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venerdì 12 giugno 2020

Riflettendo

Da un lato un gruppo consiliare plaude alla possibilità che uno o più anonimi uffici regionali (l’Ufficio regionale di coordinamento per le isole minori siciliane presso l’assessorato alle Autonomie locali, e o al Dipartimento delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti)predisponga un intervento diretto alla realizzazione di uno studio di fattibilità tecnica economica per la progettazione di una aviosuperficie in località Poggio dei Funghi nell’isola da Lipari (questi uffici dispongono di ingegneri, architetti, economisti, geologici, idrologi, tutti profondi conoscitori del territorio eoliano, come quelli che ci hanno regalato in questo giorni i pollai a microonde). Mentre dall'altro lato l'amministrazione ha aderito all'iniziativa della Comunità Europea denominata Covenant of Mayor for climate & Energy che prevede la redazione di un Piano di Azione per l'Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC) per la riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030.

L'eventuale utilizzazione dell'aviosuperficie in maniera intensa non aumenterà le emissioni che, al contrario dobbiamo ridurre del 40% nel giro di 10 anni? Che facciamo? Intanto cerchiamo di acchiappare soldi facili per poi fare il contrario di quanto ci siamo ripromessi? Come si definisce tutto questo? 

La trovata di rivolgersi alla Regione per una pianificazione a “costo zero” non è nuova, già nel 2015 l'amministrazione comunale si è rivolta ad un Dipartimento della Regione Siciliana per la redazione del Piano regolatore dei Porti. Qualcuno ha mai chiesto a che punto siamo con questa pianificazione?

Non è il caso di chiedere prima che venga “completato” il lavoro del 2015 per passare a quello del 2020?

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