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mercoledì 6 novembre 2013

Confronto sul depuratore fra comune di Lipari e struttura commissariale. Comunicato del comune.

COMUNICATO STAMPA
Oltre tre ore e mezza di confronto sereno nel tono e nel modo  ma anche stringente, appassionato, fermo e determinato, in particolare nelle dichiarazioni finali del Sindaco. Il confronto è avvenuto fra, da una parte, il Sindaco Marco Giorgianni, il Presidente del Consiglio Sabatini, la Commissione consiliare Rifiuti, reflui e acqua con il suo Presidente Russo e la Commissione consiliare Urbanistica  col  Presidente Profilio, i Consiglieri Orifici, Casilli, Carnevale, Gugliotta, Biviano, Fonte, D’Alia, Lo Cascio, Portelli e Berté i tecnici comunali geom. Spartà e geom. Sulfaro, dall’altra l’equipe del Commissario con l’ing. Antonio Cirati responsabile del procedimento, l’ing. Pietro Certo, direttore dei lavori  e i suoi supporti ing. Agrestini e dott. Nico Russo, i progettisti ing. Fabrizio Parboni Arquati e ing. Pietro Agnello.
L’ing. Cirati e l’ing. Parboni Arquati illustrano il punto di vista del Commissario. Si parte con l’ing. Cirati dal progetto definitivo approvato nella conferenza di servizio del dicembre 2010 con tutte le autorizzazioni necessarie fra cui quelle del Comune di Lipari ed alcune prescrizioni affidate a chi vincerà l’appalto e dovrà redigere la progettazione esecutiva. Fra queste prescrizioni ci sono le migliorie che vengono apportate nella redazione del definitivo e quindi non possono essere considerate –viene chiarito - innovative rispetto al definitivo ma solo una sua attualizzazione. Successiva alla conferenza di servizi è arrivata solo la richiesta del Genio Civile che ha voluto riconoscere il depuratore di Lipari come opera strategica cioè come opera che anche  in fase critica deve mantenere la sua operatività. Quindi ribadisce l’ing. Cirati, rispondendo ad una precisa richiesta del Sindaco, la progettazione esecutiva si è mossa rigorosamente all’interno delle scelte fatte nel definitivo pur con alcune modifiche già previste in sede di conferenza che si sono rivelate necessarie e migliorative ma non tali da modificare significativamente il progetto che aveva ottenuto le autorizzazioni e le approvazioni.
Delle modificazioni ne parla l’ing. Parboni Acquaro. Esse sono soprattutto tre: quelle riguardanti la vasca di Marina lunga collocata inizialmente nella zona della stazione aliscafi, la vasca di Canneto collocata ad Unci e l’impianto centrale di Canneto dentro. La vasca di Marina lunga viene in un primo momento eliminata per trasferire i reflui all’impianto di sollevamento del Cimitero in località Santa Caterina, in un secondo momento viene eliminata definitivamente e l’impianto di Santa Caterina è stato sostituito da una struttura che conduce direttamente all’impianto di depurazione di Canneto dentro. Anche la vasca di Unci nel progetto esecutivo è stata eliminata definitivamente  ed è stata integrata nell’impianto di Canneto dentro.
Infine il depuratore di Canneto dentro. Nel progetto esecutivo è stato reso più compatto e spostato più a valle in modo da ridurre significativamente la cementificazione della parete montuosa sostituendo gran parte della escavazione con iniezioni di cemento. Inoltre si è trasferita ogni tipo di attività di depurazione dall’esterno all’interno eliminando rumori ed odori. Proprio per questo l’area di rispetto intono all’impianto può essere ridotta al minimo permettendo la realizzazione, in prospettiva, dell’area artigianale.
Diversi gli interventi dei Consiglieri che, pur riconoscendo i miglioramenti apportati dal progetto esecutivo rispetto al progetto definitivo, hanno ribadito le critiche rispetto alla scelta della località e soprattutto la preoccupazione circa l’onerosità della gestione di questa struttura ed il rischio che una gestione che non sia a norma finisca col fare riemergere quei difetti, come i rumori e gli odori, che oggi sulla carta sembrano scongiurati.
