COMUNICATO STAMPA UDC NUOVO GIORNO - REVOCA IN AUTOTUTELA DEL PARERE ESPRESSO DALLA REGIONE SICILIANA SUL MEGAPORTO.
Apprendiamo che con nota del 07.02.2011 l’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana notifica, al Comune di Lipari, l’avvio del procedimento di revoca del parere, già espresso, sul progetto di massima presentato per la realizzazione e la gestione dell’area portuale che va da Marina Corta a Pignataro.
Tra le motivazioni di riscontrata illegittimità esposte, alcune ci hanno colpito particolarmente ed alle quali non possiamo che aggiungere: “ve lo avevamo detto”.
Avevamo chiesto al Sindaco se aveva intenzione di sottoporre l’iniziativa al Consiglio Comunale per verificarne la condivisione o meno, attraverso un atto di programmazione serio, magari sottoponendogli la proposta di accordo di programma, vista l’assenza nel nostro territorio di uno strumento di programmazione in materia (Piano Regolatore dei Porti).
Chiedevamo di ridare al Consiglio Comunale il ruolo che gli spetta per legge, di programmare le scelte sul territorio, e così dare voce ai cittadini, viste le tante perplessità e preoccupazioni che l’iniziativa ha suscitato nella stragrande maggioranza degli Eoliani e dei frequentatori delle nostre isole.
In risposta il Sindaco ha affermato con assoluto disprezzo per le idee altrui “lo farò solo se lo impone la procedura prevista dalla legge”
Oggi nella nota dell’Assessorato leggiamo:
”sono state formulate delle osservazioni che portano a rivedere i presupposti di legittimità …omissis.....
In particolare considerato che:
- in assenza di Accordo di Programma, strumento non derogabile, non sussistono i presupposti per assumere l’intervento nel suo complesso e quindi anche limitatamente alla parte che si riferisce ad opere di portualità turistica…;
- in assenza per quanto sopra, di previsioni della programmazione regionale viene meno uno dei presupposti previsti per l’applicazione della norma contenuta nell’art. 1 della LR 3/09 alla fattispecie in oggetto;
- detta norma ha carattere eccezionale e non consente una interpretazione estensiva di interventi non compresi nella programmazione regionale;
Avevamo anche detto di non essere contrari alla realizzazione dei porti, anzi, ma alla realizzazione di sproporzionate volumetrie ed alla gestione dei servizi pubblici affidati ad una società a maggioranza privata.
Oggi sempre nella stessa nota viene ribadito:
- l ’iniziativa “appare di difficile inquadramento, sotto il profilo della legittimità, in quanto idonea ad alterare la par condicio, la riserva ex art 45 bis del Codice della Navigazione di provvedere ad un eventuale affidamento a terzi, diversi dal Comune proponente, della gestione delle aree demaniali. Ciò perche il Comune di Lipari, in seno alla richiesta presentata e allo schema di Accordo di Programma, ha manifestato la volontà di affidare la gestione di tutte le opere portuali ad una società Pubblico- Privata denominata Lipari Porto Spa, che è stata costituita, prima della richiesta di assenso con socio prevalente privato. Ora poiché l’oggetto della procedura di gara e la costituzione della società pubblico privata hanno avuto ad oggetto l’intero sistema portuale (parte turistica e parte commerciale) l’assenso rilasciato, nella parte in cui è astrattamente idoneo ex art 45 C.N., a legittimare la gestione privata della sola parte turistica, porta ad una modifica dell’oggetto della procedura di gara con la conseguente alterazione, ancora una volta, del principio della par condicio tra i concorrenti…omissis…;
Non ci meraviglia, neanche che il Sindaco nelle note inviate sino a pochi giorni fa, per evitare questa scontata conclusione abbia avuto l’ardire di sostenere, “che la concessione delle strutture portuali con destinazione commerciale per la cui realizzazione è stata prevista soltanto la necessaria autorizzazione restando la gestione di competenza della Regione Siciliana” cioè il contrario di ciò che ha sostenuto qui in ogni sede.
La regione nella stessa nota gli ha fatto notare che:
“ … il proggetto preliminare presentato è unitario e prevede la realizzazione di un complesso intervento di portualità, turistica e commerciale, e la sua successiva gestione, per la parte turistica, da parte dell’ente locale, e per esso, di una società mista.
Le bugie hanno le gambe corte, sia quelle dette in campagna elettorale, che quelle sostenute con l’ausilio di autorevoli tecnici, avvocati ed esperti, che tanto esperti forse non sono.
Ci asteniamo da ulteriori commenti rinviando all’interesse di tutti ad una approfondita e completa lettura del documento citato, che non mancherà di illuminare definitivamente qui pochi che ancora in buona fede credevano che l’amministrazione stesse procedendo nell’interesse degli Eoliani.
U D C Nuovo Giorno