COMUNICATO STAMPA DE
“LA SINISTRA”
Gli impegni dell’amministrazione in materia di tariffa
agevolata per il rifornimento idrico con autobotte.
Nel corso della seduta
consiliare dove, ormai un mese fa, si è affrontato l’argomento dell’emergenza
idrica, abbiamo apprezzato l’impegno pubblicamente assunto dal vicesindaco Orto
in merito all’applicazione di tariffe agevolate per il rifornimento idrico con
autobotte per gli utenti – siano privati cittadini, siano esercenti o
albergatori – che si trovino ad affrontare problemi dovuti a insufficienze dovute
alla distribuzione e alla calendarizzazione.
Premesso che ciò sarebbe
già implicitamente previsto nel regolamento del servizio idrico, impegni del
genere, tanto più se assunti in presenza di dirigenti e funzionari del settore
(ai quali l’amministratore ha fornito un preciso indirizzo politico) e
soprattutto di fronte al civico consesso, devono essere mantenuti.
Ciò comporterà per
l’Ente un ovvio supplemento di lavoro, oltre che dei costi: è infatti
necessario valutare ciascun caso singolarmente sulla base di una verifica
attendibile per comprendere le cause del problema.
Tuttavia, il personale
del servizio idrico ha – o dovrebbe avere – ben chiaro come funziona il regime
di distribuzione, e dunque è perfettamente in condizione di accertare se il
richiedente lamenta carenze per motivi oggettivamente riconducibili alla rete
idrica piuttosto che ad altre cause. La verifica dovrebbe pertanto essere
realizzata con la massima trasparenza e con la piena collaborazione del
richiedente.
Certamente esisteranno
casi nei quali un guasto al galleggiante o una perdita della propria cisterna è
la ragione per la quale l’utente si trova senza acqua, ma siamo convinti che
siano molto più numerosi quelli di cittadini collegati a tratte della rete
idrica dove l’erogazione dei quantitativi d’acqua è oggettivamente
insufficiente per fare fronte alle esigenze legate alla stagione estiva (e, in
generale, al vivere in condizioni di civiltà).
Allo stesso modo, l’amministrazione
dovrebbe prendere in considerazione l’esigenza di rimborsare coloro che si sono
trovati in condizioni di penuria d’acqua per cause non imputabili ai propri
impianti e hanno comunque pagato le autobotti con tariffa piena.
Se ciò costituirà un
ulteriore costo a carico dell’Ente, lo stesso si attivi per ottenere un
adeguato rimborso da parte della Regione, che di fatto è responsabile del
malfunzionamento del dissalatore e dei problemi connessi, purtroppo ampiamente
noti.
In questa situazione
evidentemente e complessivamente sgradevole, non sarebbe un’idea malvagia poter
snellire le procedure di pagamento, che attualmente costringono il cittadino a
ritirare il bollettino presso l’Ufficio idrico, andare a pagarlo alla Posta e
ritornare nuovamente al Comune per consegnare la ricevuta (dunque a perdere una
mattina intera), con un semplice accorgimento: dotare l’Ufficio idrico di un
POS.
La Polizia municipale,
per esempio, lo ha già da tempo.
Ci permettiamo infine
di sottolineare la necessità di un potenziamento del personale assegnato
all’Ufficio idrico, quanto meno stagionale, trasferendo unità attualmente
assegnate ad altri servizi che, certamente, presentano un minor grado di
criticità.
La Sinistra
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