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giovedì 27 giugno 2024
Gruppo C&T presenta il Corner LIS per passeggeri sordi
Con queste parole Pietro Franza, AD del Gruppo Caronte & Tourist, ha commentato l’attivazione del Corner LIS, la nuova iniziativa realizzata d’intesa con l’ENS (Ente Nazionale Sordi) di Messina, rivolta ai passeggeri con deficit sensoriale uditivo, presentata stamattina, presso l’Auditorium aziendale, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato un interprete LIS.
“Un mare di ascolto” è l’immagine con cui il Gruppo ha voluto descrivere l’iniziativa.
Da oggi un interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana) sarà contattabile tramite messaggio o videochiamata, su Whatsapp, FaceTime e Telegram, per fornire ai passeggeri sordi ogni informazione utile circa le prenotazioni, l’acquisto di un biglietto e il viaggio in nave.
Il servizio è disponibile tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 08:00 alle 20:45. Basta che l’utente invii un messaggio per essere ricontattato dall’operatore LIS tramite videochiamata entro le 24 ore.
È altresì possibile videochiamare direttamente l’operatore LIS nei seguenti giorni e orari: martedì, dalle 8:30 alle 13:30; giovedì, dalle 13:30 alle 15:30; sabato, dalle 8:30 alle 20:45.
In caso di assenza di copertura di rete o eccessivo traffico telefonico, il cliente sarà ricontattato entro la stessa giornata, e non oltre 24 ore dalla richiesta.
Tra i deficit sensoriali la sordità non è tra quelli immediatamente percepibili all’esterno, con la conseguenza che, pur avendo un impatto trasversale sui soggetti che ne sono portatori, è riconoscibile solo al momento di una comunicazione diretta.
“L’OMS stima che 466 milioni di persone nel mondo siano affette da ipoacusia. In Italia sono circa 5 milioni, con il 20% di casi severi o medio-gravi. – ha ricordato Santi Cuzzupè, formatore interprete madrelingua LIS - La sordità non colpisce solo l’udito ma influenza la capacità di comunicare, creando potenziali condizioni di solitudine e isolamento sociale. Il Gruppo C&T, attento all’inclusione sociale, ha attivato il Corner LIS a distanza per offrire piena fruibilità dei servizi alle persone sorde, rispettando il loro canale comunicativo naturale”.
Per Tiziano Minuti, HR Manager e Responsabile della Comunicazione di C&T l’iniziativa è “un ulteriore tassello utile a costruire una società più inclusiva dal punto di vista comunicativo garantendo alle persone sorde la piena accessibilità ai servizi e alle risorse”.
La lingua dei segni (riconosciuta ufficialmente nel nostro Paese) è fondamentale per l’abbattimento delle barriere della comunicazione e la piena inclusione delle persone sorde - ha ricordato Minuti - ma anche “per garantire tutti i diritti di cittadinanza, che andrebbero declinati ogni giorno e in ogni contesto, se vogliamo costruire una comunità della quale ogni persona, nella propria unicità, si senta parte e nella quale possa offrire il proprio contributo per l’affermazione del bene comune. Questa è la filosofia che ha ispirato l’iniziativa che oggi presentiamo, una iniziativa che intende gettare un ponte di dialogo e di inclusività con quella che è una parte - forse minoritaria ma certo importante e meritevole di ogni riguardo e considerazione - della nostra clientela”.
“Tra i deficit sensoriali – ha ricordato il Presidente dell’ENS di Messina, Giuseppe Previti - la sordità non è tra quelli immediatamente percepibili all’esterno, con la conseguenza che, pur avendo un impatto trasversale sui soggetti che ne sono portatori, è riconoscibile solo al momento di una comunicazione diretta. Viaggiare per questo può essere spesso difficile. Ecco perché giudichiamo estremamente positiva e meritevole l’iniziativa del Gruppo Caronte & Tourist Ci auguriamo che sia continuativa, longeva e d’esempio per altre iniziative private di utilità pubblica”.
Incendi, la Regione rinnova e finanzia con 2,5 milioni l’accordo con i Vigili del fuoco. Schifani: «Più squadre e risorse per la prevenzione e il contrasto»
«Anche quest’anno – dice il presidente Renato Schifani – abbiamo rinnovato l’accordo con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per un’azione più forte e sinergica contro gli incendi boschivi. Sono state impegnate maggiori risorse che ci consentiranno di potenziare la presenza di personale e mezzi rendendola più capillare sul territorio, soprattutto nei luoghi più distanti dai distaccamenti. In questo contesto abbiamo esteso la durata della campagna antincendio dal 15 maggio al 31 ottobre e possiamo contare, come regione, su 120 nuovi mezzi e 190 postazioni del Corpo forestale e su oltre 300 squadre di volontari della Protezione civile con una dotazione aggiuntiva di ulteriori 70 veicoli. Nel frattempo, prosegue il progetto della control room regionale unica per le emergenze che dal prossimo anno unirà le forze di Protezione civile e Corpo forestale, anche con l'utilizzo di sistemi all'avanguardia per il monitoraggio del territorio in un'ottica sinergica di prevenzione».
