COMUNICATO STAMPA
L’attività Mare Sicuro 2015 si è svolta dal 22
giugno al 13 settembre, secondo le disposizioni impartite dal Comando Generale
del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Nel periodo in riferimento, il servizio di
controllo e vigilanza di tutto il litorale di competenza, è stato garantito
mediante l’impiego dei mezzi terrestri in dotazione e, via mare, delle
dipendenti 12 unità navali. In tal
senso particolarmente significativa e pagante si è rivelata la scelta di
ridislocare un battello pneumatico presso il sorgitore di Portorosa. Scelta
strategicamente utile anche in relazione alla vicinanza alla Riserva Naturale
Orientata Laghetti di Marinello, in considerazione dell’elevata presenza di
unità da diporto ed in relazione alla forte vocazione turistica di detta area. Appare
opportuno evidenziare, inoltre, che detta unità è stata determinante anche per
l’espletamento di diverse operazioni di assistenza e soccorso ad unità da
diporto e bagnanti in difficoltà.
L’attività
preparatoria svolta agli inizi dell’operazione “Mare Sicuro 2015”, ha fornito
un notevole apporto all’attività operativa, con particolare riguardo al
rapporto di collaborazione avuto con le amministrazioni locali, concessionari e
gestori di approdi turistici, i quali opportunamente sensibilizzati con
riunioni e comunicazioni varie, hanno prontamente posto in essere tutte le
attività di propria competenza necessarie alla tutela dell’ambiente marino e
della sicurezza della navigazione e della balneazione.
L’attività espletata dalle pattuglie via
terra, atta ad accertare le condizioni di sicurezza dei bagnanti e degli utenti
del mare, ha consentito un capillare controllo degli stabilimenti balneari e
delle spiagge libere che, in ragione delle verifiche preventive fatte sugli stessi
ed all’attività di sensibilizzazione, ha certamente favorito una più attenta
attività di vigilanza da parte degli stessi assistenti ai bagnanti ivi
preposti, con il risultato di una proficua collaborazione con questo Comando.
Sono state monitorate tutte le spiagge libere
che ricadono nell’ambito di giurisdizione anche al fine di verificare
l’attivazione del servizio di salvamento ed il posizionamento degli
apprestamenti di sicurezza da parte dei Comuni competenti. Nell’ambito di detta
attività si è avuto modo di verificare che numerosi Comuni costieri hanno
incontrato non poche difficoltà per l’istituzione di presidi di salvamento
presso le spiagge libere.
In particolare durante la settimana del
ferragosto, quando si è registrato il maggiore afflusso di bagnanti sui
litorali di competenza, si è proceduto ad effettuare mirati controlli in
materia di sicurezza della navigazione, verificando il rispetto delle
pertinenti normative con particolare riferimento alle tabelle d’armamento, al
numero di passeggeri trasportati in relazione alla certificazione di sicurezza,
avendo specifico riguardo alle unità di modesto tonnellaggio che effettuano
piccole crociere, escursioni costiere, gite turistiche etc., nonché controlli
sul rispetto delle vigenti disposizioni normative che disciplinano l’attività
di locazione e noleggio delle unità da diporto.
Svariati controlli sono stati effettuati
presso le foci dei fiumi e dei torrenti con lo scopo di prevenire eventuali
sversamenti in mare di sostanze illecite quali potenziali fonti di pericolo per
la salute pubblica.
A tale proposito si ritiene opportuno
evidenziare che nel corso della trascorsa stagione balneare sono pervenute
numerose segnalazioni da parte di bagnanti, diportisti, utenti del mare in
genere, in relazione a presunti inquinamenti dell’ambiente marino in numerose
località ricedenti nella giurisdizione di questo Comando. in relazione a tale
circostanza è stata espletata una intensa attività di accertamento, anche
tramite prelievi e campionamenti di acqua presso gli specchi acquei
interessati, con il coinvolgimento dell’ARPA e delle amministrazioni comunali
interessate, in particolar modo nei casi in cui le segnalazioni hanno riguardato
versamenti in mare di reflui fognari non depurati. In tali circostanze,
peraltro, l’intervento della scrivente Capitaneria ha indotto le
amministrazioni comunali ad adottare i provvedimenti di interdizione della
balneazione degli specchi acquei interessati, a tutela della salute pubblica.
