(da repubblica.it) Aldo Natoli, presidente dell’associazione Cappero delle Isole Eolie Dop, rappresenta 67 soci (5 produttori e 62 trasformatori). Tutti insieme, da due anni esatti, cioè da quando è nata l’associazione, inseguono un sogno: “Vogliamo che il nostro prodotto tipico, il cappero – dice Natoli - che identifica l’arcipelago delle Sette Sorelle, venga riconosciuto come Denominazione di origine protetta dall’Europa”.
La pratica è stata consegnata a marzo a Bruxelles, ora i 67 soci aspettano solamente il responso. L’associazione rappresenta il 60% dei produttori di capperi di tutto l’arcipelago, titolari di più di 7000 piante, con una produzione annuale che oscilla in media dai 500 ai 600 quintali. “Numeri che potrebbero crescere dopo il riconoscimento”, rivendica Natoli. Che conclude: “Si avverte un nuovo interesse nel settore cappericolo, soprattutto da parte degli under 35”.
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lunedì 7 maggio 2018
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Carmelo Amato, Brenda Salmieri, Raffaele Stagno, Gaetano Barca, Silvia Dede Venuti, Rosa Merlino, Antonio Favaloro
Come eravamo: Pasqua 2014 a Lipari. Riprese Lillo Manganaro per I colori dell'isola Art and Photo
Il filmato immortala non solo i passaggi della Processione di Pasqua conosciuti a tutti (quali l'incontro a Marina Corta) ma anche alcuni momenti sconosciuti a tanti (quali il passaggio sulla Via Roma, il ritorno e l'inchino di "arrivederci" all'interno del Castello
MNS: Ciccio Rizzo segretario regionale per la Sicilia Orientale
Si è svolta a Roma l’Assemblea Nazionale del “Movimento Nazionale per la Sovranità” nel corso della quale l’organismo assembleare composto da oltre 250 membri provenienti da tutte le regioni d’Italia, ha ratificato la nomina dell’Avv. Francesco Rizzo – attuale Consigliere Comunale di Lipari e già Consigliere Comunale di Messina – a Segretario Regionale per la “Sicilia Orientale”.
L’Avv. Rizzo, entusiasta per il nuovo incarico, ha dichiarato: il primo impegno sarà quello di creare in Sicilia le occasioni di confronto e di contatto fra il costituendo “Polo Sovranista” ed il nuovo Governo regionale sostenuto in primis dalla positiva esperienza del Movimento “Diventerà Bellissima” di cui mi onoro di essere stato nel 2014 fra i promotori e fondatori. In questa direzione molto positivo è l’incontro dei giorni scorsi fra il Presidente Musumeci ed il Sen. Candiani, nuovo Commissario della Lega in Sicilia durante il quale sono state gettate le basi di una più stretta collaborazione in ottica regionale e non solo. L’attenzione è puntata sulla tornata elettorale amministrativa di giugno prossimo nella quale i candidati del MNS saranno determinanti per la vittoria degli schieramenti di Destra ed Identitari nei quali concorreranno.
Con riferimento alla situazione politica nazionale la posizione del MNSè stata espressa chiaramente dal Segretario Nazionale On. Gianni Alemanno che ha affermato: “È giusto che Salvini faccia un ultimo tentativo per creare un governo che rispetti il risultato delle elezioni non dividendo il centrodestra. Ma se questo tentativo non riuscirà, l’unica strada è quella di andare subito alle elezioni, evitando qualsiasi forma di governo non legittimato democraticamente. Un governo tecnico, del Presidente o di tregua, sarebbe succube dei diktat europei nelle prossime decisive trattative europee. L’Italia – ha proseguito Alemanno – deve mettere il veto a questo nuovo bilancio europeo, non solo per contestare i tagli ai fondi per l’agricoltura e alle politiche di coesione, ma per rinegoziare tutti i trattati europei che hanno minato la nostra sovranità nazionale». «Questo – ha avvertito il segretario del Mns – deve essere l’impegno inderogabile del nuovo governo di centrodestra, se sorgerà, o il suo primo impegno del programma elettorale se, come probabile, andremo subito a nuove elezioni.
Alemanno ha indicato fra le priorità politiche da affrontare sullo scacchiere nazionale quella di “cancellare la spaccatura tra il Nord Italia, che ha votato per il centrodestra, e il Sud, che ha preferito i 5 Stelle”. Una «sfida», l’ha definita il Segretario Nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, per affrontare la quale sono necessarie due condizioni: la prima è «creare una federazione del centrodestra, cominciando ad aggregare nel Polo sovranista i movimenti (Mns, Pli, PsdAz) che hanno espresso candidature nelle liste della Lega»; la seconda «è costruire un nuovo radicamento nel Sud per battere il Movimento 5 Stelle, con un piano per il lavoro verso la piena occupazione».
Durante l’incontro, oltre all’analisi degli scenari politici che si sono determinati dopo il voto, sono state definite anche nuove cariche all’interno dell’organigramma del partito: Roberto Menia, ex sottosegretario all’Ambiente, è stato eletto Presidente; Marco Cerreto, in servizio nella segreteria tecnica della direzione generale politiche europee internazionali del ministero delle Politiche agricole e forestali, è stato eletto portavoce; ai rapporti esterni va Marco Matteoni, imprenditore e dirigente di Confartigianato; il Senatore della Repubblica eletto nelle fila della Lega Claudio Barbaro è stato nominato ai “Rapporti Istituzionali” ed inoltre, fanno il loro ingresso nell’Assemblea Nazionale del MNS i siciliani (messinesi e della provincia): Marina Trimarchi, Daniele Travisano, Liana Cannata e Valentino Colosi.
L’Avv. Rizzo, entusiasta per il nuovo incarico, ha dichiarato: il primo impegno sarà quello di creare in Sicilia le occasioni di confronto e di contatto fra il costituendo “Polo Sovranista” ed il nuovo Governo regionale sostenuto in primis dalla positiva esperienza del Movimento “Diventerà Bellissima” di cui mi onoro di essere stato nel 2014 fra i promotori e fondatori. In questa direzione molto positivo è l’incontro dei giorni scorsi fra il Presidente Musumeci ed il Sen. Candiani, nuovo Commissario della Lega in Sicilia durante il quale sono state gettate le basi di una più stretta collaborazione in ottica regionale e non solo. L’attenzione è puntata sulla tornata elettorale amministrativa di giugno prossimo nella quale i candidati del MNS saranno determinanti per la vittoria degli schieramenti di Destra ed Identitari nei quali concorreranno.
Con riferimento alla situazione politica nazionale la posizione del MNSè stata espressa chiaramente dal Segretario Nazionale On. Gianni Alemanno che ha affermato: “È giusto che Salvini faccia un ultimo tentativo per creare un governo che rispetti il risultato delle elezioni non dividendo il centrodestra. Ma se questo tentativo non riuscirà, l’unica strada è quella di andare subito alle elezioni, evitando qualsiasi forma di governo non legittimato democraticamente. Un governo tecnico, del Presidente o di tregua, sarebbe succube dei diktat europei nelle prossime decisive trattative europee. L’Italia – ha proseguito Alemanno – deve mettere il veto a questo nuovo bilancio europeo, non solo per contestare i tagli ai fondi per l’agricoltura e alle politiche di coesione, ma per rinegoziare tutti i trattati europei che hanno minato la nostra sovranità nazionale». «Questo – ha avvertito il segretario del Mns – deve essere l’impegno inderogabile del nuovo governo di centrodestra, se sorgerà, o il suo primo impegno del programma elettorale se, come probabile, andremo subito a nuove elezioni.
