A differenza di quanto accadrà nel resto d’Italia, in Sicilia i saldi estivi avranno inizio il primo luglio.
E’ quanto stabilito nel corso dell’incontro tra le Associazioni di Categoria e l’assessore regionale alle Attività Produttive Turano. Accolta quindi la proposta di Confesercenti di mantenere la tradizionale data del mese di luglio per l’avvio degli sconti, che derivava dai sondaggi effettuati tra i commercianti del settore moda dalle varie sedi provinciali in tutta l’isola.
Nell’ultimo studio effettuato da Confesercenti Messina su un campione di 180 intervistati, la percentuale di coloro che avrebbero voluto partire con gli sconti a giugno o luglio era stata del 61% (22,2% giugno e 38,9% luglio) mentre solo il 38% aveva scelto il primo agosto.
“La scelta di avviare i saldi il primo luglio- spiega il presidente di Confesercenti Messina Alberto Palella- è quella più giusta, poiché invoglierà agli acquisti i consumatori restii e al tempo stesso permetterà ai commercianti di recuperare rispetto alle vendite deludenti della riapertura post lockdown. Anche le grandi catene dello shopping e l’e-commerce, che già avevano messo in campo attività promozionali che minacciavano il commercio tradizionale avranno meno chances”.
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giovedì 4 giugno 2020
Buon Compleanno!
Auguri a Sergio Rosso, Dora Ortado, Marianna Ragusa, Moldovan Iulia Valentina, Francesca Saltalamacchia, Alice Profilio, Chiara Bucchieri, Rosy Errico, Giancarlo D'Ambra
Trasporti marittimi da oggi si torna a pieno regime, in attesa dell'assetto estivo.
Con soddisfazione accogliamo la decisione del Presidente Nello Musumeci di raccogliere le istanze del nostro territorio sul tema dei trasporti, sollecitate dai Sindaci delle Isole Eolie e fortemente ribadite anche oggi dal Sindaco Marco Giorgianni, impegnato a Palermo proprio per importanti incontri istituzionali in Regione, relativamente alla necessità di rivedere le disposizioni inerenti i collegamenti marittimi.
Con ordinanza n. 23 del 3 giugno 2020, il Presidente ha infatti abrogato la precedente ordinanza e stabilito che, a partire da domani,
“Gli esercenti di servizi di trasporto pubblico locale di linea che effettuano i collegamenti a mezzo navi – traghetto e a mezzo unità veloci con le Isole minori della Regione Siciliana devono effettuare i servizi secondo gli assetti stagionali previsti dagli attuali contratti stipulati con la Regione Siciliana e l’Amministrazione dello Stato.”
Nonostante fosse maggiormente auspicabile una immediata entrata in vigore degli orari estivi - come richiesto dai Sindaci già dalla settima scorsa e di cui si attende riscontro – tale nuovo provvedimento rappresenta comunque una risposta congrua alla aumentata mobilità da e per le Isole Eolie, che non poteva, col precedente assetto garantire né il giusto numero di corse e quindi di posti disponibili anche in termini di misure di sicurezza e distanziamento sociale.
Da domani 4 giugno, dunque, sia le navi che gli aliscafi riprenderanno il servizio a pieno regime, con il regolare orario invernale.
L’Amministrazione Comunale di Lipari
Oggi di rientro da Palermo, così come richiesto dai Sindaci delle isole minori siciliane, anche a seguito dell ordinanza n.22 del 02.06.2020,saranno ripristinati i collegamenti marittimi da e per le isole di Sicilia con gli assetti previsti dai contratti in essere.
Quindi tra qualche giorno, tempi tecnici necessari per le compagnie di navigazione di riorganizzarsi, dovrebbero tornare in vigore gli orari invernali per navi ed aliscafi.
Piano piano si torna alla normalità...
Domenico Arabia (Sindaco di Santa Marina Salina)
Con ordinanza n. 23 del 3 giugno 2020, il Presidente ha infatti abrogato la precedente ordinanza e stabilito che, a partire da domani,
“Gli esercenti di servizi di trasporto pubblico locale di linea che effettuano i collegamenti a mezzo navi – traghetto e a mezzo unità veloci con le Isole minori della Regione Siciliana devono effettuare i servizi secondo gli assetti stagionali previsti dagli attuali contratti stipulati con la Regione Siciliana e l’Amministrazione dello Stato.”
Nonostante fosse maggiormente auspicabile una immediata entrata in vigore degli orari estivi - come richiesto dai Sindaci già dalla settima scorsa e di cui si attende riscontro – tale nuovo provvedimento rappresenta comunque una risposta congrua alla aumentata mobilità da e per le Isole Eolie, che non poteva, col precedente assetto garantire né il giusto numero di corse e quindi di posti disponibili anche in termini di misure di sicurezza e distanziamento sociale.
Da domani 4 giugno, dunque, sia le navi che gli aliscafi riprenderanno il servizio a pieno regime, con il regolare orario invernale.
L’Amministrazione Comunale di Lipari
Oggi di rientro da Palermo, così come richiesto dai Sindaci delle isole minori siciliane, anche a seguito dell ordinanza n.22 del 02.06.2020,saranno ripristinati i collegamenti marittimi da e per le isole di Sicilia con gli assetti previsti dai contratti in essere.
Quindi tra qualche giorno, tempi tecnici necessari per le compagnie di navigazione di riorganizzarsi, dovrebbero tornare in vigore gli orari invernali per navi ed aliscafi.
Piano piano si torna alla normalità...
Domenico Arabia (Sindaco di Santa Marina Salina)
mercoledì 3 giugno 2020
Coronavirus: nessun nuovo contagio, 58 guariti e zero decessi. I dati in Sicilia al 3 giugno
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 154.873 (+1.456 rispetto a ieri), su 131.820 persone: di queste sono risultate positive 3.447 (0), mentre attualmente sono ancora contagiate 904 (-58), 2.268 sono guarite (+58) e 275 decedute (0).
Degli attuali 904 positivi, 67 pazienti (-2) sono ricoverati - di cui 7 in terapia intensiva (-1) - mentre 837 (-56) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province:
Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 18 (5, 147, 11);
Catania, 411 (22, 561, 100);
Enna, 12 (1, 384, 29);
Messina, 131 (22, 377, 57);
Palermo, 265 (16, 279, 36);
Ragusa, 11 (0, 79, 7);
Siracusa, 9 (1, 213, 29);
Trapani, 15 (0, 120, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 154.873 (+1.456 rispetto a ieri), su 131.820 persone: di queste sono risultate positive 3.447 (0), mentre attualmente sono ancora contagiate 904 (-58), 2.268 sono guarite (+58) e 275 decedute (0).
