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lunedì 13 luglio 2015

Ancora un'auto "in bilico" nella bretella di Annunziata


Ennesimo "incidente" la notte scorsa nella bretella che collega la strada secondaria di contrada Annunziata (Lipari) alla Provinciale.
L'auto (nella foto), guidata da una turista, è rimasta "appesa" nella bretella. Per fortuna nessun danno per la signora.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Lipari.
Non è la prima volta che si verificano "incidenti" di questo genere. Sarebbe, crediamo, opportuno, delimitare meglio la bretella in questione

Verso la "Grande Guerra" e i caduti eoliani in Tripolitania e Cirenaica (di Giuseppe Cirino)

 Caro direttore.
Nel proseguire il nostro viaggio all’interno della Grande Guerra, vorrei dare ai lettori dei brevi cenni sulle cause che trascinarono gli stati Europei nel vortice del conflitto. Spesso si tende a concentrare  l’ottica cui gli eventi in questione si riferiscono a un singolo episodio, in altre parole all’assassinio dell’erede al trono Asburgico, Francesco Ferdinando e della consorte, avvenuto a Sarajevo il 28 giugno del 1914.  Le  cause al vero sono assai più complesse e andrebbero cercate iniziando dall’indomani della caduta di Napoleone a Waterloo, con le varie spartizioni e rivendicazioni territoriali tra i piccoli staterelli emergenti e i grandi imperi.
Nel 1914, l’Europa si vide  catapultata fuori dal florido periodo (durato quasi cento anni) di pace e di prosperità economica e sociale, passato alla storia come la Bella Epoque. L’intero continente era definito come una “locomotiva in corsa” che nessuno più poteva arrestare.
Dietro questa grandiosa facciata, si celavano le mire espansionistiche e i rancori (vecchi e nuovi) tra gli “Imperi centrali” (Germania – Impero Austro Ungarico – Impero Ottomano e Regno di Bulgaria le “Nazioni Alleate” (Regno Unito – Francia – Impero Russo - dal 1915 Regno d’Italia  - dal 1917 Stati Uniti). Tutti in sostanza, si preparavano a una guerra che nessuno voleva ma che per tutti appariva inevitabile. A questo si aggiunse la grande instabilità politica degli stati balcanici.

Più che una locomotiva, l’Europa era diventata una grande polveriera, che trova la sua miccia d’innesco, proprio nell’atto compiuto dal nazionalista serbo Gavrilo Princip a Sarajevo, con l’omicidio di Francesco Ferdinando Este, erede al trono d’Austria.
A distanza di un mese esatto, il 28 luglio 1914 l’Austria-Ungheria dichiarò guerra al Piccolo Stato Serbo a favore del quale si schiereranno Francia, Regno Unito e Impero Russo. In virtù del patto della “TRIPLICE ALLEANZA” stipulato il 20 maggio 1882 tra Germania, Austria e Italia, l’Impero Tedesco intervenne immediatamente nel conflitto, mentre l’Italia scelse invece un temporaneo periodo neutralità e riflessione.
La guerra assume così proporzioni enormi e da lì a poco la Germania invadendo il Belgio neutrale varcò il confine francese.
Il fronte si estese rapidamente dall’entroterra fino al mare e solo il 5 settembre 1914, gli allegati riuscirono a bloccare l’avanzata tedesca con la battaglia della Marna. Ogni tentativo di sfondamento del fronte da parte degli imperi centrali si rivelò inutile e nel mese di novembre, con la battaglia di
Ypres, la “guerra di movimento” si trasformerà in “Guerra di Trincea”.
La battaglia di Ypres segnerà anche la fine delle guerre convenzionali, così come fino allora il mondo le aveva conosciute e l’inizio della guerra moderna. Il progresso scientifico portato della Bella Epoque aveva di colpo messo a disposizione dei generali un nuovo tipo di armi, votate alla distruzione di massa (armi chimiche). Proprio a Ypres che per la prima volta, sarà utilizzato un nuovo tipo di gas a base di cloro (l’iprite) capace di uccidere e invalidare (anche con effetti permanenti) migliaia di soldati in pochi minuti.
Tornando indietro di qualche anno, è possibile comprendere, come anche l’Italia, sulla scia di tante altre nazioni, contribuì con la politica coloniale in Libia (voluta dal governo Giolitti) sfociata poi nel conflitto Italo Turco del 1911 – 1912, alla destabilizzazione dello scacchiere Balcanico. La facilità, con la quale la nostra nazione aveva costretto l’impero ottomano a negoziare un accordo di pace, risveglio i nazionalismi sopiti dei territori della Lega Balcanica sotto controllo Turco, tante che questi, iniziarono già prima della fine della campagna in Tripolitania (1911 – 1912) ad attaccare i possedimenti ottomani in area slava.
Approfondimenti e curiosità:
Nella guerra per la conquista della Cirenaica e della Tripolitania, l’Italia schierò in campo un discreto numero di rudimentali velivoli (nove in tutto), che compirono per la prima volta nella storia, azioni di bombardamento aereo. Sempre per la prima volta nella storia, l’Italia impiegò nel trasporto delle truppe automobili Fiat Tipo 2 e motociclette SIAMT, favorendo lo spostamento di masse di soldati in tempi sempre più rapidi. Era ormai chiaro (anche se da molti compreso con forte ritardo) che le future guerre avrebbero assunto connotati devastanti ed inaspetti.
Al conflitto italo turco, presero parte anche soldati Eoliani. Tal evento è ricordato dalla targa commemorativa dei caduti della frazione di Quattropani, nella quale sono indicati i nomi di:
- Falanga Angelo e Falanga Angelo di Angelo morti proprio nel 1911 per fatti di guerra in Tripolitania e Cirenaica (Libia).
GIUSEPPE CIRINO