Alemanno ha indicato fra le priorità politiche da affrontare sullo scacchiere nazionale quella di “cancellare la spaccatura tra il Nord Italia, che ha votato per il centrodestra, e il Sud, che ha preferito i 5 Stelle”. Una «sfida», l’ha definita il Segretario Nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, per affrontare la quale sono necessarie due condizioni: la prima è «creare una federazione del centrodestra, cominciando ad aggregare nel Polo sovranista i movimenti (Mns, Pli, PsdAz) che hanno espresso candidature nelle liste della Lega»; la seconda «è costruire un nuovo radicamento nel Sud per battere il Movimento 5 Stelle, con un piano per il lavoro verso la piena occupazione».
Durante l’incontro, oltre all’analisi degli scenari politici che si sono determinati dopo il voto, sono state definite anche nuove cariche all’interno dell’organigramma del partito: Roberto Menia, ex sottosegretario all’Ambiente, è stato eletto Presidente; Marco Cerreto, in servizio nella segreteria tecnica della direzione generale politiche europee internazionali del ministero delle Politiche agricole e forestali, è stato eletto portavoce; ai rapporti esterni va Marco Matteoni, imprenditore e dirigente di Confartigianato; il Senatore della Repubblica eletto nelle fila della Lega Claudio Barbaro è stato nominato ai “Rapporti Istituzionali” ed inoltre, fanno il loro ingresso nell’Assemblea Nazionale del MNS i siciliani (messinesi e della provincia): Marina Trimarchi, Daniele Travisano, Liana Cannata e Valentino Colosi.
domenica 6 maggio 2018
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Mari Biviano, Alessandra Merrina, Carlo Moretti, Graziella Acquario, Mirko Mandarano, Daria Zanca, Diana Saltalamacchia, Frank Speziale, Rosalba Bongiorno, Alessia Rubino, Giovanni Favaloro, Luisa Di Pietro , Elena Casamento , Samantha Mandarano, Carlo Zaia
Inaugurazione a Catania della nuova U.O.S.D. - Rianimazione pediatrica. Responsabile il socio del Centro Studi Dott. Giuseppe Ferlazzo, originario di Lipari
COMUNICATO STAMPA
Il 7 maggio presso
l’Ospedale Garibaldi – Nesima di Catania sarà inaugurata la nuova U.O.S.D. –
Rianimazione Pediatrica di cui è responsabile il socio del Centro Studi Dott.
Giuseppe Ferlazzo, originario di Lipari.
La rianimazione
pediatrica di Catania sotto la direzione del Dott. Ferlazzo è sempre stata un
centro di eccellenza per la Sicilia orientale.
Lipari, 03/05/2018
Ufficio
Stampa centro Studi
SPECIFICITÀ DELLA
RIANIMAZIONE PEDIATRICA
Nell'ambito
pediatrico, l'introduzione delle tecniche di rianimazione ha condizionato il
passaggio da una pediatria “individualista” ad una pediatria d'équipe. La
Rianimazione Pediatrica quindi oggiha l’ambizione di comprendere tutti gli
aspetti acuti della patologia pediatrica, grazie ad una solida formazione
teorica e pratica di pediatria generalein un tutt’uno con il bagaglio tecnico scientifico
dell’anestesia e rianimazione, con il concorso di un apparato tecnico
affidabile e di un'ampia rete di specialisti e consulenti.
Il bambino
non è un modello ridotto dell'adulto: ha una fisiologia propria variabile nel
tempo, una farmacologia ed una psicologia caratteristiche: in nome
dell'efficacia, della sicurezza e dell'umanizzazione dell'assistenza, richiede
un ambiente dedicato, medici esperti nella sua cura e nelle sue particolarità.
Oggi sono
riconosciute ai rianimatori pediatrici:
la presa in carico di quella fascia
d’età che va dai 30 giorni (non più di competenza dei neonatologi) ai 16 anni,
l'applicazione delle tecniche di rianimazione alle urgenze vitali dei bimbi anche
di basso peso ma superiori ai 30 giorni, le cure perioperatorie in chirurgia
neonatale/pediatrica specialistica e cardiochirurgia, il trattamento delle
insufficienze renali acute, di quelle cardiologiche, la messa a punto delle
tecniche di nutrizione artificiale, le cure primarie la stabilizzazione ed il
trasporto nelle varie urgenze vitali pediatriche, la presa in carico delle urgenze
infettivologiche, immunologiche, ematologiche ed oncologiche.
La Rianimazione Pediatrica è una sorta di servizio centrale con obbligo di integrazione con il circuito a monte (Ostetrici, Pronto Soccorso Pediatrico e servizio di trasporto, Servizio di chirurgia specialistica (Pediatrica – Toracica – ORL – Neurochirurgia – Cardiochirurgia, Pediatri generalisti) e il circuito a valle.
La Rianimazione Pediatrica è una sorta di servizio centrale con obbligo di integrazione con il circuito a monte (Ostetrici, Pronto Soccorso Pediatrico e servizio di trasporto, Servizio di chirurgia specialistica (Pediatrica – Toracica – ORL – Neurochirurgia – Cardiochirurgia, Pediatri generalisti) e il circuito a valle.
La
Rianimazione Pediatrica affronta oggi patologie che le sono proprie; ne
consegue la necessità di conoscere la medicina generale dei bambini di ogni
età. I suoi progressi dipendono largamente dai progressi della tecnologia e
dalla lungimiranza in termini di programmazione del numero dei posti letto
dedicati in relazione al territorio, delle risorse necessarie come medici ed
infermieri formati per la disciplinai, onde mettere in pratica un programma
efficace di cura, prevenzione e profilassi delle infezioni nosocomiali, per i
piccoli pazienti che diventano ogni giorno più numerosi.
Al giorno
d’oggi la Rianimazione Pediatrica, in considerazione dell’ampia fascia d’età di
cui ha competenza, soffre di una carenza cronica di posti letto (in atto operativi in Sicilia: 8 posti a
Palermo – 2 posti a Catania – posti
modulabili nell’ambito dell’UTIN del Policlinico di Messina) e di sviluppo
futuro.
Dal punto di
vista organizzativo, la crisi di vocazioni, la politica delle Scuole di
Specializzazione, ed il lungo training scientifico-tecnico specifico in tale
ambito, condizionano una grave carenza di organico medico, che rende inoltre
difficile l'attività di ricerca.
La Rianimazione
Pediatrica Dell’ARNAS Garibaldi ha 2 posti letto autorizzati, dovrà passare a 4
posti letto autorizzati secondo il nuovo piano di rete ospedaliera, (peraltro Unica realtà autonoma nella Sicilia Orientale, inserita nella
TIPNET Nazionale, con formazione specialistica che risale al 2005).
Attualmente
tale struttura ha in organico 6 medici +
un responsabile, garantisce una guardia h/24 e si occupa di tutti i servizi in
area critica pediatrica di tipo medico e chirurgico.
Essa rappresenta
un esempio unico di best practice nell’interland catanese, rispondendo alle
necessità del territorio, attraverso la disponibilità al 118, e alle esigenze
del P.Soccorso pediatrico del presidio ospedaliero, che fa in media 40.000
accessi all’anno.
Garantisce
di fatto un processo assistenziale coordinato, in una corretta logica in cui le
unità operative sono integrate in uno scambio continuo di azione e di informazione,
attraverso la contiguità fisica e una serie di meccanismi di coordinamento
implementati, per la migliore assistenza e cura dei piccoli pazienti della provincia di Catania e delle
province limitrofe.
