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sabato 1 febbraio 2020
Buon Compleanno!
Auguri a Giuseppe Pittorino, Caterina Patti, Alexandra Ioana, Mario Marturano, Luca Ares, Agata Hołówka, Daniela Raneri, Veronica Sarpi, Izabela Gabrys, Sonia Favaloro
Beni culturali, domenica ingresso gratuito in oltre settanta siti siciliani.
Anche a febbraio, come ogni prima domenica del mese, l'ingresso ai siti della cultura della Regione Siciliana sarà gratuito. Domenica 2 potranno essere visitati gratuitamente oltre settanta tra Parchi archeologici, musei (anche quello di Lipari) , gallerie, teatri, ville, castelli, conventi e oratori di tutta l'Isola.
Una straordinaria occasione per avvicinarsi agli spazi culturali della regione che, diffusi capillarmente nelle nove province, offrono la possibilità di approfondire la storia della Sicilia e trascorrere una giornata festiva in luoghi di grande bellezza.
Una straordinaria occasione per avvicinarsi agli spazi culturali della regione che, diffusi capillarmente nelle nove province, offrono la possibilità di approfondire la storia della Sicilia e trascorrere una giornata festiva in luoghi di grande bellezza.
Ulteriori informazioni, con luoghi e orari, sul portale istituzionale della Regione Siciliana all’indirizzo (https://urly.it/344bw).
Lettere al direttore. Ci scrive Elisa Villani: "L’inadeguatezza con cui è gestita l’emergenza randagismo a Lipari è vergognosa"
Gentile direttore,
Sono una sua lettrice, Le scrivo per tornare a parlare di randagismo.
Ho sperato che questa vicenda si risolvesse presto e positivamente ma ho sollevato l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale a far fronte a un problema che sembra essere irrisolvibile.
Ho denunciato al Comune di Lipari la presenza di un branco di cani randagi in contrada Pulera a Pianoconte chiedendo un intervento URGENTE. Dopo numerose segnalazioni al Sindaco del comune di Lipari, all’ufficio randagismo, alla polizia municipale, all’ASL di Messina, all’Assessorato regionale della salute, ho capito che vi è un’amministrazione che non osa il cambiamento e che è totalmente indifferente al problema nonostante sia stata più volte invitata a intervenire.
Decine e decine di cani che vagano nella frazione di Pianoconte da anni senza nessun controllo, denunce e richieste d’intervento.
Ma che paese è questo?
Il randagismo equivale a DEGRADO e il degrado disincentiva il turismo.
E’ bene che si sappia che il “cane del territorio” è di proprietà del sindaco e che l’art. 14 della Legge Regionale n. 15 del 2000 attribuisce ai Comuni il compito di provvedere alla cattura dei cani vaganti o randagi ed al loro successivo affidamento a rifugi sanitari pubblici o convenzionati.
Il randagismo è dunque un problema del Sindaco che è tenuto ad intervenire. Succede invece che erroneamente tale dovere sia attribuito ai volontari che investono tempo ed energie per recuperare e curare i cani vaganti.
La lotta al randagismo deve essere una priorità in un paese civile.
L’inadeguatezza con cui è gestita l’emergenza randagismo a Lipari è vergognosa.
Elisa Villani
Sono una sua lettrice, Le scrivo per tornare a parlare di randagismo.
Ho sperato che questa vicenda si risolvesse presto e positivamente ma ho sollevato l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale a far fronte a un problema che sembra essere irrisolvibile.
Ho denunciato al Comune di Lipari la presenza di un branco di cani randagi in contrada Pulera a Pianoconte chiedendo un intervento URGENTE. Dopo numerose segnalazioni al Sindaco del comune di Lipari, all’ufficio randagismo, alla polizia municipale, all’ASL di Messina, all’Assessorato regionale della salute, ho capito che vi è un’amministrazione che non osa il cambiamento e che è totalmente indifferente al problema nonostante sia stata più volte invitata a intervenire.
Decine e decine di cani che vagano nella frazione di Pianoconte da anni senza nessun controllo, denunce e richieste d’intervento.
Ma che paese è questo?
Il randagismo equivale a DEGRADO e il degrado disincentiva il turismo.
E’ bene che si sappia che il “cane del territorio” è di proprietà del sindaco e che l’art. 14 della Legge Regionale n. 15 del 2000 attribuisce ai Comuni il compito di provvedere alla cattura dei cani vaganti o randagi ed al loro successivo affidamento a rifugi sanitari pubblici o convenzionati.
Il randagismo è dunque un problema del Sindaco che è tenuto ad intervenire. Succede invece che erroneamente tale dovere sia attribuito ai volontari che investono tempo ed energie per recuperare e curare i cani vaganti.
La lotta al randagismo deve essere una priorità in un paese civile.
L’inadeguatezza con cui è gestita l’emergenza randagismo a Lipari è vergognosa.
Elisa Villani
venerdì 31 gennaio 2020
Palazzo dei Leoni, presentato stamane il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile
E’ stato presentato stamane, a Palazzo dei Leoni, il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile, redatto dal gruppo di lavoro formato da tecnici della Città Metropolitana e del Dipartimento Regionale di Protezione Civile Ufficio di Messina, con il coordinamento della Prefettura di Messina.
Al meeting, programmato e promosso dalla Prefettura di Messina, sono intervenuti Sindaci, Autorità ed Istituzioni, nonché altre componenti locali di protezione civile
Ad aprire l’incontro è stato il Sindaco Metropolitano, dott. Cateno de Luca, che ha sottolineato l’importanza di individuare preventivamente le procedure operative necessarie per il coordinamento dei soccorsi ed il superamento di un'emergenza in atto ai fini di una rapida ed ordinata evacuazione che salvaguardi i cittadini soprattutto in un territorio a rischio sismico, idrogeologico ed industriale come quello della provincia di Messina.
“Il mio ruolo di Sindaco – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca - implica la delicata funzione di informare la popolazione su situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile, il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e l’adozione dei relativi provvedimenti, oltre al compito più generale di direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio. La presentazione del Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile rappresenta un passo importante in un sistema organizzativo che, troppo spesso, non fornisce risposte temporalmente adeguate alle necessità delle urgenze. Non è pensabile che davanti ad emergenze ci si debba fermare davanti a lungaggini burocratiche; cito il caso della frana che ha interessato la strada di comunicazione con il villaggio di Castanea dove in tre mesi abbiamo destinato i fondi e realizzato la parte progettuale e poi siamo rimasti bloccati per ben otto mesi in attesa della valutazione di impatto ambientale”.
Sulla stessa linea di pensiero si è sviluppato l’intervento del Prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, che ha esposto gli aspetti normativi ed i livelli di responsabilità di un piano che prevede una procedura complessa in cui Istituzioni diverse sono coinvolte in relazione alle loro competenze.
“Nell’attuale quadro ordinamentale – ha affermato il Prefetto Maria Carmela Librizzi - la Prefettura assume il ruolo di attivazione e di coordinamento dell’intervento della componente costituita dalle risorse umane e materiali dello Stato in caso di eventi per i quali sia necessario l’intervento nelle operazioni di soccorso e salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza delle popolazioni colpite. Il nostro territorio presenta una serie di criticità, da quello sismico a quello vulcanico ed idrogeologico; il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile è un Piano di Protezione Civile Provinciale che ha l'effetto di creare una cornice che poi deve essere integrata dai Piani Comunali di Protezione Civile. Un altro aspetto importante è la comunicazione, è importante che la popolazione sia informata per sapere esattamente come comportarsi in determinate circostanze”.
