NB: In attesa di aggiornarvi evidenziamo che la percentuale per le Comunali dovrebbe essere più bassa, considerato il maggior numero di aventi diritto al voto.
Cerca nel blog
domenica 12 giugno 2022
Giorgianni: "Grazie! Un onore rappresentare il Comune di Lipari per tanti anni!"
Foto d'archivio: Proclamazione 2012 |
Marco Giorgianni
Auguri di...
Elezioni a Lipari: Buona l'affluenza. Attesa media per il voto 30 minuti nei seggi più popolosi
Sembra essere buona l'affluenza nei seggi. Molti elettori si sono recati alle urne già dall'apertura. La contemporaneità tra referendum e comunali sta creando, specie nelle sezioni con il più alto numero di iscritti, un certo rallentamento.
Abbiamo fatto una verifica nei seggi di Lipari centro e Canneto è, al momento, l'attesa media per esprimere il voto è sui 30 minuti.
Come si vota per le amministrative: piccolo vademecum
Stante una maturata esperienza "sul campo" cerco di spiegare come si vota per le amministrative:
1) Si possono votare il sindaco e due candidati al consiglio comunale della lista ad esso collegata.
In questo caso occorre necessariamente votare al consiglio comunale un uomo e una donna (o viceversa). Se si votano due uomini o due donne, la seconda preferenza viene annullata
2) Si possono votare il sindaco ed un solo candidato della lista ad esso collegata. In questo caso non importa se uomo o donna.
3) Si possono votare solo il sindaco e nessun candidato al consiglio comunale. Basta tracciare un segno sul logo che caratterizza il sindaco prescelto
4) Si possono votare un candidato sindaco e due candidati al consiglio comunale di una lista diversa da quella del sindaco prescelto. Anche in questo caso devono essere un uomo e una donna (o viceversa). Se si votano due uomini o due donne la seconda preferenza viene annullata
5) Si possono votare un candidato sindaco e un candidato al consiglio comunale di una lista diversa da quella del sindaco prescelto. In questo caso non importa se uomo o donna.
NB: Se si votano due candidati al consiglio comunale devono, oltre ad essere un uomo o una donna (o viceversa), appartenere alla stessa lista.
Votando uno o due consiglieri comunali di una lista, il voto si estende anche al candidato sindaco ad esse collegato, anche se non viene barrato il suo nome
Nei Comuni con popolazione fino a 15mila abitanti viene eletto al primo turno il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti validi.
A Lipari, ricordiamo, si vota con il sistema maggioritario e, insieme al sindaco, dovranno essere eletti sedici consiglieri. Quindici se il candidato a sindaco, secondo arrivato, avrà ottenuto almeno il venti per cento dei voti validi.
Una situazione questa già verificatasi a Lipari nelle amministrative del 2017 quando l’avvocato Francesco Rizzo, candidato a sindaco, secondo classificato, entrò in consiglio comunale.
Al sindaco eletto andrà il cosiddetto "premio di maggioranza", ovvero la maggoranza dei consiglieri comunali, a meno che, cosa molto improbabile a Lipari, in queste elezioni, non ci sia una lista, diversa da quella che lo appoggia, che ottiene il 60% dei voti validi
Nelle Eolie si voterà sempre con il sistema maggioritario anche a Santa Marina Salina e Malfa.
Lipari: Le "squadre" per le amministrative del 12 giugno
"Rinascita eoliana
Riccardo Gullo sindaco”
Candidati al consiglio comunale: Salvatore Agrip, Alessia D’Amico, Mirella Fanti, Alessio Ferrara, Sofia Frasca, Giovanni Iacolino, Lucy Iacono, Tiziana Lauricella, Christian Lampo, Lucia Natoli, Angelo Portelli, Salvatore Puglisi, Antonino Russo, Gaetano Saltalamacchia, Daniela Serio, Antonella StarvaggiCandidato sindaco
Gaetano Orto
"SIAmo
Eolie - Orto sindaco"
Assessori designati: Gesuele Fonti, Sergio La Cava e Ersilia Pajno
Candidato sindaco
Annarita Gugliotta
Lista “Annarita
Gugliotta sindaco”
Candidato sindaco
Emanuele Carnevale
Lista "Insieme si
può - Carnevale sindaco"
sabato 11 giugno 2022
L'editoriale: Domani si vota... un diritto ma anche un dovere... sperando che dopodomani sia davvero "un altro giorno" decisamente più prospero e migliore....chiunque vinca!