Nel 2023 le squadre aggiuntive impegnate erano 14, quest’anno diventano 19 con una forza lavoro di 116 persone. In particolare, le nuove postazioni attivate saranno a Ragalna (Catania), Piazza Armerina (Enna), Santo Stefano di Camastra (Messina), Custonaci e Pantelleria (Trapani) che si aggiungono a quelle di Agrigento e Cammarata, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina e Vulcano, Palermo, Montemaggiore Belsito e Ustica, Ragusa, Siracusa, Trapani e Favignana. Tutte le unità, composte da cinque elementi ciascuna, saranno operative dalle 8 alle 20, mentre a Ustica, Vulcano e Pantelleria 24 ore su 24 (dal primo al 31 agosto).
A firmare la convenzione, per la Regione, l’assessore al Territorio e ambiente, Elena Pagana, il capo della Protezione civile, Salvo Cocina, il comandante del Corpo forestale, Giuseppe Battaglia; per il ministero dell’Interno, il vice prefetto vicario di Palermo, Anna Aurora Colosimo; per il corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il direttore regionale Gaetano Vallefuoco. Tra gli obiettivi dell’accordo quello di limitare l’insorgenza di danni al patrimonio naturalistico e ai beni, di contribuire alla sicurezza della collettività e di potenziare le strutture di coordinamento coinvolte, in particolare la Sala operativa unificata permanente della Regione. Le operazioni di spegnimento saranno coordinate dal Corpo forestale e dai Vigili del fuoco con il supporto delle squadre di volontariato antincendio formate, attrezzate e sovvenzionate, anche per le spese di consumo, dal dipartimento regionale della Protezione civile. Tali squadre potranno intervenire direttamente nei casi di piccoli focolai.
Agli interventi da terra si aggiungono quelli per via aerea con l’utilizzo di dieci elicotteri leggeri noleggiati dalla Regione e uno in convenzione con l’Arma dei Carabinieri che sono dislocati in aree strategiche e potranno approvvigionarsi nelle 50 nuove vasche di rifornimento. Avranno, inoltre, il supporto, all’occorrenza, della flotta aerea nazionale: canadair ed elicotteri pesanti. Importante azione di prevenzione è quella di presidio e pattugliamento delle aree a rischio svolta da ulteriori squadre di volontari di Protezione civile su percorsi indicati dal Corpo forestale o dai sindaci. Diverse prefetture e questure hanno organizzato attività di presidio e di vigilanza delle aree a rischio nelle giornate da "bollino rosso".
Festeggiano il compleanno...
Ricordando... Angelo Biviano
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
Oggi, 27 giugno: San Cirillo d'Alessandria
Cirillo fu l'intrepido difensore della divina maternità di Maria, il trionfatore di quel concilio di Efeso che mise fine a un'insidiosa controversia teologica che aveva contrapposto per anni le due sedi più prestigiose dell'oriente: quella di Alessandria, in Egitto, della quale era vescovo Cirillo, e quella patriarcale di Costantinopoli, retta da Nestorio. Il patriarca Nestorio, intelligente e astuto la sua parte, si era fatto portavoce di un'idea che, di primo acchito, poteva apparire una sottigliezza bizantina, ma che in realtà smantellava uno dei dogmi chiave del cristianesimo: l'incarnazione.
Nestorio si era messo a contestare il titolo di Theotokos, cioè «madre di Dio», con il quale veniva onorata la Vergine Maria. «Tutt'al più affermava Nestorio la potremmo chiamare madre di Cristo, cioè Christotókos». Gli pareva assurdo che una donna potesse essere madre di Dio.
La realtà era che quel Gesù che Maria aveva dato alla luce nella grotta di Betlemme, era lo stesso Verbo vivente, generato dalla stessa sostanza del Padre e che nel tempo si era fatto carne. Era insomma Figlio di Dio. L'incarnazione non era una pura unità di relazione di due persone in Cristo, quella divina e quella umana, ma un'unione sostanziale, ipostatica come dicono i teologi. Quindi Maria è madre di Dio: questo insegnava da sempre la chiesa universale. Proclamando queste tesi, Cirillo si oppose alle novità di Nestorio: prendeva il via così una contesa aspra e serrata, nella quale si intromise anche l'imperatore di Costantinopoli, minacciando prima di esilio il vescovo di Alessandria e passando poi alle vie di fatto, che per Cirillo vollero dire qualche mese di duro carcere.
Ma il grande vescovo non si lasciò intimorire; per la difesa dell'integrità della fede cristiana egli era disposto a tutto: «Noi per la fede di Cristo fece sapere a Nestorio siamo disposti a subire tutto: le catene, il carcere, tutti gli incomodi della vita, e la stessa morte».
Battagliero più che mai, Cirillo diede fondo a tutto il suo coraggio, controbattendo con acume e con dovizia di motivi tutti i sofismi di Nestorio, il quale, a corto di argomenti, non trovò di meglio che aizzargli contro i suoi seguaci i quali gli affibbiarono per spregio l'appellativo di «faraone».
Allora Cirillo si appellò all'autorità del vescovo di Roma. «Degnateci di dirci scriveva a Celestino I se dobbiamo restare in comunione con Nestorio o se dobbiamo cessare ogni relazione».