L’attività ispettiva è stata svolta anche a
tutela delle risorse ittiche con controllo della filiera della pesca dal
prelievo della risorsa alla commercializzazione del prodotto, con particolare
riguardo alla repressione della pesca illegale. In relazione a detti controlli
di particolare rilievo è stata l’attività di sequestro di 30 Km. circa di reti da posta derivanti del tipo illegale,
effettuata presso l’isola di Alicudi, ed il sequestro di circa 27 tonnellate di prodotto ittico
appartenente alla specie tonno rosso, catturate illegalmente da un unità da
pesca non autorizzata a tale tipo di attività.
Durante l’operazione, sono state accertate
numerose infrazioni, opportunamente sanzionate, inerenti prevalentemente limiti
di navigazione dalla costa, dotazioni degli stabilimenti balneari, violazioni
al codice della nautica da diporto, al regolamento che disciplina la fruizione
della Riserva naturale orientata di Marinello, ed alla vigente normativa in
materia di pesca sportiva ricreativa.
Attività di vigilanza e controllo presso
i depuratori dei reflui provenienti dalla pubblica fognatura, scarichi abusivi,
tutela ambientale.
È continuata anche nel corso del 2015 l’attività
con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente - Struttura
territoriale di Messina, per la verifica sul funzionamento dei depuratori dei
reflui urbani, mantenuti e gestiti dai comuni che ricadono nell’ambito della
giurisdizione. L’attività scaturisce dalla necessità di effettuare una specifica
azione di vigilanza e controllo del territorio con l’obiettivo di porre in
essere un monitoraggio sistematico della fascia costiera di giurisdizione,
anche al fine di prevenire e reprimere ogni eventuale condotta illecita
perpetrata ai danni dell’ambiente marino-costiero e del demanio marittimo.
Detta attività, già iniziata nel 2012, è stata espletata
presso tutti Comuni costieri ed è prioritariamente finalizzata alla verifica
del possesso da parte delle amministrazioni comunali, dei titoli autorizzativi
all’occupazione delle aree demaniali marittime e degli specchi acquei tramite
le condotte sottomarine degli scarichi in mare, e delle prescritte
autorizzazioni allo scarico dei reflui urbani depurati ai sensi del D.Lgs.
152/2006 verificando, altresì, il corretto funzionamento degli impianti di
depurazione.
Con tali controlli il personale militare dipendente ha, pertanto,
verificato anche il corretto funzionamento del ciclo depurativo, la
manutenzione e tenuta degli impianti, quindi, ha provveduto alla verifica della
rispondenza degli scarichi ai limiti fissati dalla vigente normativa ed il
regolare smaltimento dei rifiuti prodotti.
In relazione alle attività in parola si è proceduto,
altresì, già nel corso dell’anno 2014 al sequestro dei depuratori comunali di Gioiosa marea e San Giorgio e nell’anno 2015 dei comuni di Oliveri e Patti, congiuntamente alla Polizia di stato del
Commissariato di Patti. Inoltre sempre nel corso del 2015 è stato posto sotto
sequestro preventivo l’impianto di depurazione del comune di Torregrotta.
Si è, complessivamente proceduto a redigere n. 9 informative di reato inoltrate alle
competenti Procure della Repubblica, in quanto i titolari/gestori degli
impianti di depurazione comunale, seppure a conoscenza che i reflui urbani non
subivano un adeguato trattamento di depurazione, non hanno posto in essere
alcuna efficace iniziativa diretta a migliorarne l’effetto depurativo, omettendo
di compiere quegli atti di ufficio necessari alla tutela della salute pubblica,
e rendendosi responsabili di una illecita gestione di rifiuti (vaglio e fanghi
derivanti dal processo depurativo stoccati e non smaltiti nei modi e tempi
previsti dalla vigente normativa).
In particolare, in merito alla irregolare gestione dei
rifiuti prodotti dai depuratori, nell’ultimo biennio sono stati effettuati
sequestri presso i depuratori dei comuni di Furnari, Rometta e Saponara.
Tra dette irregolarità si evidenzia, altresì, quella
relativa ad alcuni territori comunali che sono del tutto sprovvisti di impianti
di depurazione e che, pertanto, sversano i reflui urbani direttamente
all’interno di torrenti e conseguentemente nel corpo recettore mare, questo è
il caso accertato presso il comune di Monforte
San Giorgio.
Si è proceduto pertanto a contestare le seguenti
fattispecie di reato: getto pericoloso
di cose in mare, danneggiamento, occupazione abusiva di suolo demaniale
marittimo, omissione di atti d’ufficio ed abuso d’ufficio, deposito
incontrollato/abbandono di rifiuti non pericolosi.