Sceso il silenzio sui proclami, tacciono gli impianti di amplificazione che ci hanno trasferito programmi, intenzioni, accuse e promesse.
Non "Tace", in assenza di una regolamentazione, il web, vero "protagonista" di questa campagna elettorale 2022.
Domani si vota a Lipari, Santa Marina Salina, Malfa : un diritto ma anche un dovere!
Ognuno è chiamato a fare la propria parte, piccola o grande che sia, per affidare ai propri "beniamini" la speranza di un domani migliore, da vivere in queste isole con dignità, nel rispetto delle regole, del proprio e dell'altrui diritto.
Domani si vota....e allora amici di Lipari, Santa Marina Salina, Malfa...BUON VOTO A TUTTI.... affinchè dopodomani sia davvero "un altro giorno" decisamente più prospero e migliore....chiunque vinca!
Ne abbiamo davvero tutti bisogno!
... adesso non ci deludete! (di Francesco Coscione)
Tutte le volte che, nella mia vita, ho urlato è sempre stato un atteggiamento sbagliato. L'ho fatto per impormi, per impressionare, per paura, per intimorire, per avere ragione avendo torto, per dare sfogo alle mie repressioni. Ogni volta, come minimo, ho dovuto scusarmi e, comunque, il tutto mi ha lasciato male.
Elezioni amministrative, in Sicilia domani 120 Comuni alle urne
L'elettore - sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale - può esprimere una o due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso: una femminile e una maschile. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto “effetto trascinamento”. Prevista anche la possibilità del “voto disgiunto”, che rende libero l'elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata. Sul sito istituzionale della Regione (www.elezioni.regione.sicilia.it) saranno pubblicate tre rilevazioni (alle 12.30, 19.30 e 23.30) sull'affluenza degli elettori alle urne, con il raffronto dei dati rispetto alle ultime elezioni amministrative dei Comuni interessati.
Alla chiusura delle operazioni di voto, si procederà con lo spoglio delle schede dei cinque referendum sulla giustizia, mentre quello relativo alle amministrative verrà rinviato a lunedì 13 giugno, a partire dalle 14. La precedenza verrà data alle elezioni comunali, poi a quelle circoscrizionali (solo per Palermo e Messina) e infine al referendum per l’istituzione di un nuovo Comune (a Messina). I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell'assessorato dell'Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale.
Si vota in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le 8 circoscrizioni di Palermo e le 6 di Messina. Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa; Avola, nel Siracusano; Erice in provincia di Trapani.
Questo l'elenco dei Comuni interessati al voto nelle varie province.
Agrigento (10 Comuni): Aragona (sistema maggioritario, 12 consiglieri da eleggere, 14 sezioni elettorali), Bivona (maggioritario, 12, 5), Campobello di Licata (maggioritario, 16, 11), Cattolica Eraclea (maggioritario, 12, 7), Comitini (maggioritario, 10, 2), Lampedusa e Linosa (maggioritario, 12, 5), Palma di Montechiaro (proporzionale, 16, 24), Santa Margherita di Belice (maggioritario, 12, 7), Sciacca (proporzionale, 24, 42) e Villafranca Sicula (maggioritario, 10, 2).
Caltanissetta (7 Comuni): Acquaviva Platani (maggioritario, 10, 3), Butera (maggioritario, 12, 6), Campofranco (maggioritario, 12, 4), Marianopoli (maggioritario, 10, 3), Niscemi (proporzionale, 16, 25), Resuttano (maggioritario, 10, 3) e Sommatino (maggioritario, 12, 10).
