Il corteo si è snodato da Marina corta sino al porto di Sottomonastero “ per manifestare il grave stato di sofferenza in cui versa l’attività della pesca a causa della normativa vigente che di fatto ha consentito solo a poche imbarcazioni di potere esercitare l’attività della cattura dei grandi pelagici lasciando alla restante marineria l’attività della pesca locale; ciò in una impari competizione con i delfini che si sono concentrati numerosi nell’arcipelago eoliano”.
La manifestazione vuole sollecitare il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Direzione Generale della Pesca Marittima) affinchè eroghi le indennità del fermo e attivi il tavolo tecnico per la valutazione dell’aggiornamento del Piano di Gestione delle Isole Eolie.
Nel video della nostra collaboratrice Francesca Falconieri alcuni momenti del corteo
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