Degli attuali 904 positivi, 67 pazienti (-2) sono ricoverati - di cui 7 in terapia intensiva (-1) - mentre 837 (-56) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province:
Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 18 (5, 147, 11);
Catania, 411 (22, 561, 100);
Enna, 12 (1, 384, 29);
Messina, 131 (22, 377, 57);
Palermo, 265 (16, 279, 36);
Ragusa, 11 (0, 79, 7);
Siracusa, 9 (1, 213, 29);
Trapani, 15 (0, 120, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Panarea, domani intervento su perdita idrica.
Si rende noto che domani 4 giugno sarà effettuato un intervento di riparazione di una perdita idrica e manutenzione del sistema di appresamento della nave cisterna sull’Isola di Panarea.
I lavori, che si prevede potranno concludersi in 2-3 giorni, non avranno effetti – salvo imprevisti – sulla regolare distribuzione idrica.
L’Amministrazione Comunale
I lavori, che si prevede potranno concludersi in 2-3 giorni, non avranno effetti – salvo imprevisti – sulla regolare distribuzione idrica.
L’Amministrazione Comunale
Messina: Prima uscita ufficiale per Mons. Lillo Maiorana come Canonico onario Capitolo Prometropolitano della Basilica Cattedrale di Messina.
Il titolo gli era stato conferito nel febbraio scorso.
Cogliamo l'occasione, anche a nome dei fedeli eoliani, di augurargli Buon Onomastico.
Consiglio comunale di Lipari vota odg per fermare fase sperimentale 5G nel Comune. L'odg proposto da Fonti e Mollica
RICEVIAMO DAI CONSIGLIERI COMUNALI, GESUELE FONTI E ELIANA MOLLICA (Moderati per Calderone) E PUBBLICHIAMO:
Oggi, in Consiglio Comunale è stato approvato un nostro ordine del giorno per fermare la fase sperimentale 5G sul territorio comunale. Un documento sottoscritto anche dai colleghi consiglieri del gruppo Vento Eoliano e condiviso dai consiglieri comunali della maggioranza presenti in aula. Siamo molto soddisfatti perché si tratta di un atto di indirizzo importante per la tutela della salute della popolazione eoliana.
DELIBERA
- di incaricare il Sindaco di adottare un’ordinanza contingibile e urgente per vietare qualsiasi sperimentazione del 5G sul territorio amministrato, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, pendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo;
- di esprimere (fino quando non sarà garantita la completa sicurezza di questa nuova tecnologia) parere negativo riguardo l’estensione sul territorio comunale della nuova tecnologia 5G, aderendo alla richiesta di moratoria, promuovendo allo stesso tempo soluzioni tecnologiche sicure e a basso impatto ambientale e sanitario, quali il cablaggio al posto del pericoloso wireless, cominciando dai luoghi maggiormente sensibili di permanenza continuativa delle persone più a rischio (scuole, ospedali, uffici pubblici, ecc);
- di non minimizzare il rischio sanitario sui campi elettromagnetici promuovendo un tavolo tecnico sanità/ambiente volto a monitorare le ripercussioni dei campi elettromagnetici su popolazione ed ecosistema, individuando membri della scienza e della medicina indipendente;
- attivando servizi da parte degli Enti competenti in materia, ASP e ARPA anche con l’ausilio del mondo accademico universitario e degli istituti di ricerca indipendenti, promuovano un sistema di monitoraggio ambientale e sanitario in merito a possibili effetti indesiderati della tecnologia 5G sulla popolazione nelle aree individuate per l’eventuale installazione degli impianti;
- la riaffermazione della tutela e della salvaguardia della salute umana e della tutela ambientale come valori di rilievo costituzionale, nonché beni inalienabili (articolo 9, secondo comma e articolo 32, primo comma) inoltrando pertanto la presente delibera del Consiglio Comunale di Lipari ai Ministeri di Ambiente, del Territorio e della Tutela del mare, della Salute e dello Sviluppo Economico anche agli effetti dell’art. 328 del C.P. quale esclusione di colpa lieve per i destinatari e valga, altresì, ad interrompere e/o impedire il decorrere di qualsivoglia termine di prescrizione e/o decadenza, considerato altresì che i destinatari della presente saranno ritenuti responsabili di tutti i danni subiti e subendi dai concittadini del Comune di Lipari a seguito della mancata adozione dei predetti provvedimenti deliberati.
- di impegnare altresì il Sindaco e l'Amministrazione comunale ad adottare un regolamento per l'installazione dei dispositivi di telecomunicazione, sostenuto da analisi e valutazioni tecniche (piano Antenne).
- Di eseguire, attraverso il coinvolgimento dei medici di base, un censimento che rilevi l'incidenza, la prevalenza e la mortalità tumorale nella popolazione del comune di Lipari attraverso l'istituzione di un registro in cui raccogliere le informazioni sui malati di cancro residenti nel territorio insulare, al fine di poter eseguire periodicamente le necessarie comparazioni per il diffondersi delle diverse patologie.
DI SEGUITO ORDINE DEL GIORNO INTEGRALE
ORDINE DEL GIORNO
DEL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto: moratoria per la sperimentazione della tecnologia 5G su tutto il territorio del Comune di Lipari e monitoraggio ambientale per la tutela della salute pubblica.