domenica 12 luglio 2015

Domenica ecologica a Lingua nelle foto di Elio Benenati

Domenica ecologica nella frazione di Lingua nel comune di Santa Marina Salina. Consistente il quantitativo di rifiuti recuperato. 
Come scrive Elio nella sua pagina fb "Operazione spiagge completata....grazie a tutti i partecipanti...grandi e piccoli".

Isola, sostantivo plurale. Apre oggi a Lipari una suggestiva mostra. I grandi Maestri siciliani e i più stimolanti artisti contemporanei in un percorso unico

Anna Mallamo (Gazzetta del sud)Isolamento, isolatria, isolandia, isolitudine... ci sono mille parole per circumnavigare il concetto di “isola”, senza esaurirlo mai, senza raccontarlo tutto: così, in una pluralità di voci, approcci e sguardi, le opere della mostra “Eolie 1950/2015. Mare Motus” che sarà inaugurata oggi alle 19.30 a Lipari, nei suggestivi spazi della ex chiesa di Santa Caterina.
L’isola ospiterà i “tentativi d’isola” delle opere, la “pluralità” dell’isola – come diceva Gesualdo Bufalino, altro cantore d’isolitudini e collezionista di sguardi – attraverso la pluralità di artisti e di tecniche, di percorsi, di materiali, di ricerche.
Ci saranno foto e video, sculture e pitture, elettronica e ceramica. E il dialogo, fitto e vivo, coi grandi maestri del Novecento siciliano: da Carla Accardi a Fausto Pirandello, da Renato Guttuso a Emilio Isgrò, Pietro Consagra, Salvo, Ferdinando Scianna. E pure una testimonianza di Alberto Burri (“BiancoCretto” del 1969): da Lipari a Gibellina, l’arte che si fa riparazione, cicatrizzazione. La mostra, a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi, resterà aperta fino al 30 settembre nella ex Chiesa divenuta ormai raffinato spazio espositivo. Quaranta gli artisti presenti, in tutto: tra loro testimoni della cultura sudamericana, grandi fotografi e videoartist, scultori e autori di imponenti installazioni.
Mischiato e cangiante
Voci, coro, pluralità nel tentativo d’afferrare la pluralità dell’isola, dove «tutto è mischiato, cangiante, contraddittorio, come nel più composito dei continenti», scriveva Bufalino. Vale per la Sicilia tutta, e per le isole dell’isola, le fascinose Eolie, e Lipari tra loro, «vere e proprie isole-continenti anche nelle affinità e differenze», scrivono i curatori nel saggio.
E accanto ai “numi tutelari”, i grandi siciliani che dell’isola hanno illuminato aspetti differenti (la materia di Consagra, l’arabesco della Accardi, la carne dolente di Pirandello, le donne mediterranee di Emilio Greco, le indimenticabili facce di Scianna, i nomi che diventano segno di Salvo, le cancellature di Isgrò), tanti altri artisti contemporanei che raccontano delle misteriose proprietà di assenza-presenza dell’isola (il cui massimo esempio è l’isola Ferdinandea, capace di scomparire «per sottrarsi agli uomini» e al centro di un ciclo di lavori di Franco Accursio Gulino): l’isola da cui si parte, come nella foto “cancellata” di Francesco Vaccaro. L’isola che diventa carcere, luogo concentrazionario per eccellenza, e dunque l’isola fucina di evasioni, sogni, immaginazioni.
Ed ecco i lavori dei fotografi Martin Parr, Elger Esser, Nan Goldin, Gioberto Noro, Carlo Gavazzeni Ricordi, Raffaela Mariniello, Alice Pavesi Fiori e Veronica Nalbone, tra le video installazioni l’opera di Elena Bellantoni. E poi Valerio Berruti, Rosario Bruno, Franco Accursio Gulino, Laura Panno, Mauro Di Silvestre, Alessandra Giovannoni, Silvia Camporesi, Cristiano Pintaldi, Bruno Ceccobelli, Andrea Di Marco, Fathi Hassan, Alberto Biasi, Velasco, Paolo Picozza, Mimmo Paladino, Gonzalo Borondo, Carin Grudda, Francesco Messina, Francesco Vaccaro e rappresentanti del Sud America come Samy Benmayor, Sebastian Yrarrazaval, autori di installazioni di grande impatto come Gregorio Botta, Elisabetta Novello e Riccardo Monachesi.
L’isola punto d’arrivo del nostro vagare, dove ci aspetta la poltrona dell’opera di Veronica Nalbone “Da lontano”: si scorge, appunto da lontano, il profilo di Alicudi, isola sognata e immaginata, isola contemplata dal prospetto di un’altra isola, dove sedersi a guardare. Perché forse la vita non è che andare da un’isola all’altra, sognare un’isola dall’altra, senza fine.

