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domenica 8 dicembre 2024

Lipari, traffico ridotto sulla Provinciale e ora chiusura parziale della via Zinzolo. Dalla Gazzetta ddel sud ddell'8 dicembre 2024

Stop alle agevolazioni per i pendolari. I sindaci delle isole minori non ci stanno. Dalla Gazzetta del sud dell'8 dicembre 2024

Accadde alle Eolie. Otto dicembre 1969: Inaugurazione del nuovo edificio dell'Istituto Tecnico Commerciale


 

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu : Una formazione del 1976 - 77

In piedi (da sx a dx) : Rossano, Bertè, Monte, N. De Vita, Munafò, Sciacchitano, D'Auria, Branca (mister)
In ginocchio (da sx a  dx): Basile, Puleo, G. De Vita, Barrica, Li Castro, Buscema

Tanti auguri!

Buon compleanno a Nunzio Li Donni, Francesca Monte, Pina Russo, Angela Giardina, Marika, Patrizia Famularo, Gianmarco Stramandino, Andrea Mantineo, Cinzia Barresi, Massimo Milito Pagliara, Domenico Palamara, Francesco Favaloro

"Pescando" nel nostro archivio. Lipari, calcio a 5 al femminile (1° parte)


Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Immacolata Concezione

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: La classifica di Prima categoria, girone B (1960 - 61)


LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 8 DICEMBRE 2024

Oggi: Immacolata Concezione

Nel paradiso terrestre Iddio Padre, nell'atto di scacciare Eva, preannunzió la nascita di una donna che avrebbe schiacciato la testa al serpente e colla sua concezione senza macchia avrebbe riparato i danni del primo peccato.

Siccome gli avvenimenti dell'Antico Testamento erano figura di quanto doveva realizzarsi nel Nuovo, così in molti è adombrata l'Immacolata: nel roveto ardente che arde e non si consuma; nel vello di Gedeone, ma specialmente nella verga di Tesse da cui doveva germogliare il fiore nazareno. 

Fin dai primi tempi della Chiesa si è sempre venerata l'Immacolata Concezione di Maria, ma non era ancora un dogma. Finalmente, il 2 febbraio 1849, il Pontefice Pio IX, ispirato da Dio e dalla Vergine, rispondendo alle insistenze dei vescovi e dei fedeli, inviò ai medesimi una lettera enciclica per domandare il parere di ciascuno riguardo all'Immacolata. La quasi totalità rispose esprimendo il desiderio vivissimo proprio e dei popoli, di veder presto proclamato quel dogma. 

A questi voti Pio IX aggiunse la sua parola infallibile e l'8 dicembre 1854, alla presenza di tutta la corte pontificia e gran numero di vescovi e cardinali, definiva come dogma di fede la verità della Concezione Immacolata di Maria. 

Questa proclamazione fu accolta con giubilo ed entusiasmo grandissimo da tutto il mondo, ed è senza dubbio una delle gemme più belle e fulgenti della corona di Maria. Se incomparabile è la sua divina maternità unita alla verginità più illibata, è tuttavia grazia e dono richiesto da quella dignità, l'essere concepita senza macchia originale. Era infatti necessario che per essere il Figlio di Maria senza macchia, senza macchia fosse anche la Madre. 

In Ariano di Puglia nel 1823 due padri predicatori, esorcizzando un fanciullo illetterato di 12 anni, gli imposero di provare teologicamente il dogma dell'Immacolata con un sonetto a rima obbligata. L'ossesso prontamente improvvisò il sonetto di cui gli ultimi versi sono:

L'essere quasi è comune fra Madre e Figlio, perchè l'essere dal Figlio ebbe la Madre, e l'esser dalla Madre ebbe anche il Figlio. Or se l'esser dal Figlio ebbe la Madre, o s'ha a dir che fu macchiato il Figlio, o senza macchia s'ha da dir la Madre!

Pio IX al leggere questi bei versi, pianse di commozione! A suggello poi di questo dogma, e per farci toccar mano l'importanza e la grazia di aver per madre una donna che mai conobbe peccato, la SS. Vergine stessa, l'11 febbraio 1858, appariva a Lourdes, a S. Bernadetta ed affermava: Io sono l'Immacolata Concezione! 

Buongiorno e buona domenica...così!


 

sabato 7 dicembre 2024

Casa di comunità. La nota inviata a Schifani. Dalla Gazzetta del sud del 7 dicembre 2024


 

Sette dicembre 2010: "Il gatto e la volpe" portano via una cassaforte


 

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu. Lipari - Due Torri 2 a 0 (Prima categoria)


"Eoliani che non ci sono più" ( riproposizione 18° video: durata 4 minuti circa)

