Nino Accetta, presidente di Federcoopesca Sicilia, rilancia – in una lunga nota – le forti preoccupazioni e il malessere dei pescatori e delle marinerie siciliane, ormai a un passo da uno sciopero generale che promette di essere epocale.
Abbiamo visto – denuncia Accetta – crescere in modo abnorme le sanzioni in cambio della depenalizzazione dei reati; nuove regole hanno limitato la presenza degli attrezzi di cattura a bordo e imposto nuovi adempimenti per l’entrata e l’uscita dai porti; nuove regole hanno limitato la possibilità di cambiare un motore vecchio con uno di pari potenza ma ecologicamente più sostenibile e contingentato la pesca del pesce spada, escludendo per eccesso di rigore imprese da sempre dedite a quel mestiere. Da tempo gli operatori vivono nel terrore quotidiano di commettere infrazioni, talvolta anche banali ed involontarie, che comportano sanzioni fino a 150mila euro, la decurtazione dei punti sulla licenza di pesca, il sequestro del pescato e degli strumenti. E’ più che comprensibile che nelle marinerie il disagio sia ormai diventato tensione e proteste”.
Abbiamo visto – denuncia Accetta – crescere in modo abnorme le sanzioni in cambio della depenalizzazione dei reati; nuove regole hanno limitato la presenza degli attrezzi di cattura a bordo e imposto nuovi adempimenti per l’entrata e l’uscita dai porti; nuove regole hanno limitato la possibilità di cambiare un motore vecchio con uno di pari potenza ma ecologicamente più sostenibile e contingentato la pesca del pesce spada, escludendo per eccesso di rigore imprese da sempre dedite a quel mestiere. Da tempo gli operatori vivono nel terrore quotidiano di commettere infrazioni, talvolta anche banali ed involontarie, che comportano sanzioni fino a 150mila euro, la decurtazione dei punti sulla licenza di pesca, il sequestro del pescato e degli strumenti. E’ più che comprensibile che nelle marinerie il disagio sia ormai diventato tensione e proteste”.
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