Il papa gli rispose affidandogli la difesa dell'ortodossia. Intanto l'imperatore di Costantinopoli, sperando nella vittoria di Nestorio, decideva di convocare a Efeso un concilio per porre fine alle diatribe teologiche che minacciavano di esplodere cruentemente in altre sedi. Ma le cose non andarono come l'imperatore sperava e, nonostante il suo appoggio, il patriarca Nestorio uscì da Efeso sconfitto. Cirillo, dotato di profonda cultura teologica, fu abilissimo nel confutare le posizioni eretiche del suo avversario e nel far brillare in tutta la sua chiarezza la dottrina della chiesa cattolica, così come appariva dalla rivelazione.
«L'Emmanuele consta con certezza di due persone aveva spiegato all'assemblea attenta e desiderosa di essere illuminata: di quella divina e di quella umana. Tuttavia il Signore Gesù è uno, unico vero figlio naturale di Dio, insieme Dio e uomo; non un uomo deificato, simile a quelli che per grazia sono resi partecipi della natura divina, ma Dio vero che per la nostra salvezza apparve nella forma umana». Con questa illuminante sintesi di pensiero riuscì a convincere la quasi totalità dei padri conciliari a proclamare Maria madre di Dio, Theotokos. Ai legati, inviati del papa, non restò che sanzionare, e con grande gioia, i decreti dell'assemblea. Il concilio di Efeso si narra finì con una grande fiaccolata in nome di Maria, la vera trionfatrice dell'assise, e alla cui esaltazione Cirillo dedicò alcuni dei suoi più straordinari e appassionati sermoni.
Cirillo, teologo acuto e polemista indomito, fu anche un valido pastore d'anime. Usò infatti gran parte della sua intelligenza nello sminuzzare a uso dei semplici fedeli i concetti, non sempre accessibili, della dottrina cristiana. Accanto alle opere esclusivamente di speculazione teologica, ci sono state tramandate centocinquantasei Omelie sul Vangelo di Luca e le Lettere pastorali. I meriti del battagliero vescovo stanno comunque nella sua tenace fermezza posta alla difesa dell'ortodossia e nella santità di vita. Tali meriti, almeno in occidente, gli vennero però riconosciuti piuttosto tardi. Il suo culto venne infatti esteso a tutta la chiesa latina soltanto sotto il pontificato di Leone XIII (1882) e in tale data gli venne anche conferito il meritatissimo titolo di dottore della chiesa.
MARTIROLOGIO ROMANO. San Cirillo, vescovo e dottore della Chiesa, che, eletto alla sede di Alessandria d’Egitto, mosso da singolare sollecitudine per l’integrità della fede cattolica, sostenne nel Concilio di Efeso i dogmi dell’unità e unicità della persona in Cristo e della divina maternità della Vergine Maria.
mercoledì 26 giugno 2024
Michelle Hunziker, una sirena nel mare delle Eolie
Tre delle foto, pubblicate sul suo profilo fb, da dove le abbiamo riprese, sono state scattate, in questi giorni, alle ex cave di pomice
L’estate bollente di Elodie e Andrea Iannone al largo della Sicilia (da https://amp.tgcom24.mediaset.it/tgcom24-app/article/83933515)
Dopo le nozze di Diletta Leotta la coppia in barca con Elisabetta Canalis e il fidanzato
Elodie e Andrea Iannone navigano in un mare d’amore. La cantante, dopo aver ricoperto il ruolo di damigella d'onore al matrimonio di Diletta Leotta e Loris Karius, ha scelto di prolungare il suo soggiorno nelle incantevoli isole Eolie. Insieme al compagno Andrea Iannone, si sta godendo un meritato periodo di riposo, immergendosi nella tranquillità e nelle bellezze naturali al largo della Sicilia. Con loro in barca ci sono anche Elisabetta Canalis e Georgian Cimpeanu.
Elodie e Iannone in barca con la Canalis Bagni di sole, tuffi in mare e grandi risate per Elodie e Andrea Iannone che si godono qualche giorno di relax in barca con l’amica Elisabetta Canalis e il fidanzato Georgian Cimpeanu. La ex velina si è resa protagonista di un siparietto con un pescatore e la cantante l’ha filmata. Ma ci sono anche momenti romantici e appassionati per Elodie da condividere con il suo pilota del cuore. Tra baci e coccole i due navigano felici. E chissà se dopo aver partecipato alle nozze di Diletta Leotta e Loris Karius pensano anche ai loro fiori d’arancio. Intanto nei pensieri di Elodie c'è quello di diventare mamma.Elodie e Iannone si sposano? Elodie e Andrea Iannone stanno insieme da quasi due anni, hanno iniziato a convivere ma fino a poco tempo fa non sembravano pensare alle nozze. "Mi suona strano che due innamorati debbano firmare un contratto: dovrebbe essere sufficiente stare insieme per far valere i diritti di coppia" ha detto la cantante e anche il pilota pare condividere la stessa opinione. "Al momento sono concentrato sul rientro e il mio prossimo futuro: non faccio più programmi a lungo termine, in passato mi è crollato tutto e mi ha fatto male due volte. Ma sicuramente, nel mio futuro c’è anche una famiglia" ha dichiarato Iannone
Eolie: controlli straordinari dei carabinieri. Undici denunce e sedici giovani segnalati quali assuntrici di droghe.