Il progetto
La mostra di Lipari chiude il progetto comunitario biennale “Mare Eolie” (finanziato dall’Unione Europea con una misura dei Fondi PO-FESR 2007-2013) concepito per valorizzare e rigenerare in chiave contemporanea l’area fortificata del Castello, già sede del prestigioso Museo Archeologico Bernabò Brea. Alla cerimonia inaugurale, assieme ai curatori, interverranno Antonio Purpura (assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), Gaetano Pennino (dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), Rocco Scimone (Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Messina), Maria Amalia Mastelloni (Direttore del Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari).

LA CHIUSURA DEI PICCOLI UFFICI POSTALI È UN DURO COLPO PER LE CLASSI PIÙ DISAGIATE. IL DISSENSO DELLA CISL POSTE MESSINA E L'APPELLO AI POLITICI

"Continuiamo ad esprimere forte dissenso per la chiusura di piccoli Uffici postali nel territorio messinese che rappresentano un importante presidio sociale. Non avranno mai l’avallo del sindacato perché riteniamo che i piccoli uffici postali svolgano un ruolo importante per assicurare in ogni luogo un contatto con il mondo affinchè l’accessibilità ai servizi postali continui a soddisfare le esigenze degli utenti". Si esprime così Gisella Schillaci, segretaria generale del Slp Cisl Messina a seguito della comunicazione di chiusura dei piccoli uffici postali di Messina. "La digitalizzazione - afferma - non può essere disumanizzazione e non si può consentire che un presidio sociale quale è l’ufficio postale seppur piccolo venga soppresso perché diseconomico".
SLP CISL Messina esprime forte dissenso alla decisione che sembra godere dell’avallo della politica e degli enti economici.
"Risulterebbe - continua la Schillaci - essere stata, stavolta, rispettata la procedura che prevede l’informativa entro i 60 giorni dalla chiusura rivolta al Sindaco della città. Risulterebbe anche l’avallo al progetto di chiusura da parte dell’ANCI. Sensibili alle reali esigenze del territorio invitiamo quanti nel recente passato si sono espressi contro tale piano di chiusure nel territorio messinese e soprattutto nella città di Messina ad attivarsi o a ritirare il consenso a tale scempio".
La Cisl Poste di Messina chiede che si attivi un reale tavolo di confronto per far rispettare quanto sancisce l'Agcom, ovvero il mantenimento di uffici postali distanti più di 6 km dal primo punto utile più vicino. "Pezzolo, ad esempio, dista nove chilometri dal più vicino ufficio postale. Quindi perché chiuderlo?", conclude Gisella Schillaci. 

