Gent.mo Direttore,
chi Le scrive è un favignanese nato su quell'isola nel
dicembre del 1950. Conosco molto bene la realtà isolana per forza di cose e,
leggendo l'articolo che esalta le qualità(?) conservazionistiche della
cosidetta AMP delle isole Egadi, mi si storce alquanto il naso, ciò perché non
è tutto oro ciò che vorrebbero far brillare. Non mi voglio dilungare più di
tanto in merito, anche perché ho visto che sia l'Avv Pajno, che Ruben Piemonte che conosce la
realtà isolana, hanno scritto già molto.
Voglio solo farLe presente:
1) Non è affatto vero, come Le hanno detto, che il turismo a
Favignana è cresciuto grazie alla Amp. Anzi Le posso
garantire che vigendo il divieto assoluto di pesca subacquea, parecchi
disertano le nostre isole.
2) Chi lavora con la pesca, ossia vendendo canne, ami e
quanto serva allo scopo, ha subito dei danni economici non
indifferenti. E lo sa perché? Semplice, la licenza di pesca imposta dalla amp è
un tantino salata e
chi viene nell'isola per poco tempo non la paga per ovvi motivi.
3) Non è affatto vero che i pescatori sono stati eletti
sentinelle del mare, ma come tutti gli altri che in quei luoghi
esercitano la pesca, subiscono le restrizioni imposte in nome di una protezione
che risulta essere a
senso unico.
Vede Egregio Direttore, ci sarebbe parecchio da dire in
proposito, come per es. i vari gommoni e/o i mezzi in dotazione ai volontari della amp. Ebbene questi ragazzi vengono mandati in mare per, a dire di qualcuno, fare i controlli. A mio modesto avviso le
loro uscite in mare servono solo per far si che venga consumato del carburante. Infatti unico potere
nelle loro mani è di segnalare alle Forze di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia
Penitenziaria o alla Polizia municipale, ciò che durante le loro uscite vedono, non avendo nessun potere
sanzionatorio, quindi di chiedere a degli eventuali trasgressori, le loro generalità.
Tutto quello che viene presentato in pompa magna come la
salvezza del mare grazie alla Amp, è solo cosa astratta in quanto di concreto
ci sono solo i balzelli da pagare per il mantenimento di un apparato che non serve per nulla.
Concludendo, posso dirLe che qualsiasi parco o riserva, per come
è concepita o per come vengono concepite in codesta Italia, servono a nulla e a nessuno.
Anzi a mio modesto avviso e, per quanto ne so, chiuderei tutte quelle esistenti. Quindi lasciate che
almeno le Eolie si salvino da certe Aree.
Con ciò cordialmente la saluto.
Giovanni Aiello.