LA “NUOVA” ALITALIA E L’AEROPORTO
DELLO STRETTO
“Analitica ed
impietosa”. Per come riportato dai giornali anche io ho avuto questa
l’impressione leggendo il testo dell’interpellanza urgente presentata dall’on.
Nino Foti e dall'on. Moffa e da altri parlamentari mediante la quale si chiede
al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché al Ministero dello
Sviluppo economico, nell’ambito delle rispettive competenze, di
intervenire nei confronti di Alitalia – Cai affinché la medesima compagnia
aerea: riveda il piano aziendale nell’ambito della riduzione delle rotte
aeree verso la Calabria, ripristini il numero dei collegamenti inizialmente
previsti ed, infine, riesamini le politiche tariffarie e di traffico praticate.
Così finalmente
arriva qualche buon segnale di attenzione dal parlamento per il nostro
aeroporto. – commenta inoltre Carlo Porcino - Come società di gestione ci
spacchiamo la schiena a lavorare duramente tutti i giorni per recuperare il
tempo perso e per pagare anche i debiti che altri hanno fatto e, sinceramente,
non si può tollerare che sistematicamente, ogni tot di tempo, ci ritroviamo
sempre a subire nel corso degli anni delle scelte penalizzanti come quelle
operate da Alitalia.
Noi con
Alitalia intendiamo, se loro vorranno, andare a trovarli per sederci insieme a
ragionare così da poter programmare una intensa nuova stagione, vorremmo farlo
però senza correre il rischio del passato ad esempio con Airone (e i risultati
si vedono considerata come è andata a finire per i voli su Bologna e Pisa, non
più operati in attesa del contributo promesso dalla Regione) non vorremmo,
ribadisco, che una volta conclusa una intesa con noi poi loro si vada altrove
in cerca di promesse dal mantenimento delle quali dipende forse un offerta
completa o meno di voli e destinazioni. Non è così che deve funzionare. Se
Alitalia impiega le aeromobili giuste non Le garantiamo voli sempre pieni. E, cortesemente, non mi si venga a dire che
ad Alitalia non conviene investire sul traffico aereo al sud Italia! Già perché
gli aerei, quelli che ci sono, viaggiano pieni zeppi in questi periodi e,
oltretutto, il prezzo dei biglietti aerei praticato sempre da Alitalia è
altissimo. Perché accade tutto questo? C’è un chiaro intento penalizzante nei confronti
della Calabria e dell’Aeroporto dello Stretto in particolare. Sinceramente non
capisco i motivi di una simile policy aziendale. A queste difficoltà si
aggiunga poi che chi a costi altissimi e con orari estremamente penalizzanti
riesce a giungere via aerea in riva allo Stretto per trascorrere solo per
qualche giorno le vacanze di natale rischia di rimanere bloccato qui senza un
volo di ritorno a stretto giro di posta o comunque alla portata delle tasche di
qualsiasi normalissimo padre di famiglia italiano.
SUL “CASO” BLU EXPRESS
Non vorremmo –
ironizza Porcino - che oltre il danno si aggiungesse pure la beffa. Già perché
leggendo di recente la stampa locale abbiamo appreso, devo ammettere con non
poco stupore, che proprio Blu Express, paradossalmente, sarebbe una di quelle
compagnie aeree che godrebbe ancora di incentivi economici da parte della
Regione.
Anche se in
questi casi il condizionale è d’obbligo, questa situazione rischia di
presentarsi come il paradosso dei paradossi. Mentre la Sogas dichiara ai propri
soci, Regione compresa, l’esistenza di una situazione debitoria di Blu Express
per 1,2 milioni di euro, nello stesso giorno leggendo i giornali si apprende
che: “la Regione pare che abbia già accordato alla compagnia (appunto Blu
Express) le risorse finanziarie necessarie a garantirne la presenza” appunto
presso gli scali di Reggio e Crotone”.
Chiuse le
virgolette una riflessione è d’obbligo, soprattutto se si considera la risposta
che Blu Express fino a qualche tempo fa forniva ai nostri uffici: “siccome aspetto ancora i soldi dalla Regione
quindi non ti pago”. Ma, si badi bene, Blu Express i soldi che deve alla Sogas
li ha già incassati dai biglietti aerei che nel frattempo sono stati venduti.
È proprio su
quei soldi che dovrebbe riconoscere a Sogas i suoi diritti aeroportuali. In
altri casi tutto si potrebbe risolvere davanti ad un giudice se non fosse che
Blu Express è in concordato preventivo pre – fallimentare. In altre parole è
protetta dalla normativa in materia che inibisce azioni risarcitorie o altre
forme di ingiunzioni di pagamento a favore di eventuali creditori di Blu
Express, come Sogas appunto, consentendo
comunque al vettore di continuare ad operare purché lo faccia in assoluta correttezza
nei pagamenti.