Copertina: Maria Sciacchitano; 1) Giovanni Favaloro; 2) Agostino Fichera; 3) Germana Franza; 4) Tisbe Franzoglio; 5) Natale Giardina; 6) Rosa Giardina, 7) Simone Giardina; 8) Turi Lo Presti; 9) Lucio Giovenco; 10) Antonia Giunta; 11) Franco Giunta; 12) Antonio Greco; 13) Giacomo Greco; 14) Salvatore (Tureddu) Greco; 15) Pino Sulfaro; 16) Bartolo Gualdi; 17) Enzina Gualdi; 18) Clelia Hunziker; 19) Bartolo Iacono; 20) Domenico Iacono; 21) Maria Sciacchitano; 22) Franco Scoglio; 23) Giuseppina Trimboli; 24) Matilde Mandarano; 25) Mario Natoli; 26) Livio D'Ambra; 27) Luciano Cannistrà; 28) Bartolo Furnari; 29) Bartolo Ugo La Cava; 30) Pino La Greca e Girolamo Crivelli; 31) Onofrio La Greca; 32) Pino La Greca; 33) Salvatore La Greca; 34) Nino La Macchia; 35) Michele La Torre; 36) Francesco Lauricella; 37) Palmiro Lauro; 38) Giuseppe Li Donni; 39) Giovanni Lo Presti; 40) Bartolo Basile; 41) Giuseppina Costa; 42) Giovanni Saccà; 43) Don Pino Raffaele; 44) Nino Bonannella

Tanti auguri!

Buon compleanno a Enrico Nulli, Umberto Lachina, Immacolata Saporita, Manuela Saltalamacchia, Cettina Lopes, Bartolo Esposito, Titti Cannistrà, Concetta Russo


I terminal per le Eolie, gestione affidata

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Zuccherini nella giornata

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu (1980 - 81)

Campionato 1980 - 81:
 In alto da sinistra a destra: Mario Riganò, Nino Germaná, Giovanni Lo Schiavo, Enzino Sampieri, Gaetano Accetta, Presidente: Gianni Lo Re
In basso da sinistra a destra: Mr.Enzo Ferro, Lillo Bottari, Giovannello Arricò, Pippo De Salvo, Giacomo Torino, Umberto Zanca(Massaggiatore) Elio Sciacchitano

7 dicembre 1970: Lipari coinvolta nel possibile golpe Borghese? (di Giuseppe La Greca, storico eoliano)

(di Giuseppe La Greca) Con golpe Borghese si indica un colpo di Stato tentato in Italia durante la notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970 e organizzato da Junio Valerio Borghese (1906 - 1974). Il golpe fu annullato dallo stesso Borghese mentre era in corso di esecuzione, per motivi mai chiariti. Della possibilità di effettuare un golpe e della necessità di mettere perfettamente a punto l'organizzazione si era parlato già alla fine del 1969 e dopo lo slittamento della data prevista, nelle riunioni immediatamente precedenti la notte del 7.12.1970. Ad Avanguardia Nazionale (A.N.) era stato affidato il compito di occupare il Ministero degli Esteri e la sua importante centrale di comunicazioni radio e telefoniche. Dopo la prima fase dell'azione, gli uomini di A.N. avrebbero dovuto "passare la mano" ai Carabinieri e dedicarsi, nelle prime ore della mattina al rastrellamento degli avversari politici - soprattutto sindacalisti - che avrebbero dovuto essere internati nell'isola di Lipari mediante navi già predisposte (Come rivelò al giudice istruttore Guido Salvini, il capitano Labruna che era venuto a conoscenza di questo dettaglio perché il proprietario delle navi che avrebbero dovuto essere utilizzate allo scopo, gliene aveva parlato durante un trasferimento di armi in Sardegna per conto del reparto D del Sid).