Le relazioni sugli aspetti organizzativi ed i contenuti del Piano sono state svolte dal Responsabile Servizio Protezione Civile Città Metropolitana, geologo Biagio Privitera, e dal Dirigente Responsabile Unità Meteo D.R.P.C. Sicilia, ing. Bruno Manfrè che hanno evidenziato come la pianificazione si è ispirata a criteri di semplicità e flessibilità attraverso l’adozione di linee guida ispirate al metodo “Augustus”; si tratta di un procedimento che rappresenta una sintesi coordinata degli indirizzi di settore in funzione dei rischi specifici e che ha consentito di superare il precedente approccio basato sul sistema "Mercurio", realizzato sul semplice censimento.
Infatti “Augustus” prevede l’utilizzo del criterio di disponibilità e condivisione delle risorse, secondo il principio di sussidiarietà, tramite l’introduzione delle funzioni di supporto.
L'elaborato, che rappresenta una prima risposta alle indicazioni di pianificazione previste dagli artt. 9 e 18 del D. Lgs. n. 1/2018, codice della protezione civile, definite secondo quanto indicato all’art. 11, c. 1, lettera o), punto 2), d’intesa con la Città Metropolitana e con il DRPC Sicilia, sulla base di documenti e linee guida emanati dalla Regione, costituisce lo strumento di base per le successive attività di pianificazione di protezione civile specifiche sui singoli rischi cui è esposto il territorio provinciale, elaborando i relativi scenari di danno.
Le funzioni della Città Metropolitana di Messina sono estremamente articolate e si esplicano in vari settori: dall’assistenza alla popolazione (raccolta di informazioni relative alle necessità ed assistenza in base alle esigenze della popolazione colpita) alla logistica (censimento delle risorse logistiche disponibili e loro modalità di impiego, aggiornamento costante delle risorse impiegate, attivate e disponibili), dai servizi essenziali (sintesi della funzionalità dei servizi essenziali sul territorio colpito in raccordo con i rappresentanti degli enti gestori nazionali e territoriali, la stima delle disalimentazioni e dei conseguenti disservizi sul territorio e dei tempi di ripristino ed individuazione degli interventi di massima priorità) alle funzioni tecniche, di valutazione e di continuità amministrativa (compiti legati al rischio connesso all’emergenza e i relativi effetti indotti, raccolta e valutazione delle informazioni sull’evento in atto, fornitura del supporto tecnico, gestione dei rapporti con gli ordini professionali e i centri di ricerca scientifica per rafforzare la presenza sul territorio di tecnici professionisti per le attività di competenza della funzione stessa, valutazione delle necessità organizzative ed amministrative residue dell’Amministrazione locale e rimodulazione dell’assetto organizzativo, al fine di garantire la regolarità e la continuità dell’azione amministrativa e dei pubblici servizi).
Al meeting, programmato e promosso dalla Prefettura di Messina, sono intervenuti Sindaci, Autorità ed Istituzioni, nonché altre componenti locali di protezione civile
Ad aprire l’incontro è stato il Sindaco Metropolitano, dott. Cateno de Luca, che ha sottolineato l’importanza di individuare preventivamente le procedure operative necessarie per il coordinamento dei soccorsi ed il superamento di un'emergenza in atto ai fini di una rapida ed ordinata evacuazione che salvaguardi i cittadini soprattutto in un territorio a rischio sismico, idrogeologico ed industriale come quello della provincia di Messina.
“Il mio ruolo di Sindaco – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca - implica la delicata funzione di informare la popolazione su situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile, il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e l’adozione dei relativi provvedimenti, oltre al compito più generale di direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio. La presentazione del Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile rappresenta un passo importante in un sistema organizzativo che, troppo spesso, non fornisce risposte temporalmente adeguate alle necessità delle urgenze. Non è pensabile che davanti ad emergenze ci si debba fermare davanti a lungaggini burocratiche; cito il caso della frana che ha interessato la strada di comunicazione con il villaggio di Castanea dove in tre mesi abbiamo destinato i fondi e realizzato la parte progettuale e poi siamo rimasti bloccati per ben otto mesi in attesa della valutazione di impatto ambientale”.
Sulla stessa linea di pensiero si è sviluppato l’intervento del Prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, che ha esposto gli aspetti normativi ed i livelli di responsabilità di un piano che prevede una procedura complessa in cui Istituzioni diverse sono coinvolte in relazione alle loro competenze.
“Nell’attuale quadro ordinamentale – ha affermato il Prefetto Maria Carmela Librizzi - la Prefettura assume il ruolo di attivazione e di coordinamento dell’intervento della componente costituita dalle risorse umane e materiali dello Stato in caso di eventi per i quali sia necessario l’intervento nelle operazioni di soccorso e salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza delle popolazioni colpite. Il nostro territorio presenta una serie di criticità, da quello sismico a quello vulcanico ed idrogeologico; il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile è un Piano di Protezione Civile Provinciale che ha l'effetto di creare una cornice che poi deve essere integrata dai Piani Comunali di Protezione Civile. Un altro aspetto importante è la comunicazione, è importante che la popolazione sia informata per sapere esattamente come comportarsi in determinate circostanze”.
Le relazioni sugli aspetti organizzativi ed i contenuti del Piano sono state svolte dal Responsabile Servizio Protezione Civile Città Metropolitana, geologo Biagio Privitera, e dal Dirigente Responsabile Unità Meteo D.R.P.C. Sicilia, ing. Bruno Manfrè che hanno evidenziato come la pianificazione si è ispirata a criteri di semplicità e flessibilità attraverso l’adozione di linee guida ispirate al metodo “Augustus”; si tratta di un procedimento che rappresenta una sintesi coordinata degli indirizzi di settore in funzione dei rischi specifici e che ha consentito di superare il precedente approccio basato sul sistema "Mercurio", realizzato sul semplice censimento.
Infatti “Augustus” prevede l’utilizzo del criterio di disponibilità e condivisione delle risorse, secondo il principio di sussidiarietà, tramite l’introduzione delle funzioni di supporto.
L'elaborato, che rappresenta una prima risposta alle indicazioni di pianificazione previste dagli artt. 9 e 18 del D. Lgs. n. 1/2018, codice della protezione civile, definite secondo quanto indicato all’art. 11, c. 1, lettera o), punto 2), d’intesa con la Città Metropolitana e con il DRPC Sicilia, sulla base di documenti e linee guida emanati dalla Regione, costituisce lo strumento di base per le successive attività di pianificazione di protezione civile specifiche sui singoli rischi cui è esposto il territorio provinciale, elaborando i relativi scenari di danno.
Le funzioni della Città Metropolitana di Messina sono estremamente articolate e si esplicano in vari settori: dall’assistenza alla popolazione (raccolta di informazioni relative alle necessità ed assistenza in base alle esigenze della popolazione colpita) alla logistica (censimento delle risorse logistiche disponibili e loro modalità di impiego, aggiornamento costante delle risorse impiegate, attivate e disponibili), dai servizi essenziali (sintesi della funzionalità dei servizi essenziali sul territorio colpito in raccordo con i rappresentanti degli enti gestori nazionali e territoriali, la stima delle disalimentazioni e dei conseguenti disservizi sul territorio e dei tempi di ripristino ed individuazione degli interventi di massima priorità) alle funzioni tecniche, di valutazione e di continuità amministrativa (compiti legati al rischio connesso all’emergenza e i relativi effetti indotti, raccolta e valutazione delle informazioni sull’evento in atto, fornitura del supporto tecnico, gestione dei rapporti con gli ordini professionali e i centri di ricerca scientifica per rafforzare la presenza sul territorio di tecnici professionisti per le attività di competenza della funzione stessa, valutazione delle necessità organizzative ed amministrative residue dell’Amministrazione locale e rimodulazione dell’assetto organizzativo, al fine di garantire la regolarità e la continuità dell’azione amministrativa e dei pubblici servizi).