Oggi è il 6 Maggio. Buongiorno con questa foto di Cristian Ruggiero e con i Santi e le venerazioni di oggi
Veduta sulla baia di Marina Lunga (Lipari)
SANTO DEL GIORNO: SAN PIETRO NOLASCO
Altri santi e venerazioni del 06 maggio:
- Beata Anna Rosa Gattorno
- Beato Bartolomeo Pucci-Franceschi
Sacerdote francescano
- Santa Benedetta di Roma
Vergine
- Beata Caterina Troiani
Fondatrice
- Sant' Edberto di Lindisfarne
Vescovo
- Beati Edoardo Jones e Antonio Middleton
Martiri
- Beati Enrico Kaczorowski e Casimiro Gostynski
Sacerdoti e martiri
- Beato Francesco de Montmorency-Laval
Vescovo di Québec
- Beata Jutta (Giuditta) di Sangerhausen
Vedova
- San Lucio di Cirene
Vescovo
- Santi Mariano e Giacomo
Martiri di Lambesa
- San Venerio di Milano
Vescovo
- Beata Anna Rosa Gattorno
- Beato Bartolomeo Pucci-Franceschi
Sacerdote francescano
- Santa Benedetta di Roma
Vergine
- Beata Caterina Troiani
Fondatrice
- Sant' Edberto di Lindisfarne
Vescovo
- Beati Edoardo Jones e Antonio Middleton
Martiri
- Beati Enrico Kaczorowski e Casimiro Gostynski
Sacerdoti e martiri
- Beato Francesco de Montmorency-Laval
Vescovo di Québec
- Beata Jutta (Giuditta) di Sangerhausen
Vedova
- San Lucio di Cirene
Vescovo
- Santi Mariano e Giacomo
Martiri di Lambesa
- San Venerio di Milano
Vescovo
sabato 5 maggio 2018
Calcio. Pulcini della Ludica Lipari ad un raduno a Capo D'Orlando
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Ana Francu Patarau, Raffaella Bertolo, Bruno Abbondanza, Rachele La Fortuna, Elia Torre, Rosario Finocchiaro, Natalia Budans, Eugenio Murciano, Aziz Sammoud
PUBBLICATO IL DECRETO CHE ASSEGNA OLTRE 25 MILIONI DI EURO ALLA CITTÀ METROPOLITANA PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SULLE STRADE DELLA PROVINCIA. TONINO GENOVESE: «LA MOBILITÀ SUL TERRITORIO È AL COLLASSO PROGRAMMARE DA SUBITO GLI INTERVENTI PER EVITARE DI PERDERE LE RISORSE»
Oltre 25 milioni di euro destinati ad interventi straordinari di manutenzione della rete viaria per la Città Metropolitana di Messina dal 2018 al 2023. È stato pubblicato lo scorso 2 maggio il decreto approvato il 16 febbraio che finanzia gli interventi e i programmi per la rete viaria di provincie e città metropolitane che consegna subito nelle mani di Palazzo dei Leoni un milione e 875 mila euro utilizzabili dal prossimo 30 giugno per far fronte alle emergenze delle strade provinciali da anni senza manutenzione e senza un adeguato numero di cantonieri.
«Un’occasione da non perdere – sottolinea il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – che deve essere programmata sin da subito per spendere tutte le risorse a disposizione. Se non verranno utilizzate, infatti, torneranno al mittente ed è una situazione che non possiamo permetterci considerata la condizione della rete stradale della provincia che registra una mobilità ormai appesantita e quasi al collasso».
Il segretario della Cisl di Messina evidenzia, quindi, come dopo la prima tranche prevista per l’anno in corso, dal 2019 al 2023 la somma a disposizione di oltre 4 milioni (4.688.220,84) ogni anno che l’Amministrazione di Corso Cavour potrà disporre per interventi straordinari e di manutenzione sulle strade. «È fondamentale non farsi trovare impreparati ma programmare bene gli interventi con una mappatura di quelli più urgenti e cercare di realizzarli tutti. Nel decreto, infatti, si legge che in in caso di mancata o parziale realizzazione degli interventi nell'annualità di riferimento, è disposta la revoca delle risorse, per la quota non spesa, applicando una pari riduzione sui trasferimenti di risorse relative alle successive annualità. E questo rappresenterebbe un danno per tutto la comunità».
«Un’occasione da non perdere – sottolinea il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – che deve essere programmata sin da subito per spendere tutte le risorse a disposizione. Se non verranno utilizzate, infatti, torneranno al mittente ed è una situazione che non possiamo permetterci considerata la condizione della rete stradale della provincia che registra una mobilità ormai appesantita e quasi al collasso».
Il segretario della Cisl di Messina evidenzia, quindi, come dopo la prima tranche prevista per l’anno in corso, dal 2019 al 2023 la somma a disposizione di oltre 4 milioni (4.688.220,84) ogni anno che l’Amministrazione di Corso Cavour potrà disporre per interventi straordinari e di manutenzione sulle strade. «È fondamentale non farsi trovare impreparati ma programmare bene gli interventi con una mappatura di quelli più urgenti e cercare di realizzarli tutti. Nel decreto, infatti, si legge che in in caso di mancata o parziale realizzazione degli interventi nell'annualità di riferimento, è disposta la revoca delle risorse, per la quota non spesa, applicando una pari riduzione sui trasferimenti di risorse relative alle successive annualità. E questo rappresenterebbe un danno per tutto la comunità».
"MediterraneoBellezza", la vincitrice è la liparese Martina Costa
È la 17enne Martina Costa di Lipari la vincitrice del titolo "MediterraneoBellezza", concorso on line, lanciato dall'istituto "Bellezza&Co" Palermo e realizzato nell'ambito del progetto "Bellezze Mediterranee", volto a valorizzare la Sicilia e i suoi abitanti.
È stata eletta l'altro ieri a Palermo,in occasione della prima finale regionale.
Le concorrenti sono state selezionate tra le candidate nate o residenti in Sicilia,requisito imposto dal regolamento del concorso.
Hanno partecipato in 1.894,di cui 594 sono state eliminate durante le varie fasi del concorso.
Le fotografie in concorso sono state valutate dalla giuria tecnica composta dalla dottoressa Serena Bruni e dal fotografo Carlo Siginisi,che hanno selezionato i lavori e deliberato la vincitrice.
Martina, mora,occhi verdi,alta 1 metro e 66, si appresta a frequentare il terzo anno dell' istituto turistico. Ama le lingue,in modo particolare il francese. Studia il tedesco e l'inglese.
In un breve commento alla sua elezione Martina ha ringraziato tutto lo staff di Palermo. "Ringrazio di vero cuore - ha detto - mia madre, Tindara Lauricella Cincotta per gli abiti e alcuni scatti fotografici, mio padre Bartolino Costa per la regia e Gabriele Costanzo per le foto".
A Martina vanno le nostre congratulazioni e l'augurio per ulteriori, nuove soddisfazioni.
È stata eletta l'altro ieri a Palermo,in occasione della prima finale regionale.
Le concorrenti sono state selezionate tra le candidate nate o residenti in Sicilia,requisito imposto dal regolamento del concorso.
Hanno partecipato in 1.894,di cui 594 sono state eliminate durante le varie fasi del concorso.
Le fotografie in concorso sono state valutate dalla giuria tecnica composta dalla dottoressa Serena Bruni e dal fotografo Carlo Siginisi,che hanno selezionato i lavori e deliberato la vincitrice.
Martina, mora,occhi verdi,alta 1 metro e 66, si appresta a frequentare il terzo anno dell' istituto turistico. Ama le lingue,in modo particolare il francese. Studia il tedesco e l'inglese.
In un breve commento alla sua elezione Martina ha ringraziato tutto lo staff di Palermo. "Ringrazio di vero cuore - ha detto - mia madre, Tindara Lauricella Cincotta per gli abiti e alcuni scatti fotografici, mio padre Bartolino Costa per la regia e Gabriele Costanzo per le foto".
A Martina vanno le nostre congratulazioni e l'augurio per ulteriori, nuove soddisfazioni.
“Premio Storie di Alternanza”: vincono l’Istituto tecnico “Jaci” e il Liceo scientifico “Seguenza”
Come per la prima sessione del “Premio Storie di Alternanza”, svoltasi nel novembre dello scorso anno, anche per la seconda, che ha preso il via nel mese di febbraio, l’obiettivo dell’iniziativa promossa da Unioncamere e dalla Camera di commercio - in collaborazione con la sua Azienda speciale servizi alle imprese - è stato quello di valorizzare e di dare visibilità alle esperienze di percorsi di alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici di secondo grado.
