COMUNICATO STAMPA
Oltre
tre ore e mezza di confronto sereno nel tono e nel modo ma anche stringente, appassionato, fermo e determinato,
in particolare nelle dichiarazioni finali del Sindaco. Il confronto è avvenuto
fra, da una parte, il Sindaco Marco Giorgianni, il Presidente del Consiglio
Sabatini, la Commissione consiliare Rifiuti, reflui e acqua con il suo
Presidente Russo e la Commissione consiliare Urbanistica col
Presidente Profilio, i Consiglieri Orifici, Casilli, Carnevale,
Gugliotta, Biviano, Fonte, D’Alia, Lo Cascio, Portelli e Berté i tecnici
comunali geom. Spartà e geom. Sulfaro, dall’altra l’equipe del Commissario con
l’ing. Antonio Cirati responsabile del procedimento, l’ing. Pietro Certo,
direttore dei lavori e i suoi supporti
ing. Agrestini e dott. Nico Russo, i progettisti ing. Fabrizio Parboni Arquati
e ing. Pietro Agnello.
L’ing.
Cirati e l’ing. Parboni Arquati illustrano il punto di vista del Commissario.
Si parte con l’ing. Cirati dal progetto definitivo approvato nella
conferenza di servizio del dicembre 2010 con tutte le autorizzazioni necessarie
fra cui quelle del Comune di Lipari ed alcune prescrizioni affidate a chi
vincerà l’appalto e dovrà redigere la progettazione esecutiva. Fra
queste prescrizioni ci sono le migliorie che vengono apportate nella redazione
del definitivo e quindi non possono essere considerate –viene chiarito -
innovative rispetto al definitivo ma solo una sua attualizzazione. Successiva
alla conferenza di servizi è arrivata solo la richiesta del Genio Civile che ha
voluto riconoscere il depuratore di Lipari come opera strategica cioè
come opera che anche in fase critica
deve mantenere la sua operatività. Quindi ribadisce l’ing. Cirati, rispondendo
ad una precisa richiesta del Sindaco, la progettazione esecutiva si è mossa
rigorosamente all’interno delle scelte fatte nel definitivo pur con alcune
modifiche già previste in sede di conferenza che si sono rivelate necessarie e
migliorative ma non tali da modificare significativamente il progetto che aveva
ottenuto le autorizzazioni e le approvazioni.
Delle
modificazioni ne parla l’ing. Parboni Acquaro. Esse sono soprattutto tre:
quelle riguardanti la vasca di Marina lunga collocata inizialmente nella zona
della stazione aliscafi, la vasca di Canneto collocata ad Unci e l’impianto
centrale di Canneto dentro. La vasca di Marina lunga viene in un primo momento
eliminata per trasferire i reflui all’impianto di sollevamento del Cimitero in
località Santa Caterina, in un secondo momento viene eliminata definitivamente
e l’impianto di Santa Caterina è stato sostituito da una struttura che conduce
direttamente all’impianto di depurazione di Canneto dentro. Anche la vasca di
Unci nel progetto esecutivo è stata eliminata definitivamente ed è stata integrata nell’impianto di Canneto
dentro.
Infine
il depuratore di Canneto dentro. Nel progetto esecutivo è stato reso più
compatto e spostato più a valle in modo da ridurre significativamente la
cementificazione della parete montuosa sostituendo gran parte della escavazione
con iniezioni di cemento. Inoltre si è trasferita ogni tipo di attività di
depurazione dall’esterno all’interno eliminando rumori ed odori. Proprio per
questo l’area di rispetto intono all’impianto può essere ridotta al minimo
permettendo la realizzazione, in prospettiva, dell’area artigianale.
Diversi
gli interventi dei Consiglieri che, pur riconoscendo i miglioramenti apportati
dal progetto esecutivo rispetto al progetto definitivo, hanno ribadito le
critiche rispetto alla scelta della località e soprattutto la preoccupazione
circa l’onerosità della gestione di questa struttura ed il rischio che una
gestione che non sia a norma finisca col fare riemergere quei difetti, come i
rumori e gli odori, che oggi sulla carta sembrano scongiurati.