Denny Méndez a Vulcano "paparazzata" da Antonio Bianchi tra pozza dei fanghi ed acque calde

Quello che è ormai diventato il nostro corrispondente sui vip a Vulcano ha colpito ancora.
Antonio Bianchi, dopo Giovanni (del famoso trio), ha paparazzato oggi Denny Méndez.

L'ex Miss Italia, come ben visibile dalle foto, è stata immortalata nella pozza dei fanghi e nelle acque calde.
Ad Antonio il nostro grazie




Alla luce del sole, del fuoco, delle stelle. Da oggi a Stromboli la Festa di Teatro Eco-logico

Ad illuminare le performance solo il sole o il fuoco, per rendere vive le suggestioni che la natura, ancora oggi, è capace di donare e per tornare ad emozionarsi guardando le stelle, ascoltando il rumore del mare, lontano dalle luci e dai suoni artificiali. Da oggi e sino a domenica prossima l’isola di Stromboli diventa luogo ideale dove realizzare la Festa di Teatro Eco-logico, evento di spettacolo, tra teatro, musica, danza, che rinuncia all’energia elettrica e sfruttare la forza che scaturisce da fuoco, mare, vento, terra. Il festival vuol enfatizzare la relazione fra artisti e fra artista e pubblico, in cui l’uomo, la sua voce, il suo corpo si offre senza filtri o effetti artificiali, nelle spiagge, nei vicoli del paese, sul molo del porto, nei boschi, accanto alla strada di fuoco tracciata dalla lava incandescente di Stromboli: 8 giorni di performance dal vivo, ad ingresso libero, con decine di artisti da tutto il mondo. Al centro della seconda edizione del progetto, realizzato da fluidonumero9 a cura di Alessandro Fabrizi, Hossein Taheri, Mirko Russo, Caterina Bertone, Adele Ciampa, in collaborazione con Chiara Cavalieri, Romana Fabrizi, Fiona Sansone, Ezio Spezzacatena, sarà la figura dello straniero e i temi dell'appartenenza, a un luogo, una cultura, una lingua, e della proprietà.
“Strangers in the night”, il titolo dell’evento, ricorda un famoso straniero, l'italo-americano Frank Sinatra nel centenario della sua nascita, che incise una canzone dedicata a Stromboli, inizialmente concepita come colonna sonora dell’omonimo film di Rossellini. Alla protagonista del film, la profuga Karen, è dedicata un’Ode a Karen (15 luglio) dall'artista svedese Marie Ohrn, che vuol essere anche un omaggio a un’altra famosa straniera che avrebbe compiuto 100 anni quest’anno: Ingrid Bergman. Tra gli eventi in programma un seminario per voce e testo di Metodo Linklater, la straordinaria storia di Samia Yusuf Omar raccontata da Isabella Ragonese dal libro di Giuseppe Catozzella (14 luglio), lo spettacolo “Conferenza tragicheffimera sui concetti ingannevoli dell’arte” della compagnia reggino-messinese Carullo-Minasi (17 luglio), un’indagine sui temi della Tempesta di Shakespeare nell’eco delle parole di Anna Maria Ortese con Anna Bonaiuto e Nadia Fusini (18 luglio), l’amore fra “stranieri” di Medea e Giasone (16 luglio), performance per pianoforte e voce dal Pranzo di Babette di Karen Blixen (16 luglio), un monologo tratto dal nuovo libro di Concita De Gregorio interpretato da Elodie Treccani e poi ancora incontri di tango, concerti di musica classica, jazz, pop e alternative, danza contemporanea sulla spiaggia con Giorgio Rossi, laboratori per i bambini della Scuola in Mezzo al Mare, una lettura condivisa di storie di profughi in collaborazione con Medici Senza Frontiere.

L'estate vip delle Eolie. A Salina c'è mister Allegri

Si susseguono i vip alle Eolie (più tardi vi proporremo un servizio particolare su Denny Méndez). A Salina è sbarcato Massimiliano Allegri, mister della Juventus.
Nelle foto

La prima: scattata nel locale "La Vela", con Riccardo Portanova
La seconda: nel porto turistico, con Giuseppe Sciacchitano 

Arresto per droga a Salina e Avis raccolta sangue accreditata. Gli articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Raccolta sangue. 
Avis di Lipari accreditata. 
Premiato ogni sforzo