Questa mattina al Palazzo camerale, si è svolta la cerimonia di premiazione. Ad aggiudicarsi il premio, suddiviso in due categorie distinte per tipologia di istituto scolastico partecipante, Licei e Istituti tecnici e professionali, sono stati il Liceo scientifico “Seguenza” con “Tg Seguenza - La scuola in redazione” e l’Istituto tecnico “Jaci” con “L’accoglienza: la mia professione”.
Premiati, inoltre, per la categoria “Licei”, il Liceo artistico “Basile” e il Liceo “Enrico Medi” di Barcellona Pozzo di Gotto, classificatisi al secondo e al terzo posto; per la categoria “Istituti tecnici e professionali”, l’Istituto d’istruzione superiore “Verona Trento” e l’Istituto d’istruzione superiore “Minutoli” – sezione Agraria “P. Cuppari”, classificatisi al secondo e al terzo posto.
«La collaborazione tra il mondo della scuola e il mondo imprenditoriale è molto importante – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – un giovane formato che si avvicina al mondo del lavoro avrà, certamente, maggiori possibilità di trovare occupazione e, al contempo, sarà un valore aggiunto per l’impresa e per il territorio nel quale l’impresa opera».
«La Camera di commercio ha creduto sin dall’inizio nella bontà dell’Alternanza scuola-lavoro – prosegue il segretario generale dell’Ente camerale, Alfio Pagliaro - considerandolo come uno strumento di politica attiva finalizzato a incentivare l’occupazione avvicinando le imprese al mondo della scuola, che è il loro bacino naturale a cui attingere per la formazione del personale».
Dieci le scuole partecipanti al concorso, tre delle quali sono Licei. «In questa sessione, la competizione ha avuto ampio seguito soprattutto tra gli Istituti tecnico- professionali – afferma il funzionario camerale Agata Denaro, membro della commissione - auspichiamo che l’alternanza scuola lavoro possa decollare e diventare protagonista anche nei Licei della nostra città e della nostra provincia». A tutte le scuole, sono stati conferiti buoni acquisto e targhe.
Questa mattina al Palazzo camerale, si è svolta la cerimonia di premiazione. Ad aggiudicarsi il premio, suddiviso in due categorie distinte per tipologia di istituto scolastico partecipante, Licei e Istituti tecnici e professionali, sono stati il Liceo scientifico “Seguenza” con “Tg Seguenza - La scuola in redazione” e l’Istituto tecnico “Jaci” con “L’accoglienza: la mia professione”.
Premiati, inoltre, per la categoria “Licei”, il Liceo artistico “Basile” e il Liceo “Enrico Medi” di Barcellona Pozzo di Gotto, classificatisi al secondo e al terzo posto; per la categoria “Istituti tecnici e professionali”, l’Istituto d’istruzione superiore “Verona Trento” e l’Istituto d’istruzione superiore “Minutoli” – sezione Agraria “P. Cuppari”, classificatisi al secondo e al terzo posto.
«La collaborazione tra il mondo della scuola e il mondo imprenditoriale è molto importante – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – un giovane formato che si avvicina al mondo del lavoro avrà, certamente, maggiori possibilità di trovare occupazione e, al contempo, sarà un valore aggiunto per l’impresa e per il territorio nel quale l’impresa opera».
«La Camera di commercio ha creduto sin dall’inizio nella bontà dell’Alternanza scuola-lavoro – prosegue il segretario generale dell’Ente camerale, Alfio Pagliaro - considerandolo come uno strumento di politica attiva finalizzato a incentivare l’occupazione avvicinando le imprese al mondo della scuola, che è il loro bacino naturale a cui attingere per la formazione del personale».
Dieci le scuole partecipanti al concorso, tre delle quali sono Licei. «In questa sessione, la competizione ha avuto ampio seguito soprattutto tra gli Istituti tecnico- professionali – afferma il funzionario camerale Agata Denaro, membro della commissione - auspichiamo che l’alternanza scuola lavoro possa decollare e diventare protagonista anche nei Licei della nostra città e della nostra provincia». A tutte le scuole, sono stati conferiti buoni acquisto e targhe.
venerdì 4 maggio 2018
Sanità alle Eolie...nel mirino delle Iene. Contattati il nostro direttore e la signora Zaia
Della Sanità nelle Eolie. Sui "viaggi della speranza e/o della disperazione" con l'elisoccorso, sul cardiologo non a tempo pieno, sul Punto nascita chiuso a Lipari ma riaperto a Pantelleria è stato avviato un contatto, non più di trenta minuti fa, dalle Iene con il nostro direttore Salvatore Sarpi.
Un contatto, sviluppatosi attraverso Laura Zaia, la mamma - guerriera che, sin dal 2011, si batte, insieme ad altre mamme, sia per il Punto nascita che per tutte le problematiche che interessano la Sanità nelle Eolie.
Il contatto, nell'ottica di un servizio che dovrebbe essere realizzato prima della chiusura della stagione delle Iene, avrà una ulteriore appendice nei primi giorni della prossima settimana quando il nostro direttore - che sta facendo una ricerca su alcuni casi - fornirà ulteriori dati
Un contatto, sviluppatosi attraverso Laura Zaia, la mamma - guerriera che, sin dal 2011, si batte, insieme ad altre mamme, sia per il Punto nascita che per tutte le problematiche che interessano la Sanità nelle Eolie.
Il contatto, nell'ottica di un servizio che dovrebbe essere realizzato prima della chiusura della stagione delle Iene, avrà una ulteriore appendice nei primi giorni della prossima settimana quando il nostro direttore - che sta facendo una ricerca su alcuni casi - fornirà ulteriori dati
Statuto speciale da "fortuna" a "rovina" (di Luca Chiofalo)
In Sicilia, dice la Corte dei conti, il rapporto numerico fra dipendenti comunali e popolazione supera del 45% la media nazionale. La beffa (oltre al danno) è che i comuni siciliani neanche funzionano: efficienza e servizi prestati ai cittadini sono pessimi.
Comunque, dobbiamo “stabilizzare”, cioè assumere, perché il “posto pubblico” (a vita), in Sicilia, è un diritto che prescinde merito, capacità finanziaria e necessità. Le inutili posizioni lavorative precarie, “oppio dei siciliani”, create ad arte ed a uso elettorale, prima o poi, raggiungono il traguardo dell’agognato posto garantito e pubblico. Secondo l’ultima legge di bilancio regionale, che rimanda riforme e tagli necessari per “regalare” soldi che non ci sono, vi sarebbe l’intenzione di assumerne altri 13000, in spregio ai conti in dissesto e ad una tassazione insostenibile (che non può calare se aumentiamo la spesa corrente pagando stipendi). L’antico vizietto dell’assistenzialismo irresponsabile c’è a destra come a sinistra e finirà per tirare a fondo anche la (sopravvissuta) parte sana e produttiva (privata) di questa disgraziata regione.
Nell’esclusivo interesse di classi dirigenti avide e sconsiderate, è stato fatto scempio dello statuto speciale accordatoci, che doveva essere una “fortuna” ed invece è diventato strumento di rovina.
Vergogna!!!
Comunque, dobbiamo “stabilizzare”, cioè assumere, perché il “posto pubblico” (a vita), in Sicilia, è un diritto che prescinde merito, capacità finanziaria e necessità. Le inutili posizioni lavorative precarie, “oppio dei siciliani”, create ad arte ed a uso elettorale, prima o poi, raggiungono il traguardo dell’agognato posto garantito e pubblico. Secondo l’ultima legge di bilancio regionale, che rimanda riforme e tagli necessari per “regalare” soldi che non ci sono, vi sarebbe l’intenzione di assumerne altri 13000, in spregio ai conti in dissesto e ad una tassazione insostenibile (che non può calare se aumentiamo la spesa corrente pagando stipendi). L’antico vizietto dell’assistenzialismo irresponsabile c’è a destra come a sinistra e finirà per tirare a fondo anche la (sopravvissuta) parte sana e produttiva (privata) di questa disgraziata regione.