Presesso che:
- il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ad esito della consultazione pubblica avviata con la delibera n. 89/18/CONS, ha approvato con delibera n. 231/18/CONS le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694- 790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi di comunicazioni elettroniche di quinta generazione (5G);
- la tecnologia di comunicazione 5G è in fase di sperimentazione dal 2017 e s’aggiungerà agli standard ancora esistenti per le tecnologie 2G, 3G e 4G prevedendone la sostituzione nell’arco di pochissimo tempo, e che la previsione di introduzione della nuova generazione di standard 5G è per il 2019-2020, atteso che dal 1° Gennaio 2019 sono operative le nuove bande messe all’asta dal Governo;
- il 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette onde millimetriche, che comportano due implicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessita di un maggior numero di ripetitori (a parità di potenza) per garantire il servizio;
- il piani del Governo prevedono una copertura del 5G sul 98% del territorio nazionale, non solo le cosiddette Smart City ma pure parchi, aree naturali, zone di campagna e piccoli centri a bassa densità abitativa, per riuscire a servire il 99% della popolazione italiana;
- secondo le previsioni e stando ad alcune dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa dai vertici delle aziende del wireless, ciò potrebbe comportare l’innalzamento dei limiti di legge per la soglia d’irradiazione elettromagnetica dagli attuali e cautelativi 6 V/m ai più elevati e rischiosi 61 V/m, a cui la popolazione potrebbe essere esposta 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, comportando l’installazione di nuova infrastruttura tecnologica di rete, ovvero mini-antenne a microonde millimetriche quantificabili persino in milioni se una ogni pochi metri sui lampioni della luce, nei tombini dei marciapiedi, in cielo coi droni e in orbita nello spazio col Wi-Fi satellitare;
- che, come noto, numerosi, attendibili e qualificati studi medico-scientifici nazionali ed internazionali attestano la potenziale nocività per la salute umana delle onde elettromagnetiche, emessi da tecnologie di comunicazione senza fili, con rischi per il sistema neurologico, immunitario, endocrinologici e persino genotossici-tumorali e un aumento di fenomeni di elettrosensibilità nella popolazione;
- il documento pubblicato nel 2019 dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Commissione europea, affermando come il “5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche” ha evidenziato un chiaro segnale agli Stati membri, soprattutto all’Italia, sui pericoli socio-sanitari derivabili dall’attivazione ubiquitaria del 5G (che rileva gravissime criticità, in parte sconosciute sui problemi di salute e sicurezza dati) confermando l’urgente necessità di un intervento normativo nei riguardi della diffusione di tale nuova tecnologia 5G;
- nei paesi industrializzati e occidentali sempre più cittadini negli ultimi decenni manifestano l’insorgenza di sintomi correlati all’esposizioni ubiquitaria di campi elettromagnetici, definiti clinicamente e dalla letteratura scientifica come sintomi di “ipersensibilità elettromagnetica”, ovvero Elettro-Iper-Sensibilità o più comunemente meglio nota come Elettrosensibilità, e che i più comuni sintomi sono mal di testa, eruzioni cutanee, difficoltà di concentrazione, insonnia, acufeni, tachicardia, stordimento e difficoltà digestive;
- nel 2004 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha organizzato a Praga un convegno su questa patologia con un rapporto finale pubblicato nel 2005 in cui l’Elettrosensibilità è definita come “un fenomeno in cui gli individui avvertono gli effetti avversi sulla salute quando sono in prossimità di dispositivi che emanano campi elettrici, magnetici o elettromagnetici”;
- è stato dimostrato in quattro studi (Rea 1991 Havas 2006, 2010, McCarty et al. 2011) che è possibile identificare persone con ipersensibilità elettromagnetica e dimostrare che possono essere testati usando risposte obiettive, misurabili, dimostrando che questi soggetti sono realmente ipersensibili se confrontati con i normali controlli;
- altri studi dimostrano che ci sono veri e propri cambiamenti fisiologici nei soggetti con Elettrosensibilità e che due studi (De Luca, Raskovic, Pacifico, Thai, Korkina 2011 e Irigaray, Caccamo, Belpomme 2018) hanno dimostrato che le persone elettrosensibili hanno alti livelli di stress ossidativo e una prevalenza di alcuni polimorfismi genetici, che potrebbero suggerire una predisposizione genetica;
- i ricercatori stimano che circa il 3 % della popolazione mondiale ha gravi sintomi associati alla Elettrosensibilità mentre un altro 35% della popolazione ha sintomi moderati come deficit del sistema immunitario o malattie croniche;
- come avviene per altre ipersensibilità ambientali, l’Elettrosensibilità presenta una varietà di sintomi ed è spesso associata alla Sensibilità Chimica Multipla alla Fibromialgia e alla Sindrome da Fatica Cronica;
- secondo un’indagine interna del Bundesamt für Strahlenschutz (Ufficio federale per la protezione dalle radiazioni), in Germania vi sono molte migliaia di persone elettrosensibili che cercano di evitare le onde elettromagnetiche come quelle generate, ad esempio, da cellulari, Smartphone, Stazione Radio Base o meglio antenne di telefonia mobile o WLAN, e che lo stesso Ufficio federale stima che in Germania circa il 6 % della popolazione con sintomi di malattie reagisce alle radiazioni ad alta frequenza e si profila una tendenza all’aumento della percentuale;
- il Parlamento Europeo nella Risoluzione del 2009 e l’Assemblea del Consiglio d’Europa con la Risoluzione n° 1815 del 2011 hanno richiamato gli stati membri a riconoscere l’Elettrosensibilità come una disabilità, al fine di dare pari opportunità alle persone che ne sono colpite; COMUNE DI TELESE TERME - c_l086 - 0011344 - Ingresso - 30/08/2019 - 10:25 ;
- il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, direzione generale per l’inclusione e le politiche sociali, per mezzo dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, rispondendo ad una richiesta avanzata dalla Rete No Elettrosmog italiana sul riconoscimento dell’Elettrosensibilità come disabilità, il 16 Giugno 2015 ha affermato di non disconoscere “l’importanza della tematica”;
- che un oramai considerevole numero di studi medico-scientifici internazionali ritiene l’elettrosmog una causa di quattro effetti fisiologici primari: la perdita di tenuta della barriera ematoencefalica, l’interferenza con la produzione di melatonina, la destabilizzazione della regolazione delle membrane cellulari e danni genetici. Inoltre, i campi elettromagnetici interferirebbero con la funzione riproduttiva, compromettendo gravemente il sistema immunitario, endocrino, cardiovascolare e le funzioni neurologiche degli esseri umani. Ne conseguono sintomi di malessere e patologie che variano da un livello medio ad uno grave, come mal di testa, nausea, perdita di concentrazione e di memoria, disturbi dell’umore e cardiaci, sino ai tumori cerebrali, tiroidei e delle ghiandole parotidee e a ingenti danni arrecati al DNA;
- riscontrati gli “effetti nocivi sulla salute umana” il 15 Gennaio 2019 il TAR del Lazio ha quindi condannato i ministeri di salute, ambiente e pubblica istruzione a promuovere un’adeguata campagna informativa “avente ad oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile”, mentre una serie di sentenze emesse nell’ultimo decennio dalla magistratura internazionale e italiana attestano il danno da elettrosmog, l’elettrosensibilità e il nesso causale telefonino=cancro, anche oltre ogni ragionevole dubbio (Cassazione 2012), tanto che note compagnie internazionali di assicurazione come Swiss Re e Llyoid’s non ne coprono più il danno;
Visto che:
• proprio per le peculiari caratteristiche considerate, sperimentazioni e adozione di tali nuove tecnologie altamente rischiose per umanità ed ecosistema dovrebbero avere una valutazione preliminare sull’impatto e prendere in considerazione il rischio attribuibile a tale intervento prima che lo stesso sia realizzato, potendo fare ancora valutazioni ex-ante sul se e come realizzarlo;
Considerato che:
- si individua I’ARPA come Ente adibito a rilasciare il parere tecnico in merito alla compatibilità di un progetto inerente la richiesta e il rilascio dell’autorizzazione all’installazione e alla modifica degli impianti, attraverso la verifica dei campi elettromagnetici;
- si individua il Comune quale ente competente in ambito territoriale al rilascio dell’autorizzazione per l’installazione e la modifica degli impianti per telecomunicazioni e radiodiffusione;
- spetta al Sindaco la responsabilità penale, civile, amministrativa, di accertarsi nelle competenti sedi, per le conseguenze di ordine sanitario, che dovessero manifestarsi a breve, medio e lungo termine nella popolazione residente nel territorio comunale;
- spetta sempre al Sindaco, nella Sua veste di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale in ossequio all’art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall’art. 3-ter del D. L.vo n. 152/2006, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini, di assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione;
Considerato altresì che:
- con Delibera n° 231/18/CONS l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha individuato 120 piccoli centri pilota sul territorio italiano su cui sperimentare la tecnologia 5G;
- che nel 2011 la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo e che l’1 novembre 2018 il National Toxicology Program ha diffuso il rapporto finale di uno studio su cavie animali dal quale è emersa una «chiara evidenza che i ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza, come 2G e 3G, sviluppino rari tumori delle cellule nervose del cuore». Il rapporto aggiunge anche che esistono anche «alcune evidenze di tumori al cervello e alle ghiandole surrenali». E qui si sta parlando ancora di 2G e 3G, ma ora si vuol introdurre in modo ubiquitario, capillare e permanente il 5G;
- nel marzo 2018, inoltre, sono stati diffusi i primi risultati dello studio condotto in Italia dall’Istituto Ramazzini di Bologna (Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni), che ha considerato esposizioni alle radiofrequenze della telefonia mobile mille volte inferiori a quelle utilizzate nello studio sui telefoni cellulari del National Toxicologic Program, riscontrando gli stessi tipi di tumore. Infatti, sono emersi aumenti statisticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m. Inoltre, gli studiosi hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio dell’NTP: iperplasia delle cellule di Schwann e gliomi maligni (tumori del cervello) alla dose più elevata;
- sono quasi duecento gli scienziati indipendenti che, guidati dal professor Lennart Hardell, hanno sottoscritto l’appello per una moratoria del 5G. Un altro appello internazionale ha già raccolto le adesioni di ricercatori, cittadini e organizzazioni di 96 paesi e mette a disposizione una bibliografia ricchissima, che attesta numerosi rischi biologici da elettrosmog. In Italia, non da ultimo, una petizione ha già raccolto migliaia di firme e l’associazione ISDE Medici per l’Ambiente ha chiesto al Governo «un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari e una moratoria per l’esecuzione delle sperimentazioni 5G su tutto il territorio nazionale sino a quando non sia adeguatamente pianificato un coinvolgimento attivo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario”;
- Martin Pall, Professore emerito di Biochimica e Scienze mediche di base, Washington State University (USA) nel Commento dell’8 Ottobre 2018 alle Linee Guida dell’ICNIRP e alle relativi Appendici sui Limiti per l’Esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici variabili nel tempo (da 100 kHz a 300 GHz) denuncia il pericolo per la salute umana derivabile dall’elettrosmog e dal 5G;
- che in Germania il Comune di Ravensburg ha predisposto la creazione di zone senza il 5G proprio a tutela dei cittadini ammalati di Elettrosensibilità;
- audita il 26 Febbraio 2019 presso la Commissione (IX) Traporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, la dott.ssa Fiorella Belpoggi, scienziata dell’Istituto Ramazzini, direttrice del Centro per la Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni, riferendosi ai pericoli socio-sanitari del 5G ha poi affermato nella successiva conferenza stampa di Montecitorio organizzata con l’alleanza italiana STOP 5G come “non si capisce perché le aziende chimiche e automobilistiche facciano studi e test prima di immettere sul mercato nuovi prodotti e al contrario delle aziende di telefonia mobile. L’introduzione senza cautela del 5G, nonostante gli allarmi, sembra non aver insegnato nulla ai governi rispetto alle lezioni del passato: i governi dovrebbero prendere tempo in attesa di valutazioni accurate sulla pericolosità di questa tecnologia innovativa con studi sperimentali appropriati. Si tratta a questo punto solo di volontà politica, agire per garantire la salute pubblica sarebbe solo un fatto di democrazia”;
- audita il 26 Febbraio 2019 presso la Commissione (IX) Traporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, la Dott.ssa Stefania Borgo di ISDE Italia, medici per l’ambiente, riferendosi ai pericoli socio-sanitari del 5G ha poi affermato nella successiva conferenza stampa di Montecitorio organizzata con l’alleanza italiana STOP 5G ha affermato come “le radiofrequenze utilizzate nella tecnologia 5G hanno mostrato in molti studi animali una non trascurabile tossicità legata ad effetti biologici, ed in particolare sul DNA, in grado di indurre tumori e alterazioni di diversi apparati, riproduttivo, metabolico e sistema nervoso ed è pertanto altamente auspicabile che in questo caso si applichi il principio di precauzione, sulla base del quale è raccomandato condurre, prima dell’introduzione di una nuova tecnologia potenzialmente nociva, una adeguata sperimentazione da parte di una agenzia altamente competente, indipendente e senza conflitti di interesse, una ricerca sufficientemente lunga da poter evidenziare effetti di tossicità cronica utilizzando modelli e metodi diversi in grado, quindi, di evidenziare differenti effetti biologici”;
- che il 2 Marzo 2019 presso Vicovaro (Roma) s’è tenuto il 1° meeting nazionale STOP 5G, promosso dall’alleanza italiana STOP 5G, a cui hanno aderito numerose associazioni e comitati di malati e preso parte note figure di riferimento della medicina e della scienza italiana; che dall’assise ne è poi uscito un consenso in una risoluzione in cui si chiede al Ministro della Salute di promuovere uno studio preliminare nazionale sugli effetti biologici delle radiofrequenze 4G e 5G presso un ente indipendente e privo di conflitti d’interessi con l’industria, valutata la disponibilità dell’Istituto Ramazzini, e di istituire una commissione di vigilanza permanente per il monitoraggio degli effetti dei campi elettromagnetici, individuando membri della scienza e medicina indipendente, un coordinamento tra le associazioni dei malati;
- che il cancro e' una delle patologie piu' complesse e diffuse nel panorama epidemiologico clinico attuale e la diffusione della malattia rappresenta inoltre un dato quantitativo che, al pari della complessità' biologica e clinica, pone l'esigenza del controllo del cancro fra le priorità' assolute in tema di tutela della salute, perciò, riteniamo opportuno che l'Amministrazione comunale esegua, attraverso il coinvolgimento dei medici di base, un censimento che rilevi l'incidenza, la prevalenza e la mortalità tumorale nella popolazione del comune di Lipari.