I siti culturali siciliani tra i più visitati d’Italia.
La Valle dei Templi di Agrigento e il Teatro Antico di Taormina figurano fra i primi sette siti più visitati d’Italia. Prima ancora del Museo Egizio e della Venaria Reale di Torino, della Reggia di Caserta e di Villa Adriana e Villa D'Este a Tivoli. Al top anche Siracusa, la Villa del Casale di Piazza Armerina, i Parchi di Segesta e Selinunte e il Chiostro di Monreale. I dati sono stati diffusi dal dipartimento regionale dei Beni culturali, guidato da Sergio Alessandro, dopo che il ministero dei Beni culturali, nei giorni scorsi, nello stilare la graduatoria nazionale non aveva inserito gli analoghi luoghi siciliani della cultura. Una “dimenticanza” dovuta all’autonomia che la Regione ha in materia.
Sono ben sette i siti dell’Isola che si collocano nei primi trentasette posti delle destinazioni più frequentate da visitatori e turisti in Italia. Ad esempio, il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, che nel 2019 ha superato i 940mila visitatori, e il Teatro Antico di Taormina, di poco sotto agli 890mila ingressi, risultano a ridosso del Colosseo a Roma, degli Uffizi a Firenze e del Parco a Pompei. Anche il Parco archeologico della Neapolis di Siracusa, che si colloca con quasi 700mila visitatori prima del Museo archeologico di Napoli, della Galleria Borghese di Roma, del Parco archeologico di Paestum, della Pinacoteca di Brera e dei Musei Reali di Torino, vede un suo momento di grande rinascita grazie anche ai recenti provvedimenti messi in atto dal governo regionale che ha riordinato il sistema dei Parchi archeologici.
«I beni culturali siciliani e i luoghi di fruizione come i Parchi archeologici, i musei, le Gallerie, le biblioteche - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - costituiscono un bene comune da preservare e valorizzare. Certamente sono luoghi che devono attrarre turismo e creare un circuito produttivo e occupazionale, ma nel contempo devono essere parte integrante del territorio, della sua identità e generare crescita civile della nostra comunità. Lo sforzo che il mio governo sta compiendo, con attenzione, investimenti, eventi di valorizzazione, va in questa direzione. I primi risultati ci sono, ma debbono moltiplicarsi anche in termini di visitatori. Gli incassi ottenuti nell’ultimo anno mi fanno ben sperare e non appena i Parchi entreranno a regime e avremo fatto un restyling dei musei, che stiamo programmando, si vedranno gli effetti».
Nella classifica figura anche il Parco della Villa del Casale di Piazza Armerina che, nonostante le difficoltà dovute alla viabilità per i mezzi turistici che devono raggiungere il sito, sta mettendo in atto una serie di eventi per l’incremento delle visite. La Villa romana tardo-imperiale sarà visitabile, ad esempio, in notturno a partire dalla prossima primavera con iniziative collaterali che arricchiranno l’offerta turistica. Il Parco di Segesta e il Chiostro di Santa Maria La Nuova di Monreale seguono con circa 300mila visitatori attestandosi in una posizione di rilievo nella classifica davanti al Palazzo Reale di Napoli, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e le Terme di Caracalla a Roma. Anche il Parco archeologico di Selinunte, anch’esso inserito nel nuovo sistema dei Parchi regionali, con 230mila visitatori, è nel gruppo dei siti più visitati d’Italia. La Sicilia quindi si inserisce a buon diritto nel novero dei siti della cultura italiani, contribuendo al processo di sviluppo della Nazione che certamente deve passare attraverso la crescita legata alla bellezza e al pregio delle nostre testimonianze storico-artistiche.
«Sarà anche decisiva – aggiunge il governatore - un’estensione dei servizi aggiuntivi e integrati (caffetterie, ristoranti, bookshop, biglietterie online) perché ritengo la partnership con i privati qualificati un carta vincente nella sfida alta che stiamo affrontando. Intanto, una migliore comunicazione renderà giustizia a qualità e anche ai numeri dei beni culturali siciliani che, come si può notare nel raffronto con quelli del resto d’Italia, non sfigurano e anzi conquistano le prime posizioni nel contesto nazionale».
Sono ben sette i siti dell’Isola che si collocano nei primi trentasette posti delle destinazioni più frequentate da visitatori e turisti in Italia. Ad esempio, il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, che nel 2019 ha superato i 940mila visitatori, e il Teatro Antico di Taormina, di poco sotto agli 890mila ingressi, risultano a ridosso del Colosseo a Roma, degli Uffizi a Firenze e del Parco a Pompei. Anche il Parco archeologico della Neapolis di Siracusa, che si colloca con quasi 700mila visitatori prima del Museo archeologico di Napoli, della Galleria Borghese di Roma, del Parco archeologico di Paestum, della Pinacoteca di Brera e dei Musei Reali di Torino, vede un suo momento di grande rinascita grazie anche ai recenti provvedimenti messi in atto dal governo regionale che ha riordinato il sistema dei Parchi archeologici.
«I beni culturali siciliani e i luoghi di fruizione come i Parchi archeologici, i musei, le Gallerie, le biblioteche - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - costituiscono un bene comune da preservare e valorizzare. Certamente sono luoghi che devono attrarre turismo e creare un circuito produttivo e occupazionale, ma nel contempo devono essere parte integrante del territorio, della sua identità e generare crescita civile della nostra comunità. Lo sforzo che il mio governo sta compiendo, con attenzione, investimenti, eventi di valorizzazione, va in questa direzione. I primi risultati ci sono, ma debbono moltiplicarsi anche in termini di visitatori. Gli incassi ottenuti nell’ultimo anno mi fanno ben sperare e non appena i Parchi entreranno a regime e avremo fatto un restyling dei musei, che stiamo programmando, si vedranno gli effetti».
Nella classifica figura anche il Parco della Villa del Casale di Piazza Armerina che, nonostante le difficoltà dovute alla viabilità per i mezzi turistici che devono raggiungere il sito, sta mettendo in atto una serie di eventi per l’incremento delle visite. La Villa romana tardo-imperiale sarà visitabile, ad esempio, in notturno a partire dalla prossima primavera con iniziative collaterali che arricchiranno l’offerta turistica. Il Parco di Segesta e il Chiostro di Santa Maria La Nuova di Monreale seguono con circa 300mila visitatori attestandosi in una posizione di rilievo nella classifica davanti al Palazzo Reale di Napoli, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e le Terme di Caracalla a Roma. Anche il Parco archeologico di Selinunte, anch’esso inserito nel nuovo sistema dei Parchi regionali, con 230mila visitatori, è nel gruppo dei siti più visitati d’Italia. La Sicilia quindi si inserisce a buon diritto nel novero dei siti della cultura italiani, contribuendo al processo di sviluppo della Nazione che certamente deve passare attraverso la crescita legata alla bellezza e al pregio delle nostre testimonianze storico-artistiche.