Partirà a Messina una nuova produzione di birra

A settembre, a Messina, partirà una nuova produzione di Birra. A riunirsi in cooperativa, investendo il proprio Tfr, sono stati 15 dei circa 50 ex dipendenti della birra Triscela che era nata dallo storico marchio Birra Messina. L'iniziativa è stata presentata all'Expo a Milano

Natoli sceglie il rito abbreviato. Sparò e ferì il nipote a Lingua (Salina)

L’uomo che il 31 luglio dello scorso anno a Salina Santa Marina ha tentato di uccidere il nipote con il quale aveva avuto contrasti per il possesso di un terreno agricolo situato sull’isola, ha scelto di essere processato con il rito abbreviato. Il gup Salvatore Pugliese, ha infatti accolto la richiesta dell’imputato, Antonino Natoli, 63 anni, che ancora resta agli arresti domiciliari nella sua casa di Milazzo. Per l’uomo, che adesso dovrà comparire in Tribunale il prossimo 2 ottobre per essere processato con il rito alternativo che permetterà in caso di condanna uno sconto di pena di un terzo, restano immutate le accuse di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.
Già nell’autunno scorso il difensore di Natoli, avv. Fabrizio Formica, aveva fatto ottenere il beneficio dei domiciliari al suo assistito prospettando al giudice l’avvenuto allontanamento dall’isola della vittima. 

La persona offesa che ieri si è costituita parte civile con l’avv. Sergio Monaco del Foro di Palermo, è un sottufficiale dell’Esercito, Alessandro Gargano, 37 anni nipote dello stesso Natoli, in servizio nella provincia di Varese che all’epoca dei fatti si trovava in vacanza nell’isola di Salina con la famiglia nell’abitazione estiva sita nella frazione di Lingua. In quella drammatica giornata del 31 luglio di un anno fa, Gargano si è visto puntare addosso il fucile da caccia imbracciato dallo zio. L’uomo armato non esitava a sparare due colpi all’indirizzo della vittima colpendolo al secondo tentativo all’arto inferiore destro.
La vicenda – come hanno evidenziato le indagini dei carabinieri dell’isola – è maturata in un contesto di conflitti per il possesso di un terreno agricolo nell’isola di Salina conteso tra l’indagato e la vittima che prendendosi cura da anni dello stesso appezzamento ne rivendicava la gestione in via esclusiva. (l.o.)

La Sinistra. Gli impegni dell'amministrazione in materia di tariffa agevolata per il rifornimento idrico con autobotte

COMUNICATO STAMPA DE “LA SINISTRA” 
Gli impegni dell’amministrazione in materia di tariffa agevolata per il rifornimento idrico con autobotte.
Nel corso della seduta consiliare dove, ormai un mese fa, si è affrontato l’argomento dell’emergenza idrica, abbiamo apprezzato l’impegno pubblicamente assunto dal vicesindaco Orto in merito all’applicazione di tariffe agevolate per il rifornimento idrico con autobotte per gli utenti – siano privati cittadini, siano esercenti o albergatori – che si trovino ad affrontare problemi dovuti a insufficienze dovute alla distribuzione e alla calendarizzazione.
Premesso che ciò sarebbe già implicitamente previsto nel regolamento del servizio idrico, impegni del genere, tanto più se assunti in presenza di dirigenti e funzionari del settore (ai quali l’amministratore ha fornito un preciso indirizzo politico) e soprattutto di fronte al civico consesso, devono essere mantenuti.
Ciò comporterà per l’Ente un ovvio supplemento di lavoro, oltre che dei costi: è infatti necessario valutare ciascun caso singolarmente sulla base di una verifica attendibile per comprendere le cause del problema.
Tuttavia, il personale del servizio idrico ha – o dovrebbe avere – ben chiaro come funziona il regime di distribuzione, e dunque è perfettamente in condizione di accertare se il richiedente lamenta carenze per motivi oggettivamente riconducibili alla rete idrica piuttosto che ad altre cause. La verifica dovrebbe pertanto essere realizzata con la massima trasparenza e con la piena collaborazione del richiedente.
Certamente esisteranno casi nei quali un guasto al galleggiante o una perdita della propria cisterna è la ragione per la quale l’utente si trova senza acqua, ma siamo convinti che siano molto più numerosi quelli di cittadini collegati a tratte della rete idrica dove l’erogazione dei quantitativi d’acqua è oggettivamente insufficiente per fare fronte alle esigenze legate alla stagione estiva (e, in generale, al vivere in condizioni di civiltà).
Allo stesso modo, l’amministrazione dovrebbe prendere in considerazione l’esigenza di rimborsare coloro che si sono trovati in condizioni di penuria d’acqua per cause non imputabili ai propri impianti e hanno comunque pagato le autobotti con tariffa piena.
Se ciò costituirà un ulteriore costo a carico dell’Ente, lo stesso si attivi per ottenere un adeguato rimborso da parte della Regione, che di fatto è responsabile del malfunzionamento del dissalatore e dei problemi connessi, purtroppo ampiamente noti.
In questa situazione evidentemente e complessivamente sgradevole, non sarebbe un’idea malvagia poter snellire le procedure di pagamento, che attualmente costringono il cittadino a ritirare il bollettino presso l’Ufficio idrico, andare a pagarlo alla Posta e ritornare nuovamente al Comune per consegnare la ricevuta (dunque a perdere una mattina intera), con un semplice accorgimento: dotare l’Ufficio idrico di un POS.
La Polizia municipale, per esempio, lo ha già da tempo.
Ci permettiamo infine di sottolineare la necessità di un potenziamento del personale assegnato all’Ufficio idrico, quanto meno stagionale, trasferendo unità attualmente assegnate ad altri servizi che, certamente, presentano un minor grado di criticità.
 La Sinistra