DELIBERA
- di incaricare il Sindaco di adottare un’ordinanza contingibile e urgente per vietare qualsiasi sperimentazione del 5G sul territorio amministrato, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, pendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo;
- di esprimere (fino quando non sarà garantita la completa sicurezza di questa nuova tecnologia) parere negativo riguardo l’estensione sul territorio comunale della nuova tecnologia 5G, aderendo alla richiesta di moratoria, promuovendo allo stesso tempo soluzioni tecnologiche sicure e a basso impatto ambientale e sanitario, quali il cablaggio al posto del pericoloso wireless, cominciando dai luoghi maggiormente sensibili di permanenza continuativa delle persone più a rischio (scuole, ospedali, uffici pubblici, ecc);
- di non minimizzare il rischio sanitario sui campi elettromagnetici promuovendo un tavolo tecnico sanità/ambiente volto a monitorare le ripercussioni dei campi elettromagnetici su popolazione ed ecosistema, individuando membri della scienza e della medicina indipendente;
- attivando servizi da parte degli Enti competenti in materia, ASP e ARPA anche con l’ausilio del mondo accademico universitario e degli istituti di ricerca indipendenti, promuovano un sistema di monitoraggio ambientale e sanitario in merito a possibili effetti indesiderati della tecnologia 5G sulla popolazione nelle aree individuate per l’eventuale installazione degli impianti;
- la riaffermazione della tutela e della salvaguardia della salute umana e della tutela ambientale come valori di rilievo costituzionale, nonché beni inalienabili (articolo 9, secondo comma e articolo 32, primo comma) inoltrando pertanto la presente delibera del Consiglio Comunale di Lipari ai Ministeri di Ambiente, del Territorio e della Tutela del mare, della Salute e dello Sviluppo Economico anche agli effetti dell’art. 328 del C.P. quale esclusione di colpa lieve per i destinatari e valga, altresì, ad interrompere e/o impedire il decorrere di qualsivoglia termine di prescrizione e/o decadenza, considerato altresì che i destinatari della presente saranno ritenuti responsabili di tutti i danni subiti e subendi dai concittadini del Comune di Lipari a seguito della mancata adozione dei predetti provvedimenti deliberati.
- di impegnare altresì il Sindaco e l'Amministrazione comunale ad adottare un regolamento per l'installazione dei dispositivi di telecomunicazione, sostenuto da analisi e valutazioni tecniche (piano Antenne).
- Di eseguire, attraverso il coinvolgimento dei medici di base, un censimento che rilevi l'incidenza, la prevalenza e la mortalità tumorale nella popolazione del comune di Lipari attraverso l'istituzione di un registro in cui raccogliere le informazioni sui malati di cancro residenti nel territorio insulare, al fine di poter eseguire periodicamente le necessarie comparazioni per il diffondersi delle diverse patologie.
Lipari, __________
I consiglieri Comunali
Gesuele Fonti
Assoimprese Eolie scrive a Musumeci per sollecitare ripristino collegamenti marittimi.
Al Sig. Presidente
della Regione Sicilia
On. Sebastiano Musumeci
p.c. Al Sig. Assessore del turismo della Regione
Siciliana
On. Manlio Messina
p.c. Al Sig. Assessore
delle infrastrutture e della mobilità
On. Marco Falcone
p.c. Al Sig. Sindaco
del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
p.c. Al Sig. Sindaco
del Comune di Santa Marina Salina
Dott. Domenico Arabia
p.c. Al Sig. Sindaco
del Comune di Leni
Prof. Giacomo
Montecristo
p.c. Al Sig. Sindaco
del Comune di Malfa
Dott.ssa Clara Rametta
Oggetto:
Ripristino corse trasporti marittimi da e per le Isole Eolie
In merito alla
sua ordinanza n.22 del 2 Giugno2020 si apprende che sino al 14 giugno 2020 sono
rimaste invariate e non saranno ripristinate le corse di navi e aliscafi
relative al periodo in essere, creando tra l’altro disagi ai residenti, ai
pendolari ed ai turisti.
Pertanto si chiede alla Sig.ia Sua ill.ma di
voler ripristinare e potenziare nell’immediato le corse in merito, tenendo in
considerazione anche che tutti i mezzi in questione non viaggiano a pieno
carico per poter mantenere il distanziamento sociale, come anche da nota a Lei
inviata a firma dei Sindaci delle Isole
Minori, di potenziare il servizio con più corse giornaliere.
Certi di un suo
celere riscontro si Porgono
Distinti Saluti
Lipari, lì
03/06/2020 Assoimpreseeolie
Il Presidente
Crivelli Alessandro
Buon Compleanno!
Auguri a Rosa Mandarano, Letterio Di Pietro,Bartola Paino, Rino Giuffrè, Denise Catillo, Mirko Pellegrino, Laura Demaria, Anna Re, Francesco Giorgianni, Marino Todaro
Guardia Costiera di Milazzo sequestra circa 225 kg. di tonno rosso.
COMUNICATO
La notte scorsa personale dipendente dalla Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo, durante una attività di vigilanza e controllo presso il litorale di giurisdizione ha sequestrato tre esemplari di tonno rosso “Thunnus thinnus”, per un peso complessivo di circa 225 kg..
Il prodotto ittico è stato rinvenuto in località Croce di mare del Comune di Milazzo, quasi spiaggiato in prossimità della battigia ed assicurato ad un masso presente sul posto. Dall’esame degli stessi esemplari è stata accertata la presenza nella bocca di ami assimilabili a quelli utilizzati dai pescatori per armare palangari derivanti. I tre esemplari, catturati da pescatori non autorizzati a tale tipo di pesca, erano stati occultati per eludere i controlli e per essere recuperati successivamente.
I militari della Guardia Costiera di Milazzo hanno recuperato i tre esemplari con l’ausilio del battello GC A 64 per sbarcarli all’interno del porto di Milazzo.
Il prodotto sequestrato, sottoposto a visita da parte del servizio veterinario dell’ASP n. 5, è stato ritenuto idoneo al consumo umano e, pertanto, donato in beneficenza ad enti caritatevoli del comprensorio milazzese.
Il tonno rosso (thunnus thynnus) è una specie ittica sottoposta a particolare regime di protezione, la cui cattura è limitata a quote nazionali che ciascun paese comunitario non può superare. La pesca del tonno può quindi essere effettuata solo da unità da pesca in possesso di apposito permesso speciale e nei limiti della quota assegnata. Inoltre gli esemplari appartenenti a questa specie possono essere commercializzati esclusivamente se accompagnati da idonea documentazione che ne assicuri in ogni stadio della filiera ittica la provenienza e la tracciabilità.
Il prodotto ittico è stato rinvenuto in località Croce di mare del Comune di Milazzo, quasi spiaggiato in prossimità della battigia ed assicurato ad un masso presente sul posto. Dall’esame degli stessi esemplari è stata accertata la presenza nella bocca di ami assimilabili a quelli utilizzati dai pescatori per armare palangari derivanti. I tre esemplari, catturati da pescatori non autorizzati a tale tipo di pesca, erano stati occultati per eludere i controlli e per essere recuperati successivamente.
I militari della Guardia Costiera di Milazzo hanno recuperato i tre esemplari con l’ausilio del battello GC A 64 per sbarcarli all’interno del porto di Milazzo.
Il prodotto sequestrato, sottoposto a visita da parte del servizio veterinario dell’ASP n. 5, è stato ritenuto idoneo al consumo umano e, pertanto, donato in beneficenza ad enti caritatevoli del comprensorio milazzese.
