Caro
Direttore,
dopo
un lungo silenzio ho deciso di far conoscere alla popolazione il mio
pensiero sulle conseguenze che ricadranno sulla collettività a
seguito della decisione, assunta dal Consiglio Comunale
all’unanimità, relativa al ripensamento del sito del depuratore.
Come avrà modo di leggere nella mia nota non si tratta di mera
contestazione ma di doverosa partecipazione alla soluzione dei
problemi che attanagliano la comunità, rintuzzando la malignità che
voleva lo scrivente favorevole al sito di Canneto Dentro. Su quel
sito ho scritto evidenziando due cose semplici :
Evidenziavo
la sopportazione dei cittadini per il lungo periodo di funzionamento
dell’impianto di pretrattamento di Santa Caterina;
Criticavo
gli amministratori sulle responsabilità connesse al lungo periodo
di “sonnolenza” sul problema scoppiato, per il pubblico,
solamente in questi giorni.
Non
ho parlato dell’inquinamento marino .Me ne dolgo ,accennerò , per
non tediare, ai possibili danni.
E’
opportuno sottolineare che le acque di rifiuto di origine domestica
non depurate contengono sostanze organiche che consumano l’ossigeno
contenuto nell’acqua. Questo fenomeno è più grave se avviene in
acqua salata , perché la solubilità dell’ossigeno è qui
sensibilmente inferiore e ciò rende più veloci le reazioni
biochimiche di decomposizione.
Là
dove scompare l’ossigeno ,può facilmente verificarsi la formazione
e lo sviluppo di idrogeno solforato .Questo gas avvelena la fauna
,già sofferente per la scarsità di ossigeno ,e corrode le vernici e
le strutture delle navi.
E
come se ciò non bastasse, ci si mettono i composti del fosforo e
dell’azoto che costituiscono un ottimo nutrimento per le alghe
verdi , le quali si sviluppano in grande quantità , poi muoiono e
vanno in putrefazione, riducendo ulteriormente il contenuto di
ossigeno dell’acqua ed incrementando la formazione di idrogeno
solforato.
Di
tutto questo negli anni non si è mai parlato o peggio si è fatto
di tutto per ignorarlo o sottovalutarlo .
Detto
questo, voglio tornare sull’argomento “siti” .
Voglio
ricordare a chi mi conosce che, nel mio quotidiano, ho sempre
pensato , come in ogni mio atto, soprattutto al bene della
collettività ed al modo migliore di poter concorrere a superare
,ove possibile , le avversità che ci propinano quotidianamente i
nostri uomini politici (!) che antepongono gli interessi di partito o
peggio di corrente ai supremi interessi del popolo “ sovrano “ –
lo dice la costituzione- che li ha “distrattamente” eletti-.
Oggi
ci troviamo alla presenza di un deliberato del Consiglio Comunale
votato all’unanimità . Da cittadino rispettoso ne prendo atto e
non entro nel merito pur avendo tanto da ridire.
Parto,
invece, da quanto ha detto il Sindaco Giorgianni in una intervista:
Il depuratore a Canneto dentro non si ha da fare .
Bene
ne prendo atto. Pensa il Sindaco di scegliere il sito previsto nel
PRG o continua a brancolare nel buoi? Ha riflettuto quanti anni
abbiamo già sprecati nella ricerca del sito salvifico e quanti altri
ne dovranno passare tra individuazione del sito, condivisione dello
stesso ,finanziamento, progettazione, appalto e messa in funzione ?
Rifletta
. L’attuale impianto è sotto sequestro ed è una bomba ecologica
che può scoppiare da un momento all’altro .
E’
pur vero che secondo quanto pubblicizza una nota fabbrica che
pubblicizza prodotti per la digestione ( da noi ne occorrerebbero
quantità industriali per digerire quello che ci accade) , gli
italiani sanno sempre a quale Santo rivolgersi . Io propongo la
figura di Santo Arrangiati ,come abbiamo sempre fatto negli anni .
Volendo
che queste mie poche righe non siano male interpretate , comunico ,ai
ricercatori di siti balsamici ,una mia idea basata su due principi
fondamentali :
I
liquami di depurazione non vanno gettati in mare;
Le
nostre campagne hanno bisogno di irrigazione a basso costo per
ripartire .
Conseguentemente
propongo un mio modesto suggerimento : occorre trovare un sito per
la depurazione nelle zone alte dell’isola ,con nessun impatto
ambientale e quindi ben mascherato , il più vicino possibile ai
vasconi che sono presenti a Sant’Angelo e dove uno di questi è del
tutto inutilizzato
Il
liquame viene pompato con lo stesso procedimento attualmente usato
per l’acqua potabile e cioè con una stazione intermedia di
accumulo e pompaggio fino alle vasche ,qui giunto il liquame verrà
depurato ed i reflui, momentaneamente accumulati nel serbatoio
attualmente inutilizzato, verranno distribuiti a chiunque ne faccia
richiesta a prezzi del tutto insignificanti , ma tali da coprire
almeno parte delle spese.
Qualcuno
sbarrerà gli occhi pensando alle spese dell’impianto di
sollevamento e ai costi elettrici per l’alimentazione delle pompe
di sollevamento.
Questo
qualcuno si calmi e faccia un bel respiro perché i costi da me
proposti sono risibili rispetto a quelli occorrenti per posizionare
l’impianto al lazzaretto , come qualche mente più matta della mia
ha suggerito ,collegandolo con un tunnel da pignataro.
Facciamo
un bel gioco : Ognuno dica la sua, alla fine ,fra cinquant’anni ,
adotteremo la scelta migliore (ritornare ai pozzi neri- li abbiamo
avuti per migliaia di anni e nessuno se ne è mai lamentato ).
Lipari,10/Luglio
2013