sabato 11 luglio 2015

"La storia delle Eolie" conosciamola attraverso lo storico Giuseppe La Greca. 9 Luglio 1999: Inaugurazione delle elisuperfici

9 luglio 1999
Inaugurazione delle elisuperfici
Il 9 luglio 1999 alla presenza del Presidente della Regione Siciliana, On. Angelo Capodicasa, viene inaugurata l’elisuperficie per il soccorso sanitario dell’isola di Filicudi, la prima delle opere realizzate nell’arcipelago Eoliano. Oltre il presidente della Regione Siciliana, erano presenti il Prefetto Profili (nella duplice veste di Commissario governativo per la realizzazione delle elipiste), il sindaco Giacomantonio, l’assessore alla protezione civile, Giuseppe La Greca, l’arcivescovo Marra e numerose autorità civili e militari. “Con la realizzazione di questa pista – affermava il presidente Capodicasa – gli abitanti possono sentirsi meno isolati. Diventa di vitale importanza infatti per le emergenze sanitarie e per la protezione civile”. Erano state completate le piste di Filicudi e Panarea, ed erano in fase di ultimazione quelle di Lipari, Vulcano ed Alicudi, mentre si iniziavano i lavori per quella di Stromboli e Ginostra. Il Piano comunale aveva previsto anche tre piccole piste di servizio per la vulcanologia, 2 nell’isola di Stromboli ed 1 nell’isola di Vulcano; l’uso delle stesse era limitato alla sola comunità scientifica.
Il Prefetto Renato Profili, a conclusione della cerimonia esprimeva la propria soddisfazione: non è stato fatto nulla di straordinario, ho fatto semplicemente il mio dovere”.
Con l’inaugurazione si completava un lavoro durato quasi due anni, che avevano visto impegnato il responsabile della Protezione Civile del Comune di Lipari nella pianificazione delle elisuperfici, nei sopralluoghi ed in decine e decine di conferenze di servizi presso la Prefettura di Messina.
La domanda di soccorsi rapidi e tempestivi tramite elicotteri era sul tavolo della discussione delle isole Eolie da almeno un decennio, ma sino al 1997 nessuna amministrazione aveva seriamente affrontato l’argomento. La richiesta delle elisuperfici proveniva sia dalla popolazione residente sia dai numerosi piloti delle eliambulanze costretti a non poter operare in sicurezza il soccorso sanitario. Gli elicotteri sino a quel momento erano costretti ad atterrare in aree non idonee, quali campi sportivi, strutture portuali, prive, il più delle volte, di un adeguato impianto di illuminazione.
I lavori sono stati eseguiti, in economia, dal Genio Campale di Bari – Palermo con una spesa complessiva di circa tre miliardi e mezzo di vecchie lire rispetto ai cinque miliardi inizialmente impegnati dall’Assessorato alla Sanità della Regione Siciliana, il primo caso, forse in Sicilia, in cui le somme sono state restituite alla Regione Sicilia.
Il grande rapporto di collaborazione tra il Prefetto Profili e l’amministrazione comunale di Lipari trovò il suo epilogo il 25 marzo 2000, con il conferimento della cittadinanza onoraria. “Per avere con il suo impegno, con disponibilità e sensibilità, contribuito a risolvere i numerosi e gravi problemi del comune di Lipari e delle Eolie in generale”, si legge nella deliberazione del consiglio comunale.
Il dottor Profili, sottolineando di essere sensibilmente emozionato e profondamente onorato per il riconoscimento, affermava: “non ho fatto nulla di eccezionale, ho solo assolto il compiuto di un prefetto, cioè stare dietro le amministrazioni per sostenerle nelle loro iniziative”.
L’amministrazione Giorgianni ha deliberato nel corso del 2013 l’intestazione dell’elisuperficie di Lipari alla memoria del Prefetto Renato Profili.
A distanza di quasi quindici anni dalla programmazione e dalla realizzazione delle elisuperfici,  numerosi sono stati i tentativi da parte delle successive amministrazioni di realizzare delle elisuperfici per uso commerciale ma, ancora alla data odierna, nessuna seria pianificazione è stata posta in essere in questa direzione.