Il conclamarsi
di questo ennesimo “caso” Blu Express – evidenzia Porcino – forse potrà
finalmente favorire un momento di riflessione su questa che rischia di
diventare ormai una “triste abitudine” per i calabresi che tengono a prendere
l’aereo...
Il sistema
aeroportuale regionale vede ripetersi, infatti, in modo frequente e quasi
ciclico casi di compagnie aeree che, ormai giunte sull’orlo del fallimento,
improvvisamente manifestano interesse per iniziare ad operare in Calabria.
Appare chiaro a tutti il motivo di questo loro interesse. Sanno benissimo che
ciò comporterà un incentivo economico da parte di qualche Ente Finanziatore.
Finiti i soldi però queste compagnie, se non sono già fallite prima,
sistematicamente vanno via scappando con il bottino. L’Aeroporto dello Stretto ha già vissuto
queste dannose circostanze molte volte. Air Malta, ad esempio, finiti i soldi
del Comune è andata via, sebbene il servizio che offriva fosse ottimo
incontrando ampiamente il gradimento da parte dell’utenza del Tito Minniti.. Che dire poi degli “incontri ravvicinati” con
Air Italy o con Alpi Eagle, entrambi capaci di creare degli spaventosi buchi
nei bilanci della Sogas… Per non parlare dei recenti casi legati alle note
vicende che interessano Wind Jet sul Fontanarossa o l’abbandono di Ryan Air in
molti scali dove faceva base fino a qualche tempo fa. Personalmente, sin da quando ci siamo
insediati, è nota a tutti la policy che abbiamo scelto di seguire – sottolinea
Porcino – a noi non interessa affatto se e quanto un ente finanziatore intenda
incentivare la presenza in uno o più scali aeroportuali di qualsivoglia
compagnia aerea. Alla Sogas non interessa sapere quanti danari pubblici vanno a
finire nelle tasche di questi imprenditori. All’Aeroporto dello Stretto
interessa però avere a che fare con compagnie aeree serie e credibili, che non
generano passività o debiti e, soprattutto, che aumentando i volumi di traffico
passeggeri per l’aeroporto, quindi con maggiori destinazioni e con voli più
frequenti a tariffe vantaggiose, si dimostrino capaci di generare così maggiori
ricavi anche per la nostra società di gestione. Certamente non è questo il caso
di Blu Express, almeno secondo quanto fin qui abbiamo potuto constatare
considerati i debiti poiché, se fosse confermato il perdurare dell’intervento
economico di un ente finanziatore oltre la naturale fase di start up, si sta
dimostrando un vettore capace solo di tendere la mano per mettersi in tasca i
soldi dei calabresi senza però poi onorare gli impegni e, soprattutto, pagare
quanto deve alle varie società di gestione nonostante i profitti maturati dalla
vendita dei biglietti per i voli operati dalla stessa compagnia aerea presso i
diversi scali aeroportuali calabresi.
Cosa che, ad esempio, non sta accadendo con Volotea, almeno per quanto
ci riguarda.
Forse questa
scelta di rigore e trasparenza non genererà un exploit nel traffico passeggeri.
Ma siamo sicuri che almeno non crei nuovi debiti, almeno per responsabilità
dirette dell’attuale management di Sogas.
Ci aspettiamo, dunque, che qualsiasi Ente Territoriale, Regione in
primis, intenda finanziare ancora Blu Panorama si accerti prima che tale azione
non finisca per recare danno non tanto e non solo alle casse di società di
gestione, appunto come già accaduto alla Sogas, ma quel che è peggio,
all’interesse pubblico generale della utenza dei vari scali aeroportuali. Una
utenza - conclude Porcino - che avrebbe
invece più bisogno di compagnie seriamente disposte a mettersi in gioco, a
credere nelle potenzialità turistiche della Calabria, che non vengano qui solo
in funzione di contributi ed incentivi bensì per entrare realmente in
competitività tra di loro, attraverso meccanismi di leale concorrenza di
mercato, a tutto ed esclusivo vantaggio della loro clientela poiché ciò
genererebbe di sicuro minori tariffe e maggiori voli.
SUI DATI DI NOVEMBRE
Sicuramente
positivi i segnali di ripresa per il traffico passeggeri dell’Aeroporto dello
Stretto. Buoni risultati che seguono, a dire il vero, la leggera flessione
negativa del mese di ottobre (-10%) in linea con il riepilogo di Assaeroporti
attestatosi al -4,7% su scala nazionale.