Nell’esclusivo interesse di classi dirigenti avide e sconsiderate, è stato fatto scempio dello statuto speciale accordatoci, che doveva essere una “fortuna” ed invece è diventato strumento di rovina.
Vergogna!!!
Luca Chiofalo
50° Anniversario della morte di Salvatore Quasimodo, al via le celebrazioni
Prendono il via, domenica 6 maggio, le Celebrazioni per il 50° Anniversario della morte di Salvatore Quasimodo a cura del Comitato Organizzatore di cui fanno parte oltre la Città Metropolitana di Messina, ente promotore, l' Università degli Studi di Messina, il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Parco Letterario Salvatore Quasimodo di Roccalumera, l'Associazione Club Amici di Salvatore Quasimodo, la Fondazione Famiglia Piccolo di Capo d'Orlando, il Conservatorio Arcangelo Corelli, l' Istituto A.M. Jaci e l' Istituto S. Quasimodo di Messina.
Il Comitato, come stabilito nella conferenza stampa tenutasi il 18 gennaio scorso presso la GAMeC “Lucio Barbera” dov’è conservato l’archivio di Quasimodo, ha stilato un ricco programma di eventi che avranno luogo a Messina e in provincia. Il calendario prevede quindi numerose iniziative volte a rendere omaggio alla straordinaria figura di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura nel 1959, che nella città di Messina ha vissuto i suoi anni giovanili iniziando la sua formazione culturale e che in seguito lo ha insignito della cittadinanza onoraria e della laurea honoris causa in Letteratura.
Il presente programma riguarda le iniziative che si svolgeranno fino al 30 giugno. Altri eventi di grande rilievo, in corso di programmazione sempre a cura del Comitato organizzatore per le celebrazioni quasimodiane, saranno organizzati a partire dal mese di luglio e resi noti in seguito.
Domenica 6 maggio, ore 17.00
Messina, Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca
“Due giorni di Arte e Cultura”,
Evento organizzato in collaborazione con l’Accademia Culturale Zanclea
Presentazione manifestazione e inaugurazione Mostra Antologica del Maestro Biagio Cardia alla presenza del Prof. G. Corallo
Introduce il Prof. Claudio Stazzone
Modera la Prof.ssa Agata Midiri
Lunedì 7 maggio, ore 17.00
Messina, Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca
Saluti istituzionali:
- Sindaco Metropolitano
- Avv. A.M. Tripodo, Dirigente della V Direzione, Città Metropolitana di Messina
Relatori:
- Carlo e Sergio Mastroeni, Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera
- Cristina D’Arrigo, “La figura di Antonio Saitta e l’Ospe”
- Nino Giordano, “L’opera di Giorgio La Pira”
- Marco Bonardelli, “Giuseppe Migneco tra forza del legame e libertà del sentire”
- Carlo Davoli, Preside dell’Istituto A.M. Jaci,
“L’Istituto Jaci fucina feconda per la formazione di importanti intellettuali messinesi”
Venerdì 18 maggio, ore 9.00
Messina, Istituto Tecnico Statale A.M. Jaci, Aula Magna
Salvatore Quasimodo: dall'Istituto Jaci al Premio Nobel
ore 09.00 - Prof. Carlo Davoli, Preside dell' Istituto Jaci
Salvatore Quasimodo allievo dell'Istituto Jaci
ore 09.15 - Dott.ssa Cristina D'Arrigo - Prof. Nazareno Saitta
Presentazione libro: “Antonio Saitta - Ospe: La Scocca della Cultura”
ore 10.00 - Proiezione filmati della famiglia Davoli :
“Quasimodo a Messina” e “Quasimodo visto da Mosca e New York"
ore 10.30 - Prof. Claudio Stazzone, Accademia Culturale Zanclea
“La poetica di Salvatore Quasimodo”
Giovedì 14 giugno
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo, ore 10.00
ore 10.00 - Cerimonia di presentazione dell' annullo filatelico speciale, dedicato al 50° anniversario
della morte di Salvatore Quasimodo, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con il
Circolo Filatelico Peloritano
ore 11.00 - Deposizione corona di fiori al monumento dedicato al poeta in Piazza Quasimodo
ore 11.30 - Seminario “Salvatore Quasimodo: cinquant’anni dopo”
Messina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, ore 16.30
Saluti istituzionali:
- Sindaco Metropolitano
- Avv. Anna Maria Tripodo, Dirigente della V Direzione, Città Metropolitana di Messina
Introduce la Dott.ssa Angela Pipitò, Funzionario del Servizio Cultura della V Direzione
- Presentazione dell'annullo filatelico speciale dedicato al 50° anniversario della morte di Salvatore
Quasimodo, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con il Circolo Filatelico Peloritano.
- Recital di poesie di Salvatore Quasimodo, voce recitante di Gianni Di Giacomo
- Proiezione del filmato originale dell’assegnazione della cittadinanza onoraria a
Salvatore Quasimodo, donato all’Archivio Quasimodo dalla Famiglia Davoli
- Inaugurazione della Mostra “Gli anni di Quasimodo a Messina”
Mostra fotografica e documentaria sulla vita e l’attività del poeta a Messina, dagli anni giovanili
all’assegnazione della cittadinanza onoraria nel 1960 e alla partecipazione all’Accademia della
Scocca, con foto e documenti originali provenienti dall’Archivio Quasimodo
della Città Metropolitana di Messina.
- Esposizione di cartoline d’epoca su Messina prima e dopo il terremoto è a cura del Circolo
Filatelico Peloritano che allestirà, inoltre, uno spazio filatelico dove saranno reperibili cartoline a
tiratura limitata con l’annullo filatelico speciale dedicato al 50° anniversario della morte di
Salvatore Quasimodo, appositamente realizzato da Poste Italiane.
Giovedì 21 giugno, Giornata Europea della Musica
Messina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, ore 17.00
- Recital di poesie di Salvatore Quasimodo, voce recitante di Elena Grasso
- Concerto di musica classica
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo, ore 19.00
Concerto di Gesuele Sciacca con la musicazione di poesie di Salvatore Quasimodo e Maria Cumani
Venerdì 22 giugno, ore 17.00
Capo d'Orlando, Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella , Villa Piccolo
“Quasimodiana: Gli Inchiostri e le parole”
Dialoghi, introduce Vanni Ronsisvalle
Sabato 23 giugno, ore 19.00
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo
Inaugurazione mostra di Silvio Zampieri “Per me c’è l’ombra che è la mia luce”
opere neochiariste ispirate ai luoghi e alle poesie giovanili di Quasimodo,
23 giugno - 7 settembre 2018
Lunedì 25 giugno, ore 17.00
Barcellona Pozzo di Gotto, Villino Liberty
Inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Salvatore Quasimodo,
25 giugno - 7 luglio 2018
Il Comitato, come stabilito nella conferenza stampa tenutasi il 18 gennaio scorso presso la GAMeC “Lucio Barbera” dov’è conservato l’archivio di Quasimodo, ha stilato un ricco programma di eventi che avranno luogo a Messina e in provincia. Il calendario prevede quindi numerose iniziative volte a rendere omaggio alla straordinaria figura di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura nel 1959, che nella città di Messina ha vissuto i suoi anni giovanili iniziando la sua formazione culturale e che in seguito lo ha insignito della cittadinanza onoraria e della laurea honoris causa in Letteratura.
Il presente programma riguarda le iniziative che si svolgeranno fino al 30 giugno. Altri eventi di grande rilievo, in corso di programmazione sempre a cura del Comitato organizzatore per le celebrazioni quasimodiane, saranno organizzati a partire dal mese di luglio e resi noti in seguito.