Legione Carabinieri Sicilia
Comando Provinciale di Messina
Comunicato stampa del 26 giugno 2024
Compagnia Carabinieri Milazzo
I Carabinieri della Compagnia di
Milazzo hanno predisposto straordinari servizi di controllo su tutto il
territorio dell’arcipelago eoliano. Sono stati pertanto predisposti
pattugliamenti e posti di controllo, attuati anche nelle ore notturne, volti
alla prevenzione e contrasto dei reati, con riferimento ai delitti predatori, all’uso e allo spaccio di
stupefacenti, alle violazioni al Codice
della Strada e alle condotte illecite che possono pregiudicare la sicurezza
dei cittadini.
Durante
le verifiche stradali, i militari dell’Arma hanno controllato più di 360 persone
e circa 250 veicoli con la contestazione di numerose violazioni al Codice
della Strada,
anche per infrazioni che mettono in pericolo l’incolumità di automobilisti e
pedoni. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale i
Carabinieri di Vulcano hanno denunciato – a vario titolo – quattro persone, di
cui due per guida sotto l’influenza di
alcool, una per guida sotto
l’influenza di sostanze stupefacenti e una per porto illegale di coltello. Inoltre a carico di due individui i Carabinieri di Vulcano e Stromboli
hanno proceduto per ubriachezza
molesta, in quanto trovati ubriachi ad infastidire turisti e
passanti sulla pubblica via. A seguito delle violazioni accertate, i Carabinieri hanno sequestrato
amministrativamente 14 veicoli e decurtato 70 punti dalle patenti di guida dei
contravventori.
Nell’ambito
dell’attività antidroga, i Carabinieri delle Stazioni di Lipari e Vulcano hanno
denunciato due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, poiché trovati in possesso di droghe in parte suddivise in
dosi pronte per la cessione. 17 giovani, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni,
sono stati trovati in possesso di modiche dosi di droga e, pertanto, segnalati
alla Prefettura di Messina quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Nel corso di ispezioni effettuate unitamente a
personale dell’A.S.P. di Messina alle attività di ristorazione, i titolari di tre
ristoranti sono stati denunciati per tentata frode in commercio. Nel
corso delle verifiche, è stato accertato che i gestori dei locali avevano
tentato di somministrare prodotti surgelati anziché freschi come constatato
dalla disamina dei menù.
A Stromboli e Vulcano infine, sei turisti sono stati
segnalati per aver violato l’ordinanza sindacale che interdice l’accesso in
prossimità del cratere.
Festeggiano il compleanno...
Oggi, 26 giugno: San Vigilio
Nato a Trento da una famiglia romana, vissuta nell'Urbe a sufficienza per acquistare i diritti della cittadinanza, fu mandato a studiare ad Atene; ritornato a Trento fu consacrato vescovo in età così precoce da risultare inusuale anche per quei tempi. Costruì una chiesa che dedicò ai SS. Gervasio e Protasio (19 giu.), ricevendo da S. Ambrogio le reliquie.
È tuttora conservata una lettera di Ambrogio, metropolita della regione, a Vigilia, dove il vescovo di Milano invita quello di Trento a opporsi all'usura, a scoraggiare i matrimoni tra cristiani e pagani, a dare ospitalità agli stranieri, specialmente ai pellegrini. Nelle vallate trentine e dell'Alto Adige c'erano ancora molti pagani cui Vigilie predicava di persona; Ambrogio gli mandò in aiuto tre missionari — Sisinnio, Martirio e Alessandro (29 mag.) — che subirono il martirio nel 395. Dopo questo fatto Vigilie inviò una breve lettera a S. Simpliciano (16 ago.), vescovo di Milano succeduto ad Ambrogio, e una più dettagliata a S. Giovanni Crisostomo (13 set.), che forse aveva conosciuto ad Atene, in cui descriveva l'accaduto. In queste lettere diceva quanto egli invidiasse questi martiri e lamentava che la sua indegnità gli precludesse la condivisione di una simile sorte. Subì il martirio dieci anni più tardi: nel 405 stava predicando nella remota Val Rendena, quando abbatté una statua di Saturno, il dio dell'agricoltura; i contadini infuriati, timorosi di perdere il raccolto, lo lapidarono. Trento rivendica il possesso delle sue reliquie insieme a quelle di sua madre e dei suoi fratelli, ma è probabile che siano state traslate a Milano nel xv secolo.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Trento, san Vigilio, vescovo, che, ricevute da sant’Ambrogio di Milano le insegne del suo mandato e una istruzione pastorale, si adoperò per consolidare nel suo territorio l’opera di evangelizzazione ed estirpare a fondo i residui di idolatria; si tramanda poi che abbia subito il martirio per la fede in Cristo, colpito a morte da rozzi pagani.
martedì 25 giugno 2024
Si conclude con successo il Recruiting Day dei Centri per l’Impiego di Lipari e Milazzo, già partite le assunzioni
Le posizioni last minute rilevate dalle Associazioni e messe a disposizione dei candidati, sono state circa 33. Tra queste figuravano opportunità come chef, aiuto cuochi/pasticceri, baristi, camerieri di sala, receptionist, addetti alle pulizie e autisti/tuttofare.