Il tonno rosso (thunnus thynnus) è una specie ittica sottoposta a particolare regime di protezione, la cui cattura è limitata a quote nazionali che ciascun paese comunitario non può superare. La pesca del tonno può quindi essere effettuata solo da unità da pesca in possesso di apposito permesso speciale e nei limiti della quota assegnata. Inoltre gli esemplari appartenenti a questa specie possono essere commercializzati esclusivamente se accompagnati da idonea documentazione che ne assicuri in ogni stadio della filiera ittica la provenienza e la tracciabilità.
Federalberghi chiede immediato ripristino dei collegamenti marittimi previsti, normalmente, in questo periodo.
Federalberghi Isole Minori Sicilia, vista l’ordinanza regionale n. 22 appena pubblicata, scrive immediatamente al Governatore Musumeci per richiedere il ripristino di quelle corse di navi e aliscafi con le isole minori che risultano inspiegabilmente ancora sospese.
Nella nota si legge “dall’allegato 4 all’ordinanza, in vigore da domani al 14 giugno 2020, si leva con preoccupazione che - nonostante le richieste dei Sindaci - risultano ancora sospese alcune corse di navi e aliscafi”.
“Tali sospensioni, soprattutto in alcuni ambiti territoriali, stanno arrecando notevoli disagi sia ai cittadini delle isole sia ai pendolari sia a quei pochi turisti che timidamente decidono di approcciarsi al nostro territorio per iniziare a mettere in moto almeno le attività produttive meno complesse e gestibili autonomamente o a livello familiare.
Chiediamo, pertanto, di voler ripristinare gli assetti previsti per questo periodo dell’anno. Tale necessità diventa ancora più impellente laddove i mezzi sono obbligati a viaggiare con carichi ridotti in funzione dei distanziamenti imposti tra ai passeggeri dalla normativa vigente.
Cogliamo, infine, l’occasione per chiedere - laddove tali distanziamenti dovessero essere mantenuti anche dopo il 14 giugno – la predisposizione sin da ora di itinerari orari speciali, da adottare all’occorrenza che tengano in considerazione: il minor numero di passeggeri trasportabili per singolo mezzo e quindi l’eventuale incremento delle corse per soddisfare gli afflussi sperati; i maggiori tempi occorrenti per espletare le procedure di imbarco/sbarco passeggeri e sanificazione dei mezzi”.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eoli
Nella nota si legge “dall’allegato 4 all’ordinanza, in vigore da domani al 14 giugno 2020, si leva con preoccupazione che - nonostante le richieste dei Sindaci - risultano ancora sospese alcune corse di navi e aliscafi”.
“Tali sospensioni, soprattutto in alcuni ambiti territoriali, stanno arrecando notevoli disagi sia ai cittadini delle isole sia ai pendolari sia a quei pochi turisti che timidamente decidono di approcciarsi al nostro territorio per iniziare a mettere in moto almeno le attività produttive meno complesse e gestibili autonomamente o a livello familiare.
Chiediamo, pertanto, di voler ripristinare gli assetti previsti per questo periodo dell’anno. Tale necessità diventa ancora più impellente laddove i mezzi sono obbligati a viaggiare con carichi ridotti in funzione dei distanziamenti imposti tra ai passeggeri dalla normativa vigente.
Cogliamo, infine, l’occasione per chiedere - laddove tali distanziamenti dovessero essere mantenuti anche dopo il 14 giugno – la predisposizione sin da ora di itinerari orari speciali, da adottare all’occorrenza che tengano in considerazione: il minor numero di passeggeri trasportabili per singolo mezzo e quindi l’eventuale incremento delle corse per soddisfare gli afflussi sperati; i maggiori tempi occorrenti per espletare le procedure di imbarco/sbarco passeggeri e sanificazione dei mezzi”.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eoli
E' deceduta a Lipari la signora Antonietta Basile in Riganò.
Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.
Alla famiglia le condoglianze di Eolienews
Estensione durata Concessioni Demaniali Marittime in Sicilia: Come fare. La segnalazione del geometra Bartolo Profilio.
Fiamme nella notte a Lipari. Vigili del fuoco scongiurano danni a struttura di imprenditore del turismo nautico. Nessun dubbio sul dolo.
Nella notte il pronto intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato che le fiamme sviluppatesi a Lipari, nei pressi di un deposito di un imprenditore del turismo nautico, potessero interessare la struttura e distruggere quanto in essa depositato. Così come un escavatore di una ditta edile parcheggiato nelle vicinanze.
I pompieri, infatti, sono riusciti a bloccare, quasi sul nascere, le fiamme che sono partite da un canneto limitrofo al deposito.
Sul dolo, ovviamente, considerata anche l'ora (erano circa le due) non ci sono dubbi.
I carabinieri, intervenuti nelle immediatezze dei fatti, hanno avviato le indagini per fare luce su un grave episodio che desta una certa preoccupazione nell'isola.
Per i vigili del fuoco è stato l'atto finale di una giornata alquanto convulsa che li ha visti impegnati, in momenti diversi, negli incendi di Vulcano e Stromboli, dei quali abbiamo dato notizia ieri.
Anche per quanto concerne i roghi in queste due isole sono state avviate le indagini.
A Vulcano sarebbe già stata individuata la causa che ha scatenato l'incendio e si sta procedendo alla denuncia del responsabile all'autorità giudiziaria.
A Stromboli, invece, le fiamme sembrano aver avuto origine da un terreno dove si stavano bruciando sterpaglie.
martedì 2 giugno 2020
Musumeci firma ordinanza. Da domani stop alla quarantena per chi entra in Sicilia. Il 6 al via la stagione balneare.
Via libera alla mobilità tra Regioni e stop alla quarantena anche in Sicilia. Lo stabiliscono, appena firmati, un decreto ministeriale e una ordinanza del presidente della Regione Siciliana. Il ministro per le Infrastrutture, di intesa col ministro per la Salute, ha provveduto a regolamentare la mobilità su tutto il territorio nazionale e i controlli sanitari nei porti e aeroporti. Con la sua ordinanza, Musumeci ha confermato la apertura della stagione balneare a partire dal prossimo 6 giugno; ha dato disco verde a tutte le attività già autorizzate, ma soprattutto ha posto fine alla quarantena obbligatoria per quanti fanno rientro in Sicilia a partire da domani (3 giugno), per i quali permarrà la sorveglianza sanitaria e l’obbligo di avvisare il medico di famiglia in caso di insorgenza di sintomi riconducibili al Covid-19.
Sono alcune delle misure più importanti contenute nell’ordinanza del governatore della Sicilia, che di fatto allenta in maniera significativa le restrizioni previste per contenere il Coronavirus, senza tralasciare l’importanza dei controlli e della registrazione sui portali dedicati per tutti coloro che fanno rientro nell’Isola.
