In
libreria dal 15 giugno
“Se
chiudi ti compro” di Paola De Micheli,
Stefano Imbruglia e Antonio Misiani.
Prefazione
di Romano Prodi.
IMPRESE RIGENERATE:
COME SALVARE L’AZIENDA E LE PERSONE
L’impresa
rigenerata (workers buyout) uno strumento di politica attiva del
lavoro, più costruttivo di un ammortizzatore sociale e più solido di tante
startup.
Milano,
XXX – 154,3 miliardi di euro è quanto
l’Italia ha speso, tra il 2008 e il 2014, in ammortizzatori sociali (cassa
integrazione, prepensionamenti, sussidi di disoccupazione ecc.) per sostenere
le persone che si trovavano in difficoltà per problemi legati al lavoro. Una cifra enorme non lontana dall’intero
gettito annuale dell’Irpef, ossia dalle tasse che paghiamo sui nostri redditi.
Paola De Micheli, Stefano Imbruglia e
Antonio Misiani
con questo libro propongono un “vecchio” modello che prova a trasformare le
politiche assistenziali in politiche di sviluppo, passando dalla spesa
inefficiente agli investimenti. Il modello
proposto è quello delle cosiddette imprese
rigenerate dai lavoratori, ovvero cooperative nate dalla volontà di
alcuni dipendenti di unirsi per mantenere viva l’azienda, ove esistano le
condizioni di mercato.
Le
esperienze delle aziende rigenerate,
seppur non replicabili in tutte le situazioni, dimostrano di saper durare negli
anni e di non essere dei fuochi di paglia. I casi raccontati mostrano come sia
possibile, responsabilizzando gli attori, trovare soluzioni sostenibili
economicamente. Un sistema che dà la possibilità di risparmiare risorse pubbliche, di preservare la vitalità dei territori, evitando che si
inaridiscano, e di ridare dignità alle
persone.
“Se
chiudi ti compro” (Edizioni Guerini e Associati), attraverso il racconto di dieci casi che hanno portato alla nascita
delle imprese rigenerate, è anche un
viaggio nell’economia reale italiana che, evitando semplificazioni e
stereotipi, ci mostra il funzionamento e la vita delle imprese.
Questo viaggio è anche un omaggio degli autori alla figura di
Giovanni Marcora. Si deve a una sua intuizione la legge che ha introdotto e
disciplinato il workers buyout nel
nostro Paese. In trent’anni la legge
Marcora si è dimostrata uno strumento efficace, capace di salvaguardare in
modo virtuoso realtà significative del nostro settore manifatturiero.
“Il mondo in questi decenni è cambiato,
bisogna adeguarsi al più presto ai nuovi scenari. Bisogna liberare l’energia e
reagire come hanno fatto i lavoratori, dei quali raccontiamo le storie in
questo libro, che si sono rimboccati le maniche e sono ripartiti. Lavoratori che hanno cambiato modello e
punto di vista, riesumando una parola antica: cooperativa” - affermano gli
autori - “In un mondo che esalta l’individualismo, la scelta di unire le
proprie forze, i propri soldi, prendersi dei rischi e di fare gruppo dei
lavoratori intervistati ha oggi un sapore rivoluzionario.”
Dieci i casi di aziende rigenerate negli anni di crisi raccontati nel libro: Zanardi, Cartiera Pirinoli, Fenix
Pharma, Greslab, Industria Plastica Toscana, Lincoop, Lineaquattro, Raviplast,
Scalvenzi, Tecnos.
Racconti
ai quali si aggiungono quelli che portarono alla nascita del fenomeno in Italia
qualche decennio fa. Nel 1976 tutti i dipendenti de Il Telegrafo, quotidiano storico della città di Livorno, furono
licenziati. Giornalisti e tipografi reagirono e occuparono il giornale. In
pochi giorni fondarono una cooperativa, che negli anni si trasformò in quello
che ancora oggi conosciamo come il quotidiano Il Tirreno. Fu questa la prima impresa rigenerata. Successivamente,
a ridosso degli anni ottanta, a seguito di una crisi societaria della Richard
Ginori, si verificarono situazioni che ispirarono l’allora Ministro
dell’Industria Giovanni Marcora nella stesura della proposta di legge.
Dai casi raccontati emerge un Paese che
non si rassegna ed è vivo. Persone che provano a cambiare il corso delle cose.
Uomini e donne che credono in quello che fanno e decidono di scommettere sul
proprio futuro e su quello dei loro figli. Un’Italia viva ma che, in molti
casi, si trova di fronte a problemi che non possono essere risolti se non vi è
un aiuto da parte delle strutture pubbliche e del sistema creditizio. Il merito
di questa legge è proprio quello di fornire l’aiuto che è essenziale per fare
riprendere l’attività produttiva a un’impresa nella quale sono però presenti le
energie e le capacità umane che la crisi o i precedenti errori avevano
soffocato
dalla prefazione di Romano Prodi
P. De Micheli, S. Imbruglia, A. Misiani, Se chiudi ti compro. Le imprese rigenerate dai lavoratori, prefazione
di Romano Prodi, pp. 255, euro 18,50, ISBN 9788862507004, Guerini e Associati,
2017, Milano.
Paola De Micheli, di Piacenza, 43 anni, manager
dell'agroalimentare, sposata, un figlio, laureata in Scienze Politiche alla
Cattolica di Milano. Dal 2014 è Sottosegretario all'Economia. È stata
responsabile nazionale delle Piccole e Medie Imprese del Pd e assessore al
Comune di Piacenza.
Stefano Imbruglia, giornalista, ha ideato e curato, dal 2008 al
2014, una rubrica, in onda su Radio Radicale, sui temi dell’economia reale e
della piccola e media impresa, realizzando circa mille interviste a
imprenditori e manager.
Antonio Misiani, 48 anni, bergamasco, laureato in economia politica
alla Bocconi, è deputato del Partito Democratico e fa parte della Commissione
bilancio della Camera. In Parlamento si occupa di politica economica e finanza
pubblica. È membro della presidenza dell’associazione Legautonomie.
Edizioni
Angelo Guerini e Associati è una Casa Editrice indipendente specializzata
in saggistica fondata a Milano nel 1987. Ad oggi sono stati editati oltre
tremila titoli su temi quali la ricerca scientifica, il dibattito politico e
culturale, l’evoluzione della didattica universitaria, lo sviluppo professionale.