Domenica 6 maggio, ore 17.00
Messina, Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca
“Due giorni di Arte e Cultura”,
Evento organizzato in collaborazione con l’Accademia Culturale Zanclea
Presentazione manifestazione e inaugurazione Mostra Antologica del Maestro Biagio Cardia alla presenza del Prof. G. Corallo
Introduce il Prof. Claudio Stazzone
Modera la Prof.ssa Agata Midiri
Lunedì 7 maggio, ore 17.00
Messina, Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca
Saluti istituzionali:
- Sindaco Metropolitano
- Avv. A.M. Tripodo, Dirigente della V Direzione, Città Metropolitana di Messina
Relatori:
- Carlo e Sergio Mastroeni, Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera
- Cristina D’Arrigo, “La figura di Antonio Saitta e l’Ospe”
- Nino Giordano, “L’opera di Giorgio La Pira”
- Marco Bonardelli, “Giuseppe Migneco tra forza del legame e libertà del sentire”
- Carlo Davoli, Preside dell’Istituto A.M. Jaci,
“L’Istituto Jaci fucina feconda per la formazione di importanti intellettuali messinesi”
Venerdì 18 maggio, ore 9.00
Messina, Istituto Tecnico Statale A.M. Jaci, Aula Magna
Salvatore Quasimodo: dall'Istituto Jaci al Premio Nobel
ore 09.00 - Prof. Carlo Davoli, Preside dell' Istituto Jaci
Salvatore Quasimodo allievo dell'Istituto Jaci
ore 09.15 - Dott.ssa Cristina D'Arrigo - Prof. Nazareno Saitta
Presentazione libro: “Antonio Saitta - Ospe: La Scocca della Cultura”
ore 10.00 - Proiezione filmati della famiglia Davoli :
“Quasimodo a Messina” e “Quasimodo visto da Mosca e New York"
ore 10.30 - Prof. Claudio Stazzone, Accademia Culturale Zanclea
“La poetica di Salvatore Quasimodo”
Giovedì 14 giugno
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo, ore 10.00
ore 10.00 - Cerimonia di presentazione dell' annullo filatelico speciale, dedicato al 50° anniversario
della morte di Salvatore Quasimodo, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con il
Circolo Filatelico Peloritano
ore 11.00 - Deposizione corona di fiori al monumento dedicato al poeta in Piazza Quasimodo
ore 11.30 - Seminario “Salvatore Quasimodo: cinquant’anni dopo”
Messina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, ore 16.30
Saluti istituzionali:
- Sindaco Metropolitano
- Avv. Anna Maria Tripodo, Dirigente della V Direzione, Città Metropolitana di Messina
Introduce la Dott.ssa Angela Pipitò, Funzionario del Servizio Cultura della V Direzione
- Presentazione dell'annullo filatelico speciale dedicato al 50° anniversario della morte di Salvatore
Quasimodo, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con il Circolo Filatelico Peloritano.
- Recital di poesie di Salvatore Quasimodo, voce recitante di Gianni Di Giacomo
- Proiezione del filmato originale dell’assegnazione della cittadinanza onoraria a
Salvatore Quasimodo, donato all’Archivio Quasimodo dalla Famiglia Davoli
- Inaugurazione della Mostra “Gli anni di Quasimodo a Messina”
Mostra fotografica e documentaria sulla vita e l’attività del poeta a Messina, dagli anni giovanili
all’assegnazione della cittadinanza onoraria nel 1960 e alla partecipazione all’Accademia della
Scocca, con foto e documenti originali provenienti dall’Archivio Quasimodo
della Città Metropolitana di Messina.
- Esposizione di cartoline d’epoca su Messina prima e dopo il terremoto è a cura del Circolo
Filatelico Peloritano che allestirà, inoltre, uno spazio filatelico dove saranno reperibili cartoline a
tiratura limitata con l’annullo filatelico speciale dedicato al 50° anniversario della morte di
Salvatore Quasimodo, appositamente realizzato da Poste Italiane.
Giovedì 21 giugno, Giornata Europea della Musica
Messina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, ore 17.00
- Recital di poesie di Salvatore Quasimodo, voce recitante di Elena Grasso
- Concerto di musica classica
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo, ore 19.00
Concerto di Gesuele Sciacca con la musicazione di poesie di Salvatore Quasimodo e Maria Cumani
Venerdì 22 giugno, ore 17.00
Capo d'Orlando, Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella , Villa Piccolo
“Quasimodiana: Gli Inchiostri e le parole”
Dialoghi, introduce Vanni Ronsisvalle
Sabato 23 giugno, ore 19.00
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo
Inaugurazione mostra di Silvio Zampieri “Per me c’è l’ombra che è la mia luce”
opere neochiariste ispirate ai luoghi e alle poesie giovanili di Quasimodo,
23 giugno - 7 settembre 2018
Lunedì 25 giugno, ore 17.00
Barcellona Pozzo di Gotto, Villino Liberty
Inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Salvatore Quasimodo,
25 giugno - 7 luglio 2018
Lettere al direttore. "Servizio delle Iene sconcertante, Comune di Lipari non stia in silenzio"
Riceviamo e pubblichiamo:
Scusami direttore,
ma ti chiedo di postare questa mia "lettera aperta" per quanto è successo ieri sera nel programma "Le iene". Trovo sconcertante quel servizio, ma sopratutto il messaggio che hanno voluto far passare!!..
La gente, nei commenti della pagina ufficiale, stanno screditando in maniera vergognosa le nostre isole!!!
Pretendo dal Comune immediate spiegazioni! Pretendo che il Comune chiarisca che la cooperativa sita nelle Terme non è li per far visitare le Terme stesse. E cioè che è stata data un area del Comune per fare mostre di fotografie e oggetti antichi!
Scrivo perché tutto quello che è stato detto ieri sera è inaccettabile!
Io da liparota mi sento profondamente offesa da questa omertà! E pretendo che le Eolie vengano almeno riabilitate pubblicamente!
La ringrazio e mi scuso per essermi permessa!
Deborah Galletta
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Marialaura Archetti, Gabriele Maiorana,Carlotta Saporita, Massimiliano Errico
SANITA', ASSESSORE RAZZA CONVOCA CONFERENZA SERVIZI SU CARENZE STRUTTURALI NELLE EOLIE
COMUNICATO STAMPA
"Ho convocato per la prossima settimana una conferenza dei servizi alla quale prederanno parte l'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, la Seus 118 e l'Amministrazione comunale delle isole Eolie, per valutare tutti gli interventi necessari a garantire la salute dei cittadini nel comprensorio eoliano".
"Ho convocato per la prossima settimana una conferenza dei servizi alla quale prederanno parte l'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, la Seus 118 e l'Amministrazione comunale delle isole Eolie, per valutare tutti gli interventi necessari a garantire la salute dei cittadini nel comprensorio eoliano".
Lo ha affermato l'Assessore alla Salute Ruggero Razza, intervenendo sulle carenze nelle strutture sanitarie delle isole minori e sul caso della donna colpita da infarto a Lipari e deceduta dopo il trasporto sulla terraferma. In seguito all'episodio, il consiglio comunale del capoluogo eoliano aveva chiesto con un ordine del giorno un confronto con l' amministrazione regionale.
"E' obiettivo di questo governo rivedere la rete ospedaliera nelle aree disagiate e in tutte le isole minori - ha aggiunto Razza - una rete che negli anni e' andata ad impoverirsi di servizi, personale e strutture, fino a non garantire più il diritto alla salute di chi vi abita".