Catania (20 Comuni): Aci Bonaccorsi (maggioritario, 12, 3), Aci Catena (proporzionale, 16, 25), Castiglione di Sicilia (maggioritario, 12, 9), Fiumefreddo di Sicilia (maggioritario, 12, 9), Licodia Eubea (maggioritario, 12, 4), Linguaglossa (maggioritario, 12, 5), Maniace (maggioritario, 12, 3), Mazzarrone (maggioritario, 12, 3), Militello in Val di Catania (maggioritario, 12, 12), Mirabella Imbaccari (maggioritario, 12, 8), Nicolosi (maggioritario, 12, 5), Palagonia (proporzionale, 16, 18), Paternò (proporzionale, 24, 47), Raddusa (maggioritario, 12, 4), Randazzo (maggioritario, 16, 12), San Michele di Ganzaria (maggioritario, 12, 5), Sant’Agata Li Battiati (maggioritario, 12, 10), Santa Maria di Licodia (maggioritario, 12, 6), Scordia (proporzionale, 16, 20) e Vizzini (maggioritario, 12, 10).
Enna (4 Comuni): Nissoria (maggioritario, 10, 3), Regalbuto (maggioritario, 12, 8), Sperlinga (maggioritario, 10, 1) e Villarosa (maggioritario, 12, 11).
Messina (38 Comuni): Acquedolci (maggioritario, 12, 5), Alcara Li Fusi (maggioritario, 10, 3), Capri Leone (maggioritario, 12, 5), Castelmola (maggioritario, 10, 1), Castroreale (maggioritario, 10, 5), Cesarò (maggioritario, 10, 3), Fiumedinisi (maggioritario, 10, 2), Francavilla di Sicilia (maggioritario, 12, 5), Furnari (maggioritario, 12, 5), Gaggi (maggioritario, 12, 3), Gallodoro (maggioritario, 10, 1), Itala (maggioritario, 10, 2), Letojanni (maggioritario, 10, 2), Librizzi (maggioritario, 10, 4), Lipari (maggioritario, 16, 17), Malfa (maggioritario, 10, 1), Merì (maggioritario, 10, 2), Messina (proporzionale, 32, 254), Montalbano Elicona (maggioritario, 10, 6), Motta d’Affermo (maggioritario, 10, 2), Nizza di Sicilia (maggioritario, 12, 3), Novara di Sicilia (maggioritario, 10, 4), Pagliara (maggioritario, 10, 2), Pettineo (maggioritario, 10, 2), Piraino (maggioritario, 12, 8), Reitano (maggioritario, 10, 2), Roccella Valdemone (maggioritario , 10, 1), San Pier Niceto (maggioritario, 10, 4), San Piero Patti (maggioritario, 12, 4), Santa Marina Salina (maggioritario, 10, 2), Santa Teresa di Riva (maggioritario, 12, 10), Sant’Alessio Siculo (maggioritario, 10, 2), Santo Stefano di Camastra (maggioritario, 12, 5), Saponara (maggioritario, 12, 6), Sinagra (maggioritario, 10, 3), Torrenova (maggioritario, 12, 4), Venetico (maggioritario, 12, 4) e Villafranca Tirrena (maggioritario, 12, 10).
Palermo (28 Comuni): Altavilla Milicia (maggioritario, 12, 5), Altofonte (maggioritario, 16, 8), Balestrate (maggioritario, 12, 7), Belmonte Mezzagno (maggioritario, 16, 8), Bisacquino (maggioritario, 12, 6), Blufi (maggioritario, 10, 2), Caccamo (maggioritario, 12, 9), Campofelice di Fitalia (maggioritario, 10, 1), Camporeale (maggioritario, 12, 4), Castelbuono (maggioritario, 12, 10), Castellana Sicula (maggioritario, 12, 5), Cefalù (maggioritario, 16, 18), Chiusa Sclafani (maggioritario, 10, 4), Ciminna (maggioritario, 12, 5), Ficarazzi (maggioritario, 16, 8), Gangi (maggioritario, 12, 8), Giardinello (maggioritario, 10, 2), Isnello (maggioritario, 10, 2), Mezzojuso (maggioritario, 12, 3), Palermo (proporzionale, 40, 600), Petralia Soprana (maggioritario, 12, 8), Petralia Sottana, maggioritario, 10, 4), Piana degli Albanesi (maggioritario, 12, 6), Prizzi (maggioritario, 12, 7), San Cipirello (maggioritario, 12, 5), Santa Flavia (maggioritario, 16, 10), Trappeto (maggioritario, 12, 3) e Valledolmo (maggioritario, 12, 5).