“Ci uniformiamo alle direttive nazionali - ha detto Musumeci - non senza rivendicare la specificità di alcune misure regionali. Che sono importanti anzitutto per dare serenità a quanti arrivano nell’Isola. Il sistema sanitario deve essere il motore della ripartenza, ma abbiamo il compito di infondere sicurezza e serenità ai cittadini, senza dimenticare l’epidemia, ma provando a rimettere in moto le attività produttive e turistiche”.
In Sicilia, quindi, il via libera agli spostamenti infra ed interregionali si accompagna a precise regole che saranno contenute nel progetto SiciliaSiCura, che verrà presentato, a Palazzo Orleans, domani alle ore 11.30, dal presidente Musumeci con Guido Bertolaso e alla presenza degli assessori Manlio Messina, Ruggero Razza e Mimmo Turano. Poco prima il governatore incontrerà, nella Sala Alessi, le associazioni di categoria perché, ha chiarito, “la Regione vuole essere un supporto concreto e non un limite. Vogliamo dare competitività al nostro sistema e sicurezza nei comportamenti collettivi e individuali”.
L’ordinanza pubblicata oggi, inoltre, contiene novità per chi lavora in Sicilia e deve muoversi sul territorio nazionale (e viceversa): anche se non è più obbligatoria la quarantena, restano alti i controlli da parte dei dipartimenti di Prevenzione delle Asp territoriali.
Fra le novità, anche il via libera da domani a piscine e strutture termali che erogano i cosiddetti Lea (Livelli essenziali di assistenza). Consentite pure le lezioni pratiche delle autoscuole e per il conseguimento delle patenti nautiche. Confermato anche il riavvio dell’attività di catering, a partire dal prossimo 8 giugno.
Ovviamente, permangono gli obblighi di osservanza delle misure di contenimento del contagio, come ad esempio la disponibilità della mascherina, che ogni cittadino dovrà tenere sempre con sé ed usare quando viene meno il distanziamento interpersonale.
Per quanto riguarda i Centri commerciali e i supermercati, l’apertura nei giorni festivi sarà regolamentata, entro sabato 6 giugno, in base alle indicazioni che organizzazioni datoriali e sindacali, già attivate, forniranno al dipartimento regionale delle Attività produttive.
Brucia anche Stromboli.
Pomeriggio di fuoco alle Eolie. Fiamme non solo a Vulcano: un incendio è in corso a Stromboli, in località Piscità.
In zona stanno operando volontari, carabinieri, componenti della locale PC. Sono anche giunti un canadair ed un elicottero antincendio.
Ignote, al momento, le cause che hanno scatenato l'incendio.
A Vulcano, intanto, vigili del fuoco, volontari, ragazzi della PC e carabinieri hanno circoscritto e bonificato l'incendio. In fiamme due ettari di macchia mediterranea. L'incendio ha rischiato di coinvolgere un centro nautico.
I vigili del fuoco, adesso, con la CP si stanno spostando su Stromboli.
Per le foto grazie a Salvatore Martelli
Coronavirus: situazione stabile, quattro nuovi contagi e un decesso. I dati al 2 giugno in Sicilia.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 153.417 (+2.231 rispetto a ieri), su 130.886 persone: di queste sono risultate positive 3.447 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 962 (-5), 2.210 sono guarite (+8) e 275 decedute (+1).
Degli attuali 962 positivi, 69 pazienti (-4) sono ricoverati - di cui 7 in terapia intensiva (-1) - mentre 893 (-1) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province:
Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 18 (5, 147, 11);
Catania, 436 (22, 536, 100);
Enna, 18 (1, 378, 29);
Messina, 134 (22, 374, 57);
Palermo, 281 (17, 263, 36);
Ragusa, 16 (0, 74, 7);
Siracusa, 12 (2, 210, 29);
Trapani, 15 (0, 120, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 153.417 (+2.231 rispetto a ieri), su 130.886 persone: di queste sono risultate positive 3.447 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 962 (-5), 2.210 sono guarite (+8) e 275 decedute (+1).
Degli attuali 962 positivi, 69 pazienti (-4) sono ricoverati - di cui 7 in terapia intensiva (-1) - mentre 893 (-1) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province:
Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 18 (5, 147, 11);
Catania, 436 (22, 536, 100);
Enna, 18 (1, 378, 29);
Messina, 134 (22, 374, 57);
Palermo, 281 (17, 263, 36);
Ragusa, 16 (0, 74, 7);
Siracusa, 12 (2, 210, 29);
Trapani, 15 (0, 120, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Incendio a Vulcano. Partiti da Lipari con la CP i vigili del fuoco
Secondo incendio negli ultimi 20 giorni a Vulcano.
Da Lipari, con la motovedetta della CP- Guardia Costiera, sono partiti i vigili del fuoco.
Da Lipari, con la motovedetta della CP- Guardia Costiera, sono partiti i vigili del fuoco.
"Stromboli, fino all'ultimo battito" in un docufilm l’isola-vulcano vista attraverso gli occhi di una donna. Trailer, articolo e foto
(fonte: famedisud)Stregato dalla bellezza dell'isola-vulcano di Stromboli - perla nera dell’arcipelago delle Eolie, partecipe di una duplice natura di solare eden naturalistico e teatro di rivolgimenti geologici – Harspeter Aliesch, giornalista televisivo e videomaker, ha scelto di raccontarla nel docufilm" Stromboli, fino all’ultimo battito", un lavoro di 102 minuti ispirato a eventi reali, girato nel 2019 e prossimo al debutto mondiale nella sezione Documentari del Salento International Film Festival in programma a Tricase (Lecce) dall’1 al 6 settembre 2020.
In questi giorni è stato diffuso in tre lingue (italiano, inglese e tedesco) il trailer che anticipa le suggestioni del racconto cinematografico: nella versione italiana, a dare la voce all’anziana Maria è la grande attrice teatrale e cinematografia di origini pugliesi Giuliana Lojodice, il cui contributo, reso con perfetta inflessione siciliana, è stato registrato a Roma presso lo studio SOUND ART 23 srl.
A raccontare l’isola è Maria, una donna di novant’anni che ripercorre la storia del vulcano Stromboli nel periodo che va dal 1930 ad oggi. Quello con il vulcano – che gli isolani chiamano confidenzialmente iddu, cioè ”lui” – è un rapporto ambivalente: da una parte viene visto come l’anima stessa del luogo e di chi ci vive, dall’altro assume le sembianze di un mostro, un mostro che non fa paura pur essendo potenzialmente capace di sconvolgere in pochi attimi un’intera esistenza. E infatti Maria a causa del vulcano ha perso suo nonno. Non vedendolo tornare dalla sua ultima uscita in mare sulla piccola barca Eolo, ha per lunghi anni sperato che fosse ancora vivo, fino al momento dell’amara disillusione.