Solo il 6.12.1970 il piano iniziale era stato modificato, affidando ad A.N. l'incarico di occupare la centrale operativa del Ministero dell'Interno, grazie anche alla complicità interna del dr. (…) che aveva fornito una mappa e una precisa descrizione del Ministero. Il Ministero dell'Interno era stato effettivamente in parte occupato e, al momento del contrordine, due militanti (Roberto Palotto e Saverio Ghiacci) si erano impadroniti di alcune pistole mitragliatrici per precostituirsi, in caso di difficoltà e di abbandono da parte dei complici inseriti nelle Istituzioni uno strumento di ricatto.
È da ritenere che l'ordine di abbandonare il golpe sia conseguenza di un aspro dibattito, negli ambienti reazionari, tra chi auspicava un'immediata soluzione forte (presa materiale del potere), e chi era fautore di una condotta maggiormente politica dell'affare, sia pure eventualmente con qualche accorgimento non del tutto legale.
*
Un'inchiesta del 1972, condotta da Gian Adelio Maletti e Antonio Labruna (Ufficio «D» del SID) aveva appurato una solida intesa tra Borghese, Miceli e Orlandini, e persino la singolare circostanza che un armatore di Civitavecchia aveva messo a disposizione i propri mercantili per trasportare nell’isola di Lipari le persone catturate dai golpisti.
Gli italiani restano all’oscuro di quanto ha rischiato la Repubblica fino al 17 marzo del 1971, quando il quotidiano ‘Paese Sera’ riporta la notizia in prima pagina. A quanto pubblicato segue, lo stesso giorno, il discorso alla Camera di Francesco Restivo, il ministro degli Interni, che conferma pubblicamente e ufficialmente la veridicità dei fatti: nel dicembre del 1970 c’è stato un tentativo di colpo di Stato. Intanto partono dalla magistratura i vari ordini di cattura, che seguono l’inchiesta giudiziaria già avviata, per tentativo di insurrezione armata contro lo Stato.
Il coinvolgimento di Lipari
Sergio Zavoli, nel suo La notte della Repubblica così riporta l’interrogatorio di Labruna in merito alla individuazione di Lipari come luogo di deportazione delle persone da catturare.
(…) Parliamo del golpe Borghese. Lei fa parte di quelli che ritengono si sia trattato di una messinscena o di qualcosa di molto più serio?
[Capitano Antonio Labruna] - Fui incaricato di trovare una nave e mi rivolsi alla Società Mediterranea Navale, con sede in via Sardegna, o da quelle parti, il cui titolare era un vecchio ufficiale di Marina. Entrammo più o meno in simpatia, e nei colloqui per avere questa nave, che si chiamava Fiume Nero, parlando del più e del meno a un certo momento mi disse:
- “Senta, io le voglio confidare qualcosa”.
- “Mi dica”.
- “Io sto per fallire.”
- “Per quale ragione? Perché gli affari vanno male?”
- “No, perché io la notte dell’8 dicembre del 1970 ho messo tutta la mia flotta a disposizione del Fronte nazionale nel porto di Civitavecchia e ho tenuto le navi ferme all’attracco. Queste cose non le sanno nemmeno i miei figli…”.
Due punti da chiarire: a che cosa sarebbero dovute servire le navi a Civitavecchia e chi era e che ruolo aveva, in quella vicenda, Orlandini.
[Capitano Antonio Labruna] - Aveva il compito di portare [a Lipari n.d.a.] dei personaggi che dovevano essere prelevati a Roma, come risulta dalle dichiarazioni di Orlandini e di altri, che più o meno davano una certa preoccupazione. Orlandini era il braccio destro del principe Borghese e quindi dirigeva tutto.
C’era una lista delle persone da deportare a Lipari?
L’esistenza di una lista delle persone che in seguito al golpe avrebbero dovuto essere internate a Lipari è un altro mistero. Il suo contenuto non è mai stato reso noto, ma il “New York Times” afferma che i nomi erano 1617. Una parte degli avversari politici, molti dei quali membri del Partito comunista, avrebbe dovuto essere deportata in aereo (via Catania) o in nave.
L’epilogo? All’italiana...
Il processo per il tentato golpe, accompagnato da montagne di carte, dopo una condanna in primo grado di numerosi congiurati il 14 luglio 1978, vide con la sentenza d'appello del 27 novembre 1984 tutti gli imputati assolti.
Il 25 marzo 1986 la Cassazione ha confermato l'assoluzione, sostenendo che il tentativo eversivo era riconducibile a un "conciliabolo di quattro o cinque sessantenni", e spiegò persino che la presenza di una colonna di mezzi militari e quasi 200 uomini della Forestale appostati davanti alla Rai era stata una coincidenza.

Tutte

Oggi: Sant'Ambrogio

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Sant' Ambrogio


Di nobile famiglia romana, nacque a Treviri nelle Gallie ove suo padre era prefetto e a pochi mesi di vita uno sciame di api portò alla sua bocca del miele. Ancora giovane, per la sua grande prudenza ed imparzialità, fu mandato governatore a Milano.

Essendo in quel tempo rimasta vacante quella sede episcopale, vi erano grandi discordie tra cattolici ed ariani per l'elezione del nuovo Vescovo. Ciascuno lo voleva secondo la propria fede, e fu necessario l'intervento del governatore Ambrogio per pacificare gli animi. Ma appena Ambrogio comparve in mezzo alla folla, un bambino si diede a gridare: Ambrogio vescovo, Ambrogio vescovo, e subito dopo di lui, cattolici ed ariani unanimemente vollero l'elezione di Ambrogio.

Essendo egli solamente catecumeno, dovette prima ricevere il battesimo, poi il sacerdozio e finalmente malgrado la sua umile riluttanza, la consacrazione episcopale.

Eletto dunque vescovo, con cuore di padre governò le anime a lui affidate.

Amorevole con tutti, si mostrava nello stesso tempo severo ed intransigente verso i nemici ostinati della Chiesa.

Con la sua straordinaria perspicacia nella scelta dei pastori di anime, diede il colpo di grazia alla setta degli ariani. Questi eretici, riconoscendo Gesù Cristo solo come uomo, negavano recisamente la sua divinità.

Ma se potenti erano gli eretici, più potenti furono i difensori suscitati da Dio per la integrità della fede.

Frutti insperati raccoglieva il Santo coi suoi sermoni : va ricordata in modo speciale la conversione di S. Agostino.

Stando una volta l'imperatore Teodosio nel presbiterio della chiesa, posto riservato unicamente ai sacerdoti, coraggiosamente mandò ad avvertirlo, ma con tale carità, che Teodosio ringraziò il santo vescovo di tale avvertimento.

Allorché lo stesso imperatore osò entrare in chiesa dopo la strage di Tessalonica, Ambrogio glielo impedì, e quando l'imperatore per scusarsi addusse l'esempio del re Davide, il santo Vescovo coraggiosamente rispose : Se avete imitato Davide nel peccato, imitatelo anche nella penitenza.

