Riceviamo da Elio Mollica e pubblichiamo:
Ore 13,30, sono nella mia casa di
Lami Castagna e dal lato del Monte Pelato sento arrivare grida e richieste di
aiuto.
A meta’ montagna osservo un gruppo di persone alla ricerca di un
inesistente sentiero per venire giù. Sono intrappolati tra due canaloni
profondi circa cinque metri, in mezzo a eriche e spine di rovi. Telefono al mio
amico Claudio Merlino, proprietario della Casa e terreno a valle, che
prontamente interviene.
Insomma, tramite una scaletta di
fortuna, da un buco ricavato in mezzo ai rovi, dietro la recinzione di due
metri, sono sbucati e saltati giu’ 47 ragazzi, accompagnati da un professore,
provenienti da Friburgo in Germania ed ospitati all’Ostello della Gioventu’ di
Nini’ Giardina a Canneto.
Mi sono rallegrato che tutto è andato per il verso
giusto, per fortuna si trattava di ragazzi. E se fosse stato un gruppo di sessantenni
e piu’, che normalmente in questo periodo vediamo a frotte, armati di scarponi,
zaino e bastoni, sarebbe andato tutto a buon fine ?
Questo tipo di turismo, di gente
facoltosa e studiosa, che ci consente di allungare la stagione, prima e dopo
l’estate, è stato attenzionato solo durante la parentesi “Giacomantonio”.
Poi
il nulla.
ELIO MOLLICA
P.S. Un plauso va a Claudio Merlino che ha messo a disposizione la propria casa, fornendo loro di tutto, per quanto ha potuto:
ELIO MOLLICA
P.S. Un plauso va a Claudio Merlino che ha messo a disposizione la propria casa, fornendo loro di tutto, per quanto ha potuto:
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