«Sarà anche decisiva – aggiunge il governatore - un’estensione dei servizi aggiuntivi e integrati (caffetterie, ristoranti, bookshop, biglietterie online) perché ritengo la partnership con i privati qualificati un carta vincente nella sfida alta che stiamo affrontando. Intanto, una migliore comunicazione renderà giustizia a qualità e anche ai numeri dei beni culturali siciliani che, come si può notare nel raffronto con quelli del resto d’Italia, non sfigurano e anzi conquistano le prime posizioni nel contesto nazionale».
Federalberghi Isole Eolie e Confesercenti Messina dopo l'incontro con Giorgianni guardano al bicchiere mezzo pieno
Federalberghi Isole Eolie e Confesercenti Messina dopo l’incontro pubblico tra il Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, e le attività produttive, guardano al bicchiere mezzo pieno. L’incontro scaturiva dal documento congiunto sottoscritto in dicembre dalle due associazioni, perfezionato nell’ambito di un’assemblea pubblica che aveva visto coinvolta un importante platea di imprese eoliane.
In materia di gestione del servizio rifiuti, il Sindaco ha annunciato l’imminente avvio delle azioni che ci porteranno alla raccolta porta a porta. Questo, assieme ad alcuni interventi strutturali come le aree di trasferenza, accompagnato da un’azione di informazione e monitoraggio, consentirà di aumentare i livelli di differenziata e passare alla tariffa puntuale che permetterà di pagare in base alla quantità e alla qualità dei rifiuti prodotti.
Per quel che concerne il servizio idrico, il Sindaco si è detto fiducioso del fatto che attraverso l’affidamento al gestore unico del servizio si possa nel medio periodo arrivare alla determinazione di una tariffa più bassa per le utenze. L’affidamento al gestore unico non farà comunque venir meno il rapporto con l’utenza, visto che ci sarà un apposito ufficio e un numero disponibile 7 giorni su 7. Allo stesso tempo ha chiarito le problematiche tecniche del dissalatore di Lipari, in via di risoluzione vista la conferenza di servizi che ha preceduto l’affidamento dei lavori per il nuovo “appresamento” in mare della condotta a 700 mt dalla costa. Nelle more si è proceduto con una delibera sindacale per permettere al dissalatore di riprendere l’attività e produrre i quantitativi attesi. Giorgianni ha individuato nel dissalatore di Vulcano un importante strumento per aumentare i quantitativi idrici disponibili in modo da mettere quelli in esubero a disposizione delle altre isole.
Sul versante del suolo pubblico, in Sindaco si è detto favorevole a lavorare ad una nuova proposta di regolamento, coinvolgendo anche le associazioni di categoria. Pur consapevole delle difficoltà delle aziende, ha illustrato l’attuale impossibilità economico-finanziaria di poter attuare una riduzione della tariffa.
Relativamente alle istanze avanzate in materia di viabilità, il Sindaco ha annunciato la prossima adozione di un piano dei parcheggi e l’estensione della ZTL che ultimamente ha consentito di meglio regolamentare l’accesso al centro dell’isola.
Sul versante della portualità, proseguono, i lavori di banchinamento del porto di Sottomonastero a Lipari ai quali seguirà la collocazione dei cinque cassoni poco più in là in prossimità del pontile aliscafi. Affidata, inoltre, la progettazione esecutiva e definitiva del molo del pescato nell’area dove in atto sono collocati i massi frangiflutti. Affidata anche la progettazione esecutiva e definitiva per il molo alternativo a Stromboli. Anche a Vulcano sono stati affidati i lavori alla ditta per ottenere l’ultimo parere necessario e entro la primavera si avrà il progetto esecutivo che permetterà quindi di procedere all’affidamento dei lavori. L’unica isola sulla quale siamo in difficoltà, ha dichiarato il primo cittadino eoliano, con i lavori di sistemazione del molo, rimane Filicudi dove c’è un contenzioso con la ditta esecutrice dei lavori.
Il sindaco ha infine confermato l’impegno a contribuire al progetto di promozione turistica delle Isole Minori della Sicilia.
Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Eolie e Isole Minori Sicilia e Dominga Monte, membro di Giunta di Confesercenti Messina, presente anche nella persona del Direttore, Daniele Andronaco, hanno ringraziato il Sindaco per la disponibilità ad aggiornare la platea e chiarire alcune procedure e scelte politico-amministrative. Si sono detti soddisfatti per la prevista riduzione delle tariffe idriche nel medio periodo e per la prossima adozione della tanto agognata tariffa puntuale sui rifiuti in luogo di quella iniqua che tassava le utenze in funzione delle superfici. Nell’apprezzare l’attenzione dedicata al vitale tema della portualità e alla sempre più impegnativa viabilità, auspicano che tali progetti possano concretizzarsi in tempi ragionevolmente brevi. Rimangono i grossi gravami in materia di suolo pubblico, parte integrante e imprescindibile del ciclo produttivo di diverse aziende e la frustrazione legata alla lentezza della pubblica amministrazione.
Le due associazioni hanno comunque chiesto un coinvolgimento più frequente nelle scelte dell’ente e auspicano incontri pubblici con cadenza più regolare, nella convinzione che un approccio partecipato dal basso possa facilitare l’emersione di soluzioni aderenti alle reali esigenze delle imprese e della cittadinanza.
Federalberghi Isole Eolie e Confesercenti Messina
Buon Compleanno!
Auguri a Andrea Licciardo, Fulvio Pellegrino, Riccardo Mollica, Maria Mandarano, Antonino Aquilone, Maria Loschiavo, Rosaria Favorito, Cinzia Parisi, Matilde Cannistrà, Fabrizio Ficarra, Bruna Venturi, Carlo Lanza, Sergio Natoli, Dafne Esposito, Concetta Ziino.
Ricordando... Eugenio Sciacchitano.
Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Leni: Via libera alla segreteria associata con il Comune di S:M.Salina. Minoranza vota favorevolmente ma precisa
Il consiglio comunale di Leni ha dato il via libera alla convenzione da stipularsi con il Comune di Santa Marina Salina per la "segreteria associata".
In precedenza la "segreteria associata" si è tenuta, per circa vent'anni, con il Comune di Malfa ed è stata rescissa, su iniziativa della giunta Montecristo, votata favorevolmente dai consiglieri di maggioranza, lo scorso mese di Settembre. Si erano, invece, opposti i consiglieri di minoranza, ritenendo necessario ed importante condividere il servizio con un Comune limitrofo e non condividendo il fatto che, a fronte della rescissione con Malfa, si dovesse ricorrere (come poi fatto, sino ad oggi, dalla giunta Montecristo) ad un segretario a "scavalco".
Ritornando al via libera alla stipula della convenzione con il Comune di Santa Marina Salina, dobbiamo sottolineare che hanno votato favorevolmente anche i consiglieri di minoranza Giulia Mastroeni, Paola Donato e Giuseppe Cucè che, comunque, hanno fatto mettere a verbale questa dichiarazione:
Voteremo favorevolmente per questo atto di indirizzo programmatico, e lo faremo con grande gioia e soddisfazione.
Siamo ragionevolmente favorevoli perché è quello che avevamo auspicato già qualche mese fa, ovvero il 24 Settembre 2019.