La storia di Maria si intreccia con quella di un pescatore, di un filosofo, di un cuoco, figure del nostro tempo tutte in qualche modo legate a quella montagna di fuoco che sovrasta le loro vite e quelle degli altri isolani come un grande punto interrogativo sospeso sull’ignoto. Eppure, ancora una volta, non è la paura il sentimento dominante, essendo mitigata da quel fatalismo che faceva dire ai vecchi strombolani “voglio morire quando mi fa morire il vulcano”.Buon Compleanno!
Auguri a Minmo Barile, Daniela Russo, Dorino Profilio, Rinaldo Labbiento, Giuseppe la Mancusa, Erminia Mandarano, Caterina Taranto, Alessandro Mandarano, Bartolo Allegrino, Luca Tomarchio, Salvatore Profilio, Laura Favorito
Vasta operazione di vigilanza pesca della Guardia Costiera nel Mar Tirreno.
COMUNICATO
Prosegue l’attività della Guardia Costiera a tutela della filiera ittica nel bacino del Tirreno meridionale.
Nel corso dell’ultimo fine settimana - dal 29 al 31 maggio - i mezzi navali d’altura del Corpo e i team ispettivi dei Comandi territoriali della Guardia Costiera hanno effettuato specifiche attività di controllo atte a verificare l’attuazione delle norme riguardanti la pesca al tonno rosso e l’uso illegale delle reti da posta di tipo derivante.
In particolare, Nave Diciotti CP 941, impegnata in attività operativa in quell’area, e Nave Ingianni CP 409 hanno svolto attività di controllo e verifica sulla pesca al tonno rosso con le reti a circuizione.
La pesca al tonno rosso con questi attrezzi può essere praticata, dalle sole unità autorizzate, dal 26 maggio al 1° luglio di ogni anno. Tale attività, tuttavia, deve svolgersi entro certi limiti di cattura (quote) e nel rispetto di precise procedure, così come sancito dalla normativa nazionale e internazionale in armonia a quanto stabilito dal piano pluriennale di gestione dell’ICCAT (Commissione Internazionale per la tutela dei tonnidi nell’Atlantico e nel Mediterraneo).
Nell’ambito dei suddetti controlli, gli ispettori pesca della Guardia Costiera hanno sanzionato 4 pescherecci che, a seguito della cattura, non avevano compilato e/o consegnato la prevista documentazione, utile a fornire la tracciabilità del prodotto. Quattro i verbali amministrativi elevati, per un totale di oltre 10.000 euro di sanzioni.
Sempre nell’ambito dei controlli pesca al tonno rosso, il personale degli Uffici Circondariali Marittimi di Marsala e Termini Imerese, a seguito di specifica attività d’indagine, ha intercettato alcune attività di sbarco illegale del tonno rosso destinato al mercato nero. L’attività ha portato all’elevazione di 4 verbali amministrativi per un totale di circa 30.000 euro di sanzioni. 2,5 le tonnellate di tonno rosso poste sotto sequestro.
L’attenzione rimane alta anche nell’ambito del contrasto all’uso delle reti da posta derivanti illegali, strumenti di pesca non selettivi che costituiscono dei veri e propri muri della morte per i cetacei e le tartarughe che vi rimangono impigliati. In tale ambito, la Guardia Costiera di Reggio Calabria all’alba di domenica, a largo di Bagnara Calabra, ha provveduto a sequestrare 1.200 metri di rete derivante illegale.
In corso in queste ore, anche un’attività della Guardia Costiera di Sant’Agata di Militello con il supporto del Nucleo subacquei della Guardia costiera di Messina che stanno procedendo al recupero di alcune reti abbandonate fuori dal porto e utilizzate illegalmente.
Tale attività di contrasto alla pesca illegale, svolta dalla Guardia Costiera, è fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema marino, per il sostegno degli operatori del settore pesca che operano nella legalità e per la tutela del consumatore finale.
Prosegue l’attività della Guardia Costiera a tutela della filiera ittica nel bacino del Tirreno meridionale.
Nel corso dell’ultimo fine settimana - dal 29 al 31 maggio - i mezzi navali d’altura del Corpo e i team ispettivi dei Comandi territoriali della Guardia Costiera hanno effettuato specifiche attività di controllo atte a verificare l’attuazione delle norme riguardanti la pesca al tonno rosso e l’uso illegale delle reti da posta di tipo derivante.
In particolare, Nave Diciotti CP 941, impegnata in attività operativa in quell’area, e Nave Ingianni CP 409 hanno svolto attività di controllo e verifica sulla pesca al tonno rosso con le reti a circuizione.
La pesca al tonno rosso con questi attrezzi può essere praticata, dalle sole unità autorizzate, dal 26 maggio al 1° luglio di ogni anno. Tale attività, tuttavia, deve svolgersi entro certi limiti di cattura (quote) e nel rispetto di precise procedure, così come sancito dalla normativa nazionale e internazionale in armonia a quanto stabilito dal piano pluriennale di gestione dell’ICCAT (Commissione Internazionale per la tutela dei tonnidi nell’Atlantico e nel Mediterraneo).
Nell’ambito dei suddetti controlli, gli ispettori pesca della Guardia Costiera hanno sanzionato 4 pescherecci che, a seguito della cattura, non avevano compilato e/o consegnato la prevista documentazione, utile a fornire la tracciabilità del prodotto. Quattro i verbali amministrativi elevati, per un totale di oltre 10.000 euro di sanzioni.
Sempre nell’ambito dei controlli pesca al tonno rosso, il personale degli Uffici Circondariali Marittimi di Marsala e Termini Imerese, a seguito di specifica attività d’indagine, ha intercettato alcune attività di sbarco illegale del tonno rosso destinato al mercato nero. L’attività ha portato all’elevazione di 4 verbali amministrativi per un totale di circa 30.000 euro di sanzioni. 2,5 le tonnellate di tonno rosso poste sotto sequestro.
L’attenzione rimane alta anche nell’ambito del contrasto all’uso delle reti da posta derivanti illegali, strumenti di pesca non selettivi che costituiscono dei veri e propri muri della morte per i cetacei e le tartarughe che vi rimangono impigliati. In tale ambito, la Guardia Costiera di Reggio Calabria all’alba di domenica, a largo di Bagnara Calabra, ha provveduto a sequestrare 1.200 metri di rete derivante illegale.
In corso in queste ore, anche un’attività della Guardia Costiera di Sant’Agata di Militello con il supporto del Nucleo subacquei della Guardia costiera di Messina che stanno procedendo al recupero di alcune reti abbandonate fuori dal porto e utilizzate illegalmente.
Tale attività di contrasto alla pesca illegale, svolta dalla Guardia Costiera, è fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema marino, per il sostegno degli operatori del settore pesca che operano nella legalità e per la tutela del consumatore finale.
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