Botta e riposta. Art.1 controreplica al presidente di Federalberghi

Replichiamo al dott. Del Bono perché riteniamo di confrontarci con soggetti di alta caratura imprenditoriale. 
Lei conosce meglio di noi i disservizi ai quali siete costretti a fare fronte per evitare che possa naufragare una stagione che promette bene. Dai trasporti all'acqua,argomenti di primaria importanza per la categoria che lei ha l'onore di presiedere. 
Possiamo anche giocare a nascondino dietro il dito del primo cittadino ma concorderà con noi,di questo ne siamo certi, che alla base dello sviluppo di una azienda come di un territorio da amministrare è necessaria una sana programmazione. 
Lei fa benissimo il suo lavoro ed apprezziamo l'amore,la competenza e la passione che ci mette per superare tutte le difficoltà che annualmente si presentano. 
Certamente concorderà con noi che le problematiche a cui lei e noi ci riferiamo sono" emergenze" che con cadenza annuale si ripresentano. 
Lei se lo è posto il quesito? Lei è sicuro che è stata fatta una adeguata programmazione per evitare che questi disservizi si ripresentassero? 
Conosciamo la sua risposta perché abbiamo affrontato la questione durante i lavori portati avanti dal nostro presidente quando, da esperto alla pianificazione territoriale, insieme a lei e ad altri soggetti si studiava lo sviluppo di una porzione del territorio che avrebbe dato nuovo impulso alla martoriata economia locale. Che fine ha fatto quel lavoro da lei convintamente condiviso? 
Concorderà certamente con noi che questa amministrazione può fare molto di più in termini di pressione fiscale,occupazione,trasporti,raccolta differenziata,promozione turistica,arredo urbano,sicurezza ed amore nei confronti di tutti i cittadini ricordando a lei ed a noi stessi che non ci possiamo permettere di essere classificati per categorie. 
Per noi ,siamo tutti uguali ed abbiamo tutti pari dignità. 
Art.1

Federalberghi replica ad Art.1. Nessuna facilitazione o agevolazione è stata garantita agli albergatori

Ci vediamo costretti a dover replicare – per quel che ci compete – alla nota diffusa quest’oggi a mezzo web da Art.1 Autonomia e libertà che lamenta una disparità di trattamento tra utenti della rete idrica in favore di “alcuni albergatori” a seguito di incontri “carbonari”.
Vista la gravità delle dichiarazioni (perché danno adito ai cittadini di farsi un’idea totalmente distorta della situazione), si ritiene opportuno chiarire che nessuna facilitazione o agevolazione è stata garantita agli albergatori, salvo quanto già previsto dal regolamento comunale in vigore. Anzi, a tale proposito, va purtroppo rimarcato che sono anni che chiediamo alle amministrazioni che si avvicendano di rivedere detto regolamento con l’obiettivo di modificare la tariffazione e di ripartire quindi in modo più equo tra le diverse categorie di utenza un costo del servizio che in atto ci vede penalizzati.
Nel caso di specie va invece chiarito che alcune strutture alberghiere sono state – loro malgrado – estromesse dalla rete idrica (saranno nel frattempo servite tramite le autobotti), proprio per poter avere un quantitativo maggiore di acqua in rete e consentire alle utenze più piccole di approvvigionarsi.
Ciò chiarito, aggiungiamo che è vero che abbiamo incontrato più volte l’amministrazione come è vero che abbiamo scritto a tutti i soggetti interessati con delle richieste ben precise ma – e rientra tra le nostre prerogative di associazione di categoria - lo abbiamo fatto con la massima trasparenza nelle sedi e attraverso canali istituzionali. Altra cosa è la normale e necessaria collaborazione con il sindaco e il vicesindaco per evitare che possano insorgere problematiche di carattere igienico-sanitario. È, infatti, del tutto evidente e sono certo che lo sia anche per Art. 1 che laddove un pubblico esercizio (bar, ristorante, hotel ecc.) dovesse rimanere senz’acqua, le difficoltà e le ripercussioni porterebbero in brevissimo tempo alla chiusura dell’attività e a conseguenti ripercussioni piuttosto semplici da intuire.
Si ritiene, infine, di dover sottolineare come – considerata l’esigenza di gestire l’attuale situazione idrica con la massima attenzione e delicatezza – appaia opportuno concentrarsi esclusivamente sulle proposte costruttive e sulle soluzioni, evitando allarmismi e messaggi distorti e lasciando ad altre sedi e altri momenti la ricerca dei colpevoli e l’eventuale attribuzione di colpe.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie

