COMUNICATO STAMPA
Non posso far passare
senza commento la nota del Consigliere Erika Pajno con cui oggi, in apertura di
seduta del Consiglio Comunale, ha dichiarato la scissione dal gruppo Fiducia e
Futuro e che è stata altresì pubblicata sugli organi di stampa locale.
Non mi sorprende tale
decisione, anzi la trovo tardiva, e colgo l’occasione per ringraziare il
consigliere Pajno per aver fatto chiarezza sulla sua volontà di seguire non un
uomo ma un percorso a cui già da molto tempo ha fatto mancare il suo sostegno;
vorrei infatti ricordarle che non ha neanche condiviso il voto sul bilancio,
che è un atto con il quale un consigliere, di fatto, si pone fuori da un
percorso amministrativo; dunque, la sua dichiarazione di oggi formalizza una
scelta già evidente da tempo.
Tuttavia, pur nel
massimo rispetto della libertà di ciascuno di prendere le decisioni che ritiene
più giuste, non trovo corretto né qualificante il dover trovare sempre un capro
espiatorio a cui addebitare ad ogni costo le responsabilità delle proprie
scelte.
Il consigliere Pajno
dimostra poca memoria e molta leggerezza nel momento in cui afferma che “tutto
tace” rispetto alla chiusura di uffici pubblici essenziali, alle problematiche
di tribunale e ospedale, tenuto conto che lei stessa è sempre stata parte di
primo piano sia nel caso del tribunale, rispetto a cui, considerata la chiusura
di migliaia di sedi in tutta Italia, il risultato ottenuto da questa Amministrazione
è evidente (pur con alcune criticità ancora in corso) sia nel caso
dell’Ospedale, rivestendo la qualità di Presidente della Commissione Consiliare
sulla Sanità, che l’ha portata a condividere e condizionare tutte le battaglie
portate avanti dall’Amministrazione.
Allo stesso modo, il
Consigliere Pajno contrappone una visione programmatica amministrativa
all’emissione di ordinanze contingibili e urgenti da parte del Sindaco non
tenendo conto, invece, che proprio quelle ordinanze emanate sotto la mia piena responsabilità
e consentite per questo dalla legge hanno dato modo di affrontare le numerose
emergenze – certamente non determinate da questa Amministrazione - con
tempestività e determinazione, come da più parti – va detto – ci stato invece
riconosciuto.
Ed è falso,
assolutamente infondato, quanto viene attribuito a questa Amministrazione in
ordine alle opere pubbliche e agli investimenti infrastrutturali: siamo
disponibili, se il consigliere lo vorrà, a fornirle dovuta documentazione come sempre
fatto, anche in apposite commissioni consiliari convocate a questo scopo o come
ho fatto oggi stesso in Consiglio, relazionando sulle tante opere in corso per
le strutture portuali e gli obiettivi raggiunti in questo campo, solo a titolo
di esempio, senza ricevere alcun appunto.
Il Consigliere Pajno
attribuisce, poi, a un uomo solo al comando con lo sguardo basso l’incapacità
di valorizzare la squadra operativa, eppure tale accusa proviene da chi sin dal
primo giorno di mandato, senza aver ancora dimostrato alcunché, è stata
valorizzata con la carica di Vice Presidente del Consiglio Comunale, con un investimento di fiducia per nulla scontato da parte della maggioranza
che le ha voluto attribuire questo ruolo; una maggioranza che lei oggi definisce
priva di compattezza e di una visione di insieme, cosa che mi fa supporre che
per coerenza il Consigliere, oltre ad abbandonare detta maggioranza, abbandoni
parimenti la delega e la responsabilità conferitole.
Un altro
interrogativo mi sorge spontaneo, ovvero come mai il Consigliere che oggi
lamenta le azioni e le non azioni dell’Amministrazione degli ultimi 8 anni,
abbia deciso, dopo i primi 5 anni di questi 8, di insistere per la sua
candidatura e per il suo inserimento in questo progetto politico, oggi
abbandonato formalmente, guidato a suo dire da un uomo con l’unica
caratteristica della predisposizione al comando.
Faccia anche
autocritica il consigliere Pajno, con la stessa severità e la stessa misura con
cui nella sua dichiarazione emette sentenze sull’operato della Giunta, del
Sindaco e della maggioranza - così come io, a dispetto di quanto sostenuto
dalla stessa, sono solito fare- assumendosi le responsabilità per le scelte e
per le determinazioni, per le motivazioni e le valutazioni e ancora per la
capacità di confronto, di rispetto dei ruoli e di condivisione di un progetto ma
anche del saper essere incisivi all’interno del progetto stesso, invece di
scegliere la strada più facile: cercare alibi addossando colpe ad altri,
evitando così di mettere in discussione se stessi e il proprio operato.
Il Sindaco
Marco Giorgianni