Prima di passare alla votazione vorremmo ricordare a tutti però quello che è successo durante quella seduta consiliare: vi partecipava il Vice-sindaco che, utilizzando toni a nostro parere abbastanza irrispettosi, apostrofava i consiglieri di minoranza presenti con mancanza di gentilezza e rispetto istituzionale, per usare un eufemismo, perché avevamo sollevato qualche dubbio riguardo la necessità di recedere dal servizio di segreteria in forma associata con il Comune di Malfa.
Il Vice-Sindaco, vantando anni di esperienza di amministrazione pubblica, aveva invece sostenuto che il servizio funzionava male; siamo veramente contenti che siate arrivati alle stesse conclusioni seppur con qualche mese di ritardo, certo viene da pensare che l’esperienza, almeno in questo caso, non faccia rima con coerenza, valore che noi riteniamo di primaria importanza nella gestione della res pubblica.
Avevamo sottolineato, durante la seduta consiliare del 24 Settembre scorso, l’importanza di condividere il servizio di segreteria con un Comune che fosse limitrofo al nostro per snellire ed agevolare la macchina amministrativa, e quindi renderla renderla più efficiente.
Teniamo a ribadire che in quella circostanza i toni con cui ci è stata data risposta sono stati a nostro avviso poco rispettosi, è stato snaturato il significato di quello che avevamo detto, come dimostrano i verbali, costringendoci inoltre a dover fare una rettifica durante la seduta seguente.
Il recesso dal servizio di segreteria in forma associata era avvenuto, cito testualmente: ”per la necessità di contenere la spesa”. L’unica differenza rilevante che si può evincere tra questo atto che oggi leggiamo e l’accordo precedente è la differenza di ripartizione delle percentuali di pagamento lievemente più favorevoli per il Comune di Leni (anche se sarà da verificare se davvero ci sarà un risparmio per il nostro Comune). Avremmo ritenuto più utile, almeno come primo passo, un tentativo di rimodulazione del precedente accordo, qualora quello in atto non avesse più garantito gli interessi del nostro Comune. Ci sfugge inoltre il motivo per cui, se come detto in quella sede il metodo “a scavalco” fosse più conveniente economicamente, come mai adesso siamo tornati a discutere della necessità di avere una convenzione stabile.
Ci auguriamo vivamente, in ogni caso, che il risparmio ci sia e che sia cospicuo, e che le scelte istituzionali non vengano prese per simpatie o antipatie con gli altri municipi dell’isola, bensì nella sola difesa degli interessi del nostro Comune e nel rispetto reciproco con tutti gli attori della politica isolana.
Sarebbe auspicabile anche che questa Amministrazione d’ora in avanti fosse più sincera con il consiglio comunale e soprattutto con la Comunità, la quale merita di sapere la verità, senza che essa sia stravolta a seconda delle circostanze.
Buon voto a tutti.
Giulia Mastroeni, Paola Donato, Giuseppe Cucè
In precedenza la "segreteria associata" si è tenuta, per circa vent'anni, con il Comune di Malfa ed è stata rescissa, su iniziativa della giunta Montecristo, votata favorevolmente dai consiglieri di maggioranza, lo scorso mese di Settembre. Si erano, invece, opposti i consiglieri di minoranza, ritenendo necessario ed importante condividere il servizio con un Comune limitrofo e non condividendo il fatto che, a fronte della rescissione con Malfa, si dovesse ricorrere (come poi fatto, sino ad oggi, dalla giunta Montecristo) ad un segretario a "scavalco".
Ritornando al via libera alla stipula della convenzione con il Comune di Santa Marina Salina, dobbiamo sottolineare che hanno votato favorevolmente anche i consiglieri di minoranza Giulia Mastroeni, Paola Donato e Giuseppe Cucè che, comunque, hanno fatto mettere a verbale questa dichiarazione:
Voteremo favorevolmente per questo atto di indirizzo programmatico, e lo faremo con grande gioia e soddisfazione.
Siamo ragionevolmente favorevoli perché è quello che avevamo auspicato già qualche mese fa, ovvero il 24 Settembre 2019.
Prima di passare alla votazione vorremmo ricordare a tutti però quello che è successo durante quella seduta consiliare: vi partecipava il Vice-sindaco che, utilizzando toni a nostro parere abbastanza irrispettosi, apostrofava i consiglieri di minoranza presenti con mancanza di gentilezza e rispetto istituzionale, per usare un eufemismo, perché avevamo sollevato qualche dubbio riguardo la necessità di recedere dal servizio di segreteria in forma associata con il Comune di Malfa.
Il Vice-Sindaco, vantando anni di esperienza di amministrazione pubblica, aveva invece sostenuto che il servizio funzionava male; siamo veramente contenti che siate arrivati alle stesse conclusioni seppur con qualche mese di ritardo, certo viene da pensare che l’esperienza, almeno in questo caso, non faccia rima con coerenza, valore che noi riteniamo di primaria importanza nella gestione della res pubblica.
Avevamo sottolineato, durante la seduta consiliare del 24 Settembre scorso, l’importanza di condividere il servizio di segreteria con un Comune che fosse limitrofo al nostro per snellire ed agevolare la macchina amministrativa, e quindi renderla renderla più efficiente.
Teniamo a ribadire che in quella circostanza i toni con cui ci è stata data risposta sono stati a nostro avviso poco rispettosi, è stato snaturato il significato di quello che avevamo detto, come dimostrano i verbali, costringendoci inoltre a dover fare una rettifica durante la seduta seguente.
Il recesso dal servizio di segreteria in forma associata era avvenuto, cito testualmente: ”per la necessità di contenere la spesa”. L’unica differenza rilevante che si può evincere tra questo atto che oggi leggiamo e l’accordo precedente è la differenza di ripartizione delle percentuali di pagamento lievemente più favorevoli per il Comune di Leni (anche se sarà da verificare se davvero ci sarà un risparmio per il nostro Comune). Avremmo ritenuto più utile, almeno come primo passo, un tentativo di rimodulazione del precedente accordo, qualora quello in atto non avesse più garantito gli interessi del nostro Comune. Ci sfugge inoltre il motivo per cui, se come detto in quella sede il metodo “a scavalco” fosse più conveniente economicamente, come mai adesso siamo tornati a discutere della necessità di avere una convenzione stabile.
Ci auguriamo vivamente, in ogni caso, che il risparmio ci sia e che sia cospicuo, e che le scelte istituzionali non vengano prese per simpatie o antipatie con gli altri municipi dell’isola, bensì nella sola difesa degli interessi del nostro Comune e nel rispetto reciproco con tutti gli attori della politica isolana.
Sarebbe auspicabile anche che questa Amministrazione d’ora in avanti fosse più sincera con il consiglio comunale e soprattutto con la Comunità, la quale merita di sapere la verità, senza che essa sia stravolta a seconda delle circostanze.
Buon voto a tutti.
Giulia Mastroeni, Paola Donato, Giuseppe Cucè
Il console generale Usa in visita a Palazzo Orleans
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha ricevutoieri in visita di cortesia a Palazzo Orleans il neo console generale degli Stati Uniti d'America a Napoli Mary Avery. Il diplomatico americano era accompagnato da Patrick Horne, capo dell’Ufficio politico del consolato.
«Il legame tra Sicilia e America - ha detto il governatore - è forte e cementato da una costante collaborazione in moltissimi settori. In tempi recenti mi sono recato due volte negli Usa, sia per rafforzare la sinergia tra l’Università di Pittsburgh e le strutture sanitarie di eccellenza presenti nell’Isola, sia per illustrare ai rappresentanti delle aziende americane le tante opportunità che la Sicilia può offrire sotto l’aspetto imprenditoriale. Sono certo che dal costante rapporto tra le nostre istituzioni possano nascere ulteriori elementi positivi per le nostre comunità».