Ragusa (6 Comuni): Chiaramonte Gulfi (maggioritario, 12, 9), Giarratana (maggioritario, 12, 3), Monterosso Almo (maggioritario, 12, 3), Pozzallo (proporzionale, 16, 18), Santa Croce di Camerina (maggioritario, 12, 9) e Scicli (proporzionale, 16, 24).
Siracusa (5 Comuni): Avola (proporzionale, 24, 31), Canicattini Bagni (maggioritario, 12, 8), Cassaro (maggioritario, 10, 1), Melilli (maggioritario, 16, 12) e Solarino (maggioritario, 12, 8).
Trapani (2 Comuni): Erice (proporzionale, 16, 32) e Petrosino (maggioritario, 12, 8).
"La storia delle Eolie". Conosciamola attraverso lo storico La Greca. 11 Giugno 1986: La tragedia del "Freccia di Messina" .
Auguri di...
Bravissimi tutti (di Mariano Bruno)
Trovare le parole giuste da parte mia per un sincero ringraziamento non è certo facile,ma ci provo.
venerdì 10 giugno 2022
Elezioni. Servono le mascherine per votare? Nuova circolare del Ministero dell'Interno
Il ministero dell’Interno ha diramato una nuova circolare con cui informa i prefetti della sottoscrizione, da parte dei ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese, dell’”addendum” al Protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie del 2022.
L’addendum, in considerazione del mutato quadro epidemiologico relativo all’emergenza sanitaria, prevede l’uso “fortemente raccomandato” della mascherina per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto.
Non sussiste, quindi, un obbligo di legge, anche se è caldamente consigliato indossarla.
L'allarme del Comitato spontaneo di cittadini: "Tra proibizionismo e provvedimenti non attuati, Vulcano muore"
Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale
Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Regionale
Ai Delegati di INGV, ARPA e ISPRA
Al Presidente della Regione Sicilia
Al Sindaco del Comune di Lipari
Alla Componente Privata del Comitato per la Salute Pubblica
“In Italia abbiamo una vecchia esperienza delle “catastrofi che si abbattono sul paese” ed abbiamo una certa specializzazione nel “montarle”. Terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, nubifragi, epidemie… Indiscutibilmente gli effetti sono sensibili soprattutto sui popoli ad alta densità e più poveri, e se cataclismi spesso più terrificanti assai dei nostri si abbattono su tutti gli angoli della terra, non sempre tali sfavorevoli condizioni sociali coincidono con quelle geografiche e
geologiche.”
Amedeo Bordiga, “Omicidio dei morti” (1951).
Durante la stagione estiva, e grazie al turismo che sostiene l’economia dell’isola, raggiungiamo una popolazione di gran lunga superiore, ma temiamo che quest’anno, come in futuro, l’afflusso si riduca allo stremo dovuto alla pericolosa gestione nazionale della situazione dell’isola da ormai quasi un anno, per la quale rischiamo di non poter racimolare il minimo indispensabile che ci permetterà di soddisfare i fabbisogni delle nostre famiglie fuori stagione.
A livello mediatico, i provvedimenti emessi hanno fomentato della pubblicità negativa basata sull’allarmismo immediato che, nostro malgrado, nutre il successo di molte testate giornalistiche, terrorizzando il pubblico turistico senza pensare alle conseguenze per coloro che vivono sull’isola, vivono grazie all’isola e vivono per l’isola.
Prendendo per buona questa cosa, quando a dicembre ci hanno detto che dovevamo pernottare fuori dalle nostre abitazioni e in altre aree dell’isola, siamo andati in silenzio a dormire nelle case di parenti e amici che si sono ovviamente trovati a disagio per la situazione, mentre chi non aveva la possibilità di essere ospitato, è dovuto andare in affitto nelle strutture alberghiere locali, alle quali era stata promessa una compensazione per il servizio offerto in solidarietà agli abitanti (compensazione che a distanza di molti mesi non è ancora pervenuta). Anche in quel caso, abbiamo accettato mestamente quest’imposizione che era stata decretata dall’alto per la nostra ‘incolumità’, anche perché girava voce che questa fosse la via meno problematica rispetto alle proposte di evacuazione dell’isola che si evincono nelle conclusioni del prot. n. 60781/DG/DRPC Sicilia del 18/11/2021, un documento estremamente allarmante per la popolazione.