Palermo, 4 aprile 2018
Palermo, 4 aprile 2018
Rifiuti, il Sud consuma meno ma paga il 34% di Tari in più - Tutti i numeri del nuovo Green Book
Il ragionier Roberto Piemonte ci segnala questo articolo:
L’Europa chiede da anni agli Stati membri di regolare la gestione dei rifiuti sulla base del principio del «chi inquina paga», che imporrebbe di misurare le bollette presentate a famiglie e imprese sulla quantità di rifiuti prodotti. Ma il criterio europeo, nato per favorire i comportamenti di produzione e consumo che impattano meno sull’ambiente, vive in Italia un’applicazione paradossale. Da noi paga chi inquina non perché produce più rifiuti, ma perché vive in territori dove il servizio è scadente, la raccolta differenziata arranca e gli impianti sono più rari e arretrati. Paga di più, insomma, chi ha meno servizi.
I numeri chiave
La lunga trafila che parte dal cassonetto sotto casa, passa attraverso gli impianti di raccolta e trattamento e quando va bene torna sul mercato portando materiali riciclati, si traduce in euro con le tariffe presentate a cittadini e imprese. Il quadro aggiornato arriva dalla nuova edizione del Green Book, che dopo due anni offre un censimento nuovo e ampliato su costi, risultati e investimenti dell’igiene ambientale italiana. Nel 2017 una famiglia-tipo di tre persone che vivono in 100 metri quadrati, spiega l’analisi condotta da Utilitatis con la collaborazione di Cassa depositi e prestiti, ha pagato una tariffa rifiuti da 312 euro. «La spesa non cresce negli ultimi anni - rivendica Filippo Brandolini, presidente di Herambiente e vicepresidente di Utilitalia - e ci sono segnali di sviluppo all’interno di un panorama nazionale che però rimane molto differenziato».
Come tutte le famiglie-tipo, in effetti, anche quella appena citata non esiste nella realtà, perché è frutto di una media statistica fra situazioni molto diverse fra loro. Andando più nel dettaglio nelle oltre 250 pagine di grafici e tabelle, si scopre che se la fantomatica famiglia abita al Nord il suo conto medio è da 271 euro, mentre nel Mezzogiorno sale del 33,6% e arriva a 362 euro l’anno. Ma nel Sud, per un insieme di fattori che vanno dal reddito medio alle diverse abitudini di consumo fino alla differente geografia industriale, si produce all’anno in media il 13% in meno dei rifiuti pro capite delle Regioni settentrionali. Nel Mezzogiorno, insomma, si “consuma” meno ma si paga di più. «Queste differenze - spiega Brandolini - spesso dipendono dalla presenza o meno di imprese strutturate e dalla governance, fatta di dimensioni degli ambiti ottimali, operatività degli enti di governo, struttura e durata delle gare; e si riflettono nella dimensione, e quindi nella capacità operativa e finanziaria, degli operatori». Tutto questo si traduce nei risultati del servizio, che allargano il solco fra le due Italie dei rifiuti come mostra bene il tasso di raccolta differenziata: nelle città settentrionali ha raggiunto ormai il 64,2% mentre nei centri meridionali si ferma al 37,6%, cioè 26,6 punti sotto.
Il caos sulle imprese
La forbice torna, molto più ridotta, per le imprese, ma per aziende, artigiani e commercianti i dati medi significano poco o nulla all’interno del problema vero, rappresentato dal caleidoscopio infinito delle scelte tariffe comunali. A seconda del Comune in cui si trova, un ufficio o uno studio professionale può pagare dagli 1,25 ai 12,77 euro al metro quadrato, per i negozi di abbigliamento le richieste locali variano da 1,65 a 16,36 euro al metro e nel caso dei ristoranti l’altalena cambia i valori addirittura di 14,5 volte, dai 3,67 euro al metro chiesti dal piano finanziario più economico ai 53,27 pretesi da quello più caro. Trovare un criterio in una girandola di cifre come questa è impresa impossibile, e altrettanto complicato è individuare regole certe per separare i rifiuti delle imprese gestiti dai servizi pubblici e quelli «speciali», smaltiti (e pagati) in proprio. Un decreto ministeriale, chiesto dal Codice dell’ambiente del 2006 e dopo 11 anni imposto al governo da una diffida dei giudici amministrativi, è pronto ma bloccato nei cassetti. È un’altra vittima ignorata dello stallo politico, insieme all’avvio vero e proprio dei lavori sull’igiene ambientale da parte dell’Arera, che dopo l’ultima manovra deve occuparsi anche di rifiuti e diventare un’Authority ambientale a tutto campo. I suoi vertici, però, sono appena stati prorogati per l’ordinaria amministrazione in attesa che un nuovo governo decida a chi affidare questo ricco portafoglio di competenze che vanno dall’energia al servizio idrico passando appunto per i rifiuti.
Impianti e polemiche
A distanziare costi e qualità dei servizi all’interno del Paese non è solo una questione di abitudini, o di tassi di efficienza a scartamento ridotto di alcune ex municipalizzate del Centro-Sud. Questi due fattori sono senza dubbio importanti, ma anche i più generosi tentativi di cambiare il passo inciampano su un ostacolo strutturale: gli impianti.
In questi anni il dibattito pubblico si è concentrato intorno alle polemiche territoriali sui termovalorizzatori, ma è l’intero ventaglio tecnologico sviluppato per ricavare dai rifiuti energia, biogas, compost e così via a disegnare una geografia a senso unico. Su 41 impianti di recupero energetico presenti in Italia, 34 (l’83%) sono al Centro-Nord, e lo stesso accade per le 31 strutture che utilizzano processi biologici per produrre biogas o compost dai rifiuti organici: gli impianti integrati censiti nel Paese sono 31, e solo 3 (due in Campania e uno in Sardegna) si incontrano nel Mezzogiorno. Il quadro si fa un po’ più equilibrato solo nei tratti meno avanzati della filiera, a partire dagli impianti di trattamento meccanico biologico che gestiscono soprattutto i rifiuti indifferenziati e sono sparsi su tutto il territorio. Ma i problemi non mancano come mostrano i casi quali quello di Roma, dove basta uno dei tanti picchi di consumo prodotti dai flussi turistici e dai calendari delle feste per bloccare in strada i rifiuti che la fragile rete di impianti non riesce ad accogliere.
La strada da coprire, insomma, è lunga, anche se il panorama non è statico e mostra qualche buona notizia sul lato degli investimenti, arrivati l’anno scorso a quota 1,86 miliardi con un balzo del 53% rispetto all’anno prima. L’impennata segue un triennio di stasi e si spiega prima di tutto con gli effetti di Industria 4.0, che ha spinto a livello fiscale soprattutto gli investimenti in macchinari e tecnologie. Esiste però anche un motore esterno, rappresentato dal bilancio europeo che per il 2014-2020 ha messo a disposizione 1,3 miliardi per il comparto italiano dei rifiuti, a cui si aggiunge una cifra analoga del fondo sviluppo e coesione all’interno dei «patti per il Sud». I servizi pubblici locali, e l’igiene urbana in particolare, stanno poi diventando centrali nelle strategie della Bei, che potrebbe dare una mano al settore per raggiungere i cinque miliardi di investimenti stimati come fabbisogno dagli esperti. Ma c’è un rischio. La capacità di investimento è ovviamente proporzionale alla salute dei bilanci, e i conti stanno meglio dove le aziende e gli ambiti territoriali sono più grandi e strutturati. Con una distribuzione degli investimenti fedele al livello attuale di sviluppo del settore, allora, l’innovazione rischia di allungare ancora le distanze fra Nord e Sud.
La lunga trafila che parte dal cassonetto sotto casa, passa attraverso gli impianti di raccolta e trattamento e quando va bene torna sul mercato portando materiali riciclati, si traduce in euro con le tariffe presentate a cittadini e imprese. Il quadro aggiornato arriva dalla nuova edizione del Green Book, che dopo due anni offre un censimento nuovo e ampliato su costi, risultati e investimenti dell’igiene ambientale italiana. Nel 2017 una famiglia-tipo di tre persone che vivono in 100 metri quadrati, spiega l’analisi condotta da Utilitatis con la collaborazione di Cassa depositi e prestiti, ha pagato una tariffa rifiuti da 312 euro. «La spesa non cresce negli ultimi anni - rivendica Filippo Brandolini, presidente di Herambiente e vicepresidente di Utilitalia - e ci sono segnali di sviluppo all’interno di un panorama nazionale che però rimane molto differenziato».