Art.1 : Non comprendiamo disparità di trattamento nell'erogazione idrica

Ancora una volta non comprendiamo l'atteggiamento di questa amministrazione. Non si giustifica la disparità di trattamento nel soddisfare le richieste per l'erogazione di un bene primario. 
Incontri carbonari al comune per risolvere il problema di pochi, incuranti delle lamentele che arrivano dal territorio. 
Alcuni albergatori beneficiano di un servizio integrativo a tariffa ridotta ed altri cittadini, residenti nella frazione di Pirrera , invocano un aiuto da oltre 3 settimane per risolvere l'ennesimo problema relativo alla distribuzione dell'acqua ma ai nostri amministratori pare che non interessi. 
Noi proviamo a lanciare un appello in modo particolare all'assessore Orto ,attento alle esigenze di tutti, con la speranza che anche questi abitanti possano essere considerati alla stessa stregua di altri soggetti che hanno celermente beneficiato del pronto intervento e che adesso avranno riconosciuta anche la tariffa ridotta. 
Noi crediamo che in questo caso di emergenza, l'ennesima per questa amministrazione, la tariffazione ridotta vada estesa a tutti e,sopratutto, venga presa seriamente in considerazione la possibilità di azzerare la bollettazione relativa al servizio idrico. 
Tutti abbiamo l'obbligo di pagare i servizi ma rivendichiamo il diritto di astenerci dal pagare i disservizi. I disservizi li paghi chi li crea! 
Art.1 La Cava Falanga Pavone

Acqua. In arrivo altri 10.000 mc. con navi cisterna. Grandi utenze servite con autobotte per permettere rifornimento abitazioni. Il comunicato dell'amministrazione

Comunicato
L'amministrazione ha ottenuto dalla Regione siciliana l'integrazione di altri 10.000 mc di acqua per risolvere l'emergenza idrica di questi giorni determinata dai limitati quantitativi d'acqua prodotti dal dissalatore. 
I quantitativi, ottenuti per i prossimi giorni, sono sufficienti a soddisfare i consumi.
Per favorire la distribuzione, sopratutto ai cittadini delle aree più difficili da raggiungere, l'Amministrazione ha deciso di chiudere, per qualche giorno, alcune utenze di grande assorbimento (alcuni alberghi) che verranno rifornite solo per autobotte, insieme alle emergenze, al fine di evitare, sino al ripristino della normalità, che l'assorbimento di queste utenze limiti per tutti i cittadini la possibilità di ottenere il liquido anche quando la rete idrica che li serve sia in pieno esercizio.
Dalle prime verifiche con il gestore della distribuzione, questo intervento appare che stia avendo pieno successo. Siamo perciò convinti che altri, eventuali, disservizi possono essere solo motivati dal tempo necessario a recuperare una distribuzione ottimale e per questi, eventuali, disservizi ci scusiamo, assicurando che verrà monitorata la distribuzione per evitare ulteriori inconvenienti.
L'Amministrazione

Eolie. Scossa di terremoto in mare

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.1 è stata registrata stamattina alle ore 6.41 nel distretto sismico delle isole Eolie. Si è verificata in mare ad una profondità di 11 km., tra le isole di Alicudi e Filicudi