Finalmente, dopo molte lotte e sacrifici, andò a ricevere la corona delle sue fatiche in cielo, il 4 aprile dell'anno 397.

PRATICA. Facciamo penitenza dei nostri peccati finchè siamo in vita, se non vogliamo farla in Purgatorio.

PREGHIERA. O Signore che nell'elezione e nella vita del vescovo Ambrogio hai dato al tuo popolo un esempio della tua immensa misericordia e provvidenza, fa' che per i meriti di Gesù Cristo un giorno siamo compagni di colui che ora veneriamo in terra.

Buongiorno...così!


 

venerdì 6 dicembre 2024

C&T : festività nelle navi in navigazione dello Stretto con “Onde Sonore”. Tra spettacolo e solidarietà


Onde Sonore, 
la tradizionale rassegna artistica che si svolge a cavallo delle festività di fine anno a bordo delle navi di Caronte & Tourist in navigazione nello Stretto, festeggia – tra spettacoli e solidarietà – i suoi primi dieci anni.

Un primo importante compleanno che anticipa di poco quello del 2025, anno in cui C&T celebrerà i sessant’anni dalla prima navigazione sullo Stretto. Verso i Sessanta è – non a caso – il claim scelto per questa edizione di Onde Sonore.

Il direttore artistico, il bluesman Max Garrubba, anche stavolta ha composto un cartellone ricco di presenze e di suggestioni, dal jazz al blues, dalla musica classica al pop; un viaggio attraverso generi diversi per un pubblico di tutte le età.

Ad aprire la rassegna artistica, il 18 dicembre a bordo della Elio, saranno le calde note dell’ensemble d’archi Dionisio String Quartet, seguite dal cantautorato italiano de Gli Aventi (A20). Doppio appuntamento anche il 23 dicembre con il Kilombo Trio del pluripremiato fisarmonicista Antonio Grosso e, a seguire, lo swing dei The Walkin’ Mood. A concludere in bellezza la rassegna concertistica, il 30 dicembre, i Blue in Blues, capitanati dallo stesso Max Garrubba, in uno spettacolo che mescola blues, spettacolo e cabaret.

Immancabili le feste dedicate ai più piccoli a bordo della nave Telepass, che si trasformerà in un luogo magico per due intere giornate. Il 22 dicembre, i bambini potranno vivere l’emozione di incontrare Babbo Natale, mentre il 6 gennaio, sarà la Befana a fermarsi a bordo per la gioia dei più piccoli.

Da un format pensato per accogliere i passeggeri in navigazione nel periodo di Natale, Onde Sonore negli anni si è naturalmente trasformata in una piattaforma di solidarietà matura e pronta a sostenere progetti sempre più ambiziosi. Dieci anni sono infatti anche quelli di impegno solidale, quest’anno rinnovato da un nuovo e importante obiettivo.

Il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà come sempre raddoppiato da C&T e sosterrà il progetto di informazione sessuale e prevenzione delle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) promosso da Arcigay Messina in collaborazione con l’Università di Messina e il dipartimento di Malattie Infettive del Policlinico di Messina, promotori dell’innovativo progetto “S.a.f.e.U.”.

Le IST e i nuovi casi di HIV – raccontano i dati – sono in drammatico aumento.  Proprio in occasione del periodo della rassegna, a bordo delle navi saranno presenti postazioni dedicate alla prevenzione e all’informazione, con il coinvolgimento di volontari immunologi e psicologi che offriranno supporto e consulenza su tematiche legate alla salute e al benessere sessuale.

Il programma della kermesse e le sue finalità benefiche sono stati presentati questa mattina, venerdì 6 dicembre, dal Responsabile del Personale e della Comunicazione, Tiziano Minuti, e dal direttore artistico Max Garruba, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede del Gruppo. A ribadire l’importanza e il sostegno dell’azienda all’iniziativa sulla divulgazione delle tematiche sessuali e delle IST l’AD di Caronte & Tourist, Pietro Franza.

Tra gli ospiti intervenuti, il Prof. Giovanni Francesco Pellicanò, primario del reparto di Malattie Infettive del Policlinico di Messina, il presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca, e Miriana Venniro studentessa del Dipartimento di Psicologia rappresentante, con Chiara De Angelis, del progetto “S.a.f.e.U.” coordinato dal prof. Alessandro De Carlo.

Vulcano, emissioni in calo e speranze per la pozza dei fanghi. Dalla Gazzetta del sud del 6 dicembre 2024

 

Masso cade su un auto in transito. Ferita giovane automobilista. Dalla Gazzetta del sud del 6 dicembre 2024

Lipari, limitazione al transito sulla strada provinciale 181 Bagnamare - Pignataro

COMUNICATO
Il senso unico interessa il km 0+400 circa

La III Direzione "Viabilità Metropolitana" della Città Metropolitana di Messina ha disposto il senso unico alternato, con velocità massima di 20 km/h, lungo un tratto della strada provinciale 181 del Pignataro, al km 0+400 circa, nel Comune di Lipari.
L'ordinanza è stata emanata a causa del distacco dalla parete rocciosa, avvenuto ieri, che crea un effettivo pericolo a la circolazione stradale,
Il controllo dell’osservanza della prescrizioni è demandata agli organi di Polizia Metropolitana, Polizia Municipale e a quanti altri spetti secondo la vigente legislazione.