«Ringrazio il presidente Musumeci - ha sottolineato il diplomatico americano - per la sua calorosa accoglienza. Stati Uniti e Sicilia sono legati da un’antica amicizia che si consolida, ogni anno, grazie alla eccellente collaborazione con le istituzioni locali, agli scambi commerciali e agli scambi culturali che coinvolgono scuole, università e centri di ricerca. Il recente accordo siglato dalla Regione Siciliana con il Centro medico dell’Università di Pittsburgh, che porterà alla costruzione di un nuovo ospedale di eccellenza a pochi chilometri da Palermo, rappresenta uno dei migliori esempi di ciò che Sicilia e Stati Uniti possono realizzare insieme grazie alle collaborazioni pubblico-private».
«Il legame tra Sicilia e America - ha detto il governatore - è forte e cementato da una costante collaborazione in moltissimi settori. In tempi recenti mi sono recato due volte negli Usa, sia per rafforzare la sinergia tra l’Università di Pittsburgh e le strutture sanitarie di eccellenza presenti nell’Isola, sia per illustrare ai rappresentanti delle aziende americane le tante opportunità che la Sicilia può offrire sotto l’aspetto imprenditoriale. Sono certo che dal costante rapporto tra le nostre istituzioni possano nascere ulteriori elementi positivi per le nostre comunità».
«Ringrazio il presidente Musumeci - ha sottolineato il diplomatico americano - per la sua calorosa accoglienza. Stati Uniti e Sicilia sono legati da un’antica amicizia che si consolida, ogni anno, grazie alla eccellente collaborazione con le istituzioni locali, agli scambi commerciali e agli scambi culturali che coinvolgono scuole, università e centri di ricerca. Il recente accordo siglato dalla Regione Siciliana con il Centro medico dell’Università di Pittsburgh, che porterà alla costruzione di un nuovo ospedale di eccellenza a pochi chilometri da Palermo, rappresenta uno dei migliori esempi di ciò che Sicilia e Stati Uniti possono realizzare insieme grazie alle collaborazioni pubblico-private».
giovedì 30 gennaio 2020
Dissalazione. Giorgianni emette ordinanza per aumento della produzione. L'amministrazione. "Nei prossimi giorni saranno ristabiliti quantitativi necessari a soddisfare esigenze del territorio".
COMUNICATO STAMPA
Il
Sindaco Marco Giorgianni ha emesso in data odierna “Ordinanza contingibile e
urgente per l’aumento di produzione dell’acqua dissalata potabile prodotta
dall’impianto di dissalazione ad osmosi inversa dell’Isola di Lipari, mediante
lo scarico di emergenza”.
Come
è stato comunicato in più occasioni, in ultimo durante la conferenza stampa
dell’Assessore ai servizi idrici Gaetano Orto, l’emissione di tale provvedimento
era subordinata ad una presa d’impegno da parte della Regione Siciliana –
Assessorato dell’Energia e Servizi di Pubblica utilità – Dipartimento
dell’Acqua e dei Rifiuti in merito al completamento in tempi brevi e certi dei
lavori di adeguamento della condotta di appresamento e scarico del dissalatore,
la cui mancata funzionalità è all’origine dei problemi dello scarso
quantitativo prodotto dallo stesso impianto; nota che è pervenuta al Comune di
Lipari ieri 29 gennaio 2020.
Sulla
scorta di tale impegno, si è potuto ordinare immediatamente ai gestori
dell’impianto di dissalazione la produzione dei quantitativi massimi di acqua
dissalata potabile, in deroga alle limitazioni previste dalle disposizioni
vigenti.
L’ordinanza,
adottata solo fino al 30 aprile 2020, consente alla Amministrazione di far
fronte all’emergenza idrica in atto, causata dalla mancata produzione del
dissalatore, e contestualmente avere il modo e il tempo per verificare che gli
interventi, necessari a risolvere una volta per tutte le criticità che abbiamo
affrontato, siano realizzati a tutela del diritto ad avere una fornitura idrica
adeguata e allo stesso tempo a tutela degli aspetti ambientali connessi.
Dai
prossimi giorni, dunque, ristabiliti i quantitativi necessari a soddisfare le
esigenze del territorio, la situazione idrica tornerà progressivamente alla
normalità.
Per
quanto concerne invece il servizio di distribuzione e il servizio di fornitura
a mezzo autobotte, il Sindaco ha prorogato gli affidamenti alle imprese
attualmente titolari, tramite ordinanze, per un ulteriore mese, con le
motivazioni già espresse nella prima ordinanza, in attesa del parere richiesto al
competente Assessorato Regionale, in fase di emanazione.
L’Amministrazione
Comunale
"Abolizione della legge Bonafede" : Forza Italia lancia il referendum (fonte: livesicilia)
(di Andrea Cannizzaro) PALERMO - Forza Italia si schiera contro la riforma della prescrizione con una proposta di referendum abrogativo. Il gruppo degli azzurri in Sicilia ha presentato una richiesta al presidente dell’Assemblea regionale siciliana perché il parlamento siciliano avvii il processo referendario proposto da cinque regioni. “Subire un processo penale – ha spiegato Il capogruppo di Forza Italia all’Ars,
Tommaso Carderone - è già una pena per questo la riforma, per il cittadino comune, è un abominio. Abbiamo così elaborato una proposta a tutela dei cittadini onesti, quelli che saranno davvero danneggiati da questa misura”.
Più lapidarie le battute del commissario di Forza Italia Gianfranco Miccichè. "Parlo da cittadino - ha specificato - e sono pienamente convinto che bisogna abrogare questa legge che elimina la prescrizione, un ultimo colpo di inciviltà giuridica di questo Paese, dove non esiste la separazione della carriere e dove chi fa il pm in un processo può finire anche a fare il giudice in appello. Siamo l'unico paese al mondo - ha proseguito - dove lo Stato si può appellare a se stesso e l'unico paese al mondo dove è possibile l'appello dello Stato dopo una sentenza. In Italia non vanno tantissime altre cose sulla giustizia - ha proseguito Miccichè - e una persona può stare per anni interi sotto processo ed aver rovinata la propria vita. La prescrizione è una garanzia per l'innocente, oggi secondo questa legge si possono stare a cercare per anni e anni le prove".
In quanto presidente dell’Ars, però, Miccichè, ha preferito però non approfondire il suo pensiero sulla riforma Bonafede. “Il mio compito - ha spiegato - è quello di accogliere la proposta che giunge dal gruppo di Forza Italia e sottoporla all’aula che dovrà pronunciarsi con la maggioranza assoluta dei votanti. Poi invierò l’iniziativa agli altri consigli regionali”. Perché la richiesta di referendum possa essere esaminata, infatti, è necessario che la proposta provenga da almeno cinque regioni. “Già giorno sette - ha concluso Miccichè - farò presente l’avvio di questo procedimento in una riunione dei presidenti dei Consigli regionali che si terrà a Roma”.
Il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone ha poi illustrato quali sono i motivi che spingono la formazione politica ha proporre il referendum. “Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso - ha detto - perché ce lo hanno chiesto i cittadini comuni, le camere penali, le associazioni di categoria. Questa riforma è un abominio giuridico. Nelle mie stanze - ha continuato il deputato che è pure avvocato - ho visto preoccupato non tanto chi era colpevole ma piuttosto chi era innocente. La pendenza del procedimento penale per un cittadino è addirittura più afflittivo della malattia, è un patimento e certe volte è anche un peso sociale. Siamo contro appunto perché questa legge lascia per sempre il cittadino oppresso”.
