Signore.

Il culto del Santissimo Nome della beata Vergine Maria che il Martirologio Romano ricorda in questo giorno, rievoca l' amore della Madre di Dio verso il suo Figlio santissimo ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore, perché sia invocata con profonda devozione. E' un culto che si diffuse nel corso dei secoli in tutta la Chiesa, ed i Pontefici arricchirono d'indulgenze l'invocazione dei nomi di Gesù e di Maria.

Nel 1513 il Papa Giulio II da Roma concesse alla Spagna una festa in onore del nome di Maria. San Pio V la sopprese, Sisto V la ripristinò e si estese poi nel 1671 al Regno di Napoli fino a raggiungere Milano. Dopo la vittoria riportata nel nome di Maria contro i Turchi da Giovanni Sobieski, re di Polonia, il Beato Pontefice Innocenzo XI il 12 settembre 1683, in memoria e grato del prodigio, estese questa festa a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica fra l'Ottava della Natività. Fu infine san Pio X a riportarla al 12 settembre.

PRATICA. S. Bernardo ci raccomanda: «Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, invoca Maria. Un sì bel nome non si parta dalla tua bocca, non si parta dal tuo cuore ».

PREGHIERA. Deh! concedi, Dio onnipotente, che tuoi fedeli, i quali si rallegrano del nome e della protezione della SS. Vergine Maria, siano liberati, per la sua amorevole intercessione, da tutti i mali in terra, e meritino di giungere ai gaudii eterni nel cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. In questo giorno si rievoca l'ineffabile amore della Madre di Dio verso il suo santissimo Figlio ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore perché sia devotamente invocata.

Santissimo Nome di Maria
autore Ilian Rachov titolo Madonna col Bambino


Scrive il Manzoni:

IL NOME DI MARIA


Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d'un fabbro nazaren la sposa; Salia non vista alla magion felice D'una pregnante annosa;

E detto: "Salve" a lei, che in reverenti Accoglienze onorò l'inaspettata, Dio lodando, sclamò: Tutte le genti Mi chiameran beata.

Deh! con che scherno udito avria i lontani Presagi allor l'età superba! Oh tardo Nostro consiglio! oh degl'intenti umani Antiveder bugiardo!

Noi testimoni che alla tua parola Ubbidiente l'avvenir rispose, Noi serbati all'amor, nati alla scola Delle celesti cose,

Noi sappiamo, o Maria, ch'Ei solo attenne L'alta promessa che da Te s'udia, Ei che in cor la ti pose: a noi solenne È il nome tuo, Maria.

A noi Madre di Dio quel nome sona: Salve beata! che s'agguagli ad esso Qual fu mai nome di mortal persona, O che gli venga appresso?

Salve beata! in quale età scortese Quel sì caro a ridir nome si tacque? In qual dal padre il figlio non l'apprese? Quai monti mai, quali acque

Non l'udiro invocar? La terra antica Non porta sola i templi tuoi, ma quella Che il Genovese divinò, nutrica I tuoi cultori anch'ella.

In che lande selvagge, oltre quei mari Di sì barbaro nome fior si coglie, Che non conosca de' tuoi miti altari Le benedette soglie?

O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, Che bei nomi ti serba ogni loquela! Più d'un popol superbo esser si vanta In tua gentil tutela.

Te, quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a mezzo corso il parte, Saluta il bronzo, che le turbe pie Invita ad onorarte.

Nelle paure della veglia bruna, Te noma il fanciulletto; a Te, tremante, Quando ingrossa ruggendo la fortuna, Ricorre il navigante.

La femminetta nel tuo sen regale La sua spregiata lacrima depone, E a Te beata, della sua immortale Alma gli affanni espone;

A Te che i preghi ascolti e le querele, Non come suole il mondo, né degl'imiE de' grandi il dolor col suo crudele Discernimento estimi.

Tu pur, beata, un dì provasti il pianto, Né il dì verrà che d'oblianza il copra: Anco ogni giorno se ne parla; e tanto Secol vi corse sopra.

Anco ogni giorno se ne parla e plora In mille parti; d'ogni tuo contento Teco la terra si rallegra ancora, Come di fresco evento.

Tanto d'ogni laudato esser la prima Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea; Tanto piacque al Signor di porre in cima Questa fanciulla ebrea.

O prole d'Israello, o nell'estremo Caduta, o da sì lunga ira contrita, Non è Costei, che in onor tanto avemo, Di vostra fede uscita?

Non è Davidde il ceppo suo? Con Lei Era il pensier de' vostri antiqui vati, Quando annunziaro i verginal trofei Sopra l'inferno alzati.

Deh! a Lei volgete finalmente i preghi, Ch'Ella vi salvi, Ella che salva i suoi; E non sia gente né tribù che neghi Lieta cantar con noi:

Salve, o degnata del secondo nome, O Rosa, o Stella ai periglianti scampo, Inclita come il sol, terribil come oste schierata in campo.


Nome di Maria

PREGHIERA AL NOME DI MARIA



O potente Madre di Dio e Madre mia Maria, è vero che non sono degno neppure di nominarti, ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda, di poter sempre chiamare in mia difesa il tuo santissimo e potentissimo nome, perché il tuo nome è l'aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita. Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo, poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.


Così voglio fare durante la mia vita e spero particolarmente nell'ora della morte, per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome: "O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria".

Maria, amabilissima Maria, che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza sente l'anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome, o soltanto pensando a Te! Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene questo nome così amabile e potente.

O Signora, non mi basta nominarti qualche volta, voglio invocarti più spesso per amore; voglio che l'amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora, in modo tale da poter esclamare anch'io insieme a Sant'Anselmo: "O nome della Madre di Dio, tu sei l'amore mio!".

Mia cara Maria, mio amato Gesù, i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori. La mia mente si dimentichi di tutti gli altri, per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.

Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria, quando sarà giunto il momento della mia morte, in cui l'anima dovrà lasciare il corpo, concedetemi allora, per i vostri meriti, la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo: "Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l'anima mia".

(Sant'Alfonso Maria de' Liguori)


INNO AL NOME DI MARIA



Inno al Nome di Maria


O dolce Nome, Maria, Maria,
speme e conforto dell’alma mia,
col cuor sul labbro, finché vivrò:
o dolce Nome, t’invocherò.

Allor che l’alba rimena il giorno,
allor che il sole fa in mar ritorno,
ovunque stia, ovunque andrò:
o dolce Nome, t’invocherò.

Nel mar crudele di questa vita,
se la mia nave andrà smarrita,
a te mia stella mi volgerò;
o dolce nome t’invocherò.

Tu sei la stella che fuga i venti,
che doma e placa l’onde frementi,
che mille e mille navi salvò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

La sospirata placida calma
per te sicura godrà quest’alma:
per te beato ognor sarò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

Perché sia lungi timore e doglia,
perché sia lungi ogni rea voglia,
a te, Maria. sol penserò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

Quando al confine del viver mio,
a quel confine pur giunto anch’io,
l’estreme voci proferirò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

In quei tremendi mortali affanni,
del fier nemico le insidie, i danni,
per sì bel nome non temerò:
o dolce Nome, t’ invocherò.



Buongiorno...così!