"Sprofonda" anche la via Zinzolo...dopo il continuo s.o.s. lanciato nel tempo dai residenti

Via Zinzolo a Lipari: Si sarebbe da dire "Tanto tuonò che piovve" solo che stavolta, probabilmente, proprio la pioggia delle ultime ore, infiltrandosi, ha dato il colpo di grazie ad una strada martoriata e per la quale non è mai stato preso in debita considerazione quanto segnalato dai residenti (perdite d'acqua e passaggio mezzi pesanti).

Stamattina il crollo di un tratto della strada, nella sua parte laterale, ha portato ad un sopralluogo da parte del dirigente Mirko Ficarra e del responsabile del servizio di Protezione civile comunale e settore idrico Nico Russo . Presenti anche il comandante dei Carabinieri Luciano Ledonne e della Polizia municipale, Franco Cataliotti.

In attesa d'interventi, ma ne servirebbero di seri e non tampone, si chiuderà mezza carreggiata.

C'è da dire che anche stavolta è andata bene considerando che in zona vi è un parco giochi frequentato da molti bambini e una considerevole movimentazione di mezzi a due e quattro ruote

Trasporti: Sindaci chiedono riattivazione scontistisca e riconoscimento biglietto residente a tutti i cittadini nati nelle isole minori

COMUNICATO STAMPA TRASPORTI I SIDACI DELLE ISOLE DI SICILIA CHIEDONO L’APPLICAZIONE DELLE GRATUITA’ PER GARANTIRE I SERVIZI PUBBLICI, E TARIFFE RESIDENTI PER I CITTADINI NATI NELLE ISOLE 
  Una richiesta unanime parte da tutti i Sindaci delle Isole di Sicilia, in seguito all’improvvisa notizia della sospensione da parte della Regione Sicilia della tariffa “lavoratori free” (biglietti gratuiti per i lavoratori pendolari). I Sindaci chiedono congiuntamente di riattivare le agevolazioni fino al 31 dicembre, nel caso non sia possibile applicare la tariffa residente e, contemporaneamente, rilanciano la richiesta più volte sollecitata di prevedere la tariffa residente per tutti i nativi delle isole di Sicilia, da tanto tempo richiesta e ancora non ottenuta. Un’istanza che risulta a maggior ragione legittima oggi, alla luce della decisione della Regione di raddoppiare lo sconto aereo, portandolo dal 25 al 50%, per quei siciliani che desiderano raggiungere la Sicilia per le feste estendendo il beneficio anche a chi è nato in Sicilia ma risiede altrove.

Al via il campionato under 15 di calcio a 5: Ludica Lipari sconfitta a Barcellona PG

Ha preso il via ieri il campionato under 15 di calcio a 5: la formazione della Ludica Lipari è stata superata per 8 a 1 dal  Barcellona Futsal



C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: Video parziale di Aurora Calatabiano - CS Lipari 2 -0 (I° cat. 80 - 81, seconda di ritorno)

E' uno dei rarissimi video (l'unico che abbiamo trovato) del CS Lipari che si trovano in circolazione. Purtroppo non il massimo delle immagini e coincide con una sconfitta ma poco conta: è un documento del nostro passato. In campo Mario Riganò, Accetta, Aricò, De Salvo, Sampieri, Torino, Lo Schiavo, D'Auria, Luca, Cristiano, Bottari
Lo abbiamo recuperato dal sito dell'Aurora e montato (era diviso in più parti).
Ovviamente la cronaca è di parte Aurora

Dalla Regione stop alle agevolazioni per i pendolari diretti nelle isole. Le reazioni di scuola e Federalberghi

 A partire da ieri la Regione Sicilia ha deciso di sospendere senza preavviso, comunicandolo, solo il giorno prima, alle società di navigazione, l’emissione dei biglietti agevolati per i dipendenti pubblici e privati pendolari che, ogni giorno, per motivi di lavoro, raggiungono, con gli inevitabili disagi, le isole minori dalla terraferma: ovviamente, questo, ha creato un forte malcontento tra i lavoratori. E’ chiaro che lo stop, oltre a rappresentare un grave colpo per i lavoratori, coinvolge l’intero sistema produttivo delle Eolie e delle altre isole minori siciliane, che già scontano notevoli difficoltà a causa dell’insularità.  Per quanto riguarda il settore Eolie, tra i colpiti, vi sono oltre un centinaio di persone, tra insegnanti e dipendenti di aziende pubbliche o private che, ogni mattina partono da Milazzo per raggiungere Lipari e le altre isole e che, da ora in avanti, salvo “inversioni di marcia”, saranno costretti a pagare, per intero, il costo del biglietto. Già ieri non sono mancate le rimostranze al momento dell’emissione del ticket e del relativo pagamento, ma è chiaro che le società di navigazione non possono fare altrimenti, anzi come, nel caso di Libertylines, sino a giovedì, l’agevolazione ha gravato sulle casse sociali, considerando che la Regione non ha ancora provveduto a liquidare le considerevoli somme che, proprio per la scontistica, sono dovute alla società.  


