Riccardo
Lo Schiavo
Ginostra (I. Eolie)
cell 347/5556283
Ginostra, 22/07/2020
Sig. Sindaco Lipari
e p. c. On. Giuseppe Conte
Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Nello Musumeci
Presidente della Regione Sicilia
Dott. Angelo Borrelli
Capo Dipart. Protezione Civile
S.E Prefetto di Messina
On. Nello Musumeci
Presidente della Regione Sicilia
Dott. Angelo Borrelli
Capo Dipart. Protezione Civile
S.E Prefetto di Messina
Organi di informazione
Oggetto:
pontile di GINOSTRA: ha perso lo Stato?
Egregio
sig. Sindaco,
con ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 94 del 13/06/2013 veniva disposto il
trasferimento a codesto Comune della somma di € 880.000,00 per l’esecuzione
dell’intervento denominato “lavori di
manutenzione straordinaria e miglioramento tecnico – II stralcio” relativo
al pontile di Ginostra – isola di Stromboli, individuando la S.V. quale
soggetto responsabile della realizzazione delle relative iniziative: dopo
oltre SETTE ANNI i lavori non sono neppure iniziati!
Neppure le due “esplosioni
parossistiche” della scorsa estate (una vittima e la devastazione del
territorio di Ginostra letteralmente bombardato da una pioggia di materiale
incandescente fuoriuscito dal vulcano) nonché la recentissima “eruzione
maggiore” della scorsa domenica sono “giovate” ad accelerare i tempi di esecuzione dei lavori
di messa in sicurezza di quell’infrastruttura dalla cui piena funzionalità ed
efficienza dipende anche la possibilità di una rapida evacuazione della
popolazione.
Giova infatti
ricordare che quel pontile - realizzato in tempi record dalla Protezione
Civile nel 2005 - non costituisce solo la principale via di fuga in caso di
calamità naturale ma rappresenta l’opera da cui dipende la vivibilità della frazione!
Dal pontile dipendono: i collegamenti da e per la
terraferma e dunque la libertà di movimento, regolare avvicendamento di chi a
qualsiasi titolo presta servizio in loco,
il diritto alla salute, i rifornimenti di viveri e di ogni bene di prima
necessità, di bombole di gas, delle merci per le attività commerciali, il
servizio di trasferimento dei rifiuti a mezzo nave dedicata,
l’approvvigionamento idrico tramite nave cisterna, l’eventuale arrivo di ditte
ed operari con materiali e mezzi per l’esecuzione di qualunque appalto pubblico
o lavoro privato, i servizi postali, insomma l’esistenza stessa di Ginostra non
solo come territorio ma come comunità viva!
Ripetutamente, signor
Sindaco, Lei ci ha verbalmente rassicurato sulla questione, l’ultima volta lo
scorso 3 luglio quando, alla presenza di alti funzionari della regione Sicilia,
dietro mia specifica domanda, ha asserito, con dovizia di dettagli, che “i
lavori di messa in sicurezza del pontile non saranno iniziati! ma ultimati
entro la fine dell’estate”…
A tal riguardo anche il Capo della
Protezione Civile nazionale riferisce che Lei gli ha comunicato ”di avere affidato i lavori…” e gli ha “assicurato
l’imminente cantierizzazione dell’opera”.
Sembrerebbe invece che il Comune non
abbia ancora stipulato apposito contratto con la ditta aggiudicatrice
dell’appalto… quindi Le Chiedo: come possono iniziare i lavori se non è stato neppure concluso il relativo
iter burocratico???
Sono infondate le notizie ufficiose in
nostro possesso o siamo di fronte ad una ufficiale clamorosa contraddizione?
Se non si procede quantomeno all’immediata
ricollocazione dei tetrapodi a protezione della testata del pontile lato
nord\ovest (foto 1 e 2), il pontile resterà esposto a ulteriori fondati
rischi di nuovi danneggiamenti (vivo è il ricordo degli effetti della
mareggiata del 13 dicembre 2019…) nonché alla eventuale conseguente nefasta
ipotesi di revisione del progetto, aggravio dei costi
ecc.
Signor Sindaco, secondo
alcuni questa “buia” pagina della storia ginostrese rappresenterebbe la
“sconfitta della comunità indigena”, mi chiedo invece se la “non realizzazione”
di un intervento - per il quale LEI è stato delegato - voluto, disposto e finanziato dalle massime
Istituzioni dello Stato italiano rappresenti invece la SCONFITTA della società
civile tutta e dello stesso STATO!
Cordiali
saluti.
prof. Riccardo Lo Schiavo