Nel solo mese
di Novembre, secondo la stessa Società di Gestione, sono ben 46.986 i
passeggeri che hanno scelto di viaggiare dall’Aeroporto dello Stretto Tito
Minniti. Un dato significativo se confrontato ai 37.938 passeggeri del novembre
2011 e, soprattutto, se consideriamo la crisi economica che spinge verso il
basso il traffico di passeggeri. A Reggio Calabria, invece, sono quasi
diecimila le persone in più che hanno scelto l’Aeroporto dello Stretto. Il che
rappresenta un più che lusinghiero +23,85% aumento di passeggeri.
SULLA CLIENTELA DI MESSINA
Certamente –
dichiara il Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino - la coincidenza della
avvenuta chiusura temporanea dello scalo di Fontanarossa avrà pure giovato a
questo incremento di passeggeri. Noi dal
canto nostro, come Aeroporto dello Stretto, con i mezzi di cui disponiamo ce
l’abbiamo messa tutta per informare i passeggeri di Messina e provincia sulla
offerta e sui servizi che offriamo alla clientela. La nostra scommessa - prosegue Porcino - sarà vinta se questa
importante clientela messinese continuerà a scegliere la comodità e la
vicinanza territoriale dell’Aeroporto dello Stretto.
SULL’ATTUALE OFFERTA VOLI
Molto c’è
ancora da fare. Infatti se guardiamo l’attuale offerta dei voli e delle
destinazioni esistenti sicuramente anche noi
di Sogas – ammette Porcino – riteniamo che le stesse meriterebbero di
essere maggiori e ben più variegate. Stiamo incalzando molte compagnie
invitandole ad investire sul nostro scalo indipendentemente da qualsivoglia
forma di incentivo economico. I fattori che spingono una compagnia aerea ad
operare presso uno scalo sono infatti molteplici. Il lavoro che stiamo facendo
volto al superamento delle limitazioni tecniche applicate allo scalo da Enac va
appunto nella direzione di creare tutte le condizioni affinché tutte le
compagnie aeree non abbiano più scuse da accampare ed inizino ad operare da
Reggio Calabria. L’Aeroporto dello Stretto ha dimostrato in questi mesi che ha
una clientela che risponde bene alle novità, che ha voglia di volare.
SULLA NUOVA OFFERTA DI VOLOTEA
Proprio per
questo accogliamo con particolare favore la scelta di Volotea che – come
peraltro comunicato dalla stessa compagnia low cost - a
partire dal 20 dicembre fino al 6
gennaio 2013 aumenterà l’offerta dei collegamenti disponibili dallo scalo
calabrese, in direzione di Venezia: partire sarà quindi ancora più facile,
comodo e conveniente per tutti coloro
che vogliono approfittare del break invernale per decollare alla scoperta di
una destinazione affascinante e suggestiva, come Venezia o per raggiungere facilmente rinomate località sciistiche
del Paese come Cortina o le Dolomiti. Nel dettaglio, da Reggio Calabria verso Venezia sono
previsti voli quotidiani dal 20 dicembre al 6 gennaio, ad eccezione
del 25, 28, 30 e 31 dicembre e del 2 gennaio, quando non sarà effettuato alcun collegamento
ALTRI VOLI
Presto,
anzi prestissimo, presenteremo nuovi collegamenti frutto esclusivamente di
trattative avviate da Sogas e senza alcun altro tipo di incentivo da parte di
alcun ente finanziatore. Stiamo per riproporre un collegamento da Reggio
Calabria a Malta con un breve scalo a Palermo.
E speriamo si possa prolungare fino a Napoli. Partirà poi quasi
sicuramente anche il volo per Genova.
Stiamo
ancora trattando per delle interessanti destinazione che colleghino l’Area
dello Stretto con le principali capitale dell’ Est - Europa, proprio laddove
oggi si ritrovano importanti investitori italiani nonché numerosi studenti
universitari.
IN CONCLUSIONE
Incentiveremo
altresì l’attenzione dedicata all’utenza messinese con corse e collegamenti bus
dedicati in coincidenza con i principali voli operati presso il nostro scalo.
Questo e molto altro ancora c’è da fare.
A
Marzo contiamo di essere pronti a presentarvi una stagione Summer esaltante,
nello stesso tempo non perderemo d’occhio i tmei nevralgici e centrali per il
futuro sviluppo dell’Aeroporto dello Stretto: il riappalto dei lavori per la
nuova aerostazione, il superamento delle limitazioni e la definizione concreta
della privatizzazione.
Tre
direttrici che intenderemo seguire anche per il 2013. Nel frattempo non ci
resta che augurarvi di trascorrere tutti quanti delle buone feste nella
speranza che qualche piccolo gesto di bontà e di solidarietà regali un sorriso
a chi ne ha davvero bisogno.