COMUNICATO STAMPA DELLA DIRIGENTE BONARRIGO

Interruzione delle agevolazioni per i pendolari delle isole Eolie- disagi inevitabili per i servizi alla collettività

 Arrivata nella serata di ieri 05 dicembre 2024 la notizia della sospensione di tutte le agevolazioni a sostegno dei lavoratori pendolari che prestano servizio nelle isole Eolie, con laggravante dellannullamento da parte di Liberty lines dei biglietti già emessi, ha creato un inevitabile sgomento. Il personale docente ed amministrativo dellI.C. Liparti S. Lucia è piombato in uno stato di disorientamento perché avendo accettato lincarico a determinate condizioni se ne vede cambiare in corsa i termini. Ne discende che la sospensione delle disposizioni regionali relativi alla L.R. n. 2 del 22/02/2023 crea, di conseguenza, notevoli disagi nei servizi pubblici essenziali ai cittadini dalla scuola alla sanità ed incoraggia lassenteismo già notevolmente preoccupante, se ne vedono gli effetti già nella mattinata odierna.

Né si possono obbligare i lavoratori a risiedere sulle isole in quanto ciascuno di loro ha impegni familiari e/o personali che non sempre consentono di operare una simile scelta, quantanche essa non sia meno onerosa, considerati gli affitti isolani.

Come Dirigente scolastico avevo precedentemente cercato di giungere ad accordi per avere prezzi convenzionati e calmierati con strutture residenziali proprio per agevolare e facilitare la permanenza sullisola di Lipari del personal, ma anche in questo caso le tariffe sono alquanto esose.

La problematica va affrontata di concerto tra gli interlocutori istituzionali anche sotto il profilo etico oltre che dellinteresse economico. La Regione si faccia carico di rispettare gli impegni presi e valuti in modo programmatico quali risorse siano effettivamente disponibili e quali agevolazioni si possano garantire. La stessa Libertylines, qualora non fosse possibile garantire la tariffa free da parte della Regione Sicilia, proponga carnet di biglietti che siano adeguati alle diverse tipologie di pendolari, giornalieri o settimanali, ed adegui le tariffe secondo alta e bassa stagione, riconoscendo che sono proprio i pendolari che garantiscono i viaggi durante linverno, quando il flusso dei turisti è nullo.

Sarebbe opportuno istituire un tavolo tecnico tra i sindaci dellarcipelago, i rappresentanti della Pubblica amministrazione operanti nelle isole, la Liberty lines ed i rappresentanti dei lavoratori per giungere ad una soluzione definitiva della criticità connessa con il pendolarismo.  Sarebbe opportuno prendere in seria considerazione che non è etico sovraccaricare coloro che svolgono una pubblica funzione con un gravoso sacrificio economico. Costoro scelgono di prestare il proprio servizio nelle isole minori pur consapevoli di dover affrontare quotidianamente il disagio connesso con un viaggio per mare, non sempre agevole e sereno, soprattutto durante il periodo invernale.

La problematica è di interesse pubblico non privato, come tale va affrontato nelle opportune sedi istituzionali altrimenti le rimostranze e la disobbedienza implicita non faranno che gravare esclusivamente sugli utenti dei servizi della pubblica amministrazione: studenti, anziani, ammalati.

Mi appello ai rappresentanti istituzionali affinchè si facciano garanti e mediatori per una risoluzione immediata delle criticità rappresentate.

 Anna Bonarrigo (dirigente scolastica)

IL COMUNICATO DI FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE

Collegamenti marittimi isole minori: Federalberghi chiede alla Regione Siciliana di rifinanziare ed estendere il fondo per le agevolazioni dei pendolari.

Federalberghi Isole di Sicilia, a seguito dell’esaurimento dei fondi destinati alle agevolazioni per i pendolari delle isole minori, fa appello all’Assessore Aricò e al Presidente Schifani affinché intervengano con urgenza per rifinanziare tali fondi e garantire che i benefici siano adeguati alle reali esigenze del territorio a seguito di un confronto in presenza dei Sindaci e delle Associazioni di categoria così da definire soluzioni concrete e condivise.

Con la legge regionale del 22 marzo 2023, la Regione Siciliana, rispondendo alle insistenti richieste dei territori, aveva introdotto agevolazioni finanziarie per i lavoratori pubblici e privati, e garantito gratuità per i residenti delle isole più remote, per le annualità 2023, 2024 e 2025. Sebbene queste misure non rispondessero pienamente alle richieste avanzate da oltre 40 associazioni attive sul territorio, rappresentavano comunque un passo verso il sostegno alle comunità delle isole.

Tuttavia, con la legge regionale del 31 gennaio 2024 n. 3, art. 100, i fondi inizialmente stanziati sono stati ridotti di 400.000 euro. Oggi, con crescente preoccupazione, si apprende che il plafond è stato completamente esaurito e che le agevolazioni sono state sospese.

