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martedì 2 giugno 2020

"Stromboli, fino all'ultimo battito" in un docufilm l’isola-vulcano vista attraverso gli occhi di una donna. Trailer, articolo e foto

(fonte: famedisud)Stregato dalla bellezza dell'isola-vulcano di Stromboli - perla nera dell’arcipelago delle Eolie, partecipe di una duplice natura di solare eden naturalistico e teatro di rivolgimenti geologici – Harspeter Aliesch, giornalista televisivo e videomaker, ha scelto di raccontarla nel docufilm" Stromboli, fino all’ultimo battito", un lavoro di 102 minuti ispirato a eventi reali, girato nel 2019 e prossimo al debutto mondiale nella sezione Documentari del Salento International Film Festival in programma a Tricase (Lecce) dall’1 al 6 settembre 2020. 
In questi giorni è stato diffuso in tre lingue (italiano, inglese e tedesco) il trailer che anticipa le suggestioni del racconto cinematografico: nella versione italiana, a dare la voce all’anziana Maria è la grande attrice teatrale e cinematografia di origini pugliesi Giuliana Lojodice, il cui contributo, reso con perfetta inflessione siciliana, è stato registrato a Roma presso lo studio SOUND ART 23 srl.
La piccola Maria con il nonno pescatore
La piccola Maria con il nonno pescatore
A raccontare l’isola è Maria, una donna di novant’anni che ripercorre la storia del vulcano Stromboli nel periodo che va dal 1930 ad oggi. Quello con il vulcano – che gli isolani chiamano confidenzialmente iddu, cioè ”lui” – è un rapporto ambivalente: da una parte viene visto come l’anima stessa del luogo e di chi ci vive, dall’altro assume le sembianze di un mostro, un mostro che non fa paura pur essendo potenzialmente capace di sconvolgere in pochi attimi un’intera esistenza. E infatti Maria a causa del vulcano ha perso suo nonno. Non vedendolo tornare dalla sua ultima uscita in mare sulla piccola barca Eolo, ha per lunghi anni sperato che fosse ancora vivo, fino al momento dell’amara disillusione.
Sulla spiaggia di Stromboli Maria saluta il nonno durante la sua ultima uscita in mare
Sulla spiaggia di Stromboli Maria vede per l’ultima volta il nonno mentre si accinge a prendere il largo sulla sua barca
La storia di Maria si intreccia con quella di un pescatore, di un filosofo, di un cuoco, figure del nostro tempo tutte in qualche modo legate a quella montagna di fuoco che sovrasta le loro vite e quelle degli altri isolani come un grande punto interrogativo sospeso sull’ignoto. Eppure, ancora una volta, non è la paura il sentimento dominante, essendo mitigata da quel fatalismo che faceva dire ai vecchi strombolani “voglio morire quando mi fa morire il vulcano”.

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