Come siano stati utilizzati i cinque milioni stanziati allora, come anche i dieci milioni di cui si parla adesso, è per noi un completo mistero.
Sottolineiamo che molti turisti non sono a conoscenza di tale provvedimento, vista la pessima segnalazione della suddetta proibizione, il che ha creato ulteriori disagi e, come si è già visto, ha portato a scandali mediatici. Anche in questo caso, il proibizionismo ha prevalso su qualunque alternativa che prevedesse una continuazione della vita dell’isola, dato che sarebbe invece possibile regolamentare la scalata al vulcano mediante l’adozione di un piano che preveda, per esempio, la scalata al cratere con accompagnamento di guide vulcanologiche professionali nei giorni in cui le condizioni geofisiche e metereologiche lo permettano.
La chiusura della Baia di Levante sarebbe dovuta ad un incremento dell’attività gassosa anche in mare (non rilevato in terraferma), un fenomeno che è stato descritto mediaticamente come insolito (acque bianche e lattiginose), ma che a periodi intermittenti è sempre stato presente in quella spiaggia, soprattutto in giornate di vento proveniente da est. I rilevamenti da cui è partita l’ordinanza sono stati fatti precisamente in un giorno come questo, mostrando indici elevati e creando allarmismo. Le ordinanze non possono basarsi su rilevamenti estemporanei relativi a un evento eccezionale, ma dovrebbero considerare le variazioni che avvengono in periodi più estesi, valutare le condizioni meteomarine, e compararsi con dati scientifico-storici estensivi. Inoltre, non capiamo come la delimitazione indicata nell’ordinanza possa assicurarci che, in caso di fenomeni estremi, le aree al di fuori di questo perimetro sarebbero al sicuro, considerando anche che alcune sono densamente transitate. Sentiamo tanto parlare di un’emergenza, ma finora ci sembra che non ci siano stati forniti gli strumenti per affrontare i rischi che eventualmente comporta. Siamo cittadini comuni, non abbiamo assolutamente la presunzione di avere conoscenze maggiori dei vulcanologi e i geologi; ciò che chiediamo è una gestione dell’emergenza che ci lasci continuare a vivere, a nutrire i nostri figli.
In conclusione, sottolineiamo che non vogliamo negare il fatto che l’isola si trovi in un momento delicato a livello geofisico e vulcanologico, né screditare il lavoro svolto dalle autorità competenti, ma la chiusura graduale dell’isola non può essere la soluzione alla situazione che stiamo vivendo, motivo per il quale richiediamo attentamente la revoca o modifica delle ordinanze relative all’isola di Vulcano. Proponiamo invece possibili scenari alternativi.