Federalberghi Isole di Sicilia chiede quindi che la Regione, nella prossima legge finanziaria, integri i fondi necessari così da estendere anche il numero delle annualità e ampli l’accesso alle agevolazioni a tutte le categorie di pendolari, per evitare discriminazioni tra i diversi gruppi di utenti, come già richiesto in passato. Con una nota del 12 aprile 2024, le associazioni avevano infatti sollecitato l’estensione dei benefici ad altre categorie di passeggeri, come tutti i lavoratori, i professionisti, gli amministratori di attività con unità operative nelle isole, gli affittuari a lungo termine, i nativi e i proprietari di case in regola con il pagamento dei tributi locali. Era stata inoltre chiesta la rimozione o l’adeguamento dei requisiti minimi relativi alla frequenza di utilizzo degli abbonamenti, nonché l’ampliamento del bacino dei beneficiari delle gratuità per includere i residenti che devono spostarsi sulla terraferma per accedere a servizi civili e sanitari non più disponibili nelle isole, almeno fino al ripristino degli stessi.

Tanti auguri!

Buon compleanno a Marzia Merlino, Maria Elena La Barbera, Tecla Casilli, Sara Lo Presti, Immacolata Ziino, Giulia D'Auria, Giuseppe D'Arrigo, Rostyslav Kordiyaka, Paola Imbesi, Joseph Lello Merlino 



Oggi : San Nicola di Mira (di Bari)

S. Nicola fu uno dei più illustri santi che fiorirono nella Chiesa orientale nel secolo IV. Nativo di Pataro nella Licia, dimostrò fin da bambino di essere predestinato a grandi cose. Prestissimo si innamorò della vita religiosa, e si ritirò in un monastero nelle vicinanze di Mira. 

Mirabili furono quivi i suoi slanci d'amore al Signore ed il progresso quotidiano nella virtù. Praticava la carità materiale e spirituale verso il prossimo, e di lui rimase celebre il seguente fatto. 

Trovandosi tre giovanette in grave pericolo di perdere l'innocenza, non potendo a causa della loro povertà trovare un onesto collocamento, per tre notti consecutive Nicola si portò vicino a quella casa, ed ogni volta vi gettò dalla finestra una borsa contenente il necessario per la dote di una figlia. 

La sua grande devozione lo spinse a visitare la Terra Santa. Durante il viaggio, quando la nave su cui era montato si trovava in alto mare, si scatenò una tempesta tale che i marinai disperavano della salvezza. 

Ma Nicola, rassicuratili, si mise in ginocchio: ed il mare divenne calmo e si arrivò felicemente in porto. Ritornato dal pellegrinaggio, trovò vacante la sede episcopale di Mira, capitale della Licia. Nicola, già celebre per i suoi miracoli e per la sua vita esemplare, fu eletto ad occupare quella sede, e la resse sapientemente per molti anni. Fu grande benefattore dei poveri, padre degli orfani, sostegno delle vedove. 

Durante la persecuzione di Diocleziano, fu deportato e confinato. Restituita la libertà alla Chiesa, il santo vescovo ritornò tra il suo popolo. Partecipò al Concilio Ecumenico di Nicea ed ebbe parte assai attiva nella confutazione di Ario. 

Il Signore lo preavvisò della prossima sua morte ed il Santo, raccomandatosi alle preci del suo buon popolo, radunò il clero, e prese a recitare il salmo: In te Domine, speravi, fino al versetto: In manus tuas, commendo spiritum meum, e col sorriso sulle labbra, spirò. Era l'anno 342. 

Il suo corpo si conserva a Bari, nella Basilica del suo nome. 

PRATICA. Perdoniamo le offese e preghiamo per coloro che ci fanno soffrire. 

PREGHIERA. O Signore, che hai voluto onorare il tuo vescovo Nicola con insigni miracoli, fa' che per la sua intercessione siamo liberati dalle pene del fuoco eterno. 

Approfondimento


I protestanti, come si sa, non ammettono il culto dei santi. Tuttavia, c'è un santo che è popolare anche e soprattutto nei paesi protestanti, benché non tutti sian capaci di riconoscere, sotto le fattezze e l'abbigliamento del bonario Babbo Natale, uno dei santi più celebri della Chiesa cattolica : San Nicola.

San Francesco

Ma non c'è dubbio. Il cappuccio foderato di pelliccia del nordico Babbo Natale, non è altro che la mitria del barbuto vescovo orientale. Infatti, in Germania e in Svizzera, Babbo Natale si chiama Nikolaus, e il 6 dicembre è festa grande per i ragazzi. Nikolaus, con la gerla colma di doni, ha varcato l'Oceano sulle navi dei coloni olandesi, e in America è diventato " Santa Claus", re della tradizione natalizia, e anche pubblicitaria del Nuovo Mondo. 

E dall'America, Santa Claus è rimbalzato con nuova fortuna in Europa; ma pochi l'hanno riconosciuto per San Nicola. San Nicola da Bari, il secolare amico degli scolaretti e di tutti i bambini. 

Questo non è l'unico segno della popolarità di San Nicola, uno dei santi più venerati in Oriente e in Occidente. Per tutto l'alto medioevo, egli è stato, per la sua delicata carità, qualcosa di simile a ciò che San Francesco è stato ed è ancora per l'evo moderno. E spesso appare vicino a San Francesco nelle pitture delle chiese francescane. 