Durante la giornata, sono stati prenotati 36 colloqui, dei quali 20 candidati sono stati selezionati, e alcuni risultano già essere stati assunti. Questo risultato evidenzia l'efficacia dell'evento nel favorire l'occupazione e nel rispondere tempestivamente alle esigenze delle aziende locali.
I rappresentanti delle Associazioni si sono dichiarati soddisfatti del servizio offerto ai propri associati, sottolineando come l'iniziativa abbia contribuito a rispondere in modo concreto alle necessità di personale qualificato. Anche i referenti dei Centri per l’Impiego hanno espresso soddisfazione per il successo dell'evento, che ha permesso di potenziare ulteriormente la loro azione di matching tra domanda e offerta di lavoro.
"Il successo di questo Recruiting Day ci spinge a voler replicare il modello in vista della stagione turistica 2024 e a considerare l'esportazione dell'iniziativa su altri territori", hanno dichiarato gli organizzatori. "L'obiettivo è di continuare a supportare l'occupazione locale e valorizzare le competenze dei nostri residenti."
L'evento ha dimostrato come la collaborazione tra enti pubblici e associazioni di categoria possa generare risultati significativi, creando opportunità concrete per chi cerca lavoro e soddisfacendo le necessità di personale delle aziende locali.
Vulcano ringrazia Diletta Leotta
Con grande gioia e riconoscenza desideriamo esprimerti il nostro più sincero ringraziamento per aver scelto la nostra amata isola di Vulcano come luogo per celebrare il tuo matrimonio.
La tua presenza e il tuo evento hanno portato una luce su questa terra meravigliosa, donandole una notorietà che speriamo possa contribuire a risollevarla dalla situazione di difficoltà in cui si trova.
Il tuo gesto non solo ha arricchito Vulcano con la bellezza della tua celebrazione, ma ha anche acceso i riflettori sulle sue bellezze naturali e sulle sue potenzialità, permettendo a molte persone di scoprire e apprezzare il suo unico fascino.
Grazie a te, tanti occhi di tutto il mondo si sono posati su questa perla del Mediterraneo, infondendo speranza e ottimismo nella comunità locale.
Speriamo che Vulcano possa restare nel tuo cuore come un luogo di felicità e che il tuo esempio possa ispirare altri a scoprire e sostenere la nostra amata isola.
Con affetto e gratitudine,
La Fucina di Efesto - Proloco Vivivulcano e tutta la Popolazione di Vulcano
Festeggiano il compleanno...
Stromboli: Innalzato ad arancione il livello di allerta. Il vulcano in stato di disequilibrio
Il Dipartimento di Protezione civile nazionale ha disposto il passaggio del livello di allerta per quanto concerne lo Stromboli da giallo ad arancione. La decisione è stata adottata a seguito della riunione tecnica del 24 giugno, durante la quale i Centri di Competenza hanno evidenziato che molti dei parametri del monitoraggio vulcanico si attestano su valori alti e, talvolta, molto alti. per l'attività vulcanica dello Stromboli. In pratica, al di là delle varie rilevazioni che avvengono praticamente costantemente e che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. La riunione, presenti anche esponenti del Dipartimento della Protezione civile regionale e il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, era stata convocata in seguito alle attività del vulcano, ovvero una fase eruttiva iniziata nella giornata di domenica con un trabocco lavico sulla Sciara del Fuoco, poi rientrata, frequenti esplosioni nell’area craterica sud e un aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. Il passaggio del livello di allerta, infatti, è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza, che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino. L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. Il sindaco del Comune di Lipari sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano.
Vasta operazione antidroga nel messinese 112 arresti su disposizione e indagini dirette dalla DDA di Messina. Sequestrati beni per oltre 4 miliono di euro
Comunicato stampa
In data odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione, in Sicilia, Calabria, in altre località del territorio nazionale e in Spagna, a ordinanze di custodia cautelare nei confronti di oltre 110 persone (85 destinatarie della custodia cautelare in carcere e 27 agli arresti domiciliari), di cui 4 a cura della Polizia Penitenziaria, emesse dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica. Tra i destinatari delle misure cautelari, 16 sono già detenuti in carcere.
L'esecuzione dei provvedimenti restrittivi si pone a valle di tre distinte indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, a partire dal gennaio 2021 all'attualità; delle quali, una eseguita dai CC della Compagnia di Messina Sud, le altre due dalla Compagnia CC di Barcellona Pozzo di Gotto. Le articolate e complesse investigazioni hanno disvelato l'esistenza e la operatività di diverse organizzazioni criminali della città di Messina e del barcellonese, attive nel narcotraffico, con collegamenti con strutture criminali calabresi e soggetti attivi anche in Campania, Lombardia e all'estero. Nell'ambito delle tre attività investigative, sono stati, infatti, documentati diversi, stabili, canali di approvvigionamento della droga, con la Calabria, per la cocaina; con alcuni soggetti attivi nelle province di Napoli e Milano, nonché con la Spagna, per hashish; e con soggetti attivi nei Paesi Bassi, con riferimento allo spice, cannabinoide sintetico con effetto psicotropo estremamente dannoso per la salute. Le indagini articolate e complesse, si sono strutturate, utilizzando i tradizionali strumenti delle intercettazioni, telefoniche e ambientali; di servizi di osservazione e pedinamento con arresti e sequestri di sostanze stupefacente; delle dichiarazioni di soggetti che hanno avviato la collaborazione con l'autorità giudiziaria. Gli elementi raccolti, dunque, hanno disvelato l'organigramma di 4 tra le principali organizzazioni criminali operanti, dal 2020, nel traffico di stupefacenti e nella gestione di piazze di spaccio nei quartieri messinesi di Giostra, Santa Lucia Sopra Contesse, Villaggio CEP e Villaggio Aldisio, nonché nelle zone di Barcellona P.G. e di Milazzo.