Per il forzista la cancellazione della prescrizione è finalizzata principalmente a colpire i reati contro la pubblica amministrazione- "Dato che per i reati più gravi - ha spiegato Calderone - il problema non si pone". Per questo il capogruppo di Fi ha fatto l’esempio del reato di concussione che si prescrive dopo 15 anni. “Per il ministro Bonafede - ha dedotto il deputato - , in Italia, 15 anni non sono bastevoli per giudicare un cittadino. Ma noi riteniamo che questo sia inaccettabile”. Adesso Sala d’Ercole dovrà pronunciarsi sulla proposta. “I capogruppo di maggioranza - ha concluso - hanno manifestato la loro volontà positiva verso l’iniziativa”.
Più lapidarie le battute del commissario di Forza Italia Gianfranco Miccichè. "Parlo da cittadino - ha specificato - e sono pienamente convinto che bisogna abrogare questa legge che elimina la prescrizione, un ultimo colpo di inciviltà giuridica di questo Paese, dove non esiste la separazione della carriere e dove chi fa il pm in un processo può finire anche a fare il giudice in appello. Siamo l'unico paese al mondo - ha proseguito - dove lo Stato si può appellare a se stesso e l'unico paese al mondo dove è possibile l'appello dello Stato dopo una sentenza. In Italia non vanno tantissime altre cose sulla giustizia - ha proseguito Miccichè - e una persona può stare per anni interi sotto processo ed aver rovinata la propria vita. La prescrizione è una garanzia per l'innocente, oggi secondo questa legge si possono stare a cercare per anni e anni le prove".
In quanto presidente dell’Ars, però, Miccichè, ha preferito però non approfondire il suo pensiero sulla riforma Bonafede. “Il mio compito - ha spiegato - è quello di accogliere la proposta che giunge dal gruppo di Forza Italia e sottoporla all’aula che dovrà pronunciarsi con la maggioranza assoluta dei votanti. Poi invierò l’iniziativa agli altri consigli regionali”. Perché la richiesta di referendum possa essere esaminata, infatti, è necessario che la proposta provenga da almeno cinque regioni. “Già giorno sette - ha concluso Miccichè - farò presente l’avvio di questo procedimento in una riunione dei presidenti dei Consigli regionali che si terrà a Roma”.
Il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone ha poi illustrato quali sono i motivi che spingono la formazione politica ha proporre il referendum. “Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso - ha detto - perché ce lo hanno chiesto i cittadini comuni, le camere penali, le associazioni di categoria. Questa riforma è un abominio giuridico. Nelle mie stanze - ha continuato il deputato che è pure avvocato - ho visto preoccupato non tanto chi era colpevole ma piuttosto chi era innocente. La pendenza del procedimento penale per un cittadino è addirittura più afflittivo della malattia, è un patimento e certe volte è anche un peso sociale. Siamo contro appunto perché questa legge lascia per sempre il cittadino oppresso”.
Per il forzista la cancellazione della prescrizione è finalizzata principalmente a colpire i reati contro la pubblica amministrazione- "Dato che per i reati più gravi - ha spiegato Calderone - il problema non si pone". Per questo il capogruppo di Fi ha fatto l’esempio del reato di concussione che si prescrive dopo 15 anni. “Per il ministro Bonafede - ha dedotto il deputato - , in Italia, 15 anni non sono bastevoli per giudicare un cittadino. Ma noi riteniamo che questo sia inaccettabile”. Adesso Sala d’Ercole dovrà pronunciarsi sulla proposta. “I capogruppo di maggioranza - ha concluso - hanno manifestato la loro volontà positiva verso l’iniziativa”.
Contratto di costa “Tirreno 1”, al via la gara per la progettazione esecutiva.
L'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha pubblicato la gara per la progettazione esecutiva e per le indagini e rilievi a supporto del cosiddetto Contratto di costa "Tirreno 1", tra i Comuni messinesi di Tusa e Patti. Gli atti finalizzati alla predisposizione della gara sono stati realizzati dall’Ufficio speciale per la progettazione di Palazzo Orleans, guidato da Leonardo Santoro.
Il contratto - che prevede, complessivamente, investimenti per oltre duecento milioni di euro - è stato sottoscritto dal governatore Musumeci e dai sindaci di: Acquedolci, Brolo, Capo d’Orlando, Caronia, Gioiosa Marea, Motta d’Affermo, Naso, Patti, Piraino, Reitano, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Torrenova e Tusa, a garanzia di un processo di sviluppo sostenibile del territorio mediante un percorso operativo unitario e integrato da una serie di azioni strategiche, promosse da soggetti differenti in un'ottica di riqualificazione globale del tratto di costa.
«Conseguiamo un risultato di grande importanza - commenta il presidente della Regione - sul fronte della difesa della costa e della valorizzazione del territorio. Anche in questo caso manteniamo l’impegno assunto nel febbraio dello scorso anno, a Patti, con gli enti locali interessati e con le comunità di quei luoghi, attraverso un uso sostenibile delle risorse e una sinergia complessiva, oltre che con un proficuo gioco di squadra».
L'acquisizione della progettazione esecutiva permetterà l'analisi delle problematiche relative all'erosione e l'individuazione delle misure idonee di mitigazione, per contrastare il fenomeno diffuso dell’erosione costiera non più tramite interventi singoli, ma con una strategia complessiva. La progettazione consentirà di realizzare oltre ventitré milioni di opere dal Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana e di procedere celermente al ripascimento di aree a forte erosione prelevando, se possibile, le sabbie dai torrenti sovralluvionali e mitigando, quindi, i rischi relativi alla pericolosità di esondazione dei torrenti nebroidei.
Il Contratto è finalizzato al risanamento delle condizioni territoriali mediante la prevenzione del rischio idraulico e del dissesto idrogeologico nonché alla ricostruzione ecosistemica. In particolare, tali finalità saranno attuate attraverso la riduzione e la prevenzione dell’erosione costiera. Altro obiettivo non meno importante attiene alla riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi dei corridoi fluviali limitrofi ai tratti di costa. Il metodo e la strategia usati sono quelli della condivisione delle informazioni e della diffusione della cultura della gestione coordinata dei litorali e delle coste.
Il contratto - che prevede, complessivamente, investimenti per oltre duecento milioni di euro - è stato sottoscritto dal governatore Musumeci e dai sindaci di: Acquedolci, Brolo, Capo d’Orlando, Caronia, Gioiosa Marea, Motta d’Affermo, Naso, Patti, Piraino, Reitano, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Torrenova e Tusa, a garanzia di un processo di sviluppo sostenibile del territorio mediante un percorso operativo unitario e integrato da una serie di azioni strategiche, promosse da soggetti differenti in un'ottica di riqualificazione globale del tratto di costa.
«Conseguiamo un risultato di grande importanza - commenta il presidente della Regione - sul fronte della difesa della costa e della valorizzazione del territorio. Anche in questo caso manteniamo l’impegno assunto nel febbraio dello scorso anno, a Patti, con gli enti locali interessati e con le comunità di quei luoghi, attraverso un uso sostenibile delle risorse e una sinergia complessiva, oltre che con un proficuo gioco di squadra».