Per la storia, San Nicola fu vescovo di Mira, nella Licia, ai tempi di Costantino. A Mira le sue reliquie furono venerate finché non sopraggiunse l'invasione turca. Allora vennero poste in salvo da 62 soldati, devoti corsari della città di Bari. E il 9 maggio del 1087, con immensi onori, furono poste nella celebre, vetusta cattedrale del grande porto pugliese, e Bari, dopo una vivace contesa con Benevento, divenne il centro del culto di San Nicola, patrono, tra l'altro, della Russia.

Numerose leggende narrano i particolari della sua vita: "Niccolaio trasse il suo nascimento da ricche e sante persone. Il primo die che fue bagnato, stette per se medesimo ritto nel bacino, e due dì della settimana, cioè il mercoledì e il venerdì, solamente una volta per die prendeva il latte. E. fatto giovane, schifava le dissoluzioni e le vanità e usava la chiesa maggiormente". Non seguì però la carriera ecclesiastica. Salì alla cattedra vescovile per soprannaturale ispirazione dei vescovi riuniti in Concilio, che decisero di eleggere il primo che entrasse in chiesa e avesse il nome di Nicola. Fu presto noto per i suoi prodigi: "Uno die, alquanti marinai pericolavano nel mare. Feciono questa orazione con lacrime: `Niccolaio, servo di Dio, se vere sono le cose le quali udiamo di te, piacciati che noi ora le proviamo'. Incontanente apparve e disse: 'Ecco, io sono presente', e cessò la tempesta". 

Perciò i marinai lo considerano loro protettore, ma soprattutto è patrono degli scolari. Tra le molte leggende è infatti celebre quella dei tre scolaretti che un feroce macellaio di Mira aveva sgozzato e messo in salamoia, come porcellotti. Il Santo compì la strepitosa resurrezione dei tre fanciulli, convertendo, per giunta, anche il macellaio. 

L'episodio ha dato origine a canti popolari, poco noti ma spesso suggestivi, dei quali citiamo quello raccolto e riportato da Gerard de Nerval nelle Figlie del fuoco 

San Francesco



C'erano una volta tre bambini
che andavano a spigolare in un campo.

Arrivano una sera da un macellaio
"Macellaio, potresti ospitarci?"
"Entrate, entrate, piccoli,
c'è posto senz'altro."

Erano appena entrati,
che il macellaio li ha ammazzati,
li ha fatti a pezzettini,
li ha messi a salare come maialini.

San Nicola dopo sette anni,
San Nicola arrivò in quel campo.
Se ne andò dal macellaio
"Macellaio, potresti ospitarmi?"

"Entrate, entrate, San Nicola,
posto ce n'è, non ne manca davvero"
Era appena entrato,
che chiese da cena. 

San Francesco

"Volete un pezzo di prosciutto?"
"Non ne voglio, mi sembra brutto"
"Volete un pezzo di vitello?"
Non ne voglio, non è bello!

Voglio proprio il salamino,
che sta a salare da sette anni!
Quando il macellaio lo senti,
fuori dalla porta se ne fuggi.

"Macellaio, macellaio, non fuggire,
pentiti, Dio ti perdonerà."
San Nicola posò tre dita
sull'orlo del salatoio.

Il primo disse: "Ho dormito bene!"
Il secondo disse: "lo pure!"
Rispose il terzo: "Credevo d'esser già in paradiso!" 


Ancor più suggestivi sono gli innumerevoli episodi di carità del Santo. "Un suo vicino" narra la Legenda Aurea "pervenuto a grandissima povertà, tre sue figliole vergini ordinò di mettere al peccato, acciò che di quella vituperosa mercatantia potesse nutricare sé e le sue figliuole. Per la qual cosa, sentendo il Santo Niccolaio così scellerata intenzione, mosso da zelo di pietade, tolse una massa d'oro, e così legata in un panno, di notte tempo gittolla segretamente per la finestra, e partissi di celato". 

L'uomo poté così maritare la prima figlia, e il misterioso dono si ripete finché tutte e tre le ragazze furono onestamente accasate. Solo allora, il padre, appostatosi, poté riconoscere in San Nicola lo sconosciuto benefattore. In tempo di carestia, ottiene dai marinai delle navi frumentarie dell'imperatore una parte del carico, e distribuisce il grano ai bisognosi, senza che poi gli esattori possano riscontrare nessuna mancanza. Appare in sogno a Costantino e impedisce l'esecuzione di tre ufficiali ingiustamente condannati. Ma più spesso, San Nicola è il protettore dei bambini, sempre pronto ad esaudire le preghiere dei genitori a lui devoti. 

Doni preziosi; episodi di carità: fanciulli beneficiati. Ecco ciò che spiega l'universale popolarità di San Nicola, e perché lo si ritrovi oggi con le sembianze di Babbo Natale: per ricordare, oltre tutte le apparenze superficiali, il dovere delle carità e il comandamento dell'amore, quell'Amore che nel Natale la sua espressione più alta.

Buongiorno...così!