In particolare, l'indagine delegata alla Compagnia Carabinieri di Messina Sud ha riguardato l'esecuzione di misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari a carico di 49 persone, gravemente indiziate -a vario titolo- per i delitti di "associazione finalizzata al narco traffico", "detenzione, coltivazione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "autoriciclaggio" e "porto e detenzione di armi clandestine". Sono stati delineati i ruoli e gli assetti di un gruppo criminale, ritenuto fra i più attivi nel narcotraffico nell'area peloritana, con significativi rapporti con organizzazioni criminali di altre regioni, riorganizzatosi e riaffermatosi sul territorio dopo una pregressa indagine sempre di questa Procura distrettuale e delegata ai CC di Messina che, il 19 luglio 2022 aveva portato all'arresto di 18 persone. Il sodalizio, con base operativa nel quartiere popolare messinese "Giostra" e con la disponibilità di armi, avrebbe smerciato, nel tempo, ingenti quantitativi di stupefacente, rifornendo plurime piazze di spaccio nei diversi quartieri nelle aree a Nord e à Sud del capoluogo e delle zone nebroidea e tirrenica della provincia, in particolare a Tortorici. Lo stupefacente sarebbe stato stoccato e custodito nelle abitazioni di alcuni sodali, strategicamente protette da impianti di videosorveglianza, inferriate e porte blindate, volti a ritardare i tempi di accesso delle Forze di Polizia durante le perquisizioni e consentire, nel frattempo, l'occultamento della droga e delle armi, realizzando veri e propri "fortini" di difficile, se non impossibile, accesso. Infatti, nel corso delle indagini sull'articolazione operante in Messina, nel gennaio 2021, abbiamo registrato il ferimento di un carabiniere, che, nel tentativo di entrare in una abitazione da perquisire, rimaneva ferito al piede, per effetto della improvvisa e volontaria chiusura, contro di lui, di una porta blindata a protezione dell'appartamento. L'organizzazione, anche attraverso la considerevole disponibilità economica acquisita e le sperimentate capacità criminali, si sarebbe accreditata sul mercato illecito della droga, potendo contare su numerosi canali di approvvigionamento, individuati nelle aree di San Luca e Rosarno (RC), nonché in soggetti operanti nel napoletano e a Milano; ovvero, ancora, avvalendosi, in caso di difficoltà, di altri gruppi messinesi attivi nello spaccio degli stupefacenti. Sulla base di quanto emerso dalle indagini, il sodalizio avrebbe reimpiegato parte dei consistenti profitti del narcotraffico -che si stima essere pari a ca. €500.000 mensili, confluenti in una cassa comune- in un'attività commerciale nel settore dell'abbigliamento di Messina, destinando un'altra parte alle famiglie dei sodali detenuti. Dall'indagine è emersa anche una seconda consorteria criminale, che si riforniva di stupefacente dal sodalizio principale, qualificandosi quale gruppo acquirente privilegiato, per, poi, metterlo in vendita nel quartiere popolare denominato "Villaggio Aldisio".
Sul versante barcellonese, delle due attività di indagine, la prima è culminata nell'arresto di 28 persone, delle quali 24 a cura della Compagnia CC di Barcellona P.G.; le restanti 4 a cura della Polizia Penitenziaria del Provveditorato di Palermo dell'Amministrazione penitenziaria; in particolare, 23 destinatarie della custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari, gravemente indiziate -a vario titolo- dei delitti di "associazione finalizzata al narco traffico", "detenzione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "associazione per delinquere finalizzata all'indebita introduzione di telefoni cellulari in Istituti penitenziari", "porto abusivo di armi" e "trasferimento fraudolento di valori". Anche su questo versante, le indagini sono state coordinate dalla D.D.A. della Procura di Messina e delegate ai CC della Compagnia di Barcellona P.G.; un segmento delle medesime investigazioni è stato delegato al personale del Nucleo Investigativo Regionale Sicilia della Polizia Penitenziaria, per i delitti che si assumono essere stati commessi all'interno del carcere di Barcellona P.G.
