Più lapidarie le battute del commissario di Forza Italia Gianfranco Miccichè. "Parlo da cittadino - ha specificato - e sono pienamente convinto che bisogna abrogare questa legge che elimina la prescrizione, un ultimo colpo di inciviltà giuridica di questo Paese, dove non esiste la separazione della carriere e dove chi fa il pm in un processo può finire anche a fare il giudice in appello. Siamo l'unico paese al mondo - ha proseguito - dove lo Stato si può appellare a se stesso e l'unico paese al mondo dove è possibile l'appello dello Stato dopo una sentenza. In Italia non vanno tantissime altre cose sulla giustizia - ha proseguito Miccichè - e una persona può stare per anni interi sotto processo ed aver rovinata la propria vita. La prescrizione è una garanzia per l'innocente, oggi secondo questa legge si possono stare a cercare per anni e anni le prove".
In quanto presidente dell’Ars, però, Miccichè, ha preferito però non approfondire il suo pensiero sulla riforma Bonafede. “Il mio compito - ha spiegato - è quello di accogliere la proposta che giunge dal gruppo di Forza Italia e sottoporla all’aula che dovrà pronunciarsi con la maggioranza assoluta dei votanti. Poi invierò l’iniziativa agli altri consigli regionali”. Perché la richiesta di referendum possa essere esaminata, infatti, è necessario che la proposta provenga da almeno cinque regioni. “Già giorno sette - ha concluso Miccichè - farò presente l’avvio di questo procedimento in una riunione dei presidenti dei Consigli regionali che si terrà a Roma”.
Il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone ha poi illustrato quali sono i motivi che spingono la formazione politica ha proporre il referendum. “Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso - ha detto - perché ce lo hanno chiesto i cittadini comuni, le camere penali, le associazioni di categoria. Questa riforma è un abominio giuridico. Nelle mie stanze - ha continuato il deputato che è pure avvocato - ho visto preoccupato non tanto chi era colpevole ma piuttosto chi era innocente. La pendenza del procedimento penale per un cittadino è addirittura più afflittivo della malattia, è un patimento e certe volte è anche un peso sociale. Siamo contro appunto perché questa legge lascia per sempre il cittadino oppresso”.
Per il forzista la cancellazione della prescrizione è finalizzata principalmente a colpire i reati contro la pubblica amministrazione- "Dato che per i reati più gravi - ha spiegato Calderone - il problema non si pone". Per questo il capogruppo di Fi ha fatto l’esempio del reato di concussione che si prescrive dopo 15 anni. “Per il ministro Bonafede - ha dedotto il deputato - , in Italia, 15 anni non sono bastevoli per giudicare un cittadino. Ma noi riteniamo che questo sia inaccettabile”. Adesso Sala d’Ercole dovrà pronunciarsi sulla proposta. “I capogruppo di maggioranza - ha concluso - hanno manifestato la loro volontà positiva verso l’iniziativa”.
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