Limitare ogni divieto, se necessario, alla sola porzione della Baia di Levante che ancor oggi dovesse essere interessata da fenomeni di degassamento straordinario, come già avvenuto in passato. I rilevamenti eseguiti dai ricercatori dell’INGV il 26/05/2022, in forza dei quali avete decretato il declino sociale ed economico della nostra isola, non sono diversi da quelli narrati sulla relazione del C.N.R. – Gruppo Nazionale per la Vulcanologia – del 23/06/1984. È sufficiente raffrontare la mappa allegata all’ordinanza n. 378 del 26/10/1984, firmata dall’allora Sindaco del Comune di Lipari, con i disegni e le immagini del rapporto tecnico-scientifico del 01/06/2022 redatto dall’INGV, per accorgersi che la condizione del Vulcano oggi è quasi identica a quella del 1984. Le conseguenze, che dipendono soltanto dalle Vostre decisioni, sono differenti: ieri “è fatto divieto di sostare nella zona di Vulcano Porto, di sedersi o sdraiarsi nelle zone di concentrazione dei gas a livello del suolo ed è fatto divieto assoluto di ogni forma di campeggio nelle zone di Vulcano Porto, circoscritte nella mappa allegata alla presente Ordinanza”; oggi “interdizione dell’intera Spiaggia di Levante e dello specchio acqueo in località Acque Calde”. Questo ha portato un danno incalcolabile per le attività presenti sulla spiaggia e sul mare: la scuola di kayak, il noleggio imbarcazioni, i chioschi e i noleggi degli ombrelloni hanno dovuto chiudere; i loro dipendenti hanno perso il lavoro o stanno lavorando comunque ma con un datore di lavoro che non può più permettersi di pagargli un salario. I danni collaterali per tutte le attività dell’isola sono anch’essi enormi.L’osservazione della foto pubblicata dall’INGV, mostra che il “degassamento impulsivo” ha riguardato soltanto una porzione del tratto di mare antistante la spiaggia nelle vicinanze del faraglione, motivo per il quale non comprendiamo il perché sia imposto il divieto di accesso su tutta la baia. Ancor meglio che chiudere una parte della spiaggia, ove le condizioni permettessero, sarebbe chiudere unicamente le piccole zone marine circostanti ai degassamenti attuali nelle zone centro e sud della spiaggia, visto che come già menzionato, i turisti hanno finora continuato a recarsi nella suddetta baia, e godersi un idromassaggio giusto nei punti più rischiosi segnalati dai vulcanologi.
Piuttosto che cercare soluzioni che coniughino le avvertenze sanitarie necessarie con il benestare sociale ed economico della popolazione locale, le autorità competenti hanno preso la strada di un cieco proibizionismo che non considera le problematiche e le necessità degli isolani, chiudendo le porte allo sviluppo di possibili soluzioni che non soffochino l’unico settore che sostiene gli abitanti.
Occorre sostituire i divieti puri e semplici con il posizionamento di operatori specializzati per il controllo e infrastrutture che possano monitorare gli sviluppi dell’attività vulcanica giorno dopo giorno, notificando la popolazione in caso di un’emergenza reale e immediata. Lo stesso bollettino dell’INGV emesso il 07/06/2022 indica che “Il raggiungimento di tali livelli di CO2 appare comunque
fortemente dipendente dall’intensità delle esalazioni dal suolo e dalle condizioni meteorologiche, entrambe fortemente variabili nello spazio e nel tempo, rendendo così estremamente difficile la prevedibilità di condizioni localmente pericolose”; considerando queste premesse, perché non affidarsi a misurazioni in tempo reale che permettessero la riapertura della spiaggia sotto la supervisione costante di operatori specializzati? Questa sarebbe una strada più realistica rispetto allo strangolamento dell’isola, visto che non si tratta solo di poche attività che non hanno potuto lavorare per quindici dei giorni più importanti dell’anno e che continueranno a non poter lavorare nell’eventualità di una proroga dell’ordinanza in questione, ma anche della pubblicità allarmista che si propone al di fuori del contesto eoliano, che rischia di annichilare ulteriormente il flusso turistico sull’isola.
Decorsi oltre sei mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza, è pesantemente ingiusto, ci teniamo a sottolinearlo, spossessare i cittadini del proprio territorio e del proprio lavoro, e contemporaneamente prendersi tutto il tempo necessario per affrontare l’emergenza: per la sistemazione dei porti, delle elisuperfici, e delle strade, e per il pagamento dei ristori a noi vulcanari secondo voi si può aspettare, ma ora chiediamo soluzioni (e puntualizziamo che i ristori, seppur necessari, passano in secondo piano; ciò di cui abbiamo bisogno è poter lavorare in sicurezza). La preoccupazione degli isolani su ciò che accadrà dopo i quindici giorni previsti nell’ordinanza sta raggiungendo livelli allarmanti, visto che una possibile continuazione di queste politiche avrebbe conseguenze catastrofiche per tutti gli abitanti, motivo per il quale la resistenza sociale e le sommosse
popolari sarebbero l’unica strada che ci rimane da prendere.
Richiediamo attentamente delle spiegazioni sui punti presentati e un confronto urgente con chi di competenza, nel rispetto delle Vostre e delle nostre posizioni, poiché la stagione è ormai alle porte, come lo è anche la povertà.