Le attività investigative hanno consentito di ricostruire le componenti soggettive ed oggettive di un'organizzazione criminale, attiva a Barcellona P.G. nel narco traffico di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hashish. Gli indagati avrebbero posto in essere un'intensa attività di spaccio, in modo sistematico, attraverso un'organizzazione criminale strutturata; con la disponibilità di armi; composta, tra vertici e affiliati, anche da soggetti legati da vincoli di parentela, che avrebbe distribuito la droga in favore di una rete di spacciatori nel territorio di Barcellona e nei paesi limitrofi, cedendola anche ad altri narcotrafficanti della provincia di Catania. La droga, in particolare Yhashlsh, sarebbe stata, in parte, approvvigionata dalla Spagna, tramite un sodale ivi dimorante e poi stoccata e occultata nelle abitazioni di altri affiliati alla consorteria, che utilizzava un'autoconcessionaria di Barcellona P.G., fittiziamente intestata ad alcuni indagati, sebbene riconducibile a uno dei capi del sodalizio, quale base operativa del narcotraffico nonché quale attività commerciale ove indirizzare parte dei proventi dell'illecita attività di spaccio. Dagli accertamenti svolti dai militari dell'Arma, insieme al Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria, è emerso che, al fine di incrementare i propri introiti, il sodalizio criminale avrebbe, addirittura, introdotto la droga nel carcere di Barcellona P.G., dove uno dei promotori, lì detenuto, dirigeva e coordinava la distribuzione delle dosi e telefoni cellulari, anch'essi illecitamente introdotti, ad altri reclusi. L'attività investigativa ha altresì consentito di raccogliere indizi circa l'esistenza di un ulteriore gruppo criminale, collegato al primo sodalizio, finalizzato all'illecita introduzione nel carcere di Barcellona P.G. di telefoni cellulari, composto da detenuti e da una donna la quale, dall'esterno dell'istituto, avrebbe introdotto i dispositivi occultati all'interno di pacchi destinati ai detenuti. Tra i destinatari della misura cautelare in carcere figurano un Agente della Polizia Penitenziaria e un infermiere dell'ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Messina, all'epoca entrambi in servizio presso la citata Casa Circondariale. Il primo avrebbe coadiuvato uno dei capi della consorteria -sottoposto a detenzione-consegnandogli stupefacente, poi, distribuito nel carcere; il secondo avrebbe introdotto la droga nel carcere, ceduta poi ad alcuni reclusi.
Contestualmente, all'esecuzione delle misure cautelari, i militari dell'Arma hanno anche eseguito il sequestro preventivo del capitale sociale e del compendio aziendale di 5 società, compresa una concessionaria di autovetture, ubicate a Barcellona P.G., Milazzo e in Spagna, nonché di 7 beni immobili (fabbricati e terreni), autovetture, polizze assicurative e conti correnti, tra cui uno relativo a un istituto di credito spagnolo, intestati o nella disponibilità degli indagati, del valore complessivo di 4 milioni di euro, essendo stati acquisiti consistenti elementi indiziari per ritenere che tali attività fossero il reimpiego dei profitti illecitamente acquisiti.
Sempre sul versante barcellonese, il secondo segmento dell'indagine fa, oggi, registrare l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 35 persone, delle quali 20 destinatarie della misura in carcere e 15 agli arresti domiciliari, di cui 10 già detenute; allo stato, gravemente indiziate -a vario titolo- di "associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti", "detenzione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "estorsione", "detenzione e porto abusivo di armi", nonché "indebita introduzione di telefoni cellulari in istituti penitenziari". L'attività investigativa ha permesso di ricostruire le coordinate di riferimento di un'organizzazione criminale, con basi operative a Barcellona P.G e Milazzo (ME), dedita al traffico di ingenti quantitativi della droga sintetica denominata spice, nonché di cocaina e marijuana. In particolare, il gruppo criminale avrebbe importato lo spice dal mercato olandese -in considerevoli quantitativi, tramite siti web riguardanti, apparentemente, il commercio di prodotti leciti- per il successivo smercio, per un volume d'affari di circa 50.000 euro al mese. Sono emerse anche le forti pressioni, esercitate dagli affiliati nei confronti di alcuni spacciatori, loro acquirenti, per costringerli ad onorare i debiti di droga assunti nei confronti della consorteria. Dagli accertamenti condotti, anche questa organizzazione criminale avrebbe avuto la disponibilità di armi e la sua forza criminale sarebbe emersa dalla circostanza di essere in grado di operare nel narcotraffico, senza subire interferenze da parte di sodalizi concorrenti del territorio di Barcellona P.G.
Pur essendo 3 distinte indagini, sono emersi elementi di collegamento tra i territori coinvolti, come documentato per il traffico di spice, che dal gruppo di Barcellona P.G., oltre a pusher della zona, veniva smerciato in favore di spacciatori messinesi, raggiunti dall'odierno provvedimento, che provvedevano a distribuire la sostanza ai consumatori del capoluogo.
Quanto sopra, ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell'attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell'assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati e restituzione dei beni sequestrati.
Messina, il 25 giugno 2024.
Andrea Saltalamacchia si conferma pluricampione italiano
A Patti "pioggia" di medaglie d'oro e d'argento e di attestati per le atlete dell' ASD TWIRLING LIPARI
Grandi soddisfazioni per le atlete dell' ASD TWIRLING LIPARI che DOMENICA 23 hanno gareggiato a Patti ottenendo ottimi risultati.
Le atlete infatti hanno conseguito medaglie d'oro e d'argento, nelle varie categorie, e attestati da zero cadute bastone .
