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lunedì 20 ottobre 2014

Il sindaco Lo Schiavo relatore al “Workshop per la condivisione delle buone pratiche delle località costiere”

COMUNICATO
Si terrà tra Ripescia e Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto, il primo “Workshop per la condivisione delle buone pratiche delle località costiere” organizzato dal “Club delle Vele”: i prossimi 28 e 29 Ottobre, alla kermesse toscana, prenderà parte come relatore anche il Sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo.
L’organismo, promosso da Legambiente, ha lo scopo di favorire il confronto tra i comuni italiani che si sono distinti, ad esempio, nell'innovazione e nella risoluzione di problematiche legate alla gestione dei flussi turistici, nella promozione del territorio, nella destagionalizzazione delle presenze e di promuovere e sensibilizzare gli enti locali verso le buone pratiche di turismo sostenibile.
Al club aderiscono i comuni italiani che si fregiano delle “5 Vele”, l’ambito riconoscimento attribuito ogni anno da Legambiente e dal Touring Club Italiano.
Il Sindaco Lo Schiavo, che nel fine settimana precedente rappresenterà il Comune al Salone Internazionale del Gusto organizzato da Slow Food ed in programma a Torino, Lingotto Fiere, dal 23 al 27 Ottobre, interverrà al workshop toscano raccontando la storia “dell’irresistibile ascesa del cappero di Salina”.
“Quattordici anni fa – ricorda il Sindaco Massimo Lo Schiavo – per dare la giusta visibilità e l’opportuna collocazione sul mercato internazionale al prodotto di punta dell’agricoltura della mia isola, mi sono fatto promotore dell’istituzione del presidio Slow Food del cappero di Salina. Si tratta di un prodotto d’eccellenza la cui coltivazione e raccolta comporta ancora oggi un grande dispendio di energie e di risorse da parte sia delle Aziende che degli agricoltori: per farlo competere con analoghi prodotti nazionali ed internazionali andava assolutamente valorizzato e per questo, oggi, sono fiero di potermi presentare alla platea del Club delle Vele con l’orgoglio di chi ha lottato per fondare quello che allora era un nuovo presidio Slow Food e che domani – continua il Sindaco – deve diventare, perché ne ha tutte le caratteristiche, un prodotto D.O.P.”

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