COMUNICATO STAMPA
Il
Sindaco Marco Giorgianni ha emesso in data odierna “Ordinanza contingibile e
urgente per l’aumento di produzione dell’acqua dissalata potabile prodotta
dall’impianto di dissalazione ad osmosi inversa dell’Isola di Lipari, mediante
lo scarico di emergenza”.
Come
è stato comunicato in più occasioni, in ultimo durante la conferenza stampa
dell’Assessore ai servizi idrici Gaetano Orto, l’emissione di tale provvedimento
era subordinata ad una presa d’impegno da parte della Regione Siciliana –
Assessorato dell’Energia e Servizi di Pubblica utilità – Dipartimento
dell’Acqua e dei Rifiuti in merito al completamento in tempi brevi e certi dei
lavori di adeguamento della condotta di appresamento e scarico del dissalatore,
la cui mancata funzionalità è all’origine dei problemi dello scarso
quantitativo prodotto dallo stesso impianto; nota che è pervenuta al Comune di
Lipari ieri 29 gennaio 2020.
Sulla
scorta di tale impegno, si è potuto ordinare immediatamente ai gestori
dell’impianto di dissalazione la produzione dei quantitativi massimi di acqua
dissalata potabile, in deroga alle limitazioni previste dalle disposizioni
vigenti.
L’ordinanza,
adottata solo fino al 30 aprile 2020, consente alla Amministrazione di far
fronte all’emergenza idrica in atto, causata dalla mancata produzione del
dissalatore, e contestualmente avere il modo e il tempo per verificare che gli
interventi, necessari a risolvere una volta per tutte le criticità che abbiamo
affrontato, siano realizzati a tutela del diritto ad avere una fornitura idrica
adeguata e allo stesso tempo a tutela degli aspetti ambientali connessi.
Dai
prossimi giorni, dunque, ristabiliti i quantitativi necessari a soddisfare le
esigenze del territorio, la situazione idrica tornerà progressivamente alla
normalità.
Per
quanto concerne invece il servizio di distribuzione e il servizio di fornitura
a mezzo autobotte, il Sindaco ha prorogato gli affidamenti alle imprese
attualmente titolari, tramite ordinanze, per un ulteriore mese, con le
motivazioni già espresse nella prima ordinanza, in attesa del parere richiesto al
competente Assessorato Regionale, in fase di emanazione.
L’Amministrazione
Comunale
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