Leggiamo con piacere che il dibattito sulle AAMMPP ha preso a coinvolgere un’ ampia schiera di cittadini.
Leggiamo anche di interventi dettati da disarmante (ancora una volta) superficialità. Pubblicare la mappatura della AMP delle Cinque Terre limitando il commento alla estensione delle sole zone A pecca di disinformazione laddove non si spiega, pubblicando il relativo regolamento, cosa viene disposto in ambito zone B e C. E’ infatti notorio che la regolamentazione incide principalmente su tali aree atteso che quelle perimetrare in A sono necessariamente le più ridotte visto che lì i divieti sono pressochè assoluti.
Sempre fedeli alla nostra opera di divulgazione invitiamo pertanto i lettori a riflettere su quanto appresso:
1) Comune di Castellabate, la Giunta impugna il regolamento dell’area marina protetta. La giunta, nella seduta del 18.06.2015, ha deliberato di proporre impugnazione al Tar contro il decreto del Ministro dell’ambiente dello scorso 09.04 con cui è stato approvato il regolamento di esecuzione e organizzazione dell’AMP di Santa Maria di Castellabate in quanto esso, fin dalla stesura, non è stato mai condiviso nè con il Comune nè con le categorie interessate – spiega il Sindaco Costabile Spinella - inoltre, in sede di commissione di riserva non sono state recepite per nulla le osservazioni formulate dall’amministrazione comunale...L’eventuale attuazione di un siffatto regolamento produrrà gravi danni alla nostra economia in quanto le principali e vitali attività lavorative sono esercitate proprio nella pesca e nel campo turistico. Non si può passare così sulla testa dei territori e delle persone che producono economia all’interno di esse”.
2) San Benedetto del Tronto, Parco Marino del Piceno: “ quella dell’AMP del Piceno è, per usare un neologismo ed un paradosso, una situazione Kafkiana un’area protetta spacciata come parco, che nessuno ha voluto e che la gente non ama e non vuole, ma che quattro testardissimi politici ignari della diversa volontà locale, denotando il distacco della politica dalla gente, e della volontà di chi vive solo con il suo lavoro e non sui contributi pubblici, ha prepotentemente deciso di attuare” ( ImpresaPesca, aderente a Coldiretti).
3) Area Marina Protetta del Cerrano: “la flotta di vongolari di Giulianova e Roseto degli Abbruzzi ha manifestato il disagio del comparto fermo da mesi per l’impossibilità di accesso alla pesca delle vongole nell’area dell’AMP. I vongolari schiumano rabbia per lo stop alla pesca delle vongole e per l’interdizione dello specchio d’acqua dell’AMP”.
4) Sempre sull’AMP Torre del Cerrano: “ mentre nasce un importante progetto di valorizzazione e conservazione del patrimonio ambientale, costiero e marino abruzzese, sorgono leciti dubbi sulle ripercussioni che l’istituzione di tale area marina può avere su una parte dell’imprenditoria turistica locale. Sulla base delle affermazioni di Pina Manente (Provincia di Teramo, Direzione Generale, Ufficio Stampa) il rischio è notevole e l’istituzione della AMP potrebbe assestare un durissimo colpo a tutte le strutture ricettive a balneari direttamente interessate”
5) Area Marina Protetta Tavolara: “ nuovo regolamento e pescatori sul piede di guerra....a dispetto della concertazione sbandierata dall’ente gestore dell’AMP, i residenti lamentano di non essere stati minimamente interpellati riguardo l’estensione dei divieti alla pesca sportiva, e non solo, recentemente introdotti”.
6) Pesca: “rivolta ad Agropoli contro il decreto del Ministero dell’Ambiente relativo all’istituzione dell’AMP di Santa Maria di Castellabate”.
Vi basta?
Leggiamo, ancora, sempre con piacere i “punto e virgola” dell’arguto Bartolino Leone (che ringraziamo, insieme ai suoi colleghi che operano nel giornalismo eoliano, per l’ospitalità che concede a tutte le “voci” del nostro comprensorio) ma ci permettiamo osservare che la posizione di questa Associazione non va personalizzata esprimendo essa, con il suo presidente, esclusivamente il punto di vista degli associati su una questione che investe tutta la cittadinanza senza colori politici e/o partitici. Da qui discende che nessuno scontro da “mezzogiorno di fuoco” si prospetta tra il nostro presidente ed il sindaco Giorgianni nel caso ci si confronti democraticamente nell’ambito degli incontri programmati dalla amministrazione comunale. Se posta nelle condizioni di esporre le proprie tesi questa Associazione farà semplicemente ciò che sa fare: informare. Avremmo però preferito farlo prima ma lo faremo comunque anche dopo e di nostra iniziativa, come preannunciato. Le decisioni sul da farsi circa l’AMP spettano comunque agli organi di governo locale che, ci si augura, vogliano far tesoro delle indicazioni che loro perverranno dai loro amministrati, in un senso o nell’altro. Le sorelle e congiunti vari, ci consenta il Direttore Leone, nulla c’entrano.
Associazione La Voce Eoliana