L'acquisizione della progettazione esecutiva permetterà l'analisi delle problematiche relative all'erosione e l'individuazione delle misure idonee di mitigazione, per contrastare il fenomeno diffuso dell’erosione costiera non più tramite interventi singoli, ma con una strategia complessiva. La progettazione consentirà di realizzare oltre ventitré milioni di opere dal Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana e di procedere celermente al ripascimento di aree a forte erosione prelevando, se possibile, le sabbie dai torrenti sovralluvionali e mitigando, quindi, i rischi relativi alla pericolosità di esondazione dei torrenti nebroidei.
Il Contratto è finalizzato al risanamento delle condizioni territoriali mediante la prevenzione del rischio idraulico e del dissesto idrogeologico nonché alla ricostruzione ecosistemica. In particolare, tali finalità saranno attuate attraverso la riduzione e la prevenzione dell’erosione costiera. Altro obiettivo non meno importante attiene alla riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi dei corridoi fluviali limitrofi ai tratti di costa. Il metodo e la strategia usati sono quelli della condivisione delle informazioni e della diffusione della cultura della gestione coordinata dei litorali e delle coste.
Azienda Ospedaliera Papardo migliora la sua performance rispetto al 2018.
L’Azienda Ospedaliera Papardo ha migliorato le sue performance incrementando nel 2019 la produzione di circa 2 milioni di euro rispetto al 2018 e riducendo l’indebitamento strutturale di oltre 4 milioni di euro.
Tra i dati più significativi l‘aumento dei ricoveri ad alta complessità in altre parole sono stati trattati casi più difficili che il Papardo si è dimostrato in grado di affrontare.
“Questi dati ci incoraggiano a fare ancora meglio - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino - sono già un primo quadro che ci rassicura sulle nuove strategie adottate. A parità dei costi aumenta l’efficienza dell’azienda e la qualità delle cure. In questo modo non ci si limita solo al risanamento, producendo di più, ma soprattutto sulla qualità e sulla credibilità del Papardo, sempre più riferimento per la comunità messinese.”
Tra i dati più significativi l‘aumento dei ricoveri ad alta complessità in altre parole sono stati trattati casi più difficili che il Papardo si è dimostrato in grado di affrontare.
“Questi dati ci incoraggiano a fare ancora meglio - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino - sono già un primo quadro che ci rassicura sulle nuove strategie adottate. A parità dei costi aumenta l’efficienza dell’azienda e la qualità delle cure. In questo modo non ci si limita solo al risanamento, producendo di più, ma soprattutto sulla qualità e sulla credibilità del Papardo, sempre più riferimento per la comunità messinese.”
Iscrizioni alle prime classi del Conti. Uffici di segreteria aperti oggi e domani sino alle 17 e 30.
L’I.I.S Conti Vainicher, di Lipari, comunica ai genitori interessati che per agevolare le iscrizioni alle classi prime per l’anno scolastico 2020/2021, gli uffici di segreteria rimarranno aperti, oggi e domani, fino alle 17,30.
Ginostra : Ordinanza contingibile ed urgente di Giorgianni per immediata esecuzione dei lavori nell'approdo
COMUNICATO STAMPA
Con Ordinanza Sindacale n.19 del 30/1/2020
il Sindaco Marco Giorgianni ha ordinato l’immediata esecuzione dei lavori di “Manutenzione
straordinaria e miglioramento tecnico dell’approdo di Ginostra con finalità di
protezione civile – 2° stralcio” alla ditta Comar di Agrigento, aggiudicatrice
della gara.
Tale provvedimento si è reso
necessario in considerazione del fatto che gli esiti di gara – gestita dalla Centrale
Unica di Committenza - si sono definiti in data 2.1.2020, impedendo quindi agli
uffici comunali di assumere entro il 31.12.2019 il necessario e conseguente
impegno di spesa; tale evenienza avrebbe condizionato l’inizio dei lavori
all’accertamento dei residui e/o alla redazione del nuovo bilancio,
posticipando quindi ancora una volta l’inizio delle opere, nonostante la
correttezza delle procedure e degli iter amministrativi adottati.
Per questi motivi, vista la
peculiare condizione della frazione di Ginostra e le esigenze di sicurezza e di
mobilità dei suoi abitanti, in considerazione anche della richiesta dello stato
calamità per tutta l’isola di Stromboli richiesta dalla Amministrazione
Comunale alla Regione Sicilia e attualmente al vaglio della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, è stato invece possibile evitare ulteriori lungaggini,
procedere tramite ordinanza sindacale, come previsto dalla vigente normativa, e
affidare l’ immediata esecuzione dei lavori alla ditta.
Quanto sopra descritto dimostra,
ancora una volta, nonostante i lunghissimi tempi necessari a raggiungere questo
fondamentale risultato, che l’Amministrazione Comunale e il Sindaco di Lipari
hanno adottato ogni provvedimento e ogni procedura di propria competenza, anche
eccezionale, per ridurre al minimo le tempistiche per l’avvio dei lavori.
Si intende poi fare luce
sull’articolo “Approdo di protezione civile Aggiudicata la manutenzione”
pubblicato su Gazzetta del Sud di sabato 25 gennaio a firma Gianluca Giuffrè e
diffuso anche sui social network.
L’articolo suddetto, nel
riportare la notizia dell’aggiudicazione dei lavori manutenzione straordinaria
e miglioramento tecnico dell’approdo di Ginostra con finalità di protezione
civile, riferisce “Peccato però che degli
880 mila euro, trasferiti al Comune di Lipari, nel 2013, con apposita ordinanza
dalla Protezione Civile nazionale, oggi ne siano rimasti solo 396.000 da
spendere per mettere in sicurezza l’approdo di Ginostra.”
Tale contenuto allusivo lascia
sottintendere vicende oscure, in maniera travisata e volutamente capziosa da parte
dell’articolista, potrebbe generare l’erroneo convincimento che l’importo
destinato alla realizzazione delle opere fosse superiore e che più della metà
delle somme sia misteriosamente sparito o diversamente utilizzato.
L’importo complessivo assegnato
per il valore complessivo dell’opera per Ginostra è di 729 mila euro c.a., dei
quali il costo dei lavori è quantificato in c.a. 517 mila euro + oneri di
sicurezza mentre le rimanenti somme comprendono voci di spesa generale sempre
inerenti alle opere (rilievi, studi, indagini, collaudi…).
A questi 517 mila euro, previsti
sin dall’inizio a base d’asta, va applicato il ribasso applicato dalla ditta
aggiudicatrice che – come riportato all’interno dello stesso articolo di stampa
– è del 27.4%. Si chiarifica così l’importo risultante di 396 mila euro c.a.,
comprensivo degli oneri di sicurezza. Le rimanenze, come ovvio, rimarranno
nelle disponibilità della stazione appaltante per ulteriori interventi e/o
imprevisti, sempre nell’ambito delle opere in oggetto; quindi non si tratta di
importi che “sono rimasti” ma delle stesse somme che sin dall’inizio sono state
ritenute adeguate per l’intervento da realizzare.
Alla luce di ciò si aggiunge, in riferimento
alle affermazioni riportate sempre nell’articolo de La Gazzetta del Sud a firma
del Sig. Giuffrè, che l’iter amministrativo che ha
portato alla situazione odierne di aggiudicazione ed esecuzione dei lavori non
sono conseguenti agli eventi eruttivi del vulcano Stromboli di questa estate ma
programmati ben prima.
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