Concludendo i lavori il Sindaco ha voluto sintetizzare il giudizio dell’Amministrazione a questo punto della procedura di realizzazione dell’opera e allo stato dell’informazione. Innanzitutto ha voluto ribadire che pur tenendo conto di tutte le migliorie apportate al progetto e le rassicurazioni date dal responsabile del procedimento e dai progettisti continua a non condividere la collocazione scelta probabilmente da imputare più che al Commissario alla dirigenza che ha gestito l’Amministrazione liparese negli anni passati. Comunque, il Sindaco, si è dichiarato altrettanto convinto che l’opera non può più essere rinviata come si è visto chiaramente quest’estate quando la chiusura per sequestro giudiziario dello scolmatore di Santa Caterina e l’impedimento di accesso ai tecnici comunali anche per la sola manutenzione, creò disagi notevoli nella popolazione con rigurgiti di liquami per le strade sia a Lipari che a Canneto.
Per questo, più che avviarci per la strada avventurosa – visto che a quanto risultava vi erano dal punto di vista formale e legale i poteri per agire - della contrapposizione aprioristica all’azione del Commissario, come pure molti sollecitavano, abbiamo scelto la strada del confronto e verificare con la struttura commissariale se ci fossero la possibilità e le condizioni per portare delle migliorie ad un progetto che aveva ormai tutti i pareri necessari. Oggi, sulla base di quanto ci è stato illustrato possiamo dire che delle migliorie significative sono state apportate come l’abolizione definitiva delle vasche di Marina lunga a Lipari e di Unci a Canneto, l’abolizione di ogni impianto di trattamento esterno dei liquami, la compattazione dell’impianto che ne riduce la dimensione e sembra renderlo compatibile con la progettata area artigianale, le dimensioni ridotte dello sbancamento della parete montuosa a fianco del progettato depuratore.
Di contro, ha continuato il Sindaco, non sono per niente tranquillo su alcuni aspetti che non risultano per nulla chiariti in questo incontro a cominciare dalla gestione di questo impianto ed in particolare dei costi di gestione. Già abbiamo un gravissimo problema col costo idrico che facciamo fatica a sostenere se, a questa criticità, dobbiamo aggiungere anche un costo esorbitante del sistema fognario temo fortemente che non riusciremo a sostenere questo peso malgrado i successi riportati, sul piano delle entrate, con l’approvazione (ancora solo per decreto) della nuova imposta di sbarco. Per questo chiedo formalmente, afferma il Sindaco, una perizia sul costo di gestione dei due impianti di depurazione di Lipari e Vulcano visto che, se pur approssimativamente, ci comunicate che il costo di realizzazione dei depuratori di  Lipari e di Vulcano compreso il dissalatore di Vulcano si aggirerà sui 19 milioni di euro e quello del dissalatore di Lipari sui 16 milioni ( compresi i cinque milioni) della centralina fotovoltaica di Monte Sant’Angelo. Forse proprio il costo di gestione dell’impianto rappresenterà in futuro il vero terreno di confronto visto che ben poco si potrà fare ormai in ordine alla sua collocazione.
Inoltre, aggiunge il Sindaco, ci si aspetta di conoscere una proposta per lo smaltimento del terreno che verrà rimosso a Canneto dentro che, se anche in volume ridotto rispetto a quanto previsto nel progetto definitivo ( dai 70 mila mc del definitivo ai 16 mila dell’esecutivo), rimane comunque consistente. Per questo non ci risultano deroghe a favore del Commissario e l’Amministrazione non intende abdicare alle sue competenze sul territorio.

Infine, dichiara il Sindaco, non posso non deplorare quanto è venuto alla luce nel corso di questa seduta. La documentazione circa il progetto esecutivo presentata a firma del Commissario Pelaggi nel corso del mese di ottobre, malgrado quanto dichiarato dallo stesso Commissario nella lettera ufficiale di trasmissione, non era né completa né quella definitiva che ci è stata invece consegnata nel corso della riunione, brevi manu, su dischetto dal progettista ing. Parboni Acquaro. Giudico questo un fatto grave perché indica scarso rispetto dell’organo commissariale nei confronti delle autorità locali”.

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