Gentile
Sign.Giacomantonio, rivolgo a lei l’attenzione alla problematica del nuovo
impianto di depuratore e sua collocazione per chiederle Il suo punto di vista
sia come persona che si e’ distinta nella vita politico-sociale di Lipari e
delle Isole Eolie che come incaricato dell’ attuale amministrazione ai rapporti
con le domande ad essa rivolte dai cittadini , residenti e frequentatori dell’
arcipelago.
Ho segnalato
piu’ volte la presenza della strada convicinale Canneto Dentro sia all’ Ufficio
Tecnico di Lipari che nel ricorso al Tar Lazio sostenuto per evitare l’
impianto di Depurazione in questa area di Canneto dentro ed in riferimento alla
stradella perche’ questa viene totalmente sommersa e cancellata dalla scelta
del sito che si propone all’ insediamento del nuovo impianto di Depurazione.
Tengo a precisare che la motivazione era riferita alla vita della stradella
stessa e che nelle progettazioni dell’ impianto e suo collocamento sull’ area
non si vede nessuna presa in considerazione di modifica o spostamento della
strada Convicinale Canneto Dentro per il lungo tratto interessato dalla
progettazione dell’ impianto.
E’ vero che
la stradella e’ in stato di disuso e che per questo motivo anche io che ho
diritto di accesso catastale da questa stradella, larga in alcuni punti anche piu’
di due metri, non posso beneficiare della stessa perche’ inselvatichita e resa
inaccessibile dalla vegetazione. E’ altrettanto vero che se presento una
qualsiasi progettazione sulla mia proprieta’ mi viene detto di distanziarmi 10
mt dalla stradella. Essa esiste regolarmente nelle mappe catastali del Fg 66 ed
85 del Comune di Lipari ed e’ una stradella convicinale antica di importante
comunicazione collegando Canneto ,attraverso la valle di Canneto
Dentro, con Collo, Pirrera dove si diparte verso il monte Sant'Angelo o
in altra direzione verso Lami. Questa stradella consentirebbe alla mia
proprieta’ di collegarsi anche a piedi verso la baia di Unci a circa
800/1000 mt.
Qualche anno
addietro mi sono recato all’ ufficio Tecnico di Lipari per chiedere se era
possibile avere una manutenzione o se il Comune di Lipari avesse i fondi
necessari per farlo , chiedevo di farlo io a mie spese se possibile ,magari
usando una piccola ruspetta o scavatore di tipo leggero,1,20cm largo di
pattini. Mi e’ stato risposto che previa richiesta e concessione al massimo
avrei potuto operare con mezzi manuali o con decespugliatore e motosega come
unici mezzi meccanici, assolutamente no con ruspette o scavatori. Che queste
erano strade di valore particolare storico rurali e che operare con mezzi
meccanici avrebbe creato dei danni irreparabili. Essendo troppo costoso per me
in quel momento operare a mano alla manutenzione della stradella convicinale
Canneto Dentro per il tratto che mi interessava ho dovuto rinunciare e rimandare
a momento piu’ propizio.
Venendo a
lei ,Sign. Giacomantonio ,ed al dunque della mia domanda se e’ di suo
interessamento e competenza rispondere, le chiedo di prendere atto di
quanto informo e di quanto chiedo a questo Comune sul da farsi per salvaguardare
la stradella convicinale Canneto Dentro in maniera che questa non scompaia dove
si voglia ed esista dove non interessa.
Antonio Marra
Risponde Giacomantonio
Gentile sig. Marra, purtroppo quello che posso fare
é segnalare la sua nota al Sindaco e sul sito del Comune. Il problema che lei
pone è di un certo rilievo: che fine farà questa stradella che era considerata
così preziosa dai tecnici comunali che per renderla praticabile non si potevano
usare ruspette e scavatori e bisognava procedere con mezzi manuali e tutt’al più
con una motosega? Abbiamo corso il rischio ( che non è detto sia del tutto
scongiurato) di trovarci due vasche di scolmo su due siti sensibili come la
spiaggia di Unci e lo sbarco degli aliscafi di Sottomonastero; ho paura che non
si abbia la sensibilità di rispettare una stradella di importanza storica e
culturale.
Mi viene
alla mente una locuzione latina che dice: “Quod non fecerunt barbari,
fecerunt Barberini” che, tradotta letteralmente, significa
«quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini!».
E mai mi parve più appropriata. Lei sa bene che cosa io pensi di questo
progetto. Ho provato a parlarne seriamente ed ho toccato la suscettibilità del
Commissario che subito a reagito appellandosi alla legge sulla stampa anche se
non ce n’era bisogno perché su questa triste vicenda, che temo peserà ancora
per anni sulle spalle dei liparesi, tutti vogliamo che si faccia chiarezza. E
ci si spieghi perché visto che è pericoloso fare un depuratore in galleria a
Pignataro non lo è permettere che sia attiva una galleria molto trafficata che
è collocata a pochi metri da dove era previsto il depuratore, e perché è stato
permesso che si ricostruisse una capitaneria di porto, e perché si permette che
nello spazio di mare prospicente attracchino barche e gommoni. Ma forse per parlare della vicenda del depuratore non ci vuole un giornalista o un tecnico ma un personaggio come Pasquino che divenne la più famosa statua “parlante” di Roma ed attraverso le “pasquinate” il popolo romano sfogava il proprio disappunto denunciando ingiustizie e prepotenze sia della curia romana sia delle famiglie patrizie. E così, grazie a Pasquino, si poteva criticare papa Urbano VIII che era un Barberini e gli si rimproveravano molte decisioni sbagliate e scempi tali che arrecarono alla città danni maggiori di quelli causati dalle invasioni barbariche.