Concludendo
i lavori il Sindaco ha voluto sintetizzare il giudizio dell’Amministrazione a
questo punto della procedura di realizzazione dell’opera e allo stato
dell’informazione. Innanzitutto ha voluto ribadire che pur tenendo conto di
tutte le migliorie apportate al progetto e le rassicurazioni date dal
responsabile del procedimento e dai progettisti continua a non condividere la collocazione scelta probabilmente da
imputare più che al Commissario alla dirigenza che ha gestito l’Amministrazione
liparese negli anni passati. Comunque, il Sindaco, si è dichiarato
altrettanto convinto che l’opera non può più essere rinviata come si è visto
chiaramente quest’estate quando la chiusura per sequestro giudiziario dello
scolmatore di Santa Caterina e l’impedimento di accesso ai tecnici comunali
anche per la sola manutenzione, creò disagi notevoli nella popolazione con
rigurgiti di liquami per le strade sia a Lipari che a Canneto.
“Per questo, più che avviarci per la strada
avventurosa – visto che a quanto risultava vi erano dal punto di vista formale
e legale i poteri per agire - della contrapposizione aprioristica all’azione
del Commissario, come pure molti sollecitavano, abbiamo scelto la strada del
confronto e verificare con la struttura commissariale se ci fossero la
possibilità e le condizioni per portare delle migliorie ad un progetto che
aveva ormai tutti i pareri necessari. Oggi, sulla base di quanto ci è stato
illustrato possiamo dire che delle migliorie significative sono state apportate
come l’abolizione definitiva delle vasche di Marina lunga a Lipari e di Unci a
Canneto, l’abolizione di ogni impianto di trattamento esterno dei liquami, la
compattazione dell’impianto che ne riduce la dimensione e sembra renderlo
compatibile con la progettata area artigianale, le dimensioni ridotte dello
sbancamento della parete montuosa a fianco del progettato depuratore.
Di contro, ha
continuato il Sindaco, non sono per niente
tranquillo su alcuni aspetti che non risultano per nulla chiariti in questo
incontro a cominciare dalla gestione di questo impianto ed in particolare dei
costi di gestione. Già abbiamo un gravissimo problema col costo idrico che
facciamo fatica a sostenere se, a questa criticità, dobbiamo aggiungere anche
un costo esorbitante del sistema fognario temo fortemente che non riusciremo a
sostenere questo peso malgrado i successi riportati, sul piano delle entrate,
con l’approvazione (ancora solo per decreto) della nuova imposta di sbarco. Per
questo chiedo formalmente, afferma il Sindaco, una perizia sul costo di gestione dei due impianti di depurazione di
Lipari e Vulcano visto che, se pur approssimativamente, ci comunicate che il
costo di realizzazione dei depuratori di
Lipari e di Vulcano compreso il dissalatore di Vulcano si aggirerà sui
19 milioni di euro e quello del dissalatore di Lipari sui 16 milioni ( compresi
i cinque milioni) della centralina fotovoltaica di Monte Sant’Angelo. Forse
proprio il costo di gestione dell’impianto rappresenterà in futuro il vero
terreno di confronto visto che ben poco si potrà fare ormai in ordine alla sua
collocazione.
Inoltre, aggiunge
il Sindaco, ci si aspetta di conoscere
una proposta per lo smaltimento del terreno che verrà rimosso a Canneto dentro
che, se anche in volume ridotto rispetto a quanto previsto nel progetto
definitivo ( dai 70 mila mc del definitivo ai 16 mila dell’esecutivo), rimane
comunque consistente. Per questo non ci risultano deroghe a favore del Commissario
e l’Amministrazione non intende abdicare alle sue competenze sul territorio.
Infine, dichiara
il Sindaco, non posso non deplorare
quanto è venuto alla luce nel corso di questa seduta. La documentazione circa
il progetto esecutivo presentata a firma del Commissario Pelaggi nel corso del
mese di ottobre, malgrado quanto dichiarato dallo stesso Commissario nella
lettera ufficiale di trasmissione, non era né completa né quella definitiva che
ci è stata invece consegnata nel corso della riunione, brevi manu, su dischetto
dal progettista ing. Parboni Acquaro. Giudico questo un fatto grave perché
indica scarso rispetto dell’organo commissariale nei confronti delle autorità
locali”.