Come tutte le famiglie-tipo, in effetti, anche quella appena citata non esiste nella realtà, perché è frutto di una media statistica fra situazioni molto diverse fra loro. Andando più nel dettaglio nelle oltre 250 pagine di grafici e tabelle, si scopre che se la fantomatica famiglia abita al Nord il suo conto medio è da 271 euro, mentre nel Mezzogiorno sale del 33,6% e arriva a 362 euro l’anno. Ma nel Sud, per un insieme di fattori che vanno dal reddito medio alle diverse abitudini di consumo fino alla differente geografia industriale, si produce all’anno in media il 13% in meno dei rifiuti pro capite delle Regioni settentrionali. Nel Mezzogiorno, insomma, si “consuma” meno ma si paga di più. «Queste differenze - spiega Brandolini - spesso dipendono dalla presenza o meno di imprese strutturate e dalla governance, fatta di dimensioni degli ambiti ottimali, operatività degli enti di governo, struttura e durata delle gare; e si riflettono nella dimensione, e quindi nella capacità operativa e finanziaria, degli operatori». Tutto questo si traduce nei risultati del servizio, che allargano il solco fra le due Italie dei rifiuti come mostra bene il tasso di raccolta differenziata: nelle città settentrionali ha raggiunto ormai il 64,2% mentre nei centri meridionali si ferma al 37,6%, cioè 26,6 punti sotto.
Il caos sulle imprese
La forbice torna, molto più ridotta, per le imprese, ma per aziende, artigiani e commercianti i dati medi significano poco o nulla all’interno del problema vero, rappresentato dal caleidoscopio infinito delle scelte tariffe comunali. A seconda del Comune in cui si trova, un ufficio o uno studio professionale può pagare dagli 1,25 ai 12,77 euro al metro quadrato, per i negozi di abbigliamento le richieste locali variano da 1,65 a 16,36 euro al metro e nel caso dei ristoranti l’altalena cambia i valori addirittura di 14,5 volte, dai 3,67 euro al metro chiesti dal piano finanziario più economico ai 53,27 pretesi da quello più caro. Trovare un criterio in una girandola di cifre come questa è impresa impossibile, e altrettanto complicato è individuare regole certe per separare i rifiuti delle imprese gestiti dai servizi pubblici e quelli «speciali», smaltiti (e pagati) in proprio. Un decreto ministeriale, chiesto dal Codice dell’ambiente del 2006 e dopo 11 anni imposto al governo da una diffida dei giudici amministrativi, è pronto ma bloccato nei cassetti. È un’altra vittima ignorata dello stallo politico, insieme all’avvio vero e proprio dei lavori sull’igiene ambientale da parte dell’Arera, che dopo l’ultima manovra deve occuparsi anche di rifiuti e diventare un’Authority ambientale a tutto campo. I suoi vertici, però, sono appena stati prorogati per l’ordinaria amministrazione in attesa che un nuovo governo decida a chi affidare questo ricco portafoglio di competenze che vanno dall’energia al servizio idrico passando appunto per i rifiuti.
Impianti e polemiche
A distanziare costi e qualità dei servizi all’interno del Paese non è solo una questione di abitudini, o di tassi di efficienza a scartamento ridotto di alcune ex municipalizzate del Centro-Sud. Questi due fattori sono senza dubbio importanti, ma anche i più generosi tentativi di cambiare il passo inciampano su un ostacolo strutturale: gli impianti.
In questi anni il dibattito pubblico si è concentrato intorno alle polemiche territoriali sui termovalorizzatori, ma è l’intero ventaglio tecnologico sviluppato per ricavare dai rifiuti energia, biogas, compost e così via a disegnare una geografia a senso unico. Su 41 impianti di recupero energetico presenti in Italia, 34 (l’83%) sono al Centro-Nord, e lo stesso accade per le 31 strutture che utilizzano processi biologici per produrre biogas o compost dai rifiuti organici: gli impianti integrati censiti nel Paese sono 31, e solo 3 (due in Campania e uno in Sardegna) si incontrano nel Mezzogiorno. Il quadro si fa un po’ più equilibrato solo nei tratti meno avanzati della filiera, a partire dagli impianti di trattamento meccanico biologico che gestiscono soprattutto i rifiuti indifferenziati e sono sparsi su tutto il territorio. Ma i problemi non mancano come mostrano i casi quali quello di Roma, dove basta uno dei tanti picchi di consumo prodotti dai flussi turistici e dai calendari delle feste per bloccare in strada i rifiuti che la fragile rete di impianti non riesce ad accogliere.
La strada da coprire, insomma, è lunga, anche se il panorama non è statico e mostra qualche buona notizia sul lato degli investimenti, arrivati l’anno scorso a quota 1,86 miliardi con un balzo del 53% rispetto all’anno prima. L’impennata segue un triennio di stasi e si spiega prima di tutto con gli effetti di Industria 4.0, che ha spinto a livello fiscale soprattutto gli investimenti in macchinari e tecnologie. Esiste però anche un motore esterno, rappresentato dal bilancio europeo che per il 2014-2020 ha messo a disposizione 1,3 miliardi per il comparto italiano dei rifiuti, a cui si aggiunge una cifra analoga del fondo sviluppo e coesione all’interno dei «patti per il Sud». I servizi pubblici locali, e l’igiene urbana in particolare, stanno poi diventando centrali nelle strategie della Bei, che potrebbe dare una mano al settore per raggiungere i cinque miliardi di investimenti stimati come fabbisogno dagli esperti. Ma c’è un rischio. La capacità di investimento è ovviamente proporzionale alla salute dei bilanci, e i conti stanno meglio dove le aziende e gli ambiti territoriali sono più grandi e strutturati. Con una distribuzione degli investimenti fedele al livello attuale di sviluppo del settore, allora, l’innovazione rischia di allungare ancora le distanze fra Nord e Sud.
Quante bugie!. Occorrerebbe ristabilire la verità!.
Scrivono le Iene nella loro pagina" Domenico ha gestito per trent'anni le terme di Lipari, poi lo hanno messo da parte. Ad aiutarlo ci ha pensato la nostra Veronica Ruggeri".
E poi annunciano il servizio andato in onda ieri sera a Le Iene su Italia1.
Peccato che quanto affermato da questo "signore" non corrisponda assolutamente al vero, gettando "fango gratuito".
Da ammiratore e seguace delle Iene mi sono vergognato!
E poi annunciano il servizio andato in onda ieri sera a Le Iene su Italia1.
Peccato che quanto affermato da questo "signore" non corrisponda assolutamente al vero, gettando "fango gratuito".
Da ammiratore e seguace delle Iene mi sono vergognato!
Sarebbe il caso che chi ha competenza intervenisse a ristabilire la verità!
Oggi è il 4 Maggio. Buongiorno con questa foto di Giuseppe Pellegrino e con i Santi e le venerazioni di oggi
Lipari centro vista da Monte Gallina -
Santo del giorno: San Ciriaco di Gerusalemme -
Altri santi e venerazioni del 04 maggio:- Santi Agapio e Secondino
Martiri di Lambesa- Sant' Antonina di Nicea
Martire
- San Floriano di Lorch
Martire - - Beato Giovanni Haile Sacerdote e martire
- Santi Giovanni Houghton, Roberto Lawrence, Agostino Webster e Riccardo Reynolds
Sacerdoti e martiri
- Beato Giovanni Martino Moye
Fondatore
- Beato Ladislao da Gielnow
- San Silvano di Gaza e 39 compagni
Vescovo e martiri
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