Orgogliosa dei risultati ottenuti l' associazione si prepara adesso al saggio di fine anno "Viaggio nel tempo - Il jukebox della vita" che si terrà DOMENICA, 30 GIUGNO, AL CASTELLO DI LIPARI
Oggi, 25 giugno: San Guglielmo
Nel secolo XI nasceva a Vercelli, da nobili genitori, un fanciullo destinato dal Signore a fondare un numeroso ordine religioso. Al fonte battesimale ricevette il nome di Guglielmo.
Ancora fanciullo amava la solitudine e cominciò ad esercitarsi in ogni pratica di pietà. All'età di 14 anni, spinto dal fervore, iniziò un pellegrinaggio. A piedi, vestito di una sola tunica e cinto di cilicio, si recò a Campostela nella Spagna, al celebre santuario di S. Giacomo. Il freddo, la fame, la pioggia, le privazioni e perfino il pericolo della vita non riuscirono a smuoverlo dalla sua santa impresa. Aveva progettato anche un viaggio in Palestina, al S. Sepolcro di Cristo, ma gravissimi ostacoli non gli permisero di adempiere il suo desiderio.
Pertanto, assecondando la sua tendenza alla vita religiosa ed eremitica, salì sul Monte Solicchio. Quivi passò due anni in continua preghiera, digiunando e dormendo sulla nuda terra.
Avendo ridata la vista ad un cieco, si sparse la fama della sua santità, e gran numero di persone andava a trovarlo. Disturbato così nella sua solitudine, pensò di fare un pellegrinaggio a Gerusalemme e tutto contento si mise in viaggio; ma Dio che aveva su di lui altri disegni, gli apparve durante il viaggio e gli manifestò quanto voleva da lui. Permatosi nel regno di Napoli, si nascose in una selva e ricominciò di nuovo la sua vita eremitica. Alcuni boscaioli recandosi a far legna nelle vicinanze della sua grotta, lo trovarono, e di ritorno alle loro abitazioni, avendo raccontate meraviglie di lui, moltissimi accorsero per vederlo e per udirlo.
Importunato da quelle visite, si recò in un luogo aspro e quasi inaccessibile, chiamato Monte Vergine. Anche qui fu di nuovo scoperto e fra i visitatori vi furono anche numerosi giovani, desiderosi di fare vita santa con lui. Spinto dalla necessità, dovette pensare a dar ricovero a tanti postulanti e si pose a tracciar linee, a scavar fondamenta e a portare il materiale. Aiutato da coloro che volevano seguirlo, innalzò il monastero di Monte Vergine. Aumentando sempre più il numero dei postulanti, diede loro mi genere di vita secondo i consigli evangelici, con regole tratte in gran parte da quelle di S. Benedetto. Quindi, con la parola e con gli esempi di una vita santissima, attirò altri giovani, fondando nuovi monasteri.
Numerosi furono i miracoli da lui operati. Per sua intercessione i muti parlavano, i ciechi vedevano, i sordi sentivano e gli ammalati che a lui ricorrevano si vedevano liberati da ogni genere di malattie. Cambiò anche l'acqua in vino, e un giorno che una perfida persona volle tentarlo sulla castità, per vincere la tentazione si ravvoltolò nudo su carboni ardenti. Ruggero, re di Napoli, all'udire le meraviglie operate per mezzo di Guglielmo, concepì una grande venerazione per il Santo e raccomandò se stesso, la sua famiglia e tutto il regno alle sue preghiere.
Dopo aver predetto al re e ad altri il giorno della loro morte, e benedetti i suoi religiosi, si addormentò nel Signore, illustre per virtù e miracoli, il 25 giugno dell'anno 1142.
PRATICA. Fare sempre con giubilo la volontà del Signore, ricorrendo a lui nei pericoli.
PREGHIERA. O Signore, concedi, per intercessione del tuo servo S. Guglielmo, di compiere nella nostra vita la tua santissima e amabilissima volontà, affinchè possiamo riportare vittoria sui nemici della nostra salvezza.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Goleto presso Nusco in Campania, san Guglielmo, abate, che, pellegrino dalla città di Vercelli, fattosi povero per amore di Cristo, fondò su invito di san Giovanni da Matera il monastero di Montevergine, in cui accolse con sé dei compagni che istruì nella sua profonda dottrina spirituale, e aprì molti altri monasteri sia di monaci sia di monache nelle regioni dell’Italia meridionale.
Consulta, illegittima la proroga delle concessioni balneari in Sicilia Viola la direttiva Bolkestein. Accolto il ricorso del governo
lunedì 24 giugno 2024
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Domani per "Racconti d'estate - Cinema in piazza" del MMS proiezione de "Gli oceani sono i veri continenti"
In un paesino dell'entroterra cubano dove sembra che il tempo si sia fermato, personaggi vivi e mai rassegnati si muovono nel vuoto in una realtà inerte, dove “tutto cambia perché nulla cambi” come recita il celebre passaggio de “Il Gattopardo” ricordato qui da uno dei protagonisti.
Un continente di segni, di sentimenti, che si riempie del “Mai più” e dove ogni intento comunicativo sembra passare attraverso l’immagine della fuga, perché come scrisse John Berger nelle sue lettere “L’opposto dell’amore non è l’odio, ma la separazione”.
Dolce e crudele allo stesso tempo, “Gli oceani sono i veri continenti” sarà il film in programma martedì 25 Giugno ed è uno di quegli esordi semplicemente da non perdere.